Un ciaone al giovane Renzi che va a sbattere

Ho votato sì e ora mi sento così e così. Ho sostenuto Renzi fin dall’inizio, quando perse le primarie del suo partito. La scommessa era che riuscisse a togliere il gesso al Pd: il gesso dell’eredità ideologica e di apparato del Pci e questo l’ha fatto, credo in maniera definitiva. Poi ho apprezzato il suo slancio operativo. Ho sperato che lasciasse il governo o la segreteria. Che via via trovasse e non perdesse alleati nelle stagioni della riforma costituzionale. Che ultimamente facesse una propria proposta di riforma della legge elettorale. Ma lui è un turbine e io ogni tanto dicevo: una volta o l’altra andrà a sbattere. E’ avvenuto ieri. Gli auguro un tempo di riposo, magari restando segretario. E una buona ripresa. I giovani superano i traumi.

51 Comments

  1. Lorenzo Cuffini

    “Trauma” certo.
    Di sicuro non inatteso: i sondaggi erano univoci e sono sempre rimasti a senso unico. Quella di Renzi è una sconfitta evidentissima. Ma certamente messa in conto,e da tempo. Paradossalmente, davanti a tanti vincitori certi, ma “bloccati” dalla situazione, quello che ne esce rafforzato in prospettiva,anche se fallito nell’immediato, è proprio l’inventore del ciaone.
    Godiamoci l’esultanza dei vincitori. Pronto a scommettere che durerà si e no fino a stasera.

    5 Dicembre, 2016 - 9:24
  2. Federico Benedetti

    Te Deum laudamus!
    Oggi dalle mie parti è pieno di musi lunghi, eppure il popolo si è espresso chiaramente. Il Sì raccoglieva i consensi dei VIP (infatti ha vinto nel centro di Milano!), ma la popolazione italiana, quella che ha a che fare quotidianamente con i problemi della crisi, dell’immigrazione incontrollata e con la disoccupazione dei figli, ha votato NO.
    Ha perso l’arrogaza e la prepotenza di Renzi e dei suoi amici (in primis l’antipaticissima Boschi) e speriamo di non sentirne più parlare per un bel pezzo.

    5 Dicembre, 2016 - 10:28
  3. Federico Benedetti

    Ha vinto il piccolo Davide di fronte al Golia dei poteri forti, della finanza internazionale, dell’Euroburocrazia e delle regalie elargite a destra e a manca dal Governo e per scopi elettorali (o clientelari, come in Campania).
    Quanti musi lunghi tra i ricchi!
    La vita va avanti e sicuramente il prossimo governa sarà migliore (e speriamo un po’ più umile) di quello guidato con spregiudicata arroganza dall’egocentrico e narcisista Renzi.
    Gli Italiani in massa hanno detto il loro NO.

    Al seggio ieri ho trovato coda, come non accadeva da tempo.
    Un buon segno di speranza per il futuro.

    5 Dicembre, 2016 - 10:36
  4. roberto 55

    L’immagine di Matteo Renzi che va a sbattere, Luigi, mi pare, in effetti, felice: stavolta è andata proprio così.
    Per il resto, sul risultato del referendum c’è poco da commentare, tanto – concordo con te, Lorenzo – è stato chiaro ed inequivocabile: la riforma costituzionale è stata bocciata, e questo è un bene, ed in un contesto di elevata partecipazione popolare al voto (e pure questo è un bene: al mio paese ha votato il 78% degli elettori, e, per inciso, il “NO” ha vinto con il 61% dei consensi).
    Renzi s’è dimesso, ed io certo non piango: che succederà ora ?, ti chiedi, amico Lorenzo; beh !, siamo nelle mani – per fortuna salde e sagge – del nostro ottimo Capo dello Stato.
    Intanto, ci teniamo – e questa è la cosa più importante – la nostra “sana e robusta Costituzione”, democratica, repubblicana, antifascista.

    Buon lunedì !

