Benedetto e il fondamentalismo cristiano

«Ci sono patologie della religione che sono assai pericolose e che rendono necessario considerare la luce divina della ragione come un organo di controllo, dal quale la religione deve costantemente lasciarsi purificare e regolamentare»: così parlò una volta il cardinale Ratzinger in dialogo con Juergen Habermas. In altra occasione, parlando con Ernesto Galli Della Loggia, Ratzinger tornò a porre in una relazione positiva cristianesimo e illuminismo: «L’Europa deve difendere la razionalità e su questo punto anche noi credenti dobbiamo essere grati al contributo dei laici, dell’illuminismo, che deve rimanere una spina nella nostra carne. Ma anche i laici devono accettare la spina nella loro carne, cioè la forza fondante della religione cristiana per l’Europa». Partendo da queste affermazioni, elaboro una mia supponente interpretazione dell’appello papale di domenica riguardante la mattanza norvegese: vedila in un articolo pubblicato ieri da Liberal con il titolo Ratzinger e il fantasma. Il fantasma è quello del fondamentalismo cristiano.

130 Comments

  1. Leggo l’articolo in Liberal.

    Approfondimento pacato e iteressantissimo.

    Peccato che non mi torna ….
    con i nemici che Ratzinger continuamente addita,
    e che oggi vengono mutuati nella lotta politica,
    di certa parte politica, almeno in Italia.

    27 Luglio, 2011 - 7:37
  2. mattlar

    Grazie Luigi per l’equilibrio e la sobrietà con cui plachi l’impetuosità di alcuni miei pensieri.
    Credo che il rischio di affermare la fede senza il vaglio della ragione contenga sempre il rischio che le cose sfuggano di mano. E’ innegabile che nessuno di noi che annunciamo la fede abbia l’intenzione di creare mostri, ma la parola non misurata, affidata e priva di interne contromisure contiene ontologicamente anche questi rischi.

    27 Luglio, 2011 - 8:00
  3. mattlar

    Anche perché l’annuncio, sganciato dalla ragione e – aggiungerei – dalla comunione, cioè dall’esigenza di verificarlo insieme ad altri, provoca una certa ebrezza, che pare libertà e invece è arbitrio. E l’arbitrio ha il suo terribile fascino.
    In nome dell’amore si possono compiere i peggiori misfatti.

    27 Luglio, 2011 - 8:03
  4. mattlar

    (chiaramente sottolineo “si possono” e preciso che questo avviene nella versione distorta dell’amore, sopra indicata, cioè nel nome dell’amore sregolato).
    Si tratta del solito giochino del divisore che si ammanta di bene per affermare il male. E’ evidente che le due cose non hanno nulla da condividere ma il fatto oggettivo è che c’è la possibilità di fare molto male pensando di affermare il bene e che questo avviene ed è avvenuto nel caso di questi giorni.

    27 Luglio, 2011 - 8:06
  5. marta09

    Credo che il pericolo stia soprattutto nel tipo di fede di cui stiamo parlando.

    Esiste
    *una fede nel proprio “credo”=ovvero una “fede” nella propria ragione
    ed esiste
    *una Fede che Virtù Teologale, un dono che è e rimane di Dio, caratteristica di Dio e che difende una ragione universale propensa al bene comune senza estremi rimedi.

    La prima produce inevitabilmente fondamentalismo/fanatismo/integralismo ecc. come ogni altro “credo” umano;
    la seconda è esattamente l’antidoto al veleno della prima, al rischio che la Fede venga sbriciolata in fede (con la “f” minuscola).

    Nel primo caso la ragione motiva ogni tipo di scelta, possibilmente la più divinizzante, possibilmente per far cadere su di sé una speciale investitura divina per “sistemare le cose”
    Nel secondo caso la ragione ha la funzione dubitativa (soprattutto su sè stessi), una specie di freno (che è ancora “dono dello Spirito Santo” sui deliri che la mente umana può partorire ( e con più una mente è brillante, attiva, con più il rischio aumenta per una sorta di superiorità sulla massa umana).

    Sto pensando a Santa Caterina da Siena dove la Fede ha sviluppato in lei una “ragione” tale che nessuno le si poteva opporre.

    La “ragione” di cui parla il Papa non è solo un’attività del cervello umano, ma è un dono che si chiama INTELLETTO e come dono non è proprio, ma è stato dato in custodia.

    Infastidisce da morire l’idea che l’intelligenza non è propria ed il bene dell’intelletto non è “fatto” con la nostra bravura, ma così è.

    Credo che la parola “Illuminismo” – allora – non sia solamente un riferirsi ad un periodo storico, ma sia soprattutto un evento da tutti supplicato di essere illuminati.
    E questa “illuminazione” esiste stando a molti santi che non erano “cime” di intelligenza o gente accademicamente qualificata.

    27 Luglio, 2011 - 8:18
  6. mattlar

    Marta09 quello che dici è affascinante e convincente. Mi piace la rappresentazione del freno interiore. Nel caso in cui la fede assuma le sembianze di dubbio (direi, di mistero) è senz’altro così. Oggi, in contrasto con questa modalità, la vedo affermata spesso come certezza, peraltro in versioni dogmaticamente e dottrinariamente perfette. E questo mi spaventa.
    Senza poi dimenticare che la fede acquisita nell’incontro con il mistero può comunque scivolare e degenerare.
    La illuministica fede nella ragione è senza dubbio fallace, ma questo non può farci affermare che la ragione – dono di Dio – sia un male.

    27 Luglio, 2011 - 8:29
  7. marta09

    Caro Mattlar, esiste anche una ragione naturale che non è certo illuminata e che tende all’affermazione di sè e del sè sull’altro.
    Tutto ciò che siamo non è obbligatoriamente negativo, ma neppure positivo al 100%: ci sono troppe variabili che confondono e ciò che salva è la coscienza che ho sempre inteso come co-scienza: scienza umana (naturale) e divina congiunte.

    Credo sia questa la grande scommessa di Dio su di noi, la Sua Fede in noi … Un rischio incredibile (e se ne vedono gli effetti) che Dio corre e solo per amore.

    27 Luglio, 2011 - 9:49
  8. marta09

    Ah, dimenticavo, la perfezione dogmatica e dottrinale è sempre in divenire, ma noi l’abbiamo sempre considerata definitiva per poi – immancabilmente – ricrederci.
    Abbiamo bisogno di “paletti”, di “punti fermi”, di limiti definiti: la nostra condizione primordiale di animali ce ne crea l’esigenza.

    Esiste però una sola dottrina che è quella del Vangelo, una Legge 8che è sempre il Vangelo) e che – guarda caso – non teme integralismi e fondamentalismi in quanto in nessun caso potrebbe fare del male al prossimo, neppure in caso di fanatismo sfrenato.

    27 Luglio, 2011 - 9:56
  9. Luigi Accattoli

    Ecco un brano – dal libro-intervista Il sale della terra (San Paolo editore, 1997) – del Cardinale Ratzinger sul fondamentalismo cristiano che cercavo quando ho scritto l’articolo per LIBERAL linkato nel post ma che ho rintracciato solo ora:

    “L’elemento comune tra le molte e diverse correnti, che vengono definite fondamentaliste, è la ricerca di sicurezza e semplicità della fede. Non si tratta, di per sé, di qualcosa di negativo, dato che, in definitiva, la fede — come ci ripete spesso il Nuovo Testamento — è destinata proprio ai semplici e ai piccoli, che possono vivere senza complicate sottigliezze accademiche. Se oggi invece è glorificata la vita condotta nell’accettazione di questa insicurezza, mentre la fede, in quanto scoperta della verità, è considerata sospetta, di certo non è comunque questo il genere di vita a cui la Bibbia desidera condurci. La ricerca di sicurezza e di semplicità diventa pericolosa solo quando porta al fanatismo e alla grettezza spirituale. Se poi si sospetta della ragione, allora anche la fede è falsificata e resa come una sorta di ideologia faziosa, che non ha più nulla a che fare con il fiducioso abbandono nel Dio vivo, in quanto fondamento originario della nostra vita e della nostra ragione. Sorgono allora delle forme patologiche di religiosità, come la ricerca di apparizioni, di rivelazioni dall’Aldilà e molte altre cose simili. Ma invece che continuare a battere sul fondamentalismo, continuamente richiamato, i teologi dovrebbero riflettere e chiedersi quanto loro stessi siano responsabili del fatto che sempre più persone cerchino rifugio in forme religiose limitate o malate. Quando si offrono solo domande e non si mostra alcuna via positiva alla fede, fughe di questo genere diventano inevitabili”.

    27 Luglio, 2011 - 11:00
  10. Marco

    Quindi è colpa di chi onestamente riconosce di non avere risposte.
    Bella fiducia nella razionalità!
    Parole, parole, parole…

    27 Luglio, 2011 - 11:06
  11. lycopodium

    Ratzinger, parlando dei teologi, sapeva bene di cosa e di chi stava parlando.
    Non per nulla ha mollato di brutto Concilium, per fondare Communio.

    27 Luglio, 2011 - 11:08
  12. Alla fine è colpa dei suoi colleghi teologi.

    Un teologo che dice cosa gli altri teologi devono pensare.

    Nel 1997 a 70anni non era poi molto diverso dall’attuale 84enne.

    Tutto passa,
    è questione di tempo.

    27 Luglio, 2011 - 11:37
  13. Luigi Accattoli

    Sui CRISTIANi FONDAMENTALISTI ecco il parere di Massimo Introvigne nell’articolo I CRISTIANI NON C’ENTRANO AFFATTO pubblicato l’altro ieri da La bussola quotidiana:

    L’espressione “cristiano fondamentalista” ha un significato preciso. Risale alla pubblicazione negli Stati Uniti tra il 1910 e il 1915degli opuscoli The Fundamentals, una critica militante delle teologie protestanti liberali, del metodo storico-critico nell’interpretazione della Bibbia e dell’evoluzionismo biologico. Un fondamentalista è un protestante – di solito, tra l’altro, molto anticattolico – che insiste sull’interpretazione letterale e tradizionale della Bibbia, rifiutando qualunque approccio ermeneutico che tenga conto delle scienze umane moderne, e da questa interpretazione deduce principi teologici e morali ultraconservatori. Anders Behring Breivik non è un fondamentalista.

