Trump e Bergoglio: forti polarizzanti populisti

“Papa Francesco e il presidente Trump sono due leader forti, ambedue hanno un sostegno quasi fanatico in alcuni settori dell’opinione pubblica e un’opposizione altrettanto accesa in altri. Ambedue sono polarizzanti così che non ci sono verso di loro molte opinioni fredde: o sono amati, o sono odiati; e al fondo sono due populisti: non si rivolgono alle élites ma al popolo. E non si impressionano se non raccolgono il consenso delle élites”: paragone svolto da John Allen, direttore di Crux, da me intervistato per il “Corriere della Sera” di oggi. Nel primo commento un po’ di contorno.

40 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Saltimbocca. Quando Allen arrivò a Roma per iniziare la sua attività di vaticanista, alla fine dell’altro millennio, trovammo il modo di andare a pranzo insieme e scoprimmo che i ragionamenti migliori li svolgevamo ambedue davanti a un piatto di saltimbocca.

    5 Febbraio, 2017 - 17:31
  2. picchio

    Mi sa che Allen è una buona forchetta….anni fa ho letto un suo articolo in cui spiegava quanto gli mancasse in America la cucina italiana.

    Cristina vicquery

    5 Febbraio, 2017 - 19:41
  3. Clodine-Claudia Leo

    Sono d’accordo con Luigi. E’ vero, sono entrambi forti polarizzanti populisti..

    5 Febbraio, 2017 - 19:50
  4. Andrea Salvi

    Non sapevo che durante il pontificato di papa Giovanni Paolo II c’è stata la distribuzione di volantini contro le sue aperture ecumeniche. Quanto al fatto che Allen definisca volantini e manifesti modalità multimediali, direi che sono modalità tradizionali di diffusione usate soprattutto per attacchi a politici. Mi sembra che tutto ciò sia espressione di una politicizzazione della opposizione a Francesco. A volte vado nei blog a curiosare nei profili dei principali denigratori di papa Francesco e scopro foto di Salvini, di Trump, accanto a strane insegne di associazioni religiose con riferimenti a simboli medioevali o apocalittici. Non c’è dubbio che l’origine di quei manifesti viene da ambienti ultraconservatori che vogliono far uscire dai loro blog l’eco della loro contestazione. Il pensare che siano stati i sostenitori di Francesco e’ solo espressione di una dietrologia (molto) fanta (e poco) scientifica.

    5 Febbraio, 2017 - 20:12
  5. maria cristina venturi

    Forse e’il mondo moderno che va verso la polarizzazione?Forse di nuovo (corsi e ricorsi dela Storia: la gente ha bisogno del Capo, dell’Uomo Forte al comando? Mah, il mondo ne ha visti tanti di capi carismatici, di personaggi dalla forte personalita’
    Io personalmente preferirei una minore sovraposizione mediatica della figura del papa:l’uomo che ricopre la Cattreda di San Pietro secondo me dovrebbe quasi scomparire come personalita’umana di fronte al ruolo. Dovrebbe simboleggiare non se’stesso e il proprio ego ma essere un umile operaio nella vigna del Signore. Trump e’un laeder politico. IL papadovrebbe essere un capo spirituale Soprattutto la figura del papa dovrebbe essere quella di un padre amorevole, super partes, al quale i figli si rivolgono sicuri di avere giustizia e sapienza. Un certo distacco dalle proprie umane simpatie dovrebbe essere la caratteristica principale di un capo spirituale che appunto non e’un capo politico.

    5 Febbraio, 2017 - 20:26
  6. Amigoni p. Luigi

    In merito ai manifesti antipapa di Roma sui quali ha tenuto ottima cronaca, come sempre, Accattoli sul Corriere di oggi:
    – Alla (auto)confessione ambrosiana di Valli di domenica scorsa, con forzature umoristiche non bene riuscite, corrisponde, in salsa romana, questa iniziativa caciarona.
    Alla povera destra cattolica “de’ noantri” va data un po’ di attenzione in quanto “de’ noantri”, non per gli argomenti di cui mena scandalo.
    – Che la misericordia del papa non sia quel “buonismo burlone” a cui tenterebbero di ricondurla i vari Valli e company è dimostrato anche dagli interventi – legittimi e sacrosanti – ricordati nel manifesto di cui sopra.
    – Sarei molto e molto cauto a difendere la innocenza culturale, dottrinale, liturgica e soprattutto economica e, forse, morale, dei capi dei “Francescani dell’Immacolata”. Dei cosiddetti capi d’accusa che compaiono nel “manifesto de’ noantri” mi pare proprio il più ridicolo.

