Wojtyla per “un tempo di gioia del cristianesimo”

«L’ho visto sofferente, ma mai triste. Egli, fin dall’inizio del suo pontificato, parlava di un nuovo Avvento. Sperava che, nella storia, si affermasse un tempo di gioia del cristianesimo»: così papa Ratzinger parla di papa Wojtyla in un colloquio con Andrea Riccardi che si legge a pagina 189 del volumone appena pubblicato dallo storico e fondatore della Comunità di Sant’Egidio in vista della beatificazione del papa polacco: Giovanni Paolo II. La biografia (San Paolo, pp. 561, euro 24). Quel “tempo” di gioia non l’abbiamo avuto. O non l’abbiamo colto. Ci rifletto nel mio pezzo settimanale su Vino Nuovo. Il Corsera ha pubblicato mercoledì una mia pretenziosa recensione del volume di Riccardi con il titolo IL PAPA SOFFERENTE CHE PREDICAVA LA GIOIA.

26 Comments

  1. fiorenza

    Oggi un motivo in più per la “gioia del cristianesimo” lo troviamo nella festa di San Giuseppe, “nostro fortissimo Protettore”.
    Buon onomastico a Joseph, a tutti i Giuseppe, e a te, carissimo Sumpontcura nostro.

    19 Marzo, 2011 - 9:02
  2. La gioia è nell’amarLo, poichè se vi è una cosa di cui esser sicuri è questa: Egli ci ama.

    19 Marzo, 2011 - 11:28
  3. fiorenza

    “Te, Joseph, celebrent agmina caelitum,
    Te cuncti resonent Christianum chori

    Tu natum Dominum stringis…”

    19 Marzo, 2011 - 11:58
  4. Gioab

    @ fiorenza
    “fortissimo protettore ? “ – protettore di che ? l’aria è inquinata, la terra pure il mare non ti dico, le folle femminili reclamano la dignità, i figli abbandonati nei cassetti dei rifiuti, un morto, uno stupro ed una rapina al giorno, gli aborti crescono, le caste imperano, le cricche procurano i gay e i preti con i ragazzi, non studiano il catechismo, i terremoti si susseguono, i disastri aumentano …… forse si è distratto ! Che ne pensi ? Protettore ?

    19 Marzo, 2011 - 12:03
  5. fiorenza

    Ah, dimenticavo: auguri a tutti i papà.

    19 Marzo, 2011 - 12:17
  6. Leopoldo

    Fio, io tuo augurio generale mi è caro come se fosse dieretto a me in particolare.

    19 Marzo, 2011 - 12:28
  7. discepolo

    “quel tempo di gioia non l’abbiamo avuto. o non l’abbiamo colto.”
    forse perchè ci ostiniamo a pensare alla “gioia ” come l’intende il mondo cioè trionfo, realizzazione dei desideri, felicità di essere arrivati dove volevamo arrivare…se invece pensassimo alla gioia cristiana come al paradosso evangelico “felice il povero.. felice.. il perseguitato.. felice quello che ha sete”
    se insomma situassimo la gioia non nella realizzazione ma nel retto desiderio, non nel trionfo ma nella purezza dei propositi, non nel successo ma nel distacco dal successo, non nel mondo materiale ma in quello spirituale..la gioia che profeticamente Giovanni paolo II ha intuito non sta nei suoi successi di Papa ma nella sua malattia, nella sua sofferenza. così come la nostra gioia non dovrebbe essere in ciò che E’, ma in ciò che NON E’.

    MC

    19 Marzo, 2011 - 14:54
  8. Leonardo

    babbi, Fiorenza, babbi (che debba dirtelo io!)

    19 Marzo, 2011 - 14:55
  9. nico

    Quindi: si può predicare la gioia anche da cattolici, addirittura da pontefici?

    Scusate la domanda retorica, ma sono piuttosto irrequieta e non so proprio a chi dirlo.
    Se mi perdonate condivido con voi…
    Se rompo….page down !!