    27 Luglio, 2011 - 11:41
  14. Luigi Accattoli

    È veramente sfortunato che la polizia norvegese, subito ripresa dai media di tutto il mondo, abbia inizialmente presentato l’attentatore, Anders Behring Breivik, come un cristiano fondamentalista, e che in Italia alcuni media lo abbiano definito perfino – falsamente – un cattolico“: così Introvigne nell’articolo da me linkato nel commento precedente.

    27 Luglio, 2011 - 11:43
  15. lycopodium

    La rivista internazionale di teologia “Communio” fu fondata da J. Ratzinger, H.H. von Balthasar e H. de Lubac nel 1972.
    Se la matematica non è un’opinione teologica, a quell’epoca l’attuale papa aveva 45 anni.
    Il suo giudizio severo sulla teologia concilium-like data già da allora.

    27 Luglio, 2011 - 12:34
  16. fiorenza

    La “teologia concilium-like”! Memorabile.

    27 Luglio, 2011 - 12:54
  17. Alexandros

    Scusate ma c’è qualcosa che non mi torna.
    Chi ha manifestato contrarietà all’ingresso della Turchia in Europa, temendone un’influenza islamizzante?
    Chi ha scelto di far battezzare in San Pietro Magdi Allam, per dare un segnale di forza?
    Chi ha ricevuto in udienza privata Oriana Fallaci?
    Chi ha incoraggiato il pensiero dei vari teocon e atei devoti?
    Chi continuamente rimprovera alla civiltà occidentale di essere decadente e apostata?
    Chi ha dimostrato ostilità all’illuminismo e alle scienze?
    Mi pare che nella Chiesa ultimamente si sia fatto molto per alimentare la paura.

    27 Luglio, 2011 - 14:54
  18. Marco

    Bravo Alexandros.
    Meno male che c’è qualcuno che la pensa come me ma a differenza mia è capace di restare calmo.
    Hai evidenziato senza sconti buonisti, con tono rispettoso ma deciso le pesanti contraddizioni del pensiero ratzingeriano.

    Grazie!

    PS: resta da chiarire cosa possono fare quelli come noi. Io per ora ho scelto la via del silenzio, almeno nelle occasioni di dibattiti pubblici e ufficiali in cui sono presenti radicali o atei.
    In occasioni interne invece ho cominciato a smascherare le contraddizioni e le manipolazioni dei vari Ognibene-Bellaspiga-Morresi-Roccella-Buttiglione…
    Deve partire un sussulto interno, un’opposizione a muso duro.
    Basta con il cerchiobottismo.

    27 Luglio, 2011 - 15:11
  19. lycopodium

    Uhm, per avere buone risposte bisogna porre buone domande. Ripassare dal via, prego…

    27 Luglio, 2011 - 15:12
  20. Marilisa

    Sembra strano che le religioni presentino la patologia del fondamentalismo, ancora più strano che si debba parlare in questi termini della religione cristiana. Eppure è così. L’intransigenza estrema in qualsiasi religione è un’ aberrazione, la definirei una vera e propria deviazione, una “patologia” appunto, perché la rigidezza esula dall’equilibrio mentale. Quest’ ultimo purtroppo non è di tutti, e il raziocinio è senz’ altro inficiato in una mente di scarso equilibrio. È il motivo per cui sono propensa a ritenere l’ omicida di Oslo un uomo folle, lucido ma pazzo, perché esiste-eccome!- la pazzia che persegue un disegno lucidamente. E anche perché equilibrio e lucidità di mente non sono la stessa cosa. Parlare di cristianesimo in questo caso mi sembra del tutto assurdo, non ne vale la pena. E cercare motivi sociologici lo trovo forzato. Ha ragione, a mio parere, l’avvocato di Breivik a parlare di pazzia. E se poi avesse avuto dei complici da cui essere ispirato o che lo avessero seguito, la sostanza non cambierebbe.
    Certo a me sembra opportuna una condanna a trent’ anni di reclusione, magari in un manicomio criminale.
    Trovo appropriate e giuste le parole di Ratzinger quando dice che la ragione umana è una luce divina che deve regolamentare ( lo sottolineo) anche la religione; magari fosse così, invece molto spesso “la luce divina” si attenua o si spegne del tutto e si prendono lucciole per lanterne. Di chi la responsabilità? Si potrebbe fare un bell’elenco, ma è certo che quando l’ obnubilamento mentale è totale, è difficile trovare una precisa responsabilità. Ovviamente le vittime innocenti di chi è pazzo inducono all’indignazione che reclama a gran voce la restituzione del male fatto, o più banalmente la vendetta. Pensiamoci bene: quante volte abbiamo assistito ad azioni terribili che hanno portato all’uccisione di un singolo individuo o al massacro di più persone o di migliaia o milioni di persone? Il più delle volte si trattava di colpevoli lucidi, il cui equilibrio mentale di fatto non c’era. E li abbiamo visti sorridenti, “assurdi” nei loro atteggiamenti distaccati, fuori del mondo. Neanche gli psichiatri hanno cavato un ragno dal buco. Spesso si sono divisi nella scelta fra pazzia sì e pazzia no.
    Nell’ambito religioso cristiano- per non considerare le altre religioni- i fondamentalisti, i rigoristi, escludendo gli estremisti violenti, ci sono e ci saranno; per me questi sono la vera “spina nella carne” della religione cristiana perché non si adattano al cammino della vita nella quale Dio si fa continuamente vicino all’uomo. Sono fossilizzati nel “Dio era”, ” i rituali erano”, ed era meglio così. Non capiscono, nella loro fissità mentale, che è più equilibrata e giusta una malleabilità che va incontro, con naturalezza, ai cambiamenti; e continuano a ritenere validi solo ed esclusivamente i testi antichi, le antiche celebrazioni a cui restare legati a filo doppio. Il nuovo va contestato, va rigettato e basta. Neanche un minimo ragionamento secondo la “luce divina” della loro razionalità. In questi casi dove sta l’equilibrio? Non riesco a vederlo.

    27 Luglio, 2011 - 15:15
  21. Gioab

    @ Clodine

    “…questo sono i cristiani…e la Chiesa gronda del sangue dei martiri per amore di Cristo .”

    Ne è sicura ? e questi come li chiamerebbe ?

    H**p://www.abc.net.au/news/2011-07-25/catholic-church-apologises-over-forced-adoptions/2808672

    Mica 1 ma solo 150.000 basta pensare in grande… !

    27 Luglio, 2011 - 15:24
  22. lycopodium

    L’equilibrio?
    “Non nova, sed noviter” (ma questo è un criterio tradizionalissimo…).

    27 Luglio, 2011 - 15:25
  23. Gioab

    “Più volte, da teologo e da Papa, egli ha parlato del “fanatismo religioso” che può produrre “intolleranza e terrorismo”, un fanatismo che la fede non può “sanare” senza l’aiuto della ragione…….segnalando l’esigenza che ragione e fede si «riconoscano reciprocamente» e stabiliscano tra loro una «correlazione polifonica» per aiutarsi a guarire dalle rispettive “patologie”.”

    Caro Luigi spero non vorrai sottoscrivere questa pazzia perché se è vero che la fede ha delle patologie quando la ragione ha delle patologie non è/ha più ragione è pazzia. Quindi capisci bene che la ragione o è o non è ragione è pazzia mentre la fede quando ha patologie sempre fede malata rimane.

    “«Ci sono patologie della religione che sono assai pericolose e che rendono necessario considerare la luce divina della ragione come un organo di controllo, dal quale la religione deve costantemente lasciarsi purificare e regolamentare»
    Come vedi anche il papa sostiene che la Ragione è Divina ora spero ci crederai anche tu !

    “ «L’Europa deve difendere la razionalità e su questo punto anche noi credenti dobbiamo essere grati al contributo dei laici, dell’illuminismo, che deve rimanere una spina nella nostra carne. »”
    Eh si, qui ci devi stare lo dice il papa mi devi sopportare anche se pungo come una spina, ma almeno aiutato ragionare!

    “Behring Breivik,…. fonda questa critica sulla constatazione che Papa Benedetto «ha abbandonato la difesa dei cristiani europei e dev’essere considerato codardo, incompetente, corrotto e illegittimo, alla stregua dei più recenti predecessori, Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II». Si direbbe che il folle Breivik abbia compreso il Papa teologo come questi aveva da tempo intuito la pericolosità di ogni fondamentalismo, compreso quello cristiano”

    Insomma non c’è più pace per questa religione ? Se si impegna in un senso la criticano di fanatismo e restaurazione, se non lo fa la criticano di codardia. Non ti pare che Lo Spirito abbia proprio abbandonato la casa in balia dei marosi che colpiscono da ogni lato ?
    “Ecco, la vostra casa vi è abbandonata.” ( Matteo 23.28)
    “Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti accampati, allora sappiate che la sua desolazione si è avvicinata.” ( Luca 21.20)
    “Perciò, quando scorgerete la cosa disgustante che causa desolazione, dichiarata per mezzo del profeta Daniele, stabilita in un luogo santo (il lettore usi discernimento), allora quelli che sono nella Giudea fuggano ai monti…” ( Matteo 24.15-16)

    Cos’è la cosa disgustante se non la pedofilia fra il clero ?

    27 Luglio, 2011 - 15:48
  24. Gioab

    “Sembra strano che le religioni presentino la patologia del fondamentalismo, Eppure è così. L’intransigenza estrema in qualsiasi religione è un’ aberrazione, la definirei una vera e propria deviazione, una “patologia” appunto, perché la rigidezza esula dall’equilibrio mentale.”