    5 Febbraio, 2017 - 20:28
  7. Victoria Boe

    «Ovviamente seguono regole diverse, l’uno è un pastore e l’altro un politico, ma al fondo sono due populisti: non si rivolgono alle élites ma al popolo.”

    Sbagliato.
    Il populismo è tale se c’è l’intenzione di far cadere nella rete il popolo. E in questo senso il termine ha un’accezione abbastanza negativa.
    Con questa premessa si può osservare, allora, una differenza fondamentale fra i due.
    Trump è certamente un populista, volendo attirarsi il consenso del popolo; quella parte di popolo che ha visto diminuire nel tempo le sue rendite, a favore di una maggiore eguaglianza sociale.
    Il Papa invece non cerca consensi, dunque non è populista.
    Il popolo lo applaude spontaneamente perché egli mette in pratica, visibilmente, il Vangelo e perché cerca di raddrizzare ciò che vede storto nel vasto ambito della Chiesa. In questo senso non può rivolgersi alle élites.

    5 Febbraio, 2017 - 20:34
  8. Victoria Boe

    “IL papadovrebbe essere un capo spirituale Soprattutto la figura del papa dovrebbe essere quella di un padre amorevole, super partes, al quale i figli si rivolgono sicuri di avere giustizia e sapienza.”

    Perché, questo Papa non è un capo spirituale, secondo lei? E non ha quelle caratteristiche che lei elenca? E non è un umile operaio nelle vigna del Signore? E in lui non c’è ” un certo distacco dalle proprie umane simpatie”?
    Da che cosa lo deduce, scusi?

    5 Febbraio, 2017 - 20:45
  9. Lorenzo Cuffini

    Il papa dovrebbe fare questo e quello.
    Il papa deve essere così e cosà.
    Nella settimana dei tre venerdì.
    La sindrome della pulce in cattedra è evidentemente contagiosa….
    🙂

    5 Febbraio, 2017 - 21:05
  10. picchio

    Non è il mondo moderno che va verso la personalizzazione, Maria Cristina. Negli anni in cui GPII era in buona salute c’era una grande esposizione mediatica del papa, internet non era diffuso come ora è non c’erano social ci fossero stati la situazione non sarebbe stata diversa da ora.
    Cristina vicquery

    5 Febbraio, 2017 - 21:09
  11. Lorenzo Cuffini

    “Sono d’accordo con Luigi. E’ vero, sono entrambi forti polarizzanti populisti..”

    Ma Luigi non ha affatto detto questo.
    E’ Allen a dirlo.

