La rinuncia di Benedetto è un fatto di Vangelo

Davanti a una piazza San Pietro piena di una folla dolorosa il Papa della rinuncia ha svolto ieri una severa predicazione sul combattimento tra il peccato e la grazia senza una sola parola rivolta a lenire la confusione dei cuori provocata dalla sua decisione. Forse per discrezione, o per proteggere dall’invadenza dei sentimenti il vero segno della sua anticipata uscita dalla storia. La rinuncia di Benedetto al Papato è un fatto di Vangelo, portatore di un messaggio per tutti e di una scossa al mondo dei cristiani“: è l’attacco di un supponente mio editoriale pubblicato oggi in prima pagina dal “Corriere della Sera” con il titolo Cuori confusi e smarriti.

92 Comments

  1. discepolo

    E’ vero quello che dice Luigi.:” da questa scossa possono venire buoni frutti ma molto dipenderà dalla reazione dell’ambiente ecclesiastico”
    Ed è vero che , non più papa, Benedetto ridiventato semplicemente il prof. Ratzinger può essere contraddetto dal suo successore, addirittura il suo successore potrà revocare tante sue decisioni..o sconfessarle o ribaltarle.. finchè si contraddice e si critica l'”uomo” Ratzinger può essere lecito.. ma siccome mi pare che tutte o quasi tutte le decisioni e gli insegnamenti di Benedetto , sia nel campo della morale ( aborto, eutanasia, matrimonio ) sia nel campo della Liturgia ( Motu proprio) siano stati nel solco della Tradizione cattolica e del Vangelo, e non suoi propri o personali, quallo che sarebbe da temere è che nel futuro non solo ci si sentisse liberi di contraddire il prof. Ratzinger, ma ci si sentisse liberi di contraddire e sovvertire la Tradizione della Chiesa , il “depositum fidei” di cui sempre nel suo pontificato Benedetto è stato strenuo difensore…
    E’ vero che la rinuncia di Benedetto è indubbiamento un fatto del Vangelo, speriamo che questo Vangelo , così difficile da seguire nel mondo contemporaneo, tanto lontano dalla nostra mentlità, questo Vangelo che lui ha tanto difeso non venga nel futuro tradito e piegato a più facili e moderne riletture, a “compromessi” e aggiustamenti nel tentativo di di rendere il duro e difficile insegnamento evangelico meno “ostico” alla mentalità contemporanea, nel tentativo da parte della gerarchia ecclesiatica di guadagnare una simpatia e una popolarità mondana che sono mancate così chiaramente a questo Pontefice ( che del resto anche in questo ha preferito seguire il suo Maestro Gesù )

    18 Febbraio, 2013 - 11:34
  2. Quanta umana consuetudine

    è spacciata per Tradizione ?

    Tutto è in movimento,

    tutto è in divenire,

    ????? ???

    E’ legge naturale……

    18 Febbraio, 2013 - 11:59
  3. Pasquale VILARDI

    Ho letto l’articolo odierno sul “Corriere”. Credo che le paure su una possibile ingombrante presenza del Papa “dimissionario” sono del tutto infondate. Perchè mai un Papa che volontariamente rinuncia alla sua funzione dovrebbe cercare di interefrire con l’attività del suo successore? A rendere ulteriormente remota questa preoccupazione milta il carattere estremamente discreto , dimostrato da Benedetto XVI durante l’esercizio del suo pontificato.E’ anche vero, peraltro, che non gli si potrà impedire di esprimere le proprie idee nell’ambito delle funzioni episcopali e di componente del Collegio cardinalizio. Auspico che venga elettto un Papa giovane che assicuri alla Chiesa u governo stabile e collegiale.

    18 Febbraio, 2013 - 12:08
  4. Due osservazioni. La prima su conflitti e rivalità, che secondo me potrebbero anche essere positivi per trovare sintesi costruttive. Il nemico è la contrapposizione che rende insuperabili le differenze. Fino a che punto le divergenze tra cardinali sono semplici disaccordi o contrapposizioni?
    La seconda. Per un assolutista come Bonifacio VIII Celestino V era un gravissimo pericolo. Fino a che punto permane presente al giorno d’oggi l’assolutismo? Se il gesto del Papa (fatto di vangelo) ha inteso uscire definitivamente dalle tentazioni assolutistiche, allora Joseph Ratzinger non sarà un pericolo pe la Chiesa e per il futuro Papa. Altrimenti……

    18 Febbraio, 2013 - 12:10
  5. lorenzo

    Alcune considerazioni che risulteranno, temo, assai banali.
    La prima: che questo gesto di papa Benedetto dimostra ancora una volta, come è stato nell’elezione del papa polacco o nell’indizione del Vaticano II, che il due volte millenario e certamente pachidermico corpaccione della Chiesa cattolica ha in sè la forza intatta e primigenia di gesti scardinanti di novità e di rinnovamento, capaci di incidere come pochi altri nell’attualità e nella storia degli uomini. Cristiani e no.
    La seconda: capisco lo sconcerto, lo scoramento e in certi casi il dispiacere. Ma la forza e la grandezza del gesto di Benedetto ( comunque lo si voglia apprezzare e giudicare) sta anche nello stile e nel modo in cui il papa ci mostra COME va vissuta questa fase praticamente inedita nella storia della Chiesa. Scegliendo la strada della quotidianità, della normalità, della sdrammatizzazione, del pragmatismo : ” in Dio”, ma sempre pragmatismo.
    Da parte di Benedetto, non una sbavatura, non una minima concessione al sentimentalismo, alla emotività, alla spettacolarizzazione, nessun sfruttamento-neppure a lodevoli fini- del pathos del momento e delle circostanze. Affrontato e sciolto il nodo, con la responsabilità solitaria e davanti a Dio che il ruolo gli ritaglia, si direbbe che il capitolo, per Benedetto, sia chiuso. Restano i pochi giorni da vivere da Papa esattamente come tutti quelli vissuti fin qui, e il futuro che ha prefigurato con la consueta chiarezza e luminosità: silenzio e preghiera. Francamente, se non altro per l’assoluta coerenza dimostrata in vari decenni di presenza in Vaticano, non vedo perché non gli si dovrebbe pienamente credergli. Il che significa certamente che chi, dal nuovo papa in gù, avrà bisogno di un confronto con lui, saprà dove trovarlo,e lo troverà. Mentre sono pronto a scommettere, per quanto fatto vedere in questi anni, per l’indole e per le inclinazioni dimostrate, che non verranno certamente cercate da parte sua occasioni di incontro o di dialogo con le folle e i fedeli. Questo vuol dire ” silenzio”. Tanto piu’ che tacendo lui, restano comunque a parlare, e parleranno assai piu’ forte di prima ( scommetto che grideranno, come le pietre del Vangelo) le tante, tantissime parole pubbliche di tutti questi anni . Il tema del possibile ” sconfessamento” da parte del successore, esistente per ogni Papa, certo lui potrebbe sentirselo scottare addosso di persona: credo che faccia parte di quella croce che, lungi dal volere evitare, Benedetto ha scelto di abbracciare con questa sua personale scelta. Che io vedo comunque come una scelta di sacrificio e croce, appunto, non come una rinuncia verso una doratissima pensione.

    18 Febbraio, 2013 - 12:47
  6. Luciano Menia

    Buon giorno.

    Tante sono le idee e ragionamenti fatti su le “dimissioni” di Papa Ratzinger, una non l’ho sentita, o forse non trovata nella marea di parole dette e scritte.
    Non ho mai sentito dire,”è opera dello Spirito Santo, forse che la terza persona della S.S. Trinità non sia più la guida della chiesa di Gesù? .
    Che in certa “casta” cardinalizia si sia perso lo scopo per il quale Dio li ha chiamati come suoi sacerdoti, lo si sa, ma non credere piu che sia lo Spirito Santo a muovere “le carte”, mi sa di poca Cristianità, che sia l’uomo, a fare, creare, muovere, decidere le cose e le azioni della “non sua chiesa”.
    Forse qualcuno puo pensare, “sei rimasto molto indietro, al giorno d”oggi….”, si, se pensare e credere che dall’alto vengano le decisioni riguardo alla Sua chiesa, allora si, sono rimasto indietro e ne sono contento.
    Buona giornata.
    Dio vi benedica.