    Spero vorrà inviare questo pensierino a tutti i difensori della tradizione ai nostalgici del passato, agli terminatori di popoli in nome di Dio, ai Crociati in nome della croce, a tutti quei papi che si sono impegnati strenuamente per accumulare ricchezze alle spalle di tanti poveri sig. “nessuno”.

    Che peccato che il passato non passa …vero ?

    La reputazione è una brutta bestia, quando te la rovini una volta non ti abbandona più. Così ragionano i “cops” di New York quando ti fermano per controllare la patente.

    Saranno “pazzi” anche loro o erano pazzi anche Alessandro IV o Alessandro VI,oppure Benedetto IX o Giovanni XII ? e non solo, anche questi ? :

    h**p://www.abc.net.au/news/2011-07-25/catholic-church-apologises-over-forced-adoptions/2808672
    O questi ?
    H**p://www.agoravox.it/Le-scuse-della-Chiesa-mezzo-secolo.html
    O questi ?
    h**p://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/74078/roma-opera-romana-pellegrinaggi.html
    Tutti pazzi ? o pieni di fede e molto ragionevoli ?

    “perché esiste-eccome!- la pazzia che persegue un disegno lucidamente. E anche perché equilibrio e lucidità di mente non sono la stessa cosa. Parlare di cristianesimo in questo caso mi sembra del tutto assurdo, non ne vale la pena

    27 Luglio, 2011 - 16:10
  25. Mabuhay

    Da M. Introvigne – ” L’espressione “cristiano fondamentalista” ha un significato preciso. Risale alla pubblicazione negli Stati Uniti tra il 1910 e il 1915degli opuscoli The Fundamentals, … … Un fondamentalista è un protestante – di solito, tra l’altro, molto anticattolico – che insiste sull’interpretazione letterale e tradizionale della Bibbia, rifiutando qualunque approccio ermeneutico che tenga conto delle scienze umane moderne, e da questa interpretazione deduce principi teologici e morali ultraconservatori. Anders Behring Breivik non è un fondamentalista.”

    Ma Gioab e’ un fondamentalista. Appunto.

    27 Luglio, 2011 - 17:09
  26. Marilisa

    Appunto! Ma non se ne accorge.

    Lycopodium, oserei dire: non solum noviter sed etiam nova. Senza rinnegare la tradizione. La vita si rinnova continuamente.

    27 Luglio, 2011 - 17:40
  27. lycopodium

    @ Marilisa
    “La VITA si rinnova continuamente”.
    Usando questo termine, non si può che avere ragione.
    Ma se a vita sostituiamo VIVENTE, il discorso dimostra le sue pecche.
    Perché il vivente, nel rinnovarsi, deve continuare ad essere se stesso.
    Ci sono vincoli ineludibili, oltre i quali non evolve, defunge.
    Credo che ciò valga anche per la Mystica Persona che è la Chiesa.

    27 Luglio, 2011 - 17:58
  28. Gioab

    @ Mabuhay

    Distinto signore, che fa ? Rosica perché ho messo in risalto le sue contraddizioni ? Non se la prende capita a tutti di andare fuori dal centro a me spesso, quindi mi chiami pure fondamentalista mi piace perchè significa che conosco i fondamentali.

    Proprio ora sui sacri palazzi c’era un suo compagno di fede che mi redarguiva sui significati delle parole: a parola diversa corrisponde significato diverso, però non riesce a spiegarmi perché due traduzioni cattoliche usano parole diverse per tradurre lo stesso verso.

    Così le incollo per sua conoscenza una trattazione sul fondamentalismo sperando che possa condividerla: ( forse migliore di quella di Introvigne)

    “Alla fine del secolo scorso i teologi progressisti stavano modificando le loro concezioni per far posto alla critica letteraria della Bibbia e a teorie scientifiche come quella dell’evoluzione. Di conseguenza la fiducia della gente nella Bibbia fu scossa. Per reazione, esponenti religiosi americani fissarono quelli che definirono i fondamenti della fede. All’inizio del XX secolo pubblicarono una trattazione di questi princìpi in una serie di volumi intitolati The Fundamentals: A Testimony to the Truth (I princìpi fondamentali: Una testimonianza alla verità). Da questo titolo deriva il termine “fondamentalismo”.

    Nel 1925 i fondamentalisti religiosi portarono in tribunale John Scopes, un insegnante di scuola del Tennessee, negli Stati Uniti perché insegnava l’evoluzione, violando una legge dello Stato. Nel 1926 un periodico protestante americano (Christian Century) definì il fondamentalismo “vuoto e artificiale”, e “del tutto privo delle qualità di una realizzazione o sopravvivenza costruttive”. Valutazione inesatta !
    A partire dagli anni ’70 il fondamentalismo ha continuato a fare notizia. Il prof. Miroslav Volf, del Fuller Theological Seminary, in California, dice: “Il fondamentalismo non è solo sopravvissuto, ma è anche fiorito”. (Concilium, n. 3, 1992) Oggi la parola “fondamentalismo” non si riferisce più soltanto a movimenti in seno al protestantesimo, ma anche a movimenti all’interno di altre religioni: cattolicesimo, Islam, ebraismo e induismo.”

    Perché il fondamentalismo si diffonde? Gli studiosi ne attribuiscono, almeno in parte, il successo alle incertezze morali e religiose del nostro tempo. Nel passato la maggior parte delle società vivevano in un’atmosfera di certezze morali basata su credenze tradizionali. Ora queste credenze vengono messe in discussione o rifiutate. Molti intellettuali affermano che non c’è nessun Dio e che l’uomo è solo in un universo indifferente. La maggioranza degli scienziati insegna che l’uomo è il risultato dell’evoluzione casuale. Prevale una mentalità permissiva. I valori morali sono abbandonati a tutti i livelli della società

    I fondamentalisti rimpiangono le vecchie certezze e alcuni di loro tentano di ricondurre le rispettive comunità e nazioni a quelli che ritengono essere i sani fondamenti morali e dottrinali. Fanno tutto ciò che possono per costringere altri a vivere secondo un codice morale e un sistema dottrinale “corretti”. Il fondamentalista è profondamente convinto che lui ha ragione e gli altri torto.

    In un suo libro il prof. James Barr dice che fondamentalismo “è spesso sentito come un termine ostile e ingiurioso, che fa pensare a ristrettezza mentale, fanatismo, oscurantismo e settarismo”. — Fundamentalism.

    Dato che a nessuno piace essere considerato di mente ristretta, fanatico o settario, non tutti concordano su chi sia fondamentalista e chi no.
    In genere il fondamentalismo religioso è un tentativo di tornare alle presunte origini della propria tradizione o cultura religiosa come reazione allo spirito laico del mondo contemporaneo. Non che i fondamentalisti siano contro tutto ciò che è moderno. Alcuni si avvalgono con grande efficacia dei mezzi di comunicazione moderni per diffondere le loro idee. Ma combattono la secolarizzazione della società.

    Breve inciso Non è il papa la curia e il clero a condannare il secolarismo ?

    Alcuni fondamentalisti sono decisi non solo a conservare per sé una struttura dottrinale o uno stile di vita tradizionale, ma anche a imporlo agli altri, a intervenire sulla società perché si conformi al loro credo. Pertanto, il fondamentalista o integralista cattolico non si limiterà a condannare l’aborto. Probabilmente farà pressione sui legislatori del suo paese perché emanino leggi antiabortiste. In Polonia, secondo La Repubblica del 26-27 luglio 1992, per far approvare una legge antiabortista la Chiesa Cattolica ha condotto “una ‘guerra’ per cui ha dispiegato tutta la sua potenza e la sua influenza”. Così facendo, le autorità ecclesiastiche hanno agito in maniera molto simile ai fondamentalisti. Negli Stati Uniti la Christian Coalition protestante combatte “guerre” analoghe.

    I fondamentalisti si distinguono soprattutto per le loro radicate convinzioni religiose. Così il fondamentalista protestante sarà un fermo assertore dell’interpretazione letterale della Bibbia, compresa probabilmente la credenza che la terra fu creata in sei giorni letterali. L’integralista cattolico non ha dubbi sull’infallibilità del papa.
    Si comprende quindi perché il termine “fondamentalismo” evochi l’immagine del cieco fanatismo e perché chi non è fondamentalista si senta a disagio di fronte al diffondersi di questo fenomeno. Personalmente potremmo non essere d’accordo con i fondamentalisti ed essere scioccati dalla loro ingerenza nella politica e dalle loro azioni a volte violente. Gli stessi fondamentalisti di una determinata religione possono considerare orrende le azioni dei fondamentalisti di un’altra religione! Ciò nonostante, molte persone riflessive sono preoccupate per le cose che provocano il diffondersi del fondamentalismo: crescente lassismo morale, crisi della fede e rifiuto della spiritualità nella società moderna.
    Il fondamentalismo è l’unica risposta a queste tendenze? Se no, qual è l’alternativa?

    p.s. I cosiddetti “Cinque princìpi fondamentali” definiti nel 1895 erano: “(1) l’ispirazione e l’inerranza della Scrittura; (2) la divinità di Gesù Cristo; (3) la nascita verginale di Cristo; (4) l’opera espiatrice e vicaria di Cristo sulla croce; (5) la resurrezione fisica ed il ritorno personale e corporeo di Cristo sulla terra”. — Studi di teologia, n. 2, 1990.
    La “secolarizzazione” è definita come il declino dell’influenza della religione sulla società civile, in contrasto con l’importanza attribuita ai valori spirituali o al sacro.

    Spero possa aiutare a riflettere on equilibrio.

    27 Luglio, 2011 - 19:58
  29. Gioab

    @ Mabuhay

    A proposito dimenticavo : lei come fa a sapere se la sua interpretazione ermeneutica è corretta ? In base a che cosa lo stabilisce ?