    Roberto Caligaris

    5 Dicembre, 2016 - 10:44
  5. E pensare che credevo di essere l’unica a votare NO!!

    5 Dicembre, 2016 - 12:06
  6. Federico Benedetti

    Al mio paese e in tutta la provincia il NO ha prevalso sul sì, magari di misura come a Ferrara città. Per la prima volta il popolo non ha seguito le indicazioni ufficiali del Partito che qui fa il bello e il cattivo tempo.
    In tutta Italia, a parte la provincia di Bolzano (e chissà come mai?) solo qualche provincia dei feudi rossi tosco-emiliani/romagnoli hanno votato sì (e con fatica). Al Sud mi sembra che non abbiano gradito le fritture di pesce promesse dal Governo e dai potentati locali.

    Al seggio ho incontrato un mio ex compagno di classe che, tempo fa, era candidato con Rifondazione Comunista (oggi non saprei dove milita e non gliel’ho chiesto); l’ho salutato dicendo: “Finalmente, almeno per una volta, la pensiamo allo stesso modo”. Mi ha risposto con una risata, ma ha tenuto a precisare che restiamo su schieramenti diversi, che lui ha votato per difendere la Costituzione antifascista e che io volevo solo mandare a casa Renzi… Gli ho risposto in dialetto, augurandogli amichevolmente quei “cancheri” che si scambiavano anche Peppone e Don Camillo.
    Il nostro piccolo mondo è sempre uguale, l’anomalia è stata Renzi e il suo partito della Nazione, che speriamo venga definitivamente archiviato.
    Dovevate vedere i dirigenti del PD come erano tesi e lividi!
    Contando le facce dei votanti, quando sono arrivato io al seggio, subito dopo pranzo, avevano già capito che avrebbero perso il referendum.
    Momamma! Che espressioni da funerale!
    Il vento è cambiato.

    5 Dicembre, 2016 - 13:11
  7. picchio

    Ha vinto il piccolo Davide di fronte al Golia dei poteri forti
    beh, Federico un D’alema tanto per dire il nome di sostenitore del no non risponde certo alla tua descrizione..
    Cristina Vicquery

    5 Dicembre, 2016 - 13:21
  8. picchio

    mi spiace luigi e capisco come ti senti, io che invece sono stata contro Renzi fin dalle primarie lo vedo come un epilogo naturale della sua maniera di fare il premier…
    Lo ringrazio per la le legge sulle Unioni civili, mentre sono critica sulla buona scuola e il jobs act.
    vedremo il futuro…viviamo in tempi interessanti.
    cristina vicquery

    5 Dicembre, 2016 - 13:26
  9. Lorenzo Cuffini

    Ben, se è per questo, Federico sostiene anche ” quanti musi lunghi tra i ricchi”, mentre mi pare che i berluscones di mezz’Italia, che proprio pauperes non sono, stiano beati a cantar vittoria insieme al loro capo….
    🙂

    5 Dicembre, 2016 - 13:29
  10. picchio

    infatti Lorenzo… 🙂
    ma il mito del complotto plutogiudaicomassone è duro a morire
    cristina vicquery

    5 Dicembre, 2016 - 13:40
  11. Federico Benedetti

    Lorenzo,
    dove lavoro io i “piani alti” erano tutti per il sì, mentre i piani bassi tutti per il NO, i quartieri centrali e borghesi delle città hanno votato per il sì, i quartieri popolari per il NO. La mia percezione è questa, poi fate vobis.

    picchio,
    lasciamo pure perdere D’Alema (che però non è che conti poi così tanto), ma tra i poteri forti possiamo includere Confindustria, Unione Europea, giornalisti e banchieri (Bankitalia, BCE, grandi agenzie finanziarie, Barclays, Morgan Stanley, Credit Suisse, Stadard&Poor’s, Deutsche Bank,…), Marchionne, De Benedetti, Coldiretti, Santoro e Lerner…

    5 Dicembre, 2016 - 13:44
  12. Federico Benedetti

    picchio,
    ma poi tu hai votato sì?

    5 Dicembre, 2016 - 13:45
  13. Lorenzo Cuffini

    Sti famosi ” vobis” non so che facciano, Fede.
    Io faccio così: ti dico:la tua percezione è questa, ma la realtà credo sia piu’ traversale e casinata.Per questo la vittoria del no è stata così consistente ( ed era pure facilmente prevedibile e prevista).