    5 Febbraio, 2017 - 21:33
  12. maria cristina venturi

    Hai perfettamente ragione cara Cristina Viquery.
    Tutto è iniziato con papa Woityla, Giovanni Paolo II.
    Improvvisamente ci si rese conto che il PAPA PIACEVA, piaceva come può piacere un attore o un politico. L'”audience” era altissima. Il papa piaceva , piaceva come persona umana, del resto era comprensibile , Woityla era magnifico, una magnifica bellissima persona umana, ancor prima che papa.
    ma nessuno allora capì la pericolosità di tutto questo.
    perchè il papa non è necessario che PIACCIA, non è necessario che sia bello,carismatico, fotogenico, mediatico, affascinante.
    L’importante è che il papa sia il papa, cioè la roccia, il successore di Pietro, il Custode della Fede.
    insomma parametri umani ( troppo umani) si sovrapponevano e scalzavano i parametri spirituali.
    dopo Giovanni Paolo II venne Ratzinger, poco affascinante per la massa, troppo intellettuale, troppo introverso. E allora? non si guardò alla magnifica e intensa opera omiletica e catechetica di Ratzinger ma si rimase al piano superficiale : questo papa mi sta simpatico/antipatico. Ai più antipatico.
    Adesso il disastro è compiuto: con Francesco i cattolici non hanno più rèmore ne’ freni inibitori a dire . questo papa lo detesto/ lo amo. E chi lo detesta non ha nessun problema ad attaccarlo. la SACRALITA dell’UFFICIO, la reverenza verso il SIMBOLO, sono venuti meno.
    Ma non è così che dovrebbe essere la figura del papa! Non bisognava personalizzarla! Chi si ricorda come erano le persone umane di papa Gregorio X o Clemente V? Chissenefrega come erano’ erano belli brutti , simpatici antipatici , di destra di sinistra, che importanza ha? erano PAPI cioè successori di Pietro. L’essere umano, limitato ,bello brutto simpatico antipatico, scompare dietro al RUOLO.
    mi ricordo di aver chiesto a mia nonna che aveva conosciuto PIO XI quello dei Patti lateranensi con Mussolini, se come papa gli piaceva , mi ricordo che mi guardò esterrefatta, un papa è IL PAPA.
    come dire… non sapeva neanche che faccia avesse!

    5 Febbraio, 2017 - 21:43
  13. maria cristina venturi

    Non capisco però la contraddizione : papa Francesco ha voluto in certo qual modo “de-sacralizzare” la figura del papa, farla scendere dal piedistallo, : non più ieratica figura del Vicario di Cristo, ma concreta, democratica, popolare, persino sinistrorsa figura del Vescovo di Roma, con tanto di scarpe nere e croce di latta, residenza non negli appartamenti apostolici ma a Santa Marta, che si muove su utilitarie FIAT, va da solo a comprarsi gli occhiali , si porta da solo la borsa nei viaggi ecc. ecc. con tutta la retorica per cui lui è+ una persona normale proprio come tutte le altre…
    insomma non più la ieratica e sacra figura del Papa ma una più democratica e popolaresca figura di super-parroco.
    E poi, uno così, si offende a morte come “lesa maestà” e chiama la DIGOS per i i manifesti?
    Ma i Papi rinascimentali corrotti e ricchi, con tanto di Corte, scarpette rosse e Tiara, erano cento volte più tolleranti verso le pasquinate! erano ben più umani e perciò stesso CATTOLICI!
    cioè

    5 Febbraio, 2017 - 22:03
  14. Padre Amigoni, lei conosce molto bene i Francescani e le Francescane dell’Immacolata?

    5 Febbraio, 2017 - 22:36
  15. picchio

    Maria Cristina il Papa ,capo di stato estero , non può avere chiamato la DIGOS non ne ha facoltà. .È sembra che non si sia offeso per nulla. La digos interviene sempre in casi come questi quando sono coinvolti capi di stato estero e pure in altri che non sappiamo. Un mio conoscente è responsabile amministrativo in una spa comprata recentemente da stranieri ( francesi) un ufficiale della digos ha telefonato ed è venuto a conoscere i nuovi proprietari. Non li ha chiamati nessuno. Controlli di routine hanno detto.
    Cristina vicquery

    5 Febbraio, 2017 - 22:37
  16. Fabrizio Scarpino

    Ma, (manifesti -pessimi e di cattivo gusto- a parte), il papa è davvero così tanto amato?

    “Il figlio dell’Uomo, quando tornerà, troverà la fede sulla terra?”

    Riflessioni notturne….

    6 Febbraio, 2017 - 0:12
  17. Victoria Boe

    “Ma i Papi rinascimentali corrotti e ricchi, con tanto di Corte, scarpette rosse e Tiara, erano cento volte più tolleranti verso le pasquinate! erano ben più umani e perciò stesso CATTOLICI!”

    Ancora con le pasquinate?
    Signora, ma lei è davvero così poco perspicace o gioca ad esserlo?

