Suor Paola dall’Albania: “A Kucova siamo due sorelle”

“Dal 2012 vivo in missione in Albania, a Kucova, dove siamo due sorelle. La vita si svolge come nella nostra comunità di Montentauro, solo che da Kucova dobbiamo andare ogni giorno per la Santa Messa a Uznova, che dista 20 km”: è un brano di una lettera di suor Paola Bastoni della Piccola Famiglia dell’Assunta (Rimini) che mi informa della missione albanese affidata alla sua comunità. Festeggio la sua lettera di comunione con un bicchiere di Vino Nuovo.

27 Comments

  1. Clodine

    Ma , pensavo tra me e me:” Papa Francesco, è al corrente dei disagi che vivono queste sorelle della “Piccola Famiglia dell’Assunta!?”… la Chiesa non può esimersi dal riconoscere che anche per la più piccola cellula del suo Corpo è necessario che arrivi la linfa affinché la pianta metta i germogli e finalmente dia frutto. Le periferie esistenziali sono anche queste piccole realtà ecumeniche lasciate in totale solitudine. E’ vero che a Cristo solo, a Lui solo ci si deve aggrappare, ma siamo fragili eh, siamo essere umani e la Chiesa ha il dovere di incoraggiare la fede che può anche languire dinnanzi alla desolazione. La mancanza dell’Eucaristia, specie per una suora, equivale a rendere monca la missione, è una perdita assoluta, una pena indicibile! Le suore non sono come i frati in grado di celebrare. Allora, se la mancanza di sacerdoti preclude al sacramento per queste sorelle, si dia almeno la possibilità , ad una delle due, di celebrare il Sacro Rito Eucaristico. Se è vero, com’è vero, che ““Per annunciare il Vangelo ci vuole coraggio e pazienza”, è anche vero che il coraggio si perde quando la pazienza muore. In casi circoscritti, come questo, un emendamento in extremis credo sia il minimo che il Santo Papa possa fare…

    25 Febbraio, 2014 - 11:03
  2. Clodine

    Si è tanto invocato, in virtù del Concilio, l’adeguamento delle chiese quale segno di “fedeltà” al concilio stesso”, tanto da stabilire, quasi fosse di capitale importanza, che “nella costruzione degli edifici sacri ci si preoccupasse diligentemente della loro idoneità tale da consentire lo svolgimento delle azioni
    liturgiche e la partecipazione attiva del fedeli!, e poi, si trova resistenza ad emendare una “nota pastorale” che dia, in casi urgenti ed estremi -come quello delle due suore che devono percorrere ben 20 chilometri, ripeto: “20 kilometri, non venti metri per ricevere il Corpo di Cristo” – in cui si dia il placet per la celebrazione del Rito Eucaristico!? Mi fa strano che un Concilio così gagliardo, moderno tanto da “adeguato” la Liturgia facendola a misura d’uomo, aprendola ad ogni novità ,abbia escluso dal proprio orizzonte la possibilità che qua e la, a macchia di leopardo, potessero esserci realtà particolari per cui quando la messe è molta e gli operai pochi anche un’operaia che prende i voti e da la vita può andar bene…visto che sull’atlare di Assisi han concelebrato buddisti, musulmani e cingalesi…

    25 Febbraio, 2014 - 11:19
  3. Clodine

    Allora un buddista, un ebreo, un cingalese, un musulmano possono concelebrare e presenziare al Rito Eucaristico e, udite udite, una suora in missione viene condannata all’eremitaggio, alla privazione della linfa vitale
    -L’Eucaristia- senza alcuna possibilità…E dov’è finita l’applicazione di quel “carattere d’urgenza” rivendicato in quel “adeguamento liturgico” a cui, mi sembra di capire, stesse più a cuore l’apparato architettonico che quello interno, animico, dei cristiani…

    25 Febbraio, 2014 - 11:29
  4. Clodine

    A me, francamente, questa obbedienza passiva, da parte delle suore, non fa impazzire. Dovrebbero invece fare appello con tutte le loro forze alle autorità competenti e sollecitare il Vescovo ad un incontro con il Papa, lasciar emergere la situazione tragica in cui versa la missione : emblema di molte altre realtà simili, se non peggiori, della loro…

    25 Febbraio, 2014 - 11:35
  5. lorenzo

    sull’altare di Assisi, né su nessun altro altare, non mi risulta che abbiano mai concelebrato “buddisti, ebrei e musulmani.”