    Ho appena finito di leggere
    http://www.vitomancuso.it/wp-content/uploads/2010/01/56-58-int.-mancuso.pdf
    Ed è pieno di – non so come definirle – “cose” che rispondono a esigenze populiste e a luoghi comuni sul cristianesimo.
    C’è, tra gli altri, un errore macroscopico, quando Mancuso afferma che per il cristianesimo il peccato originale è una malattia da cui non si guarirà mai (p. 57): questo è Lutero, non la dottrina cattolica! Per il cattolicesimo la redenzione operata da Cristo sana in radice l’umanità.
    A Campo de’ Fiori per predicare la gioia? ma bastava che qualche volta fosse andato in Piazza San Pietro, ad ascoltare “Non abbiate paura”, oppure che avesse letto San Filippo Neri, che non fu messo al rogo da nessuno…

    Non è che le preoccupazioni di successo editoriale spingono a cavalcare l’onda di una diffusa ignoranza su ciò che significa davvero essere cristiani?
    (Lo so, questa è cattiva…)

    19 Marzo, 2011 - 15:02
  10. Luigi Accattoli

    Discepolo. Questo è lì’ntera riflessione di Papa Benedetto dalla quale ho preso la citazione sul “tempo di gioia” del cristianesimo: “Veniva da un popolo sofferente, quello polacco, sottoposto a tante prove nella sua storia, Da questo popolo sofferente, dopo tante persecuzioni, si sviluppa la forza di sperare. Giovanni Paolo II era familiare alla sofferenza, non solo personale ma del suo popolo e di tanti altri, uomini e popoli.L’ho visto sofferente, ma mai triste. Egli, fin dall’inizio del suo pontificato, parlava di un nuovo Avvento. Sperava che, nella storia, si affermasse un tempo di gioia del cristianesimo“.

    19 Marzo, 2011 - 15:50
  11. Gioab

    Il Tema dice : “Mi sono fermato a lungo sul passo in cui papa Ratzinger parla della speranza coltivata da papa Wojtyla che si avesse presto ad affermare “un tempo di gioia del cristianesimo”. Un “tempo” che non abbiamo avuto. O non abbiamo colto.”

    E’ una nostalgica dichiarazione di fallimento –“Non abbiamo colto” ! Perché in 2000 anni di tempo né hanno avuto !

    E si può anche dire che continuano a non cogliere perché “aggiungono disastro a disastro” ( Proverbi 1.24-28) “Continuano semplicemente a suscitare contese. Perciò all’improvviso verrà il suo disastro; in un istante sarà fiaccato e non ci sarà guarigione.” ( Proverbi 6.14-15)

    Es: – La vicenda del crocifisso e la sentenza della grande camera né è un magistrale esempio. Con l’aiuto di “Cesare” e dei numerosi stratagemmi posti in essere , la chiesa ha ottenuto la vittoria “di Pirro” perché non sottomettendosi alle indicazione del Vangelo: – “Perché non vi lasciate piuttosto fare un torto? Perché non vi lasciate piuttosto defraudare? Al contrario, voi fate torto e defraudate, e questo ai vostri fratelli.” ( 1Corinti 6.7-8)” – ha brigato per ottenere un risultato che non potrà che alimentare il fuoco dello scontro e del dissenso, solo per rimarcare i suoi diritti “irrinunciabili” che non tengono in considerazione che per i cristiani ogni diritto è rinunciabile perfino anche la vita in favore del prossimo.
    Negano il principio stesso del cristianesimo quando dicono “irrinunciabili”.

    Se al contrario “irrinunciabile” voleva significare voler “riunire i pulcini sotto le ali” avrebbe preso in considerazione che dice anche “ma voi non avete voluto”, non li ha radunati per forza, con il trucco e con l’inganno. Perciò la sua caduta sarà ancora più grande perché non (sanno) vogliono cogliere le opportunità che si di volta in volta offrono e mancando di fede non sanno coglierle.

    Come potranno rivendicare il diritto di essere il tramite tra Dio e l’uomo se la la religione è accusata all’Onu di violare i diritti dei minori CRC ? – h**p://www.secularism.org.uk/holy-see-accused-of-flouting-un1.html – ove si evidenzia chela chiesa ha carenze procedurali di diritto canonico, ha avuto il desiderio egoistico di proteggere i colpevoli, ha avuto una supervisione negligente, un’organizzazione definita “associazione a delinquere” che non ha voluto proteggere i deboli solo per mantenere lo sfarzo ed il potere ?