    “L’ermeneutica è in filosofia la metodologia dell’interpretazione. La parola deriva dal greco antico ??????????? (?????), in alfabeto latino hermeneutikè (téchne), traducibile come (l’arte della) interpretazione, traduzione, chiarimento e spiegazione. Essa nasce in ambito religioso con lo scopo di spiegare la corretta interpretazione dei testi sacri. “Wikipedia

    Perché la sua ermeneutica è migliore di quella di un altro ? Da che cosa lo stabilisce ?
    Che fa mi diventa “fondamentalista ? ” anche lei ? protestante anche lei ?

    27 Luglio, 2011 - 20:03
  30. Marilisa

    @ lycopodium

    “il vivente, nel rinnovarsi, deve continuare ad essere se stesso”

    Perfetto. D’accordissimo. Non so a quali indefiniti “vincoli ineludibili” lei faccia riferimento di preciso, ma so che esistono dei capisaldi che sono scritti nella nostra coscienza e devono esserlo anche nella Persona della Chiesa. Mi chiedo: perché gli uomini che danno voce alla “Mystica Persona” molto spesso sono oltremodo stonati? Mi si risponderà: perché sono “uomini”, con le debolezze proprie della natura umana. Questo discorso lo comprendo pienamente, ma al tempo stesso vedo che quegli uomini, senza i quali la Chiesa non ci sarebbe o sarebbe un’ astrazione (tutte le istituzioni sono astratte nel momento in cui non ci sono uomini a renderle concrete), “i vincoli” non di rado li eludono e rendono la Chiesa stessa poco credibile. E non pochi di quelli che, invece, li hanno rispettati, hanno sofferto di frustrazione. So bene, però, che ci sono stati anche i santi, che del resto ci sono anche fra i laici. E tra i vincoli bisogna distinguere quelli sostanziali da quelli che tali non sono. Perché oggi le chiese sono così povere di ministri? Non sarebbe il caso che l’Istituzione guardasse dentro se stessa per cambiare qualcosa alla luce di una vita tanto diversa dal passato? Pensa lei, lycopodium, che i valori fondamentali del Vangelo ne verrebbero stravolti? Pensa lei che l’apparato esterno delle celebrazioni liturgiche debba essere ancora quello di qualche secolo fa e che quello più moderno di oggi, da tanti nostalgici criticato, non sia maggiormente consono alle preferenze di molti adulti e di tanti giovani di oggi? Perché la Chiesa è tanto lenta nei cambiamenti? Perché, tanto per dire, ancora oggi mantiene certe formule che fanno a pugni con la misericordia di Dio che, invece, viene messa in primo piano quando si dice che Dio è Amore, oltre che giudice? Ci ha fatto caso? Oggi si insiste di più sulla caritas Dei. A questo si oppongono i fondamentalisti giustizieri che tagliano la testa agli innocenti ( non avendo capito un bel niente del messaggio del Cristo), ma anche i nostalgici di una Chiesa che amava incutere il timore di un Dio giudice, pronto a spiare l’uomo nei suoi peccati manifesti o coltivati nell’intimo. Quale la conseguenza? Questa immagine perversa e deviante, lungi dal distogliere l’uomo dal peccato, tuttora è rimasta in molti fedeli che temono Dio più che amarlo. Il vincolo ineludibile per tutti noi battezzati, che siamo Chiesa, è uno solo: l’Amore; è il primo anello di una catena di valori che ad esso si collegano strettamente. Gesù Cristo è venuto fra noi per manifestarlo. Tutto il resto è irrilevante.

    27 Luglio, 2011 - 20:09
  31. Clodine

    Brava Marilisa!

    27 Luglio, 2011 - 20:10
  32. lycopodium

    @Marilisa
    Devo essere sembrato assai sussiegoso, per meritarmi un “lei” di distanza.
    Sono molto più semplice, pago il pedaggio dell’unico modo di scrivere imparato. Quanto al resto, rispondo in breve.
    1. I VINCOLI: un piccolo esempio. Io sono io, tu sei tu; io sono nato nel 1957, non prima, nè dopo, io ho/sono questo mio corpo e non quello d’altri etc. E che questi non siano fatti irrilevanti, lo dimostra il primo mistero della fede cristiana: il Padre non è il Figlio, il Figlio non è Padre, né l’uno né l’altro è lo Spirito; ed anche il secondo: natura e volontà umana e divina del Figlio incarnato si uniscono, ma non si confondono… Sono vincoli dell’essere, non ancora dell’agire (sostanziali).
    2. Ma anche nell’agire, ci sono vincoli (sostanziali anch’essi): se vado avanti, non sto andando indietro, se vado a destra, non sto andando a sinistra; per quanto io sia testardo, un muro non lo posso certo trapanare con la mia testa etc. Se penso o faccio diversamente o sono fatto di coca, o sono da TSO… ma comunque, se agisco da pazzo, o da animale, potrò essere pazzo, ma almeno cromosomicamente non sono un animale. E’ l’idea, laicissima, dell’ontologia come “fisica [o biologia] ingenua” (ma molto meno malaccorta di quanto la parola “ingenua” può dare ad intendere).

    27 Luglio, 2011 - 20:43
  33. Gioab

    @ Marilisa
    Spero potrà accettare una lode sincera per il suo post che mette in risalto la sua nobiltà. Mi permetto una risposta alle sue domande:
    “Perché oggi le chiese sono così povere di ministri?” Perché viviamo nel periodo della fine e la profezia lo indicava : “Devasterò monti e colli, e farò seccare tutta la loro vegetazione. E certamente ridurrò i fiumi in isole, e farò seccare gli stagni folti di canne. E certamente farò camminare i ciechi per una via che non hanno conosciuto; farò calcare loro un sentiero che non hanno conosciuto.” ( Isaia 42.15-16)

    “Perché la Chiesa è tanto lenta nei cambiamenti? “ Perché i cambiamenti vanno a modificare gli equilibri di potere e a nessuno piace mollare il privilegio.
    “Il mio popolo mi ha dimenticato in quanto fanno fumo di sacrificio a qualcosa senza valore, e in quanto fanno inciampare gli uomini nelle loro vie, i sentieri di molto tempo fa, per camminare su viottoli, una via non elevata, per fare del loro paese un oggetto di stupore, per il fischio a tempo indefinito. Chiunque vi passerà accanto rimarrà stupito e scuoterà la testa. Come con un vento orientale li disperderò davanti al nemico. Mostrerò loro il dorso, e non la faccia, nel giorno del loro disastro”.” (Geremia 18.15-17)

    27 Luglio, 2011 - 21:03
  34. lycopodium

    Rieccomi.
    3. Ci sono VINCOLI nell’ESSERE CHE E’ LA CHIESA?
    Si e non sono vincoli dati ma ricevuti.
    C’è Uno che è venuto in un corpo autenticamente umano, non di un generico essere umano, ma in un corpo ben situato in un gender e non in altri; in un certo tempo ed in certo luogo, un tempo e luogo non qualunque, ma di un popolo che si diceva il prediletto di Dio, a dire che quello era sì il vero Dio, ma che il Prediletto era Lui, portando questa pretesa fino all’estremo sacrificio, morendo e risorgendo.
    E lasciando non solo discepoli di un insegnamento, ma testimoni di un Evento (la Croce/Risurrezione), lasciando gesti specifici (questi e non altri) per perpetuare nel tempo proprio questo Evento, lasciando questi specifici gesti ad alcuni dei suoi (loro e non altri).
    Prima di ogni specifico insegnamento, c’è questa consegna di Sé (al Padre e a noi), da testimoniare, custodire e trasmettere.
    Questo è il VINCOLO e noi siamo dentro questo vincolo.
    4. L’altro vincolo è che questi gesti non sono nostri e quindi non sono esposti al nostro piacimento. Non essendo nostri, portano in sè molto più che una umana giustizia/ingiustizia, ma il gesto di predilezione verso di noi di Chi è il Prediletto del Padre, che ama in noi quello che ha amato nel Figlio.
    Quindi, per quanto oscurati e oscurabili (o fraintesi), questi sono i gesti e pegni d’amore che Dio ha posto nelle nostre mani.
    Questi e non altri, come la storia e la compagnia bimellenaria di cui siamo parte, è questa e non altra.
    Non so se ho risposto a tutto, il commento mi è un po’ esploso tra le mani.
    Resto disponibile a precisazioni…

    27 Luglio, 2011 - 22:18
  35. Marilisa

    @ lycopodium

    Nessun “lei” di distanza, per carità. È che, non avendo mai dialogato con te, mi sembrava poco corretto il “tu”. Scusami.
    Qualche nota alle tue osservazioni.
    1°) Sono d’accordo sul fatto che una persona fisicamente sia sempre la stessa, ma mentalmente potrebbe non esserlo, con conseguenze imprevedibili. La mente è la parte più nobile dell’uomo, quella che, in una certa misura, può perfino modificare il corpo. La persona, cioè, è un corpo guidato dalla mente. Così come ogni istituzione è guidata dalle menti degli uomini, che possono modificarla in base a diversi fattori. La Chiesa-si dice- è guidata dallo Spirito Santo. Eppure quante volte ha sbagliato! Quante volte la mente dell’uomo sembra aver preso il sopravvento sullo Spirito! Guidata dall’arroganza, dalla supponenza, dall’orgoglio.
    Se mi avessi letto qualche tempo fa, avresti visto che io “rimprovero” a molti cristiani l’ignoranza, fra le altre cose, della diversità delle tre Persone divine. Di queste una sola ha il corpo, ma tutt’e tre hanno mente e “cuore”, inteso come spirito d’ Amore. Un filo d’oro che le unisce, una sola sostanza.
    2°)Qualche riserva su ciò che affermi. Obiettivamente non sempre la coerenza si riscontra nell’agire o nel pensiero dell’ uomo; non in tutti gli esseri umani. Tanti elementi concorrono a farlo sbandare. Possiamo noi capire veramente la personalità umana nelle sue molte sfaccettature? Possiamo sempre intuire i meccanismi che stanno alla base dell’agire umano nei diversi momenti della sua vita? Io credo di no, se è vero- e lo è- che neppure possiamo dire di conoscere a fondo noi stessi. Un mio amico diceva giustamente: non possiamo essere sicuri neanche di noi stessi.
    Tu dici : l’ uomo e l’animale sono cromosomicamente diversi; ma, io so che l’uomo a volte si comporta come un animale dando sfogo agli istinti, senza controllo, e, d’ altro canto, l’animale, anche il più mansueto, a volte può impazzire. Difficile vederne la differenza.

