Voterò “sì” al referendum costituzionale di ottobre

30 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Sto leggendo con diletto il libretto di Ceccanti intitolato “La transizione è (quasi) finita. Verso il referendum costituzionale. Come risolvere nel 2016 i problemi aperti 70 anni prima” (Editore Giappicchelli). Ne parlerò ancora. Il sottotitolo Ceccanti lo spiga così: “Al di là di taluni aspetti opinabili, il progetto costituisce un’innovazione di grande portata: al punto che il 2016 potrebbe portare a soluzione gran parte dei problemi lasciati aperti nel 1946”.

    24 Aprile, 2016 - 16:18
  2. Luigi Accattoli

    Per chi voglia approfondire la questione delle riforme, ecco dei testi di documentazione forniti ora ora dalla Presidenza del Consiglio, relativi al funzionamento della grandi democrazie, elaborati dal Dipartimento di Scienze politiche della Sapienza:

    Paesi europei: http://www.riformeistituzionali.gov.it/documentazione-su-altri-paesi/i-paesi-europei/

    Paesi extra-europei: http://www.riformeistituzionali.gov.it/documentazione-su-altri-paesi/i-paesi-extra-europei/

    24 Aprile, 2016 - 16:23
  3. Federico Benedetti

    Non avevamo dubbi. Io credo invece che l’arroganza di Renzi abbia prodotto una pessima riforma, confusa e antidemocratica, cucita su misura per Renzi e il “suo” [nel senso di come lo vorrebbe lui] Pd. Se i sostenitori del pd fossero obiettivi, lo riconoscerebbero persino loro. Io ho votato al referendum sulle trivelle e certamente voterò al prossimo referendum contro queste pessime riforme dei pessimi Renzi e Boschi. Sono sicuro che il buon senso suggerirà agli Italiani di fare altrettanto, nonostante la potente propaganda renziana sia già partita. Ora però scusatemi, ma torno a festeggiare il ritorno della Spal in serie B. Archiviati i “circenses”, avremo tutto il tempo di argomentare, insieme a numerosi illustri costituzionalisti, le ragioni di una convinta (e necessaria) opposizione a questa pessima riforma.

    24 Aprile, 2016 - 19:43
  4. Non vedo bene questa sostanziale eliminazione del Senato.

    24 Aprile, 2016 - 21:59
  5. roberto 55

    Anch’io, Luigi, sto leggendo il libro di Stefano Ceccanti, ma sono molto meno convinto di te sia sulla bontà di questa riforma istituzionale che sull’esito del prossimo referendum “confermativo”, che, anzi, vedo, ora come ora, molto incerto.
    Comunque, mancano ancora sei mesi, ed avremo modo, perciò, di tornare a parlarne.
    Per Antonella: il superamento del “bicameralismo perfetto” – istanza da sempre propugnata dal P.C.I. – era, a mio avviso, indispensabile, ma è l’architettura complessiva della riforma che non mi sembra reggere.
    BUON 25 APRILE AL “PIANEROTTOLO” !

    Roberto Caligaris

    25 Aprile, 2016 - 0:01
  6. Fabrizio Scarpino

    Ciao Luigi, ciao a tutti.

    Sto leggendo anch’io (sono alle battute finali) il libro del prof. Ceccanti.

    Io personalmente sono orientato a votare SI al Referendum confermativo di Ottobre: a una prima lettura mi sembra che la nuova architettura Costituzionale possa essere di aiuto alla crescita del Paese.
    Sicuramente, leggerò comunque con attenzione le ragioni del “no” a questa Riforma.

    Auguro a tutti una buona giornata: buona festa del 25 APRILE.

    25 Aprile, 2016 - 11:11
  7. Federico Benedetti

    Votare questa riforma solo per superare il bicameralismo perfetto è come cambiare città solo perché la portinaia ci consegna la posta in ritardo. Credo che le obiezioni siano tante e tali che questo unico vantaggio (ammesso che lo sia) non sia sufficiente.

    25 Aprile, 2016 - 14:04
  8. Federico Benedetti

    Al di là della retorica dei discorsi ufficiali di oggi, il 25 aprile si onora difendendo le istituzioni democratiche da una riforma frettolosa, non condivisa e malfatta. Renzi, la Boschi e i loro degni compari possono dire quello che vogliono, ma la loro riforma peggiorerà la costituzione, indebolira’ le istituzioni democratiche e non risolverà i problemi dell’Italia. Anche in questo il governo Renzi dimostra di saper produrre solo un gran fumo (tossico) senza arrosto.

