Troppo figlio per diventare padre

85 Comments

  1. Federico Benedetti

    Qualche mese fa, a un funerale, ho incontrato una ragazza in stato interessante.
    La figlia 28enne di persone che conosco.
    Naturalmente l’ho salutata e le ho fatto gli auguri.
    Non era contenta: mi ha detto chiaramente che non lo avrebbe voluto, che è capitato ma che adesso si era adattata all’idea. Le ho chiesto del moroso e mi ha detto che è l’uomo della sua vita, che ne è sicurissima, amore, intesa, affiatamento… convivono da un paio di anni e non pensano minimamente al matrimonio.
    Ma come? perchè? Vi amate, avete una figlia in arrivo, avete entrambi un buon lavoro (lei parrucchiera, lui artigiano, entrambi apprezzati), una casa…
    E soprattutto l’età!
    Io le ho risposto che alla sua età ero già sposato e che sentivo il desiderio di costruirmi una mia famiglia.
    Niente, appena un sorrisetto sforzato..

    7 Febbraio, 2017 - 9:14
  2. Federico Benedetti

    Non è mica l’unico caso, anche una mia collega di trent’anni, sposata, dice che non ha nessuna intenzione di avere dei figli: è troppo giovane, vuole divertirsi, non vuole responsabilità e grane…
    Se le donne (che dovrebbero sentire l’orologio biologico, l’istinto materno…) la pensano così, figuriamoci gli uomini…

    7 Febbraio, 2017 - 9:18
  3. E’ stata fatta una decostruzione sociale e culturale della maternità/paternità. Nessun tipo di sostegno concreto (politiche familiari…) e soprattutto un generale disprezzo culturale: pensate solo (ed è un aspetto minimale) ai ristoranti e agli hotel Child-free, che potremmo tradurre con un sarcastico ‘liberiamoci dei bambini’.

    Un campo nel quale dovremmo impegnarci a fondo, ma non è sufficiente la sacrosanta battaglia per la vita, occorre un impegno di carattere politico e culturale di valorizzazione (non solo sostegno) della genitorialità.
    Se ci penso mi vengono le gambe molli per l’immensità del lavoro da fare …
    Eppure alcuni barlumi si vedono:

    http://maternityasamaster.com/media/maam_rassegna.pdf

    7 Febbraio, 2017 - 11:41
  4. …dimentico sempre, scusate

    Assunta Steccanella

    7 Febbraio, 2017 - 11:42
  5. Federico Benedetti

    Occorre un’alleanza a favore della cultura della vita tra tutte le forze disponibili: politica, scuola, organizzazioni cattoliche (le sigle storiche e quelle più recenti), movimenti , CEI, laicato, volontariato, parrocchie, insegnanti, genitori….
    Più dell’economia e più dell’emergenza migranti esiste un’emergenza per la vita eppure molti di noi restano indifferenti e si permettono il lusso di sottovalutare quello che ormai è IL problema dei nostri tempi.

    7 Febbraio, 2017 - 13:17
  6. Permettimi, Federico: non si tratta di scegliere tra diverse emergenze. Abbiamo sprecato un mare di fatica a discutere su cosa venisse prima.

    A me va bene chiunque si occupi di difendere la vita, quella dei migranti che muoiono di mare o di gelo, quella dei poveri che muoiono di fame.
    Dico però che il tema della genitorialità è trasversale a tutti questi, perché ci coinvolge tutti indistintamente. E va amato e stimato, e valorizzato.

    Hai ragione, ci vorrebbe un’alleanza … ma nell’attesa mi accontenterei di sensibilizzare qualche persona vicina a me … sarebbe già qualcosa.

    7 Febbraio, 2017 - 13:57
  7. Federico Benedetti

    Nico,
    non intendevo dire che si debba scegliere tra emergenze diverse, ma che la politica, la società, la cultura… trovano sempre ALTRO di cui occuparsi e non vogliono mettere a fuoco che questo è il problema vero dei nostri tempi. Non lo fanno perchè non sanno come affrontarlo e che soluzioni proporre, ma intanto il tempo passa e la situazione peggiora sempre più.

    7 Febbraio, 2017 - 14:19
  8. Federico Benedetti

    Non so quali schieramenti politici si presenteranno alle prossime elezioni, ma di certo i temi economici e di politica estera (al di là degli slogan elettorali) dovranno fare i conti con la globalizzazione e con l’Europa: la differenza tra i programmi e i candidati si troverà su quello che Luisa Capitanio Santolini chiama “biopolitica” (cioè interventi pubblici e privati a favore di una cultura della vita).
    E’ questo che dovremmo avere a cuore, è questo quello che dovremmo chiedere alla politica e alla società, è questo che dovrà cambiare.

    Altrimenti tra un anno Luigi ci parlerà ancora di un 39enne troppo figlio per diventare padre…

    7 Febbraio, 2017 - 14:25
  9. maria cristina venturi

    caro Federico la migrazione cui stiamo assistendo non è alcuna “emergenza” è un piano ben pianificato da anni dagli organismi mondiali che si chiama
    “Replacement migration” puoi vedere qui i documenti ufficiali dell’ONU:

    http://www.un.org/esa/population/publications/migration/migration.htm

    Replacement Migration:
    Is It a Solution to Declining and Ageing Populations?

    United Nations projections indicate that over the next 50 years, the populations of virtually all countries of Europe as well as Japan will face population decline and population ageing. The new challenges of declining and ageing populations will require comprehensive reassessments of many established policies and programmes, including those relating to international migration.

    Focusing on these two striking and critical population trends, the report considers replacement migration for eight low-fertility countries (France, Germany, Italy, Japan, Republic of Korea, Russian Federation, United Kingdom and United States) and two regions (Europe and the European Union). Replacement migration refers to the international migration that a country would need to offset population decline and population ageing resulting from low fertility and mortality rates.

