Sulle leggi razziali batto le mani a Fini

Il presidente Fini ha affermato che “neanche la Chiesa” svolse nel 1938 un’azione “particolare” di “resistenza” alle leggi razziali: ciò è vero. Tanto è vero che dieci anni addietro, in occasione del 60° delle leggi, la Conferenza episcopale italiana rivolse – per bocca dell’arcivescovo di Perugia Giuseppe Chiaretti, allora presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo – un messaggio di “pentimento” alle Comunità ebraiche italiane. Disse Chiaretti che si era trattato di “una pagina oscura della storia recente del nostro Paese” durante la quale “la comunità ecclesiale, anche per lunga acritica coltivazione di «interpretazioni erronee ed ingiuste della Scrittura» (Giovanni Paolo II), non seppe esprimere energie capaci di denunciare e contrastare con la necessaria forza e tempestività l’iniquità che vi colpiva“. Qui il testo: http://www.chiesacattolica.it/pls/cci_new/bd_edit_doc.edit_documento?p_id=2062

113 Comments

  1. Questo è troppo.

    Passi per il post precedente – è solo su un libro simpatico e ben scritto, è stato argomentato -, ora però si esagera.
    Pio XI e l’Osservatore Romano forse non si opposero? E non è questa la nostra Chiesa?
    No, esagero, neppure è più nostra, ogniuno ha la sua, personale; la giudica e la rigira come vuole.

    Io rivendico l’appartenenza, che non è cieca, perchè ha come fondamenta l’Amore.
    E sto con persone sempre più sole, mai come in queste settimane mi sento orgoglioso e allo stesso tempo triste. Ma credo faccia parte della missione di questa povera navicella.

    Ah, buon viaggio a tutti.
    Senza rancore.

    16 Dicembre, 2008 - 20:57
  2. Francesco73

    Insomma, penso che Fini avrebbe fatto meglio a risparmiarsi questa uscita.
    Ci sono serie ragioni per cui i politici dovrebbero maneggiare la storia con molta cura.
    In questo caso, i risvolti strumentali e paradossali suonano anche troppo evidenti.
    C’è gente che ancora considera Pacelli il “Papa di Hitler” e oggi ho visto qualcuno assai ringalluzzito, contento per il coraggio di Gianfranco.
    Si può accettare – per solo amore di verità storica – un simile scempio del buon senso, e tale andazzo nell’opinione comune?
    Peraltro, anche politicamente, non mi pare una grande mossa.
    In Italia il capo della Destra – e un domani di un Centro Destra unito – potrà anche aspirare al Quirinale o a Palazzo Chigi.
    Che lo faccia col via libera di Israele mi pare sacrosanto.
    Che ci riesca avendo contro il Vaticano mi pare complicato.
    Comunque, vedrete che la realpolitick avrà la meglio e al momento giusto sarà indotto a precisare, mettere a punto, ri-aggiornare.

    16 Dicembre, 2008 - 21:48
  3. io penso che abbia detto bene padre Sale della Civiltà Cattolica: Pio Xi si oppose a Mussolini pubblicamente e per le vie diplomatiche.
    Assunse in Vaticano tanti ebrei licenziati improvvisamente.
    Il problema però è reale: quanti preti e vescovi erano con il Papa come si chiede a gran voce spesso anche in questo blog?
    O non è forse vero che molto clero (basso e alto) era abbastanza favorevole alla legge, instillando questo pensiero anche nel popolo? ORDINE era la parola chiave.
    Andate a leggervi don Primo Mazzolari cosa dice sulla bella “Padania cattolica”

    16 Dicembre, 2008 - 22:20
  4. Luigi Accattoli

    Dunque Gonzalo la Cei ha detto qualcosa – nel 1998 – che tradiva la Chiesa? O non ha detto piuttosto la verità? Certo che ci fu opposizione diretta ed esplicita alle leggi razziali, ma perchè non rispettavano il Concordato tra Stato e Chiesa, non perchè colpivano gli ebrei: questo è il punto.

    16 Dicembre, 2008 - 22:37
  5. roberto 55

    Scusa, Francesco73, ma, esattamente, cosa rimproveri a Fini ? D’aver detto cose storicamente inesatte o, piuttosto, politicamente “sconvenienti” ?
    E, in tal caso, “sconvenienti” per chi ? E, soprattutto, perchè ?
    E – perdona la ruvidezza del mio approccio, ma, tra amici, preferisco evitare i “giri di parole” – che c’entra, poi, con quest’argomento la farneticante accusa a Pio XII d’essere il “Papa di Hitler” ?
    Io credo, al contrario, che il Presidente della Camera abbia mostrato, nell’occasione, il coraggio e l’onestà intellettuale di saper guardare in faccia alla storia: purtroppo, quel che ha affermato l’On. Fini è vero (lo dico con intimo, profondo dispiacere perchè – come te, Francesco73 – sono anch’io “figlio della Chiesa”) e contro i fatti è impossibile polemizzare.
    Grazie, Maioba (condivido “parola-per-parola” il tuo intervento), per averci ricordato la figura di Don Primo Mazzolari.

    …………….. ed ora, via alla discussione !
    A domani, amici !

    Roberto 55

    16 Dicembre, 2008 - 22:56
  6. Francesco73

    Rimprovero a Fini di maneggiare con poca cura un argomento difficile e scottante.
    Il Papa di Hitler c’entra, perchè attorno ai silenzi diplomatici di Pacelli è stata innestata un’intera storiografia, drammaturgia e cinematrografia nera, tendente a confondere antigiudaismo con antisemitismo, ad attribuire a quel Pontefice e al suo Vaticano una sostanziale complicità col Diavolo nazista, a fare di tutt’era un fascio, peraltro analizzando con gli occhi e coi valori del dopoguerra (e del dopo Shoah) i riflessi culturali e i condizionamenti precedenti.
    Ritengo che tali materie dovrebbero essere studiate, presentate e approfondite con larghezza di ricerche, serietà dei contesti, adeguatezza di uditorii, onestà intellettuale.
    Penso che la Chiesa non abbia nulla da temere a riconoscere la verità e a chiedere perdono per le colpe dei suoi figli, anche alti in grado (e lo ha fatto, del resto).
    Ma il modo in cui certe opinioni, o presunte posizioni, vengono presentate all’opinione pubblica è fondamentale.
    E anche i tempi lo sono, tant’è vero che gli archivi (non solo vaticani, ma anche statunitensi, e di tanti altri stati e istituzioni) vengono aperti non a caso e non subito, ma quando certe coscienze e certe sedimentazioni sono acquisite.

    Se poi mi chiedi un’opinione politica, io ti dico che il retaggio di Fini e il suo (positivo) percorso politico recente e attuale lo mettono nelle condizioni di doversi ingraziare Israele e l’opinione degli ebrei.
    Pare brutto dirlo, ma è così.
    In questo, ravvedo qualche eccesso di zelo, che comprendo ma che non può giungere sino a coinvolgere altri, e per cose serissime, in modo un tantino superficiale, manco stessimo parlando delle elezioni abruzzesi.

    Quanto ai suoi rapporti con la Chiesa cattolica e col Vaticano, credo abbia già dato qualche delusione in occasione dei referendum sulla Legge 40.
    Oggi ne ha data un’altra, ma la prima mi è parsa comunque più rispettabile.

    16 Dicembre, 2008 - 23:06
  7. roberto 55

    Mah: condivido alcuni tuoi spunti, Francesco73, ma, perdonami, mi pare che le tue riflessioni continuino a non incentrarsi sulla sostanza della questione.
    Formulo diversamente la domanda: perchè non vogliamo ammettere, a distanza di 70 anni (mica ieri !) dalla promulgazione della legislazione “razziale”, quanto, dieci anni or sono, aveva già, di fronte all’evidenza dei fatti, riconosciuto – in termini, forse, persino più severi delle odierne affermazioni di Fini – Monsignor Chiaretti ?

    Ancora buona notte a tutti !

    Roberto 55

    17 Dicembre, 2008 - 0:16
  8. ignigo74

    a me Fini mi fa cadere le palle era già vecchio quando aveva 16 anni.
    esattamente come Veltroni.

    17 Dicembre, 2008 - 0:17
  9. Siamo al solito discorso.
    Per errori o debolezze di alcune persone si condanna la Chiesa nel suo complesso. La Chiesa poi sempre chiede scusa, alla Chiesa mai nessuno chiede scusa.

    Andrea Riccardi ha replicato a Fini pacatamente, da storico, affermando che “la Chiesa cattolica, a suo modo, resistette. Resistette in due fasi. Resistette alle leggi razziali, questo va detto: abbiamo la dichiarazione di Pio XII sull’antisemitismo. Certo, resistette come una forza debole quale era la Chiesa in una realtà di regime autoritario. E poi, la Chiesa resistette durante l’occupazione tedesca con l’aiuto agli ebrei”.

    Ma aldilà di questo un’altra riflessione, che pure a tutto ciò è legata. Mi sento come per la pioggia di questi giorni, ininterrotta, snervante. Come non smette di piovere, così non passa giorno senza che la Chesa sia in prima pagina esposta alle critiche più severe e ai giudizi più negativi.
    Bello l’editoriale di Vian sull’Osservatore con la data del 17, come a dire, francamente ci siamo un po’ stancati.

    Io non sono nessuno, non si preoccupi Accattoli. Lì dalla parte giusta sarà sempre in buona compagnia. E si è aggiunto pure Veltroni.

    Auguri (in ritardo) per il suo compleanno e (in anticipo) per il Natale.
    Io mi fermo qui. Un saluto a tutti, un po’ mi mancherete.

    17 Dicembre, 2008 - 1:30
  10. carlo69

    Essendo il mio primo intervento qui, mi spiace iniziare con una dichiarazione di dissenso rispetto alla posizione del titolare, persona che considero assai stimabile, ma proprio non potevo non dire la mia.
    Premesso che non ho letto il testo dell’intervento, ma solo l’intervista rilasciata alla stampa (“Corriere della sera”), io non applaudo Fini, ma ne prendo le distanze decisamente. La dichiarazione sulla Chiesa è espressa in modo volutamente ambiguo: “C’è da chiedersi perché la società italiana si sia adeguata nel suo insieme alla legislazione antiebraica e perché, salvo talune luminose eccezioni, non siano state registrate manifestazioni particolari di resistenza. Nemmeno, mi duole dirlo da parte della Chiesa cattolica”.
    Ora, un conto è dire: “La Chiesa poteva fare di più” (dichiarazione che, dal punto di vista storico, è una pura esercitazione retorica: a bocce ferme e a posteriori sono tutti bravi!). Un altro è appiattire la posizione della Chiesa su quella della società italiana del tempo: questo è, a mio giudizio, un falso storico maldestro e scandaloso.
    La Chiesa condannò ripetutamente l’antisemitismo sia ufficialmente, sia ufficiosamente, e vi si oppose coi fatti. Solo per limitarsi ai documenti ufficiali più importanti è nota la condanna del Santo Uffizio – su diretta sollecitazione del papa – dell’antisemitismo in un documento del 1928 (dieci anni prima che il problema si presentasse in Italia). Sono note anche le reiterate proteste contro il regime nazista, prima fra tutte l’enciclica “Mit brennender Sorge” (1937) che – mi spiace dott. Accattoli – non si limita a protestare per la violazione del concordato, ma condanna l’ideologia nazista in toto e in particolare il culto della razza definendole inconciliabili col cristianesimo. La Chiesa ha quindi protestato a livello ufficiale e l’ha fatto prima che “i buoi fossero fuggiti”. Non solo, ma ha pagato dazio: dopo l’enciclica in Germania vennero arrestati più di mille religiosi, un terzo dei quali poi vennero deportati a Dachau (senza contare lo scioglimento delle associazioni e la chiusura della scuole cattoliche). Vorrei che il presidente Fini mi indicasse un’istituzione che in quegli anni ha fatto di più e di meglio. Senza contare quel che è successo dopo, con le migliaia di persone che sono riuscite a sopravvirere grazie all’opitalità nei conventi e in Vaticano (e tra queste, non dimentichiamolo, c’erano anche ebrei e comunisti).
    Certo “si poteva fare di più”, si può sempre fare di più!
    Ma che la critica arrivi da uno che occupa quel posto anche perché da giovane faceva i pellegrinaggi a Predappio sinceramente mi fa accaponare la pelle! Vogliamo perdonargli gli errori di gioventù? Benissimo! Ma allora vorrei chiedere al presidente Fini: “Siccome lei in questi anni ha ricoperto cariche istituzionali importantissime – tra l’altro è stato anche ministro degli Esteri -, cos’ha fatto di più e di meglio della Chiesa di quegli anni? Ha denunciato pubblicamente i sistemi violenti e dittatoriali in vigore in molti Paesi che sono nostri partner economici? E soprattutto: cosa ha fatto a beneficio delle centinaia di migliaia di profughi e perseguitati politici e religiosi di oggi? Li ha nascosti a migliaia nelle nostre ambasciate, sfamandoli ed accudendoli? Ce lo dica, perché dai giornali ciò non risulta…”.
    Un’ultima nota sull’apparente contraddizione tra le polemiche contro Fini e la posizione del documento CEI ‘linkato’ dal dott. Accattoli. Anche qui: un conto è dire “si poteva fare di più” e un altro è dire “non si è fatto nulla”. Tant’è che il giornale più polemico con Fini è stato proprio quello della CEI che oggi, anche sul suo sito, ha pubblicato approfondimenti sul tema, esibendo anche documenti poco noti.
    Mi scuso per la lunghezza dell’esposizione e per il tono un po’ polemico.
    Un caro saluto.

    17 Dicembre, 2008 - 1:59
  11. Luigi Accattoli

    Carlo 69 il più caloroso benvenuto! Non si preoccupi per l’ingresso rumoroso: la discussione è il mio elemento! La “Mit brennender Sorge” è del marzo del 1937 e non reagisce alle leggi razziali del regime fascista che sono del 1938. Buona giornata.

