Su Mike il migliore è stato Celentano

La tua allegria, quella vera, è appena cominciata. E non avrà fine!“: così Celentano ha dato il suo addio a Mike Buongiorno, il migliore che mi sia capitato di leggere. Somigliante all’addio di Lucio Dalla a Luciano Pavarotti: «La sua sarà una momentanea assenza perchè considero la morte come la fine del primo tempo della vita di un individuo» (vedi post del 6 settembre 2007). Non male anche Lina Sotis sul Corsera: “Buongiorno Mike”.

38 Comments

  1. Nino

    Nelle celebrazioni in memoria della dipartita di Mike vedo aspetti assai discutibili che, a mio avviso, segnalano ulteriormente il degrado etico e morale del Paese.

    Si celebrano addirittura i Funerali di Stato mentre Infostrada continua a mandare in onda sulle reti pubbliche e private la pubblicità di Mike in cui esclama Allegria!! Ma con la scritta finale sovrapposta all’immagine originale “Grazie Mike”

    Non aggiungo altro.

    12 Settembre, 2009 - 9:07
  2. Stamani funerali di Stato.
    Mentre il feretro sta uscendo dal Duomo, il commentatore televisivo ricorda che il Duomo gli ha offerto una passerella di 158 metri.

    Mi trovo a pensare ad un altro credente a cui il card. Ruini ha rifiutato un normale funerale.

    Mi trovo a pensare se sia il caso che un funerale sia un fatto comunitario nella vita dei credenti,
    o la manifestazione di potere, una passerella, uno spettacolo di Stato.

    Mi domando se anche un funerale debba essere una manifestazione di potere… per quella Chiesa e per quello Stato che hanno vicendevole bisogno di alleanza da dimostrare in ogni occasione di vita o di morte.

    Mi trovo a pensare cosa significhi una abolizione di queste manifestazioni di Stato nelle chiese e nella Chiesa,
    per essere testimonianza di speranza nella resurrezione in Cristo primizia.

    Non può essere che ciò che è televisivo è più vero di ciò che accade a pochi metri da me.

    Quasi ogni settimana nella mia parrocchia ci sono funerali di persone della mia parrocchia, persone a me prossime, non morti nel paradiso dei VIP a Montecarlo, non celebrate a Milano,
    parrocchiani spesso anziani, morti con i pochi parenti vicino, senza l’assistenza che può permettere avere milioni di euro, vecchi che non viaggiano da decenni, vecchi spesso immobili a casa, con il figliolo anziano che li porta in carrozzella a prendere un po’ di aria sotto casa….
    il parroco che manda loro a casa il ministro straordinario dell’Eucarestia, per tenerli in Comunione con la Comunità.

    Eroismo dell’ordinario…

    non favole straordinarie di una vita che non può essere certo modello per i tanti che vivono con 500/800€, in qualche caso pure sotto sfratto (non eseguibile per l’avanzata età…).

    Vendeva sogni?

    In questa Italia che ha bisogno di chi vende sogni…. gratis… magari facendomi pagare la pubblicità… sulla pasta, sul detersivo, sull’olio…

    Paradosso!
    E’ più credibile un mercante di sogni,
    che un Dio fatto uomo assassinato su una croce e risorto… soprattutto perché non lo ha fatto in televisione…!!!!

    12 Settembre, 2009 - 11:54
  3. ignigo74

    Cai Nino e Matteo, mi sembrate un pò impietosi con Mike.
    Tutto ciò che ha una dimensione popolare – come Mike – è in qualche misura un po’ sgangherato: credo però che ci si debba sforzare di leggere questo genere letterario poiché non è raro trovare pepite d’oro in tanta comunissima sabbia. E poi a me piace anche la sabbia. Fraternamente vi confido che mi infastidisce molto di più la puzza sotto il naso di chi stupisce di parole vuote – Funerali di Stato è una delle espressioni più inutili che siano mai state coniate – e si ferma lì, alla lamentela oppure si lancia nel piagnisteo socio culturale. Fate un elenco voi – persone di buon gusto e retto pensare – di coloro che hanno diritto o meno a queste espressioni inutili tipo funerali di Stato: tanto poi i funerali nella grandi cattedrali si celebreranno sempre per una questione di rispetto del popolo, della gente, che è numerosa e quindi ha diritto ad essere accolta in una chiesa capiente. Tutta qua la motivazione del Duomo per il funerale di Mike Bongiorno, tutta qua, motivazione legittima e di buon senso: c’è tanta gente e serve una chiesa grande, non vedo ipocrisia né superficialità nè tantomeno ingiustizie. Vedo invece in qualcuno – non in voi, sia chiaro: il vostro intervento è solo uno spunto – un po’ di snobismo nei confronti di un personaggio di chiara e cristallina popolarità. Vi ricordo che anche Giuseppe Verdi, il popolarissimo Peppino, ha avuto funerali in Duomo e – mutatis mutandis – la popolarità del Maestro di Busseto è stata ante litteram qualcosa di simile a quella di Mike: entrambi hanno per così dire sottolineato un sentire comune a moltissimi italiani. Dai su carissimi Nino e Matteo, strappatevi le vesti per altro, anzi non fatelo affatto che le vesti costano e poi nel vangelo che conosco io chi si strappa le vesti non fa una bella figura. Chi sgangheratamente nella folla popolarissima da dietro tira un lembo del mantello di N.S. – provocando lo scocciato e riprovevole intervento degli apostoli – viene accolto da un sorriso talmente bello e intenso da sanare la disperazione e la malattia.