    Non saprei dei Cingalesi: se cattolici, non vedo perché no.

    25 Febbraio, 2014 - 13:01
  6. Clodine

    ah si? Beh allora si documentati sign.lorenzo.

    25 Febbraio, 2014 - 13:34
  7. Clodine

    anzi “documenti” ma se proprio vuole lo farò io per lei . Cerchi la prima riunione inter-religiosa di Assisi del 1986. In quell’occasione i rappresentanti delle diverse religioni furono invitati a pregare, ognuno il proprio dio, per la pace: Ricordiamo la cerimonia buddista nella Chiesa di San Pietro e la statua di Budda sul tabernacolo; i polli sacrificati agli dei sull’altare di santa Chiara, gli spiriti invocati dagli indiani su sacerdoti e bambini nella basilica di San Francesco…

    25 Febbraio, 2014 - 13:38
  8. Sara1

    Ancora la storia dei polli gira?

    25 Febbraio, 2014 - 13:42
  9. Clodine

    ci sono azioni che segnano in modo indelebile…affatto secondarie…basterà una vita a dissipare il terribile disagio e la confusione di quell’atto sacrilego, che avvenne. Perché avvenne…e su questo non ci piove!

    25 Febbraio, 2014 - 13:58
  10. lorenzo

    Aspetto i documenti, Clodine.
    CONCELEBRARE come hai scritto tu, e in un contesto dove parlavi di eucarestia, ha un significato ben preciso.
    NESSUNO HA MAI CONCELEBRATO.
    Punto.

    25 Febbraio, 2014 - 16:02
  11. lorenzo

    Comunque mi piacerebbe sapere come sia possibile passare da una piccola porzione di roba luminosa come è la lettera di suor Paola Bastoni riportata da Luigi, a gettare palate di fango alla comevieneviene su papa Francesco e le sue periferie esistenziali ( proprio una novità data la provenienza) il Concilio ovviamente ( proprio una novità data la provenienza), lo spirito di Assisi ( proprio una novità data la provenienza) che- nella fretta- è creatura diretta di un papa che la Chiesa Cattolica sta per santificare. Basta una avversione a titolo personale, un pensarla singolarmente in modo diverso, a mettere in moto la catapulta del fango alla cieca?

    25 Febbraio, 2014 - 16:10
  12. Clodine

    Lorenzo, vedo che lei è molto attento a tutto quanto dico. Questo mi fa piacere! Lei cerca i documenti e io le rispondo che questi fatti si documentarono da soli, così come si imposero all’attenzione tutte quelle azioni dissacranti, e sono una montagna, conseguenti ai molti e gravi abusi liturgici…[compreso l’ “illiusque Sanguinem qui “pro MULTIS effunditur in remissionem peccatorum” (Mt.26,28). Che nella Formula della Consacrazione in Italiano viene detto “TUTTI” , un “tutti”che Gesù non ha pronunziato e che il Papa non così ha tradotto ]
    Per quanto riguarda la “porzione di roba luminosa”, in riferimento alle due sorelle, anche questi sono punti di vista: non mi sembra così luminosa, men che meno brillante, l’idea che delle suore, probabilmente anziane, per celebrare l’Eucaristia [perché chiunque si unisce al rito partecipa del rito stesso, concelebranti il rito, per quanto solo il Sacerdote celebri in Persona Christi] sono costrette a percorrere 20 kilometri…per lei sarà una benedizione, per quelle poverette, probabilmente, suppongo lo sia assai meno!
    Come le dissi a suo tempo, non provo rancore per gli insulti che mi arrivano da lei, o da altri. Perciò, può anche continuare…

    25 Febbraio, 2014 - 17:41
  13. lorenzo

    Grato se- oltre ai documenti non esistenti- volessi indicarmi anche il presunto insulto. A meno che chiamare palate di fango quelle che oggettivamente sono palate di fango, tu lo consideri un insulto.
    Non è che se aggiungi verdure al minestrone ( abusi liturgici, pro multis, ecc ecc ecc) chiarisci il brodo intorbidato in precedenza.
    Ogni occasione è buona per tirar fuori dagli armadi le proprie frustrazioni?
    benissimo.
    Basta che non si contrabbandino per verità cose che non sono mai accadute.
    In questo caso la CONCELEBRAZIONE.

