Un figlio mi abbona al “Fatto” di Travaglio

Sfoglio per la prima volta IL FATTO QUOTIDIANO di Marco Travaglio giunto al numero 5. “Mi sono abbonato al Fatto e vi arriverà a casa per 6 mesi: leggetelo!” diceva l’e-mail di uno dei figli che è a Parigi per il dottorato. E io leggo per essere pronto a discutere con lui e con gli altri figli. A ogni giro di pagina mi investono fastidiose zanzare, come alla sera nel Delta del Po. Ma quattro volte rido e non è acquisto da poco. A pagina 9 trovo un articolo di Andrea Gagliarducci intitolato Il premier e i tentativi di stalking contro Benedetto XVI. La stessa idea non mala la ritrovo in una vignetta di Beppemora a p. 17, intitolata Ratzinger contro le famiglie allargate, dove Benedetto dice: “Troppi papi”.  Nella stessa pagina ho ghignato sul titolo di una rubrica: I travagliati. Ma dove mi sono deliziato è stato nel paginone centrale – il quotidiano oggi ha 20 pagine – dove una foto mostra una scritta su un muro – credo della periferia romana – con accanto la croce celtica, che intima: L’ITALIA A L’ITALIANI – FUORI I RUMENI. Se basta a ogni giorno la sua delizia, io oggi ne ho avute quattro.

58 Comments

  1. roberto 55

    Buona fortuna a “Il fatto quotidiano”: una voce in più, anche se, magari, non sarà coincidente con le mie opinioni, è sempre meglio di una in meno.

    Buona domenica pomeriggio !

    Roberto 55

    27 Settembre, 2009 - 14:20
  2. Leonardo

    Sì, non è male che i giornali si moltiplichino. Basta non leggerli.

    27 Settembre, 2009 - 15:45
  3. Leonardo

    Ringrazio comunque Luigi delle godurie che ci partecipa. Forse sono di gusti più difficili (o forse solo diversi), ma trovo appena passabile solo la prima (non da ridere, ma una millimetrica increspatura delle labbra si può concedere). La seconda è troppo scontata e sembra già vecchia. Incomprensibili per me le ultime due.

    27 Settembre, 2009 - 15:49
  4. Mr. Luigi, e tu ti delizi con queste cose?! 😉

    27 Settembre, 2009 - 16:41
  5. Nino

    Scusa Luigi,
    ma “Il fatto” non è di Travaglio.
    Appartiene ad una cooperativa di giornalisti con la partecipazione di un editore (Fazio, quello di chiare lettere).
    Antonio Padellaro e il Direttore responsabile, nonchè l’ideatore e fondatore.

    Da masochista anch’io mi sono regalato un abbonamento.

    27 Settembre, 2009 - 17:49
  6. Leonardo

    Facendo il gioco della torre, mi accorgo che butterei sempre giù Travaglio, qualunque sia l’alternativa.

    27 Settembre, 2009 - 18:18
  7. lycopodium

    Pag. 9.
    Ottimo e veritiero: qui a Cagliari ne abbiamo fatto esperienza.

    Pag. 17.
    – A parte il riferimento noematico, è giusto che Benedetto si lamenti e ricordi (a cattolici [adulti] e no) che di Papa c’è lui solo.
    – M.T. mi ricorda gli interventi chirurgici di … una volta, quelli perfettamente riusciti, col paziento morto.

    Pag. centrale.
    Di che si lagnano al Fatto? L’hanno voluto o no il 68?

    27 Settembre, 2009 - 19:34
  8. roberto 55

    Oltre che ai “cattolici adulti” ed ai “cattolici non-adulti”, Benedetto XVI dovrebbe, Lyco, ricordare d’essere il Papa anche al nostro Premier (“COMUNISTI, COMUNISTI, FARABUTTI, FARABUTTI !”: e lui come lo definiamo ? “Cattolico – adultero” ?).
    …………………………….. “HO FATTO LA BATTUTA !!!!!!!!!!!!!!!!!!!” ……………….

