Bertone l’appartamento Profìti e le riforme

“Senza Papa Francesco questo processo non ci sarebbe stato ma esso è stato condotto come se Francesco non ci fosse”: è la mia sentenza sulla sentenza che conclude il processo per la ristrutturazione dell’appartamento del cardinale Bertone. L’ho pronunciata ieri in un articolo pubblicato oggi dal “Corriere della Sera” a pagina 16 con il titolo “Un anno a Profiti per l’attico di Bertone”. Nei commenti qualche ragguaglio.

41 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Mini condanna. Il processo vaticano per la ristrutturazione dell’appartamento del cardinale Bertone ha prodotto una minima condanna “per abuso d’ufficio”: quella di Giuseppe Profìti, già presidente dell’Ospedale Bambino Gesù, a un anno di reclusione, interdizione per un anno dai pubblici uffici e multa di 5000 euro. A Profìti è stato accordato il «beneficio della sospensione condizionale»: il promotore di giustizia aveva chiesto tre anni e con quella pena sarebbe andato in carcere. L’altro imputato, l’ex tesoriere dell’Ospedale Massimo Spina, è stato assolto «per non aver commesso il fatto».

    15 Ottobre, 2017 - 14:40
  2. Luigi Accattoli

    Risultato ambiguo. Il processo era delicato per la notorietà del cardinale coinvolto e costituiva una prova del nove sulla possibilità che in Vaticano si perseguano penalmente reati di natura economica anche quando sfiorano le alte sfere. Il risultato è ambiguo: ha una faccia positiva che è lo svolgimento del processo, ma c’è l’aspetto negativo del mancato approfondimento di vari aspetti dell’affare oggetto di indagine. Si trattava di appurare fatti e responsabilità legati alla “distrazione di fondi” dell’Ospedale, 422 mila euro, per pagare la ristrutturazione dell’appartamento destinato al cardinale Tarcisio Bertone che andò ad abitarlo qualche mese dopo aver lasciato – nel 2013 – la carica di Segretario di Stato.

    15 Ottobre, 2017 - 14:41
  3. Luigi Accattoli

    Appalti randagi. La linea difensiva del manager Profiti, riaffermata ieri davanti alla Corte, è stata d’aver attuato con quel denaro un “investimento”, avendo concordato con il cardinale l’uso dell’appartamento per incontri finalizzati alla raccolta di fondi per l’Ospedale. Il dibattimento non ha appurato molto e più volte si è avuta l’impressione che la Corte non volesse allargare e approfondire, come invece sarebbe stato necessario per una vicenda di poca entità economica ma significativa di un sistema caratterizzato da “opacità e silenzi” e da una “pessima gestione del denaro pubblico” come ha detto nell’arringa il promotore di giustizia. A richieste di documenti riservati è stato opposto il segreto di Stato, nessun cardinale è stato interrogato. Non si è tentato alcun passo per fare chiarezza sul ruolo dell’impresa italiana – poi fallita – che ha eseguito i lavori. Ed era questa la faccia più interessante della questione: come vengono assegnati, gestiti, pagati gli appalti in Vaticano. Ci sono gare o si fa tutto nel retrobottega? Risulta per esempio che i lavori dell’appartamento Bertone sono stati pagati due volte e che Bandera che li ha eseguiti ha incassato 422.000 euro da Profìti per conto di Bertone e 367.000 euro dal Governatorato. C’è un altro luogo al mondo dove si procede così a chius’occhi?

    15 Ottobre, 2017 - 14:42
  4. Luigi Accattoli

    Il cardinale Bertone ha avuto la sfortuna di finire nei media per la fuga di documenti detta Vatilikeas 2. Immagino che un giorno si sia sfogato sulle grane dell’appartamento con l’amico Profìti, che era già stato suo collaboratore a Genova e quell’ottimo manager gli abbia detto: “Eminenza non c’è problema, ci penso io”. E nessuno ha avuto da dire mezza parola: così si era sempre fatto in Vaticano. In seguito il cardinale – per rimediare alla cattiva piega che la vicenda aveva preso, a motivo della fuga di notizie – restituisce 307.000 euro al Governatorato e fa una donazione riparatoria di 150.000 al Bambino Gesù: spende cioè in totale 457.000 euro. Dunque paga sia gli errori, sia i lavori. Ma questo poco interessa: io non ce l’ho con lui. Ci ho parlato tante volte e sempre è stato un gentiluomo. Interessa invece sapere: dove vanno le riforme del settore economico vaticano? Sotto Francesco i lavori si fanno con il sistema corruttivo di sempre o qualcosa sta cambiando? Perché non si è approfittato di questo processo per chiarire qualcosa?