    25 Aprile, 2016 - 15:05
  9. roberto 55

    Il rischio, Fabrizio, che intravedo è che nella prossima campagna referendaria che ci attende si finisca per parlare poco o nulla del merito (comunque lo si valuti) di questa riforma istituzionale, e che, invece, prevalgano, in tale campagna, pure e semplici logiche (e dichiarazioni) di schieramento: in qualche misura sarà, forse, inevitabile, ma sarebbe, comunque, un peccato.

    Un caro saluto.

    Roberto Caligaris

    P.s.: in queste ore del 25 aprile di 71 anni or sono i partigiani delle Brigate “Erminio Ferretto” e “Cesare Battisti” liberavano i sobborghi ed i quartieri periferici di Mestre e scendevano per le strade che portavano al centro cittadino per attaccare i presidi nazifascisti che ancora vi resistevano; seguiranno ore e giorni drammatici, di combattimenti sanguinosi, strada per strada, casa per casa, fino al 28 aprile, quando, finalmente i tedeschi furono costretti alla resa.

    25 Aprile, 2016 - 20:25
  10. Fabrizio Scarpino

    Ciao Roberto in effetti il rischio da Te paventato c’è, soprattutto perché da parte di Renzi vi è stata una piccola “forzatura” sulla consultazione e perché dall’altra parte ci sarà un’ammucchiata anti-Renzi che mette un po’ i brividi (absit iniura verbis).
    Spetterà ai comitati per il SI alla Riforma, tenere la barra dritta della discussione sul merito.

    [Spiace poi, mia personalissima opinione, vedere che ai comitati per il NO, vi appartengano illustri Costituzionalisti che tanto hanno dato al Paese.]

    P.S. In merito all’importante festa del 25 aprile, mi permetto di segnalare attraverso il Blog di Luigi, lo scandaloso e inaccettabile avvenimento del Comune di Corsico (Mi) dove il Sindaco ha vietato alla Banda musicale civica di suonare il brano “Bella Ciao”.
    La Resistenza non ha una scadenza.

    25 Aprile, 2016 - 20:41
  11. Federico Benedetti

    Fabrizio,
    il fatto che tutta l’opposizione sia unita nel fronte del NO è la dimostrazione che c’è qualcosa che non funziona in una riforma che era nata sulla scia delle larghe intese e che poi la maggioranza “renziana” ha modificato a suo piacimento fino a ridurla in modo da dover essere respinta in blocco da tutti.
    Non avendo condiviso riforme e/o le successive modifiche, è chiaro che tutte le forze dell’opposizione siano schierate per il NO.
    Invece di rabbrividire e scandalizzarti per così poco, prova a immaginare le ragioni di coloro che sono schierati per il Sì e magari solo per guadagnarsi un posto nella prossima Camera dei Deputati.

    26 Aprile, 2016 - 10:24
  12. Federico Benedetti

    In altri termini, se Renzi avesse provato a costruire un progetto comune e a condividere un percorso di roforme con le altre forze politiche presenti in parlamento invece di pensare solo a se stesso e al proprio vantaggio immediato, se avesse provato a dialogare sulserio con tutti invece di imporre i propri voleri azzittendo i dissensi interni ed esterni, se avesse creduto veramente che “le regole si scrivono insieme” anzichè pensare a “rottamare” e ad “asfaltare” chi di volta in volta non la pensava come lui, oggi lo scenario sarebbe diverso. Avesse ascoltato ameno le parole di papa Francesco a proposito dei ponti da costruire e dei muri da abbattere…
    Ma l’arroganza e la prepotenza del premier (e dei suoi yes men) hanno portato a una riforma non condivisa e malfatta ed è logico che oggi ci sia un ampio schieramento contrario.
    Al contrario di quello che scrive Fabrizio, “l’ammucchiata” è la conseguenza e non la causa delle numerose e preoccupanti “forzature” del premier…