    17 Dicembre, 2008 - 8:15
  12. Luigi Accattoli

    Caro Gonzalo ricambio gli auguri. Io tengo alla sua compagnia, non a quella di Fini e di Veltroni. Per un’idea meno episodica del mio sentimento della materia, veda il testo “Edith Stein. Una lettera che riconcilia le memorie” che trova nella pagina “Collaborazione a riviste” elencata sotto la mia foto.

    17 Dicembre, 2008 - 8:32
  13. Premesso che Fini è un grandissimo paravento… parla un po’come il bue che dà del cornuto all’asino… credo che dal punto di vista letterale le sue parole siano poco discutibili.

    Non ero lì in quegli anni ma qualcosa ho letto e qualcosa mi hanno raccontato. Cercare tracce di resistenza (questa è la parola usata), se non in qualche eroico battezzato, nel quotidiano (che per l’appunto ha spesso pagato di persona, forse meno protetto dei “famosi” ebrei nascosti in Vaticano) mi dicono sia compiere uno sforzo notevole.

    Per l’appunto poi, vedo, nel testo di Fini come nei commenti (pro o contro), che ricadiamo nella solita questione: quando si parla di Chiesa non si parla solo di preti e vescovi! E qui sta tutto il vero (probabile) e tutto il falso (possibile) dell’affermazione di Fini.

    Poi, quando Gonzalo cita Riccardi e ricorda la “debolezza” della Chiesa a quel tempo, mi scatta un’altra annosa fissazione.
    Ho la sensazione che se la Chiesa tutta avesse accettato (accettasse ancora oggi?) davvero la debolezza, quella della Croce (unica strada per la Resurrezione, qui e presso il Padre), avremmo avuto ieri molti più “resistenti” e “martiri” e oggi una Chiesa resa più “forte” nella Fede proprio da quelle testomonianze, e meno nella realpolitik (quante volte ne abbiamo discusso qui,
    Francesco73?. E anche con meno dubbi sulle scelte e/o le omissioni di papi e curia…

    E, per parafrasare l’attacco di Gonzalo, questo è ancora poco… Coraggio, cristiani, un po’ di coraggio! La verità ci rende liberi.

    ps. e non citate Veltroni che mi viene il diabete…

    17 Dicembre, 2008 - 9:46
  14. scusa Luigi… ho sbagliato un tag dopo la parola “Gonzalo”

    17 Dicembre, 2008 - 9:47
  15. Francesco73

    Il libro recente di Andrea Riccardi lo consiglio a tutti.
    “L’Inverno più lungo.1943-44:PioXII,Gli Ebrei e i Nazisti a Roma”, Laterza.

    Suggerisco anche il libro di Tornielli, edito da Mondadori: Pio XII – Eugenio Pacelli, un uomo sul trono di Pietro”.

    So benissimo che quando si parla dei cattolici non ci si riferisce solo al papa o ai vescovi.
    Ma Fini ha parlato della Chiesa, e tutti capiscono papa, vescovi e preti!
    Ragazzi, non siamo a un seminario di storici professionali, quando si parla a convegni e convegnetti essendo cariche istituzionali ci si rivolge sempre a uditorii molto vasti.

    Nella sostanza, Roberto 55: dobbiamo certo riconoscere la verità, e cioè che l’antigiudaismo cristiano è stato foriero di tanti errori e di tanti germi culturali negativi.
    In tal senso occorrerebbe chiedersi come sia potuto accadere quello che è successo in mezzo a popolazioni comunque cristiane, di antica tradizione e predicazione.
    La Chiesa su questo ha già avviato una riflessione e -.sulle sue colpe c.d. educative – ha già chiesto perdono per il comportamento dei suoi ministri o esponenti.
    Gli ebrei sono i nostri fratelli maggiori: per loro solo amore e quel sovrappiù di delicatezza e sollecitudine che deriva dalla coscienza di quanto hanno sofferto e subito.

    Si tratta però di non confondere tutti i piani, di non scambiare la purificazione della memoria con l’oblio per quanto di buono è stato fatto anche allora.
    Si tratta di non prestare il fianco all’odio politico, che mette sul banco degli accusati la Chiesa cattolica più di altri, utilizzando nei suoi confronti criteri di giudizio e di valutazione inappellabili e privi di ogni garantismo anche solo intellettuale.
    Ti ricordo, tra l’altro, che la leggenda nera intorno al filonazismo di Pacelli nacque anche per vendicarsi del suo feroce anticomunismo, che risparmiò all’Italia altre sventure. Questo ti pare accettabile?

    Si tratta di comprendere, inoltre, che quella di Fini è una sottolineatura inappropriata proprio per chi la fa. Uno che ha una provenienza politica come la sua dovrebbe parlare di sè e della storia che rappresenta, perchè il riferimento ad altri – oltrechè inappropriato – suona un pò come un’antiestetica “chiamata in correità”.
    Infine, la forza debole dei cristiani, che si esprime nella capacità di riconoscimento delle proprie colpe, non deve trasformarsi in un un narcisismo da cenere sul capo.
    Porgiamo l’altra guancia, ma appunto l’altra che abbiamo, non una serie infinita di gote che non possediamo!
    Il confronto culturale e storico non c’entra con le questioni di fede.
    Occorre misurarsi con stile cristiano, ma senza equivoci, a viso aperto, con lealtà e fermezza cordiale.

    17 Dicembre, 2008 - 11:13
  16. http://www.cittadinolex.kataweb.it/article_view.jsp?idArt=2037&idCat=75

    Le leggi razziali 1938-1939
    REGIO DECRETO – LEGGE 5 settembre 1938 – XVI, n. 1390. Provvedimenti per la difesa della razza nella scuola fascista

    REGIO DECRETO – LEGGE 15 novembre 1938 – XVII, n. 1779 Integrazione e coordinamento in unico testo delle norme già emanate per la difesa della razza nella Scuola Italiana

    DECRETO-LEGGE 17 novembre 1938-XVII, n.1728 Provvedimenti per la difesa della razza italiana

    DISCIPLINA DELL’ESERCIZIO DELLE PROFESSIONI DA PARTE DEI CITTADINI DI RAZZA EBRAICA. Legge 29 Giugno 1939, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 2 Agosto 1939-XVIII, N. 179
    __________________________________

    Credo che siano rimasti in vigore fino al 1947 circa.

    Come è stato possibile nella cattolicissima Italia, patria di illustri cattolici?

    Credo che ci dobbiamo confrontare su dati di fatto concreti, più che su paure di cattolicesimofobia, solo la verità ci rende liberi.

    Ripeto,
    Nella cattolicissima Italia, come è stato possibile?

    Cosa hanno fatto in concreto i parlamentari cattolici a quell’epoca?

    Cosa hanno fatto i cattolici in quell’epoca in risposta ai decreti di cui sopra?

    Quali fatti hanno manifestato pubblicamente contrarietà a quei decreti razziali, da parte di cattolici?

    Con quali documenti è intervenuta la Gerarchia Cattolica per dare ai cattolici un indirizzo alla coscienza cristiana relativamente ai decreti razziali?

    17 Dicembre, 2008 - 11:29
  17. carlo69

    Solo una replica su un due punti che forse non ho chiarito bene:
    1) il fatto che la condanna pubblica dell’antisemitismo e del razzismo arrivi (poco) prima delle leggi e non dopo per me è un punto di merito perché in questo modo si sarebbe potuto – anche se nel caso specifico purtroppo non avvenne – influire sulla scelta, invece che limitarsi a condannarla a cose fatte (sul dopo l’approvazione rinvio gli interessati alle pagine web di “Avvenire” che già citavo);
    2) una condanna del razzismo comprende una condanna dell’antisemitismo; anzi a mio giudizio è qualcosa di più alto, nobile e convincente, in quanto pone sullo stesso piano tutti i “razzismi”, sgombrando il campo da un concetto che considero pericoloso e contraddittorio: che la discriminazione verso un’etnia o un gruppo di persone sia considerata più grave rispetto a quella verso un’altra etnia o un altro gruppo (il razzismo è entrato nella legislazione italiana assai prima del 1938, solo che era rivolto verso libici, somali ecc. e quindi oggi non c’è nessuna iniziativa ufficiale che ricorda l’entrata in vigore di quelle leggi – c’è solo Gheddafi che ogni tanto chiede soldi… -; non solo: mi risulta che il film americano che racconta le atrocità dei nostri soldati in Libia, “Lion of the Desert” (1981) con Anthony Quinn, nel nostro Paese sia ancora “fuori legge”!!).
    Ringrazio ancora per l’ospitalità.

    17 Dicembre, 2008 - 11:41
  18. … oddio, con quel tag, ho fatto un disastro!

    17 Dicembre, 2008 - 12:25
  19. tonizzo

    E’ vero che non c’è stata una condanna forte della Chiesa contro le leggi razziali. Però da decenni si parla di una famosa enciclica – Luigi correggimi se sbaglio – che Pio XI avrebbe scritto toccando forse anche questo tema e che sarebbe stata distrutta dopo l’elezione di Pio XII. Ma temo che questa sia fantachiesa e prego tutti di prendere queste parole con le molle, senza farle entrare nel circolo della nostra discussione.

    E’ però altrettanto vero che la Chiesa, e segnatamente Pio XII, il tanto vituperato Pio XII da menti “illuminate”, ha dato un forte contributo per il ricovero e salvataggio degli Ebrei durante l’Olocausto. Non è vero che la Chiesa è rimasta indifferente.
    Insomma, Fini ha ragione? La ragione, prima di tutto, spetta alla Storia e non a lui. Diciamo che ha una mezza ragione, visto l’agire della Chiesa nella II guerra mondiale. Trovo però che forse, dico forse, una certa strumentalizzazione a fini (in piccolo) politici di quest’attacco ci sia. E tutto sommato questo continuo lavacro purificatore di Fini serva solo a presentarsi, domani, come “democratico” successore di Berlusconi. Forse era questo il sogno di Almirante, non lo so. Però, però, però… mi dà da pensare.

    17 Dicembre, 2008 - 15:30
  20. Il punto di fondo della questione è che lo Stato Vaticano è dentro alla Storia, e di conseguenza è soggetto agli errori che tutti possono commettere. Mi sembra scontato. Stiamo parlando di uno Stato che per ragioni politiche aveva firmato il concordato con un regime palesemente antidemocratico e il cui “capo” si era da sempre dichiarato fieramente anticattolico. Di uno stato che non ha mai espresso una parola contro quello che succedeva in Spagna ai tempi di Franco o in Cile ai tempi di Pinochet, tanto per fare degli esempi. Non ci vedo niente di sconvolgente né di clericofobico, qui si tratta di ragion di stato: in precisi momenti della sua storia lo Stato Vaticano ha deciso di seguire la logica politico/storica e non quella religiosa, tutto qui.

    17 Dicembre, 2008 - 15:31
  21. Nino

    In deroga al silenzio e alla riflessione dell’Avvento, di fronte alla secolare e mai sopita questione ebraica, trita, ritrita, contrita; non posso ne voglio tacere. Su questo MAI.
    La mia posizione, tal quale quella di Luigi ma solo per la parte conclusiva.
    Nel senso che non plaudo a nessun politicante, falso, finto, come chi tenta nuove strade di verginità e credibilità super partes, in prove di presidenza della Repubblica.
    La più potente rete diplomatica e informativa del mondo, quella delle nunziature e delle altre istituzioni adiacenti NON POTEVA IGNORARE COSA STAVA COMPIENDO IL III REICH.
    I fatti sono avvenuti in Europa, in Germania, non nella diocesi virtuale di Partenia.
    Cosa ha fatto, non fatto, cosa poteva fare e non ha fatto o non ha voluto fare la gerarchia in quel preciso momento non mi interessa più di sapere o leggere.
    Ne ho le tasche piene. Se la vedranno con il Padreterno.
    Per me Cristo non è morto di freddo.
    Una cosa è certa, parlano i fatti e la storia; la gerarchia è sempre stata con il potere e con i forti.
    Basti ricordare la posizione della gerarchia nella vergognosa vicenda dei Desaparesidos in Argentina o delle stragi di Pinochet in Cile.
    Un varietà cabarettistico della compagnia dei “Gufi” Svampa, Magni, Nebbia, anni 70, mise in scena una brillante ed esilarante piece, “Non vedo, non sento, non parlo, e se c’ero dormivo”. Vedi diplomazia vaticana.

    17 Dicembre, 2008 - 15:36
  22. Tra qualche giorno nei giardini vaticani troveranno i resti della antica linea ferrata dalla quale partivano i carri piombati verso il nulla …, in quel totale sfascio in molti fecero giganteschi errori anche notabili residenti vaticani, era uomini soggetti ad errori.

    Ma forse da quegli errori la Chiesa ha imparato qualcosa, gli altri ahimè continuano a condannare e fomentare.

    Una buona continuazione di Novena di Natale a tutti e sopratutto al padrone di casa.

    Giovanni

    17 Dicembre, 2008 - 15:41
  23. homoeuropeus

    Mi pare che il connivente silenzio della Santa Sede rispetto al fascismo e alle leggi razziali in particolare sia stato ormai storicamente accertato ed e’, anche in molti ambienti ecclesiastici, comunemente accettato e riconosciuto (lo stesso Giovanni Paolo II chiese scusa al popolo ebraico).

    La cosa grave del ragionamento di Fini non e’ quindi questa banalita’, ma l’uso che egli ne fa in modo subdolo per sminuire le responsabilita’ del regime fascista, come un bambino colto in fragrante: “si, e’ vero, gli ho dato un pugno, ma loro erano tutti qui e guardavano”…

    Il fatto che loro fossero li’ e guardassro (e non abbiano fatto nulla per impedirlo) non puo’ essere usato come scusa per distogliere l’attenzione dalle responsabilita’ diretta di chi quelle leggi volle, fece approvare ed applico’.

