Bravissimo padre Sorge: in un lapsus il suo Vangelo

Sono a Milano per la presentazione – all’Auditorium San Fedele – del libro autobiografico e altro di padre Bartolomeo Sorge appena pubblicato da Mondadori con il titolo LA TRAVERSATA. LA CHIESA DAL CONCILIO VATICANO II A OGGI (212 pagine, 18,50 euro). Parliamo Marco Vergottini, Marco Garzonio e io. Ma soprattutto parla il padre Bartolomeo, ottant’anni combattivi, che frequento da quarant’anni e che stasera mi ha catturato con un lapsus. Ha rievocato – tra l’altro – un incontro con il presidente Pertini che gli narrò della sua ammirazione per Giovanni Paolo II, che aveva invitato a pranzo nella tenuta di Castel Porziano, e che l’aveva “colpito” perchè – parole di Pertini – “non ha cercato di convertirmi”. “Santità, io seguo sempre la mia coscienza” aveva detto il presidente. Giovanni Paolo: “Segua sempre la sua coscienza, perchè la coscienza è Trascendenza”. Pertini a Sorge: “Sapesse, padre, quante volte faccio meditazione su queste parole del papa!” Nel libro l’episodio è alle pagine 88s e lì è detto che Pertini – che aveva invitato il padre Sorge al Quirinale – arriva a tavola in ritardo per essere stato a “rendere omaggio alle spoglie di un maresciallo dei carabinieri ucciso dalle Brigate Rosse”. Ma al mio caro Bartolomeo live sfugge un lapsus impagabile: “perchè era stato a venerare la salma di un brigadiere ucciso dai terroristi”. Bravo Bartolomeo: sono martiri della giustizia, gli uccisi dal terrorismo e dunque è giusto venerarli.

16 Comments

  1. Luigi Accattoli

    [Segue dal post] Nella TRAVERSATA di padre Sorge ci sono 14 foto e due riguardano la scorta che egli ebbe nella “trincea di Palermo” tra il 1987 e il 1994. In una il padre ha alle spalle due poliziotti con le mitragliette e gli occhiali neri che più siculi non si può, mentre nell’altra è con Agostino Catalano, il capo della sua scorta, che poi morirà con Paolo Borsellino nell’attentato di via D’Amelio (19 luglio 1992). Il libro di Sorge tiene d’occhio il mondo, non è una storia di Vatiucano e di Cei. A pagina 91 elenca i problemi “planetari” che non ci lasciano dormire – “L’equilibrio ecologico, la difesa della salute, la lotta alla criminalità organizzata, alla droga, alla fame e alla povertà del Sud del mondo, la costruzione della pace” – e conclude: “O ci impegniamo tutti insieme o soccomberemo tutti insieme“.

    28 Aprile, 2010 - 23:00
  2. FABRICIANUS

    Leggerò sicuramente “LA TRAVERSATA” di padre Sorge, che ho sempre apprezzato come editorialista e direttore(ora emerito) di “Aggiornamenti Sociali”. Grazie mille Luigi, per la segnalazione.
    Purtroppo non mi è stato possibile essere presente all’ Auditorium San Fedele. Mi è spiaciuto molto…..sarà per la prossima. Un abbraccio!

    Un caro saluto a tutti!!

    P.S. Permettetemi un saluto speciale all’amico Roberto55 e un breve off-topic: la nostra INTER è in finale di Coppa dei Campioni!!!!!!!!!

    28 Aprile, 2010 - 23:26
  3. FABRICIANUS

    Più che della segnalazione del libro, di cui sapevo della presentazione, era più giusto ringraziare da parte mia Luigi, per l’approfondimento sul libro di padre Sorge, e per il racconto del lapsus evangelico del sacerdote Gesuita.

    Ciao a tutti.

    28 Aprile, 2010 - 23:35
  4. roberto 55

    TI ABBRACCIO, FABRICIANUS !
    TI ABBRACCIO, PRINCIPESSA !
    UN BACIO A TUTTI !