    5 Dicembre, 2016 - 14:00
  14. Lorenzo Cuffini

    Quanto ai mitici poteri forti, si sa ormai da mo’ che , in termini di voto, possono una fava: anzi, come TRUMP e Berlusconi prima di lui insegnano, il loro appoggio porta voti all’avversario.

    5 Dicembre, 2016 - 14:04
  15. picchio

    si federico ho votato si perchè a me renzi non piace, ma non sono andata a votare per le elezioni, ma per un referendum costituzionale.
    cristina vicquery

    5 Dicembre, 2016 - 14:06
  16. Federico Benedetti

    Fino alla fine Renzi si è rivelato un populista. Nel discorso di questa notte ha millantato meriti che non ha (su ripresa economica e lotta alla disoccupazione) e ha protestato contro i “cattivoni” che non lo hanno capito e seguito.
    Come un bambino contrariato dai compagni di gioco, prende la palla e se ne va.
    Avrebbe fatto meglio a dare le dimissioni da segretario del PD (partito che ha lacerato forse irrimediabilmente) e non anticipare le dimissioni, ma affidare le sorti del suo governo al Presidente della Repubblica. Fino all’ultimo è prevalso il suo egocentrismo ed è mancato il senso dello Stato e il rispetto per gli Italiani.
    Le Borse europee non stanno disperando, nel mondo nessuno sentirà la sua mancanza.

    5 Dicembre, 2016 - 14:07
  17. picchio

    nel mondo nessuno sentirà la sua mancanza
    Purtroppo questo ormai succede a prescindere dal premier, a livello internazionale contiamo zero…già dai tempi di Berlusconi.
    cristina vicquery

    5 Dicembre, 2016 - 14:11
  18. Federico Benedetti

    picchio,
    lo stesso vale per me: se fosse stata una buona riforma l’avrei votata anche se l’avesse proposta Dracula. Non l’ho giudicata buona e ho votato NO.
    La personalizzazione e il valore politico imposto dalla campagna referendaria di Renzi ha solo rafforzato la mia decisione.

    5 Dicembre, 2016 - 14:12
  19. Lorenzo Cuffini

    Di nessun politico italiano pare che abbiano mai sentito la mancanza, Fede bello, nel mondo….
    🙂
    Goditi la giornata di suggestione sul vento cambiato. Che domani è un altro giorno. Piccola evidenza: Renzi ha preso la palla e se n’è andato, ma per restare ben piantato al centro della scena. Anzi, con le mani libere…E si puo’ star certi che quel 40% , fallimentare in un’ottica di referendum, sarà la base su cui ha già iniziato a lavorare in vista elezioni politiche.
    Chi si lascia andare a de profundis, temo dovrà attendere fino a quella data.

    5 Dicembre, 2016 - 14:21
  20. LuigiMortari Fides

    Fino alla fine Renzi si è rivelato un populista.
    Certo che, detta da chi difende Salvini, questa fa crepar dal ridere.
    Ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah!

    5 Dicembre, 2016 - 14:32
  21. picchio

    renzi non è mai stato un populista, anzi il contrario..fosse stato un populista non avrebbe mai fatto la riforma a della buona scuola così invisa alla maggioranza degli insegnanti ( di cui molti sono elettori del Pd), Di questo bisogna dargli atto
    cristina vicquery

    5 Dicembre, 2016 - 14:46
  22. Fabrizio Scarpino

    La riforma Costituzionale nel suo complesso mi aveva convinto e, pur non avendo io simpatie renziane, ho ieri votato SI’ , ritenendo l’impianto di riforma un mattone importante verso la difficilissima risalita della china dalla crisi economica.

    I miei concittadini nella stra-grande maggioranza la pensano diversamente.
    Ne prendo atto e rispetto.

    Buon pomeriggio a tutti.

    5 Dicembre, 2016 - 15:22
  23. Federico Benedetti

    Ma quanto vi rode sta sconfitta!

    PS:
    picchio, può anche darsi che come populista Renzi non abbia saputo fare i suoi conti o che si sia illuso di essere talmente affascinante da far innamorare di se’ gli Italianai…

    5 Dicembre, 2016 - 15:22
  24. picchio

    confondi populista e narcisista, federico

    Ma quanto vi rode sta sconfitta!?????
    non ci sono commenti che giustifichino questa tua affermazione, federico
    Cristina Vicquery

    5 Dicembre, 2016 - 15:28
  25. picchio

    e poi federico
    sino a ieri l’altro scommettevi sul fatto che Renzi mai si sarebbe dimesso, oggi ti lagni perchè lo ha fatto?
    cristina vicquery

    5 Dicembre, 2016 - 15:31
  26. Lorenzo Cuffini

    Vi, chi?