    15 Ottobre, 2017 - 14:42
  5. Luigi Accattoli

    Aiutatemi a indagare. Mi occuperò della sorte delle riforme economiche vaticane – le più tribolate tra le riforme bergogliane – per la rivista “Il Regno”: chi ha elementi mi aiuti. Qui o in privato. Per e-mail intendo dire e non mentre faccio la doccia.

    15 Ottobre, 2017 - 14:42
  6. Victoria Boe

    Molto interessante quello che tu hai messo sul tappeto, Luigi.
    Meritorio che tu voglia approfondire.
    Grazie per la tua franchezza nel dire come stanno le cose.
    Immagino che qualche giornalista abbia scritto un libro su certe faccende del Vaticano. Forse Fittipaldi? Ma non sono sicura.

    15 Ottobre, 2017 - 17:09
  7. Luigi Accattoli

    Hai buona memoria Victoria Boe: dell’appartamento di Bertone parlò per primo Emiliano Fittipaldi nel volume “Avarizia. Le carte che svelano ricchezza, scandali e segreti della Chiesa di Francesco” (Feltrinelli 2015), nel capitolo 4: “I mercanti del tempio”. Oggi sappiamo molto di più. Ma non ancora ciò che conta. Se qualcuno dei visitatori ha elementi, me li dia.

    15 Ottobre, 2017 - 21:40
  8. «Senza Papa Francesco questo processo non ci sarebbe stato ma esso è stato condotto come se Francesco non ci fosse».

    «Meno male che Francesco c’è».

    15 Ottobre, 2017 - 21:44
  9. Federico Benedetti

    Ci sono centinaia di argomenti più interessanti, ma se lo scopo è l’apologetica…

    15 Ottobre, 2017 - 21:55
  10. Fabrizio Scarpino

    Caro Luigi.

    Una delucidazione per favore:
    per riforme economiche intendi quanto ruota attorno alla Segreteria per l’Economia o a una disciplina più giuridica come quella degli appalti e affidamento dei lavori?

    Grazie mille

    16 Ottobre, 2017 - 0:02
  11. Luigi Accattoli

    Fabrizio intendo l’intero settore dell’economia e della finanza che in teoria era stato affidato al Consiglio per l’Economia e alla Segreteria per l’Economia. Ma qualcosa o molto non ha funzionato. Non c’è ancora il coordinamento generale a cui si mirava, non ci sono i bilanci certificati che erano stati previsti, non ci sono i regolamenti attuativi delle novità affermate nei documenti di riforma. Il settore resiste alla semplificazione e ai controlli. Vorrei indagare su questo insieme. Tu hai un suggerimento?

    16 Ottobre, 2017 - 7:49
  12. Fabrizio Scarpino

    Caro Luigi.

    Penso, a mio modesto avviso, si debba partire dal libro di Nuzzi: Vaticano S.p.A.

    Molto interessante secondo me, (forse più ancora del libro di Nuzzi) anche il volume di Francesco Peloso: La banca del Papa, edito da Marsilio.

    Un abbraccio.

    Fabrizio

    16 Ottobre, 2017 - 12:33
  13. maria cristina venturi

    Oh poverino papa Francesco fra i lupi! Povera vittima imnocente!Quanti lupi circolano nela Chiesa, aho’ sembra di stare in una riserva del WWF.
    Anche,Benedetto disse pregate perche’non fugga davanti ai lupi.
    Mai che di questi lupi si faccia nome e cognome.
    I “lupi”son sempre gli altri.Quelli del partito avverso.

    Ma se e’tantofurbaccione come millanta di essere non puo’recitare anche laparte dell’agnello innocente sbranato dai lupi!Si decida:o recita laparte della volpe o recita quella dell’agnello ingenuo.

