Tristissimo è l’evento di Kiev

Ieri a Kiev un “Concilio di unificazione” ha eletto Primate della nuova Chiesa ucraina autocefala il metropolita Epiphany Dumenko, appartenente al sedicente “Patriarcato di Kiev”: è chiaramente un’operazione a dominante politica, benedetta dal Patriarca di Costantinopoli, maledetta dal Patriarca di Mosca. Un evento medievale ad avvio del terzo millennio della storia cristiana. Nei commenti il rinvio alle informazioni essenziali e una mia noticina.

15 Comments

  1. Luigi Accattoli

    L’annuncio l’ha dato il governo. “L’annuncio dell’elezione è stato dato alla moltitudine di migliaia di ucraini assiepati davanti alla cattedrale dal ministro della Cultura ucraino: dopo l’annuncio, il nuovo Primate è uscito dalla cattedrale insieme al presidente ucraino Petro Poroshenko, al presidente del Parlamento ucraino Andrij Parubij e al metropolita Emmanuel di Francia, il rappresentante del Patriarcato di Costantinopoli”: è un brano del servizio di Gianni Valente al quale rimando per le informazioni di base dell’evento:

    https://www.lastampa.it/2018/12/16/vaticaninsider/senza-putin-senza-kirill-eletto-il-primate-della-nuova-chiesa-ortodossa-ucraina-af3E4V2Wp9tv0EQBDU885O/pagina.html

    Dal brano riportato è evidente il carattere politico del fatto.

    16 Dicembre, 2018 - 22:30
  2. Luigi Accattoli

    Un Regno una Chiesa. Quanto avvenuto a Kiev provoca in me due riflessioni: una di storia e una di Vangelo. Quella storica quasi mi rassicura: la storia e la geografia dell’Ortodossia sono state sempre governate dalla regola aurea di “un Regno una Chiesa”. Ai rivolgimenti politici comportanti la nascita di nuove autonome entità statuali sono sempre seguite nuove autocefalie, ovvero nuove autonomie ecclesiastiche. Ed è ciò che ora avviene con l’Ucraina: all’indipendenza politica di Kiev da Mosca, segue l’autocefalia ecclesiastica. Il fatto appare immediatamente rassicurante, in quanto tradizionale. Si direbbe: dettato dalla tradizione. Una tradizione che pare avere come regola sovrana la soggezione – o quantomeno l’identità di destino – della Chiesa allo Stato.

    16 Dicembre, 2018 - 22:32
  3. Luigi Accattoli

    Partorirai nel dolore. La riflessione evangelica è invece penitenziale. Se la regola antica “un Regno una Chiesa” aveva una sua plausibilità finchè si trattava di Regni “cristiani”, essa appare apocrifa, irreale, surreale ora che i Regni sono secolarizzati. La nascita di ogni nuova autocefalia è stata sempre dolorosa: “partorirai nel dolore”. Poi magari la ferita riceveva lenimento dal consolidarsi del nuovo assetto ecclesiastico. Ma ecco la tristezza del credente che osserva i fatti di Kiev: la lacerazione di questi giorni sarà curata o aggravata da vicende politiche nelle quali l’elemento cristiano non avrà alcuna parte sostanziale. Il mondo dell’ortodossia ci appare legato a canoni e protocolli vecchi di secoli, si direbbe di un millennio. I nostri figli vedranno il millenario dello Scisma d’Oriente. Ma il mondo non è più quello e ostinarsi a sciare quando non c’è più la neve non può portare a nulla di buono. In altre parole: la ferita è già avvenuta, il lenimento è improbabile che arrivi. In altre parole ancora: quando prenderemo atto, noi cristiani del terzo millennio, ortodossi, cattolici, protestanti, che non abbiamo più troni, spade, costituzioni, partiti, concordati; e che possiamo contare solo sulla fede? Sulla nuda fede.

    Per un altro mio testo sulla vicenda di Kiev, vai al post del 13 dicembre.

    16 Dicembre, 2018 - 22:32
  4. maria cristina venturi

    “ non abbiamo piu’ troni, spade,costituzioni, PARTITI, concordati ..”
    ma come Luigi proprio ora che Bassetti e la CEI e Bergoglio vogliono lanciare il nuovo “ partito” dei cattolici in Italia, tu dici che non abbiamo piu’ partiti? Ma loro vorrebbero avere un partito! E stanno lavorando per questo! O credi che Conte sia andato da Bergoglio per parlare del meteo?
    Lascia fare ai preti qualcosa si inventeranno per avere anche il potere POLITICO, per avere una influenza non solo in campo spirituale ma anche in quello ben piu’ materiale del potere, del governo,con alleanze inedite trono-altare, come sempre hanno fatto da che mondo e mondo.
    Sempre i preti hanno cercato e voluto il collegamento col potere politico, e i preti di oggi, anche i capi dei preti di oggi, Bartolomeo, Kirill, Bergoglio e compagnia bella non sono da meno. La loro smania di far parte del potere, e non parliamo di potere spirituale, e’ lampante e’ ovvia e’ chiara, anche se si declina in modi diversi di quelli dei tempi di Papà Giulio II. Oggi sulla scacchiera geopolitica c’ e’ Bartolomeo che si allea con Koroshenco, in chiave anti Putin e anti Kirill, Bergoglio che si allea coi liberal e democratici USA e la Cina comunista , contro Trump e i sovranisti .
    No caro Luigi, gli unici che non sono interessati al potere anche politico . lì troverai forse nella Certosa dI Serra San Bruno o sul Monte Athos oppure forse neppure piu’ li’ .
    FORSE l’ unico non interessato ai giochi geopolitici lo troverai nel Monastero Mater Ecclesiae, il Papa emerito Benedetto…..