    18 Febbraio, 2013 - 12:57
  7. Marilisa

    Hai pienamente ragione, Luciano.
    Io in un altro blog ho scritto press’a poco così: perché non vedere all’opera lo Spirito Santo anche in questa decisione del Papa che oggi a molti appare così sconcertante?

    In effetti lo Spirito Santo spariglia le carte precostituite, a cui ci si è abituati. Per cui di fronte alle novità o si grida scandalizzati o si danno interpretazioni varie magari un po’ campate in aria.E un giorno, chissà, riveleranno impensate positività.
    La Storia va avanti così, e nella Storia che muta il suo corso io vedo il “Dio con noi”, a dispetto di quelli che vorrebbero che nulla cambiasse.
    La fissità della vita, anche in ambito religioso, non ha ragion d’essere. Abituamoci a vedere anche il positivo che spesso c’è nelle novità, delle quali molti scorgono solo il lato negativo.
    Hai mai sentito parlare, Luciano, dei “laudatores temporis acti”? Ecco, ci sono sempre stati.
    E ci sono anche, o forse soprattutto, in tutto ciò che attiene alla religione.
    I danni sono evidenti: divisioni e intolleranze, che di tutto parlano tranne che di Dio.

    Buona giornata a te, Luciano.
    Un bacio.

    18 Febbraio, 2013 - 14:02
  8. fiorenza

    Molto molto bello questo editoriale di Luigi. Tra le cose preziose che ha scritto in questi giorni, la più bella.

    18 Febbraio, 2013 - 14:17
  9. marta09

    … e lo Spirito Santo può anche condurre nel deserto … (Vangelo di ieri)

    18 Febbraio, 2013 - 15:35
  10. Nino

    Sono d’accordo con Marta.

    Sarò superficiale, ma tutte queste ipotesi e congetture da accanimento terapeutico su cosa farà BXVI, chi sarà il nuovo papa e dagospiate da riviste patinate alla Chi, mi sono del tutto indifferenti.

    Che fine ha fatto lo Spirito Santo?

    Ho fiducia in Lui e qui per me finisce.

    Sarà l’apocalisse? E allora? Ben venga. Se così vuole l’Alfa e l’Omega.

    18 Febbraio, 2013 - 16:02
  11. Nino

    Una prova dell’operosità dello Spirito l’ho vista anche ierisera nello speciale del TG1 a notte inoltrata, sulle vicende vaticane , con la presenza del grande Fisichella e con l’altro non meno clericale Messori collegato al telefono.

    Più questi soggetti vanno in TV e più sale il voltastomaco.
    Per purificarsi occorre vomitare e i conati ormai sono la fisiologia.

    18 Febbraio, 2013 - 16:13
  12. Marilisa

    Gesù era “guidato” dallo Spirito nel deserto, non “portato, “condotto”.
    Sono concetti differenti.
    Egli fu tentato dal diavolo, ma, guidato, sorretto, dallo Spirito Santo, superò le tentazioni.
    Nel deserto è possibile infatti sperimentare la vicinanza di Dio.
    La vita di ciascuno di noi, tutti noi, ha i suoi spazi di arido deserto, ma affidandoci al Signore Egli ci assisterà e ci aiuterà col suo Spirito a vincere le tentazioni.
    Non per nulla si prega in continuazione:”Padre nostro…non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal Male”.

    18 Febbraio, 2013 - 16:51
  13. Luciano Menia

    Hai mai sentito parlare, Luciano, dei “laudatores temporis acti”?

    No Marilisa, non so chi sono, se me lo spieghi, te ne sarò grato.
    Da quello che scrivi sotto la domanda, niente di buono.

    Nino, quante cose e trasmissioni, danno il voltastomaco, tra politicanti agguerriti per la “poltrona” non certo per noi, a comizi del “grande rifiuto”, bla bla e ancora bla, tanto da chiudere il “tabernacolo di satana”, questo è il nome dato dalla Madonna di Medjugorje (luogo a me molto caro, dove Maria mi ha chiamato molte volte) alla televisione, certamente questo strumento, non è tutto male, ma la gran parte di trasmissoni si.

    “Ho fiducia in Lui, per me finisce qui”….queste tue parole, riassumono in tutto il mio pensiero.

    Spirito di Dio, scendi su di noi, usaci, fondici, plasmaci……Spirito di Dio, scendi su di noi.

    18 Febbraio, 2013 - 17:12
  14. Federico B.

    Vi propongo le parole di Peter Seewald, biografo di Benedetto XVI:

    “Il nostro ultimo incontro risale a ben dieci settimane fa. Il Papa mi aveva accolto nel Palazzo Apostolico per proseguire i nostri colloqui finalizzati al lavoro sulla sua biografia. L’udito era calato; l’occhio sinistro non vedeva più; il corpo smagrito, tanto che i sarti facevano fatica a tenere il passo con nuovi abiti. È diventato molto delicato, ancora più amabile e umile, del tutto riservato. Non appare malato, ma la stanchezza che si era impossessata di tutta la sua persona, corpo e anima, non si poteva più ignorare. Mai lo avevo visto così esausto, così prostrato. Con le ultime forze rimaste aveva portato a termine il terzo volume della sua opera su Gesù, il mio ultimo libro, come mi ha detto con sguardo triste al momento dei saluti”.

    Alla luce di questo, come si può pensare che il Papa possa o voglia interferire nelle decisioni del suo successore?
    E come si può chiedergli più di quanto ha fatto?

    18 Febbraio, 2013 - 17:31
  15. lorenzo

    Concordo perfettamente con le ultime domande di Federico.
    Se la situazione non fosse di personale e grave prostrazione fisica, Papa Benedetto non si sarebbe deciso a questo passo.E questo- difatti- è quello che ha detto, senza usare nemmeno una parola di piu’: la verità limpida, cosa che non gli è mai difettata. Il gioco delle dietrologie, delle interpretazioni e degli stiracchiamenti di giacchetta, con lui è sempre riuscito pessimamente

    18 Febbraio, 2013 - 17:55
  16. marta09

    “Si allontanò dal Giordano”
    e
    “Guidato dallo Spirito Santo nel deserto”

    Due tempi, gli stessi di Benedetto XVI.

    18 Febbraio, 2013 - 18:06
  17. Sara1

    Ma si Federico che Benedetto possa manovrare di nascosto non ci credo nemmeno se è vero.
    Con tutto che non riesco ancora a capacitarmi di questa decisione ne sono convinta nel modo più assoluto.

    18 Febbraio, 2013 - 18:13
  18. lorenzo

    @ Nino.
    In che senso Fisichella e Messori, se ho ben capito, ierisera ti hanno dato il voltastomaco?
    @ discepolo
    il Vangelo è difficile da seguire nel mondo contemporaneo, certo.Esattamente come lo è sempre stato, in ogni tempo e in ogni luogo. Francamente, dove starebbero i tentativi da parte della gerarchia ecclesiastica di addomesticarne il messaggio? Io non ne vedo, né ne temo. Comunque sia, la Chiesa sta qui da 2000 anni e ha passato periodi, una quantità di periodi, in confronto ai quali questi nostri sono bazzecole.” Non prevalebunt” vale oggi come allora, no?
    ps. va benissimo la guida dello Spirito Santo, naturalmente. Chi guida, se non Lui? Ma è sempre una guida ben ben incarnata. Non è che cala una colomba nella Sistina e si posa sul capo del prescelto, mentre gli altri stanno in orazione…Quindi, i conciliaboli, gli abboccamenti, le trattative, i confronti, i compromessi tra le posizioni, tra i gruppi di elettori, tra le chiese dei diversi paesi e continenti, DOVRANNO esserci, e ci saranno, come ci sono sempre stati. Lo Spirito Santo opera dal di dentro delle umane cose, vaticane in specie, ma sempre umane, anzi umanissime cose restano.

    18 Febbraio, 2013 - 18:23
  19. Marilisa

    Luciano, i “laudatores temporis acti” sono quelli che lodano, elogiano, il tempo passato, ovvero i nostalgici conservatori chiusi alle novità e al progresso in generale. Sono sempre esistiti.
    Per loro il meglio risiede nel passato, e niente dovrebbe cambiare.
    Questi atteggiamenti sono ricorrenti nei vecchi, che con la memoria vanno sempre al bel passato ( vedono bello anche ciò che in realtà non lo era, ma il velo della nostalgia cambia i colori), e nelle persone estremamente critiche, per pregiudizio e per paura dei cambiamenti, nei confronti delle innovazioni, che per loro sono sempre negative.
    Questa categoria di persone la si ritrova massimamente nel campo politico e, ahimè, in quello religioso.
    Spero di aver soddisfatto la tua curiosità, Luciano.
    Cari saluti.

