Vincenzo Pennacchia: “I medici mi sembravano rapitori”

Ogni tragedia è sempre anche commedia e questa doppiezza dell’umano l’abbiamo avvertita persino nei momenti più gravi della pandemia: Vincenzo Pennacchia, 60 anni, di Bergamo, portato in coma al Campus Biomedico di Roma, quando si è svegliato – dopo cinquanta giorni di terapia intensiva – vedendo intorno a sé persone con scafandri e tute ha creduto d’essere rapito e prontamente ha buttato là offerte imperdibili per il riscatto. Nei commenti le sue parole di rapito e altre sulla sua umana commedia.

3 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Vi do un milione di euro. Vincenzo Pennacchia: “Quando mi sono svegliato non sapevo dove ero e vedendo le persone coperte con i Dispositivi di protezione individuale ho pensato di essere stato rapito. Durante questo periodo sono stati tutti meravigliosi. È grazie a loro se ce l’ho fatta”.
    Felice Eugenio Agrò direttore del Covid Center del Campus Biomedico di Roma: “Vincenzo è arrivato in coma profondo, attaccato ad un respiratore. In una scala da 1 a 20 la sua gravità era 18. Credendo d’essere rapito, per essere rilasciato ha offerto un milione di euro a un infermiere”.

    Testi che ho preso dalla Repubblica del 24 maggio:
    https://twnews.it/it-news/trasferito-da-bergamo-a-roma-al-risveglio-pensavo-a-un-rapimento

    31 Luglio, 2020 - 23:20
  2. Luigi Accattoli

    Sentivo un senso di pace. Vincenzo Pennacchia: «Quando stavo male, sentivo un senso di pace. Vedevo un grande prato dove la pace era un momento di sollievo. Poi però mi spostavo da altre parti ed era, secondo me, il momento di ripresa da quello che era l’avvicinarmi alla vera fine e ricominciare a combattere. Il Campus mi ha curato al meglio. Non aver possibilità di vedere i propri cari è difficile, ma gli infermieri sono stati veramente bravi e hanno sopperito allo sconforto. Succede, a volte capita che nella sanità si faccia a gara a chi è più bravo, ma in questo caso non è avvenuto. Credo che il modello che viene applicato qui possa essere esportato ed è importante che tutti capiscano che la salute viene prima di tutto».

    https://primabergamo.it/cronaca/vincenzo-pennacchia-e-tornato-a-bergamo-uscito-dal-coma-pensavo-di-essere-stato-rapito/

    31 Luglio, 2020 - 23:20
  3. Luigi Accattoli

    Dodicesima storia. Questa di Vincenzo Pennacchia è la dodicesima storia di pandemia che narro nel blog. Per vedere le altre vai al quarto commento del post di ieri. Di nuovo invito i visitatori a segnalarmi altre storie.

    31 Luglio, 2020 - 23:23

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