Benedetto i “santi semplici” e tanti auguri

«Non solo alcuni grandi santi che amo e che conosco bene sono per me “indicatori di strada”, ma proprio anche i santi semplici, cioè le persone buone che vedo nella mia vita, che non saranno mai canonizzate»: così diceva papa Ratzinger mercoledì scorso ragionando della santità a chiusura del ciclo sui santi e le sante che ha condotto nelle udienze del mercoledì lungo l’ultimo biennio. Mi considero un cercatore di “santi semplici” e dedico a quello spunto del papa un bicchiere di brioso Vino Nuovo. Con esso gli mando il mio augurio per il settimo anno di pontificato in cui entra domani e per l’84° compleanno che cadeva sabato.

18 Comments

  1. gino gandolfo

    “Chiamati ad essere santi insieme” (1 Cor 1,2)
    Si Luigi dobbiamo educare alla Santità, ricordo ancora con emozione le parole che il Papa ha rivolto all’Ac in occasione dei 140 anni dell’associazione: “La magnifica corona dei volti che abbracciano simbolicamente piazza San Pietro è una testimonianza tangibile di una santità ricca di luce e di amore. Questi testimoni, che hanno seguito Gesù con tutte le loro forze, che si sono prodigati per la Chiesa e per il Regno di Dio, rappresentano la vostra più autentica carta d’identità. Non è forse possibile, ancora oggi, per voi ragazzi, per voi giovani e adulti, fare della vostra vita una
    testimonianza di comunione con il Signore, che si trasformi in un autentico capolavoro di santità? Non è proprio questo lo scopo della vostra Associazione? Ciò sarà certamente possibile se l’Azione Cattolica
    continuerà a mantenersi fedele alle proprie profonde radici di fede, nutrite da un’adesione piena alla Parola di Dio, da un amore incondizionato alla Chiesa, da una partecipazione vigile alla vita civile e da un costante impegno formativo. Cari amici, rispondete generosamente a questa chiamata alla santità, secondo le forme più consone alla vostra condizione laicale!”.
    Ho finito di leggere il tuo ultimo lavoro, grazie…..lì di Santi semplici c’è ne sono tantissimi, e la loro storia la loro testimonianza noi la dobbiamo trasmettere alle nuove generazioni……un abbraccio e buona settimana Santa. Gino

    18 Aprile, 2011 - 22:52
  2. lazzaro

    A me invece piacerebbe tanto che venissero canonizzati i “santi semplici”, e anche se non fanno i miracoli. E questo solo per indicare che “la vita semplice” è la strada normale (ma non per questo facile) alla santità. La canonizzazione, infatti, serve agli uomini. Ai santi non aggiunge nè toglie niente: sono tra la braccia di Dio appena morti. Cosa possono desiderare di più?

    19 Aprile, 2011 - 7:17
  3. antonella lignani

    Anche Margherita da Città di Castello è una “santa semplice”. I suoi coetanei lo avevano capito.

    19 Aprile, 2011 - 8:57
  4. lazzaro

    Ho letto velocemente su Margherita da Città di Castello. Tanto di cappello, ma io mi riferivo ai cristiani di oggi, operai, impiegati, casalinghe, funzionari, pensionati che vivono cristianamente la loro vita normale, senza essere necessariamente “segnati” dalla vita. Ma può darsi che non si può essere santi senza essere afflitti da sofferenze varie, ma vivedo, quando succede, in salute e col sorriso sulle labbra? Io non credo che la sofferenza sia un segno della predilezione di Dio. La sofferenza succede; bisogna chiedere aiuto a Lui per trarvi comunque del bene, sicuri che ci sta vicino e soffre con noi.

    19 Aprile, 2011 - 10:59
  5. Gioab

    Sono lieto caro Luigi che hai capito la questione della santità ! E’ un progresso. Continua a cercare i santi semplici, ma ricorda che quelli veri, non si faranno riconoscere, stai tranquillo, perchè se divenissero appariscenti perderebbero quella qualifica.

    Ti faccio una confidenza avevo scritto sul “vino nuovo” questo passaggio: ” Sarebbe interessante sapere come ha fatto e come fa, la chiesa a stabilire chi è santo e chi non lo è. Si dice di miracoli, si racconta di procedure e pratiche difficili ecc. ma,….se Gesù disse che il grano e le zizzanie si sarebbero conosciute solo alla fine, come si può pretendere di negare ciò che Gesù stesso ha detto ?

    Se i santi sono il grano nascosto dalle zizzanie come possono essere conosciuti in anticipo dai passacarte vaticani ? Forse Gesù si è contradetto ? “

    Non è piaciuto, sai ? E non solo questo, molti altri miei scritti erano finiti “in un’eterna moderazione” così ho scritto all’admin : ” se i miei commenti non sono graditi, visto che sono spesso in moderazione, basterebbe dirlo ed eviterei di scrive ciò che penso piuttosto che commentare inutilmente.”