    18 Febbraio, 2013 - 18:47
  20. Sara1

    Marilisa se è per questo ci sono anche i modaioli quelli chese va di moda vestirsi con un tutu di banane lo trovano meraviglioso solo perchè è una novità.
    Est modus in rebus in tutto.
    🙂

    18 Febbraio, 2013 - 18:53
  21. Nino

    lorenzo scrive,
    18 febbraio 2013 @ 18:23

    Nel senso letterale del voltastomaco.

    18 Febbraio, 2013 - 19:09
  22. Luciano Menia

    No Federico, non si può, grazie per questo tuo scritto, ancora di più, voglio bene a questo Papa, da molti incompreso.

    Avrei da farvi una richiesta amici, io sono nuovo tra voi, non vi conosco, se la richiesta non va contro qualche regola, da me ignorata su questo bel sito, “posso sapere di dove siete? Fiorenza da quello che ho capito, di Arezzo.
    Io nel cuore delle Dolomiti, nativo di Danta, piccolo paese, 450/500 anime, 1400 mt. vivo da 37 anni a Padola, poco distante dal luogo di nascita.( mi ero già presentato nel pianerottolo, dove sono entrato per la prima volta, prevedendo che tutti non lo abbiate letto, lo posto nuovamente)
    Sempre se siete d’accordo, altrimenti, come non avessi chiesto, grazie.

    18 Febbraio, 2013 - 19:30
  23. Luciano Menia

    Si Marilisa, soddisfatto della spiegazione, vero, nei politici tutti….
    Hai detto anche nei vecchi……io sono vecchio…..hahaha….scherzo.
    I cambiamenti ben vengano se sono costruttivi, i miei ricordi vanno molto indietro nel tempo, da quando a 10 anni, i ricordi sono ancora ben presenti, 50 anni fa, ci sarebbe poco da rinpiangerli, io no, non li rimpiango, specie nella religione.
    Grazie Marilisa.

    18 Febbraio, 2013 - 19:37
  24. Clodine

    La Chiesa per Sua natura deve seguire il Maestro, il fondatore, il Cristo che è la pietra angolare, o chiave di volta, ma anche la porta che apre ad una istanza metafisica, ultraterrena. Come si può, ditemi, anche solo pensare che la Chiesa possa adeguarsi supinamente ai parametri di questo mondo schifoso, immorale, satanico. Ogni volta che la Chiesa, nel suo bimillenario incedere ha ceduto alla tentazione di uniformarsi è divenuta estranea alla sua stessa natura ed ha fallito miseramente allontanando da se le anime, divenendo depravata. L’uomo non può rimaneggiare ciò che Dio costituisce. Come si fa a pensare che la “reformatio”, necessaria in ogni tempo, consista nel rendere la Chiesa a misura delle nostre esigenze come più ci piace, reinventandola secondo i nostri ghiribizzi! Ma per piacere!!
    Non è questo il cammino di purificazione. Pensare che la Sacra Tradizione [fonte originaria imprescindibile] diamante purissmo custodito da secoli imperituri, rappresenti un mero paludamento, o una incrostazione di cui liberarsi è una blasfemia inaudita. Che la Chiesa possa aver bisogno di nuove strutture umane di sostegno per poter parlare e operare in ogni epoca storica è fuor di dubbio. Ma snaturare una istituzione che viene da Dio stesso, con una propria specifica configurazione necessaria e indispensabile, è pura follìa!… Perciò non crediate che “riformare” equivalga a “ricapitolare” a fare nuova qualcosa che è immutabile. Potrà essere una ablatio: un toglier via, perché divenga visibile la nobilis forma. Ma non potrebbe mai assecondare quella sete di falsa libertà o desiderio di liberazione perché semplicemente aliena alla Volontà di Dio, Signore della storia che ben conosce la strada che l’umanità deve percorrere.

    18 Febbraio, 2013 - 19:53
  25. Clodine

    Salve Luciano Menia, nativo di luoghi montani di struggente bellezza! Io sono Clodine, “vecchia” inquilina del condominio Accattoli . Ti saluto da una Urbe fredda, ma sempre incantevole…Benvenuto tra noi.

    18 Febbraio, 2013 - 20:02
  26. Marilisa

    Sara1, i “modaioli” non mi stanno bene proprio per niente.
    Gli innovatori non sono modaioli. Sono due categorie ben diverse e distinguibili.

    18 Febbraio, 2013 - 21:16
  27. Sara1

    A me onestamente stanno sulle scatole entrambi, passatisti e innovatori, forse perchè hanno in comune il fatto di essere sempre scontenti del presente.
    leggo dal Foglio di oggi un giudizio su Giovanni Paolo II che giudico impietoso: “(Benedetto) E’ l’opposto del suo predecessore, uno statista e un attore che aveva messo in scena la sua malattia fino allo spasimo” . Detto da un benedettino.
    Manca solo la benedizione di Boff (Kung l’ha già data) a Ratzinger adesso, mah, povero Giovanni Paolo….

    18 Febbraio, 2013 - 21:35
  28. Marilisa

    Luciano, tu non sei vecchio. E poi, molti sono “vecchi” mentalmente anche se giovani anagraficamente. E viceversa.
    Io, per esempio, ho avuto un papà che a ottant’anni era di mente aperta e “giovane” fino al termine della vita. Ricordato e rimpianto da quanti l’hanno conosciuto.
    Per quanto riguarda la religione, il Concilio Vaticano II, da molti ( in primis i lefebvriani) esecrato come opera del Maligno, ha indicato certamente dei “cambiamenti costruttivi” non riconosciuti né accettati da molti (troppi) conservatori. Quelli che hanno–e vogliono avere– gli occhi bendati di fronte all’ azione dello Spirito Santo.
    Il grande cardinale C.M. Martini, invece, diceva: ” Occorre l’occhio della fede per leggere negli eventi miei e intorno a me la presenza dello Spirito Santo che costruisce il mondo nuovo.”
    Lo Spirito Santo offre la chiave mistica spirituale per interpretare le vicende quotidiane e le grandi calamità.
    “Cercare di vedere in tutto l’azione dello Spirito che opera incessantemente”: questa è la chiave.
    Un caro saluto, Luciano.

    18 Febbraio, 2013 - 21:49
  29. lycopodium

    “Veniva descritto come un persecutore mentre era un perseguitato, il capro espiatorio da chiamare in causa per ogni ingiustizia, il «grande inquisitore» per antonomasia, una definizione azzeccata quanto spacciare un gatto per un orso. Eppure nessuno l’ha mai sentito lamentarsi. Nessuno ha sentito uscire dalla sua bocca una cattiva parola, un commento negativo su altre persone, nemmeno su Hans Küng.”
    http://www.corriere.it/cronache/13_febbraio_18/il-colloquio-del-papa-le-sue-condizioni-di-salute_f1413440-7996-11e2-9a1e-b7381312d669.shtml

    18 Febbraio, 2013 - 22:27
  30. Luciano Menia

    Luigi, ti conoscevo ancora prima che tu mi scrivessi l’email, non cosi bene come ora, ma ti conoscevo.

    Grazie Clodine.

    18 Febbraio, 2013 - 23:04
  31. Sara1

    Da Vespa Tarquinio ricordo che Giovanni Paolo II non è stato il Papa del trono ma quello del pellegrino tra le genti.
    Meno male.
    E sempre dal foglio di oggi il pezzetto più divertente di tutta vicenda:

    «Si alza l’ennesima mano nella platea dei giornalisti, domandone: scusi, padre, ma che cosa farà esattamente Joseph Ratzinger nel momento in cui non sarà più Papa, appena arrivato a Castel Gandolfo, allo scoccare delle 20 del 28 febbraio? E padre Federico Lombardi, che al solito ha ascoltato senza battere ciglio, imperturbabile come neanche Buster Keaton, allarga appena le braccia e accenna a un sorriso, “cosa volete che vi dica, ritengo che andrà a cena”».

    🙂

    insieme a Benedetto mi mancherà anche Lombardi!!

    18 Febbraio, 2013 - 23:49
  32. Caro Luigi,
    Il tuo articolo insieme a quello di Seewald,
    li ho grandemente apprezzati.