    Buona domenica sera a tutti !

    Roberto 55

    27 Settembre, 2009 - 20:00
  9. Francesco73

    Buon lavoro a Padellaro, felicitazioni per l’uscita del nuovo giornale.

    Dopodichè, mi pare che in Vaticano abbiano tutte le intenzioni fuorchè quella di mollare Berlusconi.

    I ratzingheriani di sinistra, come molti di voi, dovranno farsene una dolorosa ragione…

    🙂

    28 Settembre, 2009 - 11:13
  10. discepolo

    Ratzinger dixit:
    Ci vogliono politici credenti e credibili, dediti al bene comune e non al proprio interesse
    Il Nostro ,lo è?
    credente forse, credibile un po’ meno………

    28 Settembre, 2009 - 11:28
  11. Francesco73

    L’attuale governo delle cose politiche vaticane, per quanto attiene alla situazione italiana, continua a preferire il Berlusca.
    C’è poco da sottilizzare, per non prenderne atto occorre voltarsi dall’altra parte.

    28 Settembre, 2009 - 11:36
  12. mattlar

    Ne prendiamo atto. Ma che ci trovano di buono?

    28 Settembre, 2009 - 11:59
  13. Marcello

    E’ bello, bullo e chi è più bello di lui è truccato.

    28 Settembre, 2009 - 12:08
  14. No, non sottilizziamo… non sia mai… certo che in Vaticano dovrebbero in genere preoccuparsi di non mollare Altri, semmai mollare altre cose… ma non sottilizziamo… per noi, lamentosi “moralisti”, per di più battezzati e “praticanti”, è duretta non sottilizzare…

    Chissà che quelli che osano voltarsi indietro (e non dico a sinistra né a destra, così, per mettere la mani avanti), non stiano indicando la strada giusta… Lo scopriremo tra qualche anno.

    Non mi risulta nella storia della Salvezza che seguire il mainstream sia “la linea politica” ufficiale della Redenzione e dello Spirito santo. Ma non sottilizziamo.

    ps.non ho ancora letto il nuovo giornale di Padellaro… francamente mi piacerebbe che in Italia ci fosse un quotidiano bello e battagliero di ispirazione cristiana come Lacroix in Francia… ma plaudo al progetto editoriale e ad alcune delle firme coinvolte.

    28 Settembre, 2009 - 12:15
  15. Francesco73

    Mi viene un pò da sorridere, perchè una vasta area di intellettualità cattolica ha saluto con favore due cose:
    la fine del pontificato del troppo carismatico Wojtyla;
    la fine della linea politicistica degli uomini da lui scelti: Sodano e Ruini, che avevano pure la colpa di essere il primo destrorso e il secondo democristiano.

    E che succede? Che si ritrovano con un Vaticano che in mezzo alla bufera e nonostante gli obiettivi scarti e incidenti continua a tenere la barra dritta su Berlusconi, accada quel che accada…

    E’ un paradosso ingeneroso per alcuni, no?

    28 Settembre, 2009 - 12:22
  16. mattlar

    Tu come te lo spieghi, Francesco73?
    Non riesco a capire che tipo di osservazioni vuoi sollecitare…

    28 Settembre, 2009 - 12:27
  17. Francesco73

    Me lo spiego con i troppo diffusi difetti di realismo cristiano, che è comunque diverso dal realismo dei cinici.
    E comunque nessuna sollecitazione. Libere osservazioni e liberi silenzi.

    28 Settembre, 2009 - 12:45
  18. no, mi sembra tutto assolutamente in linea… chi semina vento raccoglie tempesta.

    28 Settembre, 2009 - 13:07
  19. nessun difetto di realismo…
    E poi qual è il problema della bufera?
    La bufera o il fatto che forse ci si affida e si cercano i fari sbagliati?

    La vita umana è piena di bufere. Incluse quelle ecclesiali (con o senza Vaticano).

