Il carnevale no stop e l’austero simbolo delle ceneri

Ho preso le ceneri stamattina alle nove nella Cappella Giulia di Santa Maria Maggiore e le ho ricevute con la formula tradizionale: “Ricòrdati che sei polvere e in polvere tornerai”. Il prete ha raccomandato il digiuno e l’astinenza, ma subito dopo al market mentre compravo il pane ho visto l’abbondante offerta di “chiacchiere” e bignè e mi son detto che la medievale “contesa tra il carnevale e la quaresima” oggi è destinata a svolgersi tutta all’interno delle persone, dato che sulla scena pubblica il carnevale ha vinto su tutta la linea. Questo rientro in sé del resto non dovrebbe contristare il cristiano che in chiesa ha appena ascoltato dal Vangelo di Matteo il monito: “Quando digiunate non assumete aria malinconica”. Ho trovato una conferma a questi pensieri a fine mattinata, uscendo dalla metro a Lepanto e avviandomi per via Marcantonio Colonna, quando ho letto sulla sinistra tre scritte a simbolica contesa tra carnevale e quaresima: “La vita è bella” diceva la prima, “Ma purtroppo c’è la fine del mondo” contraddiceva la seconda, “Vaffanculo stronzo” protestava la terza.

70 Comments

  1. affus

    Caro Luigi invece di sviluppare improbabili discorsi neopauperistici circa l’amore di Cristo per i poveri e per gli ultimi , avendo sempre fisso, quel ” morì per tutti ” che a molti tradizionalisti non va giù , ma amche a molti neopauperistici, io direi di porci alcune domande fondamentali e oggettive circa la predicazione di Gesù .
    Cristo ha predicato in una società ( impero romano) con circa 50 milioni di schiavi ufficiali . E li la schiavitù non veniva intesa come un ammortizzatore sociale come nella legge di Mosè , dove il ricco doveva farsi carico della moglie e figli del poveraccio per un certo periodo perchè si era indebitato . No, gli sfotunati lì venivano battuti e legati , e nemmeno gettati sotto i ponti .
    Ebbene in quel tipo di società con tante ingiustizie e tanti poveri , Gesù Cristo ha predicato la rivolta sociale con qualcuno ? Ha predicato contro qualche istituzione ? Si , ha chiamato ipocrita qualcuno , ma l’istituzione non c’entra un fico secco ! I suoi parenti e qualche apostolo ci ha tentato a coinvolgerlo, ma lui , nisba , non c’è cascato !
    Cosa vuol dire questo ? Possibile che con milioni di sfruttati , lui non dice una parola concreta e parla della povertà solo come ascesi e distacco dai beni per l’anima ?

    25 Febbraio, 2009 - 13:02
  2. affus

    Per chi , come me , conosce bene la situazione sociale dell’impero romano ai tempi di C.Tiberio Cesare , Gesù Cristo potrebbe benissimo essere accusato di : ” omissione” ; non ha ascoltato il grido dei poveri e li ha illusi con il paradiso. Ma questo lo potrebbe fare un arrabbiato neopauperista , magari missionario , rimasto scioccato davanti alla miseria dei poveri non io .

    25 Febbraio, 2009 - 14:13
  3. Massimo D

    Quello che dici, Affus, è indubbiamente corretto: Gesù non è venuto per proporre un programma di rivolta sociale contro l’Impero romano, basato come sappiamo sullo schiavismo.
    Tuttavia:
    – il contesto di Gesù era quello dell’ebraismo, dunque forse un problema come quello della schiavitù era meno sentito; il problema politico per gli ebrei era la dominazione romana sulla Palestina, e sappiamo che anche rispetto ad essa Gesù rifiutò di farsi coinvolgere
    – il suo messaggio, pur essendo un messaggio di salvezza universale che va ben oltre la dimensione politica (la quale è necessariamente legata ad un particolare contesto), ha contribuito successivamente a mettere in discussione anche quel sistema di oppressione dell’uomo sull’uomo, ed è alla base di molte delle conquiste della civiltà occidentale in tema di rispetto della persona e dei suoi diritti;
    – non mi persuade che il messaggio di Gesù sia da intendersi come qualcosa di legato puramente all’escatologia; l’amore per il prossimo non può che tradursi in un adoperarsi per i nostri simili anche nell’hic et nunc; dunque, la liberazione dello schiavo mi pare che ne discenda in modo naturale. Ciò non vuol dire assolutamente -si badi- che il messaggio di salvezza coincida con la liberazione dello schiavo, o con un progetto di liberazione dai bisogni materiali;
    – leggo il rapporto tra annuncio e promozione umana (anche politica) come un rapporto che necessita di una mediazione, di un passaggio, da effettuarsi sotto il segno della laicità (=dai laici in modo laico); ciò significa che tale passaggio non è “garantito” ma è lasciato alla nostra capacità di tradurre il messaggio nell’oggi, sulla base della nostra capacità di lettura.

    25 Febbraio, 2009 - 14:58
  4. Leonardo

    Hai ragione, Luigi, il cristianesimo è quasi scomparso dalla scena pubblica e c’è poco da fare. Almeno però sappiamo che era meglio prima, quando il venerdì santo cinema e teatri restavano chiusi, il mercoledì delle ceneri le pasticcerie non traboccavano di dolciumi e la programmazione televisiva (di per se stessa abissalmente superiore a quella odierna) teneva conto dei tempi liturgici. La questione del non assumere aria malinconica c’entra poco, perché la penitenza cristiana è sempre lieta (o non è cristiana).
    Delle tre scritte penso che la prima vada squalificata per benignismo, la seconda sia carina come antidoto ma si poteva fare di meglio, la terza, a parte il grillismo (tra le colpe del guitto c’è anche di aver sciupato, banalizzandolo, anche questo grido metafisico) mi sarebbe piaciuta se l’estensore le avesse dato un carattere universale: così è solo violenza verbale contro il secondo epigrafista.