    12 Settembre, 2009 - 12:04
  4. mattlar

    Premesso tutto il rispetto per la persona di Mike Buongiorno, al quale – in qualità di defunto – vanno i miei affettuosi e benauguranti pensieri… sull’evento ho qualche perplessità anche io, anche se effettivamente mi si può legittimamente obiettare di voler buttare tutto in politica. Vi presento dunque qualche riflessioncina impopolare (forse molti pensano come me, ma per ora tacciono) visti i titoli in prima pagina di tutti i giornali…
    A me sembra che un evento del genere capiti semplicemente come episodio emozionale idoneo a far sfogare tutte le frustrazioni politico- mediatico- gossipparo degli ultimi mesi. I funerali di Stato!!!! Ma non vi sembra un po’ sproporzionato? Non ricordo manifestazioni simili per Corrado… E per Pippo Baudo che faremo? E per Gerry Scotti? Le frecce tricolori? Il lutto nazionale?
    Insomma, secondo me l’evento si è ingigantito perché è capitato in un momento in cui si sentiva il bisogno da parte di tutti di stemperare le tensioni. E diventa un modo per il mondo politico- televisivo (che è lo stesso) per calare l’aggressività e dare sfogo al sentimento di fratellanza che accomuna la nazione… fratelli in nome di che cosa? Del piccolo schermo e – in particolare – dei quiz !!!! Aiuto: voglio scappare!

    12 Settembre, 2009 - 12:05
  5. Massimo

    Distinguerei tra funerali di massa, magari celebrati anche per ragioni logistiche in una cattedrale, e funerali di stato. I secondi ho sempre pensato che fossero riservati a persone che si sono distinte per valore civile (poliziotti e magistrati caduti in servizio), o per aver dato lustro al paese nei campi dell’arte, della cultura o della scienza. È un modo con cui un paese riconosce il proprio debito verso certe persone. Insomma, non mi pare che la fama sia ragione sufficiente, e dunque che si celebrino per Mike Buongiorno mi suona un po’ eccessivo.

    12 Settembre, 2009 - 13:10
  6. Matteo nel suo commento è duro, impietoso, profondamente e squallidamente vero!

    P.S. Matteo, quegli aggettivi sono un complimento a te ed alla verità. Solo quando può sembrare dura, impietosa, squallida e profonda, la verità e verità La Verità odia gli onori del mondo e gli onori del mondo odiano la Verità (in questo caso maiuscola, perchè, capisci a mme).

    12 Settembre, 2009 - 13:50
  7. ignigo74

    Insisto: c’è molto snobismo nei vostri interventi anti Mike e un’ipersensibilità isterica nei confronti delle parole, in questo caso “Funerali di Stato”. E’ quello snobismo tipico di chi mangia a destra e vota a sinistra. Chiunque abbia a che fare con il popolo – insisto – sa che è così: sgangherato (già detto ma lo ripeto perché la parola rende bene) nelle sue manifestazioni corali ma non per questo però così scandaloso come voi volete far credere. Qui poi di chi la presunta colpa di questo scandalo? Contro chi puntate il dito? Parlate chiaro. Ci trovo pochissimo di evangelico in quello che scrive Matteo il quale sostiene nel pieno di un delirio che basti morire a Montecarlo per meritare l’inferno eterno: complimenti. Io mi sono commosso moltissimo seguendo alla televisione i funerali di Alberto Sordi (anche quelli Funerali di Stato, con la presenza del Presidente della Repubblica): un rito profondamente popolare e cattolico. E ricordo che Totò poco prima di morire disse ai presenti: ricordatevi che sono cattolico, apostolico, romano.
    Perchè ricordo Sordi e Totò? perchè anche allora ci furono i soliti bacchettoni che dissero ma però non so mi sembra troppo: quelli che sanno tutto, che catalogano tutto, che distribuiscono patenti di si può non si può, di vero e di falso. Quello che a voi censori e tristi piagnoni a senso unico non va giù è il mondo dello spettacolo, al quale apparteneva Mike e solo per questo motivo nel vostro ingessatissimo moralismo mormorate mormorate mormorate.
    Vi trovo tutti paurosamente noiosi.

    Stento infine a comprendere come una cosa possa essere “squallidamente vera” quando è individuata da uno che è talmente umile al punto da proporsi con il nome di “ubi umilitas”: complimenti per l’ossimoro. Preferisco ridere.
    Di solito che parla così dei presunti onori del mondo è solo perchè non li ha.
    Non è difficile riconoscere l’invidia che in greco si dice occhio cattivo.