    In poche parole l’ONu pensa che una soluzione per i paesi con bassa natalità e forte invecchiamento europei come Italia, Germania e paesi come il giappone, non sia quella di incentivare la fertilità della popolazione locale, ma quella di “sostituirla” , cioè il “replacement migration” . I migranti ci viene ripetuto sono una risorsa, perchè “rimpiazzano i vuoti lasciati dal fatto che non abbiamo più figli. I migranti pagheranno le nostre pensioni. I migranti naturalmente voteranno ed eleggeranno i governanti politici. Insomma ci sarà un “rimpiazzo” di popolazioni sempre più vecchi e senza figli con altre giovani e fertili.
    Un po’ quello che successo col declino e la caduto dell’Impero romano d’Occidente. i barbari, goti, visigoti, vandali, unni , franchi a poco a poco rimpiazzarono i vecchi e logori popoli autoctoni della penisola italica . Corsi e ricorsi della storia!
    I governi della UE non hanno nessuna intenzione di incentivare i loro cittadini a fare più figli, ne tanto meno vogliono investire e spendere soldi per aumentare gli asili nido, detassare le famiglie numerose, , aumentare i permessi dei neo-genitori all’ assenza di qualche anno dal lavoro. Tutte queste proposte fatte anche da numerosi congressi pediatrici alle autorità competenti sono state del tutto snobbate.
    I governi europei si guardano bene da mettere in piedi politiche di aumento della natalità perchè a loro NON CONVIENE.Non conviene economicamente ne’ politicamnte. L’unico motivo sarebbe quello ETICo: ma l’etica il governi UE non sanno neppure cosa sia!
    Per questo i governi UE , con a capo la Germania, preferiscono spendere i loro soldi , nell’appoggiare il piano ONU del “Replacement Migration”.
    in questo hanno recentemente anche l’appoggio della Chiesa cattolica , nei panni del suo massimo rappresentante, che se da un lato dice ai cattolici
    non fate figli come conigli dall’altro insegna ad accogliere TUTTi i migranti.
    insomma il replacement migration è un piano che funziona e che funzionerà sempre di più. anche perchè i migranti saranno manodopera a buon mercato, spesso poco istruita, da manipolare.
    Soros ci ha investito un sacco di soldi sul piano ONU del “replacement migration”. e Soros non ha mai sbagliato un colpo! ( finanziario) quindi vuol dire che economicamente è conveniente.
    cosa possono fare le persone di buona volontà come Nico/assunta steccanella, io , te , i Family Day ,i Fertility day, contro i potenti della Storia?
    sì magari convincere la figlia dell’amica che tutto sommato avere un figlio non è poi così male…

    http://www.un.org/esa/population/publications/migration/migration.htm

    7 Febbraio, 2017 - 14:42
  10. maria cristina venturi

    del resto è appena stato invitato a un Convegno che si terrà in Vaticano il teorico della de-natalità il dottor Paul R. Erlich che nel 1968 scrisse il famoso libro “the population bomb” in cui profetizzava che il mondo sarebbe finito entro pochi anni per la bomba demografica.
    pur non essendosi realizzato, almeno a breve il suo vaticinio, l’esimio “scienzato” si fa per dire, ha continuato a perseguire le sue teorie appoggiando sterilizzazioni di massa come in Cina.
    Ebbene tale individuo è oggi invitato a parlare in Vaticano!

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-scandalo-in-vaticano-sale-in-cattedra-il-teoricodella-bomba-demografica-e-dell-aborto-forzato-18669.htm

    “Ovvio che la presenza di Ehrlich in Vaticano abbia già sollevato le proteste dei gruppi pro-life e pro-family americani, e non solo per motivi morali, ma anche per motivi scientifici: cosa avrà mai da dirci di così interessante un Ehrlich che ha sbagliato tutte le previsioni fatte allora con tanta sicumera? «La battaglia per sfamare tutta l’umanità è definitivamente persa»: così iniziava il libro “The Population Bomb”, e prevedeva dieci milioni di morti di fame ogni anno negli Stati Uniti già a partire dagli anni ’70 del XX secolo e centinaia di milioni sarebbero dovuti essere quelli in Cina e in India, a causa dell’esplosione demografica. non solo quelle profezie non si sono avverate, ma anche la popolazione malnutrita e denutrita è diminuita sia in termini assoluti che percentuali.
    Un ciarlatano dunque, ma per le Pontificie Accademie di cui sopra è uno scienziato che può dare un contributo importante alla salvezza del pianeta, che ormai sembra essere la preoccupazione principale dalle parti del vaticano. Giusto dunque – come chiede una petizione lanciata negli Stati Uniti – esigere che la Santa Sede ritiri l’invito a questo sinistro personaggio. ”

    Contro questo “pensiero dominante” che ormai ha preso piede ovunque anche ai vertici della Chiesa cattolca, che ci possiamo fare caro Federico?
    A me sembra che non ci possiamo fare proprio niente , se non battere la testa nel muro! tanto le “petizioni” , le proteste, le domande si vede che fine fanno : ignorate!

    7 Febbraio, 2017 - 14:57
  11. Senza voler giudicare nessuno, mi pare che la sensibilizzazione su un tema così importante passi per molti canali, ESCLUSO il mare di parole che tirano in ballo tizio e caio e sempronia e hanno il solo effetto di distrarre l’attenzione.

    Il tema è:
    come io, genitore e insegnante e catechista posso essere testimone della bellezza dell’essere genitore, qui e ora (a casa mia, nella mia scuola, in parrocchia)?

    A questi ragazzini che incontro dell’UE, del Vaticano e del prossimo Parlamento gliene frega meno di niente. E sinceramente, in questa prospettiva feriale e quotidiana, nemmeno a me.
    Assunta Steccanella

    7 Febbraio, 2017 - 15:30
  12. Federico Benedetti

    Maria Cristina,
    c’è già stata una fatwa conto Aldo Maria Valli (come direbbe il nostro amico Lycopodium, che ogni tanto legge ancora questo blog), pochi giorni fa, vuoi provocarne un’altra?

    “Replacement migration” fa rabbrividire.
    Non possiamo rassegnarci. Anche se l’impresa sembra impossibile (e probabilmente lo è), non dobbiamo farci impressionare e non dobbiamo scoraggiarci.