    Sono un grande servizio alla verità dei fatti

    18 Febbraio, 2013 - 23:58
  33. Clodine

    Condivido: gli articoli di Luigi sono capolavori, opere d’arte, piccoli affreschi dalle tinte ora calde, talaltra fredde, mai tetre: vi è sempre una luce di sguincio, un guizzo improvviso, una breccia che apre la porta alla speranza. Proprio come la vita, dove il bene e il male convivono alla stessa maniera dei cirri rosa, quando si frappongono a nembi funesti e il sole compare a raggi, con lance di luce abbacinante…

    19 Febbraio, 2013 - 9:07
  34. Luigi Franti

    Forse lo ha già spiegato, da qualche parte, e in questo caso mi scuso anticipatamente, ma vorrei chiedere al gentile padrone di casa che cosa pensa di queste nomine dell’ultima ora (von Freyburg, Calcagno, Versaldi). Erano proprio necessarie? Una volta che il papa ha annunciato la decisione di rinunciare al suo incarico, non diventa immediatamente più opportuno lasciare le scelte importanti al successore?

    Il che, tra l’altro, è un argomento non piccolo sul quale meditare nella prospettiva di un futuro papato “a tempo”. Speriamo che rimanga ben chiaro a tutti che la scelta di Benedetto XVI non crea un precedente (nel senso giuridico della common law: stare decisis) e che il prossimo papa potrà fare come gli pare e piace, allo stesso modo di tutti i suoi predecessori. Altrimenti, dopo un po’ di tempo dalla elezione, i papi saranno considerati “in scadenza” e potranno fare ancor meno di adesso. Sai che vantaggio per la chiesa.

    19 Febbraio, 2013 - 9:40
  35. Sara1

    Franti a me risulta che il Papa è ancora Papa, delle nuove nomine se ne sarà accorto no? O c’è stato un colpo di stato dopo aver richiuso Benedetto in un armadio?

    19 Febbraio, 2013 - 9:51
  36. Sara1

    Tra l’altro è stato inviato anche un ultimatum ai lefebvriani. Probabilmente Benedetto vorrà lasciare le cose il più possibile in “ordine” al suo successore.

    19 Febbraio, 2013 - 9:53
  37. Luigi Franti

    Certo che è ancora papa. Se è per questo, il 28 febbraio potrebbe convocare i cardinali alle 19,30 e dire: “Ci ho ripensato, non vado via” e l’annullamento della rinuncia sarebbe valido. Però non tutto quello che è possibile è anche opportuno. Forse il successore potrebbe pensarla diversamente, in materia di nomine allo IOR e in generale in campo economico … perché legargli le mani?

    19 Febbraio, 2013 - 10:06
  38. Sara1

    Se il successore penserà diversamente provvederà. In genere in ogni caso questa enfasi sulla differenza tra Papa e curia non l’ho mai capita. il Papa è praticamente uno dei pochissimi monarchi assoluti, non cade foglia in Curia che lui non voglia. Attaccare la Curia è come attaccare lui perchè gli uomini chiave sono tutte nomine sue.
    Questa rinuncia poi mi sembra proprio ribadire il ruolo di governo del Papa.

    19 Febbraio, 2013 - 10:10
  39. Clodine

    Come Gesù fu CONDOTTO [non guidato: no!] ma letteralmente condotto dallo Spirito su nel deserto per esser tentato dal diavolo [Matteo4] . Alla stessa maniera la Chiesa è CONDOTTA dall’amore stesso di Dio per l’umanità nell’arido deserto della mondanità . E così come il Cristo fu tentanto, similmente la Chiesa, lo è stata, lo fu e lo sarà fino alla fine dei tempi. La storia infatti insegna che ogni volta Essa seguì lo spirito del male in contese e lotte per il potere pagò pesantemente il dazio, e questa realtà è sotto i nostri occhi.Credo che Benedetto VXI sia la vittima sacrificale di un sistema il cui congegno, inceppato, ha spalancato la porta al male, un male morale che si esplicita, non solo e non da ultimo, nella serpeggiante lotta per il vessillo. Mi piace pensare che con questa rinuncia il papa l’abbia in qualche misura riscattata, la Chiesa, agli occhi di Dio e la mesta,sofferta, consegna dell’anello del pescatore equivalga ad un vigoroso quanto urlato : “vade retro satana! Perché è scritto: Adorerai il Signore Dio tuo, e per Lui solo avrai un culto!»

    19 Febbraio, 2013 - 10:20
  40. Mabuhay

    “il Papa è praticamente uno dei pochissimi monarchi assoluti, non cade foglia in Curia che lui non voglia.”

    Sara, provare a chiederglielo a Benedetto ( o a GP II, o a Paolo VI, o a Giovanni XXIII…) se nella sua esperienza concreta e’ proprio cosi’?

    19 Febbraio, 2013 - 10:38
  41. lorenzo

    Cara Sara, Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI si sono trovati un bella fetta di Curia, se non una fettona, che remava loro contro.
    Ho l’impressione che il ” potere assoluto” del papa esista soprattutto nella nostra immaginazione…

    19 Febbraio, 2013 - 13:40
  42. luca73

    Io vorrei semplicemente esprimere un’immensa gratitudine a Papa Benedetto, che è stato capace di introdurci con molta semplicità nell’amicizia di Cristo.

    Una cosa che mi ha sempre affascinato di Joseph Ratzinger è l’assoluta familiarità con Dio, la capacità di renderti presenti, concreti, quasi visibili anche i misteri più complicati della fede cristiana. Può parlarti della Trinità [si veda “Introduzione al Cristianesimo”] come se Padre, Figlio e Spirito Santo fossero lì in carne e ossa vicino a lui.
    Benedetto XVI ci ha reso più semplice, più desiderabile la decisione di camminare nela santità.

    Come non essergli grati? Ancora di più ora, che con il sacrificio più grande ci ha fatto capire che è davvero Cristo a guidare la Chiesa e non gli uomini, costringendo noi tutti a chiederci in cosa crediamo davvero.
    Qualcuno ha detto, giustamente, che della famosa enciclica sulla fede che stava scrivendo – dopo quelle sulla carità e sulla speranza – non c’è più bisogno, perché l’ha scritta con la vita.

    E vorrei esprimere gratitudine anche alla Chiesa perché – sotto l’illuminazione dello Spirito Santo – continua a generare questi esempi di santità, proprio quando sembra che il peccato dei suoi uomini stia per spazzare via tutto.
    Leggendo certi giornali si può facilmente cadere nello sconforto e nel cinismo, apprendendo delle storie di (presunte) divisioni, giochi di potere che sembrano dominare nella Curia vaticana.
    Non tutto è vero, molte cose sono invenzioni di chi scrive, in odio alla Chiesa, ma lo stesso Benedetto XVI ha ripetutamente fatto cenno a queste piaghe che deturpano il volto della Chiesa, ed è inutile negarlo.

    Eppure da piazza San Pietro la scorsa domenica è arrivata la risposta più chiara a tutte queste dietrologie: il popolo cristiano sa riconoscere i santi, sa riconoscere chi vale la pena seguire.
    Il profumo di santità è inconfondibile e si impone sulla puzza di lerciume che la circonda.

    Il profumo di santità è veramente inconfondibile, attrae, e ci fa domandare anche la nostra conversione.
    Il Papa ha detto:”Nei momenti decisivi della vita, ma, a ben vedere, in ogni momento, siamo di fronte a un bivio: vogliamo seguire l’io o Dio? L’interesse individuale oppure il vero Bene, ciò che realmente è bene?”.
    E con la sua nobile decisione ha mostrato di saper seguire il vero Bene.

    Ancora grazie Papa Benedetto!

    P.S. Ciao Luciano! Io mi chiamo Luca e abito a Pesaro.
    Ci sentiamo presto!

    19 Febbraio, 2013 - 13:43
  43. Marilisa

    Dire che Gesù “fu condotto” dallo Spirito Santo nel deserto per essere tentato, equivale praticamente alla frase “Padre nostro non indurci in tentazione”.
    Per me è una bestemmia bella e buona perché significherebbe che lo Spirito Santo, cioè Dio che è Bontà infinita, induce alle tentazioni.
    Una contraddizione blasfema.
    Come dire che il Padre buono si diletta di far tentare dal diavolo i suoi figli. Non è ammissibile.
    La Bontà per eccellenza esclude una qualsivoglia cooperazione col Male. «Dio non tenta nessuno» (GV 1,13).