    16 Ottobre, 2017 - 14:11
  14. maria cristina venturi

    Ma forse mi sbaglio:lui puo’recitare tante parti,tante parti, la volpe furbacciona, l’agnello ingenuo sbranato dai lupi, il bonaccione cane pastore, tante, tante parti.
    Applauso!

    16 Ottobre, 2017 - 14:17
  15. maria cristina venturi

    Dimenticavo la parte che ha,recitato oggi davanti alla platea dell a FAO:quella del Pavone che fa la ruota.
    Applauso!
    Se davvero e’come dice Politi, Francesco in mezzo ai lupi, poveri lupi!Gli conviene darsela a gambe ai lupi!
    Un. animale cosi’favoloso volpe-agnello-cane-pavone
    I poveri lupi non l’hanno.mai visto!

    16 Ottobre, 2017 - 15:08
  16. Luigi Accattoli

    Maria Cristina Venturi che il Papa oggi sia andato alla Fao per fare il pavone è una tua affermazione mirata all’insulto senza alcun fondamento documentale o argomentativo. Ha la stessa base di altre tue affermazioni clamorose, cioè nessuna: di quando ti stracciasti le vesti perchè il Vaticano II non nomina mai Satana (e invece lo nomina almeno 14 volte), di quando lamentasti che Bergoglio non dice una parola per gli anziani (e invece ne parla sempre), che non tratta mai della risurrezione (e invece ne tratta continuamente), che in Africa neanche nominò Cristo (e invece la sua predicazione era tutta cristologica), di quando l’accusasti di nascondere la croce quando va dagli ebrei (e tutto si riduceva a un lembo fuori posto della mantellina), di quando imputasti al cardinale Kasper un’affermazione ereticale che non aveva mai fatto, formulandola tu e mettendola tra virgolette. Puoi continuare a fare affermazioni sul vuoto, ma vuote restano, e intese all’insulto. Nei commenti che seguono riporto due brani del drammatico discorso fatto oggi dal Papa, brani riguardanti il principio d’umanità che solo potrà salvarci dai flutti in arrivo, e così ognuno potrà misurare il valore delle tue parole.

    16 Ottobre, 2017 - 17:59
  17. Luigi Accattoli

    Principio d’umanità. Francesco alla Fao 1: Come fermare persone disposte a rischiare tutto, intere generazioni che possono scomparire perché mancano del pane quotidiano, o sono vittime di violenza o di mutamenti climatici? Si dirigono dove vedono una luce o percepiscono una speranza di vita. Non potranno essere fermate da barriere fisiche, economiche, legislative, ideologiche: solo una coerente applicazione del principio di umanità potrà farlo.

    16 Ottobre, 2017 - 18:00
  18. Luigi Accattoli

    Esclusione e vulnerabilità. Francesco alla Fao 2: E invece diminuisce l’aiuto pubblico allo sviluppo e le Istituzioni multilaterali vengono limitate nella loro attività, mentre si ricorre ad accordi bilaterali che subordinano la cooperazione al rispetto di agende e di alleanze particolari o, più semplicemente, ad una tranquillità momentanea. Al contrario, la gestione della mobilità umana richiede un’azione intergovernativa coordinata e sistematica, condotta secondo le norme internazionali esistenti e permeata da amore e intelligenza. Il suo obiettivo è un incontro di popoli che arricchisca tutti e generi unione e dialogo, e non esclusione e vulnerabilità.

    16 Ottobre, 2017 - 18:01
  19. Leopoldo Calò

    Prima una toccatina esitante, poi una spintarella, poi uno spintone, poi un pugno, poi un calcio, infine la mazza da baseball. Piccoli epigoni di “Al” Capone, ci siamo accorti con stupore che attraverso il Web si può insultare a sangue chiunque, anche quelli che credevamo intoccabili, senza subire nessuna conseguenza. E’ un gusto un po’ vigliacco che ci ha tutti contagiato.