    25 Febbraio, 2009 - 15:11
  5. Nino

    Chiedo scusa a Luigi per l’off the record ma ho finito di leggere su Repubblica l’articolo di Vito Mancuso “Cattolici, pensiamo a un Concilio Vaticano III”.
    Al di là della simpatia che personalmente nutro per Vito e per la condivisione della gran parte delle sue posizioni, trovo la sua riflessione tutt’altro che banale.
    A mio avviso l’argomento e il tema sono ormai maturi e credo che saranno al centro del dibattito del mondo cattolico nei prossimi tempi.

    25 Febbraio, 2009 - 15:29
  6. Leonardo

    Nino, io vorrei che tu, Matteo e Vito,
    foste presi come per incantamento
    e messi in un vasel ch’ad ogni vento …

    25 Febbraio, 2009 - 15:42
  7. tonizzo

    Vaticano III? Pericolosissima merce per alcuni che anche il pericolosissimo Kung propugna dalla sua sede…

    25 Febbraio, 2009 - 15:43
  8. principessa

    … ma se stiamo ancora litigando sul Secondo, e sono passati 50 anni??

    Buongiorno a tutti
    tra affus, mandate a quel paese da parte di anonimi, digiuno e il solito tran tran ….

    25 Febbraio, 2009 - 16:01
  9. don78

    Nino,

    sai per caso se l’articolo di Mancuso è disponibile online?

    Grazie

    25 Febbraio, 2009 - 16:14
  10. Nino

    Leonardo

    Non sai il piacere che mi farebbe.
    Solo che sulle misure del vasel dovresti aggiornare.
    Credo che più che un vasel alla compagnia occorrebbero flotte e flotte di transatlantici.
    E dopo che avrai letto l’articolo penso che su quel vasel dovremmo restringerci per farti posto, sempre con gran piacere s’intende.
    Altri non fanno prigionieri.
    ————
    Cara Principessa,
    mi spiace di non aver trovato pubblicato ancora su internet il testo.
    Ma se puoi, t’invito a leggere le motivazioni addotte da Mancuso.
    E poi, scusa, ma se ancora dopo 50 anni stiamo litigando vorrà dire che abbiamo idee diverse; io lo trovo un fatto positivo. Prima del CVII stranamente eravamo tutti d’accordo o forse tutti più pecoroni o no?
    50 anni fa a noi cattolici era preclusa perfino la lettura della Bibbia. Eravamo per caso dei minus abens?
    ————
    don78,
    come avrai letto nella risposta a Principessa io ancora non l’ho trovato.
    Forse nei prossimi giorni sarà disponibile sul sito della Repubblica.
    Ciao.

    25 Febbraio, 2009 - 16:17
  11. Nino

    Prima di incorrere nelle reprimenda di Leonardo e Ignigo:
    HABENS – contro abens.
    Anche se si tratta di un’acca.

    25 Febbraio, 2009 - 16:21
  12. Ogg su la Stampa c’ è un’intervista a Kung in cui si parla di Vaticano III. Che sintonia!

    Passando alle cose serie (il post di Luigi), non vorrei sembrare troppo “ragazzino”, ma a me sto fatto che intorno a noi trabocchi il Carnevale mette una specie di ebbrezza. Veramente c’è la possibilità di vivere quella dimensione interiore di segreto con il Padre che oggi il Vangelo richiama per tre volte. Con questo non sostengo che i cristiani debbano essere invisibili, piuttosto il loro stile di vita, la loro fede può evocare l’Invisibile che cercano e alla cui presenza desiderano vivere.
    Buona quaresima a tutti!

    25 Febbraio, 2009 - 16:41
  13. Grazie Nino!

    25 Febbraio, 2009 - 16:55
  14. don78

    Grazie Nino 🙂

    25 Febbraio, 2009 - 17:10
  15. affus

    Caro Massimo , non possiamo legare il messaggio di Gesù a una particolare struttura , altrimenti non ne abbiamo più bisogno e non potrebbe insegnarci proprio nulla perchè non sarebbe universale ……
    Lo stesso si potrebbe dire del problema delle donne , ops femmine ; dato che non esisteva il problema in israele , Cristo non ne parla , si potrebbe obbiettare . Il messaggio di Cristo o è universale , anzi paradigmatico , oppure non è degno di essere nemeno preso in considerazione .
    Quando parli di laicità , sfondi un portone gia aperto dalla Rivelazione , infatti Dio con la legge ti ha permesso di sbizzarrirti come ti pare perchè è prettamente il campo della giustizia sociale .
    Ed è bello notare come in un messaggio sociale come quello della legge , non c’è nessun discorso classista : IL tribunale non deve lasciarsi impietosire nè dal povero , nè dal ricco , nè da una maggioranza , recita il libro dei numeri .