    6 Febbraio, 2017 - 1:13
  18. Clodine-Claudia Leo

    Al di la’ del fatto in sé bruttissimo , deprecabile, in quanto un Papa quale autortià spirituale non si tocca a prescindere. Queste cose purtoppo avvengono, quendo il potere di Pietro divente un potere politico, muscolare, allora c’è da aspettarsi rimostranze di questo tipo (reminiscenze neogotiche, rinascimentali controriformiste -corsi e ricorsi storici- entrano in gioco a gamba tesa in questo contesto. Lo schiaffo di Anagni, emblematico oltraggio non dovrebbe mai smettere di interrogare la Chiesa , sempre, in tutti i tempi, anche se in contesti diversi) .Personalmente ho sempre mantenuto una certa coerenza e freddezza di fronte all’operato dei papi, un po’perché non è nel mio stile farmi travolgere da questo o quello,secondariamente, perché , eccetto GPII e Benedetto XVI -che ho amato e apprezzato per la limpidezza di pensiero- gli altri per questioni anagrafiche li ho “studiati”, più che vissuti.

    6 Febbraio, 2017 - 7:38
  19. Clodine-Claudia Leo

    Per come la vedo io, Papa Benedetto XVI con la sua rinuncia ha aperto un varco nella concezione del papato che, probabilmente, papa Francesco vuole portare alle estreme conseguenza e in questo percorso s’inscriverebbe anche il suo incedere rispetto ai Luterani e all’ecumenismo. La rinuncia evangelica al potere spirituale per poter servire meglio la Chiesa e quindi il mondo -perchè di questo si parla-significherebbe anche rinuncia a condanne, chiusure, manipolazioni, denuncie, procedimenti inquisitori. Rinuncia al potere spirituale significherebbe anche rinuncia a nuove affermazioni che abbiano anche il più “vago” sapore autoritario. Ora c’è da domandarsi quanto Papa Francesco stia seguendo questa linea o se non la stia percorrendo zigzagando, a correnti alterne, tratteggiando un suo disegno non perfettamente chiaro , o almeno non del tutto e non ancora.

    D’altra parte chi può misurare l’immenso peso di responsabilità che grava sulle spalle di un Pontefice:preoccupazioni, sofferenze e pene riposte in un servizio che dovrebbe avere solo un’impronta spirituale, se vuole essere veramente ROCCIA, portatore delle chiavi, pastore nel servizio della Chiesa universale.
    Ma oggi,come ieri, e come sempre, è la politica a gestire la Chiesa, il Papato: politica , interna e politica esterna.
    Son lontani i tempi in cui – come avrebbe detto Leone X, figlio di quel magnifico Lorenzo- in cui ci si poteva gloriare del papato perché dato da Nostro Signore Gesù Cristo. Allora, quando il precetto del “Dare a Cesare quel che è di Cesare, e a Dio quel che è di Dio” viene ignorato completamente di cosa ci si deve meravigliare se poi si da a Cesare l’anima che è di Dio.

    6 Febbraio, 2017 - 8:11
  20. Clodine-Claudia Leo

    La Chiesa, il servizio di Pietro, lo stesso Gesù Cristo, non possono essere usati come bandiera per un “partito” che corre all’assalto contro gli altri nell’unica e medesima Chiesa mi dispiace ma non è così che dovrebbe funzionare!
    Il Servizio di Pietro, il Papa, qualunque papa, deve creare coesione, unità. Prima ancora di cercarla “fuori” la deve creare “dentro”. Io sono certa che il papato, sorretto da una Tradizione bimillenaria , da un solido fondamento bibblico, che in continuità ha segnato una linea direttrice non può diventare una cava di pietre usate per lapidare, distruggere anziché costruire! Anche la Chiesa è messa alla prova dal Suo Signore, non ci si illuda. Allora apparirà ciò che nella sua forma , Tradizione,dottrina , è legno, fieno, paglia oppure oro, argento, lapislazzulo! Ciò che deve essere mantenuto me conservato ( Prma ai Corinzi 3,12-15)

    6 Febbraio, 2017 - 8:30
  21. Clodine-Claudia Leo

    @mantenuto e conservato”-o spazzato via come pula!
    Alla fine è sempre il Signore della storia a trionfare. Questo è certo!