    26 Aprile, 2016 - 14:04
  13. Luigi Accattoli

    Riforma costituzionale, Ceccanti: “Il testo era condiviso, solo Forza Italia si è tirata indietro”

    “È stato fatto un disegno per risolvere problemi che ci portiamo avanti da anni. Se lo abbattiamo in nome di un’astratta perfezione, dove andiamo?”. Stefano Ceccanti, costituzionalista, ex senatore Pd e autore del libro La transizione è (quasi) finita non è d’accordo con le critiche dei 56 giuristi alla riforma della Carta del governo Renzi. “Si sono scordati com’è iniziata la legislatura: siamo finiti in un pantano che può riprodursi perché le condizioni non le abbiamo rimosse”.
    Non crede sia vero, che riforme così importanti non vadano fatte a colpi di maggioranza. “Peraltro ondivaga”, è scritto nel documento curato – tra gli altri – da Valerio Onida e Gustavo Zagrebelsky? “Nella commissione del governo Letta che ha lavorato alle riforme eravamo in quarantadue. Di questi, hanno firmato l’appello solo in quattro: la professoressa Carlassare, che si dimise per dissenso. E poi Onida, Cheli e Dogliani, che avevano espresso pareri contrari messi a verbale”.
    Quel testo non è stato stravolto in Parlamento? “No, altrimenti ci sarebbero più firme sotto quel documento. La riforma è stata elaborata da una maggioranza parlamentare che comprendeva il centrosinistra e l’intero centrodestra. Dopo l’elezione di Mattarella, il pezzo che ha ricostituito Forza Italia si è tirato fuori dall’accordo per ragioni politiche, non di merito. Mentre il resto del centrodestra ha continuato a sostenerlo. L’unica a venire meno è stata Forza Italia”.

    26 Aprile, 2016 - 14:20
  14. Luigi Mortari

    Il gioco delle parti deve essere talmente interessante, che si continua ad interpretarlo allo sfinimento.
    Suggerisco di scendere ogni tanto dalla giostra e di mettersi a osservare con distacco quello che lì sopra avviene, senza tifare né per l’uno o l’altro.
    Ma temo che questo consiglio si perderà nel vento.

    26 Aprile, 2016 - 14:41
  15. Federico Benedetti

    Luigi,
    non è così. Questa è la posizione (ovviamente parziale) del PD.
    Per essere obiettivi dovremmo andare a guardare le MODIFICHE apportate al primo testo concordato con Forza Italia (quello del cd “patto del Nazareno”): tutte modifiche imposte da Renzi per accontentare le diverse anime della sua maggioranza (in primis le correnti interne al PD).
    La rottura sull’elezione di Mattarella è arrivata solo dopo una lunga serie di strappi e volute decise da Renzi: la classica goccia che fa traboccare il vaso.
    Non si può sostenere che siano riforme condivise, al massimo si può dire che per un certo periodo c’è stato un accordo politico che garantiva il sostegno parlamentare a riforme non condivise: terminato l’accordo (inutile indagare nel merito: a me sembra chiaro che se si fa una “larga intesa” sulle riforme costituzionali questa debba riguardare anche l’elezione del Presidente della Repubblica in quanto garante delle istituzioni democratiche), liberi tutti di non votare riforme non condivise.
    Io poi non sono di Forza Italia e sono dell’idea che Berlusconi abbia fatto e stia facendo scelte politiche sbagliate: mi limito a sostenere che questa riforma costituzionale EVIDENTEMENTE non è condivisa (principalemente perche Renzi non aveva intenzione e interesse a stringere accordi troppo vincolanti) ed è normale che sia avversata da chi non la condivide.
    Capisco che qui si voglia sostenere le tesi del PD, ma a tutto c’è un limite…

    26 Aprile, 2016 - 14:54
  16. Luigi Mortari

    Capisco che qui si voglia sostenere le tesi del PD

    Non dirlo a me, che solo lontano dal PD quanto la Terra dalla Luna.
    Io mi limito a sostenere il buon senso; tu sei invece sei in tutta evidenza completamente immerso nel teatrino della politica.
    Non mi interessa cosa era la riforma prima con B. e poi con R. e non mi interessa come ci sia arrivati; mi limito a guardare la sostanza delle cose e a osservare che rispetto ad oggi ci saranno cambiamenti nel segno di un iter legislativo più semplice e veloce.