    25 Febbraio, 2009 - 17:21
  16. Grazie Nino per i link agli articoli, li stavo cercando.
    Sei Grande.

    Leonardo grazie di pensarmi sempre.
    Lo so che mi ami come ogni buon fratello in Cristo, e hai solo il tuo modo per dimostrarmelo. Un bacio

    25 Febbraio, 2009 - 17:29
  17. principessa

    Nino carissimo,
    grazie per l’articolo, ma ci tengo a precisare che la mia voleva essere una battuta per un sorriso da regalare a me stessa in una giornata grigia.
    Comunque, mi ha fatto piacere leggerlo e per quanto sia ben scritto e argomentato con coerenza mi chiedo se ci sia davvero bisogno di indire un Concilio per sottolineare ed evidenziare che anche alcuni cattolici pensano giusta l’autodeterminazione e la scelta della propria morte.
    Perche’, invece, ogni cattolico responsabile non impara a ‘conciliare’ l’insegnamento della Chiesa con il mondo circostante, facendo uso di quella intelligenza e del libero arbitrio che il Signore ha donato a ciascuno di noi?
    Io sono convinta che il messaggio e l’insegnamento cristiani siano capaci di applicarsi ad ogni epoca e ad ogni societa’, pur ammettendo che i Concili ( e specie il Vaticano secondo) hanno aperto grandi orizzonti di comprensione per i fedeli e di trasmissione tra gerarchia e popolo. Ma non credo che si debba indire un Concilio ogni qualvolta nella societa’ si viene a creare una situazione che richiede grandi sforzi di pensiero.
    In parole povere, non possiamo sempre aspettare di vedere indicato cosa fare e come farlo. Il Signore ci ha creati molto meglio di cosi…

    Secondo me.
    Un abbraccio

    25 Febbraio, 2009 - 17:29
  18. Ciao Principessa,
    ha molto buon senso quello che esprimi,
    ma appare anche utile che altri propongano altre visioni.
    Certo,
    stiamo ancora aspettando che il Vaticano II fruttifichi.
    Ma tu saqi meglio di me che il problema vero, serio,
    è nel cuore dell’uomo.
    Non i Concili !
    Ma discuterne non fa mai male, e non mette in crisi la Chiesa Universale.
    Un miliarduccio di teste cattoliche, potranno, esprimere dei parere, e arricchirci.
    Se non si è impaurito il buon Dio quando gli hanno ucciso il suo amato figlio,
    si impaurirà, dei nostri discorsi? (non so come si fa l’occhiolino 🙂 )
    Ti penso

    25 Febbraio, 2009 - 17:37
  19. “Quando digiunate non assumete aria malinconica”
    ………………………………………………………………….
    Ma è vero che il comune di Roma ha cambiato il menù per tutte le scuole romane perchè durante la quaresima il venerdì si mangi solo pesce?
    Può essere che la CEI avrebbe fatto notare di non esagerare?

    Stasera mi farò ricordare dal Signore che sono cenere!

    Ma chiederò al Signore che non vi siano sepolcri imbiancati che mettano pesi sulle spalle altrui, senza spostarne nemmeno con un dito!!!

    Luigi, che bello!
    La mia vecchia amata s.M.Maggiore.
    Io invece stasera nell’unica chiesa aperta ancora sul tardi, e che permette a chi lavora di poter essere alla sacra liturgia…. sotto il tuo vecchio…giornale… sotto quell’aquila..

    25 Febbraio, 2009 - 17:45
  20. @ affus scrive – 25 Febbraio 2009 @ 17:43
    ammiro il tuo impegno, ma il riporto-link è datato 28 gennaio 2008

    mentre oggi è 25 febbraio 2009

    E’ passato un annetto!

    25 Febbraio, 2009 - 17:48
  21. Giovanni Mandis

    Quando si dice “il caso” qualcuno ha portato la-repubblica in ufficio e ho letto l’articolo di Mancuso prima che il buon Nino lo diffondesse urbi et orbi qui.
    Più che un teologo il Mancuso pare un cacciabombardiere da quanto le spara grosse.

    dai Nino che la lettura della Bibbia fosse preclusa ai cattolici fino a 50 anni fa è quantomeno inesatto…

    25 Febbraio, 2009 - 17:54
  22. affus

    Perchè Marcione oggi starebbe sugli altari e fatto santo ?

    25 Febbraio, 2009 - 17:58
  23. principessa

    Matteo caro, lungi da me la negazione della pluralita’ di pensiero e di opinioni! Ben vengano idee diverse, confronti,esposizioni e proponimenti. Cio’ che cercavo di sottolineare e’ la centralita’ dell’essere umano, fatto ad immagine e somiglianza di Dio, con tanto di intelligenza e facolta’ di scelta. Nonche’ la inutilita’ di “chiamare” un tale evento in essere, specie in un mondo che cambia praticamente ogni due giorni. Mi si potra’ obiettare che proprio per i cambiamenti che avvengono sarebbe opportuno un Concilio che – come il Vaticano secondo ha mostrato – “aggiorni” la visione del mondo da parte della Chiesa. Potrei rispondere che la Chiesa si aggiorna anch’essa ogni due giorni, specie attraverso quei pastori ( pochi per la verita’ ) che vivono “dentro” le comunita’ e di esse rispecchiano gioie e dolori, quesiti e ricerca. Ma l’evidenza maggiore dovrebbe andare al “cambiamento” degli esseri umani nell’ultimo secolo; a quella consapevolezza sempre piu’ marcata che esiste in ognuno di noi, a quella voglia di conoscenza che ci differenzia dai nostri nonni e anche dai nostri genitori, a quella “vicinanza” di Dio che gli eventi ultimi della storia umana hanno generato.
    Se e’ vero che prima del Vaticano secondo non si leggeva la Bibbia tanto facilmente, oggi si disquisisce su blog cattolici – peraltro letti anche da addetti ai lavori in Vaticano – delle piu’ disparate questioni con preparazione teologica, esperienza quotidiana, cultura profonda.
    Ripeto, le argomentazioni presentate nell’articolo di Mancuso sono valide e coerenti, ma non mi convince la ragione per cui indire un Vaticano terzo.
    Ricambio l’affetto.

