Il Vaticano II la più grande assemblea deliberante

Il Concilio Vaticano II (ottobre 1962-dicembre 1965) con i suoi 2.540 «padri» fu la più grande assemblea deliberante nella storia della Chiesa cattolica e una delle più vaste nella storia dell’umanità. Decise riforme in campo biblico, liturgico, ecumenico e nell’organizzazione della vita interna alla Chiesa. Su quelle decisioni non è mai cessata la disputa in questo mezzo secolo, ma nessuna di esse è stata rigettata dal corpo della Chiesa o ritrattata dai Papi, anche se la loro applicazione è avvenuta solo in parte, specie per quanto riguarda la vita interna alla comunità cattolica. E’ il ponderato attacco di un mio ottimo articolo pubblicato oggi dal “Corriere della Sera” a pagina 25 con il titolo Così la Chiesa cambiò se stessa.

86 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Il link non funziona. Metto qui il testo dell’articolo sulla frequenza dei concili, dividendolo in tre commenti:

    Non c’è una regola sulla “frequenza” dei Concili. Tra gli stessi vescovi c’è chi afferma che cinquant’anni tra un Concilio e un altro siano troppi e chi giura che siano troppo pochi. “Auspicherei che vi fosse un Concilio ogni venti anni” ebbe a dire una volta (nel 2009) il cardinale Martini, in un’intervista televisiva restata inedita e trasmessa lo scorso 4 ottobre da Rai3.

    11 Ottobre, 2012 - 23:43
  2. Luigi Accattoli

    Segue mio articolo sulla frequenza dei concili:

    Probabilmente in quell’occasione Martini si era ricordato del Concilio di Costanza che nella sessione del 9 ottobre 1417 aveva stabilito che i “concili generali” si celebrassero ogni dieci anni: “de decennio in decennium”. Ma quella norma detta “conciliarista” – tendente cioè ad affermare il primato del Concilio sul Papa – non fu mai applicata. I 21 Concili “generali” o “ecumenici” riconosciuti dalla Chiesa di Roma (dal Concilio di Nicea del 325 al Vaticano II del 1962-65) si sono tenuti a una “distanza” media, tra loro, di quasi 80 anni. L’intervallo più lungo fu quello tra il Concilio di Trento (1545-1563) e il Vaticano I (1869-1870): 306 anni. Il più breve tra il Concilio di Costanza (1414-1418) e il Concilio di Basilea-Ferrara-Firenze-Roma (1431- 1445): 13 anni.

    11 Ottobre, 2012 - 23:43
  3. Luigi Accattoli

    Conclusione articolo sulla frequenza dei concili:

    Papa Benedetto è tra coloro che ritengono pochi cinquant’anni di intervallo tra una convocazione e l’altra. Egli ha affermato più volte che un Concilio costituisce di suo un momento “straordinario”, di “emergenza”, “chirurgico” nella vita della Chiesa ed è dunque bene che – per quanto possibile – tale evento sia “raro” nel tempo. Quand’era ancora cardinale, durante il Sinodo per l’Europa del 1999, a una domanda rivoltagli in privato dal cardinale Pio Laghi sulla possibilità di “un nuovo Concilio” – che proprio in quel Sinodo per la prima volta era stata evocata dal cardinale Martini – egli così reagì: “Eminenza le risponderò con la riposta che una volta udii dare a tale questione dal cardinale Döpfner nel 1975, in una seduta della Segreteria del Sinodo: no durante la mia vita”.

    11 Ottobre, 2012 - 23:43
  4. Sintesi del pensiero
    che riesci a far trasparire
    anche in “La grande storia”

    12 Ottobre, 2012 - 0:08
  5. Mi hanno colpito queste parole di Benedetto XVI:

    “Anche oggi siamo felici, portiamo la gioia nel nostro cuore, ma direi una gioia più sobria, una gioia umile: in questi 50 anni abbiamo imparato e esperito che il peccato originale esiste e si traduce in peccati personali, che possono divenire strutture di peccato, visto che nel campo del Signore c’è anche la zinnania, che nella rete di Pietro ci sono anche pesci cattivi, che la fragilità umana è presente anche nella Chiesa, che la nave della Chiesa sta navigando con vento contrario, con minacce contrarie e qualche volte abbiamo pensato “il Signore dorme e ci ha dimenticato”.

    «Ma ha aggiunto abbiamo fatto anche esperienza della presenza del Signore, della sua bontà, della sua presenza: il fuoco di Cristo non è divoratore nè distruttivo, è un fuoco silenzioso una piccola fiamma di bontà. Il Signore non ci dimentica, il suo modo è umile, il Signore è presente, dà calore ai cuori, crea carismi di bontà e carità che illuminano il mondo e sono per noi garanzia della bontà di Dio”».

    Quella di Benedetto XVI mi è sembrata una umiltà dolente, che trovo conforto perché la presenza del Signore si rivela nei piccoli, negli umili, nei sommessi gesti di amore e di carità che vengono compiuti ogni giorno. E di questi ce ne sono veramente tanti, al di là delle fiaccolate.

    12 Ottobre, 2012 - 0:37
  6. Mabuhay

    Senza voler trasformare questo blog nella societa’ del mutuo incensamento, concordo totalmente con la signora Antonella: l’articolo è veramente ottimo! Grazie Luigi.

    12 Ottobre, 2012 - 2:07
  7. lycopodium

    Uhm, gli incensi a me piacciono in chiesa e (a mia moglie) anche nel salotto.
    Dunque: “un’applicazione frenata e difensiva del Vaticano II”…
    Quando si ha di fronte un palo della luce è meglio frenare.
    E quando c’è il rischio di una chiesa-OGM è meglio difendersi.

    12 Ottobre, 2012 - 7:25
  8. luca73

    Anch’io faccio i più sinceri complimenti a Luigi per l’articolo.
    Ed, ovviamente, pure a tutti coloro che con umiltà, cuore ed intelligenza si avvicinano alle tematiche del Concilio e della nuova Evangelizzazione.

    Vorrei proporre una osservazione: la vulgata postmodernista dice – non senza un malcelato compiacimento – che la Chiesa sia lontana anni-luce dalle sfide della contemporaneità. Io mi chiedo: di chi è la colpa se la Chiesa sembra essersi smarrita nelle sfide della modernità?

    Penso che per rispondere adeguatamente a questa drammatica domanda, sia utile citare l’esempio di Simon Pietro: “Abbiamo pescato tutta la notte e non abbiamo preso nulla, ma sulla tua parola getterò le reti”.
    La Chiesa le reti le ha gettate, negli ultimi decenni, ma con quali risultati?

    Risposte certe non ce ne sono, ma leggendo gli Atti degli apostoli si parla di una prima fruttuosa evangelizzazione in atto.
    Poi, però, se si legge anche l’Apocalisse, si vede che in atto c’è pure “l’opera del maligno”.
    E’ inevitabile, allora, che l’uomo talora preferisca restare nelle tenebre.

    Posto che “la secolarizzazione è un processo iniziato prima del Concilio, ci sono state interpretazioni dello stesso Concilio che non hanno permesso alla Chiesa di epurare ciò che della secolarizzazione non avremmo dovuto fare nostro.
    Mi piace ricordare le parole pronunciate all’attuale Sinodo dei Vescovi da Mons. Fisichella: “In molti, ad esempio, hanno interpretato ambiguamente le lettere che il teologo Dietrich Bonhoeffer scrisse quando durante il nazismo si trovava rinchiuso nel carcere di Berlino”. Bonhoffer parlò della necessità di un Dio umile, di un Dio “del ritiro”, come condizione per essere credibili nel mondo. E molti lo interpretarono postulando “la necessità di vivere nel mondo come se Dio non esista”.

    Ma, questa interpretazione è una forzatura.
    Troppe sono state, insomma, le interpretazioni diverse, ed oggettivamente infondate. Ecco, allora, un tema fondamentale del Sinodo: “Ritrovare un percorso unitario nella lettura del Concilio”.
    In sostanza superare le diverse interpretazioni del Concilio in favore di un indirizzo comune. E’ l’obiettivo di questo Sinodo e, successivamente, dell’anno della fede che a gennaio sarà scandito dall’intervento del Papa con una sua enciclica.

    L’evangelizzazione non è un semplice adattarsi alla cultura, ovvero un rivestirsi con elementi della cultura nel senso di un concetto superficiale di inculturazione. No, il Vangelo è un taglio, una purificazione, che diviene maturazione e risanamento.
    Non c’è cultura che non sia impermeabile alla potenza risanante del Vangelo.

    Certo, l’ascolto e la comprensione del mondo è condizione ineludibile per l’evangelizzazione, ma non si deve subire la sudditanza psicologica rispetto al mondo. La parola di Dio non può essere piegata alle circostanze e alle differenze pur esistenti.
    Perché è la parola di Dio che giudica il mondo.

    Quindi nessuna sudditanza.
    Ma nemmeno nessuna presunzione. Prima di evangelizzare occorre essere evangelizzati. Dobbiamo essere serbatoi vuoti da riempire, anzitutto. Da riempire con la Parola del Signore.

    12 Ottobre, 2012 - 8:36
  9. Leonardo

    Attualmente i vescovi della chiesa cattolica sono più di cinquemila. Con gli esperti, i segretari e tutti gli altri, un ipotetico nuovo concilio dovrebbe radunare almeno diecimila persone. La vedo un po’ difficile … Tra l’altro i costi sono enormemente cresciuti rispetto a mezzo secolo fa, e si porrebbe il problema degli sponsor 🙂
    In ogni caso, a San Pietro non si potrebbe fare e bisognerebbe andare in un Palaqualcosa (ma ci sarebbe da temere l’allestimento ad hoc di un’avveniristico padiglione polivalente a firma dell’archistar del momento: orribile, ça va sans dire). Sai che bellezza.
    Farlo in videoconferenza?

    In ogni caso, può darsi che il Vaticano II resti anche l’ultimo. E non è detto che sia un male: magari è un’astuzia della Provvidenza.