    Noi possiamo vedere Cristo in persona ammansire la tempesta e camminare sulle acque. E, come Pietro, neanche lì ci fidiamo, crediamo che si possa osare l’incredibile: camminare sulle acque… Anzi, in Italia sì, basta che lo facciano vedere in qualche reality e si possa vincere un 200mila euro…

    Realismo cristiano.

    28 Settembre, 2009 - 13:15
  20. mattlar

    Devo essere rimasto indietro… non capisco più niente.
    Che sono i difetti di realismo cristiano? E il realismo dei cinici? Di quale bufera parlate? Vi prego.. fateci capire di che parlate! 🙂

    28 Settembre, 2009 - 13:18
  21. sto citando Francesco73.

    28 Settembre, 2009 - 13:21
  22. Massimo

    Se ho ben capito, Francesco73 ci ammonisce sul fatto che ciascuno dei passaggi nella politica vaticana, anche quelli auspicati dall’ala “progressista” dei cattolici, si risolve immancabilmente in una soluzione peggiore della precedente.
    La DC del collateralismo era meglio del ruinismo, e il ruinismo era meglio del filoberlusconismo, e così via.
    Sempre se capisco bene, l’invito implicito è a tenerci stretto – con realismo – ciò che abbiamo, perché si finisce immancabilmente dalla padella nella brace.

    28 Settembre, 2009 - 13:31
  23. Francesco73

    Ma no, non c’è nessun invito a conservare lo status quo, la mia era solo una notazione divertita.
    Io del resto sono un wojtyliano convinto, e ho sempre trovato divertente la sofferenza con cui il cattolicesimo progressista (in Italia sono quelli che si definiscono “montiniani” e “morotei”, ma in modo davvero abusivo, basterebbe conoscere Montini e Moro davvero e non le loro immaginette revisionate ad usum Ulivi) viveva il pontificato di Karol il Grande.
    Quando è stato eletto Ratzinger questi ambienti hanno tirato un sospiro di sollievo: persino il panzerkardinal – da uomo dotto e raffinato – li rassicurava su una maggiore sobrietà, un minor politicismo, minor confusione da gioventù vociante, meno epopee da rockstar…
    Ora patiscono, però, una gigantesca delusione politica: il Vaticano di Benedetto sta con l’odiato Berlusconi, in modo e forme che al confronto persino Sodano e Ruini sembrano due pericolosi sinistri…
    E ci sta dopo tutto quel che è successo: escort, caso Boffo, ecc.ecc.ecc.
    Ci sta perchè evidentemente non si fida degli altri, ed è tutto dire.
    Insomma, la cosa è appunto paradossale e abbastanza comica.

    28 Settembre, 2009 - 14:05
  24. Io vi leggo sempre con interesse e sto cercando di capirci qualcosa 🙂

    – Parlando di politica, e non di religione, se uno stato vuole l’accordo e la pace con un altro stato (nonostante ideologie, programmi, ecc., diversi – nonostante i capi di stato poco raccomandabili), non è questa fare della buona politica? (mi viene in mente l’USA con il Kenya) 🙂

    – Chi mi sa dire, per favore se nella nostra nazione sono di più i quotidiani con idee di sinistra o quelli con idee di destra? Solo quotidiani e settimanali di politica, please.

    Grazie ragazzi 😉

    28 Settembre, 2009 - 14:31
  25. Non so.

    A me non sembra che tutti quelli che avevano da dire su GPII siano stati entusiasti di BXVI… sono due persone e personalità molto diverse. Anche se erano tra loro assai vicine, tra l’altro.

    Inoltre le critiche a GPII erano in genere molto collegate al fatto che ha lasciato – dal punto di vista dell’impronta pastorale e non solo “istituzionale” – troppo campo libero, in Italia, a Ruini (e solo a lui)… Questo nel mio caso, l’unico aspetto di cui potrei “dispiacermi” del pontificato di GPII.