    Sai come mi hanno risposto ? Così : ” le abbiamo lasciato spazio finché pensavamo di avere a che fare con una persona che – pur non condividendo la nostra fede cattolica – volesse comunque dialogare. Abbiamo invece constatato che lei sistematicamente attacca tutto quanto viene scritto, partendo da letture parziali della Scrittura sulle quali nulla ci accomuna. A che serve andare avanti a parlarci se è un dialogo tra sordi?
    Questo… è un luogo in cui si confronta gente che crede nel mistero della Chiesa e vuole starci dentro. Con tutto il rispetto per chi fa scelte diverse. Ma chiedendo anche uguale rispetto verso di noi. Dunque le consigliamo da qui in poi di risparmiare la fatica.”

    Vedi ? Credere nel mistero della chiesa e volerci stare dentro ? Ma se nella Cappella Paolonia fanno le messe nere ha letto vero ? e poi, ma se è mistero come fanno a conoscerlo ? a sapere che quella è la chiesa di cristo se è misteriosa, ? Mah che Mistero !
    Vedi ? Volete confrontarvi solo con ciò che vi piace, non potete farlo con il Libro e la Sua Potenza. Non siete capaci di rispondere alle Scritture (lui dice parziali, solo perchè l’ipocrisia non ha risposte e si contraddice.) Ma è il Libro che condanna chi si nasconde dietro e non lo sa capire. Come fanno a dialogare, se voglio solo sentirsi dire i “salammallecchi” ? Dovrebbero spiegarlo, ma sono muti ( Isaia 56.10)

    Secondo te, se Gesù è risorto in spirito, dato che entrava con le porte serrate e quando lo videro si impaurirono ( Giovanni 20.19) come se avessero visto un fantasma, come facevano a riconoscerlo ? Infatti la Maria e quelli di Emmaus non lo avevano riconosciuto. E se però poi si mangiava anche i pesci arrostiti tanto spirito non era e Tommaso lo ha pure toccato. Come avrà fatto ad andare in cielo se “carne e sangue non possono ereditare il Regno ? ” (1Corinti 15.50) e ti pare che Dio possa andare contro le leggi da lui stesso stabilite ? ( Gravità) Un corpo fisico non può essere innalzato e nascosto alla vista, ti pare ? ( Atti 1.9)

    E poi ? C’è un’altra cosa…. (Atti 1.4) : ” “Non vi allontanate da Gerusalemme, ma continuate ad aspettare ciò che il Padre ha promesso, di cui avete udito da me;” doveva venire lo Spirito Santo. Ma secondo te perchè dovevano rimanere in Gerusalemme ? Lo Spirito Santo poteva scendere su di loro anche in un qualunque altro luogo oppure è impedito e può farlo solo in Gerusalemme ? Tu che ne pensi ? C’è qualche motivo ?

    Come vanno i viaggi ? ricordi Nicodemo :” Sei maestro in Israele e non sai queste cose ? ( Giovanni 3.10) Eppure te ne ho scritte diverse, ma anche se sono tuo, non ho visto alcuna risposta.
    Ciao Luigi e se non ci arrivi non ti preoccupare, fai una preghiera, ..Forse ( Geremia 51.8)….

    19 Aprile, 2011 - 11:52
  6. Benedetto è un grande (così come i suoi predecessori…).
    Dice cose vere, semplici, e umilmente puntualizza le verità…
    (perchè le parole: “Questa bontà, che hanno maturato nella fede della Chiesa, è per me la più sicura apologia del cristianesimo e il segno di dove sia la verità”,
    oltre ad essere semplici e vere, sono una necessaria, quanto dovuta in questi tempi, puntualizzazione…).

    E cmq l’è mitiho.

    19 Aprile, 2011 - 13:26
  7. Gioab

    i>“Il mio augurio per il settimo anno di pontificato” – Lo sai anche tu che il settimo è il peggiore !

    19 Aprile, 2011 - 13:53
  8. Marcello

    Oggi i miei genitori fanno 42 anni di matrimonio (+ 3 anni, 3 mesi e 3 giorni di fidanzamento).
    Si vogliono bene e sono per me un esempio da seguire di sposi cristiani.

    Li metto fra i “santi semplici” del post.

    Congratulazioni Enzo e Rita!

    19 Aprile, 2011 - 15:58
  9. Confesso di essere stato critico verso questo Papa, all’inizio del pontificato e nei suoi primi passi. Poi ho cominciato a rispettarlo. Perché è un uomo dalle idee oneste e trasparenti. Poi ho preso a volergli bene quando lo hanno lasciato solo nella bufera della pedofilia. Siamo fortunati ad avere Benedetto XVI al timone della Barca di Pietro. Un intellettuale che, com’ebbe a osservare Giuseppe De Carli (un abbraccio ovunque tu sia ora, Giuseppe), ha capito che la battaglia per l’Europa del XXI secolo è una battaglia, prima di tutto, culturale. Dalle mie parti dicono che “Secondo la montagna il Signore manda la neve”: in questo frangente credo sia venuta giù quella giusta.