    In un periodo in cui rigurgiti di antisemitismo continuano a farsi sentire, bisogna stare molto attenti alle sfumature e alle mezze verita’…

    17 Dicembre, 2008 - 15:46
  24. Luigi Accattoli

    A homoeuropeus il mio benvenuto nel blog! Trovo ineccepibile il suo ragionamento, tranne in un risvolto che mi pare lei non consideri: che Fini ha percorso una lunga strada di revisione delle posizioni da cui proviene e non è più da tempo corresponsabile di esse, avendo anche pagato – mi pare – i costi del distacco. Sul resto concordo.

    17 Dicembre, 2008 - 15:54
  25. raffaele.savigni

    A me invece la frase di Fini non è piaciuta. Sono in buona compagnia: padre Sale, Andrea Riccardi…, che un po’ di competenza storica ce l’hanno.certo, c’erano nel mondo cattolico di allora posizioni inaccettabili (come quella di padre Gemelli), ma Pio XI si oppose con decisione. Mi sembra che Fini cerchi di far dimenticare il passato della sua parte politica accreditandosi come il più “filoebraico” di tutti (come fanno tutti gli “ex” che hanno qualcosa da farsi perdonare): ma non ha il diritto di affermare che “nessun altro si è opposto, nemmeno la Chiesa” per alleggerire le gravi responsabilità del fascismo (che, se la Chiesa avesse reagito più duramente, avrebbe mandato le sue squadracce ad assaltare i circoli dell’Azione cattolica, come era avvenuto per altri motivi nel 1931…). Non dimentichiamo che qualche anno fa Fini definì Mussolini “il più grande statista del XX secolo” (!). Farebbe quindi meglio a tacere o a chiedere perdono per conto del fascismo senza “chiamate di correo”.
    Tropo poi insopportabile l’affermazione (generica e fuorviante) di Nino: “la gerarchia è sempre stata con il potere e con i forti”. Condanne generiche come questa, oltre a essere false, non servono a nulla. Serve invece imparare distinguere.Anche parte della cultura di sinistra è stata ed è antisemita.Pochi giorni fa Danilo Zolo ha fatto a Lucca affermazioni del tutto inaccettabili, paragonando le carceri israeliamne ai campi di sterminio dei nazisti e vantandosi di essere “antisionista” (il che vuol dire antisemita, dato che per gli ebrei la “terra”, quindi lo Stato d’Israele, ha un ruolo escatologico, come scriveva Toaff nel suo libro “Perfidi giudei, fratelli maggiori”).

    17 Dicembre, 2008 - 17:30
  26. raffaele.savigni

    “Basti ricordare la posizione della gerarchia nella vergognosa vicenda dei Desaparesidos in Argentina o delle stragi di Pinochet in Cile”.
    Veramente a me risulta che il cardinale di Santiago, Silva Enriquez, abbia salvato molti perseguitati politici, e che mons. Angelelli sia stato fatto sparire dai golpisti argentini. Certo, c’è stato anche qualche cappellano militare connivente coi torturatori (e per questo giustamente condannato); ma bisogna SAPER DISTINGUERE.E non prendere per oro colato tutto quello che dicono certi teologi della liberazione (alcuni dei quali conniventi con un altro dittatore, Fidel Castro).

    17 Dicembre, 2008 - 17:37
  27. Nino

    Raffaele Savigni
    Nino: “la gerarchia è sempre stata con il potere e con i forti”. Condanne generiche come questa, oltre a essere false, non servono a nulla.
    ————————————————————-
    Caro Raffaele, io non sono giudice e non condanno nessuno.
    Per questo ho specificato : se la vedranno con il Padreterno.
    SEMPLICEMENTE AFFERMO FATTI. STORIA DOCUMENTATA.
    E NON COME DICI CONDANNE GENERICHE E FALSE.
    Che ti guardi bene dal contestare.
    Della cultura di sinistra a cui ti riferisci me ne frego figurarsi dei Zolo che non so chi sia nè m’interessa saperlo.
    Io parlo di cose di cui sono testimone non per ideologia o per sentito dire.
    In quei paesi ci sono stato e non per fare del turismo da diporto, sono informato sui fatti e sui luoghi dove sono accaduti.
    Che poi non servano a nulla vale per te.
    Forse è ora che tu impari a distinguere allargando l’orizzonte e a parlare da testimone non da lettore acculturato.
    A me fa malissimo al cuore e non godo nel vedere la mia chiesa in posizioni pilatesche.

    17 Dicembre, 2008 - 17:58
  28. Francesco73

    In Sud America la Chiesa ha agito in contesti molto difficili.
    Accanto a gravissime omissioni e a concorsi personali vergognosi, c’erano però precise ragioni che indussero in tanti casi la gerarchia a essere prudente rispetto ai movimenti rivoluzionari.
    C’era soprattutto un problema ecclesiale generale, ovvero il rischio che si producesse una saldatura anche teologica tra segmenti di clero e di popolo liberazionista e le forze marxiste.
    Cosa che si ritenne di scongiurare, con conseguenze in chiaroscuro.
    In Argentina, ad esempio, i vescovi portano un bagaglio più amaro rispetto al Cile.
    Ma non mancarono nemmeno lì numerosi esempi fulgidi, pagati anche con la vita.
    Questo lo si scopre studiando i fatti, non assecondando suggestioni.

    17 Dicembre, 2008 - 18:41
  29. Nino

    Francesco73 scrive,
    17 Dicembre 2008 @ 18:41

    In Sud America la Chiesa ha agito in contesti molto difficili.
    ————————————————
    E Gesù Cristo invece?

    Qualcuno, non ricordo chi, ha detto:
    “Le ragioni della ragione non sono le ragioni della politica”.
    Questo non può essere l’assioma praticato dalla chiesa di Gesù Cristo.
    Mai più.

    17 Dicembre, 2008 - 19:12
  30. Francesco73

    La Chiesa ha necessità di vivere sempre di nuovo un processo di autentica purificazione, proprio fissando lo sguardo sul Redentore.
    Ma questo non la colloca automaticamente fuori dal tempo, e dalle ragioni umane.
    Con tutti i loro errori, cadute e tradimenti.
    Dobbiamo averlo chiaro, Nino, altrimenti parliamo di qualcosa che non c’è.

    17 Dicembre, 2008 - 20:12
  31. raffaele.savigni

    Nino, io non contesto il fatto che ci stiano stati vescovi collusi coi generali. Ritengo però che ci siano episodi anche di altro segno ( e ho fatto due esempi); perciò ti invito a non generalizzare, a non sparare nel mucchio.
    Quanto alle ragioni della politica, ricordo che Gesù frequentò anche centurioni romani, che per molti ebrei erano strumenti dell’oppressione romana: certo, lo fece per convertirli, non per legittimare il loro potere. E anche nei Paesi dell’Est la Chiesa ha dovuto accettare forme di mediazione con i regimi comunisti, ad esempio sacrificando l’intransigente Mindzenty. Forse per questo dobbiamo condannare un abile diplomatico come il card. Casaroli, che ha permesso alla Chiesa polacca di sopravvivere e di attraversare indenne gli anni del comunismo? Solo questo volevo dire.

    17 Dicembre, 2008 - 20:35
  32. mattlar

    Arrivo in ritardo e in off topic: auguri a Luigi!! E saluti a tutti

    17 Dicembre, 2008 - 20:48
  33. Luigi Accattoli

    A Tonizzo. E’ vero che Pio XI fece preparare un’enciclica che avrebbe dovuto chiamarsi “Humani generis unitas” – che non vide mai la luce – contro il razzismo e contro l’antisemitismo. Comissionata a un padre gesuita americano, John LaFarge, che lavorò con due colleghi alla bozza del testo da giugno a settembre 1938. Il papa non vide mai quella bozza fino al 21 gennaio 1939, poche settimane prima della morte. Pio XII decise che dovesse restare negli archivi e forse è stato meglio così: vi era infatti una decisa condanna dell’antisemitismo, ma anche la riaffermazione della tradizione antigiudaica cattolica rivendicante il diritto dello “Stato cristiano” di difendersi contro le “insidie dei giudei”. Se fosse stata promulgata – il testo lo conosciamo da una pubblicazione di una decina di anni addietro – costituerebbe oggi un titolo di merito per la condanna diretta ed esplicita dell’antisemitismo nazista ma anche una macchia per l’affermazione – che non era stata mai altrettanto solenne ed esplicita – dell’antigiudaismo cattolico. L’ho letto, quel testo, e penso che Pio XII abbia fatto bene a lasciarlo nascosto.

    17 Dicembre, 2008 - 22:20
  34. Luigi Accattoli

    A tutti. Ringrazio per la vivissima discussione e anche per il fatto che è restata in ogni momento civile. Preciso un punto che non era chiaro nel post. Il fuoco della mia affermazione era – intenzionalmente – nella rievocazione del “messaggio” della Cei sulle leggi razziali. Non l’ha ricordato nessuno nel gran dibattito di ieri e di oggi e mi pareva importante segnalarlo. Fini non dice di più di quello che dissero i nostri vescovi nell’unico documento che hanno fino a oggi dedicato alle leggi razziali del 1938: quel messaggio l’arcivescovo Chiaretti lo redasse in collaborazione con il segretario della Cei che era Antonelli (ora cardinale e presidente del Consiglio per la famiglia) ed ebbe l’approvazione del cardinale Ruini presidente della Cei. Aveva dunque tutti i crismi. Da qui il mio applauso a Fini. Che non voleva e non vuole avere alcuna valenza politica: i visitatori del blog sanno che io non sono di destra, ma forse di sinistra pallida e posso aggiungere di non avere mai incontrato in vita il presidente Fini. L’applauso va a un politico laico che dice una parola in se stessa giusta. Ma concedo tutto il resto: che forse era inelegante la dicesse lui, che veniva a suonare come una chiamata di correo, che probabilmente aveva finalità anche strumentali. Ma ho voluto dare un segnale, che era questo: se ha detto lo stesso che dieci anni addietro avevano detto i nostri vescovi, perchè non badare al significato prima che al significante? Sul resto – cioè sugli aspetti politici dell’uscita – penso che tutte le obiezioni siano giuste.

    17 Dicembre, 2008 - 22:33
  35. Luigi! Un giornalista navigato come te fa queste domande?
    Stai per andare in pensione e ancora fai domande da free lance?
    E’ chiaro no?
    Se lo diciamo noi è umiltà lodevole.
    Se ce lo dicono gli altri è un attacco alla Chiesa mai visto prima.

    Forse non siamo capaci di stare nell’Agorà…
    Tantomeno sul Golgota.
    Noi vorremmo essere sempre sul Tabor.

    17 Dicembre, 2008 - 23:00
  36. Massimo D

    Ecco, anche a me l’intervento di Fini è sembrata una sorta di chiamata di correità, un voler in fondo diminuire le responsabilità del fascismo dicendo che persino la chiesa accettò quelle leggi senza levare alta la propria voce. Fini ha probabilmente anche l’obiettivo di costruirsi una propria immagine di persona indipendente e laica, che non ha paura di sfidare le reazioni vaticane (reazioni che peraltro non si sono fatte attendere).
    Detto questo, e venendo al merito della sua dichiarazione e alle reazioni di questo “pianerottolo”: possiamo almeno essere d’accordo sul fatto che la Chiesa ha come minimo mancato di coraggio rinunciando a prendere una posizione pubblica? Non dobbiamo con onestà ammettere che un certo antisemitismo latente (ma non troppo, vedi i “perfidi ebrei”) anche tra i cristiani abbia reso più facile accettare le leggi razziali?
    Il fatto che la chiesa abbia più tardi aiutato gli ebrei nell’Italia post-armistizio a fuggire dalla deportazione e dallo sterminio mi pare cosa ben diversa. Le leggi razziali introducevano una discriminazione sul lavoro, spinsero persone ad emigrare, lasciandosi dietro tutto quanto. Gli italiani tutti, e la chiesa -cioè l’unica istituzione sopravvissuta a 15 anni di fascismo, l’unica voce legittimata a parlare- questa cosa la accettarono in silenzio e in alcuni casi con compiacimento.
    Perché è così difficile per i cattolici accettare la fallibilità e le debolezze della propria Chiesa?

    17 Dicembre, 2008 - 23:06
  37. fiorenza

    Ma Fini non “ha detto la stessa cosa che dieci anni addietro avevano detto i nostri vescovi”: se due dicono la stessa cosa, quella non è più la stessa identica cosa. Inoltre, quanto più grave, a me pare, è l’accusa che la chiesa fa a se stessa in quel messaggio di “pentimento” della Cei, là dove parla di “carenze della profezia”!

    17 Dicembre, 2008 - 23:57
  38. roberto 55

    Anch’io saluto Carlo69 ed HomoEuropeus.
    Grazie, Luigi, per l’informazione sull’enciclica (mai venuta alla luce) “Humani Generis Unitas”: si tratta, mi pare, di uno dei meriti di Pio XII che la storia, un giorno (spero non lontano), gli riconoscerà.
    Credo, comunque, Luigi, d’essermi avvicinato – con il mio intervento delle ore 0.16 – alla tue considerazioni contenute nell’intervento delle ore 22.33.
    Vorrei solo aggiungere, prima di “chiudere” (almeno da parte mia) l’argomento, che, sì, è verissimo, certo, che Pio XI, nella seconda parte del suo Pontificato, maturò la sempre più viva coscienza del carattere anti-cristiano del regime fascista e dell’ideologia nazionalsocialista, e l’enciclica “Mit Brennender Sorge” costituisce esempio luminoso dello sviluppo del suo pensiero: ma non nascondiamoci, amici, che il resto della Curia Vaticana e le alte sfere ecclesiastiche non seguirono il Papa in questo suo percorso (l’aperto sostegno fornito all’insurrenzione franchista in Spagna, l’atteggiamento benevolo lungamente tenuto dall’alto clero italiano verso il governo di Benito Mussolini, e, infine, ed appunto, il silenzio – sia esso frutto di comprensibile paura o di pretesa/presunta “realpolitik” – di molta parte della Chiesa del tempo all’atto della promulgazione della legislazione razziale, lo confermano).
    Infine, Nino, forse non hai pensato all’eroica – e non isolata – figura di Monsignor Oscar Romero.

    Buona notte a tutti !