    7 Febbraio, 2017 - 15:33
  13. Victoria Boe

    Riflettendoci bene è meglio che ci si presenti un nuovo Mussolini che imponga di fare figli, molti figli, per creare mano d’opera da opporre ai figli degli immigrati. Quanti “Benito” in quei tempi!
    Hai visto mai che si risolverebbe, una volta per tutte, il problema dell’orrenda immigrazione?
    E poi, si vuol dimenticare che “a ogni bambino il suo cestino”?
    Bisognerebbe rispolverare questa massima per convincere i gaudiosi e deresponsabilizzati giovani a far figli.

    7 Febbraio, 2017 - 15:34
  14. Federico Benedetti

    Assunta,
    lo avevamo capito. Il problema è che facendo così, “fregandocene” meno di niente, le cose non cambiano.
    Non è solo una questione di testimonianza personale, se tutto il mondo e la cultura dominante seminano insistentemente (e con modalità sempre più accattivanti e seducenti) messaggi diversi.
    Questa volta non sono d’accordo con te. Va bene, ma non basta.

    7 Febbraio, 2017 - 15:37
  15. Federico Benedetti

    Victoria,
    ancora una volta la vecchia tecnica dei comunisti di sminuire e deridere (se non addirittura ingiuriare con l’accusa appena accennata di fascismo) quando non si sa come rispondere a chi la pensa diversamente…

    7 Febbraio, 2017 - 15:41
  16. Victoria
    chi ha detto gaudiosi e deresponsabilizzati? Ho tre figli giovani (26-36) tutti e tre sposati responsabili e bravi, e con loro i loro amici, che magari non si sposano perché non hanno la casa…
    Ma posso dire che fare figli è una scelta che non dipende solo dalle condizioni economiche – che incidono, l’ho già detto, ma non sono tutto.
    Il lavoro culturale è indispensabile e si fa nel quotidiano.
    Io so benissimo che ci vorrebbe anche la politica, non sono una sprovveduta. Ma se non posso cambiare il mondo, posso cambiare qualcosa di me stessa e della mia prassi. Sono l’unica su cui ho un minimo di potere.
    ASteccanella

    7 Febbraio, 2017 - 15:48
  17. Fabrizio Scarpino

    @FedericoBenedetti

    E’ cominciata la campagna elettorale?

    7 Febbraio, 2017 - 15:54
  18. Victoria Boe

    Conosco giovani che NON sono “troppo figli per desiderare di diventare padri” e non danno vita a nuove creature.
    Diventano invece padri e madri dei loro genitori che hanno conservato una mentalità più infantile dei loro figli; oppure sono diventati così fragili nell’anzianità da aver bisogno della attenzione e della cura assidua dei figli.
    E, di contro, conosco figli che sono diventati padri e madri troppo presto per incoscienza e inavvedutezza.
    Quale linea di demarcazione porre, allora, per la figliolanza e la paternità-maternità?

    7 Febbraio, 2017 - 15:59
  19. Victoria Boe

    “chi ha detto gaudiosi e deresponsabilizzati? ”

    Nico, non mi riferivo al suo commento, può credermi.
    Sono d’accordo sul fatto che il lavoro culturale sia importante.
    Il lavoro culturale sostanzia ogni aspetto della vita.
    E tuttavia la vita procede secondo le prospettive che ogni momento presenta all’individuo nella sua libera personalità.
    È questa, in definitiva, che si impone da sé nelle scelte, in ogni scelta, di una persona.

    7 Febbraio, 2017 - 16:18
  20. Federico Benedetti

    Fabrizio,
    sei l’unico a non saperlo?
    Qui comunque non c’entra. Il tema proposto da Luigi, per essere affrontato, richiede NECESSARIAMENTE un richiamo alla politica, anzi, come scrivevo, alla bio-politica.

    7 Febbraio, 2017 - 16:24
  21. Victoria Boe

    “ancora una volta la vecchia tecnica dei comunisti di sminuire e deridere…”

    Federico Benedetti, mi spiega perché lei va a finire sempre sul discorso politico di stampo anti comunista?
    Perché mai per lei tutti quelli che non sono sulla sua stessa linea religiosa sono “comunisti” e cattivi?

    7 Febbraio, 2017 - 16:24
  22. Federico Benedetti

    Caro Fabrizio,
    apro una parentesi solo in risposta alla tua provocazione.
    La campagna elettorale sembra dettata dalle convenienze del PD, che dall’inizio di questa legislatura (ricordate il mandato esplorativo a Bersani?) condiziona le istituzioni, il governo e la vita democratica di questo Paese facendo pagare agli Italiani le proprie divisioni interne e le conseguenti tensioni pre/post congressuali. L’ultima botta è venuta dal referendum.
    Speriamo che torni presto all’opposizione, ruolo decisamente più congeniale a quel partito, e che finisca questo continuo uso “privato” delle istituzioni.
    C’è bisogno di un cambio di rotta.

    7 Febbraio, 2017 - 16:31
  23. Federico Benedetti

    Victoria,
    che ci vuol fare? Qui non c’entra la linea religiosa, ma l’impressione che mi ha provocato il suo intervento.
    Ripeto spesso le stesse cose? Evidentemente è un’impressione che, in questo blog, è ricorrente.
    Le assicuro che conosco bene i comunisti (o ex comunisti o come vogliono chiamarsi) e che rispetto molti loro che, comunque, hanno l’onestà intellettuale di non pretendere di essere cattolici. O di insegnare ai cattolici come servire il Vangelo.
    Stia bene.

    (Anche l’avverbio “sempre” e la successiva semplificazione rientrano nella tecnica di cui parlavo. Signora mia, lei è recidiva!)

    7 Febbraio, 2017 - 16:37
  24. Victoria Boe

    “Ripeto spesso le stesse cose? Evidentemente è un’impressione che, in questo blog, è ricorrente.”

    Se è ricorrente, vuol dire che è realtà. E se mi permette, la semplificazione è tutta sua.
    Le do un consiglio piccolo piccolo: si tolga dagli occhi e dalla mente il velo nero dei pregiudizi a senso unico.
    E basta così.

    7 Febbraio, 2017 - 16:57
  25. Federico Benedetti

    “E basta così”.
    Basta così?