    25 Febbraio, 2009 - 19:06
  24. Massimo D

    Ho letto anch’io l’articolo di Vito Mancuso (approfitto per segnalare il sito della rassegna stampa della Camera, ove si trova quasi tutto dai principali quotidiani http://rassegna.camera.it/).
    L’articolo mi sembra ben argomentato, e l’idea di un Concilio che ridefinisca il rapporto tra fede e natura, completando così il passaggio iniziato dal CV2 con il rapporto tra fede e storia/mondo, è molto suggestiva. In effetti, qualcuno ha fatto notare che il XXI secolo sarà il secolo della biologia, e biologia e medicina stanno ponendo problemi che interrogano e mettono a dura prova l’impianto concettuale della chiesa cattolica. In particolare, quella distinzione così discutibile tra naturale e artificiale su cui si basano alcuni pronunciamenti del magisero. Anche questioni come l’ecologia o il rischio di cambiamenti climatici catastrofici meriterebbero certo una riflessione che non può essere interamente delegata alla curia vaticana.
    Non so se un Concilio sia effettivamente lo strumento giusto, e su questo sarei d’accordo con Principessa: possiamo cavarcela da soli. Certamente non sarebbe necessario se la chiesa recuperasse una dimensione “sinodale” e non fosse affetta da un eccesso di centralismo. Ma un Concilio potrebbe diventare ad un certo punto indispensabile per non esasperare lo scollamento tra gerarchia e popolo, ed evitare quello “scisma sommerso” di cui spesso si parla.

    25 Febbraio, 2009 - 19:51
  25. lycopodium

    Non credo di dire cose troppo strane, spt per Massimo: a che servirebbe un altro Concilio, se non a far fare una campagna elettorale per mesi o anni, che lascerebbe solo macerie?

    25 Febbraio, 2009 - 20:10
  26. Massimo D

    Campagna elettorale dici, Lycopodium? Mi viene in mente il dibattito interno al PD. In fondo il dilemma mi pare molto simile: andare al congresso/primarie consultando la base, con il rischio di provocare scissioni, di esporsi a conflitti e divisioni (sotto elezioni per giunta), di vedere il tramonto di una classe dirigente. Oppure tirare dritto mascherando quanto possibile le differenze, ma rischiare di perdere per strada buona parte dell’elettorato?
    Mi fermo qui. Il parallelismo è veramente forzato, e l’uso delle categorie del politico andrebbe evitato e la Chiesa (per sua fortuna) non è il PD. Epperò… abbiamo paura del popolo, che nel caso della Chiesa è un Popolo con la “P” maiuscola? A differenza del PD, la Chiesa è sostenuta dallo Spirito, dunque dobbiamo essere fiduciosi nel fatto che la verità troverà la sua strada.

    25 Febbraio, 2009 - 21:41
  27. affus

    Certo che Roma avrebbe bisogno di qualcosa per risollevarsi economicamente visto la crisi del tursimo che attanaglia tutti.

    25 Febbraio, 2009 - 21:43
  28. marta09

    E rieccoci di nuovo con le divagazioni sul tema (Luigi ho messo il corsivo, ma ho un po’ timore … se succede un pasticcio: perdonami e ripara).

    A volte ho come l’impressione che ll’argomento proposto da Luigi sia come un treno che viaggia su dei binari sicuri, poi – all’improvviso – qualcuno aziona uno scambio impensabile ed il povero treno si ritrova a viaggiare verso una direzione che non era quella decisa.

    Il titolo dell’argomento è Carnevale no stop e l’austero simbolo delle ceneri che si conclude nella sua proposta con quelle tre scritte a simbolica contesta tra carnevale e Quaresima.
    Per quanto riguarda le scritte, personalmente, mi pare un dialogare tra due persone: il primo dice che la vita è bella, il secondo risponde tetro Ma purtroppo c’è la fine del mondo ed il primo, spazientito, risponde in malomodo,

    Di fatto non credo non sia del tutto vero che usciamo dal carnevale. Nel senso che tra mascherate, scherzi e occultamento di vere intenzioni, ci siamo sempre dentro! 🙁 Solo che l’imposizione delle ceneri ci riporta ad un impegno di serietà (non tristezza, ma serietà).
    Insomma è un bel colpo di luce sulle varie ipocrisie a cui siamo soggetti: ipocrisia degli occhi, della parola e del volto (questo ho pensato questa mattina e – straordinariamente – l’ho sentito questa sera nell’omelia).

    Quello che noi prendiamo per austerità, forse è solo serietà che passa dalla 2° formula dell’imposizione delle ceneri: convertitevi e credete al Vangelo

    Il mio sospetto è che troppo spesso i cristiani si rivestano di questa austerità a discapito della serietà. Un sospetto che trova – se vogliamo – riscontro nel Vangelo di oggi.

    😉

    25 Febbraio, 2009 - 22:21
  29. Nino

    Cara Principessa,
    permettimi qualche nota al tuo post.
    Ho letto tra gli anni 70 e gli anni 90 tre libri che facevano parte di una trilogia scritti da un futurologo americano che ho avuto anche l’occasione di conoscere.
    Si tratta di Alvin Tofler
    http://it.wikipedia.org/wiki/Alvin_Toffler, ma navigando in internet troverai una quantità di referenze che lo riguardano.
    I titoli sono
    Future Shock 1970 ( ed. italiana, Lo shock del futuro)
    The third wave del 1980 (La terza ondata)
    Powershift 1991 (La dinamica del potere)