    27 Luglio, 2011 - 22:53
  36. Gioab

    @ Marilisa
    “l’ignoranza, fra le altre cose, della diversità delle tre Persone divine. Di queste una sola ha il corpo, ma tutt’e tre hanno mente e “cuore”, inteso come spirito d’ Amore. Un filo d’oro che le unisce, una sola sostanza.”
    E questo dove l’ha imparato ? come lo può affermare ? Io credo che non sia vero che lo S.S abbia un cuore, secondo me ha equivocato, ma le lascio la possibilità di dimostrarlo e di convincermi, se ce la fa !
    “e, d’ altro canto, l’animale, anche il più mansueto, a volte può impazzire. Difficile vederne la differenza.” Si è vero ma deve valere anche per lei.

    27 Luglio, 2011 - 23:04
  37. Marilisa

    I vincoli di cui parli nell’ultimo post, caro lycopodium, sono ben noti a noi cristiani. Chi obietta? Resta il fatto che quei gesti, su cui non si discute, non devono restare a sé stanti. Ci sono tanti insegnamenti evangelici che devono sostanziare la vita della Chiesa. Gesù ha lasciato dei segni che mostrassero la sua permanenza fra noi, ma ha dato anche indicazioni precise sui comportamenti degli uomini, suoi fratelli. Gli uomini, però, non sempre recepiscono, e, mi dispiace dirlo, talvolta neppure la Chiesa. E la “compagnia” di cui facciamo parte, nel corso di duemila anni è passata dalla semplicità dei primi tempi alle sovrastrutture ingombranti di oggi e a tutta una serie di regole cristallizzate che non tengono conto della complessità della vita umana. Tanto è vero che neppure molti fra gli ecclesiastici sono in grado di seguirle. Ha acquisito un potere temporale che spesso, nel corso dei secoli, ne ha offuscato la preminenza spirituale. Sei sicuro che Gesù Cristo volesse questo dai suoi discepoli e dai suoi testimoni? Io non credo proprio.

    27 Luglio, 2011 - 23:54
  38. marta09

    @Marilisa,
    che Gesù non volesse proprio questo dai suoi apostoli è certo, tant’è che tra i dodici 1 l’ha tradito, l’altro l’ha rinnegato per paura.
    Che cosa voleva davvero Gesù?
    Credo l’umiltà, anche quella pesantissima di ammettere le proprie colpe e codardie.

    Che cosa chiede Gesù alla Chiesa e alla Chiesa di oggi? Questa forse dovrebbe essere la domanda giusta e la risposta sta in una sola parola “misercordia”.
    Non quella “misericordia” che tutto fa scivolare addosso, ma quell’altra che continua a cercare, continua a pensare facendo portare frutto al talento dell’intelligenza che ci è stato dato.

    La Chiesa non è immune da tarli proprio perchè si rende visibile attraverso esseri umani che – come tutti – hanno tarli.
    Inutile dire che mi scaldo un pochino quando sento il mitico “olio bollente” sulla Chiesa e su preti e Vescovi (come se vescovi e preti fossero il nostro Gesù da seguire).
    La Chiesa siamo noi tutti in una infinità di carismi che si farebbe fatica ad elencarli tutti, ma – come dice San Paolo – solo la Carità è il carisma dei carismi.
    La Carità, poi, non è una questione del tutto emotiva, ma è una questione soprattutto di ragione e di intelligenza.

    Qualsiasi azione esca da questa Carità non può essere da Dio anche se chi la compie si professa ccristiano o uomo/donna di Dio.

    La Chiesa ha tanti problemi quanti sono i problemi umani di tutti.

    28 Luglio, 2011 - 0:15
  39. Alexandros

    @ Marco
    per fortuna non faccio vita pubblica e quindi non sono costretto a prendere posizione di fronte ad altri, specialmente di fronte a coloro che sono distanti dalla Chiesa.
    In privato con chi non è informato cerco di manifestare il volto della Chiesa che amo di più e che è più nascosto. Con chi è informato e ribatte assumo un atteggiamento aperto alle obiezioni, cercando di far capire che la Chiesa non è un monolite come può sembrare dall’esterno. Anche se il dissenso è spesso fatto di parole pronunciate bisbigliando.

    @lycopodium
    mi spiace ma avevo solo queste domande, le domande intelligenti le ho finite o non le ho mai avute. E non me la sento di scriverle in latino perché userei un latino maccheronico.

    28 Luglio, 2011 - 8:42
  40. nico

    Lycopodium, non mi addentro in una discussione che già state sviluppando in modo molto bello tu, Marilisa, Marta09. Volevo solo aggiungere la Mystica persona è anche il Popolo di Dio.
    E questa stessa identificazione dice di una plurivocità difficilmente esauribile.

    Leggendo la Bibbia (tutta) rimango sempre colpita dalla natura di quel testo: pare di ascoltare un’orchestra sinfonica che accompagna una immensa corale.
    Ci sono miriadi di voci e di suoni che, presi isolatamente, possono sembrare senza senso.
    C’è uno sviluppo fatto di avanzamenti e retrocessioni, “adagio”, “forte”, “andante”, “pianissimo”, “pausa”.
    E c’è un grande Maestro che guida quella storia, e richiama allo spartito quando l’immenso gruppo se ne distacca.

    In questa plurivocità ancora stiamo camminando, la storia della Salvezza è ancora in atto, nonostante la Rivelazione si sia compiuta con la morte dell’ultimo Apostolo.
    Continuano gli alti e bassi, continua l’evoluzione, lo spartito rimane lo stesso. E’ a quello che dobbiamo continuamente lasciare che il Maestro reindirizzi il nostro sguardo.
    Capaci di accettare che quello che viviamo non è il tutto, né la perfezione.
    Fedeli nell’amore, unico modo per essere capaci di fedeltà nei gesti (che non vuol dire sterile ripetizione).
    Fiduciosi, Lui è Paziente.

    28 Luglio, 2011 - 9:10
  41. nico

    Refuso:
    Non ho messo i puntini dopo i nomi “tu, Marilisa, Marta09…”: intendevo includere tutti.

    28 Luglio, 2011 - 9:21
  42. lycopodium

    Alexandros,
    in effetti non sono stato molto cortese con te,
    chiedo venia.

    28 Luglio, 2011 - 10:04
  43. Marilisa

    Sono del tutto d’accordo con te, Marta09, e quando io accenno ai “tarli” della Chiesa, non intendo gettare “olio bollente” su di essa, ma solo ricordare che non procede su un rettilineo seguendo la luce di Gesù; a volte se ne è discostata e anche oggi a tratti sembra allontanarsene per opportunismo, richiamando molte voci di dissenso. Èd è giusto che tutti quelli che fanno parte del popolo di Dio, cioè noi, che appunto siamo Chiesa, strattoniamo, di quando in quando,senza sentirci in colpa, gli alti vertici per fargli capire che stanno perdendo di vista la strada indicata dal Vangelo. Magari fossimo ascoltati con umiltà! È più probabile che ascoltino se stessi, quando non i propri interessi.
    Dicevo in un post precedente che per tutti i cristiani c’ è un solo vincolo ineludibile: l’Amore; chiamalo anche Carità o misericordia, che ovviamente non si riduce ad un melenso “vogliamoci bene” e tutto come prima, ma scandagliato nelle sue mille pieghe, significa tante cose riconducibili sostanzialmente all’insegnamento valido universalmente: “ama il prossimo tuo come te stesso” o anche “amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi”.
    E comunque sono convinta che la Chiesa debba procedere accanto all’uomo- nel suo cammino verso il compimento del Regno- aderendo, nelle sue strutture, all’evoluzione che naturaliter vede come protagonista l’uomo stesso. Si tratta di non perdere di vista mai l’uomo, in funzione del quale la Chiesa è nata.

    28 Luglio, 2011 - 10:36
  44. lycopodium

    Se la Chiesa semplicemente ADERISSE “all’evoluzione che naturaliter vede come protagonista l’uomo stesso”, non sarebbe CHIESA, ma sarebbe MONDO.
    E, forse, anche un mondo della peggiore specie, quel mondo che non sa fare o non vuole fare autocritica di se stesso.
    Non riuscirebbe a procurare, non dico una salvezza soprannaturale (questa E’ la “funzione della Chiesa”), ma neppure una qualsivoglia “populorum progressio”.

    28 Luglio, 2011 - 10:54
  45. fiorenza

    Caro papa, il tuo asciutto modo di parlare, che viene dalla Tradizione, non lo capisce più quasi nessuno. Aggiornati, papa! Impara dai ridondanti roboanti proclami della maggioranza dei frequentatori di questo blog, che sono i rappresentanti, i perfetti calchi, di tutte le maggioranze, di tutti i luoghi comuni dello pseudo-pensiero! Non intendono mica, lo sai, se qualcuno nomina la parola “salvezza” permettendosi di aggiungere ad essa l’aggettivo “soprannaturale”. E, dunque, se vuoi piacere, aggiornati, papa!