    26 Aprile, 2016 - 16:55
  17. Federico Benedetti

    Ma infatti non stato rispondendo a te ma al tuo omonimo Luigi Accattoli.
    Quanto al resto, sia chiaro che io, benchè apertamente e dichiaratamente all’opposizione di questo governo, sarei stato anche disposto a votare la riforma costituzionale del ministro boschi SE FOSSE STATA minimamente ACCETTABILE.
    Purtroppo (PURTROPPO!) non è così e, in accordo con molti costituzionalisti di centro, di destra e di sinistra, mi preparo a votare contro quando sarò interpellato con il referendum del prossimo ottobre.
    Tutto qui.
    Mi sono permesso di partecipare con passione a questo dibattito perchè mi sembra fortissimamente sbilanciato sulle posizioni di Ceccanti e del PD e pertanto non sufficientemente equilibrato.
    Il teatrino della politica non interessa a nessuno, ma se ci limitiamo ad accettare passivamente la posizione di chi comanda (oggi è indiscutibilmente Renzi e il “suo” PD) non c’è proprio più la politica, perchè viene a mancare il confronto e quella componente fondamentale che è la discussione (più o meno appassionata).
    Ma, se preferisci, parliamo pure dello scudetto vinto dalla Juventus o della promozione in B della Spal…

    26 Aprile, 2016 - 17:08
  18. Federico Benedetti

    stavo non stato
    Boschi non boschi
    (scusate, ma la foga produce errori di digitazione)

    26 Aprile, 2016 - 17:10
  19. Luigi Mortari

    Passivamente?
    Ma dai, è un attacco continuo a chi difende la propria posizione di potere e chi invece è contrario per partito preso.
    Ed è così da sempre. Ora con talk-show, rete e quant’altro il clima è molto peggiorato.
    Non dimentichiamo che aldilà delle diversità di vedute quei signori stanno seduti in Parlamento per governare e legiferare per il nostro Paese;o almeno dovrebbero.

    26 Aprile, 2016 - 17:54
  20. roberto 55

    Grazie, Luigi / padrone di casa, per l’utile contributo che hai apportato: in effetti, l’atteggiamento della destra berlusconiana nel corso della discussione parlamentare sulle riforme istituzionali è sembrato appartenere a quel che l’amico Luigi / Fides ha argutamente definito “il teatrino della politica”; ma questo, appunto, riguarda, in definitiva, giusto Silvio Berlusconi e la sua superstite “claque”.
    Riprendo, piuttosto, la notizia riportata dall’amico Fabrizio e riguardante le celebrazioni del 25 aprile: il comportamento del Sindaco di Corsico, per come è stato riferito dalla stampa, è stato vergognoso, ma non sorprendente (dalla Lega Nord questo & altro ……….); mi sono parse, invece, apprezzabili le parole espresse, nell’occasione, dal nostro ottimo Capo dello Stato.

    Ciao a tutti !

    Roberto Caligaris

    26 Aprile, 2016 - 17:54
  21. Federico Benedetti

    A me scandalizza di più chi vuole togliere i crocifissi.

    http://www.qelsi.it/2016/il-pd-abolisce-il-crocifisso-dal-cimitero/

    Noto il solito atteggiamento arrogante da parte di Roberto nei confronti di chi non la pensa come lui. Se questo è il metro della vostra capacità di dialogo, vi meritate un leader come Renzi.

    Tornando al tema: le riforme costituzionali non sono condivise nella SOSTANZA. Non è questione di teatrini, ma di contenuti. Chi è contro i contenuti di questa riforma costituzionale voterà contro. Non per partito preso, ma perchè non condivide la sostanza di una riforma che magari avrà pure qualche piccolo aspetto condivisibile (ad esempio il superamento del bicameralismo perfetto), ma che nell’insieme resta malfatta, non equilibrata ed evidentemente peggiore delle norme attualmente in vigore. E non condivisa.

    26 Aprile, 2016 - 18:50
  22. Luigi Mortari

    Sergio Romano risponde anche alle osservazioni dell’amico Federico.
    Mi sembra condivisibile soprattutto il passaggio:

    Oggi, dopo il fallimento di tre Commissioni bicamerali e della riforma scritta dal secondo governo Berlusconi, credo che il maggiore problema sia quello di non allungare ulteriormente la lista delle occasioni perdute.