    Roberto 55

    18 Dicembre, 2008 - 0:04
  39. Nino

    Roberto,
    nel mio post ho detto :
    “Io parlo di cose di cui sono testimone non per ideologia o per sentito dire.
    In quei paesi ci sono stato e non per fare del turismo da diporto, sono informato sui fatti e sui luoghi dove sono accaduti.”

    In El Salvador non sono mai stato.

    Di Mons. Romero e dei gesuiti martiri ne ho parlato in due post :
    del, 31 Ottobre 2008, delle 14:44 e delle 19:10, che forse ti sono sfuggiti.
    Il primo sulla gestione del dopo Romero e il secondo in omaggio al martirio di Romero e ai 6 martiri gesuiti che hanno subito la sua stessa sorte e che personalmente venero come beati anche in assenza della bolla ufficiale della competente congregazione.

    18 Dicembre, 2008 - 1:08
  40. Clodine

    Io credo che la storia debba finalmente rendere giustizia a questa figura, che fu considerata dallo stesso popolo: “Grande”. I capi naziati erano decisi a presentare il conto alla chiesa cattolica che odiavano, e alle potenze del tripartito, e Pio XII era perfettamente al corrente di questi piani di Hitler. L’ideologia filonazista era quanto di più odioso potesse essersi configurato agli occhi del papa il quale aveva avuto lunga confidenza con la Germania per aver avuto tra i suoi figli dei personaggi fortemente carismatici quali i gesuiti Leiber, mons. Kaas ma si pensi anche a Guardini…ecc..

    Riguardo al silenzio del Papa in quel frangente, ebbene quello fu il suo vero cicilio dopo che ebbe detto tutto quanto si potesse dire e tutto quanto fosse doveroso condannare. Del resto qui stiamo parlando di una chiesa stretta tra due blocchi e per quanto avare e deludenti fossero le parole che venivano da questo pontefice tanto umbratile, esile,diafano -a causa di lunghissimi digiuni [pensate che pesava solo 58 chili su 1,85 di altezza e dormiva su di un materasso steso a terra a caloriferi spenti..e anche questa è storia] il suo piegarsi commosso sulle miserie e quel suo parlare ispirato e accorato insieme che sembrava nascondere un segreto arcano- divenne il fulgro il punto di riferimento. Fu, nel suo apparente silenzio un gigante della chiesa cattolica: un diplomatico che lavorò nell’ombra che passò dall’apparente equanime distacco fra le due parti contendenti a svelarsi per segreto alleato….
    Per tutto questo e per altro ancora concordo con quanti in questo blog contestano a Fini per quella battuta davvero infelice e ingiusta sul Pio XII.

    18 Dicembre, 2008 - 7:31
  41. Clodine

    errata corrige : i capi nazisti..ovviamente! Scusate per ventuali altri refusi che troverete..ma vado sempre di corsa!

    18 Dicembre, 2008 - 7:33
  42. sono un giovane adulto arteriosclerotico ma, posso dirlo con sicurezza, ormai liberato dalle mie turbe giovanili di parrocchiano d’assalto che si lamentava a priori “del Vaticano e delle gerarchie”… e lo devo a Carlo Carretto (pensa tu!).

    Non so perchè, leggendo alcuni commenti, mi ritornano in mente i dibattiti, qui e in altri più ampi contesti, sul “principio non negoziabile” della difesa della vita dall’inizio alla fine (per non citare il “dare la vita” per i propri fratelli attestatato in un oscuro e impolverato testo della tardo-cristianità, il Vangelo)…

    Ebbene, mi continuo a chiedere come e quando vada applicato tale principio, quando e perché sia sospensibile, quando ci si possa barricare dietro alle esigenze della realpolitik (con un sottofondo di “beh, beh, beh”) per non applicarlo, etc… e tento di fare tornare tutto questo col mandato che Gesù ha lasciato alla Chiesa (sua, per inciso).

    Aiuto, non ci riesco… A questo punto esigo un manuale tassonomico di applicazione dei principi non negoziabili.

    18 Dicembre, 2008 - 9:10
  43. Massimo D

    MI pare che Clodine faccia un po’ di confusione tra i silenzi di Pio XII sulla persecuzione nazista e il silenzio di Pio XI sulle leggi razziali. Fini si riferiva alla seconda circostanza. Nel 1938 quale rischio avrebbe corso la Chiesa cattolica a denunciare la discriminazione contro gli ebrei? La Chiesa era nell’Italia fascista l’unica istituzione che il fascismo non poteva permettersi di attaccare apertamente, l’unica che potè tenere in piedi delle realtà associative in concorrenza con le organizzazioni dello stato fascista. E proprio per questo aveva una grande responsabilità.
    Più complessa la valutazione su cosa avrebbe potuto fare più tardi, durante l’occupazione nazista o nella RSI.

    18 Dicembre, 2008 - 9:12
  44. Francesco73

    Su Romero, come ho già fatto un’altra volta qui, invito a leggere la bella e documentata ricerca di Roberto Morozzo della Rocca, “Primeos Dios – Vita di Oscar Romero”, Mondadori.

    18 Dicembre, 2008 - 9:47
  45. Clodine

    Probabilmente avrò fatto confusione MassimoD, non lo escludo del tutto, ma..a me sembra [almeno questo riporta la cronaca del tempo] che PioXI non fu affatto compiaciuto e non restò per nulla silente rispetto alle leggi razziali anzi, inviò una lettera a Vittorio Emanuele III il 5 novembre 1938,protestando con grande veemenza perché la legge “per la tutela della razza ariana” comprendeva norme in aperto contrasto con il Concordato stipulato l’11 febbraio del 1929 tra Santa Sede e Regno d’Italia. Nella lettera, Pio XI lamentava anche che Mussolini non avesse preso in considerazione il punto di vista della Santa Sede, neanche per ciò che riguardava gli ebrei convertiti alla religione cattolica. Poi tentò una mediazione tramite il padre gesuita Pietro Tacchi Venturi e il sottosegretario al ministero degli Interni, Guido Buffarini-Guidi, fallita la quale il 4 novembre 1938 scrisse a Benito Mussolini, dal quale non ottenne alcuna risposta.
    Questa del silenzio dei due Pii è una mossa dell’anticlericalismo spicciolo e meschino…

    18 Dicembre, 2008 - 10:29
  46. david pierini

    caro Luigi mi sto rendendo conto da alcuni tuoi interventi che ami più la verità della chiesa… mi prostro davanti a te che sei un degno discepolo del Signore.

    18 Dicembre, 2008 - 11:27
  47. Come si può opporre verità e amore della Chiesa? Solo un malinteso amore per la chiesa, un sentimento “umano troppo umano”, può preferire l’amore per l’istituzione storica (che non è il “mistero” della chiesa quae creditur, benché sua parte rilevante) alla verità, o più modestamente, alla obiettività.
    Io sto con Luigi. Credo che la Chiesa di Cristo non sappia che farsene di un amore idolatrico (e perdonate l’enfasi di questa chiosa).
    Antonio

    18 Dicembre, 2008 - 11:39
  48. Clodine

    Credo che il cristiano autentico, maturo e adulto sappia distinguere l’ “essenza” [Cristo al quale essa deve essere, ed è, ancorata dalle origini ] da ciò che sono i passaggi storici, le epoche, le mode e gli errori umani, troppo umani. E poiché il presente non può essere giudicato se non partendo dalla storia che ha causato certi eventi, non si può alla luce di determinati eventi, eludere lo spirito di servizio che la chiesa ha reso al mondo, che fu per certi aspetti anche superiore rispetto a ciò che Ella potè effettivamente svolgere in quel come in altri frangenti. Non dimentichiamo mai che la chiesa è la minoranza al servizio della maggioranza, e non è che un “segno” tra le nazioni, lo fu e lo sarà…fino alla fine dei tempi!

    18 Dicembre, 2008 - 12:02
  49. tonizzo

    Luigi, grazie per la precisazione. Però mi permetto di rispondere a questa tua domanda su Fini:
    Se ha detto lo stesso che dieci anni addietro avevano detto i nostri vescovi, perchè non badare al significato prima che al significante?

    Perché purtroppo il significato viene annacquato pesantemente dal significante e soprattutto dalla storia di chi sta dicendo questo. Attenzione: sarei altrettanto preoccupato se una cosa del genere fosse stata detta in Russia da uno come Putin in merito alle persecuzioni bolsceviche contro i religiosi e le Chiese trasformate in granai.

    Voglio dire cioè che è troppa ormai l’esposizione e il desiderio di “purificazione” di Fini (dalle parole a Vad Yashem a queste passando per la definizione di Mussolini come più grande statista del XX secolo) per non mettere in discussione questa dichiarazione. Detta da Wojtyla, che era stato sul posto e ha avuto una sua coerenza di vita, questa frase avrebbe avuto un altro peso: ma detta da uno che negli anni Ottanta diceva che le idee del fascismo sono immortali e tutto il resto, come si fa a crederlo? E si badi bene: vale per tutti gli abluenti del passato, sia quelli che si smacchiano la camicia nera come quelli che si smacchiano la camicia rossa (e un domani magari quella verde, chissà).

    E qui finiamo nel paradosso del convertito. Che diventa grande nell’ortodossia come nell’errore. Qualcuno mi potrebbe dire: ti fidi di San Paolo che era un convertito, non ti fidi di Fini che è in fondo un convertito anch’esso? Certo che di San Paolo mi fido. Ma San Paolo non vuole fare il Presidente del Consiglio…

    18 Dicembre, 2008 - 12:16
  50. david pierini

    cara Clodine la chiesa e la verità non sempre camminano nello stesso binario…ogni tanto la chiesa…che sono gli uomini di chiesa… deraglia per incapacità di seguire fedelmente lo spirito della parola. Quando vedo certe prese di posizione coraggiose come quella di Luigi non posso che restare ammirato poiché continuamente si vedono tentativi di addomesticare la verità secondo convenienza ed un gesto che dovrebbe essere di normale amministrazione appare quasi un atto eroico…i tempi sono quelli che sono…

    18 Dicembre, 2008 - 15:03
  51. Clodine

    Vedi, Davide Perin, la Chiesa è più di un qualunque gruppo religioso o pia comunità, più di una qualsiasi società o istituzione: la chiesa può essere ugualmente, per chiunque ne faccia parte, o oggetto di scandalo e d’una critica delusa o arrabbiata o ancora amara, o oggetto d’ammirazione, rintracciandone e lodando in essa i tratti positivi, più che impantanarsi nel terreno paludoso della storia.
    E come l’ammirazione ha le sue ragioni così pure la critica ha le sue; come si può ammirare la chiesa senza per questo farne parte, così si può criticarla e tuttavia appartenervi. Allo stesso modo si può criticare lo stato, le sue debolezze, i suoi errori e sotterfugi, la sua storia e le sue costituzioni compresa la politica.. e appartenervi liberamente.

    La critica ovviamente riguarda l’aspetto esteriore della chiesa che appartiene alla sua forma storica, ma non alla sua essenza immutabile, amico Perini.
    La Chiesa è una realtà molto complessa, talmente tanto che neppure il concetto di “essenza” e “forma” basta a descriverne la complessa realtà , che è irreale eppur più reale che mai nel momento in cui, proprio per la sua specificità, vi si introduce quel male che è la “non essenza”, la quale se pur in contraddizione totale, le vive addosso come l’ombra. Ma quella, bada bene Perin, non è l’essenza vera, genuina, legittima della Chiesa, perché non è voluta dalla Santa Volontà di Dio, ma solo dalla debolezza degli uomini che la compongono e l’accompagna in tutte le sue forme storiche.

    Questo, resto non deve affatto sorprenderci, e non sorprenderà né l’ammiratore né il critico. Del resto, sarebbe sbagliato giudicare la chiesa dall’esterno, da un punto d’osservazione neutro, ma solamente dall’interno, dal suo punto di vista, vivendo in essa e con essa: è alla “fede della sua Chiesa” che la Chiesa fa appello, chiedo scusa per il gioco di parole… e non so se mi sono espressa bene…

    18 Dicembre, 2008 - 16:11
  52. principessa

    Criticare qualcuno o qualcosa e’ uno sport a cui ci siamo dedicati un po’ tutti, prima o poi. Poi accade nella vita che alcuni eventi stravolgono il tuo modo di pensare, la maniera in cui percepisci le cose,i giudizi che formuli dentro di te. (Confesso che da qualche tempo anche solamente la parola “giudizio” mi viene difficile da pensare e pronunciare)
    Non discuto su tutto cio’ che e’ stato detto e ribadito in questo post, e con molti commenti mi ritrovo ad essere d’accordo, pero’ vorrei portare alla vostra attenzione che non mi pare giusto ( ma solo perche’ non possibile) la critica feroce e non di avvenimenti accaduti 70 anni fa. Voglio dire che non possiamo criticare qualcosa o qualcuno con la mentalita’, l’apertura,l’informazione, il dialogo e lo scambio che esistono oggi. In poche parole, cio’ che dal passato ( anche da quel passato) e’ scaturito, e’ cio’ che noi abbiamo la fortuna di vivere oggi ( con tutti i suoi limiti e’ sempre meglio la liberta’ di pensiero e di espressione).Ma cosa ne possiamo sapere, senza averlo vissuto, del clima di quei tempi e di come si poteva reagire? Si’, lo so , il re di Danimarca ha agito in altro modo … ma siamo tutti uguali? Si, lo so, la Chiesa deve dare l’esempio… ma la Chiesa non e’ fatta di uomini con pregi e difetti?
    Non dico che cio’ che e’ stato sia da applaudire, pero’ credo che non sia neppure da condannare… Certo!, si sarebbe potuto fare di piu’… si puo’ sempre fare di piu’!! ma, forse, va contestualizzato l’intero evento e, all’epoca, questo era cio’ che poteva essere fatto. (non pretendo certo di avere una verita’, vi sto solo confidando i miei pensieri).
    Per quanto riguarda la Chiesa e gli uomini da cui e’ guidata in ogni epoca , mi pare evidente che pur dedicandosi con amore e abnegazione al servizio dell’Uomo e abbracciando il Vangelo come sentiero di vita, in fondo si rimane sempre uomini. Con la possibilita’ di sbagliare, di avere paura, di non sapersi comportare. Di essere uomini, insomma. Non vedo che cosa ci sia di scandaloso!! … alla faccia anche di una infallibilita’ autoproclamata…(e sono pronta! agli strali feroci…)