    Cosa c’entra Tofler con la Chiesa e con un Concilio?
    Nulla o quasi dal punto di vista religioso, non credo sia cattolico e non so se sia un credente.
    Ma se rileggessimo ora, nel 2009, quei libri a 39 anni dal primo rimarremmo stupefatti dalla puntualità con cui si sono avverate le ipotesi elaborate e dichiarate da Tofler circa lo sviluppo del mondo e dell’umanità e soprattutto dalle trasformazioni della vita dell’uomo e dalla conseguente riconfigurazione dei modelli sociali a tutti i livelli.
    Impressionante poi la previsione sulla velocità del cambiamento in tutte le discipline accademiche, nel lavoro, nel pensiero umano e nei rapporti di forza tra stati.
    Una rivoluzione e un cambiamento di portata inimmaginabile e che l’uomo degli anni 70,80 e 90 avrebbe dovuto tenere in considerazione per prepararsi ad affrontare sfide mai affrontate nella sua storia.
    La cronaca della crisi mondiale economica e sociale di questi ultimi tempi è dentro questo scenario ed era stata ampiamente preannunciata.
    Conclusione
    -Il pianeta si sta trasformando a grande velocità, intendo ambientalmente.
    -L’umanità ha grande difficoltà e forti limiti a gestire velocità e cambiamenti vorticosi come non mai. Per farlo è costretta riconfigurare e a ridefinire continuamente il suo modello di sviluppo e, nel contempo rivedere e adattare il suo pensiero per convivere con le diversità culturali, sociali e religiose.
    In una parola, trovare e dare senso alla sua contemporaneità con strumenti adeguati e compatibili con la sua nuova storia senza entrare in conflitto con se stessa e la permanenza nel pianeta.
    Dunque, negli ultimi 40 anni l’uomo e il pianeta si sono trasformati come nemmeno nel corso di 3000 anni.
    Che uomo era quello del 1960?
    Che uomo è quello di oggi dopo mezzo secolo?
    La Chiesa è fatta di uomini e donne, ti sembrano pochi 50 anni dal CVII per una verifica sullo stato dell’arte? Siamo sicuri che la Chiesa stia camminando con lo stesso passo dell’uomo di oggi?
    Io ho qualche dubbio e se potessi parlarne con san Paolo chiederei a lui consigli.
    Ma nel frattempo mi attrezzerei per indire al più presto un’assemblea generale/Concilio prima che il gap tra la gerarchia e il popolo dei battezzati diventi incolmabile.
    Questo si, sarebbe deprecabile.
    Queste mie “visioni” prescindono su quel che dice Mancuso, che non penso abbia l’intenzione di convincere qualcuno.

    25 Febbraio, 2009 - 22:22
  30. affus

    grazie marta , fin da stamattina sentivo quello che poi ci hai rivelato .

    25 Febbraio, 2009 - 22:27
  31. Massimo D

    Marta, richiamaci pure all’ordine, ma non credo che dobbiamo impensierci troppo per i “fuori tema”. A volte le cose più interessanti vengono fuori da associazioni di idee apparentemente improbabili.

    Su Carnevale e Quaresima: la mia sensazione è che quest’anno, nonostante l’apparenza festosa, sia la seconda a prevalere. Parlo ovviamente della crisi economica.La speranza è che da questa quaresima, che si preannuncia lunga, possiamo uscire migliori.

    Anche a me ha colpito la notizia sulle mense romane. Sono un po’ sorpreso per la polemica, in fondo “giovedì gnocchi, venerdì pesce” è più una tradizione nazionale che un precetto religioso, oltre al fatto che non mangiare carne tutti i giorni fa bene alla salute. E non vedo come possa urtare qualcuno il fatto che sia una tradizione di origine religiosa; allora aboliamo anche la colomba e l’uovo pasquale.

    25 Febbraio, 2009 - 22:38
  32. Nino

    Ciao Marta, spero di rifarmi con questo sonetto del grande Belli che ti dedico.

    2257. Er primo giorno de quaresima

    Finarmente è spicciato carnovale,
    corze, bballi, commedie, oggi ariduno:
    sò ttornate le scennere e er diggiuno:
    mó de prediche è tempo e de caviale.

    De tanti sscialacori oggi gnisuno
    pò ssoverchià chi non ha uperto l’ale:
    er zavio e ’r matto adesso è ttal e cquale:
    o ss’è ggoduto o nnò, ssemo tutt’uno.

    Addio ammascherate e carrettelle,
    pranzi, cene, marenne e colazione,
    fiori, sbruffi, confetti e carammelle.

    Er carnovale è mmorto e sseppellito:
    li moccoli hanno chiusa la funzione:
    nun ze ne parla ppiú: ttutt’è ffinito.

    17 febbraio 1847

    25 Febbraio, 2009 - 22:43
  33. marta09

    😉 O cribbio! Ho dimenticato di dire che:
    l’ ipocrisia che intendo io è un po’ all’incontrario!

    ipocrisia degli occhi è vedere un ovvio e oggettivo bene e vederci a tutti i costi il male

    ipocrisia della parola parole educate che aggrediscono la buona fede ed i piccoli. Parole umane che cercano di deviare la Parola di Dio

    ipocrisia del volto un sorriso che nasconde gelo e gelo di cuore.

    Ma questa è solo la mia idea …

    25 Febbraio, 2009 - 22:49
  34. marta09

    Grazie Nino & lyco
    … Sempre personalmente il Mercoledì delle Ceneri è sempre stato un alzare lo sguardo ed alzarmi in piedi per entrare nei quaranta giorni che tra le varie simbologie, oltre a quella dei 40 giorni nel deserto di Gesù (forse la più autentica), c’è anche quella dei 40 giorni che vanno dalla Resurrezione di nostro Signore e l’Ascensione; un tempo – quest’ultimo – dove il verbo principale ha davanti il prefisso “ri”: riconoscere!
    Per tutto quello che noi sappiamo oggi questo è il verbo che ci riguarda e ci riguarda profondamente.