    Caro Federico, se dovessimo aspettare la condivisione in questo crescente clima di coltelli, dovremmo rimandare ogni modifica alle future generazioni e intanto lasciare loro un paese con una capacità di legiferare non consona.

    Detto questo, non sai quanto mi aspetti da te una volta tanto che sia una, una
    posizione critica nei confronti dell’attuale opposizione e assieme favorevole invece a quella dell’attuale governo.

    27 Aprile, 2016 - 14:54
  23. Fabrizio Scarpino

    Penso abbia ragione Sergio Romano quando afferma sul finale della sua riflessione che, anche se non lo avesse detto pubblicamente, Matteo Renzi comunque sarebbe “costretto” alle dimissioni in caso di sconfitta al Referendum di Ottobre.

    La piccola “forzatura” di cui ho parlato anche io in questa sede è quindi superabile.
    Molto importante sarà entrare nel merito della Riforma: i rapporti stato-regioni e conseguentemente il nuovo Titolo V, il nuovo procedimento in merito all’approvazione delle Leggi, e la configurazione dei Decreti Legge e Decreti Legislativi previsti dalla nuova Costituzione.

    Staremo a vedere. Di certo, il NO, ben se ne guarderà di entrare nel merito di quanto appena elencato. (Fatta eccezione per alcuni settori, come ad esempio Libertà e Giustizia a guida Zagrebelsky, ma qui siamo nel campo degli specialisti del settore).

    Buona serata a tutti.

    27 Aprile, 2016 - 20:25
  24. Federico Benedetti

    Caro Luigi M. e caro Fabrizio,
    i diversi comitati per il NO avranno tutto l’interesse asd entrare nel merito di una riforma che ha molti punti crititci e problematici. E’ proprio entrando nel merito che si comprende come, nonostante questa riforma rappresenti un timido passo avanti, comunque non vale la pena approvare norme peggiori di quelle esistenti.
    Sergio Romano ha le sue ragioni, ma non mi convince il fatto che si debba votare una brutta riforma solo perchè cambia il preesistente. Abbiamo avuto per 70 anni un sistema che non funzionava (ma la nostra non era la Costituzione più bella del mondo?)? Capisco che oggi il “sistema Italia” debba essere più veloce, ma stiamo attenti a non farci prendere dalla frenesia di cambiare tutto solo per il gusto di cambiare. Pensiamoci bene ed approfondiamo le questioni nel merito.
    Per rispondere a Sergio Romano, gli errori evitati non sono “occasioni perdute”: usare l’intelligenza e pensare bene prima di compiere una scelta importante è segno di saggezza.