    28 Settembre, 2009 - 14:42
  26. Leonardo

    Insomma, tutti papi, così come tutti allenatori della nazionale, tutti ministri dell’economia, tutti cantanti ecc. ecc.

    (io, tanto per non allargarmi, delle volte gioco a Spirito Santo e immagino cosa avrei fatto al conclave del 1958 …)

    28 Settembre, 2009 - 15:00
  27. Massimo

    Parliamo di chiesa e politica o di politica ecclesiale?
    Comunque, sono tra quelli che non danno un giudizio positivo del pontificato di GPII (non parlo della persona, comunque un sant’uomo, ma delle scelte che ha sostenuto o avallato); il motivo è che quel papato ha puntato tutto sul rafforzamento del ruolo (anche carismatico) di Pietro a scapito della chiesa locale, sull’emotività delle grandi adunate invece che sulla fatica della formazione delle coscienze. Ha dato uno spazio spropositato ai movimenti a scapito della chiesa “comune”. E ha represso non poco i teologi. Ha infine consentito l’ascesa nei gangli della struttura gerarchica di un numero di pretini e monsignori carrieristi di dubbio valore e dotati di scarsa sensibilità pastorale, per cui i vescovi degli anni ’60 ’70 e ’80 ci sembrano dei giganti confrontati a quelli di oggi. Non so se questa involuzione sia dipesa da Ruini, come afferma il moralista, o se sia stata una scelta diretta del papa, ma propendo piuttosto per la seconda ipotesi.
    L’elezione di Ratzinger, in totale continuità con questa impostazione e ovvio coronamento dei 25 anni precedenti, non mi ha certo rallegrato. Però ha ragione Francesco73: si sperava almeno in «una maggiore sobrietà, un minor politicismo, minor confusione da gioventù vociante, meno epopee da rockstar». Su questo in effetti siamo stati accontentati. Se posso esprimere un giudizio anticipato sul papato di Benedetto direi semmai: “calma piatta”. Se sia meglio o peggio, ad oggi non saprei dirlo.

    28 Settembre, 2009 - 15:01
  28. Gabriella non so risponderti perché è una suddivisione un po’ rozza. A spanne, con la mazzetta dei giornali alla mano, ti direi a spanne che è un pareggio… conquistato negli ultimi anni soprattutto dai successi in edicola (per quanto il settore sia in crisi nera) di Libero e la fidelizzazione dei lettori de Il Giornale, e la prossima sparizione annunciata di quotidiani come Liberazione e Terra, nati praticamente solo con dietro i finanziamenti pubblici.

    In Tv è più facile stabilire il peso dei due piatti. Anche e soprattutto fuori dai programmi di stretta informazione (e che sono culturalmente molto incisivi perché arrivano anche a chi non legge quotidiani e settimanali).

    Il media più interessante – a parte l’universo internettiano – resta la radio. Nonostante un grande sforzo di rastrellamento di spazi, emittenti e palinsesti da parte di Mondadori e Mediaset… si trovano programmi di informazione che comunque la si pensi meritano di essere ascoltati.

    28 Settembre, 2009 - 15:03
  29. Francesco73

    Leonardo, tu al conclave del ’58 avresti votato per Gregorio XVII…

    28 Settembre, 2009 - 15:03
  30. guarda Leonardo, c’è uno che commenta nel blog che ha già pronto il nome da papa… Sarebbe il primo papa con moglie e figli… ach!… no, Marcello, non saresti il primo 😉

    28 Settembre, 2009 - 15:15
  31. Nino

    “(io, tanto per non allargarmi, delle volte gioco a Spirito Santo e immagino cosa avrei fatto al conclave del 1958 …)”
    ———–

    Effetti collaterali del peyote.

    28 Settembre, 2009 - 16:27
  32. targum55

    “I ratzingheriani di sinistra, come molti di voi, dovranno farsene una dolorosa ragione…”

    finiranno tutti a spalar carbone nelle miniere di messer satanasso.