    E apprezzo l’idea di una santità a portata di tutti, spesso vissuta nel silenzio della propria camera o nel profondo dei propri cuori. Così umana, così divina. A riprova del fatto che non è necessario pensare alla santità come levitazione o apparizioni, ma semplicemente edificazione del proprio cuore ogni giorno. Padre Pio, soggetto che di santi se ne intendeva, diceva: “E’ il caso che fa l’eroe, ma è la virtù di ogni giorno che fa l’uomo giusto”. Un caro saluto a tutti, fraternamente.

    19 Aprile, 2011 - 15:59
  10. Gioab

    Caro Marcello, auguri a Enzo e Rita anche da me, ma permettimi, 42 anni di matrimonio (+ 3 anni, 3 mesi e 3 giorni di fidanzamento) non fanno la santità, fanno una cosa normale. Si, anche un esempio da seguire di sposi cristiani. Ma per la santità ci vuole un pò di più.

    Congratulazioni Enzo e Rita!

    19 Aprile, 2011 - 19:42
  11. Marcello

    In fondo sei stato affettuoso, Gioab… anche se il “pistolotto” proprio non riesci ad evitarlo!

    19 Aprile, 2011 - 20:39
  12. Luigi Accattoli

    Nel paginone centrale del quotidiano LIBERAL di oggi c’è un mio articolo intitolato PAPA AMORE E FANTASIA – sottotitolo: SIMILITUDINI E DIFFERENZE TRA BENEDETTO XVI E LA TRASPOSIZIONE CINEMATOGRAFICA DEL PONTEFICE DI NANNI MORETTI IN “HABEMUS PAPAM”: http://quotidiano.liberal.it/2011-04-19/index.html

    19 Aprile, 2011 - 22:40
  13. Mi pare di capire, Luigi, che tutto sommato il film non ti è dispiaciuto. Io ho apprezzato la critica del “Foglio” e personalmente non lo trovo un film offensivo o scandaloso verso la Chiesa. Paolo VI ebbe a dire che la posizione di pontefice è quella di “perfetta solitudine” su un alto pinnacolo.

    20 Aprile, 2011 - 7:07
  14. Gioab

    Non volermene Marcello, nessuno dei profeti è stato ben accetto, ricordi Geremia ? Gli hanno bruciato il libro e lo hanno buttato nella cisterna di fango. Anche Gesù disse che nessuno è profeta nel suo territorio, (Matt. 13.57) Solo che nessun profeta si è mai trattenuto dal dire le cose che Dio gli suggeriva di dire.

    (Giovanni 6.45) “È scritto nei Profeti: ‘E saranno tutti ammaestrati da Geova’. Chiunque ha udito gli insegnamenti del Padre e ha imparato viene a me.

    Ma chi può trattenere le parole? (Giobbe 4.2)
    Saluti

    20 Aprile, 2011 - 15:15
  15. fiorenza

    Su questo tema dei santi vi segnalo un articolo che ho appena finito di leggere e che mi è sembrato molto bello. E’ di Massimo Camisasca. Titolo: “Il popolo dei santi”.
    I santi, dice, “sono la visibilità della resurrezione”.
    “Sono intorno a noi, camminano sulle nostre strade, ci parlano. Insieme formano quel popolo che è la Chiesa, miracolosamente unito pur nelle difficoltà”.
    “Attraverso la loro testimonianza sperimentiamo la vicinanza di Dio”. Così, “alla luce di questa esperienza”, dice, possiamo comprendere meglio la liturgia, che “ci rivela soprattutto la dimensione definitiva della nostra esistenza, ciò per cui siamo fatti”.
    “Attraverso il dono dello Spirito, il corpo di Cristo ci raggiunge, oggi, chiamandoci”.
    La resurrezione e la croce, i santi ci rivelano. La gioia e il dolore: “un solo mistero, come appare chiaro in ogni amore, dove passione e gloria si uniscono e quasi si confondono”.

    20 Aprile, 2011 - 17:15
  16. Gioab

    @ fiorenza
    fiorenza vuole indicare il popolo dei santi citando il link il sussidiario che dice: “ I santi non sono solo coloro che la Chiesa riconosce come tali con atto formale. Sono intorno a noi, camminano sulle nostre strade, ci parlano. Insieme formano quel popolo che è la Chiesa, miracolosamente unito, pur nelle difficoltà delle invidie reciproche, dei malintesi, dei peccati più gravi e ripugnanti.”

    E il papa aggiunge: “ Non siamo forse noi – popolo di Dio – diventati in gran parte un popolo dell’incredulità e della lontananza da Dio? Non è forse vero che l’Occidente, i Paesi centrali del cristianesimo sono stanchi della loro fede e, annoiati della propria storia e cultura, non vogliono più conoscere la fede in Gesù Cristo?”

    Rimane difficile capire come possa accadere che lo Spirito possa continuare ad essere nuovamente operante su un popolo dai “peccati più gravi e ripugnanti” che non Lo vuole riconoscere. Non è possibile che il Dio si contraddica, come può avere un popolo incredulo e che vuole stare lontano da Lui e continuare e pretendere di essere il popolo dei santi ?

    Forse qualcuno dovrebbe togliersi la trave dal cervello e prendere il Dio un pò più sul serio.

    21 Aprile, 2011 - 14:32

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