    28 Luglio, 2011 - 11:46
  46. fiorenza

    Popolo di Dio come “una comune gioia, un pellegrinaggio comune verso il Signore”, “una comunità pellegrina nella storia verso il suo compimento escatologico”… Ma che dici ? E’ roba da “nostalgici”

    28 Luglio, 2011 - 11:51
  47. fiorenza

    Amore, Carità, misericordia e “ama il prossimo tuo” ecc. lo predicano a gran voce e lo teorizzano, tutti seri e compunti. Però…
    A volte, quando sono in vena di “buonismo”, mi dico che sembrano quei bambini che cantano le canzoncine che sanno a memoria quando hanno paura del buio. E tuttavia mi colpisce dolorosamente il fatto che nessuno, in tanto altisonante predicare, oltre che in tanto discutere sull’unico argomento che tanto li appassiona (la critica alla Chiesa, il dire alla Chiesa come dovrebbe procedere, aderendo, “naturalmente”, all’evoluzione dell’uomo) nessuno, nessuno ha speso una parola di cordoglio per quei ragazzi morti nell’isola.

    28 Luglio, 2011 - 12:02
  48. fiorenza

    Quei poveri ragazzi. Certo, mi dico, qui le parole non servono. Prevale il silenzio. La preghiera silenziosa. ..
    Ma allora tacete, “perdio”! Mai come in questa occasione mi sono sembrati “fuori luogo” i soliti luoghi comuni “sinistrorsi” sulla Chiesa, e lo dice la persona “di sinistra” che io sono sempre stata e che sono.

    28 Luglio, 2011 - 12:09
  49. fiorenza

    Che ci faccio qui?

    28 Luglio, 2011 - 12:11
  50. adriano

    Che ci fanno una stella in cielo, una foglia sull’albero, un sasso nel fiume?
    La stella indica una strada, la foglia fa respirare a fondo, il sasso per qualcuno è luce. Anche se non lo sapranno mai. Loro.

    28 Luglio, 2011 - 12:20
  51. nico

    Quoto Adriano

    28 Luglio, 2011 - 12:26
  52. Marilisa

    Caro lycopodium, questo significa contestare solo per il gusto di farlo, e questo gioco non mi sta affatto bene.
    Basterebbe leggere con un po’ più di attenzione e con gli occhi sgombri da preconcetti per capire le ragioni degli interlocutori e per non trovare cavilli.
    Un mondo accanto ad un altro mondo? Ma come te lo sei inventato?
    La Chiesa è NEL mondo e PER il mondo; è, come sai bene, il corpo mistico di Gesù che cammina con l’ uomo, con l’umanità, per guidarla e accompagnarla verso il compimento del Regno. Gesù stesso, prima di istituirla, è venuto fra noi per camminare insieme a noi, per indicarci la Via. La Chiesa, che ne perpetua la presenza, non deve tenere lo sguardo rivolto all’uomo di duemila anni fa. Del resto, qualche cambiamento lo ha fatto registrare, o no? Come hai detto tu in un altro post, l’Uomo-Dio è lo stesso, con gli stessi principi fondamentali indicati a tutti gli altri- e che peraltro, te lo ricordo, sono inscritti nella coscienza di molti non credenti (chissà perché?)- ma non può non tenere conto di una naturale evoluzione che è nell’ordine delle cose. Non parlo dei princìpi basilari, che restano gli stessi sia che io mi vesta di rosso o di azzurro o di giallo, sia che i preti indossino la tonaca o il clergyman o vadano in giro senza nessun segno distintivo (ciò che non mi scandalizza neanche un po’), parlo di APPARATO FORMALE che potrebbe, o dovrebbe, subire delle modifiche e non desterebbe scandalo se non nei tradizionalisti come te e come tanti altri.
    Tanto per capirci, a quando, e come, la risoluzione del problema dei ministri, visto che il numero dei preti sta diminuendo? La vigna è del Signore, si dice, ci pensi Lui a trovare gli operai. Sì, ma intanto deve pensarci la Chiesa. I concili dei vescovi cosa dicono, cosa fanno, cosa aspettano? Anche qui conservatori e progressisti si dividono. E se fosse necessario l’aiuto dei preti sposati? Tu, lycopodium, vedresti questo come un impedimento alla grazia soprannaturale e alla populorum progressio?

    28 Luglio, 2011 - 13:01
  53. Marilisa

    Commoventi i commenti di fiorenza! Lei, che deve essersi alzata con la luna storta, ha capito tutto di religione cristiana, di Chiesa, di papa che non si aggiorna, di Tradizione da venerare in ginocchio; beata lei! Lei sa di popolo di Dio in pellegrinaggio fino al compimento del Regno, gli altri invece no; ignoranti e basta.
    Peccato che non abbia compreso, lei, che peraltro è ,se non sbaglio, psicologa, che il mondo è bello perché è vario, e in questa varietà ci sta la differenza di opinioni- non di predicozzi insulsi- possibilmente espresse senza ironia. Solo lei, dal cuore nobile, ha pianto per i ragazzi uccisi nell’isola; gli altri non hanno fatto che blaterare parole inutili che lei, però, ha letto, anche se le hanno procurato il voltastomaco.
    Forse non si è accorta, la signora, che questo blog ha un titolo diverso dal precedente.
    Mi permetto di darle un modesto suggerimento: non se ne vada, per carità; quando prova tanto fastidio nel leggere le opinioni altrui, basta cambiare sito. E magari tornare un po’ più in là.
    Questa mia non è un’opinione, è solo una reazione sollecitata d’impulso, e con la stessa ironia, dai cinque interventi di una signora che ha manifestato un inopportuno e impensabile malanimo. Tutto insegna.

    28 Luglio, 2011 - 13:42
  54. Gioab

    @ antonella lignani
    “Sorgono allora delle forme patologiche di religiosità, come la ricerca di apparizioni, di rivelazioni dall’Aldilà e molte altre cose simili. Ma invece che continuare a battere sul fondamentalismo, continuamente richiamato, i teologi dovrebbero riflettere e chiedersi quanto loro stessi siano responsabili del fatto che sempre più persone cerchino rifugio in forme religiose limitate o malate.

    Ma quelli che vanno a Fatima, a Madjugorje,a Gerusalemme, a Compostela, avranno letto ciò che dice il papa ?

    28 Luglio, 2011 - 13:46
  55. Gioab

    @ Fiorenza
    “che ci faccio qui ?” – Se non lo sa lei come può sperare che qualcuno glielo dica ?

    28 Luglio, 2011 - 13:49
  56. Marilisa

    Ho sbagliato, volevo scrivere: questo “post” ha un titolo…

    28 Luglio, 2011 - 13:53
  57. nico

    http://www.musictory.it/musica/Arisa/Pace

    L’orgoglio disse
    guarda non mi sbaglio
    non ho torto
    e non mi pento.
    La rabbia gli rispose
    tu sei un pazzo
    ma stai attento che ti ammazzo.
    La tristezza stava
    in un angolo
    vestita del suo pianto.
    L’astuzia non diceva quasi niente
    ascoltava solamente.
    L’amore diede fiato alla sua voce
    e disse solamente..pace
    cercare solamente un pò di pace
    per chi non parla e per chi troppo dice
    cosi che ogni momento sia felice
    sapessi amore mio come mi piace
    quando mi dici ti amo in sottovoce
    perchè la vita sai va via veloce
    e viverla con te mi fa felice.
    La noia fece posto all’abbandono
    salutò se ne andò via
    E la paura stava li a tremare
    e disse non è colpa mia
    La gioia saltellando
    litigava contro la malinconia
    Poi venne l’odio
    e disse a tutti quanti
    ora andatevene via
    L’amore diede fiato alla sua voce
    e disse solamente..pace
    cercare solamente un pò di pace
    per chi non parla e per chi troppo dice
    cosi che ogni momento sia felice
    sapessi amore mio come mi piace
    quando mi dici ti amo in sottovoce
    perchè la vita sai va via veloce
    e viverla con te mi fa felice.
    Pace
    sapessi amore mio come mi piace
    quando mi dici ti amo sottovoce
    perchè la vita sai con te è felice.

    28 Luglio, 2011 - 14:02
  58. nico

    Una canzoncina, per esorcizzare i fantasmi…

    28 Luglio, 2011 - 14:25
  59. Marco

    E’ certamente vero che non bisogna prendere decisioni con il solo scopo di piacere al mondo, ma è altrettanto vero non bisogna nemmeno prendere decisione con il solo scopo di non piacere al mondo.

    …Poi, cara fiorenza, lei è di sinistra come la Binetti.
    http://www.youtube.com/watch?v=fa3a50pLmu8&feature=player_embedded

    28 Luglio, 2011 - 14:26
  60. Nino

    Scusate, ma debbo essere estremamente sintetico.
    Ma non ci stò a leggere le solite favolette su teologia e integrismi.
    I FATTI
    Il norvegese è un massone, templare, esaltato quanto quelli che gli somigliano nel mondo a patire dai naziskin , i Borghezio i Lepen, il vescovo Williamson che si è beccato di recente 8 mila euro di penale e una reprimenda dai giudici tedeschi per l’ennesima dichiarazione negazionista.

    Questi soggetti pretendono di rappresentare “Valori” e “Principi” non negoziabili.

    E negli USA 4 rimbambiti dei tea party, un’esigua minoranza di repubblicani gerrafondai, militaristi e razzisti che con le presidenze Bush hanno lasciato in “mutande” gli USA indebitandoli con guerre e finanza allegra.
    Quella della deregulation.
    Costoro stanno remando contro nuove impostazioni non egemoniche e la solidarietà sociale faticosamente portata avanti da Obama.

    A chi ha sparato e ucciso volontariamente il norvegese?

    A giovani del partito laburista norvegese che nell’isola teneva un seminario di formazione alla politica e al civismo, che si battono per le uguaglianze. per il benessere comune, per la democrazia.

    Questi giovani fanno paura a supercoglioni imbevuti di dogmi e dottrine finanziati e sostenuti dalle peggiori consorterie che si arricchiscono pescando nel fondo e strumentalizzando, idee, religioni e, appunto, ottimi supercoglioni sorridenti dopo aver fatto una strage.
    Purtroppo questo è solo l’aperitivo.