    16 Ottobre, 2017 - 18:27
  20. maria cristina venturi

    Beh la ruota del pavone di solito e’assicurata
    quando si parla all’ONU, alla FAO ,organismo dell’ONU, baraccone burocratico che se desse i soldi che spende per i suoi funzionari ci sfamerebbe centinaia di villaggi africani.
    Ma a chi volete ancora dare ad intendere con l a vostra FAO?Ma non vi accorgete che la gente non ci crede piu a questi baracconi onusiani?
    Il p avone, lo dico e li ripeto, e colui che sul p alcoscenico dell’Onu, senza contraddittorio, con il pl auso di default, fa la sua bella arringa.Belle parole.
    Ripeto:conquello che spendono per gli stipendi dei funzionari del FAO ci sfamerebbero sai quanti bambini africani!Ma basta con questa demagogia ,con questa retorica.SOLO RETORICA.

    16 Ottobre, 2017 - 20:36
  21. maria cristina venturi

    Naturalmente nell’ ,intervento di Bergoglio alla Fao non mancava la puntatina “liberal”contro Trump, per la gio i a dei democratici americani.

    Ma chissa’perche nessuna puntatina contro Maduro, mentre in Venezuela la gente fa veramente la FAME.
    Questo papa, non mi vergogno di dirlo, e’ solo unpolitico, di bassissimo livello.
    La storia lo giudichera’.La REALTA’ gia’adesso lo giudica.

    16 Ottobre, 2017 - 20:48
  22. Amigoni p. Luigi

    Bravo Accattoli delle 17.59 e seguenti. Anche l’ospitalità di Accattoli e la serietà del suo impegno a favorire il “confronto” sono valori non negoziabili, da persone che lealmente sottoscrivono regole e un certo stile. Sono diventati invece, da gente con nome e cognome, valori insultabili a piacimento, a sangue, contro ogni verità e onestà. E “senza conseguenze”, purtroppo, come ben dice anche Calò, più sopra. Altro che rifugiarsi vigliaccamente negli “artigli di misericordia”. Questi sì (gli artigli, “a monti e a valli” di certo cattolicesimo) sono fuori dal “mondo cristiano”, cioè dalla realtà del vangelo, che è sfregiato da chi non mostra alcuno sforzo di carità e alcuna voglia di avvicinamento a minimi principi di umanità..

    16 Ottobre, 2017 - 21:13
  23. Clodine-Claudia Leo

    Sapevate che la FAO è la principale sostenitrice di alimenti geneticamente modificati? “Cibo buono cibo per tutti” . Magari, invero non è che uno slogan. In realtà quel cibo destinato a sfamare i poveri del pianeta, non solo non è idoneo allo scopo, ma è una risorsa che serve ad ingrassare l’ingranaggio dell’ industria biotecnologica e la FAO è coinvolta in questo gioco -per questo si è disfatta dei contadini dal comitato organizzatore e poi ha cercato di impedire la loro partecipazione alle conferenza che si tennero anni addietro- fino al collo.
    Ora, che il Papa sia in buonafede e probabilmente all’oscuro delle indecenze della FAO non lo escludo, anzi credo nelle sue buone intenzioni.
    Ma questo non fermerà i lestofanti immorali, indegni che vogliono far credere alla società civile che le colture geneticamente modificate nutrono il mondo e al contempo raffreddano il pianeta per l’uso industriale che se ne può fare. In realtà questi colossi transnazionali “biotech” cercano di brevettare la biodiversità del pianeta per i loro sporchi interessi essendo i profitti enormi , ma certamente non di garantire la sicurezza alimentare e la sovranità alimentare.Non solo la FAO lo sa ma appoggia le trasnazionali e affossa le tecnologie contadine, che dovrebbe invece sostenere, sviluppare, innovare.Non è questa la strada per porre fine alla fame e alla malnutrizione, questo è un crimine bello e buono.

    Veramente, a volte mi chiedo dove stiamo andando, l’umanità dove sta andando…

    16 Ottobre, 2017 - 21:20
  24. Luigi Accattoli

    Maria Cristina Venturi queste tue nuove affermazioni hanno la tua autorità di sempre, cioè di chi dice che il Concilio non nomina Satana e di chi afferma – sempre tu – che è verità di fede la dannazione dei bambini morti senza battesimo. L’autorità di chi costruisce una frase – come fosse un involtino – per condannare Kasper.