    12 Ottobre, 2012 - 9:07
  10. lorenzo

    Che fa Gesù? Sceglie e manda. A fare che? Quello che fa Gesù.
    Così è stato per gli apostoli, così è per me. Spedito a essere ” piccolo Gesù” nelle mie quattro cose di ogni giorno. Il che prevede : una nascita ( un nuovo inizio), una rivoluzione completa del mio modo di pensare e di vivere, la disponibilità alla croce: degli altri (da portare), e mia (da finirci sopra).
    La Nuova Evangelizzazione partirà solo se io ( e ciascuno, ovvio) la farò partire. Cocciutamente avviticchiato alla mia Chiesa, disposto a non essere piu’ mio. Tutto quello che sono, ma completamente suo: e Suo.
    Frignare perché si è pochi non ha nessun senso. Gesù era uno: era Dio, si dirà. Ma gli apostoli no: ed erano dodici. Devo piantarla di star lì a guardare cosa fanno gli altri: dal Papa in giu’. Quello che conta, l’unica cosa che dipende da me, è quello che faccio- e che non faccio- io. Finché io darò un pezzetto della mia vita a Gesù Cristo, o anche un pezzone o un pezzettone, ma non darò tutto me, così come sono adesso, io lascio morire Gesù Cristo.
    Io ho questo Papa. questa Chiesa, questo tempo. Non ne ho, né ne avrò altri.
    Quello che posso fare per Cristo qui dove io sono, lo posso fare solo io.
    Tutto, tutto quanto, si riduce quindi a una sola domanda.
    Io VOGLIO essere di Cristo, o no?
    Insomma: la pianto di essere un marito cristiano, un lavoratore cristiano, un genitore cristiano, un insegnate cristiano, un giornalista cristiano?! E ho voglia di essere un cristiano(= di Cristo) che si è sposato, che lavora, che è pdre, che insegna, che scrive?
    Io ho Gesù, che è Dio, nelle mie mani. Lui è un pazzo a mettercisi, ma è così.
    Ora la decisione sta a me, a me e basta.
    Alibi di teologia, cultura, psicologia, e tutta l’altra roba con cui mi sono ingombrato la vita per difendermi, per NON decidere, non ne ho piu’.
    Cristo, e io.
    Che faccio?

    12 Ottobre, 2012 - 9:46
  11. Marilisa

    Luigi, ti rammento che il card. Martini auspicava che vi fosse un concilio ogni vent’anni cr. per trattare un tema specifico per volta, in modo che il Concilio non fosse un calderone dove mettere troppa carne al fuoco.
    A me una ipotesi del genere sembra ragionevole.
    Sono tanti e tali i problemi della Chiesa che discuterne ogni cento anni o giù di lì mi sembra francamente incongruo.
    È naturale che poi si dica che la Chiesa procede sempre con una lentezza esasperante.

    12 Ottobre, 2012 - 10:56
  12. Gioab

    “E’ il ponderato attacco di un mio ottimo articolo pubblicato oggi dal “Corriere della Sera”
    Caro Lugi, capisco che ce l’hai messa tutta, anch’io faccio un ottimo caffè ma mi dicono sempre che fa schifo ! ( Rm 2.29)

    Dici: “fu la più grande assemblea deliberante nella storia della Chiesa cattolica e una delle più vaste nella storia dell’umanità. Decise riforme in campo biblico, liturgico, ecumenico e nell’organizzazione della vita interna alla Chiesa. Su quelle decisioni non è mai cessata la disputa in questo mezzo secolo, ma nessuna di esse è stata rigettata dal corpo della Chiesa o ritratta dai Papi,”

    Ci saranno stati anche allora gli Scilipoti di turno ? pronti al cambio della casacca ? o al salto della quaglia ? “Il Vaticano II ha riformato la liturgia: ha introdotto nelle celebrazioni le lingue parlate, ha rinnovato i riti, ha promosso le concelebrazioni. Con le riforme venute dopo il Concilio sono stati girati gli altari e i messali sono stati integralmente tradotti nelle lingue moderne. La riforma liturgica oltre che la più visibile è stata anche la più contestata”

    Davvero non capisco, se l’eucarestia è il sacrificio del Signore, che senso ha riformarlo è sempre lo stesso sacrificio, mica è diverso se lo uccidono in due o uno solo, di fronte o di dietro, sempre carne di Cristo è, quindi a che serve ? Se si è sentita la necessità di “riformare” il Concilio di Trento, significa che quello non aveva l’approvazione divina, quindi per 500 anni tutto sbagliato ? In fondo la Chiesa chiamando Vulgata la versione di Girolamo, da una parte la sancì “autentica” e la rese testo di riferimento per il cattolicesimo; dall’altra, però ne auspicò la revisione. Furono istituite apposite commissioni, (e forse con un po’ troppa fiducia nelle proprie competenze), e papa Sisto V volle portare a termine di persona l’impresa. La revisione era appena andata in stampa che, nel 1590, il papa morì e i cardinali provvidero a ritirarla, sconfessando così un’opera ritenuta ancora piena di errori.
    Così non capisco, come avevano fatto ad andare vanti per 1500 anni senza una traduzione affidabile del Vangelo ? L’avranno celebrata l’eucarestia ? Se si, da dove ne hanno tratto ispirazione ? Da un libro tradotto male, se no, come, potevano essere salvati ?
    Se come si legge qui – Documenti del Concilio di Trento – ” : “Il Concilio non proibí affatto di leggere e tradurre la Bibbia in lingua volgare. L’uso privato delle traduzioni, infatti, rimase lecito, mentre nella liturgia, nelle dispute e nella predicazione venne prescritto l’uso della Vulgata (testo latino ufficiale).”

    Come mai Wikipedia riporta : “Sin dalle sue origini le lotte della Chiesa contro le eresie comportarono la proibizione di leggere o conservare opere considerate eretiche: il primo concilio di Nicea (325) proibì le opere di Ario, papa Anastasio I (399-401) quelle di Origene, nel 405 Innocenzo I scrisse una lista di libri apocrifi, Leone Magno (440-461) proibì i testi manichei e Gelasio I nel 496 condannò i libri pagani….”e via salmodiando. Solo nel 1966 fu soppresso l’indice con la fine dell’inquisizione romana, sostituita dalla congregazione per la dottrina della fede.
    “Il secondo concilio di Nicea (787) stabilì che i libri eretici dovessero essere consegnati al vescovo non tenuti di nascosto e il Concilio romano nell’868 condannò al rogo le opere di Fozio, nel 1140 quelle di Pietro Abelardo e Arnaldo da Brescia, nel 1239 il Talmud e nel 1327 quelle di Francesco Stabili. Il concilio di Tolosa del 1229 giunse a proibire ai laici il possesso di copie della Bibbia e nel 1234 quello di Tarragona ordinò il rogo delle traduzioni della Bibbia in volgare.” Wikipedia

    Come mai fu solo nel nel 1782, che il tribunale dell’Inquisizione decretò che la Bibbia si poteva pubblicare, purché fosse corredata di note storico-dogmatiche.? E quando nel 1837 quando George Borrow, rappresentante della Società Biblica Britannica e Forestiera, mise mano alla traduzione del Vangelo di Luca nella lingua degli zingari spagnoli, finì in prigione ?

    “Sotto papa Paolo IV, venne pubblicato un indice dei libri e degli autori proibiti, detto “Indice Paolino”, redatto dall’Inquisizione e promulgato con un suo decreto, affisso a Roma il 30 dicembre 1558. Il decreto dell’Inquisizione romana prescriveva, pena la scomunica, «Che nessuno osi ancora scrivere, pubblicare, stampare o far stampare, vendere, comprare, dare in prestito, in dono o con qualsiasi altro pretesto, ricevere, tenere con sé, conservare o far conservare qualsiasi dei libri scritti e elencati in questo Indice del Sant’Uffizio». L’elenco dei libri proibiti comprendeva l’intera opera degli scrittori non cattolici, compresi i testi non di carattere religioso, altri 126 titoli di 117 autori, di cui non veniva tuttavia condannata l’intera opera, e 332 opere anonime.
    Vi erano inoltre elencate 45 edizioni proibite della Bibbia, oltre a tutte le Bibbie nelle lingue volgari, in particolare le traduzioni tedesche, francesi, spagnole, italiane, inglesi e fiamminghe”
    Wikipedia

    Caro Luigi, che ponderoso attacco…. Alla Bibbia ! Strano però che la chiamano Parola di Dio …ma è vero che si tratta di una Tradizione non modificabile nel solco di Pietro ?

    12 Ottobre, 2012 - 14:00
  13. Gioab

    Come si legge qui – Documenti del Concilio di Trento – ” :

    “(Decreto di inizio del Concilio).
    Reverendi Padri, credete opportuno, a lode e gloria della santa e indivisa Trinità, Padre, Figlio e Spirito santo, per l’incremento e l’esaltazione della fede e della religione cristiana, per l’estirpazione delle eresie, per la pace e l’unione della Chiesa, per la riforma del clero e del popolo,
    per la repressione e l’estinzione dei nemici del nome cristiano,
    decretare e dichiarare aperto il sacro, generale Concilio Tridentino? [Risposero: sí].”

    Me lo spieghi dove l’hanno trovato nel Vangelo l’estirpazione delle eresie,[…] e per la repressione e l’estinzione dei nemici .. ?

    Gesù non ha mai detto di estirpare le eresie, e come avrebbero potuto riformare il popolo ? nè reprimere ed estinguere i nemici. Forse è per questo che oggi sono fratelli dei mussulmani ….. è possibile ?

    12 Ottobre, 2012 - 14:30
  14. Gioab

    @ Marilisa

    Se Come si legge qui – Documenti del Concilio di Trento – ”

    per reprimere gli ingegni troppo saccenti, dichiara che nessuno, basandosi sulla propria saggezza, negli argomenti di fede e di costumi, che riguardano la dottrina cristiana, piegando la sacra Scrittura secondo i propri modi di vedere, osi interpretarla contro il senso che ha (sempre) ritenuto e ritiene la santa madre Chiesa, alla quale spetta di giudicare del vero senso e dell’interpretazione delle sacre scritture o anche contro l’unanime consenso dei padri, anche se queste interpretazioni non dovessero esser mai pubblicate. Chi contravvenisse sia denunciato dagli
    ordinari e punito secondo il diritto.”