    6 Febbraio, 2017 - 8:49
  22. Victoria Boe

    “Il Servizio di Pietro, il Papa, qualunque papa, deve creare coesione, unità. Prima ancora di cercarla “fuori” la deve creare “dentro”.

    Se cercare “coesione dentro” significa starsene buoni e non smuovere la palude del putridume che sta all’interno della Chiesa degradatasi nel corso dei secoli, questo non è un buon servizio reso alla Chiesa. È, al contrario, una pessima acquiescenza al malcostume e alla “sporcizia” cui papa Ratzinger fece riferimento e che, probabilmente, lo resero debole e impotente, inducendolo, alla fine, alle dimissioni. Gesto eclatante, quest’ultimo, e di grande coraggio. Segno che la Tradizione può essere interrotta, quando serve farlo.
    In situazioni di rottura come queste, coloro che nella Chiesa si erano accomodati beatamente su certi cattivi costumi consolidatisi “tradizionalmente”, niente altro possono fare che cercare di ribellarsi a chi vuole riportare ordine e pulizia nell’Istituzione per renderla credibile e degna del Cristo. Ma in certi contesti è del tutto fuori luogo, allora, parlare di papa politico. Si tratta in tutta evidenza di un debole appiglio che non regge.
    Gesù stesso si pose, nella società del suo tempo, come uomo di rottura, e il suo parlare ed agire fu considerato eversivo da chi non tollerava un cambio di rotta. E venne accusato ingiustamente e messo a morte.
    Anche oggi sono molti quelli che non sopportano un cambiamento di rotta, e cercano di ostacolare un Papa che vuole correggere le storture e che vuole mettere davanti agli occhi del mondo il Vangelo e le sue verità, sfrondando la dottrina dalle incongruenze che presenta.
    Gli fanno ostacolo quelli che abitudinariamente e acriticamente seguivano le indicazioni della Chiesa come fossero Vangelo.
    E non si avvedevano che Chiesa e Vangelo non sempre vanno di pari passo.
    La purezza del Vangelo non collima con le incrostazioni che una dottrina elaborata secondo il volere precostituito di uomini di Chiesa ha sovrapposto al messaggio limpido di Gesù.

    6 Febbraio, 2017 - 12:30
  23. Victoria Boe

    Se oggi non si uccide ricorrendo a strumenti di tortura, non si trova di meglio che farlo affiggendo ridicoli e quasi blasfemi volantini che sono talmente incredibili da risultare ridicoli. Privi di sale e di luce, illogici e stupidi.
    Solo i poveri di comprendonio possono esserne soddisfattii. Solo loro.

    6 Febbraio, 2017 - 12:44
  24. Clodine-Claudia Leo

    Lo so, è quello che dice è vero in buona sostanza signora Victoria. Ma non si possono uniformare i carismi, se non si vuole remare contro lo stesso Spirito Santo che è l’alito, l’anima della Chiesa.
    Chiesa semper reformanda, assioma verissimo. Ma dove approderebbe una riforma solo esteriore, volta a rattoppare anomalie, costituzioni, strutture, senza quella intima riforma interiore dei cuori che manca totalmente, probabilmente perché partecipa di quelle umana imperfezione e peccaminosità di fatto è una realtà. Anche qui, se veramente un papa è per la Chiesa, se compie il suo compito veramente come un servizio pastorale disinteressato possono capitare grandi cose, ed evitati molti mali purché non si butti l’acqua sporca con tutto il bambino. Purché la struttura fondante e portante l’intero edificio non venga intaccata.Lei parla di interrompere la Tradizione. Ma la Tradizione -e per tradizione non intendo quella scientifica, sociologica, artistica, o morale, ma nel senso dogmatico della parola- non può essere interrotta: è la coscienza, il principio d’identità che collega le une alle altre generazioni e permette che continuino nel tempo e nello spazio. Proprio come un uomo che cammina e va avanti solo se appoggia un piede a terra e l’altro sollevato: non potrebbe fare nulla se restasse con entrambe i piedi al suolo o le proiettasse in aria.Interromperla, significherebbe dimenticare man mano che si procede (meccanismo forse già innescato), e perciò non solo la Chiesa e noi con lei non avanzeremmo, ma neppure progrediremmo. Nn è questione di servilismo ma di fedeltà!