    Ripeto, queste mie parole è un banale condividere con voi quanto ho a lungo pensato tra alti e bassi (più bassi che alti) 🙁

    Solo questo

    25 Febbraio, 2009 - 23:04
  35. affus

    grazie ! sempre grazie ! ancora grazie marta !

    25 Febbraio, 2009 - 23:11
  36. marta09

    Nino, scusa ma non avevo letto il tuo commento delle 22,38.
    No, non richiamo all’ordine (se non lo fa Luigi, perchè mai dovrei farlo io?), ma mi dispiaceva lasciare “in un angolo” il tema Quaresima. Tutto qui.

    Tra l’altro, ti devo confessare che il Carnevale quando vede gli adulti che si mascherano con costumi, mi ha fatto sempre pensare che la maschera scelta sia in qualche modo una vaga rivelazione della persona.
    Ed è una cosa simpatica, se pensi che il giorno in cui tutto dovrebbe essere finzione diventa – in qualche modo – verità.

    🙂 Ah! per i benpensanti: mi ha sempre divertito il Carnevale non fosse altro per la comicità che implica (almeno da noi in Italia … ;-( )

    26 Febbraio, 2009 - 0:40
  37. ignigo74

    1) Per quanto riguarda il Carnevale
    Arrivo ora dall’ultima rappresentazione del Tristano e Isotta alla Scala.
    Chissà quando tornerà.
    A Filippo Facci, in platea davanti a me, è piaciuto molto: si è consumato di applausi.
    Se a qualcuno interessa è piaciuto molto anche a me, anzi, dire che mi è piaciuto è mille miglia lontano da ciò che ho capito. E’ la quinta volta che assisto al tristano scaligero: dicono che Hitler lo abbia visto decine di volte.

    1 A) Gli ambrosiani non digiunano all’inizio della Quaresima. Difatti a Milano non esiste il mercoledì delle ceneri. Ad libitum si possono celebrare le ceneri al termine della messa festiva, ma meglio sarebbe al termine dei vespri della domenica. Essendo domenica è proibito il digiuno. Tiè.

    2) Quaresima.
    Quest’anno ci darò dentro duro nell’ascesi quaresimale. I cilici mi fanno un baffo anzi, li desidero ardentemente in sostituzione della pena atroce che ho scelto per espiare i miei gravissimi e incorreggibili peccati: leggere gli interventi di Affus dall’inizio alla fine. Un amico penitenziere maggiore del Duomo mi ha detto che se ci riesco dovrei essere a posto fino al 2098 e che inoltre posso lucrare 777 indulgenze plenarie per amici e parenti defunti.

    26 Febbraio, 2009 - 0:44
  38. marta09

    Ignigo74 … ma sei un discolo! Ma quel tiè è fantastico!
    Ma devo ammettere che il rito ambrosiano mi è sempre piaciuto (al di là del digiuno) per una questione di – come dire – pienezza in tutto.

    Insomma, spesso mi ritrovo a pensare più in “ambrosiano” che in “romano” … ma poi mi rendo conto che sono questioni marginali e personali

    E per la penitenza che ti sei inflitto … càspita … ma attento a non “deragliare” …

    26 Febbraio, 2009 - 0:55
  39. Piergiorgio Soardo

    alle ceneri mi è piaciuta le preghiera di un bambino:
    “Gesù aiutami a digiunare dalle cattiverie e dagli sgambetti, perchè qualche volta è difficile”
    questa notte è la mia preghiera prima di dormire

    26 Febbraio, 2009 - 1:09
  40. fiorenza

    Se la medievale contesa tra carnevale e quaresima era coesistenza di modi differenti di vedere il mondo e spazio dato al riso rituale, ai culti del gioco e della festa accanto ai culti seri, si potrebbe dire che il carnevale ha vinto su tutta la la linea perché, su tutta la linea, ha vinto la seriosità. L’indicazione paradossale del Signore è stata, evidentemente, disattesa. Mi viene in mente, da “Il nome della rosa”, l’ultimo grande scontro tra Jorge e Gugliemo, poco prima che il temuto libro sul riso venga distrutto, insieme alla più grande biblioteca della cristianità :
    “Tu sei peggio del diavolo, minorita”, disse allora Jorge.”Sei un giullare, come il santo che vi ha partoriti…che teneva sermoni dando spettacolo come i saltimbanchi… Ma vi abbiamo disciplinati. Li hai visti ieri i tuoi confratelli. Sono rientrati nelle nostre file…”

    26 Febbraio, 2009 - 1:10
  41. Siamo polvere,che Dio trasfigura e illumna, ma siamo polvere…

    Santa quaresima a tutti i bloggers e a tutti i cercatori di Dio. Questo credo sia proprio il tempo giusto per cercarlo (o per farsi trovare da Lui) 🙂

    Andrea

    26 Febbraio, 2009 - 2:34
  42. lycopodium

    @ Fiorenza
    Il “risus” che vuole U. Eco è tutt’altro che “paschalis”, anzi nasce dalla sconfessione di ciò (Chi) è “Pascha nostra”. Con un tale volere si può fare letteratura, ma non è proprio il caso di pensare che il reale stia proprio lì.