    Roberto 55

    28 Aprile, 2010 - 23:47
  5. Abbracci anche a voi due Interisti sfegatati! sono contenta per voi, ora speriamo che la vinciate, la coppa dei campioni!…
    Saluti a tutti

    29 Aprile, 2010 - 1:20
  6. Francesco73

    Ho in canna La Traversata da un mesetto, ma prima debbo finire il libro su Ciancimino scritto dal figlio, “Don Vito”.

    29 Aprile, 2010 - 9:38
  7. Leopoldo

    Ammirate i Testimoni di Geova perché, bravi loro, vanno casa per casa a convertire la gente e poi vi entusiasmate per il fatto che Giovanni Paolo II non cerca di convertire Sandro Pertini. Considerate necessaria la mediazione di un uomo, il prete, per poter stabilire un contatto addirittura materiale con Dio e vi piace pensare che la coscienza, di per sé, sia Trascendenza (addirittura con la T maiuscola). Quanto ai martiri, diciamo che il concetto si è molto ampliato in questi ultimi anni, considerato che perfino soldati professionisti, addestrati ad uccidere, armati fino ai denti e utilizzati in guerre offensive vengono considerati martiri. Molto meglio l’omaggio alle spoglie di un uomo morto nel compimento del proprio dovere (parlo del carabiniere, a cui vanno, sia chiaro, tutto il mio rispetto a la mia ammirazione) che la venerazione di un “martire”.

    29 Aprile, 2010 - 12:07
  8. Leonardo

    «Ho in canna La Traversata da un mesetto, ma prima debbo finire il libro su Ciancimino scritto dal figlio, “Don Vito”».

    Secondo me ti vuoi male.

    «Ammirate i Testimoni di Geova».

    Le sarà sembrato.

    29 Aprile, 2010 - 14:52
  9. discepolo

    Caro Luigi, ero alla presentazione del libro di Padre Sorge.
    (volevo anche presentarmi e salutarti, così, per farmi conoscere, ma la timidezza ha prevalso).
    Non avevo mai visto di persona Padre Sorge ne’ sentito parlare, chissà come l’idea che mi ero fatta di lui era completamente diversa dalla realtà.
    Mi hanno colpito due cose la sua gentilezza di modi e moderazione nel parlare e il suo sense of humour . Su Pertini è stato commovente anche la descizione della cena a tu per tu col Presidente della Repubblica, una pastasciutta, una fettina di carne e due budini due per dessert…”mi sentivo proprio in famiglia.. una cena in famiglia”
    E poi mi ha colpito la sua frase sull’ottimismo. Non posso che essere ottimista perchè ho la fede , ha detto quasi scusandosi del suo non -catastrofismo che va così di moda in certi cattolici di oggi

    MC

    29 Aprile, 2010 - 16:52
  10. Ottimismo.
    Mi sono trovato a professare ottimismo per le stesse ragioni in un incontro a Bologna e ho trovato un inaspettato – ma non poi troppo – sostenitore in Stefano Zamagni, noto economista.
    Due laici che professavano di essere degli inguaribili ottimisti per ragioni di fede!
    Altro episodio che mi ha colpito. Mi hanno raccontato di giovani di una parrocchia di periferia abituati al vecchio cappellano sempre in clergyman, che non sopportano che il nuovo cappellano nasconda la croce all’entrata in pizzeria.
    Forse allora sono i laici ad avere capito che nascondersi non porta a nulla, ma che se lo fa il clero porta solo sconforto e cattivo esempio.
    Eppure mi ricordavo un assistente di ACI che un tempo diceva che avrebbe voluto che anche i laici portassero un qualche segno di riconoscimento pubblico. Beh, con tutte le cautele e il buon gusto, io sono ancora d’accordo con lui.

    29 Aprile, 2010 - 17:56
  11. Luigi Accattoli

    Discepolo mi sarebbe piaciuto conoscerti – e sono contento di essere stato causa di un tuo approccio al padre Bartolomeo. Conoscendolo da sempre condivio le tue prime impressioni: egli è così. Avevi notato il lapsus sul maresciallo dei carabinieri?