    6 Febbraio, 2017 - 14:09
  25. Victoria Boe

    C’è un fraintendimento (sempre possibile quando si trasmettono parole via web) circa il concetto di Tradizione.
    Non ho certo voluto dire che si devono stravolgere determinati concetti che hanno costituito una fede religiosa.
    Non sarebbe neanche possibile, del resto. Duemila anni hanno un peso ed anche una innegabile sostanza. Almeno per chi ha fede.
    Chi la fede non ce l’ha, rovescia qualsiasi tipo di credenza religiosa.
    Alcuni lo fanno con una certa superficialità, altri invece oppongono argomentazioni razionalissime, di fronte alle quali si può solo tacere.
    Ed è ingenuo far quadrare il cerchio a tutti i costi mettendo in campo presunte verità costruite con fantasia e che evidenziano falle anche vistose.
    Soprattutto è sbagliato pensare che la Parola di Dio che ispira una religione e ne conforma insegnamenti e rituali , abbia una fissità che respinge ogni cambiamento. Questo è l’ASSURDO. Perché la Parola di Dio, essendo VIVA, è sempre in divenire e non la si può ingessare nelle forme in cui si è espressa in tempi remoti.
    In ogni tempo è possibile cogliere la voce di Dio che parla in modo nuovo, ed è bene leggere i segni dei tempi con attenzione per mettere in atto dei cambiamenti necessari al fine di in-formare gli uomini dei tempi nuovi.
    Anche così si può essere certi che lo Spirito di Dio è presente nella storia dell’uomo.
    Ebbene, questo è il tempo in cui per noi cristiani è maturato lo spirito vitale del C.V.II tanto demonizzato dai tradizionalisti ( nel senso peggiore del termine). Oggi è il tempo in cui è necessario il linguaggio della misericordia, e se ne fa portavoce, con grande intelligenza, un Papa che non intende certo scardinare la Chiesa dalle sue fondamenta, come taluni credono e temono; intende invece riportarla alla semplicità e alla purezza, per quanto possibile, della Chiesa iniziale, arginando il crescere della mala pianta della corruzione.
    Non si tratta di “rattoppi”; si tratta di vita nuova che rigenera una Chiesa asfittica.
    Chi lo critica per questo è in mala fede e, a mio avviso, non può dirsi cristiano.

    6 Febbraio, 2017 - 21:37
  26. Clodine-Claudia Leo

    Noo! Per carità signora mia? Chiesa asfittica? Quando mai ! La Chiesa è la sposa di Cristo senza macchia e senza ruga, è nata dal dono totale dal suo Signore per la nostra salvezza. Sono gli uomini, i suoi ministri che l’han ridotta un “ospedale da campo”. E perchè è un ospedale da campo? cosa è intervenuto, all’origine, perché lo diventasse? Gielo dico io cosa è intervenuto: un’erronea interpretazione del Concilio che ha interrotto quel “viaggio” iniziato con la Tradizione veicolando un falso messaggio che occorre chiamare col suo nome: ’ideologia! E’ l’ideologia conciliare che si è impadronita del Concilio fin dal principio, sovrapponendosi a esso e anziché aggiustare il tiro che le dice? Che è necessario continuare ad errare? Ma stiamo scherzando? Ma questo è veramente diabolico. Ma la Chiesa non è mica un partito o un club, ha una sua struttura profonda, ineliminabile non è “democratica” è “sacramentale”, lei comprende bene la differenza tra i lemmi ? Se Chiesa, se vuole compiere qualcosa di vero, deve procedere in una direzione opposta alla piega che si sta prendendo, concepire nuovi equilibri orientati a valori veri all’interno del cattolicesimo….

