Venerdì della Misericordia con i ragazzi della droga

Ieri pomeriggio Francesco ha svolto il secondo Venerdì della Misericordia, dopo quello del 15 gennaio, facendo una visita a sorpresa ai ragazzi di don Picchi, nella comunità di recupero per tossicodipendenti “San Carlo” del Ceis, vicino a Castel Gandolfo. Nel primo commento il racconto del presidente del Ceis e il link alla cronaca dell’Osservatore Romano.

11 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Abbracciandoci a uno a uno. «Siamo rimasti senza parole quando abbiamo visto l’auto con il Papa entrare nella struttura dove i nostri ragazzi combattono ogni giorno la loro battaglia per tornare alla vita. Francesco era senza scorta. Il Papa si è intrattenuto a lungo con ciascuno come un padre premuroso, ascoltando le storie e abbracciandoci a uno a uno. Alcuni ragazzi gli hanno mostrato le foto delle loro famiglie, dei loro figli e il Papa ha avuto per tutti una parola di speranza e una benedizione»: è il racconto della visita fatto da Roberto Mineo, presidente del Ceis.

    http://ilsismografo.blogspot.it/2016/02/vaticano-venerdi-di-misericordia-del.html

    27 Febbraio, 2016 - 19:46
  2. roberto 55

    Ma non c’è nessuno, in

    28 Febbraio, 2016 - 18:06
  3. roberto 55

    Ma non c’è nessuno, in questo fine – settimana, nel “pianerottolo” ? Mah !, che silenzio …………..

    Comunque sia, buona serata (qui a Nordest piove sempre).

    Roberto Caligaris

    28 Febbraio, 2016 - 18:08
  4. Luigi Accattoli

    Roberto grazie della visita. Che ne sia del calo dei commenti non so dire. La frequenza al blog è quella di sempre ma si direbbe che il commento in trasparenza non invoglia quanto quello in copertura. Vedremo come evolve.
    Forse sono stato da San Leopoldo in contemporanea a un pellegrinaggio della parrocchia di Mirano di cui hai detto: riempivano la chiesa e il prete accompagnatore diceva “la nostra è la prima parrocchia del Patriarcato eretta dal Patriarca Ce, che la volle intitolare a San Leopoldo”. Domanda per conferma: Mirano appartiene al Patriarcato di Venezia?
    Anche a Roma piove. Poco fa per via Cavour passava una manifestazione di Ucraini cattolici con gli altoparlanti sotto l’acqua.

    28 Febbraio, 2016 - 18:34
  5. Luigi Accattoli

    Roberto quelle mie domande stavano a segnalare quante mai cose sono intorno a noi delle quali magari non sappiamo. L’aggiornamento delle conferenze lo faccio, ma stavolta sono indietro.

    28 Febbraio, 2016 - 18:39
  6. roberto 55

    Grazie, Luigi: mi sono accorto che m’era inavvertitamente “partito” il commento, mentre ero ancora in fase di scrittura.
    A domanda rispondo: Mirano non appartiene al Patriarcato di Venezia, ma (come il mio paese) alla Diocesi di Treviso; i pellegrini che hai “incrociato” nella visita alla tomba di San Leopoldo Mandic potrebbero, forse, provenire da una parrocchia del popoloso quartiere di Favaro (sito alla periferia est di Mestre), che pure m’è venuto in mente essergli dedicata.
    Hai, per caso, pensato, Luigi, alla possibilità, per i frequentatori del “blog”, di ripristinare la facoltà d’uso dei “nicknames” ?
    Un caro saluto a te ed a tutti.

    Roberto Caligaris

    28 Febbraio, 2016 - 21:55
  7. Luigi Accattoli

    No Roberto non torno indietro: dieci anni con i “nicknames” e ora altri dieci senza.

    29 Febbraio, 2016 - 14:26
  8. Luigi Accattoli

    Da un visitatore che ha difficoltà di salute ricevo questo messaggio:

    Caro Luigi, mi pare che il blog abbia preso una bella piega e non prendertela se qualcuno ritiene di non avere nulla da commentare: significa che condivide in cuor suo il tuo post e vuole conservare le tue parole. Ti percepisco di grande vitalità, e questo mi è di incoraggiamento. Io accetto le prove di questo tempo. Spesso la stanchezza mi sopraffà, non capisco e non chiedo, mi fermo dinanzi a Lui continuamente, cosciente che è nella mia storia in ogni momento, e pur nella sfiducia lo guardo, continuo a rimanere davanti a Lui. Ti abbraccio.

    29 Febbraio, 2016 - 16:23
  9. Lorenzo Cuffini

    Per il poco che vale, detto da me, “continuare a rimanere davanti a Lui, guardandolo, pur nella sfiducia “, è il massimo che Gli possiamo dare.
    E sono convinto che Lui lo sappia, e ne sia pieno di commozione e di gratitudine, dolcissima e forte.

    Un abbraccio stretto e molto affettuoso al tuo visitatore con difficoltà di salute.
    Gli chiederei sottovoce una preghiera.

    29 Febbraio, 2016 - 17:16
  10. Fabrizio Scarpino

    Un abbraccio al visitatore di cui al messaggio inserito da Luigi alle 16.23.

    Grazie di cuore per le sue parole.

    29 Febbraio, 2016 - 20:59

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