    17 Dicembre, 2018 - 14:39
  5. giuseppe di melchiorre

    Nella frequentazione delle chiese in occasione delle Festività Natalizie stiamo attenti perché
    TERRORISMO, 20enne SOMALO ARRESTATO A BARI:
    «Mettiamo bombe in tutte le chiese d’Italia»
    «Mettiamo bombe nelle chiese», così parlava al telefono Mohsin Ibrahim Omar, noto come Anas Khalil, il 20enne somalo in carcere a Bari dallo scorso 13 dicembre per terrorismo internazionale e ritenuto dalle agenzie per la sicurezza Aisi e Aise come affiliato al Daesh in Somalia e in contatto con una sua cellula operativa. È quanto emerge dalle indagini della Digos della Questura di Bari, coordinate dalla Dda. «Se Dio vuole, se serve alla causa, bisogna farlo». Ha risposto così alle domande degli inquirenti, durante l’udienza di convalida del fermo. Con riferimento alle conversazioni in cui diceva di «uccidere e ammazzare i cristiani», l’indagato ha detto che «se serve alla causa bisogna farlo». «Mettiamo bombe a tutte le chiese d’Italia. La Chiesa più grande dove sta? Sta a Roma?». È una delle frasi intercettate dalla Dda. «L’urgenza di eseguire il provvedimento restrittivo – spiegano gli investigatori – è stata dettata dai riferimenti all’elaborazione di possibili progettualità ostili in relazione alle imminenti festività natalizie e alle chiese, in quanto luoghi frequentati solo da cristiani». E ancora: «Speriamo. Quello che uccide i cristiani, i nemici di Allah, è un nostro fratello. Da dove viene, viene. Però se uccide i cristiani è nostro fratello», dice Mohsin Ibrahim Omar alias Anas Khalil al telefono, commentando l’attentato a Strasburgo dello scorso 11 dicembre.
    CARI FREQUENTATORI DEL BLOG, che ne dite?…

    17 Dicembre, 2018 - 15:21
  6. Fabrizio Scarpino

    Carissimo Luigi.

    Se non svolto calcoli errati sono passati solo 161 anni dalla fine del potere temporale di Santa Madre Chiesa Apostolica Romana…Un’inezia affinchè la tentazione non prenda il sopravvento.

    Riguardo al mondo ortodosso, lo hai già detto molto più autorevolemente tu.
    Dal punto di vista storico la concezione bizantina della “sinfonia” di Chiesa e Stato, per gli ortodossi, è ancora in piedi.
    Chiaramente non c’è più l’Impero Bizantino, però c’è lo Stato russo, quello greco, quello serbo, eccetera…

    Actus contritionis:

    Deus meus, ex toto corde p?nitet me ómnium meórum peccatórum, éaque detéstor, quia peccándo, non solum pœnas a te iuste statútas proméritus sum, sed præsértim quia offéndi te, summum bonum, ac dignum qui super ómnia diligáris.

    Ideo fírmiter propóno, adiuvánte grátia tua, de cétero me non peccatúrum peccandíque occasiónes próximas fugitúrum.

    Amen.

    17 Dicembre, 2018 - 15:38
  7. Fabrizio Scarpino

    Se non ho** svolto

    17 Dicembre, 2018 - 15:39
  8. Beppe Zezza

    Solo sulla “nuda fede”. Non sulla struttura ecclesiastica, non su un papa se è “buono” o “conservatore” o ” “teologo” o “moderno”. Non sul vescovo, sul parroco o sul prete amico.