    Leonardus in adiutorium meum intende!
    Leonarde ad adiuvandum me festina!

    12 Settembre, 2009 - 14:23
  8. Leonardo

    Eccomi, caro Ignigo, questa volta tutto dalla tua parte.
    (Ma io, qua dentro, mi sa che sono quello di gusti più popolari, un sempliciotto in mezzo a tutti signorini: l’altra sera ho perfino guardato “Don Matteo”, trovandolo cattolicissimo e degno della più alta approvazione!).

    Il lavoro che faceva Mike Bongiorno non sarà stato un granché (porgere domande irrilevanti e promuovere la vendita di prodotti per lo più inutili), però a me piaceva la serietà con cui lo faceva. E poi aveva senso dell’umorismo. Insomma, una persona più che decente. E di questi tempi …

    12 Settembre, 2009 - 14:33
  9. Leonardo

    Qualche proposta a Ubi humilitas per una modifica del motto nel cartiglio del suo blasone:

    «Ubi humilitas et ibi superbia»

    «Sub specie humilitatis superbia»

    «In humilitate superbus»

    12 Settembre, 2009 - 14:40
  10. mattlar

    Le osservazioni non sono rivolte alla persona del presentatore – brava persona, ma al fatto che i funerali di Stato per una persona che “porge domande irrilevanti e promuove la vena di prodotti per lo più inutili” (con lucro – il che significa che non persegue interessi generali o altruistici, filantropici, di patria) forse è una scelta un po’ fuori luogo. Io avrei trovato più adeguato un funerale assunto dagli sponsor……. tutto qui.
    La scelta del funerale di Stato è stata fatta dal Consiglio dei Ministri. spero che abbiano evitato le bandiere listate a lutto anche nelle ambasciate. con tutto il rispetto per Mike Buongiorno

    12 Settembre, 2009 - 14:45
  11. Massimo

    Caro ignigo74, ti ringrazio del sermone, nella misura in cui era rivolto anche a me.
    Mi sto abituando a sentirmi tacciare di snobismo ogni volta che provo a dire che non possiamo mettere tutti sullo stesso piano. Ormai in questo paese non si può più esprimere un giudizio (morale, artistico, di semplice opportunità) senza che ti dicano che vuoi metterti su un piedistallo e sei lontano dal popolo… che devo dirti, sono certamente lontano dal popolo o dal “paese reale”, come si dice adesso. Ineffetti, non guardo la tv, non vado allo stadio, e preferisco passare le mie serate a leggere, e questo deve avermi fatto perdere il senso delle cose.
    Quella del “mangiare a destra” magari me la spieghi un’altra volta, quando sei più calmo.

    P.S. Peraltro, Sordi e Totò li metterei su un altro livello rispetto a Mike Buongiorno, che ancora non ho capito quali meriti abbia. Se poi basta essere più che decenti, come dice Leonardo, per meritare i funerali di stato, allora i tempi sono peggiori di già quanto non pensassi.

    12 Settembre, 2009 - 14:51
  12. Salve.
    Sig. Ignigo forse leggiamo o “interpretiamo” post di Matteo diversi!
    Matteo NON afferma che Mike meriti l’inferno. E non lo affermo nemmeno io.
    Detto questo dal post di Matteo io personalmente capisco che si vuole mettere in mostra le differenti dignità attribuite alle persone, usando come scala, come parametro, la dignità sociale e la “visibilità” che si ha in questo mondo. E avendo io capito questo, questo commento, e credo che mi trovo d’accordo con quanto sottindende Matteo (che prego rettificarmi se intendo male), e cioè che non sono queste le scale di valori che contano, e che tendono a dare solo ulteriore “visibilità”. Spettacolo in poche parole.

    Spettacolo dignitoso, per i sani forti alti ricchi belli e snelli, e quindi da mostrare e forse ostentare, vedi partecipazione di chi non ha nulla a che vedere.
    Spettacolo per pochi parenti e “affezionati” partecipanti invece, da poca dignità, per quelli che non rientrano nelle categorie precedenti.

    Verità con tutti quegli aggettivi che a lei non piacciono e che condensa quanto sopra da me detto, è questa che alla fine riporta Matteo, :
    “Paradosso!
    E’ più credibile un mercante di sogni,
    che un Dio fatto uomo assassinato su una croce e risorto… soprattutto perché non lo ha fatto in televisione…!!!!”

    Perchè povertà, solitudine, emarginazione, è meglio che sia coperta dalla pubblicità… dai fasti dello star system…

    E detto chiaro chiaro e con tutto il rispetto, quanti parroci che si sono fatti il “sederino”, a dispensare i sacramenti e la buona novella, che hanno rinunciato alla loro vita (guadagnandola, ovvio), se ne vanno nell’indifferenza generale, dimenticati da tutti… perchè non hanno fatto “spettacolo” in Tv, ma la volontà di Dio, avendo vissuto e operato nelle Chiese e fuori, ma con scarsa “visibilità”, seguaci di un certo Gesù… Dio fatto uomo assassinato su una croce e risorto.

    Era questo che intendeva il mio post (e che intendevo dal post di Matteo).