    28 Aprile, 2016 - 9:19
  25. Federico Benedetti

    Caro Luigi M.,
    rispondo alle tue provocazioni.
    Credo che il nostro compito non sia tanto offrire alle nuove generazioni istituzioni agili e moderne, ma anche dare un esempio di come si superino le divergenze per raggiungere un obiettivo comune, regole scritte insieme, una costituzione nuova condivisa da tutti. Ci si deve provare.
    Il tentativo di Bersani con i 5stelle ha fatto perdere all’Italia due mesi (e anche allora il mondo ci chiedeva legge e decisioni veloci!), ma andava fatto. E adesso va fatto un tentativo ulteriore per modificare insieme la Costituzione del ’48.
    Approvare questo pasticcio con il referendum significherà ritrovarci tra un paio d’anni con nuove proposte di modifica, altre divisioni, leggi contestati, conflitto con le regioni… Tutti ostacoli superabili se la riforma fosse stata condivisa sul serio e non imposta da Renzi perchè gli serve, in fretta, un argomento per la sua prossima campagna elettorale.
    Critiche all’opposizione? Quante ne vuoi! I 5 stelle hanno buona volontà ma ogni volta cadono nell’improvvisazione, sono inutilmente aggressivi e più sensibili a differenziarsi da tutti gli altri che non a risolvere i problemi degli Italiani. Il centro-destra è troppo litigioso, diviso tra meschinità, ambizioni personali, egoismi individuali e di partito: uno spettacolo avvilente. c’è ovviamente del buono e in questo blog, dove trovano spazio solo le ragioni del PD, è giusto metterlo in luce. Quanto al Governo, trovo ingiusto che tu mi chieda di difenderlo (per par condicio dovresti chiedere a tutti gli altri di criticarlo). In ogni caso ti dirò che alle ultime elezioni europee io ho votato per la lista NCD-UDC e questo ti dimostra che non ero pregiudizialmente ostile al Governo Renzi e ai partiti che lo sostengono. Il fatto è che ne sono stato profondamente deluso, perchè al di là della voglia di fare e di cambiare il Paese, il governo ha inanellato un errore dopo l’altro, cambiando spesso in peggio le cose (come per le riforme costituzionali): dulcis in fundo sulla legge riguardo alle unioni civili (materia sulla quale Alfano si era impegnato a far cadere il governo). Si può anche salvare qualcosa, come in ogni governo di qualsiasi colore, ma il giudizio complessivo non può che essere negativo, perchè l’area centrista è diventata succube del Pd e si è dimostrata incapace di connotare l’azione di governo con i propri principi e valori. Sul PD stendiamo un pietoso velo, dato che sempre di più è diventato il partito delle lobbies, dei petrolieri e dei banchieri, confermando di essere riferimento di un sistema vizioso di coop-amministrazioni locali-banche popolari-imprenditori … Inizialmente Renzi mi è piaciuto, perchè sembrava l’unico capace di rinnovare un Partito dinosauro, vecchio e irriformabile: c’è riuscito ma per fare cosa? Per andare lui al posto di Bersani e D’Alema? Per sostituire i suoi compari (quasi tutti yes men come nella prima Forza Italia) della Leopolda alla vecchia dirigenza ex comunista? Cosa ha guadagnato il Paese?
    Dalla crisi economica stiamo uscendo per ragioni indipendenti dalle scelte del Governo, la disoccupazione, specie giovanile, non è migliorata, i poveri stanno peggio di prima, a livello internazionale la Merkel ha concesso qualche passerella alla vanità di Renzi, politicamente ma contiamo meno di prima (e il fatto che persono la piccola Austria faccia quello che vuole al Brennero lo dimostra), non si sta gestendo in modo adeguato l’immigrazione di massa, non si aiutano i risparmiatori truffati da Banca Etruria e co., gli esodati poveri loro, la scuola pubblica fa acqua, l’esigenza di maggiore sicurezza continuamente ignorata e gli ultimi dati sulla sanità sono allarmanti (basta dire che si disincentiva la prevenzione): la qualità della vita degli italiani continua a peggiorare e non basteranno 80 euro a migliorare le cose.
    In compenso si legiferato con urgenza sul divorzio breve e sulle unioni tra omosessuali, si sono trovati i soldi per le banche amiche e via dicendo.
    Cosa mi consigli? Prendo la tessera del PD anch’io sperando di entrare nel giro giusto o continuo a sperare che cambiando il governo le cose possano cambiare in meglio (chiaramente ed evidentemente senza Renzi e con il PD all’opposizione)?

    28 Aprile, 2016 - 9:49
  26. Marcello Ciampi

    Anch’io voterò “sì”.

    E speriamo bene… la riforma è il frutto di un accordo che voleva accontentare tutti e che ha quindi scontentato tutti.

    28 Aprile, 2016 - 12:09
  27. roberto 55

    Credo, Fabrizio, che la tentazione di non affrontare il “merito” della questione e di chiedere agli elettori di pronunciarsi secondo “logiche di schieramento” riguarderà entrambi i fronti (compreso il nostro Capo del Governo, che ha certamente tantissimi difetti – non dirlo a me …………… – ma di sicuro non quello di non essere un efficace “comunicatore”).

    Buon sabato a tutti !

    Roberto Caligaris

    30 Aprile, 2016 - 10:09
  28. Federico Benedetti

    In definitiva i favorevoli alle riforme sono coloro che, pur vedendone i limiti, credono che possano comunque essere un atteso passo avanti, mentre i contrari sono coloro che vedono talmente tanti nuovi problemi da preferire la Costituzione vigente. Mi sembra che i più interessati ad approfondire i contenuti siano proprio gli oppositori di questa pessima riforma. Per una volta sono d’accordo con Roberto.

    30 Aprile, 2016 - 12:52

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