Mese: <span>Maggio 2013</span>

“Quando la società è organizzata in modo che non tutti hanno la possibilità di lavorare, quella società non va bene: non è giusta! Non pagare il giusto, non dare lavoro, perché soltanto si guarda ai bilanci, ai bilanci dell’impresa: quello va contro Dio! Un titolo che mi ha colpito tanto il giorno della tragedia del Bangladesh, ‘Vivere con 38 euro al mese’: questo era il pagamento di queste persone che sono morte. E questo si chiama ‘lavoro schiavo!’. Le persone sono meno importanti delle cose che danno profitto a quelli che hanno il potere politico, sociale, economico. Oggi ci fa bene riascoltare la voce di Dio, quando si rivolgeva a Caino dicendogli: ‘dov’è tuo fratello?’. Oggi, invece, sentiamo questa voce: dov’è tuo fratello che non ha lavoro? Dov’è tuo fratello che è sotto il lavoro schiavo?”: così il Papa stamane nell’omelia al Santa Marta. Un appello “contro la tratta delle persone, all’interno della quale figura il lavoro schiavo” Francesco l’ha rivolto anche a conclusione dell’udienza generale.