    Quanto a Totò, basta leggere “A livella” ed è chiaro il suo pensiero sul fatto che la morte renda tutti uguali.

    Quanto ad “invidia”, “moralismo”, “umiltà” ed “occhio cattivo”…
    “così è se vi pare…”, ogniuno ha le sue verità e non ho intenzione di confutarle.
    Amichevoli saluti.

    P.S. Non per essere irriverente, ma, chissà, forse Gesù ha scelto di morire sulla Croce, lì, in alto, per motivi di “visibilità”. Solo che era solo un “povero Cristo”.

    12 Settembre, 2009 - 15:02
  13. Nino

    Caro ignigo,

    vedo che hai completamente frainteso il senso del mio post.
    Mi auguro che sia così.

    Visto che non hai minimamente commentato il paradosso dei funerali di Stato e il proseguimento della pubblicità post mortem, come fenomeno che almeno io trovo aberrante, sarei portato a pensare che anche tu pian pianino stia inconsapevolmente scivolando verso le derive qualunquiste tanto di moda oggigiorno.

    Sulle vesti stracciate, non so che dirti dal momento che porto i pantaloni..

    Non porto nemmeno i paraocchi e vedo bene tutto intorno a me e talvolta mi sento un marziano.

    Leggendo però Matteo ed altri , che invece mi pare abbiano capito il senso del mio posto, un po meno.

    Un caro saluto.

    12 Settembre, 2009 - 15:36
  14. Nino

    errata: senso del mio posto
    corrige: senso del mio post

    12 Settembre, 2009 - 15:37
  15. mattlar

    “che devo dirti, sono certamente lontano dal popolo o dal “paese reale”, come si dice adesso. Ineffetti, non guardo la tv, non vado allo stadio, e preferisco passare le mie serate a leggere”….

    Fai uso (finale, chiaramente) di escort?

    12 Settembre, 2009 - 15:38
  16. Leonardo

    Ragazzi, vi vedo un po’ giù di forma: non avete accusato Berlusconi (a cui, per la verità, credo si debba la decisione dei funerali di stato). Su, cercate di non distrarvi!

    12 Settembre, 2009 - 15:42
  17. Il post precedente come il presente,
    li sto scrivento su word,
    questo mi permette di considerare e riflettere quanto scrivo.

    Il mio post precedente è estremamente chiaro, riflessivo, non riguarda assolutamente Mike,.
    e mi meraviglio che Ignigo mi abbia giudicato sommariamente.

    Da te Ignigo mi sarei aspettato che avessi “ascoltato”.

    D’altronde chi sono io? Babbo natale?

    Pazienza !

    Non ti auguro Ignigo di imitare quel commentatore che non avendo capacità di interrelazione sulle idee,
    si diverte ad attaccare feltrusconianamente i compagni di pianerottolo,
    con un bellissimo senso de humor-noir

    No Ignigo,
    non te lo auguro
    perchè penso di stimarti.

    12 Settembre, 2009 - 16:05
  18. Clodine

    Ci sono state persone dello spettacolo le quali, più di altre, hanno segnato un’epoca e questo è innegabile. Li abbiamo visti e rivisti in tutte le forge, anno dopo anno, per decine di anni camminandoci accanto come compagni di viaggio. Le mode cambiavano e pure loro: li rivediamo in quei documentari di epoche che a noi sembrano remote, anni luce lontane, e loro sempre sorridenti, al passo coi tempi. Persone che hanno tenuto compagnia alle nostre nonne prima e alle mamme poi, che ci hanno fatto sorridere con le loro battute, che hanno fatto del loro lavoro un mezzo per comunicare dei valori, degli ideali, anche semplicemente con la loro presenza. Una presenza costante, discreta, intelligente, saggia talvolta, ponendosi quali spartiacque tra una generazione e un’altra, attraversando tutte le peripezie storiche del nostro bel paese per entrare, in una certa misura, a far parte di noi, del nostro modo di essere. Personaggi come Aldo Fabrizzi ad esempio, Alberto Sordi, Totò (come giustamente ricordava Ignigo con il quale concordo in toto) e Mike Bongiorno di cui oggi si è celebrato il funerale con tutti gli onori di stato, perché no!? Perché vi scandalizza. Pensate forse che per essere onorati in morte si debba necessariamente appartenere ad una classe specifica? Io non lo credo. Credo invece che a ciascuno sarà riservato il funerale in base al proprio vissuto: così si avranno funerali dimessi se la persona è vissuta in modo dimesso, funerali eccentrici se la persona è vissuta in modo eccentrico e così via, il funerale rifletterà ciò che siamo stati. A ben pensarci ci sono stati uomini grandi in passato spiriti eccelsi come Mozart, Leonardo da Vinci i cui corpi sono andati perduti, mai veramente onorati, ultimi tra gli ultimi eppure imperituri, Di quel sacrilegio stiamo ancora gridando vendetta.
    Poi, la morte -come direbbe il grande Totò- e una livella’ “Nu rre,’nu maggistrato,’nu grand’ommo, trasenno stu canciello ha fatt’o punto
    c’ha perzo tutto,’a vita e pure ‘o nomme” [un re, un magistrato, un grande uomo, passato il cancello del cimitero ha fatto il punto, ha perso tutto, la vita e pure il nome] dopo la morte siamo soli, di fronte a Cristo giudice!
    Mike Buongiorno è stato omaggiato con il funerale di Stato perché credo che nel suo piccolo abbia contribuito come artista, e come uomo: come artista perché sarà sempre un riferimento per la storia del costume Italiano, e come uomo per essersi battuto per la libertà contro il nazifascismo pagando di persona, se per voi è poco… a me non sembra!

