Murad generò David che morì cristiano a Sacile

Sono a Sacile, Friuli, per una conferenza al Centro di studi biblici su un tema impossibile: “Oltre la morte. L’orizzonte di una nuova vita”. Ma come fa un cristiano a rifiutarsi di parlare della sua speranza nella “vita del mondo che verrà”? Provi a dire “io non sono un teologo e non sono un biblista” ma se quelli insistono con un perentorio “vogliamo lei” devi andare [http://www.luigiaccattoli.it/blog/?page_id=1281]. Sono dunque qua e approfitto di un’ora libera per visitare il Duomo (gotico, del 1480-96) che undici anni addietro – in occasione di altra conferenza – non ero riuscito a vedere. Mi attira una lapide che segnala il luogo della sepoltura di un figlio del sultano turco Murad II che qui morì nel 1435 dopo che si era fatto cristiano e aveva preso il nome ebraico di David. Girando il mondo uno quasi si convince che l’umanità abbia già sperimentato tutto quello che potrebbe capitargli.

14 Comments

  1. andreacs

    Un monaco certosino di Serra San Bruno mi disse un giorno: “Noi non leggiamo i giornali, a cosa ci servirebbe? In fondo le vicende umane si ripetono: basta leggere le lettere di san Paolo per ritrovare tutto ciò che accade ancora oggi nel mondo”.

    2 Aprile, 2009 - 22:54
  2. Nulla di nuovo sotto il sole? E’ biblico in effetti… mi viene da dire che l’umanità in quanto tale sì, ha sperimentato quasi tutti, ma questa umanità, quella di questo tempo? Pare si sia scordata del passato, fa bene ricordarlo. Permettimi di dire, però, non sempre e non solo il triste passato di guerre etc, c’è anche un passato di gioia, serenità, entusiasmo, pace. Ricordiamoci anche di questo!

    3 Aprile, 2009 - 8:05
  3. fiorenza

    “Murad generò David che morì cristiano”: Tuis enim fidelibus, Domine, vita mutatur, non tollitur

    3 Aprile, 2009 - 10:11
  4. in questa settimana santa chiediamo perdono in modo particolare per tutte le colpe storiche del cristianesimo .
    Per aver evangelizzato l’africa e l’oriente , per aver difeso l’europa dall’islam e dall’anarchia e dalla mafia . Per avere massacrato ventiduemila turchi a Lepanto, dove Marco Antonio Bragadin combatteva con una freccia in un occhio .
    Chiediamo perdono perchè i cristiani hanno difeso Vienna, dove un re polacco invece di volgere l’altra guancia sbaragliò l’armata turca che era oramai entrata nella città . Chiediamo perdono per i martiri di Otranto che invece di cedere le armi e la fede, resistettero fino all’ultimo . Chiediamo perdono per san Giovanni da Capestrano , frate Francescano che a settantanni invece di pregare, comandava l’ala destra dell’esercito cristiano a Belgrado contro i turchi . E se volgiamo andare oltre possiamo chidere perdono per il limbo, per il purgatorio e l’inferno, cose con cui la Chiesa ha dominato e messo paura i peccatori e i pagani .

    3 Aprile, 2009 - 21:42
  5. lycopodium

    Gras, ho risposto al tuo OT.

    3 Aprile, 2009 - 22:07
  6. Preciso e ficcante, lycopodium. Grazie.

    4 Aprile, 2009 - 9:22
  7. raffaele.savigni

    Quelle citate polemicamenteda Affus non sono colpe. Ma i roghi dell’Inquisizione, le persecuzioni contro gli ebrei, il silenzio prolungato sulla tratta degli schiavi, il ritardo nel riconoscere le libertà civili e l’attaccamento eccessivo al poterre temporale (con l’uso improprio dell’arma della scomunica per fini politici) certamente sì. E giustamente Giovanni Paolo II ha chiesto perdono.

    4 Aprile, 2009 - 14:59
  8. raffaele.savigni

    Non sono d’accordo con l’affermazione del monaco certosino. Presuppone una concezione ciclica del tempo e della soria che era quella greca (ripresa dall’Ecclesiaste: “nulla di nuiovo sotto il sole”), diversa da quella biblico-cristiana, che è lineare in quanto il credente guarda avanti, come Abramo (diverso dall’Ulisse omerico che torna ad Itaca), e si aspwetta qualcosa di nuovo dalla storia: il soffio dello Spirito, che “fa nuove tutte le cose”, ed infione il regno escatologico. La spiritualità certosina, fondata sul “contemptus mundi”, è affascinante sotto vari aspetti (ioil richiamo all’umiltà ed al primato di Dio, il distacco dalla logica del potere…), ma la sento distante sotto questo profilo.

    4 Aprile, 2009 - 15:06
  9. perchè lui è l’albitro della storia della chiesa che sapeva se era sbagliato o era giusto giudicare i delinquenti ?

    l’eresia marcioniana è stata caondannata fin dal 2° secolo d.C. , cosa facciamo, la facciamo rivivere ?

    4 Aprile, 2009 - 20:34
  10. roberto 55

    Ho presente, Luigi, il Duomo gotico di Sacile (uno dei tanti, piccoli, sconosciuti “gioiellini” del Nordest), ma la lapide, francamente, non l’avevo notata: bravo !
    Ho stampato il tuo intervento e lo leggerò.
    Per il resto, no, non credo che la storia si ripeta: Nostro Signore non è così banale.

    A domani, amici del “pianerottolo” !

    Roberto 55

    4 Aprile, 2009 - 22:49
  11. Luigi Accattoli

    Roberto la lapide in latino è sulla controfacciata, a tre metri d’altezza, sulla destra di chi entra dall’unico portale.

    5 Aprile, 2009 - 9:23
  12. roberto 55

    Grazie della “dritta”, Luigi !
    Buona domenica pomeriggio a te ed a tutti gli amici !

    Roberto 55

    5 Aprile, 2009 - 15:55

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