    Infatti quel “non indurci in tentazione” del Padre nostro proprio quest’anno dovrebbe essere finalmente ( lo spero vivamente! ) sostituito da “non abbandonarci alla tentazione”.
    Nel Vangelo di Luca( 4,1-13) quello di domenica scorsa, l’espressione è
    “Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo”. Non portato dallo Spirito Santo!
    Io vedo un concetto molto chiaro.
    Il diavolo tenta, lo Spirito Santo ci sorregge nel combattimento contro le nostre naturali fragilità, non permette che le tentazioni abbiano il sopravvento.

    19 Febbraio, 2013 - 13:54
  44. Marilisa

    “Ho l’impressione che il ” potere assoluto” del papa esista soprattutto nella nostra immaginazione…”

    Altrettanto penso io, a parte il fatto che “il potere assoluto” in questo caso è da intendersi in modo diverso da quello di un sovrano.
    E comunque, non mi piace per niente che intorno al papa ci sia una corte di ecclesiastici che muovono le carte a loro piacimento, esautorando di fatto il papa stesso.
    Manovre e manovrine che sanno di intrighi nascosti sotto i veli di sorrisi e benedizioni e baciamano.

    19 Febbraio, 2013 - 14:08
  45. Marilisa

    “…ma lo stesso Benedetto XVI ha ripetutamente fatto cenno a queste piaghe che deturpano il volto della Chiesa, ed è inutile negarlo. ”

    Appunto! E allora prendiamo atto di questa realtà e diciamo a chiare lettere che un bel cambiamento è d’ obbligo, cioè doveroso per il bene della Chiesa.
    Senza scusanti.

    19 Febbraio, 2013 - 14:15
  46. lorenzo

    Piaghe che deturpano il volto della Chiesa ce ne sono, ok. Ma ce ne sono sempre state e sempre ce ne saranno.Questo lo dico non per faciloneria e buonismo, ma per concreto realismo. Ogni tempo ha le sue piaghe, e questo è il nostro tempo e giustamente noi dobbiamo fare i conti con queste che abbiamo sotto il naso. Ma la Chiesa- che, nella fretta, siamo pure noi- ha tutti gli anticorpi necessari per mettere in atto, con i tempi, i modi e le modalità che riterrà opportuno le modifiche, le riformine o le riformone che riterrà necessario.
    Non drammatizzerei proprio per niente. E non mi scandalizzerei affatto, di quelle piaghe: sono le piaghe mie e nostre riprodotte su vasta dimensione.
    Guardiamole in faccia, combattiamole, ma per quel che sono, senza tragedie e toni da apocalisse e da scenari da fine del mondo.

    P.S. Ciao Luciano, io mi chiamo Lorenzo e abito a Torino. Oggi pomeriggio vado a ” trovare ” la Sindone in cattedrale, e ti porto insieme a me. Spero non ti dispiaccia.
    🙂

    19 Febbraio, 2013 - 14:34
  47. Sara1

    Bho io non riesco a pensare che la Curia sia una cosa e il Papa un’altra. Intanto Ratzinger è stato uomo di curia anche lui, e poi penso che la Curia non sia altro dalla Chiesa e dal Papa ma una parte della Chiesa e del papato.
    Non riesco a vedere Benedetto come la statuetta del presepe, prendi le polemiche su Bertone, sono state infinite eppure il Papa lo ha scelto e riconfermato più volte anche dopo ripetuti attacchi. Se lo ha scelto e lasciato lì giusto o sbagliato è anche decisione sua.

    19 Febbraio, 2013 - 14:37
  48. Luigi Accattoli

    Per Luigi Franti: “Come ogni eredità dello spirito, quel lascito potrebbe essere oscurato da nomine dell’ultima ora (se ne ebbero con Papa Wojtyla fino alla vigilia della morte)”, Così ho scritto nell’articolo a cui rimanda il post. Certo erano più disdicevoli le nomine con il Papa morente, ma anche queste, prima cesseranno e meglio sarà.

    19 Febbraio, 2013 - 14:42
  49. lorenzo

    Ma certo che il papa non fa la bella statuina, esercita in pieno il governo della Chiesa. Ma da qui a dire che faccia il bello e il cattivo tempo nella Curia, ce ne passa.

    19 Febbraio, 2013 - 14:43
  50. Sara1

    Però scusa Lorenzo nemmeno regge la scusa che viene nominato il capo dello Ior a sua insaputa no?
    Non dico che il Papa vada a controllare ogni scribacchino del Vaticano ma un minimo…

    19 Febbraio, 2013 - 14:46
  51. Luciano Menia

    Ciao Lorenzo, Torino, ci sono stato in occasione di una adunata alpini, non mi ricordo l’anno, so solo che ero piu giovane, l’accampamento era nei dintorni della “Gran Madre ( non vorrei sbagliarmi il nome) sono andato a visitare la Sacra Sindone, però era esposta solo la copia.
    No che non mi dispiace, la Sindone, anche su questo grande dono di Dio, è stato discusso, studiato, contestato, rinnegato, insomma, ogni dono di Dio, deve essere per forza discusso, Signore, perdonaci e continua ad amarci, come solo Tu, sai amare.

    Grazie Luca.

    19 Febbraio, 2013 - 15:41
  52. Marilisa

    Intanto “il cardinale Roger Mahony parteciperà regolarmente al conclave che eleggerà il nuovo Pontefice. Eppure monsignor Gomez lo ha riconosciuto responsabile di aver insabbiato 129 casi di abusi su minori da parte di ecclesiastici e, proprio su uno di questi casi di pedofilia (un sacerdote messicano accusato di aver abusato di 26 bambini della diocesi nel 1987) il porporato dovrà deporre in tribunale, alla corte superiore della contea di Los Angeles, il 23 febbraio.”

    Le regole prevedono che il cardinale, che fra l’altro ha ammesso, partecipi al conclave. Il buon senso vorrebbe che ne fosse escluso.
    Mi auguro che papa Ratzinger si pronunci per il divieto. Per la credibilità ed il bene della Chiesa.
    Con buona pace di chi vorrebbe, molto devotamente, che questi scandali passassero sotto silenzio.

    19 Febbraio, 2013 - 16:49
  53. Federico B.

    Condivido in pieno le osservazioni di Clodine e la riflessione di Luca73.

    @Luciano,
    rispondo anch’io alla tua domanda. Sono della privincia di Ferrara.

    19 Febbraio, 2013 - 16:49
  54. @Marilisa
    Nel Vangelo di Marco (1,12), il termine greco utilizzato è Gesù “fu sospinto” nel deserto dallo Spirito. Il greco è ancora più drastico: lo Spirito ekballei – lo getta.

    L’azione di Dio nella nostra vita, quando la accogliamo, non è quieta e carezzevole, ma potente, quasi travolgente.
    L’assenso della nostra volontà è indispensabile, ma non dobbiamo in nessun caso annacquare il Mistero di Dio, il Suo agire anche oltre e al di là delle nostre logiche.
    Non per nulla l’esperienza del divino ha in sé due caratteri, intimamente legati ed indissolubili, ‘fascinans et tremendum’: Egli ci abbraccia nell’immensità nell’amore ma suscita in noi anche la percezione della nostra miseria, che ci conducono da un lato a rispondere con amore, dall’altro a stare in silenziosa adorazione.

    E’ questo suo sparigliare le nostre carte, andare oltre le nostre logiche, che fatichiamo ad accettare, quando vorremmo invece un Dio che rispettasse le nostre umanissime categorie…

    Un abbraccio, Marilisa
    🙂

    @Luciano
    sono una vecchia inquilina della provincia di Vicenza. Se clicchi sul mio nome puoi vedermi in faccia.

    19 Febbraio, 2013 - 17:07
  55. Sara1

    Che carina Nico, ho parenti nel veneto (Verona).
    Io originaria di Mantova (dal paese di Virgilio) vivo nel sud sud delle Marche. (zona mare).

    19 Febbraio, 2013 - 17:13
  56. Luciano Menia

    He già, carina e molto giovane.
    Nico? avevo voglia di cliccare su Marilisa, avrei sfondato il tablet….hahahaha.
    Come hai fatto a collegare il nome alla foto? Forse è possibile che possa farlo, così avete idea di come sono. (Se ci sono bambini, non mostrare loro la mia foto, potrebbero avere degli incubi….)
    Intanto ringrazio tutti per avermi messo al corrente della località di appartenenza.