    L’autorità non è proporzionale alla bile.

    16 Ottobre, 2017 - 21:24
  25. Clodine-Claudia Leo

    Impera lo spirito dell’avere, del potere, del possedere cose e persone. Sono di più se ho di più. Sono di più se faccio di più. Sono di più se accumulo di più. L’oppresso sarà sempre più oppresso e più alienato, ed è qui che si evidenziano le crepe dei -seppur ammirevoli, per vari aspetti- tentativi di liberazione del nostro tempo. Ma come ci si libera di tali strutture socio-economiche oppressive e disumane. Quando ci troviamo dinnanzi a queste forme di potere e di peccato che lasciano depauperato l’essere umano, lo lasciano in balia di politiche beffarde e criminali. Viene da chiedersi “donde”, per dove?!
    E.Kant considerava fondamentali tre domande: cosa possiamo sperare, cosa io posso fare, cosa possiamo fare noi collettività per superare questa sensazione di angoscia, di impotenza, di insignificanza. L’unico sbocco è la fede che offre la libertà in Cristo: speranza della storia…

    16 Ottobre, 2017 - 21:43
  26. Andrea Salvi

    Commento a Leonardo Lugaresi:
    Non capire la battuta di Luigi Accattoli sul papa ha 2 possibili spiegazioni:
    – l’ennesima occasione premeditata per sparlare del papa
    – mancanza di perspicacia
    “Meno male che Leonardo Lugaresi c’e'”

    16 Ottobre, 2017 - 22:02
  27. Victoria Boe

    Le parole del Papa alla FAO riportate qui nel blog sono condivisibili al cento per cento. Le considero di grande saggezza, dettate da un’intelligenza illuminata dallo Spirito.
    Tutti abbiamo molto, proprio molto, da imparare da un uomo come lui. Ma certi cristiani di nome e non di fatto chiudono le orecchie a quel che dice. E ce ne sono tanti ancora.
    È chiaro che il Papa conosce molto bene quel che accade nel mondo e sa che la politica degli Stati è indirizzata esclusivamente a salvaguardare gli interessi di parte e non al bene di tutta l’umanità. Perché purtroppo è davvero così. Non ci vuole molto a capirlo, del resto. Ma Gesù Cristo non parlava per un gruppo ristretto di uomini. Il suo messaggio di fratellanza era universale, e tale resta; soprattutto per chi ha la pretesa di chiamarsi “cristiano”.
    Anche il Papa parla a tutti gli uomini; i suoi discorsi non sono rivolti solo ai cattolici. A lui stanno a cuore tutti gli uomini della Terra, verso i quali ha profondo rispetto e che considera tutti fratelli nel Signore Gesù. Invece, secondo certi cristiani cattolici, lui dovrebbe essere settario e lasciar perdere l’Umanità. Questi cattolici sbagliano e sono di scandalo nella Chiesa cristiana.

    16 Ottobre, 2017 - 22:30
  28. Victoria Boe

    Anche oggi Francesco ha fatto riferimento al clima, su cui chi è ignorante al massimo grado non vuol sentire ragioni.
    Anche oggi ha parlato,con determinazione e senza mezzi termini, della tragedia delle migrazioni. Non capìta, non accettata da chi nel proprio paese si sente al sicuro e guarda gli altri, visti come nemici odiosi, affogare nel mare affrontato nonostante il rischio di lasciarci la pelle.
    Francesco sente il DOVERE di denunciare situazioni di INGIUSTIZIA che hanno il marchio di fuoco di una colpa grave di fronte a Dio.
    Un cristiano che resti indifferente di fronte a pietose situazioni che i mass media ci mettono di fronte ogni giorno o che le sottovaluti, dovrebbe sapere che non è cristiano solo perché è stato battezzato o perché prega incessantemente o perché aspetta che Dio intervenga direttamente nelle vicende umane.
    La Provvidenza!! Non si riesce ancora a comprendere che affinché la Provvidenza intervenga, devono esserci uomini che diano forma alla Provvidenza. Non è astratta la Provvidenza, come molti ancora la vedono illogicamente.
    Quando si capirà che l’etica cristiana richiede responsabilità nei confronti dell’altro, qualsiasi “altro”? Ed è questo il “principio di umanità” di cui ha parlato papa Francesco. Un principio che per chi si dice autenticamente cristiano ha le sue radici nel Cristo stesso.