    12 Settembre, 2009 - 17:03
  19. Tranquilli, adesso arriva Miss Italia!!

    12 Settembre, 2009 - 17:24
  20. Clodine

    @Ubi humilitas “E detto chiaro chiaro e con tutto il rispetto, quanti parroci che si sono fatti il “sederino”, a dispensare i sacramenti e la buona novella, che hanno rinunciato alla loro vita (guadagnandola, ovvio), se ne vanno nell’indifferenza generale, dimenticati da tutti… perchè non hanno fatto “spettacolo” in Tv, ma la volontà di Dio, avendo vissuto e operato nelle Chiese e fuori, ma con scarsa “visibilità”, seguaci di un certo Gesù… Dio fatto uomo assassinato su una croce e risorto”

    Ubi, chi ti parla conosce il problema per esperienza, conosco molti sacerdoti anziani i quali, dopo una vita di attività arrivano alla vecchiaia e poi muoiono come tutti. Ma non sono abbandonati, né i loro funerali sono negletti, anzi: avercelo un funerale e quel surplus di preghiere.. giustamente…! L’abbandono lo ricevonolo semmai dai parrocchiani, dai vari collaboratori dei tempi ruggenti i quali li vedi arrivare ad orde e solo dopo per intesserne le lodi sulla bara, ma mai portare loro un dolcetto quando sono in vita. E’ questo che fa male e che sperimento da anni ormai. Quando i preti invecchiano e muoiono non vengono abbandonati dai veri amici e dalle comunità: se sono lucidi e autosufficienti restano in attività fino all’ultimo, altrimenti ci sono le famose “infermerie” : assistiti, seguiti, curati, amati. Fidati!

    12 Settembre, 2009 - 17:28
  21. mattlar

    CLODINE ha detto. “Pensate forse che per essere onorati in morte si debba necessariamente appartenere ad una classe specifica? Io non lo credo”.

    Neanche io, Clodine, ma fino ad oggi tendenzialmente i funerali di Stato sono stati riservati a coloro che hanno con particolari meriti e illustrato e onorato la nazione. Che siano piaciuti o meno, Alberto Sordi e Totò sono stati attori che hanno rappresentato un genere artistico fuori e dentro l’Italia. Mike Buongiorno oltre a fare i quiz ha venduto pentole e pentoloni nelle televendite. I meriti li riconosceranno gli sponsor, non lo Stato. A meno che qualcuno non ritenga di essere lo Stato (mentre è solo in carica ad uno dei poteri dello Stato) e non coincida con uno (o molti) degli sponsor, di cui Mike ha legittimamente goduto.
    Con quali meriti Mike ha onorato la Repubblica e la nazione? state ripetendo tutti che è stato un brav’uomo. E’ vero: bravissimo! Il capo del governo ha addirittura affermato che è stato uno degli artefici dell’unità nazionale: su questo ho qualche dubbio.
    Come artista dubito che tra una o due settimane si parlerà ancora di lui ma se tu credi che sia “un riferimento per la storia del costume Italiano” mi adeguo. Mi aspetto nei prossimi mesi di trovare riferimenti al costume italiano ispirato da Mike buongiorno….
    Come uomo, i partigiani sono stati tanti. E Mike buongiorno non mi sembra che abbia pagato di persona come molti di essi.

    12 Settembre, 2009 - 17:42
  22. Leonardo

    Mah, sentite io a questa faccenda dei funerali di stato non avevo dato nessun peso (mentalmente l’avevo archiviata come un’altra trovata del caro leader per far bella figura con poca spesa: in fondo a lui Mike Bongiorno era servito parecchio quando aveva avviato la sua impresa televisiva e ultimamente non lo aveva trattato molto bene …), vedo però che qui ne fate una questione … di stato. Allora direi che uno che era in televisione il 3 gennaio del 1954 e c’era ancora, sotto forma di spot, fino al giorno prima di morire, nel settembre del 2009, è effettivamente un’istituzione della repubblica. Pensateci: era l’essere vivente più antico ancora funzionante nello stesso modo di 55 anni fa (a parte Andreotti, Noncisto Scalfaro e Biancaneve Colombo).
    Io pensavo seriamente che fosse immortale. E voi non gli volete fare i funerali di stato?