    Gentile Signora Victoria, facciamo nel seguente modo: mi faccia sapere per tempo cosa scrivere e io ripeterò pedissequamente le Sue disposizioni.
    Poi, quando si è stancata di discutere, interrompiamo pure a Suo piacimento.
    Evidentemente Lei è abituata così e non si può neppure farglielo notare, altrimenti si incappa nell’accusa del “pregiudizio a senso unico” (altro elemento a conferma della suddetta tecnica).

    In ogni caso mi complimento con lei: è riuscita a distogliere la discussione da un tema importante, quello della CULTURA DELLA VITA,

    7 Febbraio, 2017 - 17:41
  26. Federico Benedetti

    per le solite chiacchiere e le solite polemiche.

    Mi ripropongo di non cascare nuovamente in questi trabocchetti.

    7 Febbraio, 2017 - 17:42
  27. Fabrizio Scarpino

    Ricevuto Federico.

    7 Febbraio, 2017 - 17:57
  28. Fabrizio Scarpino

    O.T.

    Figli, figli che sono stati affidati a Santa Madre Chiesa in Australia, per poi scoprire questo….

    https://www.avvenire.it/mondo/pagine/australia-migliaia-di-abusi-su-minori-in-istituti-cattolici

    Mi permetto: facciamo nostre le parole dell’arcivescovo di Sydney:

    Mi sono sentito personalmente scosso e umiliato da queste informazioni – dice il presule – come lo sono stato da altre rivelazioni importanti della Commissione Reale fino ad oggi. La Chiesa è dispiaciuta e io sono dispiaciuto per gli errori del passato che ha lasciato tanti così danneggiati. So che molti dei nostri sacerdoti, religiosi e fedeli laici sentono la stessa cosa: come cattolici dobbiamo piegare la testa per la vergogna”.
    Anthony Fischer, arcbishop of Sydney

    7 Febbraio, 2017 - 18:06
  29. Victoria Boe

    “In ogni caso mi complimento con lei: è riuscita a distogliere la discussione da un tema importante, quello della CULTURA DELLA VITA,…”

    Ecco veda, questo gioco di ritorcere le accuse contro chi non ha colpe, solo perché si è indispettiti, è davvero meschinello.
    E indica scarsa maturità. Qualcuno direbbe: “deve ancora crescere”.
    Lo dico con estrema obiettività, senza voler offendere né lei né alcun altro.

    P S
    Mi scusi, F.Scarpino, se ho saltato il suo O.T.

    7 Febbraio, 2017 - 18:43
  30. Fabrizio Scarpino

    @VictoriaBoe

    Nulla di cui scusarsi.

    (Diamoci del tu).

    😉

    7 Febbraio, 2017 - 18:48
  31. Victoria Boe

    “Dovranno spiegare cosa la Chiesa sta facendo per cambiare la vecchia cultura che ha permesso all’abuso di continuare e come intende mettere in atto nuove politiche, strutture e protezioni per salvaguardare i bambini.”

    Bene,queste spiegazioni sono necessarie, anzi indispensabili.
    Le scuse sono solo un palliativo.
    Di fronte al dilagare di tanta corruzione si resta allibiti, addirittura increduli.
    Perché la Chiesa non si è mai accorta di uno scempio simile?
    Occhi chiusi? Disinteresse? Un tappeto sopra?
    Perché?…

    7 Febbraio, 2017 - 18:54
  32. Andrea Salvi

    Caro Luigi,
    Ho letto l’articolo del Corriere su Paolo Cognetti, un autore che non conoscevo. La sua non è una scelta nuova, nel senso che altri hanno lasciato la città per vivere in campagna, in montagna o in un antico borgo medievale semiabbandonato. Ha una compagna, che pare di capire vede e non vede, ma quello che piu colpisce è la affermazione esplicita “sono ancora troppo figlio per desiderare di diventare padre”. Pochi lo esplicitano, ma molti vivono condizioni di attesa di questo genere che una volta vedevi tra i 20 e i 30 anni, ma ora si spostano sempre più in la’. E non per ragioni economiche. Non sono uno psicanalista di questi fenomeni sociali, ma pare di intuire una eterna adolescenza, uno scarso interesse per la costruzione di una famiglia, vista non come un luogo di amore generativo, che produce frutti in senso reale e metaforico, ma una sorta di prigione che ti chiude alle relazioni…Purtroppo la alternativa alla famiglia temo che sia, piuttosto che questo romantico semieremitismo alpestre, quel triste isolamento ben descritto nel terrificante film che ho visto qualche mese fa su rai 3, e che invito tutti a vedere, ” la teoria svedese dell’amore”: qui l’isolamento inizia in età giovanile e finisce con la morte spesso vissuta nel più totale abbandono. Anche il concepimento viene ottenuto attraverso una autofecondazione vissuta al di fuori di una vera relazione. Quali i rimedi? Domanda aperta ma che attende una risposta da chiunque abbia a cuore le sorti non dico della famiglia, ma delle persone una per una..

    7 Febbraio, 2017 - 20:58
  33. roberto 55

    “Dal letame nascono i fior” (“Via del campo” – Fabrizio De Andrè, 1967).
    Grazie davvero a Nico ed Andrea per la qualità dei loro contributi, che almeno le migliaia di silenti lettori di questo povero blog avranno apprezzato.

    Roberto Caligaris

    8 Febbraio, 2017 - 0:25
  34. Federico Benedetti

    Mi sembra che Roberto confonda la “qualità” con la simpatia…

    8 Febbraio, 2017 - 9:00
  35. Federico Benedetti

    Vorrei aggiungere un dato, se mi è consentito.
    Ieri sera ho chiesto ai miei bambini, che vanno alle elementari, se pensano che da grandi avranno dei figli. Io ricordo benissimo che alla loro età immaginavo di sposarmi e avere due o tre figli. E così anche mio fratello e i nostri amichetti. Era normale.
    Invece i miei figli mi hanno risposto (e con una certa convinzione) di no: uno ha detto che non si sposerà mai, l’altro che forse si sposerà ma che non avrà figli…
    C’è una cultura che indottrina sin dall’infanzia in questa direzione e la testimonianza personale, al contrario di quanto ha sostenuto ieri Nico, non basta.