    16 Ottobre, 2017 - 22:31
  29. Victoria Boe

    “La storia lo giudichera’.La REALTA’ gia’adesso lo giudica.”

    Infatti la realtà lo giudica già adesso un grande Papa, un grande uomo.
    La qual cosa fa imbestialire i lefebvriani come lei, signora Venturi; lei che del Vangelo non ha capito niente di niente.

    16 Ottobre, 2017 - 23:23
  30. maria cristina venturi

    Victoria Boe: le rimando la frase , giusta, che Accattoli ha rivolto a me:
    l’autorita’non e’proporzionale alla bile.
    Anche nel suo caso, cara Victoria.

    17 Ottobre, 2017 - 9:20
  31. Victoria Boe

    Nessuna bile da parte mia, signora Venturi, solo la constatazione che molti cattolici, fra cui lei, proprio non riescono a digerire che la realtà ha già giudicato questo Papa per quello che è: un grande Papa.

    17 Ottobre, 2017 - 12:55
  32. Clodine-Claudia Leo

    Anche questa è storia…e la storia giudica, assolve o condanna.La storia è il tempo che vola, senza riparare al bene non fatto e senza allontanare il male che ancora si farà.

    17 Ottobre, 2017 - 20:05
  33. Luigi Accattoli

    Non è storia Claudia Leo: sono sassolini dalle scarpe di un ex gesuita. “Le parole degli ex non vanno prese troppo sul serio” scriveva qui, di quei sassetti, Luigi Franti alle ore 8.47 del 10 settembre 2014, perché quella tua scoperta è d’epoca: la postava Discepolo tre anni addietro. Tu e Discepolo combattete la stessa battaglia, ma lei è più sveglia nel fiutare vecchie scarpe e sassi da rilancio.

    17 Ottobre, 2017 - 22:24
  34. Clodine-Claudia Leo

    Il fatto è che preferisco navigare tra i libri . L’odore della carta mi inebria .
    Al contrario, confesso di non avere una grande dimestichezza col web ne’ mi addentro nei meandri più di tanto. Esigente con i primi per quanto di bocca buona con i secondi. Eh va beh. ..
    Però quella confessione la trovo tosta. ..

    18 Ottobre, 2017 - 0:11
  35. Beppe Zezza

    In merito al discorso del Papa alla FAO, sinceramente non comprendo il motivo per il quale il Papa ha “sposato” la teoria dei cambiamenti climatici di origine “antropica” . Che ci siano in atto dei cambiamenti climatici pare assodato, che l’origine principale sia dovuta all’uomo è invece controverso. Anche se la maggior parte degli scienziati si esprime in questo senso, l’accordo non è generalizzato e ci sono anche personaggi autorevoli che sono in disaccordo.
    Il caso GALILEO dovrebbe avere insegnato alla Chiesa di restare nel suo campo senza invadere quello altrui!
    E non è il caso di fidarsi di quello che dice la “maggioranza degli scienziati”: anche al tempo di Galileo la maggioranza era contro di lui!

    18 Ottobre, 2017 - 19:37
  36. Lorenzo Cuffini

    Lo si puo’ comprendere meglio leggendo il capitolo 1, paragrafi 23, 24 25 e 26 della Enciclica LAUDATO SI.
    Quanto al fatto che la Chiesa debba restare nel suo campo,ben, occupandosi del pianeta e dell’ambiente ci resta alla grande: peccherebbe anzi di omissione se, con le questioni colossali che incombono ( quali che siano le tesi che vogliamo sposare) facesse finta di niente e girasse la testa dall’altra parte.
    Non per nulla il Magistero degli ultimi tre papi si è occupato di questo argomento, a partire da Giovanni Paolo II( e senza scordare Paolo VI). Anche questa continuità si puo’ capire meglio in LAUDATO SI, capitolo I , paragrafi 4,5,6,7.