    Ecco che : “In prossimità del terzo millennio della Redenzione, Dio sta preparando una grande primavera cristiana, di cui già si vede l’inizio”. Sarà sì un nuovo inizio, ma senza Colei che dichiara “Siedo Regina e non sono vedova.” ( Rivelazione 18.8) perché per propria ammissione, hanno avuto il tempo ma non lo hanno “saputo cogliere “ per ostinazione e orgoglio, per mancanza di fede, perciò la profezia dice: “ o figlia infedele, tu che confidi nei tuoi tesori, [dicendo:] “Chi verrà a me?”’”
    “‘Ecco, farò venire su di te una cosa terribile’, è l’espressione del Sovrano Signore, Geova degli eserciti, ‘da tutti quelli che ti sono intorno. E certamente sarete dispersi, ciascuno nella sua propria direzione, e non ci sarà nessuno a radunare quelli che fuggiranno’”.( Geremia 49.4-5)

    Predicavano la gioia ma “non hanno saputo cogliere” l’opportunità di realizzarla ! Non l’hanno colta.

    19 Marzo, 2011 - 15:56
  12. Gioab

    @ nico
    A proposito di Vito Mancuso se mi permette le ricordo il Vangelo: “Non confidate nella frode, Né divenite vani nella completa rapina” (Salmi 62.10)

    Non confidate nei nobili, Né nel figlio dell’uomo terreno, a cui non appartiene alcuna salvezza.Il suo spirito se ne esce, egli torna al suo suolo; In quel giorno periscono in effetti i suoi pensieri. (Salmi 146.3-4)

    In quanto all’affermazione “Cristo sana in radice l’umanità” mi permetto dissentire in parte, perché benché sia vero il concetto, è anche vero , che “ Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.” (Giov. 14.6) – Non si può estrapolare un concetto dal suo contesto.
    E’ anche vero che Cristo ha saldato il conto, ” non c’è salvezza in nessun altro, poiché non c’è sotto il cielo nessun altro nome dato fra gli uomini mediante cui dobbiamo essere salvati”.” ( Atti 4.12) ma questo vale solo…. “Se rimanete nella mia parola, siete realmente miei discepoli, e conoscerete la verità, e la verità vi renderà liberi”( Giov. 8.31) – La condizione è stringente e limitante. “Se rimanete” –

    Ciascuno è libero di fare e disfare a piacimento, ma se la scelta è quella di seguire il Libro, non può disinformare, facendo credere che il Libro indica il contrario di ciò che tutti possono leggere, avendo il Libro, anche avvertito del sorgere di falsi cristi e i falsi discepoli che sarebbero stati numerosi proprio nel tempo della fine.(Matt.24.24)

    Se poi le interessa il peccato originale, “malattia da cui non si guarirà mai” questa non è una malattia bensì una incapacità di ragionare e di essere ubbidienti. Posso dirle che rispetto all’Eva dell’inizio la capacità di ragionare è molto aumentata, mentre ciò che ancora va migliorato è la capacità di essere ubbidienti. Ma non è lontano anche quel traguardo perché già anticipato dalla profezia: “E per voi che avete timore del mio nome certamente rifulgerà il sole della giustizia, con la guarigione nelle sue ali; e in effetti uscirete e calpesterete il suolo come vitelli ingrassati”. ( Malachia 4.2)

    Non è cattiva, è ragionata ! Buon Segno !

    19 Marzo, 2011 - 16:20
  13. Sumpontcura

    Un abbraccio fraterno, dolce Fiorenza. O forse il tuo nome è Lea? O, magari, Matelda?

    “una donna soletta che si gìa
    cantando e scegliendo fior da fiore
    ond’era pinta tutta la sua via”
    (Purg. XXVIII, 40-42)

    Grazie, a nome di tutti i babbi

    Giuseppe

    19 Marzo, 2011 - 16:36
  14. Luigi Accattoli

    Salute a te Giuseppe. Fiorenza si chiama Fiorenza.

    19 Marzo, 2011 - 17:13
  15. discepolo

    proprio così caro luigi , il papa polacco veniva da una storia e da una nazione a cui la sofferenza unita alla fede ha dato la forza di sperare.
    la nostra gioia oggi viene per lo più dalla mancanza di sofferenza e dura ppoco ed è una “gioia a buon mercato” (parafrasando la “grazia a buon mercato” di Bonheffer).
    “sofferente, ma mai triste” è una bellissima definizione.
    La definizione nostra è, al contrario , “gaudenti, ma mai felici”
    MC

    19 Marzo, 2011 - 17:23
  16. Luigi Accattoli

    E’ vero Discepolo oggi siamo più che mai in preda allo stordimento, che però non era sconosciuto alle generazioni che ci hanno preceduto. E comunque anche oggi la sofferenza e la morte non sono negate a nessuno. E dunque l’allarme contro lo stordimento presto o tardi dovrebbe raggiungere tutti.