    12 Settembre, 2009 - 17:57
  23. Stephanus

    Spero non andare OT…
    E’ vero: accade parecchie volte che il rito delle esequie si trasformi in una passerella, ma ciò non solo nelle metropoli: anche nei nostri paesi, dove alla celebrazione di suffragio accade di tutto – beninteso, il più delle volte motivato dall’affetto dei familiari – ad esempio la pretesa di avere certe musiche affatto liturgiche, di riprodurle durante il funerale anche con mezzi elettronici (stereo etc…) o di leggere poesiole, addii, preghiere più o meno “lacrimose” (mi par di ricordare che anche la regina Margherita di Savoia ne avesse composta una per Umberto I, ma la S. Sede non diede l’imprimatur). Un tempo provavo di fronte a tutto ciò molta più irritazione; poi mi sono ricordato – e me lo ripeto ogni volta che presiedo un funerale – di come il rito delle esequie non sia la “canonizzazione previa” del trapassato, ma un momento di intenso suffragio per la sua anima, la celebrazione della Pasqua di Cristo – e mi regolo di conseguenza con garbati aggiustamenti in modo da non sembrare ai dolenti un cerbero di dinieghi…
    Poi, a dire il vero, come nei matrimoni e nei battesimi, ci si accorge che a render solenne la celebrazione non sono le sovrastrutture o gli aspetti esteriori, bensì la “coralità” della partecipazione dell’assemblea. “Cosa c’era oggi, che brillava in chiesa, durante la S. Messa?” domandò una catechista a un bambino alludendo al Cero Pasquale; e il bambino rispose, contro ogni aspettativa: “Gli occhi delle persone!”…
    Ora vado a celebrare… vi ricorderò tutti…. e se stasera mi avanza tempo posterò l’elenco (in positivo) dei brani musicali eseguiti oggi pomeriggio nell’Abbazia di Villanova di San Bonifacio per un matrimonio cui ho assistito…

    12 Settembre, 2009 - 18:13
  24. Clodine

    «Stavo per essere fucilato, mi misero al muro. Però mi perquisirono e trovarono il passaporto americano. Fu la mia salvezza.»
    Mike Bongiorno.
    Forse è vero, come dici Mattlar, che non è stato l’unico ad essere rinchiuso in carcere o a conoscere i campi di sterminio nazisti, ma lui era cittadino americano, nato a New York, avrebbe potuto restarsene al sicuro in America e fregarsene della guerra; invece si è schierato contro il tiranno unendosi alle formazioni partigiane, un compito molto rischioso. L’allora presidente Ciampi lo aveva insignito dell’onorificenza di “Grande ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica” … Come puoi dire che non fa parte della storia del costume, non puoi certo negare che è stata la prima voce e il primo volto che l’Italia abbia conosciuto dall’avvento della Televisione, che è un mezzo di comunicazione di massa, nel 1953. Io la penso come il cardinale Ersilio Tonini ” Mike Bongiorno ha creato uno stile”.

    12 Settembre, 2009 - 18:47
  25. Nino

    Io la penso come il cardinale Ersilio Tonini ” Mike Bongiorno ha creato uno stile”.
    ———————————-

    Delfino , dorso, rana, stile libero oppure il Rovagnati gran biscotto style?

    12 Settembre, 2009 - 19:19
  26. ignigo74

    Nino, ma che male c’è a vendere prosciutti in modo popolare?
    Non capisco, davvero non capisco.

    Leonardo carissimo, mi sa che qua sono tutti calvinisti elitari: andiamo insieme a baciare l’ampolla del sangue di San Gennaro e poi se famo na bella magnata!!!

    ah, dimenticavo: io spesso guardando don Matteo mi sono commosso.
    Che vuoi, non sono uno che passa tutta la vita ad evitare lo stadio, la tv e lo sporco popolino magnaprosciutto.

    12 Settembre, 2009 - 19:54
  27. Leonardo

    Guarda e ammira, Nino:

    http://www.youtube.com/watch?v=9k-XrEUu5Vg

    … se i vescovi, i preti e certi laici avessero verso il papa un quarto della lealtà che lui aveva verso lo sponsor !

    12 Settembre, 2009 - 19:56
  28. Ignigo,
    per relax metale
    amo vedere don Matteo,
    amo vedere quella serie sulle suore in Baviera, Un ciclone in convento (anche se il titolo tedesco è più bello).
    La televisione tranquilla, serena, che comunica un minimo di messaggio di accoglienza verso se stessi (come don Matteo spesso invita).

    Ma il “don Matteo” manca di qualche cosa fondamentale….
    è un bravo, buono, convinto prete…..
    non lo si vede mai fare il prete in quella sua parrocchia,
    fondamentalmente fa tutto tranne che il prete.

    E’ forse per questo che ha successo nazional-popolare?

    Facesse vedere la vita reale del prete, in tantissimi girerebbero canale…

    Ma a me va anche bene,
    comunque mi tranquillizza.

    Mi emoziona molto di più la serie tedesca, che riprende la dinamica di don Camillo,
    dove la madre superiora, interagisce oltre che con le persone in modo brillante, ha un particolare colloquio con il Crocifisso.