    19 Febbraio, 2013 - 18:40
  57. lazzaro

    Ciao, Luciano.
    Sono un abruzzese trapiantato da oltre quarant’anni in provincia di Milano. Frequento molto spesso il pianerottolo, anche se non intervengo. Mi è sempre piaciuto ascoltare. Lo facevo anche quando lavoravo: quando la sera lasciavo l’ufficio, mi fermavo in Galleria, a Milano, tra un crocchio e l’altro di “politici” (pensionati che la sapevano lunga) che ragionavano del più e del meno. Mi piaceva. Ne dicevano di belle e interessanti, a volte pacatamente, altre con passione. Come qui. Bello, no?
    Dio ti benedica.

    19 Febbraio, 2013 - 18:53
  58. Molto giovane? Sono d’accordo Luciano, sono una ragazzina di 52 anni!
    La foto è recente, ma sono venuta particolarmente bene, le luci nascondono le rughe e non si vedono le ciocche grigie
    😉

    19 Febbraio, 2013 - 18:58
  59. Luciano Menia

    Heeeeee 52 anni? Quasi quasi ti chiedo la carta d’identità, ben portati caspita, complinenti.

    Ho letto che fai catechismo, bene, io lo ho insegnato per 10 anni piu o meno, non me lo ricordo bene, poi per motivi di lavoro e la direzione del coro parrocchiale, ho lasciato, e al mio posto è andata la moglie, che lo ha portato avanti oer 15 anni.

    19 Febbraio, 2013 - 22:31
  60. lycopodium

    Ottimi puntini sulle “i” greche, Nico.
    Ma se ciò che dici è vero, allora qualche esperto CEI dovrebbe stare attento a nuove traduzioni che, come minimo, mettono alla prova “il mio buon senso e il mio essere credente” [libera citazione da Mabu].
    p.s.
    Marilisa, fuori i Mahony dal conclave, ma pure i Pavony…

    19 Febbraio, 2013 - 22:39
  61. lycopodium

    Cara Sara,
    tanto è poco il ”potere assoluto” del papa che non solo ha avuto contro una bella fetta di curia (luogo comune valido come gli orologi fermi, che due volte al giorno l’azzeccano), ma soprattutto una grossa fetta di cardinali, vescovi, preti, frati, suore, priori, teologi, intellettuali, giornalisti e uomini e donne qualunque, soprattutto sedicenti cattolici…

    19 Febbraio, 2013 - 22:49
  62. Ciao Luciano,
    il mio nick è Matteo (acronimo)
    nasco a Roma, all’ombra della Madonna di s. Luca all’Esquilino.

    Sono un bimbo quando mi ritrovo a divertirmi con il vecchio Nasalli Rocca appassionato di piccoli giochi di prestigio….

    Più tardi mi divertivo a prendere a stornellate il giovane Comastri

    Quando capiterà che mi viene comunicato di partecipare alla lavanda dei piedi da Paolo VI, mi viene raccomandato di andare immediatamente a lavarmi i piedi…. e come ogni ragazzino intelligente(?) chiedo perchè lavarli due volte…

    Insomma….. ritrovarsi in una famiglia…..ultracattolica e bigotta, piena di preti ….
    ….da cui bisognerà “desatellizzarsi”.

    La lunga giovinezza mi porterà il dono della ribellione,
    un lavoro di ripulitura del mio cervello
    da ipocrisie, tradizioni, consuetudini,
    Scopro Gesù che non è il dio str***zo di mio padre,
    diviene sempre più entsiasmante il mio amore
    per la Chiesa che con il tempo scopro non essere il Vaticano,
    ma l’insieme di tutto Popolo battezzato di D-o.

    Con l’esperienza in Francia di Taizè,
    scopro che la Chiesa, è molto più grande della mia religione cattolica romana.

    Vivo sul confine/soglia della Chiesa,
    nella “Galilea delle Genti” lì dove troppi benpensanti miei fratelli non osano mettere piede….. per non divenire impuri…
    spretati, divorziati, gay, conviventi, relativisti……

    Ovviamente nel condominio di Accattoli, qualcuno mi considera eretico,
    ma è cosa buona,
    così prega per la mia conversione,
    che ne ho sempre bisogno.

    Un saluto sincero

    PS.
    ho una paura fottuta del dolore,
    ma non della morte.

    19 Febbraio, 2013 - 22:52
  63. Sara1

    Lyco nonostante il Papa abbia poteri che piacerebbero tanto a Silvio, (avesse saputo prima che si liberava il posto!!) non può certo controllare la vita di un miliardo di persone. Questo è certo.
    Però la gestione della Curia, le nomine ai dicasteri e il resto, i posti chiave, dipendono da lui, mi ha colpito quando Luigi ha raccontato che controlla personalmente i messaggi per twitter figurarsi le nomine allo Ior.
    Certe dietrologie personalmente le ho sempre ridimensionate di molto.

    E ridimensionava anche Lombardi pochi giorni fa:

    “Commentando la tendenza di una certa stampa a parlare di “tensioni, lotte di potere e contrapposizione”, il portavoce vaticano l’ha definita un atteggiamento che “nella massima parte dei casi è al di là della realtà”. Tali deformazioni mediatiche, del resto, rispecchiano il fenomeno del “Concilio reale” contrapposto al “Concilio dei media”, descritto ieri mattina da Benedetto XVI, durante il suo ultimo incontro con il clero romano. Sarà opportuno, quindi, che, nelle prossime settimane, la stampa dia una immagine della sede vacante “vicina alla realtà”.

    Il concetto di “divisioni nella Chiesa”, del resto è un “discorso ampio” e complesso, ha osservato Lombardi. In ogni istituzione, infatti, “c’è una diversità di opinioni che fa parte di una normale dinamica di ogni istituzione”. Ciò non è in sé un fatto positivo o negativo: le differenze possono essere “distruttive” e sfociare in “mancanza d’amore”, “egoismo” e “peccato”. Parimenti può esserci un costruttivo ed efficace “confronto per trovare insieme il cammino della comunità”.

    Da parte sua Benedetto XVI è stato un Pontefice che ha sempre avuto a cuore “l’unità della Chiesa” e “l’impegno ecumenico”, ha sottolineato il portavoce vaticano, mentre le “lotte interne alla Curia” non sarebbero, ad avviso di Lombardi, “rispondenti alla realtà, né come intensità di divisioni, né come atteggiamenti che vengono attribuiti alle persone”.

    “Se ci sono delle differenze di opinione rientrano nella massima parte nel quadro di una dinamica normale”, ha quindi concluso il responsabile della Sala Stampa Vaticana.”

    http://www.zenit.org/it/articles/le-lotte-interne-alla-curia-non-corrispondono-a-realta

    Non che abbia valori di prova per carità, ma lo ha ripetuto diverse volte in questi mesi e alla fine vedendo quanto si litiga tra cattolici normali non credo che la curia sia poi tanto peggio.

    19 Febbraio, 2013 - 23:06
  64. lycopodium

    Infatti il problema non è solo la curia, c’è il partito intellettuale, quello degli affari, le conferenze episcopali, gli atenei etc. Peraltro resta la sensazione di un papato con doppio bemolle, mentre gli altri poteri prosperano.

    19 Febbraio, 2013 - 23:39
  65. Luciano Menia

    Come ho già scritto in altra discussione, all’età di 15 anni, (allora era da un anno che lavoravo d’estate e scuola d’inverno) dopo essere stato obbligato alla messa ogni santo di, tutte le funzioni, prediche di un Dio pronto a mandarti all’inferno, alllora era cosi, mi sono ribellato, prendendo una strada tutta all’opposto della fede, manco potevi parlarmi di preti e chiesa, fortuna, l’ho capito dopo, che Dio è paziente e lento all’ira.
    Dopo una buona fetta dela mia vita, ad odiare tutto quello che era sacro, il buon Gesù, mi ha chiamato con voce dolce e gentile, mi ha conquistato, finalmente avevo incontrato Dio, come è realmente.
    Nulla da rimproverare a genitori e nonni, zii, sacerdote di allora, era così, come anche loro avevano ricevuto l’insegnamento.
    Questa è in sintesi molto ristretta, la mia vita religiosa, caro Matteo.