    8 Febbraio, 2017 - 9:06
  36. Federico Benedetti

    Se non ci impegnamo a cambiare direzione, se non ci decidiamo a sostenere candidati e programmi coerenti con una bio-politica, con una cultura della vita, abbiamo perso tutto.

    8 Febbraio, 2017 - 9:08
  37. Lorenzo Cuffini

    Mah, Fede.
    Francamente io non alle elementari, ma nemmeno al liceo e all’università immaginavo di sposarmi e di avere figli. Neanche lontanamente.Non amavo per nulla il genere, e quando sono comparsi in casa i nipotini figli delle mie sorelle più grandi me ne tenevo costantemente alla larga.
    Non che freghi nulla a nessuno, ma la cosa si è materializzata nella mia capoccia e nei miei desideri solo con l’apparire di quella che sarebbe stata mia moglie nella mia storia. Non ci fosse stata lei e non la avessi incontrata, l’idea non dico dei figli, ma nemmeno del matrimonio mi passava per la testa.
    Oggi, e in massima parte per responsabilità di noi sposati, cattoilcie non, che evidentemente abbiamo dato e vissuto l’idea di matrimonio per nulla entusiasmante e stimolante, la gente ” semplicemente ” non si sposa più. Al contrario fare figli,anche se incredibilmente pochi, per chi decide di farlo, va per una strada ormai sganciata. Questo è certamente un problema culturale,possiamo fare tutta la bio politica che vogliamo , ma pensare che una coppia di ragazzi decida la propria vita in base a un dl o a una norma, così come in base a una enciclica papale, è piissima e comodissima illusione.

    8 Febbraio, 2017 - 11:04
  38. Federico Benedetti

    Lorenzo,
    non è così, non è solo una questione di testimonianza personale individuale.
    Bisogna essere consapevoli di questa situazione e provare a reagire.
    Provare a cambiare le cose.
    Con quell’alleanza tra famiglie, società, organizzazioni cattoliche, scuola e politica. E chiediamo a chi ci rappresenta in politica di rompere questa mentalità e di provare a introdurre cambiamenti a favore di una cultura per la vita.
    Finchè ci limitiamo alla testimonianza personale, come sostiene Nico e come sostieni tu, non possiamo nulla. E’ solo la scusa per non avere il fastidio di dover cambiare prospettiva e scelta (spesso solo viscerale) politica.

    8 Febbraio, 2017 - 13:13
  39. Io ci ho pensato proprio a 38 anni, devo dire. Non da solo, beninteso. E ora sono papà.
    Per carità, capisco bene che è una scelta che ho potuto fare anche perché sono in condizioni economiche decenti. Però, francamente, se dovessi indicare i fattori decisivi metterei la politica e l’economia agli ultimi posti. Le mie convinzioni religiose, filosofiche, ideologiche un po’ più su. Sopra a tutto metterei il percorso intrapreso con mia moglie (che poi “percorso” pare una roba molto di testa: non è stato così). E l’esempio (che sembra una roba molto moralista: non è così) delle tante coppie di nostri amici. E non trascurerei neppure il gatto, come primo nostro oggetto di scelta di “cura” e di “allargamento”.

    Ragazzi, io voglio bene a tutti voi, ma qui mettete in mezzo i massimi sistemi, e poi va a finire che si scopre che è stato il gatto. Come se non ce l’avesse messo nessuno lì, il gatto.

    8 Febbraio, 2017 - 13:16
  40. Lorenzo Cuffini

    🙂

    8 Febbraio, 2017 - 13:23
  41. Federico Benedetti

    Non banalizziamo il discorso.
    Le prime storie d’amore si vivono nell’adolescenza. Come è possibile che una persona non consideri che quell’amore ha come fine la formazione di una coppia e di una famiglia?
    Serve un gatto per abituare all’idea di prendersi cura di un figlio?
    Inorridisco.

    Possibile che non cogliate la meschinità di queste idee, il fatto che sembri normale cominciare ad accarezzare l’ipotesi della paternità a un’età in cui i nostri vecchi diventavano nonni (o quasi)?

    Non è un caso che questi tentativi di banalizzare la questione vengano da sostenitori del PD, partito che si è distinto per un sostegno convinto a una serie di iniziative che andavano contro la cultura della vita. Quando un po’ di autocritica, almeno su questo?

    8 Febbraio, 2017 - 13:53
  42. Lorenzo Cuffini

    Ma certo Fede, che ci vuole un’azione concertata e concorde, come amano dire quelli che parlano bene, tra vari soggetti e presenze.
    Ma concertata e concorde su che?
    Restiamo in campo cattolico, tanto per limitare.
    Che famiglia si propone? Che messaggio passa? Che messaggio diamo?
    Posso dirlo?
    ‘Na palla.
    Un coacervo di doveri, obblighi, discernimenti, responsabilità, cammini di formazione, momenti di verifica, direzioni spirituali, corsi di vario genere und grado, feroce ( dicasi feroce ) chiusura in difesa nei confronti del cd mondo,
    e chi più ne ha più ne metta.
    Lo dico tutte le volte, e lo ripeto qui: convintissimamente.
    L’avessero proposta a me, ‘na palla del genere, a pernacchie me ne sarei scappato.
    Nessuno che si prenda la briga di alzarsi e di dire con la sua vita: sposarmi è stata la cosa più bella che mi è capitata. La più divertente. La più stimolante. L’unica che mi schioda da me e mi lancia in orbita con gli altri. Quella che caccia fuori il poco meglio che so dare e mi aiuta a bruciare il tanto peggio che macino e produco.Difficile?Impegnativa? Responsabilizzante? Certo che sì: tutte e tre le cose insieme. Come tutto quanto il resto delle cose della vita, peraltro.Ma nessuna di queste cose è minimamente di peso perché sono naturali e connaturate alla forza e alla effervescenza della vita in coppia.
    Certo tutto questo NON ha il minimoo senso, anzi sfocia nel ridicolo, se viene detto a proposito di Matrimonio e Famiglia con le maisucole, ma completamente astratti, tutto fuorché incarnati. Come se moglie e marito ( responsabilità gravissima e non ancora recuperata dei cattolici) fossero un optional. Non esiste il Matrimonio , né la Famiglia in generale: esiste il mio matrimonio con una certa donna, e la famiglia che io con questa donna insieme generiamo. E’ un paradosso dannosissimo parlare di ” vocazione al matrimonio” a prescindere dalle persone vere: che devono essere quelle che sono: persone ( non stereotipi pii inesistenti) e vere ( una in carne e ossa, nome e cognome.Non esiste ” lo sposo” o ” la sposa” in senso lato).
    Questo discorso, non lo si sente mai.
    Se lo si fa o si cerca di intavolarlo, uh!, diffidenza, musi lunghi,incomprensione, gran svolazzare di documenti sinodali e testi del magistero…..
    Pretendere che una coppia di ragazzi oggi , meravigliosamente e surrealmente definiti magari ” nubendi”, decida di sposarsi su queste basi qua, è fantascienza pura. Pensare che un documento del Magistero ci levi le castagne dal fuoco e ci levi la bellissima grana di conquistare uno a uno, ragazzo per ragazzo, alla causa della bellezza e della forza del matrimonio, è illusione che ci dobbiamo scordare.
    Poi, venga pure tutto il resto.Che aiutare, aiuterà anche.
    Ma chi è già deciso.
    Gli altri, puoi anche coprirli d’oro e di benefit e bonus…. al matrimonio continueranno a non pensarci nemmeno di striscio.