    Non è un caso se della lunghissima serie tedesca,
    sulla televisione italiana è arrivato solo qualche stagione,
    posta in orari proibitivi,
    ma assolutamente non al prime time….

    Parabolicamente,
    credo che al popolino si dia in pasto quello che fa comodo,
    in questo momento fa comodo il funerale di stamane.

    Sulla persona di Mike,
    non mi sembra dover svolgere considerazioni,
    che appartengono solo al Signore,
    mi spiace solo che attraverso i mass-media,
    comunque ci hanno imposto considerazioni,
    che dovevano rimanere nei cuori.

    Certo,
    se pubblicamente mi beatificano Mike “santo subito”,
    è legittimo che altri possano pensarla diversamente,
    e hanno ugualmente il diritto di esprimerlo.

    Le difese di ufficio sono sempre penose.

    12 Settembre, 2009 - 20:19
  29. roberto 55

    Forse mi sfugge qualcosa, forse sto irreversibilmente invecchiando, forse sono semplicemente stanco dopo un’intera settimana di lavoro, terminata dopo le 18 di stasera (e pure un pò “rintronato”: sono uscito da poco dalla Pizzeria del mio paese, dove, nel grande salone del megaschermo televisivo, i tifosi juventini hanno salutato con un tifo da Stadio il loro primo posto in classifica), ma non riesco a capire bene su cosa stiamo “litigando”.
    D’accordo: Mike Bongiorno non sarà stato un grande artista (ma provate voi a restare in televisione ininterrottamente per 55 anni !), e la scelta di onorarlo con “Funerali di Stato” è stata probabilmente eccessiva (anch’io, Leo, me la sono spiegata con la “coda di paglia” del nostro Premier: ma è così importante discuterne ?), e, sì, l’intrattenimento spettacolare da lui proposto negli anni era di tipo “nazional-popolare” (ma anche lo fosse stato ? Pare quasi un’offesa !), però vi confessero che, come per la morte di Lucio Battisti (che pure non mi piaceva), di Fabrizio De Andrè (che non m’entusiasmava), di Giorgio Gaber (per il quale, invce, stravedevo !) e di Alberto Sordi (che amavo/odiavo), così ho avvertito, anche per la scomparsa di Mike Buongiorno, la sensazione – non me ne vergogno – che sia mancata una persona appartenente, un pò, anche alla mia vita: e mi ritrovo “in toto” nelle parole di Ignigo74.
    Uno dei racconti più spesso uditi dai miei genitori era il ricordo dei giovedì sera della seconda metà degli anni ’50, quando mia madre, verso l’imbrunire, m’infagottava per bene (poteva anche farlo: ero appena nato !) e, tenendomi stretta in braccio, usciva dal nostro appartamento (ancora privo di Tv: i miei l’avrebbero comprata solo a Natale del 1959), nel popolarissimo rione di Mestre dove abitavamo, per dirigersi verso il vicino Bar del quartiere, e, là, guadagnarsi in tempo la sedia, sia per lei che per mio padre, nella grande sala del Bar dov’era posizionata la televisione, e poter, così, assistere alle puntate di “Lascia o raddoppia ?”: mio padre, di ritorno dalla giornata di lavoro allo Stabilimento del Petrolchimico di Porto Marghera, la raggiungeva più tardi, e insieme, ed insieme a molti altri (la sala, mi riferivano, era sempre stracolma), vedevano quel leggendario “quiz” presentato dal “signor Mike”.
    Ancora, vi confesso che, negli anni ’70 (ed alla faccia di tanti “intellettualoni” miei compagni di scuola), credo di non essermi perso neppure una puntata de “Il Rischiatutto” (di cui, per un paio di settimane, fu “campione” – ma dubito che ve ne possiate rammentare – Andrea Francesconi, mio compagno di scuola – solo di qualche anno più vecchio di me – al Liceo della mia città), e di “Scommettiamo che”, che trovavo trasmissioni appassionantissime.
    Le ultime sue apparizioni televisive, quando, l’anno scorso, fu intervistato da Fabio Fazio nella trasmissione “Che tempo fa”, e da Daria Bignardi a “L’era glaciale”, mi suscitarono straordinaria tenerezza e simpatia: era anche del tutto chiaro, almeno per me, che non godeva più di alcun diritto di cittadinanza nel becero ciarpame televisivo di questi anni.
    Certo, la concessione dei “funerali di Stato” – per quel che vale – è stata eccessiva: ma mi pare anche certo che la sua figura – non straordinaria, va bene, ma importante ed ammirevole – merita onore e rispetto.

    Buon sabato notte a tutti !

    Roberto 55

    12 Settembre, 2009 - 23:29
  30. Nino

    Ignigo74
    Tra le tante megaballe del caimano una cosa mi pare sia verosimile:
    “più del 70% degli italiani vorrebbe somigliare a me.”

    Auguri ignigo!

    A proposito, se ti riesce e quando avrai un po di tempo, prova a mettere giù un commento sull’etica e sul senso del proseguimento delle campagne pubblicitarie del defunto Mike mentre è in corso il suo funerale.