    7 Febbraio, 2017 - 5:38
  27. Clodine-Claudia Leo

    è moda ormai strizzare l’occhiolino ad ogni corrente teologica, seguire i mass media che corrono dietro ad ogni novità, senza capo né coda che propone voli pindarici verso un “nuovo” che non si sa poi in cosa consista: confusione, spazio ad ogni arbitrio dimentichi totalmente che l’unica costituzione cui la Chiesa deve tener fede è quella di Nostro Signore. Si può esprimere in modo nuovo la dottrina certa e immutabile , ma restandone fedeli, non sconquassandola…

    7 Febbraio, 2017 - 6:01
  28. Federico Benedetti

    Condivido gli interventi di Clodine.

    7 Febbraio, 2017 - 9:03
  29. Victoria Boe

    “E’ l’ideologia conciliare che si è impadronita del Concilio fin dal principio, sovrapponendosi a esso e anziché aggiustare il tiro che le dice? Che è necessario continuare ad errare?”

    Ma perché? Prima del Vaticano II non vi era ideologia nella Chiesa?
    La sposa di Cristo “senza macchia e senza ruga” è una bella leggenda cui fa da contraltare la Chiesa “casta e meretrice”.
    In ogni caso, Dio scrive dritto fra le righe storte.
    Ovvero, anche fra gli errori si afferma pian-pianissimo la verità.

    7 Febbraio, 2017 - 14:25
  30. Clodine-Claudia Leo

    E che vuol dire, signora mia, ma che dice? Solo perché la Chiesa ha lasciato dietro di sé il peccato e la morte dovremmo rassegnarci a ricaderne sempre e di nuovo in modo definitivo, ma stiamo scherzando. Piuttosto si deve lasciare alle spalle il passato, se non si vuole rimanere nella palude, e volgersi verso un futuro migliore, di santità ,qualora ci si impegni malgrado tutta la nostra miseria sostenuti quale siamo, immeritatamente, dalla Grazia di Dio. Chiesa in cammino, certo che si: un cammino che non può essere confuso con quello di altre comunità perchè il suo fondamento è altro e non si può, né è lecito sostituirne un altro.”Chiesa senza macchia e senza ruga” certo che lo è. Una sola cosa la deturta: l’umana miseria!
    Si ricordi, signora, santità e peccaminosità giammai sono equivalenti . La Santità rivela la sua essenza , la peccaminosità la sua ombra, l’oscurità, la lebbra, il virus che la infetta. “Ospedale da campo” , categoria molto di moda, coniata ultimamente per descrivere una situazione al collasso: ma i provvedimenti che si vanno prendendo al massimo anestetizzano la malattia non la risolvono. Solo Cristo guarisce, Cristo solo salva attraverso quel mistero di salvezza che è la Chiesa . “Santa e senza rughe”, certo che si, il peccato NON è da Lei, si introduce semmai in Lei . Il dinamisco della “mala essenza” è oscuro, e serio, e qui non sono consentite righe storte o mezze verità.

    7 Febbraio, 2017 - 15:49
  31. Clodine-Claudia Leo

    sorry@deturpa.

    7 Febbraio, 2017 - 15:54
  32. Victoria Boe

    “Si ricordi, signora, santità e peccaminosità giammai sono equivalenti.”

    Lo credo bene! Sono antitetiche, quindi non equivalenti.
    Le faccio osservare però che l’umana miseria, come lei dice, era presente anche nella Chiesa preconciliare, per cui non si può essere nostalgici di una Chiesa che le rughe le ha sempre avute e nel tempo le ha approfondite.
    La perfezione, cara signora, non è di questo mondo. Chi non lo sa?
    Se “Cristo solo salva attraverso quel mistero di salvezza che è la Chiesa”, è del tutto inutile fare capriole verbali per squalificare chi OGGI fa parte, se non sbaglio, della Chiesa guidandola verso il cuore del Vangelo.
    Se questo è da iscriversi, secondo lei, fra le righe storte o le mezze verità, questa è una sua personalissima interpretazione. Non è certo la mia.
    E finiamola qui, per favore.

    7 Febbraio, 2017 - 16:48
  33. Clodine-Claudia Leo

    In quanto a interpretazioni lei è da oscar!