    Se nessuno può avere una sua comprensione delle scritture, a che servirebbe la cervice ? quella che lei dice di saper usare ?

    E Sarebbe in contrasto con il ragionamento di BXVI sulla fede e ragione ?
    “Non agire secondo ragione è contrario alla natura di Dio…Dio agisce „??? ????”, con logos. Logos significa insieme ragione e parola – una ragione che è creatrice e capace di comunicarsi ma, appunto, come ragione” Link

    12 Ottobre, 2012 - 15:06
  15. Gioab

    @ Marilisa
    Se Come si legge qui – Documenti del Concilio di Trento – ”

    “ Perché la nostra fede cattolica, senza la quale è impossibile piacere a Dio….
    Davvero pensa che se non si è cattolici non si può piacere a Dio ?
    Perchè mai chiamano i mussulani fratelli ? ec.. ecc. ecc….

    12 Ottobre, 2012 - 15:14
  16. discepolo

    “in ogni caso , può darsi che il Concilio Vaticano II resti anche l’ultimo, e non è detto che sia un male . Magari è un astuzia della Provvidenza..”
    grande Leonardo !!!. spero che molti apprezzino la tua intelligente ironia, ma ne dubito, sul tema CVII in questo blog siamo più sullo stile Ordine della Giarrettiera ” sia maledetto chi ne pensa male”.
    😉

    12 Ottobre, 2012 - 15:24
  17. Gioab

    @ Marilisa
    Se Come si legge qui: – COSTITUZIONI, DECRETI E DICHIARAZIONI DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO II –
    “Il sacro Concilio, proponendosi di far crescere ogni giorno piú la vita cristiana tra i fedeli, di meglio adattare alla esigenze del nostro tempo quelle istituzioni che sono soggette a mutamenti, di favorire ciò che può contribuire all’unione di tutti i credenti in Cristo, e di
    rinvigorire ciò che giova a chiamare tutti nel seno della Chiesa, ritiene suo dovere interessarsi in modo speciale anche della riforma e dell’incremento della liturgia.”

    Significa che per due millenni, i fedeli che ricercavano la salvezza, si dovevano adattare alle esigenze di Dio e indirettamente a quelle della chiesa, sono stati troppo accondiscendenti e sono rimasto ignoranti, visto che infine è la chiesa e di conseguenza Dio a doversi adattare alle esigenze del nostro tempo ?

    12 Ottobre, 2012 - 15:27
  18. discepolo

    per Marilisa che come Martini vorrebbe un concilio ogni 20 anni ( e perchè non ogni 10 , o ogni 5 , come diceva Totò meglio abbondare) , e che si lamenta della lentezza della Chiesa ( e che avrebbero dovuto dire gli ebrei della lentezza di JAVHE’? sai quento ci ha messo , secoli ! a mandare il Messia!!!)
    è sicuramente un buon suggerimento quello della videoconferenza. Perchè spostare tutti i vescovi i ogni 10 o 20 anni dalle loro remote sedi ed alloggiarli a Roma, col loro seguito di segretari, teologi à la mode, giornalisti, opinionisti e vaticanisti, nani e ballerine, verrebbe a costare molto .. invece una bella videoconferenza, come in Guerre Stellari l’assemblea degli Jedi, e ognuno dice la sua opinione , si passa alla votazione e via.. potrebbe anche esssere un Concilio permanente come una Assemblea permanente.. del resto lo Spirito Santo lavora a tempo pieno e non teme fatiche…. 😉

    12 Ottobre, 2012 - 15:32
  19. Marilisa

    Discepolo, che simpatia!
    A me quel che dice il card. Martini pare sempre di grande buon senso.
    A lei no? Eppure lo ammirava tanto il suo arcivescovo!
    Secondo lei vent’anni sono pochi per indire un nuovo Concilio? Dipende dai punti di vista.
    Va bene che se fosse stato per lei, ci si sarebbe fermati a quello di Trento, vista l’idea che ha di Chiesa.
    Meglio avere gli occhi sempre rivolti al passato, al mondo di secoli fa, per il sicuro.
    Allora sì che la Chiesa era Chiesa, perbacco!
    Che acutezza di vedute che ha lei, discepolo!
    Ad ogni buon conto chi vivrà vedrà.

    12 Ottobre, 2012 - 16:57
  20. Nino

    Il duo Vespa-Bertone di ierisera ha colpito ancora.

    “Attualmente i vescovi della chiesa cattolica sono più di cinquemila. Con gli esperti, i segretari e tutti gli altri, un ipotetico nuovo concilio dovrebbe radunare almeno diecimila persone. La vedo un po’ difficile … Tra l’altro i costi sono enormemente cresciuti rispetto a mezzo ”

    Sono le testuali parole usate dal grande cardinale Bertino in risposta a
    Vespino che con domande incalzanti e imarazzanti come solo lui sa fare ai principi della chiesa gli “alzava la palla”

    Sai che bellezza.
    Farlo in videoconferenza?

    Invece le adunate oceaniche con orchestrine e prosatori lacrimosi in ogni dove e ogni 2×3 a botte di milioni di euro di costo per le città che le ospitano e le dirette televisive in mondo visione di RAI 1, TV 2000, e soci sono benedette.

    Martini non ha mai sostenuto la necessità di indire un CVIII, bensì la necessità di realizzare quella collegialità deliberata dal CVII, tuttora disattesa.

    Prima realizzare i deliberata del CVII, per il futuro lasciamo che se ne occupi lo Spirito Santo come è sempre stato.

    12 Ottobre, 2012 - 17:12
  21. lorenzo

    “In questi decenni è avanzata una «desertificazione» spirituale. Che cosa significasse una vita, un mondo senza Dio, al tempo del Concilio lo si poteva già sapere da alcune pagine tragiche della storia, ma ora purtroppo lo vediamo ogni giorno intorno a noi. E’ il vuoto che si è diffuso. Ma è proprio a partire dall’esperienza di questo deserto, da questo vuoto che possiamo nuovamente scoprire la gioia di credere, la sua importanza vitale per noi uomini e donne. Nel deserto si riscopre il valore di ciò che è essenziale per vivere; così nel mondo contemporaneo sono innumerevoli i segni, spesso espressi in forma implicita o negativa, della sete di Dio, del senso ultimo della vita.
    E nel deserto c’è bisogno soprattutto di persone di fede che, con la loro stessa vita, indicano la via c’è bisogno soprattutto di persone di fede che, con la loro stessa vita, indicano la via verso la Terra promessa e così tengono desta la speranza. La fede vissuta apre il cuore alla Grazia di Dio che libera dal pessimismo. Oggi più che mai evangelizzare vuol dire testimoniare una vita nuova, trasformata da Dio, e così indicare la strada.
    Ecco allora come possiamo raffigurare questo Anno della fede: un pellegrinaggio nei deserti del mondo contemporaneo, in cui portare con sé solo ciò che è essenziale: non bastone, né sacca, né pane, né denaro, non due tuniche – come dice il Signore agli Apostoli inviandoli in missione (cfr Lc 9,3), ma il Vangelo e la fede della Chiesa, di cui i documenti del Concilio Ecumenico Vaticano II sono luminosa espressione, come pure lo è il Catechismo della Chiesa Cattolica, pubblicato 20 anni or sono.”

    Questo pezzo dell’Omelia di Papa Benedetto vale da solo, per quanto mi riguarda, a riassumere , svuotare finalmente di senso e superare di un balzo solo, tutte le polemiche che abbiamo rispolverato, con intatta acrimonia, in occasione del cinquantenario. Traccia una linea operativa, semplicissima, paurosamente coinvolgente e impegnativa fino al midollo per tutti.
    Soprattutto, impegnativa per ME.
    “Il mandato” infatti, lo consegna direttamente a me, a noi, e mi imbarca in questo modo in una avventura che è senza ritorno. Un pellegrinaggio senza fine, e soprattutto senza scuse. Lui non l’ha detto, ma lo dico io per rendermelo piu’ chiaro: senza tante palle. Direzione Cristo. Che, come so fin troppo bene, non sta mai fermo. Inutile torcersi il collo per guardare verso un indietro che non c’è piu’, inutile slungarlo in avanti per intravvedere chissà che sperticate utopie futuribili. Qui è la terra da macinare, miei i piedi da far marciare. Muovere le chiappe, e andare.
    Senza farmi mancare nulla, Benedetto non solo mi spedisce, ma ci tiene a sottolineare a me quello che era sottolineato in quell’altro mandato a quegli altri mandatari: :” non bastone, né sacca, né pane, né denaro, non due tuniche “. Non so se mi spiego. Prima che l’ossessione per il mio stare bene, quel NON! riguarda il bastone delle mie idee preconcette su Gesù e sulla Chiesa, e la sacca delle mie ciarle inesauribili.
    Quegli altri, quelli del mandato di duemila anni fa, lo hanno preso sul serio.
    E noi oggi siamo qui solo grazie a questo. Se io , al mio turno, me ne fottessi, non tanto me, non solo Cristo, ma quanta gente del futuro avrò fregato ?
    Non che importi nulla a nessuno, giustamente. Ma io non intendo piu’ fottermene. Mi imbarco e vado. Sono obsoleto e stanco e faccio ridere tutti i polli dell’universo, ma non è che Pietro fosse un ragazzino. Meglio tardi che mai.
    E’ stato un piacere incontrarvi su queste pagine virtuali, tutti quanti.
    A Luigi un grazie caloroso per l’ospitalità, e un ” scusa” per la logorrea e l’invadenza. Non posso dire ci rivedremo, perché non ci siamo mai visti…
    Ma un giorno, cavolo, ci vedremo sicuramente!!!
    🙂

    12 Ottobre, 2012 - 17:13
  22. Leonardo

    Dal gustoso messaggio del pensionato d’oro, alle 17.12, mi pare di capire che la stessa banalità che ho scritto io stamattina deve averla detta ieri sera (?) da Vespa il cardinal Bertone (?).
    Se è così, me ne rallegro: una banalità non smette di essere banalmente vera solo perché la pensa anche il cardinal Bertone. Anzi, che il segretario di stato di sua santità e un patacca qualsiasi la pensino allo stesso modo mi pare un argomento non da poco a sostegno della tesi in oggetto.