    28 Settembre, 2009 - 16:43
  33. Marcello

    Ti prego, moralista, non solleticare i miei deliri di onnipotenza…
    … in ogni caso, confermo. Ho già il nome pronto e ogni tanto mi esercito per dirlo in latino.

    28 Settembre, 2009 - 16:53
  34. Nino

    @moralista
    “Questo nel mio caso, l’unico aspetto di cui potrei “dispiacermi” del pontificato di GPII.”
    ————-

    Nessun dispiacere riguardo alla prelatura personale?

    28 Settembre, 2009 - 17:48
  35. Leonardo

    Nino mio bello, la differenza tra me e voi è che io non mi prendo (troppo) sul serio, voi (purtroppo) sì.

    28 Settembre, 2009 - 17:57
  36. parlo solo di cose di cui ho potuto verificare gli effetti.

    28 Settembre, 2009 - 17:57
  37. Nino

    “io non mi prendo (troppo) sul serio, voi (purtroppo) sì.”
    ——–
    Punti di vista-
    Chi dilettandosi sviluppa il pupo che è in se
    e chi invece pensa che il tempo delle mele è finito.

    28 Settembre, 2009 - 18:37
  38. mattlar

    Ladies and gentlemen, signore e signori,
    per la serie: “Lei non sa chi sono io”….

    “Nino mio bello, la differenza tra me e voi è che io non mi prendo (troppo) sul serio, voi (purtroppo) sì”…

    28 Settembre, 2009 - 19:10
  39. Leonardo

    Q.E.D.

    28 Settembre, 2009 - 20:53
  40. principessa

    Aiuto! Luigi!
    urge un altro post…

    28 Settembre, 2009 - 21:20
  41. Nino

    @moralista
    “parlo solo di cose di cui ho potuto verificare gli effetti.”

    ——–
    Se ne puo dedurre che la tua sia una vita di silenzi?

    PS: te vojo bbene assaje.

    28 Settembre, 2009 - 21:36
  42. fiorenza

    Era da dimostrare?
    “Io… delle volte gioco allo Spirito Santo”. “Bene!” dico io. Lo faceva anche il già citato -da me- signor G: “Io se fossi Dio”. A me piaceva anche quando cantava “Non insegnate ai bambini” (“Non insegnate ai bambini la vostra morale/ è così stanca e malata/ potrebbe far male/Coltivate voi stessi il cuore e la mente/date importanza all’amore/il resto è niente/ Giro giro tondo…”).
    Diceva anche, Leonardo, alle 15: “tutti cantanti”. “Magari!”, dico ancora io.

    28 Settembre, 2009 - 21:38
  43. lycopodium

    Deludenti, davvero deludenti, queste 7 ore e 4 minuti di commenti.

    28 Settembre, 2009 - 22:05
  44. roberto 55

    Confesso che non ci sto capendo più nulla: va bè (“normale”, dirà qualcuno).
    Prima, però, che Luigi apra un altro “post”, mi puoi, Leonardo, spiegare che vuol dire “Q.E.D.” ? E’ un nuovo “serial” ?

    Buona notte a tutti !

    Roberto 55

    28 Settembre, 2009 - 22:46
  45. fiorenza

    Che però lycopodium ha ragione, questo, roberto55, si capisce.
    Continuo a deluderti, lyco (anche se mi dispiace tanto) e ti spiego cosa c’era detro il mio commento: c’era il preciso ricordo di una frase con cui uno dei ragazzzi del collegio a cui ho già accennato una volta, descrisse, alla fine, il nostro così assurdo -indescrivibile- gruppo: “Quando penso a noi, ci vedo tutti contenti insieme sugli alberi a cantare”. Davvero erano diventati tutti cantanti. E Giorgio Gaber mi ricorda quei tempi, e loro. E quando qualcuno, qui, canta invece di urlare, ancora mi ricorda loro.