    18 Ottobre, 2017 - 20:15
  37. Beppe Zezza

    Rimanere nel suo campo vuole dire NON SPOSARE TESI SCIENTIFICHE – questo il senso del mio commento
    Le “question colossali che incombono ” sono delle TEORIE scientifiche.
    I cristiani sono chiamati ad avere fede in GESU’ CRISTO , non nella SCIENZA ( o meglio nelle teorie scientifiche ),
    È vero la Laudato si ha lo stesso problema: da’ per verità accertate quelle che sono SOLO delle teorie scientifiche.
    Nessuno dice – e neanche io – che il cristiano non si debba occupare ANCHE dell’ambiente.

    18 Ottobre, 2017 - 21:31
  38. Victoria Boe

    No, sig. Zezza, non si tratta “SOLO” di teorie. A lei piace parlare di teorie mentre è accertato che l’uomo ha contribuito, anche molto, a deteriorare il clima e l’ambiente in generale della Terra.
    Lei dice: “I cristiani sono chiamati ad avere fede in GESU’ CRISTO , non nella SCIENZA ( o meglio nelle teorie scientifiche ),…”
    A me invece sembra molto più opportuno dire che si può avere fede in Gesù Cristo senza prendere le distanze dalla Scienza, che avvicina alla conoscenza del mondo creato da Dio.
    D’altro canto, se è vero che Dio ha dato all’uomo l’intelligenza per addentrarsi sempre più profondamente nei misteri dell’Universo, non si vede perché debbano essere considerate così distanti le due sfere della scienza e della fede. A meno che non si ritenga che l’intelligenza dell’uomo non abbia senso. Ci sono scienziati che derivano la loro fede proprio dalle meraviglie del Creato, che in tutta evidenza non ha avuto origine dal nulla.
    Alcune di quelle che oggi vengono considerate “teorie”, in futuro possono essere ben più che teorie. Proprio come è avvenuto in passato col caso Galilei e come anche oggi avviene, per esempio, nel caso delle onde gravitazionali, ipotizzate tanti anni fa da Einstein, ed ora certissime, come ci dice anche la recentissima scoperta, vista e registrata dai telescopi terrestri e spaziali, dello scontro di due stelle di neutroni, con una scia di altre scoperte a cascata.
    Non si capisce, quindi, perché la Chiesa debba restare distante dal mondo della Scienza che nient’altro fa se non parlarci di una Creazione che fa parte di un disegno grandioso di Dio.
    E fu proprio Einstein a dire: “Non riesco a concepire un vero scienziato senza una fede profonda. La situazione può esprimersi con un’immagine: la scienza senza la religione è zoppa; la religione senza la scienza è cieca.”
    Mi chiedo che senso abbia marcare un confine netto fra Fede e Scienza quasi che la Scienza fosse nemica della Fede. Davvero non riesco a capirlo.

    19 Ottobre, 2017 - 0:24
  39. Lorenzo Cuffini

    Le “questioni colossali” che incombono, caro Beppe, sono dati di fatto.
    Le teorie scientifiche sono quelle che le spiegano, o cercano di farlo.
    Ma non rimuovono di un ette i problemi incombenti che abbiamo sotto il naso e davanti all’orizzonte :non tanto nostro, siamo ormai prossimi alla scadenza, quanto dei nostri figli & nipoti.
    Ora, come riconosciuto nel paragrafo 23 della Laudato, “L’umanità è chiamata a prendere coscienza della necessità di cambiamenti di stili di vita,di produzione e di consumo, per combattere questo riscaldamento o, almeno, le cause umane che lo producono o lo accentuano. ” Se anche le cause di fondo fossero “quali il vulcanismo, le variazioni dell’orbita e dell’asse terrestre, il ciclo solare”, è evidente che i comportamenti dissennati tenuti in campo ambientale restano, e , comunque, vanno indicati, stigmatizzati e possibilmente corretti. Se uno va a leggersi i paragrafi 20 e 21, per esempio, si trova davanti alla descrizione della realtà così come è, che,in quanto tale, non è “teoria scientifica”, ma dato di fatto.
    Se vuoi ritiro l’espressione ” questione colossali”. Mi viene difficile però trovarne un’altra che esprima la natura dei problemi indicati in quei due paragrafi.

    19 Ottobre, 2017 - 9:47

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