    Scusate se vi sembro troppo sempliciotta o se i miei pensieri hanno troppo a che fare con l’esperienza di vita piuttosto che con gli studi fatti, ma ritengo importante “spogliarsi” delle numerose sovrastrutture che tutti ci accolliamo nel nostro percorso di vita e ritornare alla basilarita’(esiste come parola?)
    della verita’ semplice, dell’amore di Cristo,e della fratellanza con tutti gli uomini, lasciando perdere critiche e giudizi che non ci porteranno mai da nessuna parte. E questo dovrebbe valere per tutti, dall’ultimo cittadino al Presidente della Repubblica.
    ( quanto significato avrebbe ascendere a cariche pubbliche contando solo sul proprio valore!…)

    Secondo me…

    18 Dicembre, 2008 - 16:45
  53. Luigi Accattoli

    Una dichiarazione di Giovanni Bachelet:
    BACHELET (PD),DA CATTOLICO SONO GRATO A FINI (ANSA) – ROMA, 17 DIC -«Come italiano, come democratico e come cristiano sono commosso e grato al presidente della Camera per il convegno sulle leggi razziali di ieri». Lo ha detto il deputato del Pd, Giovanni Bachelet. «Trovo sorprendente – aggiunge Bachelet – che, in proposito, le uniche rimostranze siano arrivate non da gruppi neonazisti, bensì da qualche amico e collega più papista del Papa. Questi amici non ricordano Giovanni Paolo II, la sua richiesta di perdono per l’antisemitismo cattolico nel grande Giubileo del 2000, il suo bigliettino infilato quello stesso anno nel Muro del Pianto a Gerusalemme; e forse – conclude – neppure conoscono il nome dell’allieva di Husserl che fra il 1998 e il 1999 Giovanni Paolo II ha proclamato santa e compatrona d’Europa», cioè Edith Stein, di cui Bachelet ricorda la lettera a Pio XI in cui invocava un’intervento contro le leggi razziali promulgate in Germania.

    18 Dicembre, 2008 - 16:55
  54. david pierini

    cara Clodine le parole come il pensiero possono finemente ingannare se noi non sappiamo mettere un argine…e soprattutto se noi non andiamo a scrutare le scritture con tanta sete di sapere e amore per la verità.
    Io credo che tu parta da un presupposto che in molti cattolici è un dogma di fede…”la chiesa è eterna, non può morire” e poi costruisca su questo fondamento tutta una serie di minuziose ragioni che via via diventano sempre più vaghe e impalpabili.
    La chiesa non è immortale, non è eterna la sua fedeltà, come non lo è stata quella della casa di Israele che è stata abbandonata da Dio. Anche nella sinagoga a quel tempo avranno fatto certi ragionamenti…si saranno rassicurati a vicenda…avranno consultato le scritture ingannadosi pur di far quadrare il loro cerchio. I cristiani degli ultimi giorni devono per forza passare attraverso l’abbandono dell’orto degli ulivi…se consulti il catechismo al 677 si parla di questa morte della chiesa che avviene prima della fine del mondo. Ho l’impressione che tu ti nutra troppo di encicliche, di farina del vaticano e sottovaluti la tua capacità di capire che io trovo notevole.
    Dici che la chiesa è una realtà molto complessa …non sono d’accordo…Dio è semplice, parla ai semplici, la verità è semplice, san Francesco era semplice,
    perchè la chiesa dev’essere così complessa…?

    http://davidilgrido.blogspot.com

    18 Dicembre, 2008 - 16:57
  55. principessa

    Qualcuno puo’ essere cosi’ gentile da spiegarmi perche’ la Chiesa riveste una importanza basilare quando e’ il momento d attaccarLa per cio’ che non Ha fatto, mentre invece viene sistematicamente ignorata e se si potesse la si eliminerebbe subito in circostanze in cui cerca di mostrare la strada nel sentiero di Cristo?
    E poi perche’ si confonde la Chiesa (gerarchia vaticana) con la Chiesa corpo di Cristo (cioe’ noi)?
    Tutto il rispetto al Presidente Fini ( condivido) ma , come ci ha ricordato anche Luigi, Mons. Chiaretti, e GPII prima di lui e in maniera sostanziale, avevano gia’ provveduto…. non sarebbe il caso di andare avanti?

    18 Dicembre, 2008 - 17:38
  56. Clodine

    non solo concordo con Principessa, ma perché non ricordare quel servizio continuo di tanti apostoli dei nostri giorni, servizio che si oppone, perfino, a quel “dominio” inteso come gerarchia e potere …? Tutti quegli apostoli, e sono la maggior parte, i quali tacendo, nel silenzio, conservando una estrema riservatezza, si mettono al servizio degli altri rinunciando coraggiosamente a difendere quelle posizioni sociologiche nei confronti della chiesa a seconda del favore o sfavore della storia che a nulla serve se non ad aggravare quelle reazioni ostili ad essa. Questo presunto potere che si attribuisce alla chiesa, [ sia attualmente che soprattutto in quel periodo scellerato delle leggi razziali che sfociarono in quella tragedia immane che tutti conosciamo]per altro, è e fu illusorio perché essa non potè né potrebbe risolvere il gravi problemi del mondo: quello della fame, dell’esplosione demografica, delle guerre che insaguinarono e insaguinano a tutt’oggi il pianeta, né tantomeno il problema razziale che fu ed è una spina nel fianco. Quello che la chiesa può fare -stiamo tentando di descriverlo modestamente- è essere li dove c’è miseria, dove c’è l’uomo sofferente.
    Ora, malgrado tutto il suo sapere il mondo (in senso lato) spesso non sa dov’è la sua origine, dove si trova, né dove si avvia. Alla fine della fiera il mondo non sa proprio niente di Dio e dell’uomo, della salvezza e della non-salvezza. Certamente non si può negare che nella fede la chiesa sa che il suo Dio è anche il Dio del mondo, dell’umanità col quale ha stretto un’ Alleanza irrevocabile…in virtù della Sua immensa misericordia che brilla al di sopra della gloria e delle miserie di questo mondo che sta andando alla deriva

    Ciao Principessa..un abbraccio.

    18 Dicembre, 2008 - 18:15
  57. david pierini

    cara Clodine nella tua foga di difendere la chiesa ti è sfuggita una verità che ti “smaschera” e mostra nudo il tuo più intimo pensiero. Se questo mondo sta andando alla deriva, come tu dici, non credi che anche la chiesa stia andando alla deriva trascinata da esso… come chiaramente disse il cardinal Ratzinger pochi giorni prima della sua elezione quando affermò…”la chiesa è una barca tutta piena di sporcizia sul punto di affondare”.
    Subito dopo la sua elezione rinnegò quelle parole dicendo che la chiesa era giovane e viva…
    anche a lui come a te sfuggì la verità…

    18 Dicembre, 2008 - 18:56
  58. david pierini

    non si possono servire due padroni…di questi tempi o si serve Gesù che è la verità o si serve la chiesa che è un riflesso ingannevole della verità.
    Clodine, vergine addormantata…deciditi…e ricordati che la porta verrà chiusa.

    18 Dicembre, 2008 - 19:13
  59. principessa

    Caro david pierini, mi sembri un po’ troppo netto nei tuoi giudizi: sia sulla chiesa che sul sentire degli altri. Rilassati!, neppure tu hai la verita’ assoluta… Non di bianco o nero e’ fatto il mondo, ma di tante sfumature di grigio…

    18 Dicembre, 2008 - 19:24
  60. Clodine

    Amico Perini, nella fede sappiamo con certezza che la Chiesa possiede quella Grazia che le è stata promessa e quindi spera, e noi con essa, contro ogni speranza.

    Quella promessa è la “promessa”, non è menzognera: Dio non può mentire. la motivazione è nel fatto che essa (la chiesa) non si fonda su un evento non ancora manifestato o atteso, e neppure su una utopia, ma su di un evento che si è realizzato, una volta per tutte, che invia ad un’altra realtà: la resurrezione del Cristo, che noi, con la chiesa crediamo e annunciamo fino al rinnovamento del mondo. Questo, a mio sommesso avviso, è l’evento costantemente atteso che la chiesa, e noi con essa, non vive giorno per giorno, ma che sarà donato a Lei, e a noi -umanità- con Lei, per mezzo di una nuova azione creatrice di Dio.

    Ciò che, dalla Resurrezione di Cristo, è nel presente promesso alla Chiesa nel corso di questo pellegrinare sarà il trionfo definitivo sul peccato, la soffrenza e la morte: è la consumazione manifesta del regno di Dio, NEL regno di Dio. Per questo la chiesa ha ed avrà sempre un avvenire, è l’ottavo giorno non ancora descritto amico Perini in cui Dio consumerà la Sua opera e la Chiesa terminerà il suo cammino fino alla conoscenza del suo Signore faccia a faccia.

    18 Dicembre, 2008 - 19:25
  61. Clodine

    ….Ibi vacamibus et videbimus, videmibus et laudabimus.
    ecce quod erit in fine sine fine. Nam quis
    alius noster est finis nisi pervenire
    ad regnum, cuius nullus
    est finis…..

    Agostino, De Civitate Dei, XXII,30;cc 48,866

    Ai latinisti del blog l’eventuale traduzione!

    18 Dicembre, 2008 - 19:34
  62. david pierini

    cara principessa…non sono io ad essere troppo netto ma il vangelo…”si, si, no, no, ogni parola in più viene dal maligno”…
    cara Clodine mai sentito dire che la fine verrà sull’onda di un impostura religiosa… tu sei sopra quell’onda.

    18 Dicembre, 2008 - 19:34
  63. Massimo D

    Perché ci accaloriamo per cose successe 70 anni fa?
    Forse perché nel “criticare” la Chiesa di ieri ci interessa dire qualcosa sull’oggi. Forse per ricordarci che come Chiesa manchiamo di coraggio, non sappiamo guardare avanti, siamo vittime oltre che partecipi dei tempi in cui viviamo, siamo conniventi col potere.
    Riconoscere gli errori del passato ci aiuta per il presente e per il futuro. Non è alla base anche del sacramento della Riconciliazione?
    Invece mi sembra che prevalga sempre un atteggiamento apologetico. Un “in fondo abbiamo sempre avuto ragione”, che alla fine mi sembra sia funzionale a giustificare le nostre pretese ragioni di oggi.

    18 Dicembre, 2008 - 20:10
  64. principessa

    Saro’ ancora piu’ chiara, caro david pierini.
    Ti spiace spiegarmi da dove ti arriva l’autorita’ – nonche’ la preparazione e il permesso – per affermare che a Ratzinger sfugge la verita’ (cosi’ come a Clodine), e che la chiesa e’ un riflesso ingannevole della verita’ ?

    (era questo che intendevo con ‘giudizi troppo netti’)

    18 Dicembre, 2008 - 20:13
  65. Clodine

    In riferimento alla fine dei tempi i Vangeli dicono che “nessuno sa quando verranno quel giorno e quell’ora; non lo sanno gli angeli e neppure il Figlio: solo Dio Padre lo sa”….
    Io non ho assolutamente parlato di impostura religiosa Perini, se leggi con attenzioni ti accorgi che ho parlato di “promessa” di Cristo alla Sua Chiesa..non ha forse Egli detto :” Non temete io sarò con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo” ? Non riesco a capire cosa avrei detto per essere sull’onda addirittura dell’impostura religiosa! Hoibò, Perini, illuminami, ti ascolto !!!!

    18 Dicembre, 2008 - 20:20
  66. principessa

    Mio caro MassimoD,
    se tu hai la fortuna di possedere la macchina del tempo e sei in grado di catapultarti nelle epoche passate per “comprendere ” appieno l’atmosfera e la vita di allora, sono felice per te. Io che non ho questa fortuna mi limito ad evitre giudizi su questioni che non ho vissuto sulla mia pelle e per le quali non posso sapere come mi sarei comportata.
    Cio’ detto, non voglio certo affermare che non possiamo parlare, criticare ed obiettare sul passato ( da cui deriva il nostro presente e futuro), ma eviterei di farlo con una sufficienza e una snobberia da chi ne sa di piu’: perche’ e’ facilissimo parlare oggi ( tutti quanti , intendo) che abbiamo la Carta per i Diritti dell’Uomo, migliaia di organizzazioni per la difesa di qualunque cosa e perfino una che si chiama Nessuno tocchi Caino.
    Forza ragazzi! un po’ meno ipocrisia e una lettura della realta’ ( di allora e di oggi) senza nessuna lente che ne distorce la comprensione.

    (Molto bello il confronto con te e david pierini !)