    26 Febbraio, 2009 - 6:29
  43. @ principessa – 25 Febbraio 2009 @ 19:06
    Hai ragione, credo anche io che di vaticano III non vi è necessità, visto che ancora non si è capito il vaticano II.
    Ma mi sembra di aver colto il semplicemente il senso di una provocazione in quegli articoli,
    una provocazione che non è sopra le righe, e che induce a riflettere, chi vuole riflettere.
    Kung e Mancuso dicono cose molto serie, sulle varie problematiche umane e cristiane,
    poi le si può rifiutare o discutere,
    questo sta’ all’educazione e alla sensibilità delle persone.
    ciao

    26 Febbraio, 2009 - 7:24
  44. affus

    ragazzi vi invito a mettere da parte un certo tipo di cristianesimo sociologico, basato su più sentimentucci femminei, momentanei, e a porre al centro dell’attenzione tematiche serie .
    Ecco , la vera destra si appogia a una legge universale , senza la quale sulla terra ci sarebbe solo la babele delle opinioni ( femminee) .
    Ecco dove il papa affronta seriamente questo discorso .

    http://www.zenit.org/article-16411?l=italian

    26 Febbraio, 2009 - 8:03
  45. […] Come a spazzar coriandoli Sì, lo so che è già Quaresima, e nulla c’è di più irritante di questo Carnevale eterno che tende a prolungarsi fino a Pasqua.  Ne ha parlato ieri, con la consueta seria levità, Luigi Accattoli (http://www.luigiaccattoli.it/blog/?p=1058), insieme alla quasi totalità dei preti alla messa delle Ceneri. Magari ne parliamo domani. […]

    26 Febbraio, 2009 - 9:03
  46. raffaele.savigni

    “Ma è vero che il comune di Roma ha cambiato il menù per tutte le scuole romane perchè durante la quaresima il venerdì si mangi solo pesce?”.
    Io non obbligherei tutti a mangiare solo pesce. Ma credo che sia giusto twener conto del fatto che la maggioranza degli italiani è cattolica, e che quindi in Quaresima molti desiderano poter scegliere qualcosa di alternativo alla carne.
    A me anni fa è capitato di trovarmi in difficoltà perché in una mensa (oltretutto gestita da cattolici…) non c’erano praticamente alternative alla carne. Ed oltre ai cattolici esistono i vegetariani: è giusto rispettare anche loro.

    26 Febbraio, 2009 - 9:46
  47. Massimo D

    Affus, devo dedurre che “femmineo” è un insulto. Sì, il maschilismo senza dubbio è di destra!

    26 Febbraio, 2009 - 9:48
  48. raffaele.savigni

    Anch’io credo che sia meglio assimilare bene il Vaticano II prima di pensare ad un Vaticano III. Un concilio per ogni secolo è sufficiente, anche se non deve essere un tabù parlarne.
    Le idee di Mancuso mi sembrano comunque molto discutobili: non si puà conciliare la teologia cattolica con Hegel.

    26 Febbraio, 2009 - 9:49
  49. se qualcuno dice “non si può conciliare”…
    io in automatico penso che sicuramente “si può conciliare”
    Le codifiche sul “si puo'” o “non si può”,
    sono solo codifiche umane e quindi sempre discutibili.

    Ricorderei che il cristianesimo è incontro con la persona di Cristo,
    che non si impone in nessun modo, non ha chiamato legioni di angeli per farsi difendere, ma si è lasciato prendere e crocifiggere.

    Quando il cristianesimo diventa ideologia di parte diventa CRISTIANISMO al pari di tutte le altre le ideologie che hanno seminato morte in tutti i continenti
    nazismo, comunismo, fascismo, liberismo,
    ora abbiamo anche il relativismo
    prima c’era la guerra al modernismo.

    Ora è anche il tempo del cristianismo che a caso viene interamente sposato da teocon di destra e di sinistra,
    non in quanto ricerca evangelica,
    ma solo come ricerca di consensi politico-religiosi-vaticani e potentati di alti prelati.
    Il Cristianismo.
    Che la quaresima aiuti a fare digiuno di questa altra ideologia anti-cristiana.

    In questo si distingue molto bene l’Arcivescovo di Chieti, mons. Forte nell’incontro con i politici abruzzesi (da leggere nell’ultimo numero de IL Regno)

    26 Febbraio, 2009 - 11:09
  50. discepolo

    A proposito di Hans Kung:
    ho un suo libro dal titolo ” Dio esiste?” Mondadori editore regalatomi nel
    1979 dai miei genitori con questa dedica: “con l’augurio che Nostro
    Signore, che esiste, ti illumini e ti protegga nel lungo cammino della vita,
    con amore il papà e la mamma” . Sono passati trent’anni, un intera vita,
    e il libro di Hans Kung tutto sottolineato è ancora nella mia libreria.
    Ma ancora oggi forse non so rispondere a questa semplice domanda
    Dio esiste?

    26 Febbraio, 2009 - 15:26
  51. fiorenza

    Ma se uno sapesse bene, lycopodium, che il “risus” voluto da U.Eco è tutt’altro che “paschalis” e si fosse divertito, però, a leggere “Il nome della rosa”, la cosa sarebbe poi così grave, secondo te?
    Il fatto è che ridesta immediatamente la mia attenzione uno che dice:” Mi rifiuto di rispondere a questioni oziose. Del tipo: con quale dei tuoi personaggi ti identifichi? Dio mio, con chi si identifica un autore? Con gli avverbi, è ovvio”(Postille a Il nome della rosa).
    E certo anche la mia è una domanda oziosa a cui puoi rifiutarti di rispondere, ma ti chiedo ancora: è così grave leggere qualcosa chè è solo letteratura (e nemmeno eccelsa) senza il più lontano pensiero che il reale stia lì? Se lo fosse, potrei dire, a mia vana scusa, che a Eco perdono molte cose per il solo suo atto di misericordia verso gli avverbi. Oltre che verso il punto e virgola.