    5 Dicembre, 2016 - 16:09
  27. Federico Benedetti

    picchio,
    e chi si lagna?
    Sto festeggiando!
    Dico però che uno statista che avesse a cuore la stabilità, la governabilità, ecc.. avrebbe agito diversamente. CVD
    Un caro saluto a tutti.
    State sereni!

    5 Dicembre, 2016 - 16:18
  28. maria cristina venturi

    Per la serie “VAE VICTIS”

    La povera Merkel, dopo che Hollande ha dato le dimissioni , e Renzi è “andato a sbattere” sul referendum : .. sta come d’autunno sugli alberi le foglie….

    🙂 🙂

    5 Dicembre, 2016 - 17:27
  29. Andrea Salvi

    “Cosi’ il PD ha rottamato se stesso” e’ il titolo di un interessante articolo che compare sul sito internet de La Stampa http://www.lastampa.it di oggi 5 dicembre. Non me ne voglia Luigi se cito la concorrenza della suo giornale, ma e’ scritto bene e fa riflettere su come nella politica sentimenti deteriori, ben lontani da una visione “alta”, prevalgano a volte addirittura sull’ interesse del partito stesso a cui si appartiene…

    5 Dicembre, 2016 - 22:09
  30. Marcello Ciampi

    Hanno vinto i partiti che tutti compatti (tranne uno) hanno votato NO, nella speranza di poter tornare al proporzionale. Speriamo che il colpo non gli riesca. Come per la Brexit e per Trump, gli elettori hanno voluto punire i potenti, ma hanno finito per punire sé stessi. Speriamo che i danni siano contenuti.

    5 Dicembre, 2016 - 23:59
  31. Federico Benedetti

    Perchè dici “punire se stessi”? Perchè non hanno obbedito alle indicazioni dell’establishment? O perchè hanno votato diversamente da come avresti fatto e hai fatto tu?

    6 Dicembre, 2016 - 8:56
  32. Marcello Ciampi

    Molto banalmente perché la riforma era una buona riforma. E se ne sono privati.

    6 Dicembre, 2016 - 10:03
  33. Marcello Ciampi

    La mia sensazione è che molti abbiano votato “altro”, dimenticandosi di dare uno sguardo al quesito referendario.

    6 Dicembre, 2016 - 10:06
  34. maria cristina venturi

    Il difetto della sinistra come diceva ieri sera in televisione il prof. Massimo Cacciari,e‘che non impara mai nulla dalle sconfitte perche‘incapace di autocritica e incapace ormai di rappresentare gran parte del popolo.
    Lo dimostrano molti interventi di queste ore. Dallo sprezzante giudizio di Martin Schultz socialista tedesco “E‘ stato un voto emotivo“,alla frase di Marcello Ciampi sugli elettori che hanno punito se‘stessi. Non passa MAI per la mente di costoro che magari(magari) possano aver LORO torto,aver fatto degli errori e che il popolo non abbia votato emotivamente ma proprio giustamente perche‘loro sono degli incapaci e degli inetti e le liro riforme pasticciate delle vere e proprie “ puttanate“ sempre per citare l‘autorevole opinione del prof. Cacciari (che ha votato si ed e‘del PDa. Ma e‘anche una delle poche persone intelligenti).

    6 Dicembre, 2016 - 11:24
  35. maria cristina venturi

    Oggi sul Corsera c‘e‘ la nostalgica foto di un summit di sette mesi fa:intorno al tavolo ci sono Cameron,Obama,Hollande,Renzi e la Merkel.
    Sono passati sette mesi ed e‘sopravvissuta (politicamente) solo la Merkel¡ Obama ha chiuso,Cameron ha perso con la Brexit,Hollande dopo che i sondaggi lo davano al minimo storico di popolarita‘ ha deciso di non ricandidarsi,Renzi. ha ricevuto un bel NO dagli italiani.
    Sembra il romanzo di Agatha Cristie:
    E poi non rimase nessuno“ Sottotitolo :i Dieci piccoli indiani.

