Mese: <span>Ottobre 2011</span>

“Di mestieri ne ho fatti tanti e alcuni non li ricordo neppure più” dice con ironia di sè Antonio Thellung, amico romano che frequenta questo blog. Ha fatto l’attore, il pilota di automobili da corsa e l’autore di manuali sulla guida dell’automobile, il pittore e lo scultore, l’animatore di comunità, l’assistente di malati terminali; è scrittore e conferenziere, autore di versi e di epigrammi. Una mostra intitolata I miei primi ottant’anni documenta le stagioni della sua passione comunicativa. Apre giovedì sei ottobre a Roma, al Museo Umberto Mastroianni, piazza San Salvatore in Lauro 5. La suggerisco a chi voglia vedere dove possa arrivare un dilettante di talento.

Oggi sono stato al mare a Santa Marinella, dov’ero in luglio. Tutto come allora: caldo, bell’acqua, tanta gente. Ottobre come luglio. Non so pensare a che ne verrà. Mi sono goduto la luce, i pesci nell’onda.

Spero che Obama venga rieletto ma non accetto le uccisioni con i droni, come non ho mai condiviso gli omicidi mirati compiuti da Israele con missili intelligenti e come non approvo i bombardamenti alla rinfiusa – che durano tutt’ora – nella speranza di uccidere Gheddafi. Allora tu difendi i terroristi di Al Qaeda, o quelli palestinesi, o Gheddafi? No, li combatto. Ma sentendomi parte – come italiano – della lotta al terrorismo e al regime di Ghedddafi, ritengo di dover dire la mia opinione sulle modalità di quella lotta. Primo: non si uccide senza processo. Secondo: non si disprezza il diritto internazionale. Terzo: il nemico è un uomo e non un batterio.