    18 Dicembre, 2008 - 20:23
  67. Clodine

    MassimoD, tutto puoi asserire tranne che i cristiani, in questi tempi così duri per la professione di fede, siano dei codardi patentati. Ritengo che guardare costantemente indietro, di continuo , come un Giano bifronte, a mio sommesso avviso non conduca lontano, anzi è un freno a mano che non aiuta, una tentazione che fa retrocedere miseramente in questo affannoso pellegrinare della Chiesa. Credo che per aiutare la chiesa a portare a termine il suo compito nel presente, che è questo, in questa ora, sia necessario e opportuno ritornare alle sue origini, continuamente, in ogni argomento, sempre avanti Cristo e il Nuovo Testamento e di trarre ciò che è essenziale e ciò che non lo è per la chiesa…del resto non ha avuto forse il dono di esistere per l’uomo, di conoscerne il suo universo? Dunque, è legata ad esso e al mondo e non può ritirarsi da questo compito. Per cui, esiste rivolta verso l’esterno, verso l’umanità e per questo è testimone davanti al mondo, che ne beneficia, attraverso un milione di attività: una macchina caritativa efficiente, una pastorale organizzata ecc ecc…

    18 Dicembre, 2008 - 20:50
  68. Massimo D

    Cara principessa, mi spiace se ho dato l’impressione di un atteggiamento di superiore sufficienza. Tra l’altro (e qui devo ringraziare Clodine) ho cercato di documentarmi meglio su Pio XI e ammetto che ignoravo certe sue prese di posizione contrarie alle leggi razziali.
    Ovviamente è facile riconoscere gli errori e giudicare con il senno di poi. Ma questo significa solo che il giudizio sulle azioni compiute deve essere comunque mitigato da un atteggiamento di umana comprensione verso gli esseri umani che hanno compiuto certi errori, non significa invece che dobbiamo rinunciare ad esprimere un giudizio sull’errore compiuto.
    Un’altra osservazione è che non mancarono neanche a quei tempi coloro che avevano chiarissimo dove stesse la minaccia e cosa si dovesse fare (mi viene in mente, per tutti, Dietrich Bonhoeffer, che pagò cara la sua opposizione). Dunque, per chi avesse le antenne pronte a cogliere i “segni dei tempi”, non doveva essere impossibile capire cose stesse succedendo.
    A Clodine dico che capisco e condivido il suo slancio rivolto al presente e al futuro, ma mi hanno insegnato che memoria e profezia sono parenti stretti. Quello che tu chiami guardarsi indietro mi pare che sia uno dei tratti distintivi della tradizione biblica. Parlando di mancanza di coraggio non alludevo ai singoli, ma alle prese di posizione continue della chiesa ufficiale, che mi sembrano – queste sì – con il freno a mano tirato e lo sguardo rivolto all’indietro. So che probabilmente su questo siamo in discaccordo, ma per chi si è formato nel ventennio successivo al Concilio la situazione ecclesiale attuale è veramente difficile da digerire.

    18 Dicembre, 2008 - 21:10
  69. roberto 55

    Vi ho letto davvero con piacere, Clodine, Principessa (bentornata !), MassimoD e DavidPierini: avete, come dire ?, “tenuto la scena” del “pianerottolo” per l’intera giornata, con brio, passione e competenza.

    Per parte mia, ho già detto il mio pensiero e non voglio ripetermi: sono, però, debitore di un chiarimento verso l’amico Nino.
    Ricordo bene i tuoi interventi sulla figura di Monsignor Romero, e proprio perciò m’è venuto da ipotizzare, quando ho letto le tue riflessioni sugli episodi di complicità di esponenti del clero latino-americano con i regimi dittatoriali di quei paesi, che tu non avessi tenuto in debito conto proprio quegli opposti esempi di irriducibile testimonianza di fede, tra cui, appunto, l’eroico sacrificio di Monsignor Romero: tutto qua.

    A proposito di Monsignor Romero, pongo una domanda a Luigi: hai notizie recenti sul suo iter di canonizzazione ?

    Buona serata a tutti !

    Roberto 55

    18 Dicembre, 2008 - 21:52
  70. ignigo74

    Di solito sono breve: questa volta parlerò un po’ di più, vi prego di leggere.

    A Luigi-Bachelet.

    Giusto giusto tutto quello che dite.

    Però serve anche un pochino di contrappeso: molti, moltissimi, innumerevoli sono i preti che hanno pagato con la vita il loro evangelico antinazismo, antifascismo. Molti, moltissimi, innumerevoli sono i gesti eroici svolti da uomini in tonaca prima e dopo l’8 settembre 1943. Perché Fini preferisce parlare di una generica colpa e non di Civitella: “Don Lazzari sta celebrando la Messa per la festività dei santi Pietro e Paolo: i soldati nazisti entrano in chiesa e uccidono il prete e i fedeli con colpi di pistola alla nuca. Poi bruciarono le case in cui si erano rifugiati i pochi superstiti. Alla fine le vittime furono 203”. Perché non parlare del parroco di Marzabotto fucilato con la sua gente? Perché non parlare di don Pappagallo? Anzi, caro fascista Fini, rifletti su questa teoria di martiri prima di parlare e VERGOGNATI:

    SACERDOTI TRUCIDATI IN TOSCANA DAI NAZISTI O DAI REPUBBLICHINI
    La data riportata accanto ai nomi si riferisce a quella di morte.
    Alberti chierico Silvestro (27-2-1945 Monte Altissimo).
    Arinci seminarista Marino (23-8-1944 Fucecchio).
    Babini don Francesco (26-7-1944 Pieve di Quinto).
    Bagiardi don Ferrante (4-8-1944 Parroco di Castelnuovo dei Sabbioni)-M.A.V.M.
    Baldini don Lino (4-7-1944 Parroco di Campo Raghena).
    Bargagli frate Antonio (10-8-1944 Viareggio).
    Beghè don Carlo (2-3-1945 Parroco di Nove Gigole).
    Bertini don Giuseppe (???? Parroco di Quosa).
    Bigongiari don Giorgio (10-9-1944 Vice Parroco di Lunata-ucciso a Massa).
    Binz padre Martino (7-9-1944 Priore della Certosa di Farneta-ucciso a Montemagno [Camaiore]).
    Bonomi don Fiorino (15-9-1944 Livorno).
    Bortolotti padre Eligio (5-9-1944 Parroco di Querceto).
    Cantero frate Raffaele (10-9-1944 presso Massa).
    Casucci padre Antonio (25-8-1944 S. Domenico Fiesole).
    Clerc frate Adriano (10-9-1944 presso Massa).
    Compagnon padre Adriano (10-9-1944 presso Massa).
    Costa padre Gabriele Maria (10-9-1944 presso Massa-procuratore della Certosa di Farneta-Med. d’Oro al V.M.).
    Cotoneschi don Bianco (1-8-1944 Parroco di Puricciano [Castelfranco di Sopra]).
    Cristofani seminarista Ivo (4-8-1944 fucilato insieme al Parroco di Castelnuovo dei Sabbioni).
    D’Amico frate Bruno (10-9-1944 presso Massa).
    Da Carrara padre Ignazio (15-9-1944 Parroco di Vittoria Apuana ucciso presso il Convento dalle SS).
    Del Fiorentino don Giuseppe (29-8-1944 Filettole-Parroco di Bargecchia).
    Egger padre Pio Maria (10-9-1944 presso Massa).
    Fondelli don Giovanni (4-8-1944 Parroco di Meleto [Castelnuovo dei Sabbioni)-M.A.V.M.
    Fracassi don Sebastiano (29-6-1944 Canonico aretino ucciso a Civitella della Chiana).
    Gambini don Italo (9-7-1944 Livomo-Membro del CNL).
    Gavilli don Modesto (11-7-1944 Città della Pieve-parroco di Badia al Pino).
    Gori don Renzo (10-9-1944 catturato a Camaiore).
    Grigoletti don Eugenio (3-8-1944 Zeri-Parroco di Avelana).
    Ianni don Luigi (24-8-1944 Parroco di Vinca).
    Lapuente padre Benedetto (10-9-1944 presso Massa).
    Lazzeri don Alcide (29-6-1944 Parroco a Civitella della Chiana-mitragliato).
    Lazzeri don Innocenzo (12-8-1944 S. Anna di Stazzema-Parroco di Farnocchia -Medaglia d’Oro al V.C.).
    Lotti don Umberto (25-7-1944 Deportato in campo di concentramento a Linz [A] e ivi deceduto).
    Maritano frate Giorgio (10-9-1944 presso Massa).
    Mazzucchi padre Raffaele (27-7-1944 Camaiore).
    Mei don Aldo (4-8-1944 Lucca-Parroco di Fiano)-M.A.V.M.
    Mencaroni don Domenico (17-7-1944 S. Sepolcro).
    Menguzzo don Fiore (12-8-1944 Parroco di Molina di Stazzema).
    Mitabene padre Rosario (8-8-1944 Campi [Stia]).
    Montes De Oca Mons. Salvador (7-9-1944 Vescovo di Valencia [Venezuela]). Novizio della Certosa di Farneta-ucciso presso Montemagno di Camaiore-
    Morini don Ermete (4-7-1944 Parroco di Massa dei Sabbioni).
    Nota frate Michele (10-9-1944 presso Massa).
    Orlandi padre Riccardo (31-8-1944).
    Orsini don Angelo (22-8-1944 Parroco di Calcinaia).
    Pasqui seminarista. Giuseppe (11-7-1944 Civitella C. con don Lazzeri Alcide).
    Perricchi padre Raffaello, (13-6-1944 Verna).
    Quiligotti don Angelo (4-8-1944 Canonico di Pontremoli ucciso a Zeri).
    Rabino don Michele (19-8-1944 Parroco dì San Terenzo [Lun.] ucciso con 170 parrocchiani).
    Raglianti don Libero (12-8-1944 Parroco di Valdicastello-torturato nella Scuola di Nozzano-ucciso a Molina di Quosa).
    Ricci don Dante (29-6-1944 Parroco di Faetto).
    Roggi padre Paolo (5-7-1944 Castiglione Fiorentino).
    Rosbach frate Alberto (10-9-1944 presso Massa).
    Rossi don Raffaele (15-2-1945 Vice Parroco a Castelnuovo Garfagnana).
    Sani padre Rufino (26-7-1944 S. Casciano Vai di Pesa).
    Simi mons. Giuseppe (16-8-1944 Canonico della Collegìata di Pietrasanta).
    Tani don Giuseppe (15-6-1944 ucciso in carcere Arezzo).
    Tognetti chierico Renzo (10-9-1944 Massa).
    Torelli don Giuseppe (29-6-1944 Parroco di S. Pancrazio-Civitella della Chiana) -M. O. al V. C.
    Trioschi don Fortunato (17-7-1944 Parroco di Crespino del Lamone-fucilato).
    Turinesi don Enzo (5-9-1944 Parroco di Partina Bibbiena)
    Unti don Angelo (30-8-1944 Pievano di Lunata torturato nella Scuola di Nozzano ed ucciso a Filettole).
    Verona padre Marcello (12-8-1944 torturato e fucilato a Mirteto di Massa).

    E poi come dimenticare la strage della Certosa di Farneta dove le SS cugine di Fini massacrarono dopo averli strozzati con il filo spinato, una quarantina di civili, i frati della Certosa e il vecchio vescovo venezuelano, che nell’abbazia più grande d’Europa cercò rifugio perché perseguitato politico nel suo Paese.

    E poi von Galen, il secondo Innitzer…

    Queste cose non le dice nessuno, questi nomi non li ricorda nessuno. Si preferisce chiosare pacifisticamente su colpe di qualche prelatucolo fascista perché di famiglia fascista e in nome di questi pirloni si infangano anche gli innumerevoli resistenti in tonaca.

    Questa volta caro Luigi, non ti seguo per nulla, ma proprio per nulla.
    Con il consueto affetto.

    i.

    N.B.
    Per il camerata Fini: Enzo Forcella, “La resistenza in convento”, Einaudi.
    Prima di dire quello che pensa, il camerata Fini dovrebbe pensare a quello che dice.

    18 Dicembre, 2008 - 22:51
  71. Ignigo: non era qualche prelatucolo fascista… tanti del clero, anche molto in alto seguivano il Duce con amore quasi superiore a quello per il papa.
    Son d’accordo anch’io con te sui preti e laici morti ammazzati.
    Più sopra ho citato Mazzolari che fu il primo o uno dei primi a stendere una storia di quegli eccidi, (Anche i preti sanno morire è il titolo di un suo libro).
    Ma Luigi ha detto semplicemente, mi pare, che di fronte alle leggi sulla razza nessuno si oppose, nemmeno la Chiesa (eccettuato Pio XI con alcuni interventi pubblici).
    Ma dov’erano i preti e i vescovi? tutti davvero spiritualmente semiti, come disse il papa? o non piuttosto molti spiritualmente ariani?

    18 Dicembre, 2008 - 23:20
  72. principessa

    Caro MassimoD,
    quando parlavo di atteggiamenti di sufficienza non mi riferivo certamente a te ( non mi permetterei mai) , ma lo dicevo in generale, con quella autorevolezza che si acquisisce nostro malgrado quando ci si trova in una condizione migliore ( democrazia contro dittatura).
    Ti ringrazio molto della tua risposta con la quale concordo in linea di massima.Pero’ consentimi di dire che e’ vero che ci sono stati in tutti i tempi coloro che hanno saputo vedere lontano, ma devi convenire che qualche anno fa erano molto piu’ rari di oggi!! ( se e’ vero che ne stiamo parlando anche noi su un blog).
    Cio’ che volevo sottolineare e’ l’umanita’ degli uomini di Chiesa e la possibilita’ che – nonostante si sceglie il Vangelo – si resta uomini con le proprie debolezze e non tutti sanno essere eroi, puo’ accadere anche ai Papi ( anche se il dogma dice che sono infallibili). Letta in questa maniera, forse – ma solo forse – si potrebbero evitare quei giudizi che sanno di “saccenteria” e “superiorita’”. Ben vengano, invece, sempre le critiche e le opinioni di ciascuno che aiutano a crescere e a vedere una stessa cosa da diverse angolazioni che allargano la comprensione.

    18 Dicembre, 2008 - 23:25
  73. ignigo74

    no, maioba fratello, questo non lo puoi dire: tra semiti e ariani ci sono delle estese situazioni intermedie.

    18 Dicembre, 2008 - 23:25
  74. è vero… però il Duce era adorato dal clero… Mazzolari conta circa 300 preti morti (tra l’altro moltissimi uccisi dai comunisti).
    Forse son stati di più.
    Ma quanti erano i preti in Italia allora? e quanti erano fascisti dentro? non possiamo scrutare il cuore, d’accordo.
    Ma tanti si illusero che Mussolini era l’uomo giusto e che ciò che faceva era tutto buono… tanti, troppi.
    questo nulla toglie all’eroicità dei martiri e al loro esempio luminoso.
    Sono loro ad offuscare, con la loro luce, il buio dei loro confratello.
    Ah, per inciso: io che sono un fifone, forse sarei stato zitto a quei tempi.