    6 Dicembre, 2016 - 11:34
  36. Marcello Ciampi

    Renzi ha sbagliato a rompere il patto del Nazareno al momento dell’elezione del Presidente della Repubblica.

    Gli italiani hanno sbagliato a bocciare una buona riforma di cui l’Italia aveva bisogno, fidandosi di proporzionalisti partitocratici anni Ottanta e populisti demagoghi dell’ultima ora.

    La personalizzazione (di cui tanto si parla) mi sembra soprattutto una colpa del fronte del NO.

    Speriamo di non pagarne troppo le conseguenze.

    6 Dicembre, 2016 - 12:36
  37. Federico Benedetti

    Condivido la riflessione di Maria Cristina Venturi.

    Marcello,
    forse questa riforma piaceva a te, ma era una pessima riforma, contestata e critica da moltissimi costituzionalisti ed esperti anche politicamente vicini al Pd e all’attuale maggioranza di governo. Brutta riforma pasticciata che, fortunatamente, è stata bocciata dal referendum.
    Tra l’altro i mezzi impegati dal Governo per “convincere” (e comprare) gli indecisi sono stati talmente ingenti che la vittoria del NO rappresenta veramente un buon segnale per la democrazia italiana. Come ha detto Giorgia Meloni, gli italiani non si sono fatti comprare da una frittura di pesce ( e sappiamo che non si tratta di calamari, ma che si è speso tantissimo, in deficit, per offrire qualche 80 euro in cambio di un sì).
    Dalla Gruber ho visto un’analisi che spiegava come negli ultimi dieci giorni una quota altissima di indecisi ha scelto di andare a votare e di votare NO: l’iperpresenzialismo di Renzi, la ripetizione ossessiva (e bugiarda) dei meriti del Governo, i toni esasperati (principalmente del fronte del sì) NON HANNO CONVINTO GLI ITALIANI.
    Suggerirei sommessamente, come ha già scritto Maria Cristina, un po’ di autocritica.

    6 Dicembre, 2016 - 13:23
  38. LuigiMortari Fides

    Suggerirei sommessamente, come ha già scritto Maria Cristina, un po’ di autocritica
    L’autocritica, Federico, prima di suggerirla agli altri, normalmente si fa su se stessi (auto-critica: criticare se stessi).
    Adesso è piuttosto il momento della responsabilità, per evitare che l’agone politico metta definitivamente in stallo questo disgraziato paese.

    6 Dicembre, 2016 - 13:52
  39. Marcello Ciampi

    Sono due discorsi differenti: la qualità della riforma e le colpe del PD.

    La riforma era una buona riforma (non ottima, ma buona). Moltissimi costituzionalisti l’hanno criticata; moltissimi altri l’hanno appoggiata.

    Sulle colpe del PD posso concordare con te.

    Sui mezzi messi in campo in campagna elettorale non sarei tanto categorico: c’erano tutti i partiti da una parte e mezzo PD dall’altra…

    6 Dicembre, 2016 - 13:55
  40. Lorenzo Cuffini

    vedo con spasso che ci si è affrettati a passare Renzi da “sbattuto” a morto e sepolto.
    Eeeeeerrrore.
    Il pallino resta nelle sue mani.
    Fino alle elezioni vere.
    E anche lì……
    🙂
    Naturalmente, resta a vedere se sia un bene o un male. Ma questo attiene alla valutazione soggettiva

    6 Dicembre, 2016 - 14:41
  41. Sono contenta che sia rimasto il Senato. In quanto al titolo V avrei votato sì, ma non era possibile scindere i quesiti. Non dovevano fare un quesito unico.

    6 Dicembre, 2016 - 19:17
  42. LuigiMortari Fides

    Al voto subito?!?!
    Ecco un’altra idea “super intelligente” per poi trovarci fra tre mesi punto e daccapo.
    Che paese disgraziato!