    12 Ottobre, 2012 - 17:39
  23. Gioab

    @ lorenzo
    “Nel deserto si riscopre il valore di ciò che è essenziale per vivere; […]E nel deserto c’è bisogno soprattutto di persone di fede che, con la loro stessa vita, indicano la via verso la Terra promessa e così tengono desta la speranza”

    Mi permette dirle che non sono le persone che indicano la via….?

    “Ecco, mando un angelo davanti a te per custodirti lungo il cammino e per introdurti nel luogo che ho preparato. <b<Guardati a causa di lui e ubbidisci alla sua voce. Non ti comportare in modo ribelle contro di lui, poiché non perdonerà la vostra trasgressione; perché il mio nome è in lui. Comunque, se ubbidisci strettamente alla sua voce e veramente fai tutto ciò che io proferisco, di sicuro sarò ostile ai tuoi nemici e osteggerò quelli che ti osteggeranno. Poiché il mio angelo andrà davanti a te e in realtà ti condurrà dagli amorrei e dagli ittiti e dai ferezei e dai cananei, dagli ivvei e dai gebusei, e certamente li spazzerò via.” ( Eso 23.20-23)

    Evidentemente deve aver dimenticato. Non penserà che l’angelo ha sbagliato strada e vi ha condotti nel deserto ?

    12 Ottobre, 2012 - 17:47
  24. lycopodium

    Non so se i concili andrebbero ripetuti ogni 20 anni, ma un tagliandino in effetti andrebbe fatto. Ci sta pensando Benedetto in questi anni, anche se a dire il vero a troppi piacerebbe di no, inseguendo mitologie e mitografie.
    Non so se sia più esasperante la lentezza o la fretta, che spesso è cattiva consigliera.
    50 anni fa gli studiosi (non tutti, vedere Louis Bouyer) di cose liturgiche pensavano che il massimo documento della primissima romanità fosse la Traditio di Ippolito. Nulla di più falso, dicono oggi altri studiosi.
    Ma intanto una marea di testi tratti da lì ha invaso la liturgia romana rinnovata ed è servita come base per altri rinnovamenti.
    In questo caso il tagliando vero sarebbero le forbici…
    E, per quanto mi riguarda, io
    “vigilo l’istante con imminenza di attesa”.

    12 Ottobre, 2012 - 17:58
  25. lycopodium

    @ Lorenzo
    è avanzata una «desertificazione» spirituale, ma a molti di noi è sembrata una bella notizia…

    12 Ottobre, 2012 - 18:03
  26. Gioab

    @ Marilisa
    A proposito di Gaudium et Spes – Link

    § 2 . – “ il Concilio Vaticano II, avendo penetrato più a fondo il mistero della Chiesa, non esita ora a rivolgere la sua parola non più ai soli figli della Chiesa e a tutti coloro che invocano il nome di Cristo, ma a tutti gli uomini”

    Lei ha qualche idea perché continuano a chiamarlo “mistero ?” se lo hanno penetrato più a fondo ?

    12 Ottobre, 2012 - 18:10
  27. Gioab

    Certo che essere passati dall ’esaltazione della fede e della religione cristiana, per l’estirpazione delle eresie,[…] per la repressione e l’estinzione dei nemici del nome cristiano, “ del concilio di Trento, al “dialogo di tutti gli uomini, a promuovere la mutua stima, il rispetto e la concordia, riconoscendo ogni legittima diversità, per stabilire un dialogo sempre più fecondo” del CVII, è una bella continuità nella tradizione. Un percorso davvero immutato nella tradizione di Pietro.

    “La chiesa in virtù della sua missione divina, predica il Vangelo, e largisce i tesori della grazia a tutte le genti. Contribuisce così a rafforzare la pace in ogni parte del mondo ponendo la conoscenza della legge divina e naturale a solido fondamento della solidarietà fraterna tra gli uomini e tra le nazioni…”
    Davvero un notevole mutamento ! Il lupo si è vestito d’agnello.-
    “Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in manto da pecore, ma dentro sono lupi rapaci. Li riconoscerete dai loro frutti.” ( Mt 7.15-16)

    12 Ottobre, 2012 - 18:46
  28. Marilisa

    Io questa “desertificazione spirituale” non la vedo proprio.
    Di che state parlando?

    12 Ottobre, 2012 - 18:48
  29. Marilisa

    Il mondo non è mai “senza Dio”. Mi permetto di dire che le frasi ad effetto andrebbero evitate sempre.

    12 Ottobre, 2012 - 18:53
  30. Clodine

    che spettacolo!

    12 Ottobre, 2012 - 19:01
  31. Clodine

    Papa: mondo moderno e’ ‘deserto spirituale’ in cui riscoprire Dio

    Citta’ del Vaticano, 11 ott 2012 – 11:34
    – L’esperienza di un ”mondo senza Dio”, relegata per buona parte del XX secolo ad alcune ”pagine tragiche della storia”, come la dittatura nazista o quella sovietica, oggi ”la vediamo ogni giorno intorno a noi” grazie alla ”desertificazione spirituale” del mondo degli ultimi decenni”
    Cosi’ papa Benedetto XVI durante l’omelia della messa di apertura dell’Anno della Fede in piazza San Pietro.
    dove era presente la sottoscritta…

    12 Ottobre, 2012 - 19:05
  32. Marilisa

    Gioab, credo che il vero mistero sia la vita.
    La Chiesa è inserita nella vita degli uomini e forse per questo è “mistero” essa stessa, per certi versi.
    Dio è mistero anche se Gesù ne ha svelato l’Amore. Ma Egli è talmente Altro da noi che resta in buona parte Mistero per le nostre limitate capacità di capire. Non crede?
    Vero è che il CVII ha l’indubbio merito di avere finalmente compreso, e di aver detto a chiare lettere, che le parole del Signore sono rivolte a tutti gli esseri umani.
    “Il lupo si è vestito d’agnello” è una sua grande cavolata, Gioab. Senza offesa.

    12 Ottobre, 2012 - 19:14
  33. Marilisa

    Le frasi ad effetto andrebbero evitate da chiunque, anche dal Papa.
    Ribadisco: il mondo non è mai “senza Dio”.
    E non vedo “desertificazione spirituale”. Anzi, a me sembra che ci sia un sincero anelito spirituale.
    Chi gli ha preparato il discorso non è molto attento alla realtà dei fatti.
    Il Papa si smentisce se è pronto a mostrare entusiasmo, come ha fatto, per le grandi adunate giovanili attorno alla sua persona nell’estate dello scorso anno.

    12 Ottobre, 2012 - 19:28
  34. Clodine

    Ribadisca ribadisca….

    12 Ottobre, 2012 - 19:29
  35. discepolo

    se cinquant’ ‘anni dopo stiamo qui a scannarci e a dividerci sull’interpretazione del Concilio Vaticano II, figuratevi cosa succederebbe se ogni 20 anni ci fosse un Concilio! Uno scisma ogni vent’anni???
    Da due fazioni, tradizionalisti contro progressisti, si arriverebbe a quattro, otto fazioni, in modo esponenziale??’
    e poi questi Concili avrebbero l’infallibilità’ Cioè si sarebbe OBBLIGATI a credere a cosa ha deliberato il Concilio di turno, magari in contraddizione al Concilio precedente???’
    insomma la religione cattolica diventerebbe una specie di ICONA della moderna volubilità, una testimonianza non dell’eternità ma del variar del tempo! Sigh! ;-(

    12 Ottobre, 2012 - 20:33
  36. discepolo

    quanto alla desertificazione spirituale , chiunque non abbia gli occhi e la mente accecati dall’ideologia, come non può essere d’accordo col Papa?
    Basta pensare agli ultimi eventi…il bimbo preso a forza e conteso fra i genitori…frutto dell’ideologia moderna, divorzio e rivendicazione, lotta
    fra ex-coniugi, l’opposto dell’amore , L’ODIO ALLO STATO PURO all’opera con il colpevole consenso della società… chi non vede e soffre per queste cose, cara Marilisa, è ovvio che non sia d’accordo col papa sulla desertificazione , perchè è una persona così insensibile ed ottusa che nulla neppure l’evidenza la può scalfire!