    Per il resto, la porzione di roba luminosa non stava nei 20 km che le due suore si sciroppano giornalmente, ma nella lettera che hanno scritto.
    Quella, per usare le parole di Luigi, è una ” lettera di comunione”.
    Che ha suscitato quattro tuoi commenti ” di divisione”.
    Che non mi pare sia un insulto.

    25 Febbraio, 2014 - 18:05
  14. Clodine

    Puoi continuare ad insultare allegramente…fa’ con comodo!

    25 Febbraio, 2014 - 18:08
  15. Clodine

    Tra il minestrone e lo sciroppo -un farfugliare inconsulto- le consiglierei un po’ di bromuro, per calmare l’ardore, le caldame che, a quanto pare, le producono i miei interventi! Bromuro, sign Lorenzo, vedrà, è un toccasana!
    Mi stia bene.

    25 Febbraio, 2014 - 18:11
  16. lorenzo

    Strano concetto di ardore.
    Attieniti alla verità dei fatti, e il problema si risolve da solo.

    25 Febbraio, 2014 - 18:28
  17. Clodine

    continua ad insultare…continua continua…evidenzia che bell’esempio di cristiano sei!

    25 Febbraio, 2014 - 18:58
  18. Clodine

    A lei, lorenzo, non sono tenuta a dire un bel niente! Si documenti, se vuol sapere la verità storica di quei fatti , di cui esistono video, testimonianze dirette e quant’altro: incontestabili. Disquisire con lei, francamente, non me ne voglia, ma è l’ultimo dei miei pensieri…vada a farsi un giretto attorno al palazzo, anzichè stare qui a sfrugugliare, mi faccia il piacere, vedrà che le farà bene.

    25 Febbraio, 2014 - 19:07
  19. lorenzo

    Attendo sempre un succinto elenco degli insulti, Clodine.
    Attendo anche l’elenco delle incontestabili testimonianze .

    25 Febbraio, 2014 - 19:35
  20. lorenzo

    “La vita si svolge come a Montentauro, solo noi da Kucova dobbiamo andare ogni giorno per la Santa Messa a Uznova, che dista 20 km. Il primo impegno è stato quello di studiare la lingua, anche io lo sto facendo, ma è difficile, e sono ancora in seconda elementare. Poi abbiamo attività di evangelizzazione e promozione umana. L’Albania è un paese molto povero che pian piano si sta riprendendo. Seguiamo con tanta gioia ogni giorno gli esempi e gli insegnamenti di Papa Francesco, questo grande e santo uomo che il Signore ha voluto regalarci”.

    “Allora un buddista, un ebreo, un cingalese, un musulmano possono concelebrare e presenziare al Rito Eucaristico e, udite udite, una suora in missione viene condannata all’eremitaggio, alla privazione della linfa vitale
    -L’Eucaristia- senza alcuna possibilità…E dov’è finita l’applicazione di quel “carattere d’urgenza” rivendicato in quel “adeguamento liturgico” a cui, mi sembra di capire, stesse più a cuore l’apparato architettonico che quello interno, animico, dei cristiani…”

    Leggi da sola i due pezzi in successione,e poi guarda da te dove sta la luce e dove sta la tossina.