    7 Febbraio, 2017 - 16:56
  34. Clodine-Claudia Leo

    La perfezione non è di questo mondo (?) allora? Che significa. Prima dice che occorre recuperare le radici del Vangelo e che la Riforma di Francesco punta a questo, eppoi salta piè pari il sacro precetto del “siate perfetti, come perfetto è il Padre vostro che è nei cieli?”. Non ci si deve neppure scomodare dunque e neppure impegnarsi un piccinino. Invece è Cristo che si deve attagliare alle nostre esigenze -e non piuttosto il contrario- capisco. Un po’ come avere la botte piena e la moglie ubriaca insomma. Eppoi sarebbero gli altri che interpretano..
    Lei pensa che la Chiesa per duemila anni si sia girata i pollici, che sia rimasta ferma? Sa quanti movimenti di Riforma l’hanno attraversata in largo e in lungo e tutti con la pia intenzione di “ripulire” il Vangelo dalle “scorie” per dar luce al “diamante”? Un’infinità- La Chiesa non è mai stata immobile,ha operato e opera un continuo processo di riforma, sia in positivo che in negativo. “Ecclesia semper reformanda” e, con tutte le deficienze che ancora perdurano, anche “Ecclesia semper reformata”. Ma a nulla serve e a nulla servirà senza che il ” vecchio scompaia e diventi nuovo” (2Cor 5,17) e qui l’esortazione al rinnovamento non è rivolta alla “scrocca”, alle strutture -per quanto anche queste han subito e subiscono modifiche- ma alla comunità: ” Non vi conformate al mondo presente, ma r i f o r m a t e v i con un rinnovamento del giudizio, affinché possiate discernere qual’è la volontà di Dio, ciò che è bene, gradito e perfetto” (Rom,12,2; Ef 4,20-42; Col 3,10) .

    Lei parla di tornare al “cuore del Vangelo” e ignora ciò che è nel cuore del Vangelo? Ma preghiamo piuttosto perché la Chiesa venga liberata dal male che l’attanaglia affinché si compia principalmente la conversione dei cuori il distacco da quella falsa libertà che vincola le coscienze altrimenti mai ci sarà una Riforma vera, genuina, che è altro dal rovesciamento violento, imposto che si butta sulle novità. Quella non può dirsi Riforma, ma Rivoluzione e la Rivoluzione ha sempre per contraccolpo la restaurazione; historia docet !
    Allora, si può sempre provare a partire dal perdono che le è concesso per rinnovale ogni singola persona della comunità in un cammino, si, ma santità, per una Chiesa che sia santa (penitentiam et renovationem) non schizzofrenica!

    8 Febbraio, 2017 - 6:54
  35. Clodine-Claudia Leo

    @ Allora, si può sempre provare a partire dal perdono che le è concesso per rinnovare ogni singola persona della comunità in un cammino, si, ma di santità, per una Chiesa che sia santa (penitentiam et renovationem) e non schizzofrenica!

    8 Febbraio, 2017 - 7:28
  36. Lorenzo Cuffini

    Quanta boria e quanta fuffa.
    Intanto, con la scusa di fare la morale alla Chiesa (e chi la farebbe, poi?!!!) a colpa di ” quando” e “se” strumentali e obliqui, le si rovescia addosso il quotidiano secchiello di letame.
    Quanto al male che attanaglia, alla conversione dei cuori e a tutta quella mercanzia sciorinata sulla bancarella, sarebbe più degno semmai preoccuparsi della propria, indispensabile evidentemente,a leggere le baggianate scritte copiosamente, piuttosto che montar sul pulpito e arringar fedeli.
    Vabbè che carnevale si avvicina, ma insomma…..
    🙂

    8 Febbraio, 2017 - 8:23
  37. Clodine-Claudia Leo

    Non si preoccupi Cuffino, ciascuno pensi alla propria conversione, lei pensi alla sua intanto…che della mia sarà affar mio non crede? Fuffa, baggianate. ..boria. ..
    continui così. …da bravo cattolico misericordioso e buono, purché non dimentichi il naso da pagliaccio visto che siamo a carnevale.

    8 Febbraio, 2017 - 9:33
  38. Lorenzo Cuffini

    Grazie per l’incoraggiamento.
    Non tema, continuo senza falla.

    8 Febbraio, 2017 - 10:54

Lascia un commento