    12 Ottobre, 2012 - 20:46
  37. Clodine

    Che tragedia! Giovanni Paolo II il 6 febbraio 1981 parlò di “stato di apostasia silenziosa” del cattolicesimo contemporaneo e l’ allora card. Ratzinger prima parlò di “auto-distruzione, di auto-critica, di noia e scoraggiamento, di progressiva decadenza, di vie sbagliate che hanno condotto a conseguenze negative” (Rapporto sulla Fede) e poi nel 2005 (Via Crucis), poco prima di essere eletto Papa, definì la Chiesa una barca che sta per affondare e che fa acqua da tutte le parti…che dire: una ventata d’aria fresca? A me sembrerebbe più un ciclone tropicale!
    Come direbbe S.Giovanni Bosco :”Il miglior consiglio è di fare bene quanto possiamo e poi non aspettarci la mercede dal mondo, ma da Dio solo”

    12 Ottobre, 2012 - 20:59
  38. Clodine

    Quel bambino: un capretto al macello, tirato per la testa dal padre e per i piedi dalla madre. Perfetta metafora del neonato salomonico, con la differenza che qui, nessuno dei due riesce a rinunciare alla sete di vendetta; si rivendicano i diritti giuridici, ci si appella al giudizio dei giudici ma nessun riferimento al giudizio di Dio di cui tutti presto o tardi faremo i conti. Mi domando se esista ancora un piccolo spazio di sacralità nel cuore degli uomini…

    12 Ottobre, 2012 - 21:38
  39. Marilisa

    La smetta di offendere, discepolo. E apra la mente nel tentativo di ragionare almeno un po’. Solo un po’.
    Lei parla per frasi fatte, trite e ritrite, quindi indigeste ovvero insopportabili, almeno per me.
    Lei parte da posizioni preconcette, aggravate da un discutibile asservimento acritico alle parole pronunciate dalla gerarchia ecclesiastica. Questa è ottusità vera per me.
    Le ricordo che non è obbligatorio acconsentire ad esse.
    “Ideologia moderna, divorzio, odio allo stato puro con il colpevole consenso della società…” Di quale ideologia parla?
    A parte il fatto che non mi pare che si possa parlare di “colpevole consenso della società”, mi vien fatto di chiederle: perché questo giudizio a buon mercato?
    Tutto questo sarebbe frutto della “desertificazione spirituale”?
    La sua diagnosi è del tutto sbagliata.
    Sa perché?
    Per il semplice fatto che fatti gravissimi come quello di cui si parla in questi giorni e a cui lei ha accennato, si sono sempre verificati anche quando non esisteva la tanto oggi declamata “desertificazione spirituale”. Quando cioè, per i conservatori come lei,c’era alta spiritualità, cosa che io contesto decisamente perché quella spiritualità a cui lei fa riferimento era formale e fasulla.
    Dire ad ogni piè sospinto “Gesù, Gesù” o “Dio buono”, “Dio santo” e inginocchiarsi in continuazione, non è spiritualità.
    Recitare dieci rosari al giorno per abitudine non è spiritualità vera. Riesce a capire? Non credo.
    I fatti disgustosi che sono sotto gli occhi di tutti perché oggi riempiono giornali ed altri mass media che hanno invaso l’intero pianeta e che ci circondano da ogni lato, succedevano ugualmente anche in passato, ma non potevano essere pubblicizzati con la stessa frequenza ed intensità.
    Le cattive coscienze, i cattivi individui, i disonesti, i profittatori sono sempre esistiti.
    Lei pensa forse che io, ad esempio, non “veda e non soffra” per i fatti squallidi? Che cosa glielo fa pensare, scusi?
    Chi le dà il diritto di giudicare?
    Lei va fuori strada alla grande prendendosela con chi accusa di ideologia moderna perché ha i piedi piantati nel mondo moderno.
    Lei e quelli come lei costituiscono la grande anomalia nel presente.
    Non siete voi i bravi, gli onesti, i timorati di Dio, i difensori della Chiesa. Queste categorie esistono anche,e più consapevolmente, fra i cristiani di un’altra Chiesa, quella che è scaturita dal CVII.
    Fatevene una ragione voi conservatori.
    Quando qualcuno cita frasi di papi varî mirate ad avallare l’ errato convincimento che il Vaticano II abbia rovinato la Chiesa, dovrebbe avere il buon gusto di citare anche le frasi dette dagli stessi papi che, al contrario, lo esaltavano il Concilio. Conoscevano la coerenza? A me sembra di no.
    E infine vi chiedo: perché sbandierate ai quattro venti il vostro entusiasmo quando vedete accorrere folle immense intorno al papa o in occasione di altri eventi religiosi, mentre poi parlate tristemente di “desertificazione spirituale”? Non è una contraddizione? Almeno chiaritevi le idee per non essere anche voi incoerenti.

    12 Ottobre, 2012 - 22:18
  40. lycopodium

    Anche il diavolo non è “senza Dio”, perchè è “contro Dio”.
    Il punto è capire la differenza.

    12 Ottobre, 2012 - 22:25
  41. Clodine

    “Lei pensa forse che io, ad esempio, non “veda e non soffra” per i fatti squallidi? Che cosa glielo fa pensare, scusi?
    Chi le dà il diritto di giudicare?”

    E chi decide se la persona che Recita il rosari o invoca Dio cento al giorno lo faccia per una vana abitudine e non per un vivo desiderio di preghiera? Chi le da il diritto di giudicare? Lei forse…Riesce a capire? Non credo

    12 Ottobre, 2012 - 22:55
  42. Marilisa

    Sì, il punto è capire la differenza.
    E il Papa, secondo lei lycopodium, l’ha capita la differenza? Scommetto che pensa di sì. E anche se l’avesse capita, la frase “un mondo senza Dio” non è giusta. Anche i papi possono sbagliare, sa?

    Io non giudico. Io SO che molti, fra cui probabilmente lei, equivocano sulla vera spiritualità che confondono con un ritualismo del tutto formale e con gesti e parole che ritengono devota “preghiera”. Con rosari recitati a pappardella e con lunghe litanie anch’esse a cantilena.
    Ben venga tutto questo, ma la preghiera altamente spirituale non ha bisogno di parole, tanto per dire, e consiste nel “guardare” Dio, nel mettersi alla Sua presenza in silenzio cercando di coglierne la Voce, di sentirsi vicini a Lui.
    I mistici lo fanno e spesso vanno in estasi.
    Ascolta Israele…Non tutti sanno “ascoltare”.

    13 Ottobre, 2012 - 0:26
  43. Clodine

    “Io non giudico. Io SO che molti, fra cui probabilmente lei, equivocano sulla vera spiritualità che confondono con un ritualismo del tutto formale e con gesti e parole che ritengono devota “preghiera”. Con rosari recitati a pappardella e con lunghe litanie anch’esse a cantilena”

    Ah si?! Lei non giudica?? E allora che nome da alle parole che ha scritto…Non sono giudicanti forse? No! Cosa sono…mi dica…avanti…
    E chi è lei per asserire una simile oscenità !? Come si permette , con quale autorità e in nome di chi, lei, osa entrare nel sacrario della coscienza che alberga nel fondo dell’anima di ciascun individuo.
    Come osa, lei, disprezzare, infangare, indagare, speculando con occhio maligno e poi bollare con sentenze . Chi è lei che si arroga il diritto di fare cernita : questo si questo no, questa è vicino a Dio quest’altro è ipocrita e reprobo. Lo dice così…tanto per…a vanvera….
    Certe considerazioni arbitrarie corca la validità della preghiera, su modi e maniere con cui l’Iddio si serve per attirare un’anima, se le tenga strette per lei visto che lei non è né il Padreterno, men che meno mi sembra così scevra da imperfezioni o investita di una speciale autorità dall’alto… anzi..

    13 Ottobre, 2012 - 5:08
  44. Clodine

    E si sciacqui la bocca prima di dire sproloqui…

    13 Ottobre, 2012 - 5:17
  45. Clodine

    Ah, geniale fiorenza! Ecco la formella romboidale situata al lato nord del campanile di Giotto. La ventisettesima, per l’esattezza, di in un solo ordine a differenza delle altre, di altri autori, nel cui ciclo sono rappresentati i Sacramenti. In questa, raffigurante quello mirabile dell’Eucaristia è testimoniato il lavoro di Cristo, come uomo, la creatività di Cristo, in cui l’ideale accade e diventa un pezzo della realtà. Qui non è affatto descritto il carattere simbolico o allegorico, come erroneamente taluni pensano, dell’azione, ma è figurata, immortalata a memoria imperitura la concreta vicenda di quell’azione… il sacerdote, assistito da un chierico inginocchiato è raffigurato nel momento dell’elevazione dell’ostia. In basso si trova una testa di leone, simbolo della forza soprannaturale della Chiesa. L’Eucaristia, è colta nel momento della consacrazione in cui un pezzo di pane diventa il Corpo di Cristo. Che dire…parole non ci sono! Un Bacio a te fiorenza e alla nostra meravigliosa Firenze che qualcuno ultimamente osò ridurre a cittadella insulsa [ mi riferisco a quel cafone di Marchionne, a quel mangiapane, ladro …]…

    13 Ottobre, 2012 - 7:13
  46. Marilisa

    Se a sciacqui lei, volgarotta dei miei stivali, e non interferisca quando nessuno la interpella. Impari l’educazione.

    13 Ottobre, 2012 - 9:45
  47. Marilisa

    “disprezzare, infangare, indagare, speculando con occhio maligno e poi bollare con sentenze .”

    Lei sta dando i numeri. Quella a cui riferisce tutti quei termini denigratori certamente non sono io, imbecille!
    Si ritiri in buon ordine e non si permetta di attribuirmi infamie che non mi appartengono.
    Provi, se ci riesce, a “speculare” su se stessa e a raddrizzare la sua rigidezza da schifo. La sua religiosità bigotta fa venire i brividi.

    13 Ottobre, 2012 - 10:02
  48. Clodine

    ridicola!

    13 Ottobre, 2012 - 10:06
  49. Clodine

    Non si scaldi, ci stiamo lentamente abituando alle sue invettive, che distribuisce a destra e a manca, sono diventate armi spuntaea che non fanno testo…personalmente mi scuce un baffo…e..adesso che ci penso…anche l’altro!!

    13 Ottobre, 2012 - 10:20
  50. “Infatti veri maestri sono coloro che mostrano la loro condotta al prossimo con le opere buone, con mansuetudine di scienza, perché tanto l’uomo sa quanto opera e tanto è sapiente quanto ama Dio e il prossimo”

    Fonti Francescane [2172]

    13 Ottobre, 2012 - 10:36
  51. fiorenza

    Clodine, te la puoi immaginare la goduria dei fiorentini, questi giorni, nel rispondere per le rime alla bischerata di Marchionne? La replica che mi è piaciuta di più è questa: “Marchionne? Chi?”

    13 Ottobre, 2012 - 10:41
  52. Indi, la quale, ragion per cui, sarebbe sempre un bene, oltre che a farsi “l’esamino” di coscienza, rileggersi i propri post prima di premere invio.
    Se in essi manca la mansuetudine, manca anche la scienza e viceversa…
    come manca l’amore di Dio e del prossimo.

