Su un muro di Torino: “Meno valori più lavori”

A Torino in via Maria Ausiliatrice, superato l’istituto Cottolengo e anche l’Opera Pia Barolo, ti imbatti in questa scritta murale: – valori + lavori. Che vorrà dire? Forse un equivalente del vecchio “più case meno chiese” che abbondava per le vie di Roma anni addietro? Una ricerca con Google mi ha confuso ancora di più segnalandomi il motto “più valori, meno infrastrutture” proposto tre mesi addietro dal sindaco di Parma a proposito di una “partita da vincere basandosi più su valori immateriali e risorse civiche che su strutture e infrastrutture”. Si accettano aiuti a capire. [Segue nel primo commento]

13 Comments

  1. Luigi Accattoli

    [Segue dal post] La scritta torinese mi è stata segnalata dal visitatore del blog il moralista con questa e-mail: Caro Luigi, torno con mia moglie da un pellegrinaggio che ci ha condotti di fronte alla Sindone. Un’esperienza bella, anche per la Chiesa (comunità) che abbiamo trovato e che ci ha accolto (quella del seminario minore che si fa conoscere con il blog http://www.iltesoro.org). La scritta che ti ho segnalato l’abbiamo vista andando a fare visita al corpo di don Bosco. Sono troppo giovane per capire se si tratta di un vecchio slogan del ‘68 o del ‘77. Rilevo solo che il quartiere lì intorno è quello “multietnico” di Torino, vicino a Porta Palazzo. Un carissimo saluto.

    27 Aprile, 2010 - 18:58
  2. Segnalo un segnale contrario: Michele Nicoletti, segretario PD del Trentino scrive cose di questo genere:
    “È in quest’ora che il pensiero democratico ha bisogno di tutte le energie spirituali di cui può disporre. Non deve costringere le persone a mettere tra parentesi le proprie energie spirituali, ma deve riuscire a esaltarle e a comporle in un quadro comune.”
    E un commentatore del Guardian, Andrew Brown:
    “… even though most citizens have no strong ideological commitments of any sort, when they do they care more about their religious commitments than their political ones.
    … societies can’t work purely on compulsion. They need large-scale, co-ordinated voluntary action. … And you can’t have large-scale co-ordinated voluntary action without faith: a combination of self-discipline and hope in an uncertain future state.”
    I testi integrale e i link sul mio blog, volendo.

    28 Aprile, 2010 - 8:35
  3. partecipo al mio “momento di gloria” aggiungendo che in effetti la sensazione è che la matrice sia la stessa di chi scriveva “più case meno chiese”…

    lascio un dubbio davvero amletico… se l’epigrafe allude a certi ripetuti pistolotti “teorici”, spesso da parte di credenti se non di prelati, come mai questi ultimi non sono riusciti a comunicare al “popolo” che “in teoria” a + valori (quali esattamente, peraltro?) dovrebbero corrispondere, in una società che si pensa al futuro, anche “+ lavori”?

    Mistero…..

    28 Aprile, 2010 - 9:22
  4. discepolo

    Questa scritta mi ricorda il motto della compianta Suor Enrica, mia professoressa al liceo , ” fatti e non parole”.
    la stessa suora traduceva a modo suo il motto benedettino “ora et labora”
    con un milanesissimo “e ORA lavora!” (era il tempo del liceo in cui noi ragazzi ci perdevamo in oziose e sognanti conversazioni sui massimi sistemi, e non lavoravamo affatto .. che bei tempi! 🙂
    MC

    28 Aprile, 2010 - 10:50
  5. Francesco73

    La scritta penso voglia dire: meno chiacchiere e predicozzi, più testimonianze interessanti, concrete e di potenza implicita e squassante.
    Proporrei inoltre che ogni cattolico – consacrato o laico – che pronuncia la parola “valori” sia tassato di Euro 10 per ogni volta.
    Come cattolico della domenica, mai sono stato attratto da quel sostantivo plurale, coinvolgendomi piuttosto per :
    “Cristo”, “amicizia”, “croce”, “seguimi”, “sfida”, “coraggio”, “rovesciare”, “mi ami più di costoro?”, “Tu sai tutto”, “alzatevi e andiamo”, “sonno dei discepoli”, “passione”, “resurrezione”, “redenzione”, “riconciliazione”, “chiedere perdono”, “solidarnosc” (e non l’italiota e melensa “solidarietà”), “popolo”, “curiosità”…
    “Valori” è una minestrina buona per le professoresse veltroniane.

    28 Aprile, 2010 - 11:32
  6. Marcello

    Ogni volta che sento parlare di “valori” (soprattutto in discussioni politiche), mi irrigidisco e mi insospettisco. Ci vedo sempre un miscuglio di ipocrisia e ‘captatio benevolentiae’… ma so che il mio è un malizioso pregiudizio.

    Mi auguro, quindi, che quel “+ lavori e – valori” sia un’ironica presa in giro di questa politica con parodia del celebre “+ case e – chiese”.

    Se non fosse ironica, ci sarebbe proprio da dire: “non ci sono più i valori di una volta”.

    28 Aprile, 2010 - 11:55
  7. discepolo

    Beh , a Milano, la scritta di Torino è messa in pratica. In occasione del 1 maggio molti negozi rimarranno aperti.
    Su questo c’è chi non è d’accordo. La Curia per esempio. “Giusto celebrare il riposo dal lavoro”. Don Ciccone dice : Il riposo è un momento importante per l’uomo ” ( Non so chi sia Don Ciccone ma approvo quel che dice ! 🙂
    La Conferesercenti a sua volta dice ” NOn vogliamo in nessun modo sminuire il Valore della Festa dei lavoratori”
    a proposito di Milano, oggi pomeriggio LUigi Accattoli è qui da noi, All’Auditorium S. Fedele per la presentazione del libro di Padre Bartolomeo . Sorge
    spero di poterci essere (lavoro permettendo)
    MC

    28 Aprile, 2010 - 13:30
  8. discepolo

    Sono d’accordo con quello che dice Francesco73
    aggiungerei un multa ulteriore ( altri 10 euro9 per chi pronuncia l’orrenda frase ” valori non negoziabili” , sottintendendo cosi’ che possano esistere anche valori “negoziabili” ( e quali sono? e “negoziabili” in cambio di cosa?)

    28 Aprile, 2010 - 13:38
  9. Nino

    @discepolo
    mi pare che la frase sia : “principio/i non negoziabile/i”.

    Non capisco certi assiomi e non mi ci adeguo, “per principio”.

    28 Aprile, 2010 - 17:07
  10. roberto 55

    Beh, il lavoro è un valore: o no ?
    E, forse, è pure “negoziabile” (sotto la forma dello stipendio corrisposto ai lavoratori): o no ?

    Buona serata a tutti !

    Roberto 55

    28 Aprile, 2010 - 20:02
  11. Luigi Accattoli

    Francesco73 a quest’ora quella che mi coinvolge di più – tra le tue ottime proposte – è il “sonno dei discepoli”.

    28 Aprile, 2010 - 22:29
  12. quando capita che sono d’accordo con Francesco73, lo devo scrivere, oh!

    ps. non potremmo fare una mini-moratoria anche sull’abuso dell’espressione “principi non negoziabili”, visto che ci siamo? 😉

    29 Aprile, 2010 - 11:52

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