    8 Febbraio, 2017 - 14:05
  43. Federico Benedetti

    In commissione Affari sociali della Camera è in discussione un legge pro eutanasia: chi l’ha proposta? Chi sta tentando di fermarla con gli strumenti a disposizione (cioè l’ostruzionismo)?
    Cominciamo a dare peso a queste cose e ad prire gli occhi.
    Il Pd ha massacrato l’istituto della famiglia con divorzio breve e unioni civili, adesso è di nuovo alla carica con l’eutanasia.
    Avrebbe potuto promuove e incentivare politiche familiari e fiscali a sostegno delle coppie con figli, ma ha VOLUTO impegnarsi contro la famiglia.
    Prendiamone atto e non nascondiamoci dietro a un dito.
    La testimonianza personale non basta. Bisogna cambiare la cultura.

    8 Febbraio, 2017 - 14:11
  44. picchio

    “Avrebbe potuto promuove e incentivare politiche familiari e fiscali a sostegno delle coppie con figli”

    Questo non lo ha mai fatto neanche la democrazia cristiana, nonostante il nome, in 50 anni o giù di li che è stata al Governo.

    quello che massacra l’istituto della famiglia non sono le unioni civili e il divorzio breve, ma gli stipendi tra i più bassi d’Europa
    cristina vicquery

    8 Febbraio, 2017 - 14:48
  45. Lorenzo Cuffini

    A Federi’, sveglia.
    Guarda che chi non si sposa che raramente è omosessuale dichiarato e non si piglia manco la briga di unirsi civilmente.
    Se ne fottono, stanno insieme, se gli gira procreano e basta.
    Il problema manco lo sentono più.
    Stanno insieme così.
    Se poi vuoi dire che questo è colpa del divorzio breve, dillo pure.
    Vorra dire che si sposeranno sempre in meno.
    Cavolo c’entri poi l’eutanasia, se non nell’ottica del minestrone, me lo spieghi al giro dopo.

    8 Febbraio, 2017 - 15:41
  46. Fabrizio Scarpino

    Comizi elettorali intorno a Ferrara.

    8 Febbraio, 2017 - 16:11
  47. Federico Benedetti

    picchio,
    ma che discorsi assurdi!
    Cinquant’anni fa c’era la denatalità e la mentalità contro la vita che si registra oggi in Italia?
    Va bene difendere d’ufficio la sinistra per partito preso (capisco le obiezioni di elettori non abituati a ragionare con la propria testa), ma un po’ di buon senso.
    L’emergenza richiede interventi adesso, in questi anni, non ai tempi della Berta che filava…

    8 Febbraio, 2017 - 16:16
  48. Federico Benedetti

    Quanto agli stipendi bassi, ottima battaglia, per carità, ma fuori tema.
    Se fosse quello il problema, i ricchi (o comunque il ceto medio-alto, la borghesia, chi sta bene…) dovrebbero avere un sacco di figli e non è così.
    C’è una trasversalità impressionante.
    Ripeto: è giusto alzare gli stipendi più bassi d’Europa, ridurre il precariato, aumentare gli asili nido…. ma il problema è più complesso e richiede altre risposte.

    8 Febbraio, 2017 - 16:18
  49. Federico Benedetti

    Lorenzo,
    c’entra con la cultura per la vita e le politiche che dovrebbero sostenerla e non contrastarla.
    E’ talmente evidente…

    8 Febbraio, 2017 - 16:20
  50. Federico Benedetti

    Fabrizio,
    sarebbe meglio un po’ di autocritica “costruttiva” e magari un impegno fattivo per cambiare le cose all’interno dello schieramento che qui raccoglie tante simpatie e che purtroppo ci governa.

    8 Febbraio, 2017 - 16:21
  51. Lorenzo Cuffini

    Non c’entra un cappero a merenda.
    Evidente un par di ciuffoli.

    8 Febbraio, 2017 - 16:23
  52. Lorenzo Cuffini

    Hai aperto il gazebino elettorale fuori tempo e fuori campo, Fede.
    MA se è questo che vuoi fare, appena il tema sarà opportuno, non mancherò all’appuntamento.
    🙂

    8 Febbraio, 2017 - 16:24
  53. LuigiMortari Fides

    A proposito di eutanasia, e per dire come cambiano i tempi, ricordo che qualche decina d’anni fa veniva considerata cristianamente immorale la terapia del dolore; per essere buoni cristiani bisognava sopportare tutte le sofferenze (croci) che la vita ti offriva e la morfina veniva somministrata un po’ così di sfuggita…

    8 Febbraio, 2017 - 16:35
  54. Lorenzo Cuffini

    Non basterebbero alcune vite intere per rimediare ai danni fatti da secoli di dolorismo e di crocismo che ancora adesso ci portiamo dietro come pesantissimo condizionamento.