    19 Febbraio, 2013 - 23:44
  66. Marilisa

    Caro Luciano, perdonami per il mio scarso comprendonio.
    Non ho capito queste parole: “avevo voglia di cliccare su Marilisa, avrei sfondato il tablet….hahahaha.”
    Vorresti spiegarmi?

    A Nico replicherò domani.

    Buona notte!

    20 Febbraio, 2013 - 0:03
  67. Luciano Menia

    Niente di piu semplice, Nico, ha scritto @Marilisa, poi alla fine, “un’abbraccio Marilisa” essendo che Nico lo pensavo uomo ( scusami Nico) sotto ancora leggo “sono una vecchia inquilina ecc. ecc. ho pensato che fossi sul tuo nome che avrei dovuto cliccare, non su un nome che pensavo maschile (sempre perdono a Nico)
    Ecco risolto il mistero.
    Devi anche capire, che sono imbottito di “droghe”, tranquilla, antidolorifici, che comunque sono sempre droghe, controllare certo, e ora devo assumere delle dosi molto alte, siamo quasi al limite della sopportazione mentale, che grazie a Dio, sono ancora lucido, però potrebbe essere che qualche volta mi perda, non me ne sono mai accorto.
    Scusami se ho fatto confusione di nomi, anzi, scusatemi sia tu, che Nico.
    Buona notte.
    Dio vi benedica.
    luciano.

    20 Febbraio, 2013 - 1:12
  68. FABRICIANUS

    Ciao Luciano, io vivo a Monza, capoluogo della Provincia di Monza e Brianza e unica città di rito romano nella diocesi ambrosiana milanese.

    Ciao!

    20 Febbraio, 2013 - 9:32
  69. Federico B.

    Pensando a Luciano mi è venuta in mente una ragazza che viveva in un paese vicino al mio, che per diversi intrecci di amicizie e parentele (come capita nei paesini) ho avuto anche la grazia di conoscere.
    La segnalo anche a Luigi perchè la sua testimonianza nella malattia per me è sicuramente un fatto di Vangelo: Laura Vincenzi di Tresigallo (FE).
    Di lei si è parlato qualche mese fa perchè la Diocesi sta muovendo i primi passi per la causa di canonizzazione, sull’esempio della beatificazione di Chiara Luce Bradano.

    Allego un link del libro “Lettere di una fidanzata” (Vincenzi Laura, 2000, Ed. Città Nuova a cura di Guido Boffi):

    http://books.google.it/books?id=XzSa9Tu5SX8C&pg=PA7&lpg=PA7&dq=laura+vincenzi&source=bl&ots=wLIvtnBH0O&sig=I68XdrzJ6PwoFXCEk6u58O1lhI8&hl=it&sa=X&ei=epgjUeLLBcmQswbY_4DYAg&ved=0CGIQ6AEwCw

    20 Febbraio, 2013 - 9:39
  70. Alexandros

    Un caro saluto a Luciano.
    Io sono Alessandro e sono veneto anch’io, di Treviso.

    20 Febbraio, 2013 - 11:14
  71. Luigi Accattoli

    Che straordinario FedericoB che tu abbia conosciuto di persona Laura Vincenzi! Avevo narrato la sua storia nel primo dei miei tre volumi CERCO FATTI DI VANGELO (1995) e su di essa ero tornato l’ottobre scorso per aggiornarla alla notizia dei primi passi per riconoscerne la santità. Puoi leggere il mio profilo nel blog, andando alla pagina CERCO FATTI DI VANGELO elencata sotto la mia foto e quindi al capitolo 9 LA VOCE DELLO SPOSO E LA VOCE DELLA SPOSA dove Laura è al secondo posto contando dal basso.

    20 Febbraio, 2013 - 11:19
  72. Nino

    FABRICIANUS scrive,
    20 febbraio 2013 @ 9:32
    —–
    E’ una bomba di notizia.,una buona notizia.
    Ma allora sei dei nostri.
    Romano a tutti gli effetti.

    Ciao Fab.

    20 Febbraio, 2013 - 13:20
  73. fiorenza

    FedericoB, avrei voluto ringraziarti subito, appena finito di leggere quelle pagine, per il link al libro di Laura, ma il blog fino ad ora era inaccessibile…
    Non importa, te lo dico ora: quale grazia che tu abbia potuto conoscere questa ragazza!
    Pagine da piangere di gioia…
    La p. 21: ” …la magnifica serata a sorpresa (ristorante cinese e concerto)…il tuo invito a vedere nel direttore d’orchestra Dio…Lui, solo Lui, è capace di accordare due strumenti spesso scordati (limitati) come noi e dirigerli creando bellissime melodie…”
    Grazie.

    20 Febbraio, 2013 - 14:11
  74. Luciano Menia

    Grazie Allessandro, sei di Treviso città?

    Grazie Fabricianus.

    Federico B, in effetti è come dici riguardo alle parentele dei paesini, tra cugini di prima e di seconda e così via, ci ritroviamo ad essere tutti legati da una parentela, è come la tela del ragno.
    Per il resto, grazie per il pensiero, ma mentre Laura, ( sento da Luigi che era una Santa ragazza) è Santa, io no…

    Buona giornata.
    Dio vi benedica.

    20 Febbraio, 2013 - 14:20
  75. Federico B.

    Caro Luigi,
    dovevo immaginare che in tutti questi anni ne avessi sentito parlare anche tu, nella tua preziosa ricerca di fatti di Vengelo.
    Nel nostro “piccolo mondo” di provincia ci sembra impossibile che qualcuno di noi faccia parlare di se’, che addirittura possa essere un santo.
    Laura è sicuramente una santa. Ha dato una testimonianza bellissima e luminosa, valida ancora oggi.
    Purtroppo ero poco più di un bambino quando si è ammalata e non ho avuto la possibilità di conoscerla a fondo. Ricordo vagamente il viso sorridente di una ragazza che sapevo molto malata. I miei genitori erano amici di un suo zio, Giuseppe Vincenzi, e i miei nonni conoscevano bene la nonna paterna di Laura. A casa ho sentito parlare tanto di lei, perfino di recente, e sempre come di una santa dei nostri giorni. Un esempio di fede vissuta con coerenza nell’ordinarietà della vita quotidiana (famiglia, moroso, università, AC e volontariato in parrocchia) e nella straordinarietà di una malattia dolorosa, invalidante e senza speranze.

    20 Febbraio, 2013 - 14:22
  76. Federico B.

    Grazie, Fiorenza per le tue parole, ma io non ho nessun merito.
    Laura era una ragazza straordinaria, è impossibile non rimanere colpiti dalle sue parole e dalla sua testimonianza.
    E’ un dono che il Signore ha voluto farci e del quale dobbiamo ringrazialo.

    20 Febbraio, 2013 - 14:30
  77. FABRICIANUS

    Ciao Nino!

    Civis Romanus sum

    Un forte abbraccio!!!

    20 Febbraio, 2013 - 17:45
  78. Alexandros

    Sì, abito nel Comune di Treviso, non nella provincia.
    Non scrivo molti commenti, però leggo spesso i post di Luigi e i commenti degli altri frequentanti il blog.

    20 Febbraio, 2013 - 19:20
  79. Luciano Menia

    @Marilisa, hai capito l’arcano del nome? Spero di si.

    Buona notte amici.
    Dio vi benedica.
    luciano.

    21 Febbraio, 2013 - 0:02
  80. Marilisa

    Sì, caro Luciano, ho capito. Grazie del chiarimento.
    Buona giornata!

