Tornielli e Monda in Vaticano: è un’ottima notizia

Il Papa ha nominato Andrea Tornielli direttore editoriale del Dicastero per la Comunicazione e Andrea Monda direttore responsabile dell’Osservatore Romano: li conosco e trovo buono che vengano chiamati in un dicastero già affidato a un laico altre due figure laicali con professionalità maturate extra moenia. Nei commenti, dichiarazioni dei nominati e di colui che li ha chiamati, il capodicastero Paolo Ruffini. In coda un mio spunto o spuntino: questi tre sanno fare, voi curiali lasciateli fare.

6 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Paolo Ruffini. Con Andrea Tornielli la Direzione Editoriale (cui spetta il compito di coordinare tutti i media vaticani) avrà una guida sicura, autorevole e lungimirante; consapevole sia della grande storia che i media vaticani hanno alle loro spalle, sia del futuro che solo non avendone paura può essere costruito insieme e non subito […]. La scelta di Andrea Monda come nuovo Direttore dell’Osservatore romano è una sfida e una risposta all’appello di Papa Francesco ad essere “Chiesa in uscita”, ad “avviare processi” inediti anche nella comunicazione. Il Prof. Monda ha saputo comunicare la bellezza del Vangelo e la ricchezza della vita cristiana in ambiti e con linguaggi diversi tra loro: dalla letteratura alla saggistica, dalla musica alla televisione. Come docente di religione Monda conosce bene anche quali sono le esigenze, le preoccupazioni e i sogni dei giovani di oggi. Esperienza di cui sono intessuti i testi per la Via Crucis del 2018 affidati dal Papa proprio a Monda e ai suoi studenti.

    18 Dicembre, 2018 - 15:40
  2. Luigi Accattoli

    Andrea Tornielli. I media della Santa Sede hanno una lunga storia: basti citare l’importanza che ha avuto Radio Vaticana in tanti frangenti più o meno recenti del nostro passato. Questi media continuano a trasmettere il messaggio dei Successori di Pietro e anche a dar voce a chi non ne ha, grazie a un’offerta in tante lingue diverse, unica al mondo. Sono convinto che ci sia sempre più bisogno di un giornalismo che racconti i fatti prima di commentarli. Un giornalismo che, nell’epoca degli slogan, sia in grado di analizzare la realtà tenendo sempre conto di tutti i suoi fattori. Cercherò di mettermi al servizio dell’articolata struttura informativa della Santa Sede e delle grandi professionalità giornalistiche e tecniche che esprime, per aiutare a comunicare, con tutti i mezzi e usando tutte le piattaforme, in modo semplice e diretto, il magistero del Papa che – come dimostrano le quotidiane omelie di Santa Marta – accompagna il popolo di Dio in ogni parte del mondo.

    18 Dicembre, 2018 - 15:40
  3. Luigi Accattoli

    Andrea Monda. La prima idea che mi viene mente è che “L’Osservatore Romano” è il quotidiano della Chiesa e la Chiesa è innanzitutto il popolo di Dio. Ora quindi, partendo da questo spunto, si tratta di corrispondere con spirito di servizio alla grande fiducia accordatami dal Santo Padre nell’affidarmi il compito di contribuire – attraverso la guida de “L’Osservatore Romano” – al completamento della riforma del sistema della Comunicazione della Santa Sede affidata al Prefetto Paolo Ruffini. Coniugare in maniera unitaria e dinamica la diversità di mezzi e la continuità delle loro storie è la sfida che abbiamo davanti e sarebbe bello immaginare che un giornale importante e autorevole come “L’Osservatore Romano” possa essere un giorno letto dai giovani di tutto il mondo che sognano un buon giornalismo. Si apre per me una grande avventura che sono felice di affrontare insieme al nuovo Direttore Editoriale, Andrea Tornielli, e ai colleghi tutti. Farò la mia parte fino in fondo per proseguire il lavoro svolto dal Professor Vian e da tutti i miei predecessori, fiducioso di poter dire anch’io, nel mio piccolo, che: “Mi consola il fatto che il Signore sa lavorare ed agire anche con strumenti insufficienti”.

    18 Dicembre, 2018 - 15:41
  4. Luigi Accattoli

    Mio spuntino. Un Papa nuovo – nel senso di inedito – ha bisogno di nuovi comunicatori. Ora questi ci sono. Mi auguro che la Curia li lasci lavorare come sanno fare.

    18 Dicembre, 2018 - 15:55
  5. Amigoni p. Luigi

    Rif. 15.55 – Lasciar lavorare

    Sarà bene che, più che la curia, i due li lascino lavorare i colleghi, specie quelli che si ergono a defensores fidei (della loro), quelli sempre anti-papa per principio, per animosità, per frustrazione.
    Tornielli si è distinto in questi anni per la tempestività, l’onestà, la chiarezza e la completezza di analisi, e per il sereno equilibrio di giudizio. Il suo trascorso per stare sulla “retta via” è stato anche – a mio parere – un po’ tortuoso. Dal “30 giorni” di area ciellina al Giornale, senza oppiattirsi sui “socci”, fino alla – senza pregiudiziali – laica Stampa. C’è da sperare che il suo Vatican insider, con possibili guide diverse, non tramonti di freschezza e serietà.
    Rimane di esempio la sua tenacia e professionalità nello smontare fino in fondo lo scellerato giocattolo accusatorio di Viganò, sfociate poi nel documentato “giudizio” del libro recente della Piemme.
    Auguri motivati a Tornielli.

    18 Dicembre, 2018 - 21:04
  6. Fabrizio Scarpino

    Auguri ad Andrea Tornielli e ad Andrea Monda per la loro nuova attività.

    Ad Andrea Tornielli (e a Gianni Valente) il merito, nel libro richiamato da padre Luigi Amigoni, di aver smontato tutto il caso Mc Carrick.
    In particolare viene letteralmente silurata quella “patacca” che tuttora campeggia come domanda sui blog personali degli editor del dossier Mc Carrick: “patacca” che nasce dall’interpretazione tutta strumentale dell’incontro tra papa Francesco e il nunzio Viganò nel giugno 2013.

    19 Dicembre, 2018 - 23:48

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