    7 Dicembre, 2016 - 8:10
  43. Enrico Usvelli

    Noto che a Marcello non piace il sistema proporzionale. Il fatto è che in Italia non ci sono democratici e repubblicani o conservatori e laburisti che giustifichino una legge elettorale basata su un sistema bipolare. Il panorama dei partiti (e delle opinioni politiche degli Italiani) è variegato e cercare di cambiare imponendo dall’alto leggi elettorali pro-bipolarismo è antidemocratico e probabilmente inutile (finora almeno lo è stato).

    7 Dicembre, 2016 - 10:05
  44. LuigiMortari Fides

    Viene prima la rappresentatività o la governabilità?
    E’ possibile garantire contemporaneamente rappresentatività e governabilità?
    In una nazione “normale” dove non si viva in un clima di continua campagna elettorale o in cui venga testato giornalmente l’indice di gradimento di un governo o di un premier forse sì.
    Nel nostro disgraziato paese, in cui si cerca di mandare a casa un governo dopo che si è insediato, certamente no.

    7 Dicembre, 2016 - 10:16
  45. Marcello Ciampi

    È vero, caro Enrico. Il proporzionale non mi piace.
    I partiti italiani non sono un granché (concordo), ma sono convinto che il maggioritario li costringerebbe a cambiare.
    Ed è per questo che oggi sognano tutti il ritorno al proporzionale.

    Finora una vera svolta maggioritaria in Italia non c’è mai stata. E se ci fosse non sarebbe per nulla antidemocratica.

    Abbiamo avuto dei sistemi misti, che sono senza dubbio meglio del proporzionale puro, ma che non danno il risultato sperato che è quello di creare un legame diretto tra eletto ed elettore e di sganciare i parlamentari dalle segreterie dei partiti.

    Ovviamente il proporzionale ha i suoi vantaggi e nessun sistema fa miracoli, ma io sono -ad esempio- convinto che se Israele avesse avuto una legge elettorale maggioritaria di tipo anglosassone (al posto del proporzionale che ha), la pace con i palestinesi sarebbe stata fatta già 40 anni fa, alla faccia dei piccoli partiti religiosi di destra e di sinistra che ricattano da decenni i governi di Gerusalemme.

    7 Dicembre, 2016 - 11:36
  46. maria cristina venturi

    Questo e‘il momento della responsabilita‘.
    Giusto:e‘il momento che la classe politica al potere non solo in Italia ma in Europa si prenda le proprie RESPONSABILITA‘per aver portato alla sfacelo non solo l‘economia,ma la sicurezza sociale,la giustizia,i valori familiari e le culture nazionali. Una classe politica europea che non si prende la responsabilita‘del proprio fallimento ma che continua a incolpare il “popolo“ ignorante per le scelte anti europeiste e anticasta,nrosolo portera‘alla rovina l‘Europa,ma sara‘CORRESPONSABILE come ha fatto notate il prof. Cacciari dell‘ascesa dellw destre estreme. La cecita‘con cui molti leader odierni non vedono la trave nek proprio occhio ma solo il bruscolo nell“occhio degli avversari,portera‘alla triste condizione di ciechi che guidano altri ciechi e che si lamentano se alla fine il /popolo bue/non li segue piu‘
    Il popolo sara‘si‘ignorante e bovino,ma l“istinto lo avverte quando le cosiddette elite illuminate sono invece cieche e il seguirle sarebbe suicida.
    Merkel,Junker,Mattarella,Valls, la BCE ecc. ecc. si sono accorti che ormai il popolo non crede piu‘in loro¿ O. cosa ci vuole ancora pet farglielo capire¡

    7 Dicembre, 2016 - 16:24
  47. Enrico Usvelli

    Caro Marcello,
    il sistema migliore per creare un legame tra eletto ed elettore per me sarebbe che l’elettore potesse scegliere chi votare. Invece questo è l’unico punto su cui praticamente vanno tutti d’accordo: chi eleggere lo decidono le segreterie.
    E provocherebbe più cambiamenti di un Italicum assurdo o di un proporzionale più o meno corretto, perché darebbe la possibilità di mandare a casa certa gente.

    7 Dicembre, 2016 - 16:36
  48. Marcello Ciampi

    Concordo. Con l’uninominale però. Non con il proporzionale. Con il proporzionale si crea un effetto simile a quello delle liste bloccate: non basta infatti prendere molti voti, ma occorre prenderli nella lista giusta.

    8 Dicembre, 2016 - 14:12

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