    18 Dicembre, 2008 - 23:30
  75. pensavo che si stesse parlando di leggi razziali 1938 e la conseguente gettata in istrada di tutti gli ebrei, licenziati da negozi, università, scuole, e tutti gli altri istituti.
    Pensavo che si stesse parlando di come avessero reagito chiesa e cattolicesimo tra parlamentari e popolino in pubblico dinanzi alle leggi razziali.
    Cosa c’entrano le stragi nazi-fasciste? anche verso preti?
    Perchè si confondono i piani di discussione?
    Perchè poi un elenco di preti?
    La chiesa, pensavo, fosse composta da tutto il popolo con i suoi pastori?
    Diminuiscono le nostre responsabilità di italiani durante l’impero fascista e popolo cattolico, nell’applicazioni delle leggi razziali?
    diminuisce la nostra responsabilità di italiani cattolici nel massacro del monastero copto di Debre Libanos di tutti i monaci cristiani e pellegrini (forse circa 2000). Certo, responsabile, Graziani, ma dietro c’era il Duce e tutta la responsabilità della nazione Italia che rappresentava.
    Perchè è così difficile guardare alla storia?
    Fini, sarà pure quel gran furbacchione di politico da tre cotte,
    ma la storia ancora attende chiarezza,
    non semplicemente richieste di perdono.
    Per quanto non avrò mai stima di Fini,
    il suo discorso non fa una piega.
    non ci fù manifestazione pubblica di pensiero contro le leggi razziali di mussolini sotto il regio governo, e questo per il generale antigiudaismo che regnava nel comune sentire degli italiani anche cattolici.
    Un’occasione persa,
    che ha messo in luce luminosi esempi di grandissimi esempi di vita cristiana,
    m,a che non riguardò un modo di reagire dell’intero popolo cattolico dinanzi alle leggi razziali.
    Insomma Mussolini, decretò che gli italiani di origine ebraica non appartenevano alla razza italiana (ariana), e gli italiani non ebbero nulla in contrario. Anzi furono in molti ad esserne felici, perchè si liberarono dei posti da occupare prontamente con “moderata carità cristiana”.
    Miiei cari vecchi, non dimenticate i libercoli dell’epoca, che io ho trovato, farneticanti contro i cristiani di altre confessioni e contro i giudei.
    Per carità,
    si può anche affermare che gesù è morto di freddo,
    è pur sempre una opinione da rispettare…. in democrazia….

    18 Dicembre, 2008 - 23:39
  76. Nino

    Marco Don
    Ma dov’erano i preti e i vescovi? tutti davvero spiritualmente semiti, come disse il papa? o non piuttosto molti spiritualmente ariani?
    —————
    In Spagna marciavano nelle parate con i falangisti del Caudillo.

    Salutone

    18 Dicembre, 2008 - 23:48
  77. ignigo74

    Nino questa è una cazzata sonora che non ti fa onore.

    In Spagna ho visto la targa che ricorda un vescovo bruciato vivo nel ’39 e un capitolo intero fucilato tirato fuori dalla cattedrale dopo i vespri di pasqua e fucilato dietro l’abside circa 20 preti.

    e altro.

    18 Dicembre, 2008 - 23:59
  78. Nino

    Ciao Igni,
    t’ho svegliato? Scusa.

    Ho passato anni di vacanze nei paesi baschi, e li non solo non la pensano come te, ma di quelle marce e di massicce stragi compiute da Franco e soci ne mantengono documentati ricordi.
    Poi scusa ma i preti non sono uomini?
    Io non mi scandalizzo affatto.

    19 Dicembre, 2008 - 0:34
  79. Nino

    Alle 7 del mattino del 19 dicembre a -6 dal 2008 millesimo santo Natale, mi viene il dubbio che tutte le discussioni sostenute finora intorno a: religione cattolica, fede, ecumenismo, dialogo interreligioso, etica, morale, e teologia, anziché ispirarsi alla centralità della figura di Cristo e alla “buona novella”.

    A questa nascita celebrata universalmente dalla comunità cristiana e al suo significato, riportino Cristo sempre su quella Croce.

    Nel solito posto dove per secoli le fragilità degli esseri umani e l’insipienza di una presunta fede si ostinano a voler collocare.

    A un incontro avvenuto sulla via Appia a poche centinaia di metri da Roma e alle conseguenze della fatidica domanda Quo vadis Domine? A cui i Pietro che sono succeduti non hanno risposto.
    Io tra questi.

    19 Dicembre, 2008 - 7:02
  80. david pierini

    cara principessa, cara Clodine voi siete perennemente in fuga dalla verità perché in questo mondo vi ci trovate molto bene dal momento che trovate anche il tempo di filosofeggiare…amate il mondo e la vostra vita sopra ogni cosa. Non mi va di mettermi a spiegare le ragioni del mio pensiero perché le ho scritte sul mio blog…il grido…quindi se riuscite a togliervi la trave dal vostro occhio andate a leggerlo. Ho rilevato da parte di Clodine un atto che ancora una volta la mette a nudo… quando ieri ha postato in latino commettendo un atto di superba eloquenza contro la semplicità e la povertà in spirito. Imparate a scrivere da Luigi che pur essendo colto si fa capire anche dagli ignoranti…così faceva il Signore. L’autorità con cui parlo mi viene da Dio e da dieci anni di cammino con tanta sete di sapere al punto che pur avendo io tutto nella vita per essere felice sono il più infelice degli uomini…chi ha toccato la beatitudine del cielo non si rassegna a vivere quaggiù. Invece di stare a perdere tempo tutto il giorno in chiacchiere inutili ditemi e spiegatemi la contraddizione di Ratzinger…è una svolta tremenda nella storia della salvezza…andate a rileggervi i suoi discorsi immediatamente prima e dopo la sua elezioni e datemi una spiegazione plausibile.

    19 Dicembre, 2008 - 8:39
  81. copia/incolla da altro post: complimenti a Luigi per il pezzo di oggi, sul tema di questo dibattito, sul Corriere… zero giri di parole, zero “opinionistichese”, bella la finale.

    Simone

    19 Dicembre, 2008 - 10:46
  82. guardavo per caso un filmato su youtube su papa Luciani, tratto da La storia siamo noi…
    Fanno vedere le acclamazioni di vescovi e sacerdoti (cappellani militari e non) al passaggio e alla parola di Mussolini. Un fervore che manco all’Olimpico per Totti…
    Ripeto: io so che ci sono stati tanti martiri che hanno difeso ebrei e comunisti (e poi repubblichini) e perseguitati in genere senza alcuna distinzione davanti alal violenza del vincitore di turno…
    Ma non si può nascondere che il clero e molto episcopato in Italia fosse molto schierato in quegli anni, e non certo a favore degli ebrei (cittadini ITALIANI da generazioni e generazioni, non dimentichiamolo).

    19 Dicembre, 2008 - 12:07
  83. David Pierini,
    mi sembri un po’ duro con le persone,
    non dovremmo aiutarci l’un l’altro, rispettando anche il faticoso percorso che ciascuno porta avanti, che non può essere certo fotocopia del tuo percorso di vita.
    Il Signore non ci ha fatti con lo stampino.
    VUOLE ogni persona diversa dall’altra, VUOLE da ciascuno la risposta che ciascuno è in grado di dargli secondo proprie possibilità, cultura, virtù o debolezze.
    Mi piacerebbe se il Dio in cui credi, non fosse un idolo da imporre,
    perchè Dio, divenendo un bimbo indifeso, si è semplicemente PROPOSTO,
    non ha schierato eserciti per imporre la sua visione,
    si è lasciato uccidere, per dire in modo definitivo il suo amore per ogni uomo e per ogni donna.

    Tutti i cristiani sono chiamati ad essere profeti,
    ma allo stesso tempo ad essere misericordiosi come il Padre.

    Su Ratzingher, non è un antipapa, conosco benissimo i suoi discorsi prima del pontificato come quelli attuali.
    Sarebbe il caso di guardare TUTTE le persone con gli occhi di Dio (non è assolutamente facile per me!) che sono sempre di misericordia verso tutti oltre che di giustizia verso ogni ingiustizia.
    Il Signore, comunque, lo ha chiamato a guidare la Chiesa.
    Ogni uomo che lo Spirito ha fatto eleggere a guidare la Chiesa, è anche espressione del suo tempo, e con questa espressione ci interpella in ogni tempo anche se con espressioni diversificate, ma con lo stesso spirito/Spirito.
    Caro David,
    cerchiamo di non ferirci.
    ciao

    19 Dicembre, 2008 - 13:59
  84. david pierini

    caro Matteo io credo che il Signore non abbia chiamato il cardinal Ratzinger a guidare la sua chiesa… ma che abbia lasciato che venisse eletto.
    Io credo che il buon Joseph nei giorni della sua elezione abbia ceduto alla tentazione del potere ed abbia accettato dal padrone del mondo il trono di Pietro in cambio di una menzogna. Quale menzogna…? Dire che la chiesa era “giovane e viva” mentre in cuor suo sapeva che era moribonda e con quell’ultima pugnalata alla verità…l’ha uccisa.
    Con Clodine e principessa non sono stato duro… sono stato duro con lo spirito maligno che le possiede.

    19 Dicembre, 2008 - 15:00
  85. principessa

    @ Matteo
    innanzitutto un bentornato tra noi! e poi grazie del tuo intervento e dello sprone a david pierini a evitare sciabolate inutili.

    @ davidpierini
    Sarebbe il caso che TU rileggessi non solo i discorsi di Ratzinger prima e dopo l’elezione a Pontefice, ma forse, proprio tutta la Bibbia – i Vangeli – e tutto quanto concerne l’essere cattolici: ho impressione che , da qualche parte, ti sei perso qualcosa di sostanziale… se questi sono i risultati e la maniera in cui ti proponi agli altri.

    Buongiorno a tutti, un bacio specialissimo al mio Sump e un abbraccio a Clo!
    (hai visto sorellina?… che dire?)

    19 Dicembre, 2008 - 15:34
  86. Caro david,
    quello che affermi di Ratzinger, mi sembra abbastanza gratuito e fino ad ora non esiste assolutamente nulla che documenti affemazioni simili.
    Credo che essere nella verità, significa anche essere pienamente coscienti e motivare, non a parole vane.
    Un padre o una madre anche se non sono bravi ad essere genitori, rimangono sempre padre e madre. Un figlio ha il suo diritto a giudicarli, anche duramente, secondo la sua esperienza, ciò non toglie che rimangano il suo padre e la sua madre.
    Non ammetto il dogma dell’infallibilità in nessun uomo, e mi sembra che tu ne stia facendo un uso strumentale con un giudizio estremamente soggettivo.
    Non credo affatto che il Signore ti abbia donato attraverso internet di leggere i cuori delle persone.
    Nella lettura possiamo percepire un carattere piacevole o meno.
    Ma tu non hai alcun diritto di giudicare i cuori altrui.
    Questo è un titolo che ha soltanto Dio.
    Mi meraviglio profondamente delle tue affermazioni.
    Permettimi di dirti che colgo contraddizioni.
    Non credo affatto che tu possa parlare a nome di Dio, come non lo posso fare io.
    E’ vero che ciascuno possiede un barlume della verità divina, e nello Spirito Santo cerchiamo di comunicarcelo, nella comunione mistica del Corpo di Cristo.
    Ma ti prego,
    almeno il buon senso.
    Non hai alcun titolo per vedere maligni che possiedono altre persone attraverso internet.
    Ti prego
    cerca di non ferire le persone.

    19 Dicembre, 2008 - 15:36
  87. principessa

    @ david pierini – 19 Dicembre – 8.39

    Mi sono ritrovata piu’ di una volta su questo blog a ricordare alle persone che dietro ogni sillaba pensata e postata esiste una persona, dei sentimenti, un percorso di vita.Mi permetto ricordarlo anche a te, DAVID PIERINI, sperando che tu faccia lo stesso.

    Da queste parti si dice: “Non giudicarmi se prima non hai camminato un miglio nei miei mocassini!” oppure (per te piu’ familiare) il famoso pelo nell’occhio altrui quando abbiamo una trave nel nostro.
    Non consento! – ne’ a te ne’ a nessun altro – dirmi che sono in fuga dalla realta’. Le mie durissime realta’ degli ultimi mesi , FORSE, metterebbero in fuga te e la pochezza che stai dimostrando in totale contrapposizione a quanto vai declamando circa l’amore e la verita’.
    Io e Clodine avremo sicuramente tanti difetti (come chiunque altro) ma certamente non manchiamo mai di spiegare le ragioni del nostro pensiero, conscie del fatto che su un blog necessita farlo per comprendere e farsi comprendere. Prendo atto che tu sei qui solo per darci lezioni ed imporre il tuo pensiero.
    Non dubito che TUTTI possiamo avere travi nell’occhio… ma dare il buon esempio? no, eh??

    Su questo blog si scrive spesso in latino, inglese, francese, e altre lingue. Tale azione non e’ un atto di superbia o di saccenteria… e poi! per uno che ne sa cosi’ tanto! mi pare una lamentela superflua!!
    Forse saresti tu a dover imparare da Luigi la tolleranza, l’accoglienza, la fratellanza, lo scambio, la totale assenza di pregiudizi e giudizi, e la semplicita’.

    Credimi, rispetto i tuoi dieci anni di ricerca ma penso che tu necessiti di altrettanti, visto che ancora non riesci a mettere in pratica cio’ che avresti dovuto imparare dall’insegnamento di Nostro Signore

    Un abbraccio cordiale e sincero

    19 Dicembre, 2008 - 16:14
  88. ignigo74

    Mah,
    David Pierini te lo dico da fratello, davvero, non è ironia: a volte la salvezza passa anche attraverso una rete virtuale di relazioni. Quindi quello che ti dico è che se vuoi, io ne conosco di bravi.
    Di psicologi intendo.

    19 Dicembre, 2008 - 16:38
  89. principessa

    Mio caro Nino,
    bello e toccante il tuo post delle 7.02 di stamattina. Succede anche a me di farmi certe domande, come te non riesco a trovare risposte e, come te, continuo a cercare, parlare, confrontarmi.