    29 Aprile, 2010 - 18:55
  12. discepolo

    No , non l’avevo notato, non avendo ancora letto il suo libro.
    Ma il suo modo di parlare , di gestire, la sua semplicità , mi è piaciuta infinitamente.
    Mi aspettavo di sentire un intellettuale colto e supponente , come in genere gli scrittori che parlano dei loro libri, e invece ho incontrato un uomo con una ricchezza interiore commovente .
    come è vero che conoscere di persona le persone di cui leggiamo i libri o gli scritti può riservare delle belle sorprese!
    MC

    29 Aprile, 2010 - 21:58
  13. Francesco73

    Ho conosciuto Padre Sorge nel’94, durante la campagna elettorale per le politiche.
    Con la scusa di un incontro parrocchiale all’Eur, venne a dare una mano al candidato del Partito Popolare, allora ancora unito e per il quale anche io – ventenne volenteroso – mi battevo.
    Successivamente, quando quell’esperienza fini’ in modo traumatico, fui deluso dal suo schierarsi convintamente per una parte.
    Mi sembrava che gli uomini di Chiesa avessero un altro compito, il servizio dell’unità possibile, non la scelta di campo.
    Allo stesso modo, non mi ha mai molto convinto il suo schierarsi a sinistra, in una sinistra politica, culturale ed ecclesiale.
    Però ne riconosco la grandezza di statura, l’interesse, la rettitudine, e questo va ben oltre alcune differenze di opinione, fatta salva anche l’infinita distanza di cultura e sapienza che ci separa.
    Qualche mese fa me lo sono ritrovato a fianco in metropolitana a Milano e poi sul treno per Roma.
    Aveva uno zaino a spalla e un basco, ero incerto che fosse lui.
    Solo dopo l’ho riconosciuto e abbiamo un pò parlato.

    29 Aprile, 2010 - 22:18
  14. lycopodium

    “Forse allora sono i laici ad avere capito che nascondersi non porta a nulla, ma che se lo fa il clero porta solo sconforto e cattivo esempio”.

    Grandissimo Canelli!

    30 Aprile, 2010 - 7:12
  15. discepolo

    “mi sembrava che gli uomini di chiesa avessero un altro compito il servizio dell’unità possibile non la scelta di campo”
    sono ancora una volta d’accordo con Francesco73.
    e questo per me vale per tutti, a destra come a sinistra, per Don Baget Bozzo
    come per padre Sorge.
    ma, comunque sia, ho simpatia per chi ha onestà intellettuale, qualunque siano le sue idee, e posso capire che anche un uomo di Chiesa possa fare
    “una scelta di campo”. magari si può non condividere la sua scelta di campo, ma la passione politica, se è onesta cioè se non è idolatria del potere, è segno di interesse al bene comune.
    sei d’accordo Francesco?
    MC

    30 Aprile, 2010 - 19:47
  16. nicolacs

    LA TRAVERSATA di Padre Sorge.
    A proposito della Chiesa dal Concilio Vaticano II a oggi.
    Leggerò LA TRAVERSATA di Padre Sorge, anche se non mi aspetto molto di significativamente nuovo, tenuto conto del necessario equilibrio che un alto prelato, inserito nella Gerarchia, deve necessariamente mostrare. La struttura dell’attuale Chiesa Cattolica è tale che per poter esprimere opinioni divergenti rispetto alla dottrina ufficiale e al suo modo di essere ed operare c’è solo una sede : IL CONCILIO. Da più parti viene auspicato l’avvento di un CONCILIO VATICANO III che possa portare a una rigenerata spiritualità e universalità della Chiesa. Sandro Magister, in contrapposizione a quanto espresso dal teologo Mancuso su L’Espresso del 29 aprile 2010 ( Colloquio con Vito Mancuso di Daniela Minerva), evidenzia nella pagina successiva l’inutilità di un nuovo Concilio, che può risultare addirittura dannoso per la stessa unità della Chiesa, ipotizzando una “utopia spiritualistica che si risolve in anarchia”.
    Mi piacerebbe conoscere il suo pensiero sull’argomento, considerato che la fonte evangelica e il messaggio cristiano sono temi di suo particolare interesse.
    Grazie
    n.giuliani

    6 Maggio, 2010 - 11:50

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