    26 Febbraio, 2009 - 15:36
  52. discepolo

    Grazie ad Andrea che augura buona quaresima a tutti i cercatori di Dio…
    ma poi fra Kung e Mancuso da una parte e Rattzinger dall’ altra è
    proprio obbligatorio scegliere?

    26 Febbraio, 2009 - 15:39
  53. fiorenza

    Caro discepolo, mi hai fatto tornare in mente la frase di qualcuno (non ricordo chi) che, parlando delle icone russe, disse: “Esiste la Trinità di Andrej Rubliov. Quindi Dio esiste”.

    26 Febbraio, 2009 - 15:43
  54. discepolo

    Sì Fiorenza ,e si potrebbe anche dire esiste il Requiem di
    Mozart e le Variazioni Goldberg di Bach , dunque Dio esiste…
    ma l’arte , anche se celestiale ,non potrebbe essere comunque
    la più alta opera dell’uomo?

    26 Febbraio, 2009 - 15:46
  55. fiorenza

    L’icona non è arte, secondo i santi iconografi. E’ finestra sull’invisibile.

    26 Febbraio, 2009 - 15:50
  56. discepolo

    Fiorenza, buffo, non ci crederai, ma ho una riproduzione
    della Trinità di Andrej Rubliov sul comodino…
    E’ veramente una finestra sull’invisibile….
    Tuttavia…
    c’è sempre nel fondo dell’anima , come diceva
    un personaggio di Dostoevskij, la tentazione del
    rifiuto non tanto di Dio ma del mondo da lui creato…
    “Non è Dio che rifiuto, solo gli restituisco rispettosamente il suo biglietto”
    (Ivan Karamazov)

    26 Febbraio, 2009 - 15:56
  57. fiorenza

    Sono andata a rileggere, per te, discepolo, qualche pagina di “Le porte regali”di P. Florenskij, Adelphi 1981
    ” La Chiesa considerava e considera come veri pittori delle icone i santi Padri.
    Esssi contemplano ciò che va raffigurato sull’icona.
    Questi testimoni che sono i pittori d’icone, ci offrono le immagini delle loro visioni.”
    Ed ecco che ho ritrovato la frase che ti avevo citato: è proprio qui, in questo libriccino, a pagina 64! Grazie!
    Ciao da “discepola del discepolo”

    26 Febbraio, 2009 - 16:05
  58. fiorenza

    Ti vedo più simile ad Alioscia che a Ivan, discepolo.

    26 Febbraio, 2009 - 16:08
  59. Discepolo: Dio si è fatto uomo

    26 Febbraio, 2009 - 16:48
  60. Massimo D

    A Fiorenza, sul “Nome della rosa”. E perché mai non dovremmo godere di un bel romanzo? Semplicemente perché è un libro “ateo”? Anche l’ateismo, se affermato con serietà, è espressione alta del pensiero umano, da prendere sul serio. Per giunta Eco usa magistralmente le sue conoscenze, e allo stesso tempo sa essere molto divertente.
    Non so se hai letto anche Baudolino: la descizione delle popolazioni che il protagonista trova a oriente, in cui le eresie cristiane sono impersonate dai vari “mostri” medioevali (panozi, blemmi, sciapodi, ecc.), che passano il tempo a litigare di questioni teologiche e non vedono le rispettive differenze fisiche, è veramente imperdibile.

    26 Febbraio, 2009 - 17:11
  61. lycopodium

    Fiorenza, l’Eco giornalista/scrittore non mi scende proprio.
    L’Eco studioso è sicuramente ragguardevole, ma si occupa di semiotica, che è troppo anche per un bibliofilo come me.
    Decisamente più leggibili sono gli studi di estetica medievale.
    Ma quello che mi piace di più è senz’altro il 1° capitolo di “Kant e l’ornitorinco”, intitolato “Sull’essere”: ontologia “debole”, ma pur sempre ontologia. Ma si tratta sempre della stessa persona?

    26 Febbraio, 2009 - 17:11
  62. @ Discepolo,
    non necessariamente c’è risposta,
    dove Dio dà silenzio!

    Se gli altri vogliono riempire di risposte,
    io ti consiglio, l’assenza di risposte,
    e il silenzio nel cuore.

    Lasciare a Dio e a te i suoi tempi,
    è quanto di più stupendo Dio ha fatto con l’uomo.
    Non lo condiziona.
    Lo attira, rispettandolo pienamente nella sua libertà.

    Lo so’ fa paura.

    Ma sembra che a Dio piacciano le scommesse.

    26 Febbraio, 2009 - 17:18
  63. principessa

    Scusate gli OT: ( ma proprio moooooolto OT) :

    http://raivaticano.blog.rai.it/
    Blog appena aperto, a quanto pare, e interessante. L’ho appena scoperto…..

    Mi piace ringraziare pubblicamente Nino per la delicatezza che ha avuto nei miei confronti, dopo aver letto della mia giornata grigia di ieri, nel telefonarmi per un saluto e un sorriso.
    Vedi Luigi? non sono solo parole…..le conferme sono in questi gesti.ALtro che ringhi e urlacci….

    Ah! Affus…e’ con i sentimenti femminei che lei e’ al mondo…

    26 Febbraio, 2009 - 18:03
  64. Luigi Accattoli

    Un bacio a principessa!

    26 Febbraio, 2009 - 18:52
  65. roberto 55

    Ho letto l’articolo di Vito Mancuso e v’ho trovato molte cose condivisibili: solo non ho capito perchè, alla fine di tutti i suoi (apprezzabili) ragionamenti, egli arrivi a proporre, appunto, l’organizzazione di un “Concilio Vaticano III”.
    Boh !

    Buona notte a tutti gli amici del pianerottolo !

    Roberto 55

    26 Febbraio, 2009 - 21:25

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