    12 Settembre, 2009 - 23:36
  31. ignigo74

    so solo che il caimano, come dici tu caro Nino e che io non ho votato, è presidente del Consiglio grazie all’odio ideologico e spropositato che alcuni intellettualoidi radical chic continuano a riversare su di lui da qualche anno a questa parte. Purtroppo in questi post su Mike Bongiorno tu ne sei stato un esempio e lo sei anche quando accusi me di volere assomigliare a Silvio: è un non argomento, un delirio ossessivo e monotematico e – lo dico con somma tristezza – la potente benzina elettorale del Berlusconismo.

    Comunque grazie degli auguri che non comprendo ma sono pur sempre meglio di una fucilata.

    Ti faccio notare infine che – anche se non me ne vanto ostentandolo al posto delle virgole – nemmeno io sono uno spettatore della tivvù. Credo però che tu abbia preso lucciole per lanterne: difatti quella che hai scambiato per pubblicità con Mike defunto è in realtà un collage delle sue partecipazioni pubblicitarie per una ditta telefonica, una sorta di ringraziamento al lavoro svolto dal Bongiorno per loro. Ma forse sei troppo impegnato nei tuoi mantra anti Silvio per comprendere anche certe banalità.

    Leonardo, ma ti rendi conto? Arrivano addirittura a farmi prendere le difese di Silvio! Non si capisce più nulla.

    13 Settembre, 2009 - 0:08
  32. Massimo

    Nel suo piccolo, i funerali di stato sono l’equivalente laico della beatificazione.
    Ogni epoca e governo si sceglie i santi da celebrare, come lo fanno i papi. Così come spesso resto perplesso per certe beatificazioni, mi sembrava di poter esprimere qualche dubbio sulla scelta dei funerali di stato per Mike Buongiorno. Può darsi benissimo che abbia trascurato, come mi capita spesso anche per i santi, la dimensione della devozione popolare, che pure è un fattore da considerare. D’altronde, non è che la conferma che il signor B è un interprete più bravo degli umori degli italiani di quanto non lo sia io.
    Ciò che mi irrita è la supponenza di ignigo74, che considera snobismo ogni opinione minoritaria, che prende per vanteria l’ammissione di non intendersi di tivù, che attribuisce il successo di Berlusconi alle critiche che gli vengono rivolte, ecc. Peccato perché in altri frangenti mi era parso persona pacata e riflessiva e aliena da certi luoghi comuni.

    13 Settembre, 2009 - 8:46
  33. Nino

    “Credo però che tu abbia preso lucciole per lanterne: difatti quella che hai scambiato per pubblicità con Mike defunto è in realtà un collage …..”
    ——-

    Ti ringrazio per questa grande lezione di analisi del linguaggio televisivo, in effetti c’è una primizia che non avevo colto, una genialità che apre nuove prospettive per la televisione commerciale: il necrologio a pagamento in TV .

    Abbi fede e vedrai che tra non molto anche la chiesa, sempre a corto di risorse finanziarie, troverà un nuovo canale di entrata applicando un tariffario sulle riprese televisive in diretta nazionale.

    Il prezzo sarà determinato in funzione dell’importanza del defunto, del luogo scelto per le esequie e della caratura gerarchica del celebrante.

    13 Settembre, 2009 - 10:09
  34. Leonardo

    Con Nino, l’avevo già notato, si finisce sempre per parlar di soldi.
    Cuore a sinistra e portafoglio a destra? (Secondo regola, d’altronde)

    13 Settembre, 2009 - 10:16
  35. Leonardo

    Una piccola digressione: d’accordo che ci sono siti “dedicati” e che qui Benedetto XVI, anzi B16 come dice qualcuno, non si porta molto, ma vi siete accorti di quel che ha detto nell’omelia per l’ordinazione episcopale di due giorni fa?

    Una seconda digressione, da quel che leggo sul corriere.it: D’Alema impapocchia mezze bugie, mezze verità, distinguo risibili circa i suoi rapporti con l’immondo Tarantini. Fa esattamente come Boffo, come Clinton, ahivoi come Berlusconi … come (quasi) tutti facciamo quando ci viene puntato il dito contro. Capisco che vi scocci moltissimo, ma è un salutare richiamo alla comune “natura lapsa”.
    L’accusato è sempre un po’ ridicolo. (Sono sicuro che l’avrà già detto Céline).

    13 Settembre, 2009 - 10:29
  36. Massimo

    Leonardo, vittima della stampa laicista e del pettegolezzo nazionale, questa dell’omelia me la sono persa. Non sono sicuro di volerlo sapere, ma già che ci siamo: che ha detto Sua Santità?

    P.S. Fosse la volta buona che D’Alema si leva di mezzo…

    13 Settembre, 2009 - 10:42
  37. D’Alema?
    Vuole essere l’Andreotti dell’ ex-area PCI,
    ci toccherà sentirne le elucubrazioni fino al suo ultimo esalare,
    come stiamo assistendo con Cossiga.
    Non sono in grado di accettare quando è finito il loro tempo…

    ma mica solo loro…….

    14 Settembre, 2009 - 11:44

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