    25 Febbraio, 2014 - 19:45
  21. Clodine

    senta, lorenzo, vedo che lei continua imperterrito ,ma la cosa che veramente disturba è il suo non rendersi conto di cosa le esce dai polpastrelli in abundantia cordis. Se per lei inveire dando continuamente della buggiarda che professa il falso che manipola parole tacciandole per Verità e agisce con l’intento di “separare” e confondere…e altre sgradevoli epiteti che a raffica continua a lanciare alla mia persona sono cosuccia di poco conto, allora , due sono le cose: o lei è fuori di testa, o è totalmente incapace di fare un esame di coscienza. Abbia pazienza.
    Sulle testimonianze…ce n’è a caterve…studi, vedrà che tutto le sembrerà più semplice. Si vada a leggere la “Redemptoris Missio” è una enciclica, se non lo sa, scritta da GPII dopo attento esame e dopo aver, il Pontefice, umilmente corsiderato la grande mole di critiche che seguì l’evento Assisi 86, sopratutto da parte di Ratzinger [allora prefetto per la dottrina della fede] il quale NON prese parte al raduno.
    Circa il verbo “Concelebrare”, le faccio notare, se ce ne fosse bisogno, che tutti i fedeli, in osservanza al diritto canonico coopera e celebra, unitamente al Presbitero il Mistero Eucaristico in virtù del sacerdozio universale. Le ricordo anche, che il Capitolo primo che regolamenta la Sacra Liturgia recita che “Il Romano Pontefice, «Vicario di Cristo e Pastore qui in terra della Chiesa universale, in forza del suo ufficio ha potestà ordinaria, suprema, piena, immediata e universale sulla Chiesa, che può sempre esercitare liberamente” e in quell’occasione permise ai capi carismatici di altre confessioni di occupare il posto dei presbiteri attorno all’Altare…
    La saluto! E mi lasci in pace, ok! Mi lasci in pace!

    25 Febbraio, 2014 - 20:17
  22. Clodine

    Leggo solo ora quello che ha scritto, lorenzo. : lei non ha capito un tubo di quello che volevo dire…lei è un perfetto manipolatore alla Geob.
    Senta…mi lasci in pace. Che mi sta intossicando veramente…

    25 Febbraio, 2014 - 20:21
  23. Clodine

    Sappia lorenzo che se continuerà a scrivere non troverà alcuna risposta…da parte mia chiudo qui.
    Ok!
    ad maiora

    25 Febbraio, 2014 - 20:31
  24. lorenzo

    pazienza, clodine.

    tuttavia, per l’ignaro visitatore che si trovasse a passare per di qua e a leggere quello che hai scritto, è bene precisare che l’enciclica “Redemptoris Missio” scritta da Giovanni Paolo II, papa missionario per eccellenza, tenne certamente conto delle polemiche suscitate dall’incontro e dallo spirito di Assisi, e si prefisse, cosa detta con estrena chiarezza nel testo, di taglare alla radice le polemiche, NON il cd. ” spirito ” di Assisi ( contro di cui si era scatenata la furia delle polemiche stesse) Che anni, ne venne chiarito e ribadito in forma piu’ netta.
    Così lo Spirito, che «soffia dove vuole» (Gv 3,8) e «operava nel mondo prima ancora che Cristo fosse glorificato», 43 che «riempie l’universo abbracciando ogni cosa e conosce ogni voce», (Sap 1,7) ci induce ad allargare lo sguardo per considerare la sua azione presente in ogni tempo e in ogni luogo. 44 È un richiamo che io stesso ho fatto ripetutamente e che mi ha guidato negli incontri con i popoli più diversi. Il rapporto della chiesa con le altre religioni è dettato da un duplice rispetto: «Rispetto per l’uomo nella sua ricerca di risposte alle domande più profonde della vita e rispetto per l’azione dello Spirito nell’uomo». 45 L’incontro inter-religioso di Assisi, esclusa ogni equivoca interpretazione, ha voluto ribadire la mia convinzione che «ogni autentica preghiera è suscitata dallo Spirito santo, il quale è misteriosamente presente nel cuore di ogni uomo». 46

    Va da sé che questo spirito di Assisi NON andasse in alcun modo a intaccare la centralità della figura e del messaggio di Cristo per tutti gli uomini. Su questo si scatenò la canea degli oppositori che mai lo digerirono, così come non digerirono le reiterate “richieste di perdono” unilaterali del grande giubileo.
    Uno puo’ dissentire su questi due punti?
    Certo che sì.
    Ratzinger lo fece.
    Ma un conto è dissentire , e prendere atto della volontà del Papa, un conto è considerarlo un sacrilego, come Clodine apertamente fa.
    Allora anch’io mi fermo qua, e sottopongo all’ignaro visitatore che fosse incappato, fuorviato da un post che parlava di tutt’altro, in questa verbosa diatriba, una domanda sola.
    Com’è che quel papa in odore di sacrilegio sta per salire agli altari “glorificato” non tanto dal popolo e dalla Chiesa, ma da Dio stesso con i due richiesti miracoli a tal fine previsti?

    25 Febbraio, 2014 - 21:00

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