    28 Settembre, 2009 - 23:38
  46. Nino

    Nel lontano 1961 in quello che era all’epoca il cinema Salone Margherita di Roma in via due macelli giravano “l’anno scorso a Marienbad” considerato un cult, tra gli attori protagonisti Giorgio Albertazzi.

    Silenzio di tomba in sala, fine del primo tempo. Si accendono le luci, tra gli spettatori sguardi interrogativi, dalle prime file si alza un tipo, capelli lunghi, colletto alto, si gira verso il pubblico, e mentre si avvia ad uscire esclama un possente “ e ve saluto” accompagnato con il gesto delle braccia piegate verso il petto.

    Il pubblico rompendo quel silenzio con un grido liberatorio “ridatece li sordi” si avvia verso l’uscita.

    Esco anch’io stasera ma, tranquilli, non chiederò i soldi indietro.
    Buonanotte.

    29 Settembre, 2009 - 0:03
  47. Clodine

    Come sempre sottoscrivo il post di Massimo delle 15,01 specie sull’analisi circa Giovanni Paolo II (dubbi e perplessità) e la riflessione sui movimenti, a mio avviso, assolutamente fuori, out,come shegge impazzite, cellule disperse nella nebulosa del credo “fai da te”

    E poi…come direbbe Ubi, affidiamoci a Elio le storie tese. Ehh….ragazzy…che dire…delusione!!!!!La delusione è la perdita di una verità che non siamo stati noi a scegliere di perdere.

    29 Settembre, 2009 - 7:08
  48. Leonardo

    Domandare è sempre lecito, rispondere è cortesia. A Roberto: Q.E:D. sta per “quod erat demonstrandum”, “come volevasi dimostrare”, e si riferiva alla invincibile seriosità di certi burbanzosi, molto conciliari ma poco concilianti.

    29 Settembre, 2009 - 9:44
  49. fiorenza

    Buona festa dei Santi Arcangeli, in particolare a tutti i Michele, Gabriele (ciao Gabriella!) e Raffaele (ciao Raffaele Savigni).

    29 Settembre, 2009 - 10:01
  50. caro Nino, magari… in effetti, sarebbe meglio che mi stessi zitto, qualche volta…
    😉

    29 Settembre, 2009 - 10:05
  51. Nino

    T.L.F.N ( To Leo From Nino)

    Qui non sei a scuola a fare lezione e a dare lezioni ai tuoi malcapitati alunni
    ( semmai fossi un insegnante come intuisco ).

    Deponi il matitone doubleface blu/rosso e prova a sederti nei banchi come tutti qui.

    Prova a concentrati sul significato del verbo “irridere” e forse ti sarà più agevole capire il senso del verbo “conciliare” e dei suoi derivati.
    V.S.O.P.
    ————-
    Brava Fiorenza, mi associo ai tuoi auguri di felice onomastico a tutti gli amici con la finale in “ele”

    29 Settembre, 2009 - 10:11
  52. mattlar

    Lo sapete la differenza tra me e voi? Conciliari e poco concilianti… Quod erat demonstrandum… etc etc
    Quanto aiutano a semplificare la vita i pregiudizi, eh!!! Permettono pure di non pensare. Peccato perché, quando si tratta di persone intelligenti, è un piacere confrontarsi da lati diversi e anche contrapposti.

    29 Settembre, 2009 - 10:49
  53. Grazie per gli auguri! 🙂

    29 Settembre, 2009 - 15:07
  54. roberto 55

    Grazie, Leo: ne ho imparata una in più.
    Buon onomastico a tutti i Michele, le Michela, i Gabriele e le Gabriellla che mi leggono !

    Roberto 55

    29 Settembre, 2009 - 22:23
  55. roberto 55

    …. dimenticavo: buon onomastico anche a Raffaele Savigni !

    Roberto 55

    29 Settembre, 2009 - 23:09
  56. lycopodium

    Auguri agli Arcangeli qui presenti.

    29 Settembre, 2009 - 23:28

Lascia un commento