    8 Febbraio, 2017 - 16:41
  55. picchio

    non c’entrerà ma la Francia, ora anche lì c’è crisi, con stipendi più alti, servizi, quoziente familiare, esclusione IVA su prodotti per i bimbi, dai pannolini alle pappe, ha una natalità molto più alta della nostra, nonostante avessero le unioni civili distruggi famiglia da un bel po’ di anni.
    cristina vicquery

    8 Febbraio, 2017 - 18:43
  56. picchio

    è vero luigi…conosco nonne che mi raccontavano che in sala parto cattolicissimi ginecologi dicevano loro ” hai voluto divertirti?? adesso non lamentarti”

    cristina vicquery

    8 Febbraio, 2017 - 18:45
  57. Victoria Boe

    Stupendo esempio di cristiana cattolicità…

    8 Febbraio, 2017 - 19:23
  58. Federico, vedo che hai colto dritto dritto il punto! ?

    8 Febbraio, 2017 - 20:44
  59. Federico Benedetti

    Stasera persino Crozza ci è arrivato.
    Vedete un po’ voi.
    Purtroppo la superficialità che è emersa in questa discussione è parte del problema. Superficialità complice e rovinosa.

    8 Febbraio, 2017 - 22:25
  60. picchio

    Crossa santo subito ! ( dopo Putin e Trump però )
    Cristina vicquery

    8 Febbraio, 2017 - 22:30
  61. picchio

    Crozza , maledetto cell …..

    8 Febbraio, 2017 - 22:30
  62. Federico Benedetti

    Grasselli,
    Il punto, doloroso, è che non ci si rende conto della situazione e della necessità di impegnarsi per cambiare. Lo faccia anche lei, stando pure all’interno del suo partito (se glielo consentono, e ne dubito) se proprio non riesce a prendere in considerazione altre proposte politiche. Ma si ponga il problema. Il punto è solo questo.

    8 Febbraio, 2017 - 22:41
  63. Federico Benedetti

    Sì, picchio, persino Crozza.
    Il che è tutto dire.

    8 Febbraio, 2017 - 22:45
  64. picchio

    Crozzi profeta Socci convertito caspiterina che giornata ……
    Cristina vicquery

    8 Febbraio, 2017 - 22:50
  65. picchio

    però non so cosa abbia detto il novello profeta, guardavo i vecchi episodi di the walking dead, quando Rick era ancora il capo e non c’era quel brutto cattivo e di Negan
    Cristina vicquery

    8 Febbraio, 2017 - 22:54
  66. Federico Benedetti

    E persino Robbie Williams…

    8 Febbraio, 2017 - 22:54
  67. Federico Benedetti

    Solo in questo blog siamo rimasti indietro decenni, agli allarmi contro la sovrappopolazione, agli slogan contro la morale borghese… Ai bei tempi della DDR!

    8 Febbraio, 2017 - 23:01
  68. picchio

    Non capivo che c’entra robbie williams con crozza poi Googlando ho visto che parli di Sanremo…saranno più di 20 anni che non lo guardo….mi ricordo che avevo chiacchierato con Sara qui sul blog di questa mia repulsione verso Sanremo….Mi ricorda il collegio con le suore, ricordi infelici, sempre in guerra con la superiora, Sanremo era uno dei pochi spettacoli che ci facevano guardare.
    Cristina vicquery

    8 Febbraio, 2017 - 23:09
  69. Federico, secondo me continui a rigirare le cose, a fare il barone di Münchhausen al contrario. Lo dico con rispetto.

    9 Febbraio, 2017 - 8:05
  70. Federico Benedetti

    picchio,
    anch’io non amo Sanremo, ma quest’anno mio figlio lo ha imposto a tutta la famiglia… In ogni caso, insieme a tante cose criticabili, mi è piaciuto l’intervento di Crozza sulla denatalità e la testimonianza di Robbie Williams sulla sua paternità e di come la sua vita sia cambiata in meglio da quando è diventato padre.
    Se poi si aggiunge la canzone di Fiorella Mannoia sul valore della vita (sempre, anche quando si è stanche di combattere)…

    https://www.youtube.com/watch?v=7C7IuyBI_iY

    9 Febbraio, 2017 - 9:10
  71. Federico Benedetti

    Luca,
    ma rigirare cosa? Cosa c’è da girare?
    C’è solo un’evidenza da cogliere o il rifiuto pregiudiziale della realtà.
    La realtà presentata da Luigi Accattoli e sotto gli occhi di tutti.

    9 Febbraio, 2017 - 9:16
  72. Clodine-Claudia Leo

    Io sono stata una madre bambina, a 17 anni sono rimasta in attesa della primogenita e quando ne ebbi 18 è nata. Dopo qualche anno nacque il secondogenito, entrambi sposati con prole. Sono diventata nonna a 46 anni, ho 4 nipoti di cui l’ultima nata 3 mesi fa. Sono la quinta di sei sorelle, tutte con 3 o 4 figli eccetto io, nonne e pro zie, la mia sorella maggiore è anche bisnonna, e perciò siamo alla 4° generazione. Praticamente una tribù, una grande magnifica tribù di femmine, eccetto qualche sporadico maschio -accogliemmo il primo “Walter” con una ovazione! –
    Anche mio marito è stato figlio, più che padre e marito, figlio, e lo fu per 16 anni dopo la nascita dei figli. Considerando il lavoro che lo portava per settimane fuori patria di fatto, ho cresciuto questi ragazzini da sola: loro piangevano? Anche io piangevo e quando ridevano ridevo anch’io, collezionavo con loro le figurine della panini, compreso lo scambio con gli amichetti. La sera si pregava prima di dormire e al mattino con loro si ringraziava il Signore per quel giorno nuovo. Siamo cresciuti praticamente insieme. Io e loro, loro ed io, soli, nel bene e nel male, soli condividendo il poco e il molto, quando c’era. Ma non ci fu un solo giorno che non abbia ringraziato Dio, mai un giorno in cui abbia rimpianto ciò che avevo lasciato, anche perché nulla mi è stato tolto di ciò che desideravo, anzi, mi è stato dato più di quanto osassi sperare. Vengo accusata di fare “omelie” su questo blog. Io non faccio omelie, racconto ciò in cui credo e vivo. Oggi ad esempio mi sono soffermata sulla prima lettura (Genesi 2,18-25) e precisamente nel passo in cui dice all’uomo: « voglio fargli un aiuto che gli corrisponda». Ecco, un aiuito che ci corrisponda! Se solo entrassimo nell’ordine che tutto, nel bene come nel male, “corrisponde” a ciò che Dio ha pensato per noi, per ciascuno di noi, che tutto rientra nella Volontà di Dio, il qual anch’egli ci “Corrisponde”, sono sicura che vedremmo tutto sotto un’altra luce, ed ogni situazione anche la più pesante, la tratteremmo con maggiore riguardo e serenità