    28 Luglio, 2011 - 15:38
  61. lycopodium

    Pretendono di rappresentare etc. etc, ma in realtà non rappresentano un bel nulla (o, almeno, spero non rappresentino che se stessi, invece che un… aperitivo).

    28 Luglio, 2011 - 15:59
  62. lycopodium

    x marilisa
    Visto che, in genere, non mi esprimo così, potresti gentilmente spiegarmi questa tua frase?
    “La Chiesa è … il corpo mistico di Gesù che cammina con l’ uomo, con l’umanità, per guidarla e accompagnarla verso il compimento del Regno. Gesù stesso, prima di istituirla, è venuto fra noi per camminare insieme a noi, per indicarci la Via.”

    28 Luglio, 2011 - 17:48
  63. giosal

    Nino: “le presidenze Bush hanno lasciato in “mutande” gli USA indebitandoli con guerre e finanza allegra. Quella della deregulation.”

    Già, finanza allegra e terrorismo, oltre ad avere spaventato alcuni milioni di evangelici del “profondo sud” americano sull’uso che i democratici avrebbero fatto delle cellule staminali.

    Ritiro fuori da un archivio quanto disse un giorno Th. Friedman – un primario opinionist del NYT – su come Bush figlio, che si sentiva invasato dal Signore, condusse la sua campagna elettorale nell’ottobre del 2004 per il suo secondo mandato (contro Kerry): impostata in modo da terrorizzare gli americani, sempre a seguito dell’11 settembre di tre anni prima.
    http://www.nytimes.com/2004/10/14/opinion/14friedman.html
    In un’America che si era sempre sforzata di costruire del positivo, “That is missing today. Beyond Afghanistan, they’ve been much better at destruction than construction.”
    Un sentimento che, nonostante il successivo avvento di Obama e la sua tentata politica di solidarietà, oltre all’aiuto statale che lo stesso ha concesso alle banche, principali responsabili della crisi finanziaria, pare avere permeato gran parte della società americana. Ma in queste materie, forse, noi italiani dobbiamo stare zitti, avendo poco da imparare.

    28 Luglio, 2011 - 17:53
  64. Marilisa

    Davvero, lycopodium, è tanto difficile da capire?
    Potresti gentilmente dirmi come ti esprimi tu?

    28 Luglio, 2011 - 18:01
  65. lycopodium

    Non voglio frainterderti, tutto qui…

    28 Luglio, 2011 - 18:20
  66. Marilisa

    Dimmi il tuo pensiero. Esprimilo come sei solito fare, non avere paura di fraintendermi.

    28 Luglio, 2011 - 18:46
  67. Mabuhay

    Ringrazio (quasi) tutti per la bella discussione, incluso “le pizzicatine” di Alexandros e Nino; gli inevitabili eccessi o difetti 🙂 D’altronde non penso che questo blog sia la versione “volgare” del catechismo della Chiesa Cattolica….
    Ho dovuto sforzarmi un po’ x capire che BXVI si stesse riferendo al fondamentalismo cristiano (che il nostro ospite chiama “fantasma”…). Si diceva gia’ che Gesu’ non da adito a nessun tipo di fondamentalismo, ma i cristiani -gia’ detto- ci siamo cascati ripetutamente. E ci si sta cascando pure di questi tempi.
    Un chiaro fenomeno che va nella stessa linea, pur con sfumature diverse, e’ il “pentecostalismo” che e’ il movimento di piu’ rapida crescita in tutta la storia della cristianita’. Si scrive che in Asia quasi il 50% di tutti i cristiani siano ormai pentecostali- carismatici. E’ un modo diverso di vivere la fede, molto piu’ emotivo, individualista, miracolistico, fondamentalista… Appunto. Hanno bisogno di un Dio che risolva tutti i problemi, personali e sociali, di un Dio che “funzioni” . E se “dio” non funziona, lo fanno funzionare loro! Eccoci qui a pagarne le conseguenze.
    Per quello che colui che ha detto che la religione comincia dove finisce la Fede -virtu’ teologale, non aveva poi cosi’ torto. Da questo punto di vista, anche come cattolici, abbiamo ancora molto cammino da fare.

    28 Luglio, 2011 - 19:17
  68. giosal

    Mi sembra che nella storia i casi di fondamentalismo (o meglio, di fanatismo? Come dice Marco) di natura religiosa – sia tra le tre religioni figlie di Abramo che dentro esse tra singole confessioni o “scuole”- siano numerosi. Al cui proposito la memoria mi corre alla lunga vicenda dei catari.
    Nel 1143, Evervino di Steinfeld scrisse a Bernardo di Chiaravalle (poi San Bernardo) sulla presenza nella Renania di “eretici” che si rifiutavano di frequentare le chiese. Gli eretici furono bruciati e si narra che Evervino si stupisse perché essi salivano sereni sul rogo.
    Il fenomeno però non cessò, anzi apparendo come un vasto movimento in espansione. I cattolici chiamarono tali eretici catari, forse dal greco Kàtharoi cioè puri. I catari chiamavano se stessi semplicemente boni homini. Essi credevano nell’esistenza dei due principi contrapposti, il Bene e il Male, il Dio giusto del Nuovo Testamento e il Dio nemico Satana. Credevano inoltre che Cristo fosse un angelo di Dio sceso sulla terra come puro spirito e accettavano il Padre Nostro come sola preghiera.
    Alcuni storici hanno visto nei catari una reazione alla corruzione allora frequente nella Chiesa. La Chiesa probabilmente vi vide una seria minaccia al suo potere e fino alla fine di quel secolo fece tentativi di riconvertire i catari al cattolicesimo, senza successo.
    Allora papa Innocenzo III (eravamo nel 1208) bandì una crociata e stabilì un tribunale che poi diventerà dell’Inquisizione. Alla crociata parteciparono vari nobili della Francia e numerosi avventurieri, attratti dalle prospettive dei saccheggi e di conquista delle terre.
    La prima città espugnata fu Béziers, e il legato papale Amaury, richiesto su come si potessero distinguere i cattolici dai catari, pronunciò la frase rimasta alla memoria: “Uccideteli tutti, Dio saprà riconoscere i suoi”. Furono massacrate 20.000 persone e Amaury ricevette le congratulazioni dal papa. Stessa sorte toccò a Carcassonne, seguita da numerose altre città. A Minerve 140 catari si gettarono spontaneamente nelle fiamme.
    Tutte le città furono espugnate secondo copione: mutilazione di nasi, occhi e orecchie, con un rogo finale per “purificare” ciò che restava. Nel 1212 intervenne nella crociata a difesa dei catari anche il re d’Aragona, poiché molte terre in questione erano nel suo regno, e la crociata degenerò in guerra. All’assedio di Tolosa, il più duro di tutti, de Montfort, capo dei crociati, venne ucciso da una donna che gli lanciò una pietra.
    Infine lo stesso re di Francia entrò direttamente a fianco dei crociati, con l’intento di prendersi le terre che gli stessi avevano confiscato.
    Ciò che trovo singolare, quello era il tempo in cui frate Francesco faceva professione di estrema povertà e, passato lui, anche vari conventi francescani furono sospettati di catarismo.
    Nel 1229 Raimondo di Tolosa, di parte catara, dopo vent’anni di roghi che avevano incendiato il sud della Francia, accettò una pace pesante cedendo quasi tutte le sue terre al re e negando ogni appoggio ai boni homini.
    Verso la fine di quel secolo la “guerra di religione” si spostò in Italia: vennero espugnate Sirmione, Desenzano e altre città minori, dove numerosi boni homini finirono purificati sulle pire.
    Ebbero termine le “eresie”? Non sembra, e forse si moltiplicarono nell’inestinguibile desiderio umano di trovare continuamente forme di credo più convincenti o più autonome.

    28 Luglio, 2011 - 20:53
  69. discepolo

    “il corpo mistico.. che cammina ” a me fa venire in mente una specie di zoombie ,un ectoplasma, cioè un corpo non materiale ma una specie di spettro che cammina davanti a un folla di gente che lo segue.. sinceramente non è una bella immagine .. appartiene più alla categoria degli incubi che dei simboli..!!!!!
    ma questo è il nuovo “ecclesialese” , cioè il nuovo linguaggio religioso, dovremo farci l’abitudine., caro Lycopodium. !!!
    Riccardo Beretta ci ha scritto anche un libro “Manuale del nuovo ecclesialese”
    Fa parte anche del nuovo ecclesialese credo l’ultima frase di giosal “forme di credo più convincenti e più autonome”
    Più convincenti? vuol dire che la dottrina cristiana tradizionale, il vangelo non è abbastanza “convincente “????
    Più autonome? autonome da cosa? dalla verità? allora basta aderire a caso a qualsiasi eresia sia sorta nella mente degli uomini da 2000 anni a questa parte per esser più “autonomi”.
    Ma essere più autonomi dalla verità a che serve?
    Anche Satana a modo suo è stato ed è , “più convincente e più autonomo”.
    MC

    28 Luglio, 2011 - 21:54
  70. Nino

    Lyco

    A me pare che governi nazional-fascisti e post nazisti di ritorno siano ben presenti e robusti nella vecchia e cara Europa dei 27:
    -Francia, Ungheria, Polonia, Austria, solo per citarne alcuni.
    Sottovalutare o sbeffeggiare soggetti leghisti come Borghezio che vanno sui treni dei pendolari a spruzzare disifettante contro gli extra comunitari e/o farsi due risate su i negazionisti para cattolici e non sia quanto di più rischioso possa correre una democrazia moderna, non più governo reale di parlamenti sempre più dipendenti dal binomio dei sistemi comunicazione-finanza patrimonio di oligarchi.

    Di poche persone che sfamano interi continenti controllando derrate alimentari come avviene in questi giorni in Somalia e zone limitrofe dove sciamano centinaia di migliaia di derelitti , potenzialmente 5 milioni di esseri umani , che rischiano di morire per fame per l’aumento forsennato del prezzo del mais, perchè i “cartelli” finanziari comprano territori paragonabili a nazioni come l’Italia per sfruttarle a piacimento scacciandone gli abitanti.