    13 Ottobre, 2012 - 10:48
  53. Qualche rapido flash:
    Marilisa: Beata te che non vedi la desertificazione spirituale. Quando leggo i commenti FB che certi miei lettori mi postano sotto ogni pezzo che appena appena odori di sagrestia su Affaritaliani, onestamente a volte mi vengono i brividi. C’è un disprezzo per la Chiesa, in giro e nel cyberspazio, che a me fa letteralmente paura.
    Discepolo: Va bene, niente concilio ogni 20 anni. E ogni 50? La corte di “nani e ballerine” non c’interessa, c’interessa la Chiesa. A me pare che un concilio non sia un mezzo straordinario, ma un modo di vivere la collegialità. Sissignori, la tanto discussa e invocata collegialità. Almeno una volta ogni 50 anni Papa e Vescovi si possono incontrare per discutere ed eventualmente “aggiornare” la Chiesa.

    Il punto è che il dopo-Concilio è sempre traumatico: questo è vero e gli anni ’70 della Chiesa cattolica restano un’evidente monumento a quest’assunto. Ma a me pare di leggere in tanti cattolici come un sacro terrore del Concilio. Uno nuovo? Per carità di Dio, già ha fatto troppo danno questo! A mio mediocre avviso, però, se non ci fosse stato il Vaticano II, oggi le chiese sarebbero ancora più vuote di quanto lo siano adesso.

    Concordo con chi sottolinea le riunioni 2×3 in mondovisione con prosatori strappalacrime. A volte sanno di parata, non foss’altro per certe domande precotte e “telefonate” che naturalmente non devono mettere in imbarazzo l’illustre ospite, Papa, vescovo o cardinale che sia. Un buon weekend e una santa domenica a tutti.

    13 Ottobre, 2012 - 10:51
  54. fiorenza

    Mi è piaciuta anche questa: “Marchionne chetati!”.
    Ciao, amica Clo. Ciao Tonizzo. Buon fine settimana a tutti anche da me.

    13 Ottobre, 2012 - 11:05
  55. Marilisa

    “ci stiamo lentamente abituando…”

    Intanto parli per sé, prego. Anche questo è buona educazione.
    Io, al contrario di lei, non riesco ad abituarmi alle cavolate che propina con una sicumera da voltastomaco.
    Oni volta mi sembra che parli una marziana con la testa imbottita di concetti appresi da altri e fatti suoi per un malinteso senso di ossequio alle autorità religiose.
    Del resto, ognuno è libero di coltivare il servilismo che lo gratifica, e di tenere ben chiusi i limiti del suo recinto religioso.

    13 Ottobre, 2012 - 11:11
  56. Marilisa

    Tonizzo, anche tu sei vissuto sulla luna?
    Pensi che il disprezzo per la Chiesa sia una questione solo di oggi?
    Ci saranno sempre i denigratori della Chiesa, non lo capisci?
    E comunque è vero che oggi di più. Secondo te perché? Tu non la vedi la sporcizia nella Chiesa? Molti invece la vedono e ne provano ribrezzo.
    E la colpa di chi è, a tuo parere?
    Solo chi ha una fede matura compatisce, prega e resta nella Chiesa.
    E ci restano anche i bigottoni, naturalmente.
    Ma questo non significa manco per niente “desertificazione spirituale”.
    Chi si indigna vuole una spiritualità autentica, della quale ha enorme bisogno, e non riesce ad accettare, e a perdonare, che proprio l’Istituzione che deve guidare in tal senso dia il cattivo esempio.
    Bisogna guardare in faccia la realtà se si vuole porre rimedio alle storture.
    La Chiesa per prima deve farlo.

    13 Ottobre, 2012 - 11:32
  57. Clodine

    Povera pazza!

    13 Ottobre, 2012 - 12:17
  58. Clodine

    Buona Domenica amica fiorenza…”Marchionne chetati…” e aggiungamo in coro: “maremma bona!!”….adoro il dialetto toscano, ma il fiorentino è strepitoso…
    Buona domenica a Ubi, Tonizzo e gli amici tutti…

    13 Ottobre, 2012 - 12:21
  59. Marilisa

    Cafona!!!

    13 Ottobre, 2012 - 13:23
  60. Gioab

    @ antonella lignani
    Mi hanno colpito queste parole di Benedetto XVI “Anche oggi siamo felici, portiamo la gioia nel nostro cuore, ma direi una gioia più sobria, una gioia umile: in questi 50 anni abbiamo imparato e esperito che il peccato originale esiste e si traduce in peccati personali ”

    Per essere sincero, anche a me ha colpito un aspetto fondamentale del cristianesimo della Tradizione:
    Il concilio di Trento estirpava le eresie e reclamava il diritto alla repressione e l’estinzione dei nemici”, con la spada e le pere, il CVII “ha deciso di adattarsi alle esigenze del nostro tempo” blandendo, addolcendo, adulando…. Praticamente realizzando la profezia :
    “Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in manto da pecore, ma dentro sono lupi rapaci. Li riconoscerete dai loro frutti.” ( Mt 7.15.16)

    E’ del tutto divertente, osservare la presunta “unità” dei cristiani, sin dall’antichità. Conosce Pelagio ? – Pelagio, teologo e oratore britanno di lingua latina.(360-402 ev) “uomo di grande talento, “laico indipendente, predicava 1.il distacco dalle ricchezze, 2. la povertà e la castità. Nel 415 i discepoli di Agostino chiesero la sua condanna al sinodo di Gerusalemme, ma il vescovo Giovanni era favorevole a Pelagio.
    “Lo stesso risultato si ebbe nel sinodo di Diospolis, convocato in seguito alla denuncia dei vescovi francesi Ero di Arles e Lazzaro di Aix. L’anno seguente tuttavia furono convocati due sinodi, a Cartagine e a Milevi, in Numidia, che condannarono il Pelagianesimo e gli atti dei concili, insieme con una lettera di Agostino, furono inviati a papa Innocenzo I (401-417) che in un sinodo a Roma nel 417 condannò di nuovo il Pelagianesimo.” – Wikipedia
    Come si amavano ! Proprio come oggi. Del tutto conforme al vangelo naturalmente : “Vi do un nuovo comandamento, che vi amiate gli uni gli altri; come vi ho amati io, che anche voi vi amiate gli uni gli altri. Da questo tutti conosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore fra voi ”.” ( Gv 13.35)

    Per Pelagio – “L’umanità ha la possibilità di obbedire ai vangeli e dunque la responsabilità piena per i peccati; i peccatori non sono vittime, ma criminali che hanno bisogno dell’espiazione di Gesù e di perdono. …Le teorie pelagiane furono combattute da Agostino d’Ippona e furono definitivamente condannate come eretiche nel Concilio di Efeso del 431. “ – Wikipedia – Io sto con Pelagio !

    “Pelagio negava la trasmissibilità a tutta l’umanità del peccato di Adamo (che secondo lui era mortale anche prima di commettere il peccato), motivandola col fatto che ciascuno è responsabile delle proprie azioni, non di quelle di un altro: venivano così negati anche gli effetti del peccato originale sulla natura umana: era impossibile che l’anima, creata da Dio, fosse caricata di un peccato non commesso personalmente. Di conseguenza, i pelagiani rifiutavano la prassi del battesimo dei bambini. Negli adulti esso cancellerebbe i peccati commessi in precedenza, mentre non si può dire che questo possa avvenire anche per i bambini;[…] i bambini morti senza battesimo avrebbero comunque la vita eterna,..” Wikipedia Io sto ancora con Pelagio !

    ”Il pelagianesimo, comunque, prediligeva l’attitudine della libertà umana a scegliere a proprio arbitrio fra il bene e il male e ad adempiere, con le proprie forze, la legge divina.

    E ti credo che era scomodo….. gli smontava la melassa pignuccolona bisognosa di preti e confessori che non sanno nemmeno se l’inferno esiste col diavolo e forcone o se è vuoto.

    E ti credo che lo hanno fatto “eretico” predicava 1.il distacco dalle ricchezze, 2. la povertà e la castità oltre tutto il resto ! Ma lo amavano….
    Anche questo è amore della chiesa …. Per se stessa !

    13 Ottobre, 2012 - 13:38
  61. Clodine

    Dei suoi giudizi, signora Marilisa, francamente…me ne infischio!

    13 Ottobre, 2012 - 13:40
  62. lycopodium

    Tonizzo dice:
    “Il punto è che il dopo-Concilio è sempre traumatico: questo è vero e gli anni ’70 della Chiesa cattolica restano un’evidente monumento a quest’assunto. Ma a me pare di leggere in tanti cattolici come un sacro terrore del Concilio. Uno nuovo? Per carità di Dio, già ha fatto troppo danno questo! A mio mediocre avviso, però, se non ci fosse stato il Vaticano II, oggi le chiese sarebbero ancora più vuote di quanto lo siano adesso”.

    Se c’è un infarto, come il postconcilio è stato, c’è un momento rivelatore e tutta una serie di concause e fattori di rischio. Possibile, quindi, che finiva pure peggio. Da Lefebvre alla Cara-odio, ad esempio.
    Ma quanto al resto, anch’io – a mio modo, ovviamente, e con ben altra prospettiva – non riesco “ad accettare, e a perdonare, che proprio l’Istituzione che deve guidare in tal senso [abbia dato] il cattivo esempio. Bisogna guardare in faccia la realtà se si vuole porre rimedio alle storture.
    La Chiesa per prima deve farlo”.

    13 Ottobre, 2012 - 15:42
  63. Gioab

    @ Marilisa
    “La Chiesa è inserita nella vita degli uomini e forse per questo è “mistero” essa stessa, per certi versi.Dio è mistero anche se Gesù ne ha svelato l’Amore. Ma Egli è talmente Altro da noi che resta in buona parte Mistero per le nostre limitate capacità di capire. Non crede ?”

    No,distinta Marilisa Non credo ! Del resto se non capisco non posso credere. Sarei un “credulone” le pare ? Sarei solo uno che dice “cavolate.”