    19 Marzo, 2011 - 18:21
  17. lycopodium

    Ciao Sump!

    20 Marzo, 2011 - 9:36
  18. FABRICIANUS

    Ciao Sump!!!!!!

    20 Marzo, 2011 - 18:02
  19. Francesco73

    Io sono notoriamente wojtyliano, Wojtyla è l’amico della mia generazione, e tutt’oggi non gli riesce di lasciarci tranquilli.
    Egli è lì con la sua biografia – complessa, eppure una pagina cristiana, un fatto di Vangelo, c’è poco da dire. E’ l’amico che ti attira a sè e ti porta via, su una strada non semplice, dove però prevale sempre la sfida per la meta che lui indica, per la sfida che propone. In più, è un amico che ti fa venire voglia di emularlo, di essere come lui, anche nelle sue stesse modalità. E poi ti afferra dentro, con il prezzo che ha pagato per tutto, e con quell’evidenza straordinaria che hanno le testimonianze quando sono credibili per quello che costano, e non per quello che rendono.
    Un amico così non avrà aperto le porte a un nuovo tempo di gioia, ma certo ci ha ridato un pò di entusiasmo, un filo di coraggio, un pò di voglia di sorridere, una disponibilità a ricercare le ragioni della fede da persone serie ma non seriose, mescolate con la vita e non distinte da tutto, capaci di stare a proprio agio con la moltitudine dei coetanei e non figgendo da essa.
    A me non pare poco, in questo tempo.
    Benedetto lo sa bene, e prosegue sulla stessa strada, con forme diverse.
    Ma non c’è solo da lamentarsi, amici miei.
    Il primo maggio sarà una grande festa, e il lavoro di Riccardi sarà degnissimo come tutte le opere di questo grande storico.
    Anche lui, in fondo, ci è stato donato da Wojtyla, in gran parte.

    20 Marzo, 2011 - 21:29
  20. Sono cresciuto sotto la fascinazione di Montini,
    sono maturato sotto l’entusiasmo comunicato da Wojty?a,
    fino a comprendere che potevo fare a meno
    dei miti che sui papi gli insicuri hanno costruito.

    Ero familiare alla prefettura per avere i biglietti di partecipazione alle celebrazioni pontificie in s.Pietro e nella Piazza, a cui ho talmente partecipato fino a farmene venire a noia.

    Ho cominciato poi ad apprezzare s. Pietro e la Piazza quando lontana dai marasmi populistici,
    soprattutto la sera, passeggiando con gli amici sul tardi.

    Oggi impensabile.

    Piazza san Pietro la sera viene chiusa, militarizzata.

    Una grande perdita per il popolo romano.

    Così come divenne una grande perdita per il popolo di Esquilino, Monti, turisti vari,
    quando ci tolsero l’accesso alla bellissima scalinata di santa Maria Maggiore,
    circondandola con obbrobriose transenne che ricordano che quello è proprietà dello Stato Vaticano.
    Acuisizioni moderne.

    Giovani amici chiacchieroni, amanti in calore,
    non possono più godersi dall’alto della scalinata alle spalle del presbiterio di s. Maria Maggiore,
    quel superbo spazio che permetteva di vedere l’obelisco di Trinità de’ Monti,
    adocchiando quel saliscendi di strade su e giù per i colli.

    Che gliene può fregare al Vaticano del vissuto della gente in quella stupenda piazza, o su quelle favolose scalinate.

    E’ più importante affermare l’esclusione del popolo ,
    è più importante affermare la proprietà vaticana.

    21 Marzo, 2011 - 17:40
  21. Luigi Accattoli

    Matteo. Quando sono arrivato a Roma, all’inizio degli anni Sessanta, si parcheggiava in piazza San Pietro e in piazza del Campidoglio. Lo racconto ai figli e dico: prendete nota del fatto che ancora si passa in automobile sopra la scalinata di Trinità dei Monti, sfiorando la scalinata e l’obelisco. “Quando lo racconterete, domani, nessuno vi crederà”.