    19 Dicembre, 2008 - 17:10
  90. david pierini

    carissimi io parlo alla maniera dei profeti…così parlava Giovanni Battista senza troppo riguardo per alcuno mettendo la verità che lui vedeva sopra ogni cosa…quanti avranno detto…è un visionario, è un pazzo eppure Gesù ci informa che nessuno in terra è più grande di lui.
    Com’è possibile che un selvaggio vestito di stracci, burbero, puzzolente che mangiava schifezze sia più grande di madre Teresa di Calcutta che è stata l’incarnazione dell’amore?
    Perché agli occhi di Dio il sale… vale più del miele.
    Perchè di gente capace d’amare se ne trova sempre poiché dando amore si riceve amore ed è un guadagno per tutti mentre gente disposta a parlare e dire cose scomode non si trova affatto.
    E voi fareste bene a prendermi sul serio…per il vostro bene…

    19 Dicembre, 2008 - 17:47
  91. principessa

    @ Ignigo

    Mio caro Ignigo, ho apprezzato molto il suo tentativo di aiuto per l’amico Pierini, ma ho impressione che gli psicologi possano fare ben poco… credo che siamo a livello di psichiatri…

    @ david pierini

    Un grazie di cuore per la tua risposta e per la grande,sonora,sentita, soddisfacente risata che mi ha regalato… erano anni che non ridevo cosi’…
    E sia ben chiaro che non e’ una mancanza di rispetto per te o i tuoi pensieri, e’ solamente la comunicazione dello stato d’animo che leggerti ha prodotto in me… i miei migliori auguri per il resto della tua vita…

    19 Dicembre, 2008 - 18:10
  92. david pierini

    cara principessa quando Satana ride di me non mi offendo…

    19 Dicembre, 2008 - 19:34
  93. raffaele.savigni

    Grazie a Ignigo per aver ricordato i preti vittime dei nazifascisti.A Nino riocordo che i franchisti hanno commesso stragi orrende (denunciate da Bernanos), ma che i comunisti ed anarchici non erano da meno (massacrarono migliaia di preti, suore, laici: lo riconobbe Simon Weil. che pure sostenne i repubblicani spagnoli), poi si ammazzarono tra di loro come denunciò Orwell). Non si può scrivere la storia a senso unico.
    Condivido poi gli ultimi interventi di Matteo. E osservo che nella storia della Chiesa esistono anche i “falsi profeti”.

    19 Dicembre, 2008 - 19:39
  94. david pierini

    cara principessa è troppo facile parlare nascondendosi dietro uno pseudonimo…se sei discepola del Signore e non ti vergogni di lui fai come me e pochi altri,,,dimmi il tuo nome e cognome.

    19 Dicembre, 2008 - 19:45
  95. principessa

    Oh, david!!! ma che hai scambiato la buona educazione per stupidaggine??

    ma perche’ non vedi come andare a salvare qualcun altro e lasci in pace chi il Signore lo ricerca veramente attraverso percorsi sofferti e profondi , ed estremamente difficili? …. e che contemplano anche il confronto con persone come te?
    Secondo me, stai approfittando anche troppo della squisita accoglienza del padrone di casa!!…. ah! e per farti contento, mi sono vestita di rosso e mi sono messa due belle corna sulla testa… i miei nipotini si stanno sbellicando dalle risate e mi chiedono se non ho confuso Natale con il Carnevale….

    Approfitta del Santo Natale e vai a farti benedire che ne hai bisogno!!

    19 Dicembre, 2008 - 20:04
  96. Clodine

    Il prof Savigni ha solo anticipato quello che avevo sulla punta dei polpastrelli, sia sull’intervento di Matteo, che mi è piaciuto molto e ringrazio, sia per quello di Ignigo delle 21,51 di ieri, nonché sulla riflessione storica circa le stragi franchiste e non…

    Secondariamente chiedo a Davide Perini perché sta lanciando i suoi strali contro Principessa e me! Solo per aver vitato un piccolo passo in latino tratto dalla “De Civitate Dei” di Agostino mi ha definita superba. E’ così bello il latino, una lingua che evoca antiche risonanze molto potente a livello espressivo…ha detto che sono posseduta dallo spirito maligno, che sono una “vergine addormentata” (addormentata a quest’ora lo sono e molto a dire il vero, dopo una giornata di lavoro, vergine ehmmm…magari un po’ meno) comunque, Perini, sono parole forti, lo capisci che sono invettive che fanno male!

    E ridi! Dai ! Lo sai cosa diceva don Bosco? Diceva che la prima regola per raggiungere la santità è essere amici di Gesù e Maria e poi ..soprattutto consiste nello stare sempre allegri! Il diavolo, che è lo spirito della scontentezza e della tristezza, fugge davanti ad un volto sorridente..ridi..e ti farai santo, Perini, dammi retta!

    19 Dicembre, 2008 - 20:22
  97. david pierini

    cara Clodine a me sinceramente siete molto simpatiche ma quando faccio il mio lavoro di profeta non posso fare sconti a nessuno.
    Mi suggerisci di ridere ed io pure vorrei tanto farlo ma mi vengono in mente le parole agghiaccianti di Gesù…
    “guai a voi che ridete perché sarete nel dolore”.

    19 Dicembre, 2008 - 21:14
  98. Clodine

    Oh..Perini, ma lo sai che anche gli Angeli ridono? Ce n’è uno che ride e guarda divertito in basso, verso gli umani, e si trova nella cattedrale di Reims in Francia. E poi, se è vero che Gesù piangeva con chi era nell’afflizione, allora probabilmente, rideva con chi era nella gioia. non credi?

    Un caro saluto

    19 Dicembre, 2008 - 21:47
  99. raffaele.savigni

    Segnalo l’equilibrato articolo (appena uscito) di mons. Sergio Pagano sull'”Osservatore romano”:
    http://www.vatican.va/news_services/or/or_quo/text.html#6
    Si ricorda l’impegno antirazzista di Pio XI; rinviando anche al volume di Emma Fattorini (Pio XI, Hitler e Mussolini. La solitudine di un Papa, Torino 2007), pur ammettendo che “certo vi furono uomini di Chiesa meno coraggiosi e meno “profeti” di Papa Ratti”.

    20 Dicembre, 2008 - 0:33
  100. Luigi Accattoli

    A Pierini e a tutti. Fu detto anche: “Beati voi che piangete perchè riderete”. E siccome non c’è uomo che non pianga in vita, io prendo quelle parole come una promessa per tutti.

    Sono state per me giornate di grande lavoro, sia l’altro ieri, sia ieri. Come se il Corsera mi voglia fino alle ore tarde, in questi ultimi giorni di presenza in redazione. E dunque chiedo scusa a tutti se non rispondo a interpellanze varie e pochissimo intervengo. Lo farò meglio all’anno nuovo. Buona notte a tutti

    20 Dicembre, 2008 - 0:43
  101. david pierini

    cara Clodine hai portato il livello della discussione sul pianto e sul riso…come che se uno per essere un buon cristiano debba per forza ridere. Forse saprai che in una lettera di Giuseppe Flavio in cui si chiedeva notizie di Gesù ad un romano in terrasanta costui dichiarò dopo esersi informato che “il Signore non era mai stato visto ridere e che quando ammoniva piangeva”. Poi vedi anche Luigi che ha il seme dell’autentico cristiano sembra ci voglia dire che è meglio piangere che ridere.
    Rassegnati… e piangi con noi!

    20 Dicembre, 2008 - 10:07
  102. vi abbiamo suonato il lamento e non avete pianto,
    vi abbiamo cantato le canzoni di gioia e non avete ballato…
    Il Signore sta in mezzo, caro David: a noi seguirlo, nel pianto o nella gioia.
    Lui non si fa intrappolare tanto facilmente né dal pianto né dalla gioia….
    E’ sempre “mas allà” come direbbe Pedro Salinas…
    O “dde ppiù” come dicono a Roma…
    Saludus

    20 Dicembre, 2008 - 10:11
  103. Clodine

    Bravo Maioba!
    C’è il riso di Abramo quando si prostrò con la faccia a terra e rise (Gen 17,17.19).
    Il riso di Sara e il riso di Dio quando stipulò la sua alleanza con Abramo (Gen 17) ci sono dei rituali dove il riso è fonte di vita, e fertilità della Terra. Inoltre riso e sorriso sono riferiti tanto a Dio, quanto all’uomo – sono tutt’altro che assenti nella Bibbia, come nell’intera tradizione ebraico-cristiana. Dio sembra sorridere quando fa scherzi da par Suo alle creature: ovviamente, scherzi d’amore! Tra l’altro Isacco, Yizhaq,vuol dire «colui cui Dio sorride» o «possa Dio sorridere», in riferimento tanto al riso di Sara di fronte all’imprevisto dono divino, quanto al riso e sorriso di Dio, che scompiglia i calcoli umani e si diverte a sfidare i Suoi fedeli a credere nell’impossibile possibilità del Suo amore. Anche la creatura, però, ride e sorride, quando sperimenta la gioia del sentirsi amata dal Signore.
    Bome ben ha sottolineato maioba, caro Davide, il pianto sa mescolarsi delicatamente al riso (basti ricordare Cantico dei Cantici. Un amore di gioventù non esita a direche ” l’amoreè uno scoppio di risa».

    Buona giornata!
    P.S
    se sentissi come rido io quando esplodo a crepapelle: emetto un suono talmente strano da far ridere anche zalamort

    20 Dicembre, 2008 - 10:52
  104. david pierini

    caro mioba, cara Clodine siete commoventi nel disperato tentativo di farmi ridere…vi ringrazio comunque per tutti i passi della scrittura a cui avete strappato un sorriso. Non nego che in qualche rara circostanza della storia della salvezza ci sia stato posto per il riso ma vi assicuro, e tu Clodine lo hai affermato, che a guardare la realtà di questo mondo che sta andando alla deriva c’è ben poco da ridere…
    Clodine mettiti il cuore in pace…ti auguro un natale bagnato… di lacrime.
    che ti faccia rientrare in te stessa.

    20 Dicembre, 2008 - 11:18
  105. Clodine

    Contrariamente a te, che piangi, io ringrazio Dio con il cuore pieno di gioia e di riconoscenza per tutti i giorni della mia vita, e in modo speciale in questo Santo Natale, giorno in cui il “Verbo si fece carne e prese la Sua dimora in mezzo agli uomini”.

    Alleluja! Gloria in eccelsis Deo e pace in terra agli uomini che Egli ama …

    Sai come diciamo noi di Roma : “Va’ a piagne in ghetto!!”….addio Perin, non cercarmi più perché non ti risponderò.

    20 Dicembre, 2008 - 11:56
  106. david pierini

    Clodine come sei permalosa…
    non capisci quando si scherza e si fa sul serio…
    ti chiedo scusa se ho portato all’eccesso la discussione…
    però mi sono divertito…
    sei riuscita per un po’ a non farmi sentire il peso di vivere…
    anche tu però ci hai guadagnato…
    con tutti che ti adulano e t’innalzano…
    io sono stato l’unico che ti ha un pochino umiliata…
    e questo lo sai per le nostre anime fa bene…
    facciamo pace…
    dai rispondimi…non farmi sentire in colpa…

    ti abbraccio e ti bacio…
    david

    20 Dicembre, 2008 - 12:30
  107. raffaele.savigni

    Che cosa ne pensi, Luigi, di quiesto clamoroso infortunio del quotidiano di Scalfari?

    21 Dicembre, 2008 - 23:12
  108. lycopodium

    Tutto tace, compreso il moderatore. Mi sa che i segretari di papa Irenista erano all’opera anche prima.

    23 Dicembre, 2008 - 11:45
  109. Luigi Accattoli

    Chiedo scusa a raffaele savigni e a lycopodium e a tutti per la prolungata assenza, dovuta a una “visita parenti” nelle mie Marche, con difficoltà di collegamenti. Ecco il miglior commento-smentita di quell’infortunio, venuto il giorno 20 dal padre Lombardi in un suo intervento alla Radio Vaticana (egli è ancora Direttore della Radio Vaticana):
    A proposito di una presunta preghiera di Giovanni XXIII per gli ebrei
    La pagina culturale della Repubblica di questa mattina porta un ampio articolo su una preghiera di Giovanni XXIII per gli ebrei, scritta poco prima di morire. Ho avuto modo di sentire in proposito Mons. Capovilla – chi più competente in materia del segretario dello stesso Papa? – e ho scoperto con sorpresa che l’attribuzione al Papa Buono di quel testo è infondata.
    Il testo era già comparso nel gennaio 1965 su una pubblicazione dell’American Jewish Committee e altrove, ed era stato pubblicato poi anche in Italia nel 1966 da Questitalia e alcune altre testate, ma fin da allora l’attribuzione a Giovanni XXIII era apparsa inattendibile ai veri esperti in materia. Tutta la vicenda fu studiata attentamente e risolta in modo che si sperava definitivo da un articolo pubblicato sulla Civiltà Cattolica nel giugno 1983 dal Padre Giovanni Caprile con la collaborazione – naturalmente – anche di mons. Capovilla. Intendiamoci: il testo della presunta preghiera del Papa non contiene nulla di male ed ha anche qualche affinità di stile con i suoi scritti, e ciò spiega perché diverse persone abbiano creduto che potesse essere sua; ma altri argomenti interni, la sua assenza fra gli scritti lasciati dal Papa e la totale mancanza di qualsiasi prova di tale attribuzione conduce necessariamente a una conclusione negativa. Padre Caprile si diffonde nel ricordare le testimonianze di rispetto e di amore di Giovanni XXIII per il popolo ebreo in tutto il corso della sua vita, e ne mette in rilievo i grandissimi meriti in questo campo, ma conclude che “per comprenderli e apprezzarli adeguatamente la verità storica è più che sufficiente, senza dover ricorrere a pie e sia pur verosimili finzioni”. Dopo 25 anni dobbiamo far nostra ancora una volta questa conclusione.

    23 Dicembre, 2008 - 14:32

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