    Secondo lei, come fa la chiesa ad essere inserita nella vita degli uomini ? Forse la “spiritualità” è inserita nella vita, forse il bisogno di sapere, la necessità di conoscere sono “inseriti” nella vita. Non la chiesa. La chiesa si è impossessata di un bisogno di conoscenza, usurpando il diritto chi doveva insegnare e sostituendosi ad esso.

    Il discepolo non è al di sopra del suo maestro, né lo schiavo al di sopra del suo signore,- Ma voi, non siate chiamati Rabbi, poiché uno solo è il vostro maestro, mentre voi siete tutti fratelli” (Mt. 10.24; Mt. 23.8)
    Se Gesù è risorto ed è vivo, è ancora Lui l’Unico maestro, non crede ? Non c’è alcun bisogno di un sostituto. E se le nostre capacità sono limitate come giustamente dice lei, quelle di Gesù non sono limitate. Ergo se l’alunno è ignorante, L’Unico Maestro capace saprà sempre trovare il modo di spiegare e far capire in modo che anche quelli che dicono cavolate come vadano nelle giusta direzione visto che è Lui che deve condurre il gregge.

    Invece è divertente leggere: “ il Concilio Vaticano II, avendo penetrato più a fondo il mistero della Chiesa, non esita ora a rivolgere la sua parola non più ai soli figli della Chiesa e a tutti coloro che invocano il nome di Cristo, ma a tutti gli uomini”
    Ma cosa potrebbero mai spiegare se continuano a chiamarlo mistero ? come potrebbero mai spiegarlo a tutti gli uomini se non lo hanno ancora capito loro ? Altrimenti non lo chiamerebbero mistero. No ?

    Mi permetta aggiungere che non sono convinto che la vita sia un mistero, si sonosce perfino il DNA, si sa con esattezza come è formato e cosa fanno i singoli geni nella loro interazione con l’RNA, come si riproduce il DNA, come funziona la replicazione genetica. La scienza ha ormai penetrato quello che sembrava un mistero ma era solo mancanza di conoscenza. E non è neppure più un mistero capire perché esistiamo….
    Dio disse ad Abraamo: Alza gli occhi, suvvia, e dal luogo dove sei guarda a nord e a sud e a est e a ovest,” ( Gen 13.14) e lo ripetè pure a Mosè : “Sali in cima al Pisga e alza gli occhi ad occidente e al settentrione e al meridione e a oriente e vedi con i tuoi occhi ( Deut 3.27) Lo ripetè ancora tramite Isaia : “Alza gli occhi tutt’intorno e vedi! Sono stati tutti radunati; son venuti a te. Da lontano i tuoi propri figli continuano a venire, e le tue figlie che saranno portate sul fianco. In quel tempo vedrai e certamente diverrai raggiante, e il tuo cuore realmente palpiterà e si espanderà, perché verso di te si dirigerà la dovizia del mare; le medesime risorse delle nazioni verranno a te.” Isa 59.21-60.10)

    Lei li ha gli occhi ? Anche quelli della fede ? Dovrebbe alzarli….se continua a guarda il prete che non sta così in alto forse riuscirà a vedere solo le candele che si consumano e si spengono.

    13 Ottobre, 2012 - 16:02
  64. Federico B.

    Mi riconosco negli interventi di Lycopodium e Clodine.

    13 Ottobre, 2012 - 17:38
  65. Marilisa

    Non sono d’accordo, Gioab.
    La Chiesa esiste perché l’ha istituita l’Unico Maestro dando mandato ai discepoli.Dunque agli uomini, a chi altri? Per cui è inserita a pieno titolo nella vita del mondo, e sempre lo sarà.
    Gesù è vivo nello Spirito, che accompagna gli uomini; quelli che vogliono ascoltarlo e seguirlo senza girare la testa da un’altra parte, come invece molti fanno ( e qui il discorso si farebbe lungo).
    DNA permettendo, la vita resta in gran parte “mistero” sia perché l’uomo è un mistero perfino per se stesso, sia perché la volontà di Dio è imperscrutabile e ci riserva sorprese inimmaginabili.
    So bene di non averla convinta, Gioab, ma neanche me lo proponevo.
    Lasci perdere i preti.Ne ho un sommo rispetto,soprattutto quando li stimo, ma guardo ben al di sopra di loro.
    Lungi dal considerarli dei “rappresentanti di Gesù”, come recentemente mi sono sentita dire da una persona, per me sono dei fratelli consacrati senza i quali non potrei partecipare all’Eucaristia, il cuore della Messa che ci rende partecipi del sacrificio del Cristo.
    E si ricordi che anche lei fa parte di una chiesa, ben diversa però dalla nostra.
    Non cerchi di fare proseliti, non ci riuscirà.

    13 Ottobre, 2012 - 18:54
  66. No Marilisa, non sono vissuto sulla luna. Però attenzione: comprendo le ragioni di chi abbandona la Chiesa, ma non le giustifico. La Chiesa si cambia e si aiuta stando al suo interno, non combattendola. Il punto è che accanto a chi resta nella Chiesa c’è anche chi, perché nelle famiglie ormai non si fa più pratica religiosa e il senso religioso si è smarrito, anche grazie alla società (pensa alla domenica, ormai svuotata da decenni in favore di weekend e, adesso, centri commerciali sempre aperti, le nuove cattedrali del dio Consumo).
    Allora, che ci siano preti che danno scandalo è vero. Ma questo non vuol dire che la Chiesa faccia schifo nella sua interezza. Perché accanto ai porci ci sono anche i santi. E fanno meno rumore rispetto ai grugniti dei porci. O al gracchiare dei corvi.

    Accanto a questo, da un secolo e più, esiste un forte anticlericalismo (in Italia di sinistra o comunque figlio di quella cultura, mentre in Germania abbiamo avuto l’anticlericalismo di destra) che nasce da frasi fatte e luoghi comuni. Il deserto spirituale è anche quello, cara Marilisa. Decenni di disprezzo contro la Chiesa, di matematici impertinenti, di atei per sentito dire (gli atei veri hanno invece rispetto per chi crede), palle e banalità varie, pestaggi di ciellini, “cloro al clero” e altre simpatiche cosette. La Chiesa ha fatto le sue cose sbagliate, certo: ma non è colpa del Concilio se c’è chi odia la Chiesa per sentito dire o semplicemente si disinteressa di Dio e della religione perché i preti fanno schifo, glie l’hanno detto al bar, e in parrocchia vanno per una “cerimonia” e non per un rito sacro.
    Ci sono certe prime comunioni che sembrano l’apertura di una gabbia: gente che non ha idea di come si stia in chiesa e fa allegramente casino, l’essenzale dopo è la mangiata e l’oro logico al bambino. Amen. Questo non è colpa del Concilio.

    13 Ottobre, 2012 - 19:02
  67. scusate chiudo il grassetto

    13 Ottobre, 2012 - 19:02
  68. E a proposito di atei veri, richiamo qui il postino comunista del paese di mia nonna, nella mia Calabria, che Luigi ha immortalato su queste pagine. Il postino, acceso comunista, non ha mai bestemmiato in vita sua per due motivi, diceva: perché non aveva senso offendere Qualcuno che per lui non esisteva, e per rispetto ai credenti. Meditate, gente, meditate: ci vuole coraggio a dire “ho cercato Dio, ma non l’ho trovato”.

    13 Ottobre, 2012 - 19:06
  69. Gioab

    @ Marilisa
    “Non cerchi di fare proseliti, non ci riuscirà.”

    Distinta Marilisa, le assicuro che non è mia intenzione fare discepoli. Come le ho già scritto c’è un Unico Maestro che guida, e il mio compito è quello di “testimoniare la Verità”. A me non sembra che Gesù essendo vivo e vegeto sebbene in spirito, capace di fare ciò che va fatto meglio di tanti uomini, abbia bisogno di tanti piccoli delegati-abusivi per fare fare loro meglio di ciò che può fare Lui. Ciò che va fatto.

    Le assicuro che non ne ho proprio l’intenzione. Usurperei un ruolo che non mi appartiene, peccando di presunzione e arroganza. Sono altri quello che ogni momento continuano a ucciderlo sull’altare per ricordare al Padre, come se fosse un demente, che gli uomini lo hanno ucciso.

    A proposito di mistero, se chiedesse ad un boshimano come fa un pezzo di ferro grande e pesante a volare, stia tranquillo che le risponderebbe che è un mistero, ma se lo chiede ad un ingegnere aeronautico quello le spiega tutto nei dettagli e svela ciò che per l’altro era un mistero.
    Ho capito che le piacciono le candele. Fanno poca luce e si consumano in fretta.
    Stia bene.

    13 Ottobre, 2012 - 20:08
  70. Gioab

    @ antonella lignani
    Mi segua in un piccolo ragionamento che segue la mia precedente domanda: Conosce Pelagio ?

    Partiamo dal concetto di “Limbo”: “ nella religione cattolica si pensava fosse la condizione temporanea delle anime appartenute a persone buone morte prima della resurrezione di Gesù (Limbo dei Padri o Sheol), e quella permanente dei bambini morti ancora non battezzati, che non hanno commesso dunque alcun peccato personale ma non sono stati liberati dal peccato originale attraverso il battesimo (Limbo dei Bambini).” – Wikipedia

    Però, il Catechismo cattolico prevede che: “ i bambini morti senza Battesimo siano affidati «alla misericordia di Dio […] che vuole salvi tutti gli uomini»,” – Wikipedia

    Nel 1984 l’allora cardinale Ratzinger, nel libro Rapporto sulla fede scritto con Vittorio Messori, affermava che “«il limbo non è mai stato una verità definita di fede. Personalmente lascerei cadere quella che è sempre stata soltanto un’ipotesi teologica».”

    Di contro però, quando il monaco britannico, Pelagio, si recò a Roma. Sgomento per la corruzione che vide lì tra i cosiddetti cristiani, cominciò a spronare gli uomini a un “maggiore impegno morale”. Pelagio diceva che l’uomo non può addossare la colpa delle proprie debolezze al ‘peccato originale’. “Tutto il bene od il male . . .” è frutto delle nostre azioni e non nasce con noi.” In poco tempo, nella cristianità tutti parlavano della dottrina pelagiana.