    21 Marzo, 2011 - 18:55
  22. Gioab

    Polemiche

    Alla luce delle polemiche odierne sui “clandestini” o migranti, che sono clandestini, si potrebbe suggerire al Regno delle 2 Sicilie di staccarsi dal Regno dei nordisti-leghisti, e formare una federazione con Egitto, Tunisia e Libia, divenendo la Sicilia la capitale vera; ovvero il Nord del Sud. –

    Avrebbero un avvenire, ma come potrebbero fare con queste religioni diverse, chi vuole l’arredo scolastico, chi non lo vuole, chi vuole il maiale e chi no, chi vuol far festa il venerdì con quelli che vogliono far festa tutta la settimana ? chi vuol suonare le sue campane e chi le sue moschee ?

    Però sarebbe una buona idea quella della secessione del Sud che diventa il Nord dell’Africa. Ma una domanda mi solletica violentemente : Ma perchè ne hanno fatti arrivare così tanti di clandestini (come ha detto solo oggi Maroni) se poi li devono rimandare indietro ?
    Non era meglio cercare di convincerli a non partire risparmiandosi una doppia fatica a noi e a loro ?
    Sarà un mistero del rosario anche questo ! O Si tratta di inutile buonismo tanto per fare ammuina?
    Cui prodest ?

    21 Marzo, 2011 - 20:29
  23. Francesco73

    Le piazze vengono chiuse per ragioni di sicurezza, immagino.
    Non è giusto militarizzarsi, ma nemmeno sottovalutare i segnali, esponendo sè stessi e soprattutto gli altri a rischi molto seri.
    E’ scocciante entrare in San Pietro, quando c’è il Papa, ed essere controllati dagli agenti della Polizia. Ma è necessario, purtroppo.
    Dalle minacce ci si difende, è responsabile e umano.

    21 Marzo, 2011 - 21:17
  24. Infatti Francesco73,

    ma il problema non è quando c’è il papa,
    ma quando non c’è!

    La militarizzazione dei luoghi di vita del popolo romano,
    l’esclusione degli spazi di vita del popolo romano
    per affermare la proprietà vaticana,
    non ha nulla della presenza del papa.

    Se conosci Roma,
    sai benissimo che sulla scalinata dell’Esquilino,
    dietro l’abside di s.Maria Maggiore
    il papa non c’è mai andato,
    ma era abitudine dei romani
    andarvi soprattutto l’estate, nella sommità
    a godersi il ponentino romano.

    Certo io mi potevo godere il ponentino
    anche dal terrazzo al fianco del campanile della basilica
    mentre cenavo con i miei amici redentoristi,
    prima che il canonico Lewis (Proveniente da UK, ex-anglicano, di origine ebraica, ex uomo della moda quando non era prete) prendesse in mano l’amministrazione e il potere della Basilica e con un colpo di mano autorizzato dalla curia vaticana si facesse assegnare il commissariamento e infine facesse fuori oltre il resto anche i Redentoristi, immettendovi al loro posto i bravi integristi francescani dell’Immacolata.
    (Purtroppo non era più in vita il buon Confalonieri, il “noia”[sua espressione per indicare “noi”])

    Accidenti!
    Quanta acqua è passata sotto i ponti.

    Se approfondisci, buon Luigi,
    ti troveresti come quel tizio di Danimarca… “c’è del marcio”….
    Ma tu sei giustamente alla ricerca solo dei fatti di bene che danno vita,
    per fortuna. E te ne sono grato.

    22 Marzo, 2011 - 10:17
  25. Francesco73

    I francescani dell’Immacolata? Vuoi dire Padre Kolbe, Matteo?
    Sì, forse sono un pò integristi, ma quanti sono i santi così grandi nel Novecento?
    Kolbe è all’essenza del vangelo, penso.
    Sii paziente con loro.

    22 Marzo, 2011 - 13:30
  26. A Francesco73,
    I bravi FFI Frati francescani dellimmacolata si affermano alla fine degli anni ’90, già fondato da p. S.Manelli che vuole riscoprire le origini del francescanesimo nella lettura di Kolbe ed ecclesialmente ritornando a vivere lo specifico che fu tra il 1500 e il 1800 riportato in auge da Benedetto con il Motu Proprio Summorum Pontificum.
    Essere integristi, non impedisce di certo di rispondere alla loro vocazione alla santità come è richiesto a tutti i cristiani.

    Sono a s. Maria Maggiore, perchè mons. Lewis che teneva la borsa della Basilica li trovò a basso mercato per il lavoro di Sacristi.

    Per i ricchi monsignori,
    la povertà radicale di alcuni sono fonte di ricchezza…… !!!

    22 Marzo, 2011 - 20:53

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