    21 Febbraio, 2013 - 10:44
  81. Marilisa

    Nico, una replica tardiva ma doverosa sul tema delle tentazioni di Gesù.
    La tradizione cristiana ha sempre interpretato che Gesù sia stato “spinto” dallo Spirito nel deserto, dove subì le famose tentazioni.
    Tu, Nico, attenendoti strettamente ad essa, come è logico, precisi che, stando al termine greco, Marco ha usato addirittura il verbo “gettare”. E dici che le logiche di Dio non sono le nostre, per cui qualunque cosa accada , si deve vedere la volontà di Dio. Ho capito bene?
    Potrei, d’ impulso, darti ragione, ma mi sembra una scappatoia fin troppo facile.
    Mi sembra illogico che lo Spirito Santo–se è vero che è Dio (lo è o no?)– possa portare alla tentazione.
    Posso comprendere che Gesù si sia trovato a sperimentare le tentazioni come tutti gli altri uomini, e vincendole abbia indicato a noi la strada per superarle. Ma che questo sia avvenuto “sotto l’azione dello Spirito Santo” , cioè che lo Spirito lo abbia portato nel deserto per essere tentato, mi è difficile crederlo.
    Semmai comprendo che lo Spirito (Dio è bontà infinita, ci viene detto sempre), nel combattimento fra il Bene e il Male, aiuti a superarle le prove.
    Sono temi complessi, lo so, ma i dubbi sono leciti.
    Perché, per esempio, per secoli si è detto: “non indurci in tentazione” e oggi( ma in realtà chissà quando) si cambia (secondo me giustamente) in “non abbandonarci alla tentazione”?
    Perché fa scandalo pensare ad un Dio buono che porta alla tentazione. E san Giacomo nella sua lettera dice: «Dio non tenta nessuno al male» (1, 13).
    Il Vangelo della scorsa domenica riporta : Gesù, “guidato” dallo Spirito Santo, etc…
    Il verbo “guidare” ha un significato diverso da “gettare”. Forse gli esegeti non letteralisti hanno avuto dei dubbi simili ai miei. Perché no?
    Secondo punto. I Vangeli non si dovrebbero discutere, però la verità è che sono stati redatti non da Gesù stesso ma da altri che, anni dopo la sua morte, ne hanno raccolto il messaggio e li hanno scritti rifacendosi l’uno all’altro, e con toni e qualche dettaglio diversi a seconda dei loro propositi in funzione delle comunità a cui volevano parlare.
    Giovanni, per esempio, neanche accenna alle tentazioni.
    “I Vangeli, pur offrendo una serie di dati storici di Gesù e su Gesù, non vogliono essere né un manuale di storia, né un resoconto o un verbale di cronaca. Essi presentano gli eventi della vita di Cristo “annunziandoli” nel loro valore profondo, interpretandoli alla luce della fede, scoprendone il significato sotteso di salvezza.”
    Sono parole del card. Ravasi.
    Terzo punto. Può essere un caso, Nico, ma papa Benedetto nel discorso del Mercoledì delle Ceneri ha parlato delle tentazioni di Gesù senza accennare allo Spirito Santo. Ha detto fra l’altro:”Gesù va nel deserto, e là subisce la tentazione di lasciare la via indicata dal Padre per seguire altre strade più facili e mondane (cfr Lc 4,1-13). Così Egli si carica delle nostre tentazioni, porta con Sè la nostra miseria, per vincere il maligno e aprirci il cammino verso Dio, il cammino della conversione.”
    Anche i presbiteri nelle loro omelìe su questo tema tralasciano di parlare dello Spirito Santo.
    Tutto ciò per dire che vale la pena riflettere attentamente sulle pagine, e sulle singole parole, dei testi sacri.
    Comunque ho intenzione di sottoporre la questione a qualche esperto. L’ ho già fatto per altri argomenti.

    Un abbraccio, Nico.

    21 Febbraio, 2013 - 12:52
  82. Cara Marilisa
    io non seguo l’interpretazione letterale, né tanto meno riduco la comprensione del Vangelo ad una singola parola, perchè il Vangelo è prima di tutto una persona, Cristo, irriducibile a questa o quella parola umana.

    Senza entrare nello specifico delle questioni, adesso provo a farmi capire.

    Hai mai provato a pensare al motivo per cui la chiesa ha accettato quattro vangeli (e non uno) come canonici? quattro vangeli (più diverse lettere) che offrono a volte interpretazioni tra loro non coincidenti, o addirittura contrastanti. Non concordano neppure sulla formulazione del Padre nostro, pensa un po’…

    Il fatto è che Dio non è riducibile ai nostri balbettii. La Sua grandezza si esprime in modi diversi, e nessuno di noi è in grado di affermare in modo incontrovertibile come Egli sia, se non facendo riferimento a Gesù.
    Ma se Gesù, come è vero, ci è stato narrato da quattro evangelisti, con quale criterio io scelgo una sua immagine piuttosto di un’altra? Ossia ciò che di Lui racconta Luca piuttosto di Marco?
    Occorre fare lo sforzo di tenerle insieme, e questo sforzo si esprime al massimo grado nel nostro essere chiesa, tutti diversi, tutti orientati al Signore, tutti chiamati ad esprimerne e a renderne vivo un aspetto, quello che ci è stato affidato.
    Se tu senti con tale profondità la grandezza della misericordia di Dio, bene, comunicala con la vita prima ancora che con le parole. E vigila affinchè la tua idea non diventi buonismo, un indifferente accettare tutto, perchè ‘tanto Dio perdona’.
    Da parte mia, se io sento con tale profondità il senso del mistero di Dio, che mi spinge a dirGli ‘Sono in te tutte le mie sorgenti’, è questo che devo testimoniare. Devo vigilare però per non cadere nel fatalismo, o nel dolorismo, del ‘Stai contento se stai male che Dio soffre con te’.

    Come vedi, io e te esprimiamo due degli infiniti aspetti di quel volto di Dio che solo tutti insieme, TUTTI insieme (conservatori e progressisti, parrocchiani o movimentisti, conciliari, preconciliari, postconciliari, metaconciliari…) possiamo in qualche modo avvicinare e comprendere.
    Anche se ancora e solo ‘come in uno specchio’.

    21 Febbraio, 2013 - 13:26
  83. Clodine

    Dio non tenta, ma il maligno si, e può muoversi solo dentro i confini della divina permissione. Lo Spirito conduce Cristo nel silenzio, lo “getta” [grazie Nico] in questo mare di pietre e aridità senza elementi di comunicazione. Chi ha un minimo di confidenza col silenzio e la meditazione sa perfettamente cosa combinano le potenze luciferine. Naturalmente sarà difficilmente che i pensieri e i propositi di una persona possono essere ispirati dallo Spirito di Dio se questa vive costamente immersa nel frastuono e mal sopporta di rimanere un po’ sola con se stessa.
    Chi ha confidenza con il silenzio sa che quella è la conditio sine qua non ma prima che parli Dio parla il diavolo, e non perché Dio se la rida o ne goda ma perché chi è capace di ascoltare Dio è anche facilmente ricettivo spiritualmente. Tutto qui.. C’è da domandarsi perché lo spirito delle tenebre si interessi a Gesù ad un passo dall’ essere scorticato vivo, immolato, crocifisso e non prima, quando era un perfetto sconosciuto di Nazareth. Ovvio, perché rispetto a Cristo, Satana sta applicando la metodologia di attacco proprio come fa per ciascuno di noi: esce allo scoperto solo quando la persona diventa pericolosa ed ha iniziato un cammino di conversione e santità. Prima di quel momento gli conviene essere creduto inesistente. Dio non tenta nessuno ma permette al maligno di farlo, il resto lo lascia a noi, alla nostra libera scelta…non vuole “automi ” del bene, ma persone libere di scegliere. E’ sempre andata così ..dall’inizio della creazione, da Adamo…non vedo donde il problema!

    21 Febbraio, 2013 - 14:56
  84. Marilisa

    Certo che il Maligno tenta, è il suo “mestiere”.
    Ma non è detto che lo faccia nel silenzio che avvolge una persona.
    Può essere invece il contrario.
    Infatti la voce di DIO si sente più nel silenzio che nel rumore e nel frastuono.
    Gli eremiti,i monaci, i contemplativi cercano il silenzio per trovarvi Dio.
    Teresa d’Avila ha scritto :” si entra in una stanza completamente oscura, non si odono né voci né rumori, forse nemmeno un respiro, eppure si sente la presenza di una persona ammata, si ha la sensazione che qualcuno sia lì.”

    21 Febbraio, 2013 - 15:35
  85. Clodine

    ….dovrebbe leggere con molta più attenzione la vita contemplativa dei mistici e le battaglie ingaggiate con lo spirito del male….ma da quello che afferma evidentemente ne è alquanto digiuna!

    21 Febbraio, 2013 - 15:38
  86. Marilisa

    Correggo un errore di battitura: una persona amata .

    21 Febbraio, 2013 - 15:38
  87. Marilisa

    Lei invece è “digiuna” di buona educazione.

    21 Febbraio, 2013 - 15:40
  88. lycopodium

    Sono grato a Nico e Clo per le loro eccellenti considerazioni.

    22 Febbraio, 2013 - 7:01
  89. Marilisa

    Fin troppo prevedibile, lycopodium.
    Costruttiva considerazione! Grazie!

    22 Febbraio, 2013 - 10:06

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