    I capi ecclesiastici però ritennero fosse un’eresia abbandonare il ‘peccato originale’. Un vescovo di nome Agostino d’Ippona vedeva una macroscopica incoerenza tra neonati battezzati e “non“ battezzati. Agostino, si chiedeva cosa sarebbe successo a quelli non battezzati, poiché erano ancora troppo piccoli per essere mandati all’inferno, ma anche per andare in paradiso “senza battesimo”, così fu stabilito che dovesse esserci un luogo intermedio dove sarebbero andati i non battezzati. Così, la dottrina pelagiana crollò.
    Un concilio ecclesiastico tenuto in seguito a Cartagine dichiarò eretici gli insegnamenti di Pelagio e Il ‘peccato originale’ entrò a far parte del cattolicesimo. A quel punto la chiesa cominciò a incoraggiare le conversioni in massa, spesso forzate, per salvare la gente dalle ‘fiamme dell’inferno’. Il battesimo dei bambini passò da consuetudine popolare a mezzo ufficiale per salvarsi.

    La questione quindi è la seguente, se la chiesa oggi mette in dubbio l’esistenza del limbo, allora torna d’attualità la dottrina di Pelagio e dovrebbero ritirargli la condanna di eresia.
    Le sembra logico ?

    “nel 418, Innocenzo I convocò un sinodo a Cartagine, nel quale i 200 vescovi presenti condannarono nuovamente il Pelagianesimo stabilendo che bambini appena nati devono essere battezzati a causa del peccato originale;
    Pelagio aveva scritto :

    “« Pur avendolo creato debole e inerme esteriormente, Dio creò l’uomo forte interiormente, facendogli dono della ragione e della saggezza, e non volle che fosse un cieco esecutore della sua volontà, ma che fosse libero nel compiere il bene o il male. Se ci pensi bene, ti apparirà evidente come, proprio per questo, la condizione dell’uomo sia più alta e dignitosa, dove sembra e si crede invece più misera. Nell’essere capace di distinguere la duplice via del bene e del male, nella libertà di scegliere l’una o l’altra sta il suo vanto di essere razionale. Non vi sarebbe alcun merito nel perseverare nel bene, se egli non avesse anche la possibilità di compiere il male. Per cui è un bene che possiamo commettere anche il male; perché ciò rende più bella la scelta di fare il bene. Sembra che molti vogliano rimproverare il Signore per la sua opera, dicendo che avrebbe dovuto creare l’uomo incapace di fare il male: non sapendo emendare la loro vita, costoro vogliono emendare la natura! Invece la fondamentale bontà di questa natura è stata impressa in tutti, senza eccezioni, tanto che anche fra i pagani, che non conoscono il culto di Dio, essa affiora e non di rado si mostra palesemente. Di quanti filosofi, infatti, abbiamo sentito dire o visto con i nostri occhi che sono vissuti casti e astinenti, modesti, benevoli, sprezzanti degli onori del mondo e dei piaceri, amanti della giustizia? Di dove vennero loro queste virtù, se non dalla natura stessa? Fa’ dunque che nessuno ti superi nella vita buona e virtuosa: tutto questo è in tuo potere e spetta a te sola, poiché non ti può venire dal di fuori, ma germina e sorge dal tuo cuore »” (Lettera a Demetriade)
    Ne conviene ?

    13 Ottobre, 2012 - 20:16
  71. Marilisa

    E infatti, Tonizzo, io non do alcuna colpa al Concilio.
    Scusa, ma a me pare che tu mi stia confondendo con altre persone che qui nel blog non hanno fatto altro che dare bastonate al Vaticano II.
    Io sono nel versante opposto, invece.
    Anche io “comprendo le ragioni di chi abbandona la Chiesa, ma non le giustifico.” Ripeto : non le giustifico.
    Dico solo che moltissime persone dalla fede debole restano scandalizzate dai comportamenti che vedono all’interno della Chiesa e vengono indotte ad abbandonarla. Sottolineo : hanno una fede debole, non per colpa loro né per colpa della Chiesa o dei genitori, ma perché la fede forte, adulta,è un dono ed anche una conquista.E non la si ha per partito preso o per puntiglio contro qualcuno. Quella fede lì è una bischerata.
    Sai quanti sono i fedeli poco convinti? Più di quanti tu creda.
    Bisogna che la Chiesa li apra ben bene gli occhi, senza cullarsi sulla certezza che con la cresima abbia acquistato dei fedeli sicuri.
    Che poi accanto “ai porci ci sono anche i santi” è una verità sacrosanta, ma proprio perché i grugniti dei porci si sentono di più, la Chiesa istituzionale deve interrogarsi su questo “problemino” per arrivare a delle risposte.
    L’anticlericalismo di cui parli non è di oggi e non credo che si possa far niente contro di esso.
    Solo Dio può agire nel modo che lui solo conosce, e noi contribuire attraverso la preghiera.
    Certo è che viene alimentato anche dalle contraddizioni che si notano molto spesso in ambito ecclesiastico, dall’incoerenza dimostrata rispetto ai valori evangelici.
    Mi sono spiegata?
    Sono pienamente d’accordo, inoltre, sul fatto che prime comunioni, cresime, ed anche molti matrimoni religiosi, hanno perso sacralità, e vengono celebrati pensando più che altro alla “mangiata” e ai regali.
    Ma da quando tutto questo?

    13 Ottobre, 2012 - 20:25
  72. Marilisa

    No, Giab, non mi piacciono le candele. Mi piace l’Eucaristia, invece. Ben altra cosa.

    13 Ottobre, 2012 - 20:31
  73. lycopodium

    “Bastonate al Vaticano II”?
    E quando mai?
    Al limite, se proprio mi vengono tra i piedi, ai falsi profeti che hanno preteso di interpretarlo (alla c.d.c.).

    13 Ottobre, 2012 - 22:34
  74. Gioab

    @ Marilisa
    No, Giab, non mi piacciono le candele. Mi piace l’Eucaristia, invece. Ben altra cosa.”

    Non faccio una classifica dei gusti, “de gustibus non est disputandum” no ? Però a me ivampire non sono mai piaciuti, sa quelli si nutrono di rosso ma non è vino !

    13 Ottobre, 2012 - 22:45
  75. lycopodium

    E proprio oggi la suorina, da cui ho comprato il libro di Le Guillou sul Vaticano II (Il volto del Risorto), mi ha dato l’immaginetta fresca di stampa del cardinale. Alberi piantati e alberi tagliati, per lo stesso motivo.

    13 Ottobre, 2012 - 23:00
  76. Marilisa

    Ma io, lycopodium, non facevo riferimento a lei.

    13 Ottobre, 2012 - 23:42
  77. Marilisa

    Gioab, è sicuro di sentirsi bene?

    13 Ottobre, 2012 - 23:44
  78. Marilisa

    Che bello, Nino, ricordare il card. Martini con una foresta! Sulle rive del lago Tiberiade.
    Fa piacere vedere riconosciuta degnamente la grandezza del cardinale.

    13 Ottobre, 2012 - 23:55
  79. Marilisa, mi pare che la pensiamo allo stesso modo, sia pure esprimendolo in maniera diversa. Un caro saluto a tutti e non menate legnate al Vaticano II, che ci pensano già ad Econe… 🙂 buonanotte anche a loro.

    14 Ottobre, 2012 - 0:05
  80. Clodine

    “Alberi piantati e alberi tagliati, per lo stesso motivo”!
    Homo extra corpus est suum, cum irascitur.
    …….All’uomo viene meno il senso critico allorquando trova molte soluzioni!…
    e questo in ogni ambito, compreso il discorso sul CVII …

    14 Ottobre, 2012 - 10:03
  81. Gioab

    @ Marilisa
    “Gioab, è sicuro di sentirsi bene?”

    Benissimo grazie. Lei ? Funzionano sempre le sinapsi ? Lei dice di si, me ne rallegro, però, le cose si chiamano ciascuna con il suo nome, e quando non ne hanno uno qualcuno se lo inventa coniandolo nuovo di zecca. Per es. “transustanzazione” non esisteva è stato coniato per l’occasione. Per significare un “fenomeno misterioso”

    “LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANOARTICOLO 3 IL SACRAMENTO DELL’EUCARISTIA “ Se è un mistero, come fa a celebrare un mistero ? Una cosa che non conosce ? Che fa mi diventa un pappagallo ? Una che fa le cose a ripetizione senza riflettere ? E poi, CCC 1328 – Lo si chiama:Eucaristia, perché è rendimento di grazie a Dio. – Se è un rendimento di grazie si fa così : “Per mezzo di lui offriamo sempre a Dio un sacrificio di lode, cioè il frutto di labbra che fanno pubblica dichiarazione del suo nome. Inoltre, non dimenticate di fare il bene e di condividere con altri, poiché Dio si compiace di tali sacrifici.” ( Ebr 13.15-16) Fare pubblica dichiarazione al Suo Nome non significa “mangiarselo no ?
    Nel suo caso si dice“teofagia” ma tutto il discorso come già dicevo, non può essere visto in termini “fisici”, ma deve necessariamente essere visto in termini spirituali dato che “quel” sacrificio è “irripetibile”: ”(poiché fece questo una volta per sempre quando offrì se stesso); ( Ebre 7.27)

    Le pare ? Se fosse solo un simbolismo sarebbe “un memoriale”, ma se è un sacrificio reale fatto sull’altare è un omicidio ed è un rito cannibalesco se dopo se lo mangia.
    Magari non si sente bene chi non capisce questo semplice linguaggio in italiano corrente. Ma non è certamente i suo caso. Lei comprende bene, ma non accetta una semplice verità. Tutto qui. Non vuole andare oltre la tradizione…..
    Stia bene

    14 Ottobre, 2012 - 11:41

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