    17 Dicembre, 2018 - 20:59
  9. Clodine-Claudia Leo

    Ma come trasmettere la nuda fede in questa guerra di pensieri umana che si combatte ormai da tempo e come, mi domando, evitare che le generazioni a venire, perché , apro chiosa, se poco poco ci siamo salvati noi, nati nei primi decenni del dopoguerra almeno fino ai primi anni 60, dal 68 in avanti “lasciate ogni speranza o voi ch’entrate” direbbe Dante. Come fare perché non cadano vittime se Gesù Cristo stesso lo è, vittima: usato, strumentalizzato, rielaborato, manipolato ridotto al nulla e proprio Lui, nato per ridurre al nulla le cose che sono.
    Allora, sommessamente, penso che se non si vuole cadere in questo laccio del mondo delle tenebre si ha l’obbligo di seguire alcune vie e se la prima è la comprensione del mistero allora ci sta il parto doloroso di cui parla Luigi ed è il primo combattimento da affrontare : l’inimicizia tra il principe delle tenebre e l’uomo ( ” la tua stirpe e la sua stirpe” narra Genesi, 3,9 ) destinato a diventare in Cristo “figlio della luce” ma per diventarlo DEVE -imperativo- estirpare alla radice ogni vizio: ventre molle e infestante di tutti i mali fisici e spirituali. La smania di farsi egli stesso Dio al punto da manipolare la vita umana e altre oscure macchinazioni. Per estensione a livello planetario :l’impoverimento, lo sfruttamento, l’alienazione. Tutto è a soqquadro immerso nello scompiglio morale totalmente.
    Come trasmettere la nuda fede in assenza di una struttura portante, un muro maestro, penso all’immagine del maschio del castello aragonese: baluardo e difesa del Popolo, senza una Re una guida. Sarebbe impossibile…laddove manca o non è sufficiente, la dove al Potere di Dio si sostituisce il potere l’uomo prende il sopravvento anche il potere dell’avversario, col suo carico di distruzione., ed è un destino ineludibile

    18 Dicembre, 2018 - 9:34
  10. Fabrizio Scarpino

    Caro Giuseppe può sembrare banale, ma quanto accaduto a Bari rivela scenari gravissimi.

    Va dato atto alla Intelligence italiana di essere sempre vigile e sono certo continuerà ad esserlo.

    19 Dicembre, 2018 - 0:06
  11. giuseppe di melchiorre

    Altrettanto caro Fabrizio, scusa il ritardo, ma ti ho letto solo adesso.
    E approfitto dell’occasione per augurare, non solo a Te ma a tutti, e per primo al caro Luigi, un SERENO Natale… Sereno anche per la giusta considerazione da te fatta, con riferimento alla lodevole vigilanza della Intelligence italiana… Però io, nella mia insignificante piccolezza, oso dire che a queste persone che sbarcano in Italia bisognerebbe far firmare una dichiarazione di accettazione e conseguente impegno nell’osservanza delle leggi e di tutti i valori che caratterizzano la nostra plurisecolare civiltà. Tra i valori, in primis, il rispetto dell’uguaglianza delle donne rispetto agli uomini. Questo, ovviamente, nel rispetto della loro religione, sempre che questa non confligga con i nostri valori. Altrimenti gli arrivi vanno trasformati in ri-partenze. Sbaglio?… Ma bisognerebbe tener presente che molte di quelle persone sono indietro , rispetto ai nostri valori, di circa 1380 anni… 🙂 E allora bisogna stare attenti!…
    N.B.: io non so come si fa ad ottenere il grassetto della scrittura nel blog…

    20 Dicembre, 2018 - 18:54
  12. picchio

    giuseppe sono indietro di molto meno di 1380 anni…diciamo di una 50 di anni…sino alla riforma del diritto di famigli qui in italia esisteva la atri potestà e la donna non era sul piano di parità con il marito. Molte leggi e norme del codice civile penalizzavano fortemente la donna. L’adulterio femminile era sempre reato, quello dell’uomo solo se recava pubblico scandalo, esisteva il delitto d’onore ( uccidevi la moglie che ti tradiva e ti beccavi solo 6 mesi di carcere), la vedova non poteva ereditare i beni del marito, ma questi passavano direttamente ai figli e lei aveva solo l’usufrutto, se non c’erano figli passavano ai fratelli del marito, lo stupro era un reato contro la morale e non un reato contro la persona, la conseguenza logica era far apparire la stuprata come una ragazza un po’ leggera per essere quasi certi di una condanna leggerissima…nel sud Italia era ampiamente praticatoa la fuitina…se sposavi il violentatore il reato si estingueva…
    cristina vicquery

    20 Dicembre, 2018 - 22:56
  13. giuseppe di melchiorre

    Cara Cristina Viquery, prendila come una battuta… Io ho fatto 2018 – 632 (l’anno di morte di Maometto)… Però convieni che certe persone si dovrebbero impegnare a rispettare le nostre leggi e i nostri valori a cominciare dalle loro donne?… Vero?…
    Un cordialissimo augurio per un Sereno e Sicuro Natale a te e a tutti…
    P.S.: Poco fa il TG Regionale della Lombardia ha detto che nel centro di Milano in questi giorni non possono essere presenti più di 20.000 persone e che la fermata “Duomo” della metropolitana è bloccata…

    21 Dicembre, 2018 - 9:08
  14. picchio

    Giuseppe non si può dare di tutte le erbe un fascio, mio marito è musulmano, rispetta le nostre leggi e i nostri valori, che poi sono anche i suoi, e mi tratta su un piano di assoluta parità.
    Cristina Vicquery

    21 Dicembre, 2018 - 13:56
  15. giuseppe di melchiorre

    Cara Cristina, io ho scritto dei migranti in arrivo, non ho fatto di tutte le erbe un fascio… Per chi rispetta le nostre leggi e i nostri valori, come tuo marito che evidentemente da tempo è in Italia, tanto di cappello!… Ci mancherebbe!…

    21 Dicembre, 2018 - 16:52

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