    9 Febbraio, 2017 - 10:09
  73. Clodine-Claudia Leo

    e probabilmente tante resistenze ed egoismi lascerebbero il posto ad un desiderio di umanità, di pace, di serenità ma soprattutto di accoglienza. Perché accogliere una nuova vita è un’avventura coinvolgente e straordinaria, e anche difficile, spaventa , per ciò s’indugia, salvo poi cercare una procreazione assistita quando non addirittura uteri in affitto che trovo orribile, mostruoso considerando quanti bambini soli e abbandonati protrebbero essere adottati.
    Le saparazioni sarebbe pochissime se non addirittura nulle se solo rietrassimo nell’ordine che Dio ci da ciò che ci “corrisponde” in questa vita e nell’altra. Non ci sarbbero figli contesi, famiglie disgregate distrutte, ragazzi alla deriva senza punti di riferimento, allo sbando. Se solo rientrassimo nell’ordine della divina Volontà, perché Dio ci “corrisponde”…quanto più sereno e grande l’orizzonte…

    9 Febbraio, 2017 - 10:35
  74. LuigiMortari Fides

    Esperienza bella e toccante.
    Grazie, Clodine!

    9 Febbraio, 2017 - 11:12
  75. Federico, non so perché parli di rifiuto pregiudiziale della realtà.

    Sia chiaro che sostengo in ogni modo l’adozione di misure a favore della genitorialità e delle famiglie con figli, numerosi o meno.

    Ma non credo che nessuno penserà che provvedimenti del genere – che pure possono avere un ruolo – siano quelli che possono far “svoltare” la situazione.

    9 Febbraio, 2017 - 15:15
  76. Federico Benedetti

    Luca,
    Sei favorevole a quei provvedimenti solo in teoria, perché in pratica voti e sostieni un partito che non li vuole e che va, evidentemente è da anni, nella direzione opposta…
    E allora?

    9 Febbraio, 2017 - 19:20
  77. picchio

    Federico
    La democrazia cristiana è stata decenni al potere, poi i socialisti, poi forza Italia…i provvedimenti che tu accusi il PD di non prendere loro li hanno presi? È avevano talvolta maggioranze bulgare…non hanno mai preso in considerazione quozienti familiari, o altri provvedimenti strutturali in favore della natalità che non fossero provvedimenti che lasciano il tempo che trovano come i bonus bebè..Spaccavi i maroni anche ai loro elettori ?
    Cristina vicquery

    9 Febbraio, 2017 - 21:51
  78. Continui a mancare clamorosamente il punto. Non vorrei mai esserti di fianco in un poligono di tiro.

    9 Febbraio, 2017 - 23:38
  79. Federico Benedetti

    Luca,
    il punto lo stai mancando tu.

    picchio,
    il quoziente familiare è stato messo in programma e preso in considerazione più di una volta. Almeno se ne parlava e la direzione era quella.
    Oggi, con un’emergenza sempre più grave, si va nella direzione opposta.

    Ma possibile che non si riesca ad esprimere obiettivamente su chi ci sta governando da oltre quattro anni? Che non si riesca ad riconoscere come questo partito che ci governa da anni (e governa a tutti i livelli, in tutta Italia, occupando tutte tutte le poltrone) non voglia sostenere una politica per la vita e anzi sia sempre andato nella direzione opposta?
    Questo dovrebbe far riflettere tutti, laici e cattolici, ma specialmente i cattolici.

    10 Febbraio, 2017 - 9:08
  80. picchio

    federico
    possiamo andare avanti senza fine….. tu pensi che da quattro anni non si stia facendo niente per la natalità e chiudi gli occhi sul fatto che in realtà non è mai stato fatto nulla neanche da parte di quei partiti che organizzavano family day e parlavano del quoziente familiare. Ne parlavano e basta Federico perchè pur avendo la maggioranza in Parlamento non hanno fatto nulla per farlo passare. Nada de nada. Evidentemente hanno fatto i conti con il loro elettorato ” basta che ne parliamo buttiamo loro un osso da rosicchiare..” infatti tu sei ancora adesso contento che fosse in programma anche se non hanno fatto nulla per realizzarlo.
    cristina vicquery

    10 Febbraio, 2017 - 15:37
  81. Federico Benedetti

    Sto dicendo un’altra cosa.
    Il problema è che il PD non solo non sta facendo niente e neanche fa finta, ma che oltretutto è molto impegnato a sostenere politiche contrarie alla cultura della vita, come dimostra l’impegno a favore del “bio-testamento” (cioè eutanasia).
    C’è una differenza che va colta, perchè è parte del problema.
    Come parte del problema è che ci siano elettori insensibili a questo tema e convinti che basti essere di sinistra per essere sempre e comunque dalla parte giusta.

    10 Febbraio, 2017 - 17:14
  82. Lorenzo Cuffini

    Tanto per essere precisi.
    Il bio testamento è una cosa.
    L’eutanasia tutta un’altra.
    Dire biotestamento cioè eutanasia è come dire mela cioè pera.

    11 Febbraio, 2017 - 14:33
  83. Federico Benedetti

    Non è vero, Lorenzo, è lo sai.
    Il biotestamento è un buon eufemismo che serve a confondere le idee e che aprirà le porte all’eutanasia.
    È solo l’inizio di un percorso più ampio che si chiama eutanasia.
    Per essere precisi, chi è favorevole al biotestamento di fatto sostiene una deriva eutanasica.

    12 Febbraio, 2017 - 13:59
  84. tonizzo - Antonino D'Anna

    Padre a 30 anni spaccati. Felice di esserlo.

    14 Febbraio, 2017 - 17:25

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