    Il resto è intuibile.

    28 Luglio, 2011 - 21:59
  71. lycopodium

    @ Nino
    Non ho le tue sicurezze tetragone della perniciosità radicale di questi regimi europei.
    Hanno, forse, più del luddismo che del nazional-fascismo e post-nazismo di ritorno (che, poi, sono termini passe-par-tout, all’incirca come il termine comunismo in bocca a B.).
    A me sembrano, molto di più, tentativi velleitari di fermare una deriva contraria quasi irreversibile.
    Deriva governata da quegli stessi attori di cui tu parli, a proposito della Somalia.
    Attori che ben più che comprarsi territori paragonabili a nazioni come l’Italia, possono anche comprarsi direttamente l’Italia e tenere sotto scacco bocconcini più prelibati del nostro paese.

    28 Luglio, 2011 - 22:59
  72. giosal

    Discepolo, piuttosto che “forme di credo più convincenti” avrei dovuto dire: comportamenti e modi di applicazione del Vangelo più convincenti. Quando parliamo di tali argomenti, penso che spesso incorriamo in malintesi: non è il Vangelo a non esser convincente, ma persone che si mettono a capo di organizzazioni religiose e, in nome del Signore, troppo spesso producono ignominie tradendo lo stesso Vangelo. Trovo poi normale che una parte di popolazione che credeva in loro, prima o poi gli si ribelli: a loro, non al Vangelo. 2000 anni di storia della Chiesa sono pieni di questi casi.

    28 Luglio, 2011 - 23:16
  73. lycopodium

    x Marilisa
    Non è uno dei mitici 150, anche se la sua azione ha già ottenuto, senza strepiti istrionici, l’ingresso nella Catholica di un congruo numero di preti uxorati di tradizione angla, ma sui rapporti Chiesa/Regno da dei punti a me (e, sorry, anche a te):

    “Parlando del Regno di Dio, Gesù annuncia semplicemente Dio, cioè il
    Dio vivente, che è in grado di operare concretamente nel mondo e nella storia e proprio adesso sta operando … L’aspetto nuovo ed esclusivo del suo messaggio consiste nel fatto che Egli ci dice: Dio agisce adesso – questa è
    l’ora in cui Dio, in un modo che va oltre ogni precedente modalità, si rivela nella storia come il suo stesso Signore, come il Dio vivente. Pertanto la traduzione ‘regno di Dio’ è inadeguata, sarebbe meglio parlare
    dell’”essere Signore” di Dio oppure della signoria di Dio” .
    “La nuova vicinanza del regno di cui parla Gesù e la cui proclamazione costituisce l’aspetto distintivo del suo messaggio, questa nuova vicinanza é Lui stesso. Attraverso la sua presenza e la sua attività Dio é entrato nella storia in modo completamente nuovo qui e ora come Colui che opera. Per questo é ora «tempo compiuto» (cfr. Mc 1, 15); per questo é ora, in un modo del tutto particolare, tempo di conversione e di penitenza, come anche tempo di gioia, perché in Gesù Dio viene incontro a noi. In Lui ora Dio é Colui che opera e regna – regna in modo divino, cioè senza potere mondano, regna con l’amore che va «sino alla fine» (Gv 13,1), sino alla croce. A partire da questo dato centrale si congiungono i diversi aspetti, apparentemente contraddittori. A partire da qui capiamo le affermazioni sull’umiltà e sul nascondimento del regno; da qui l’immagine di fondo del seme di cui dovremo occuparci ancora in vari modi; da qui anche l’invito al coraggio della sequela, che abbandona tutto il resto. Egli stesso é il tesoro, la comunione con Lui la perla preziosa”

    28 Luglio, 2011 - 23:45
  74. fiorenza

    …”coraggio della sequela”…

    29 Luglio, 2011 - 0:16
  75. Marilisa

    Molto divertente, se non fosse che è anche assurdo.Ci sono, in questo blog, dei cattolici, anzi cattolicissimi, che sbeffeggiano il catechismo. Qualcuno si spinge a dire: “il corpo mistico.. che cammina ” a me fa venire in mente una specie di zoombie ,un ectoplasma, cioè un corpo non materiale ma una specie di spettro che cammina davanti a un folla di gente che lo segue..”
    Ridere o piangere? Tutt’ e due le cose, o meglio si ride per non piangere. Chi avoca a sé il diritto di essere considerato “vero” cristiano perché si rifà alla religione preconciliare, e critica chi vuole rinnovamenti in seno alla Chiesa, rivela poi di non conoscere i punti saldi che sono scritti nel catechismo.
    Al punto 156 della prima parte del Compendio( presentato dall’attuale papa nel 2005) dopo una didascalia il cui tema è ” La Chiesa: popolo di Dio, corpo di Cristo, tempio dello Spirito”, leggo testualmente: “in che modo la Chiesa è corpo di Cristo?”
    Risposta: “per mezzo dello Spirito, Cristo morto e risorto unisce a sé intimamente i suoi fedeli. In tal modo i credenti in Cristo, in quanto stretti a lui soprattutto nell’Eucaristia, sono uniti tra loro nella carità, FORMANDO UN SOLO CORPO, LA CHIESA, la cui unità si realizza nella diversità di membra e di funzioni”.
    Aggiungo io: san Tommaso d’ Aquino dice :” Capo (Cristo) e membra sono, per così dire, una sola persona MISTICA”.
    E questo sarebbe “il nuovo ecclesialese” di cui parla soddisfatta la signora discepolo?
    Più in là il catechismo afferma che i laici partecipano all’ufficio sacerdotale e a quello profetico di Cristo tramite l’azione evangelizzatrice, “che acquista una particolare efficacia dal fatto che viene compiuta nelle comuni condizioni del secolo”.
    Queste parole sono in grado di dire qualcosa agli estimatori dei tempi passati? O forse non si capisce che si deve operare nel presente, tra gli avvenimenti del presente e con gli strumenti di cui si dispone oggi?
    Se poi si ironizza sull’espressione universalmente nota ” Chiesa in cammino” di cui anche i bambini conoscono il significato, peggio per chi lo fa; ciò si deve alla grettezza di una religione che, a mio parere, è vista nel suo aspetto più negativo, cioè come una disciplina teorica avulsa da comportamenti pratici. Ben poca cosa.

    29 Luglio, 2011 - 1:02
  76. Marilisa

    Caro lycopodium,
    davvero mi fai sorridere. Ciò che hai scritto virgolettato a me non dà dei punti proprio per niente, dal momento che la sostanza del discorso è la stessa dei miei convincimenti, e l’ho sempre sostenuto seppure, ovviamente, con altre parole. Si vede che ti sei perso molti miei post del passato. Ma sei anche poco attento, altrimenti avresti notato che proprio ieri ho scritto che i fondamentalisti, i rigoristi “Sono fossilizzati nel “Dio era”, ” i rituali erano”, ed era meglio così. Non capiscono, nella loro fissità mentale, che è più equilibrata e giusta una malleabilità che va incontro, con naturalezza, ai cambiamenti; e continuano a ritenere validi solo ed esclusivamente i testi antichi, le antiche celebrazioni a cui restare legati a filo doppio. Il nuovo va contestato, va rigettato e basta”. Oggi aggiungo: non capiscono un tubo.Tralasciando il riferimento ai tradizionalisti, quando parlo di “Dio era”, voglio proprio dire che, invece, si deve guardare al “Dio è” oggi, in ogni istante della vita. E il Regno di Dio non ancora compiuto è in atto già oggi, dal momento in cui Gesù è venuto fra noi, e procede col cammino dell’umanità, anche se non si direbbe.
    Di tutte queste cose sono fermamente convinta, per cui il discorso che mi proponi non mi dice niente di nuovo, non fa altro che confermarmi nelle mie idee.
    Vedi, piuttosto, di fissarlo tu nella tua mente.
    Comunque ti ringrazio per averlo riportato.
    Mi chiedo: perché è così difficile capirsi?

    29 Luglio, 2011 - 1:45
  77. marta09

    Rprendendo questo post, confesso che mi sento un po’ frastornata.
    Non capisco i toni bellicosi che emergono in alcuni commenti o – almeno – non ne capisco l’utilità.

    Dovremmo capire i motivi per cui – spesso – la religiosità divide in sè stessi al punto tale che l’omicidio diventa un bene e non una male come anche la legge naturale afferma.

    Credo che tutto si possa ricondurre a quel comando di “dominare la Terra” che l’egocentrismo umano ha portato ad una deviazione: domina l’altro e se non riesci, eliminalo.

    Facile parlare di Carità, di Amore ecc., un po’ più complicato metterlo in pratica anche con delle parole scritte.

    In tutto questo, però, devo dire che è davvero straordinario questo blog in quanto la passione con cui le persone commentano è identificativa del fatto che non ci consideriamo presenze virtuali, ma presenze reali anche se molti di noi non si sono mai visti.

    Comunque sia, credo – ritornando al tema del post – che del fondamentalismo ci siano vari gradi e non sempre si manifesta con stragi. 😀

    29 Luglio, 2011 - 7:55
  78. la legge naturale ???????????????

    29 Luglio, 2011 - 8:21
  79. ma dietro ogni strage c’è fondamentalismo,
    politico o religioso

    29 Luglio, 2011 - 8:23
  80. marta09

    Certo, la legge naturale dell’uomo per cui uccidere chi NON ATTACCA è male.

    29 Luglio, 2011 - 8:42
  81. lycopodium

    Marilisa,
    “mi chiedo: perché è così difficile capirsi?”
    Ma, veramente, alle mie pacate e ragionevoli osservazioni del 28 luglio 2011 @ 10:54, tu hai risposto andando un po’ per la tangente…
    Il resto è noto.
    Cmq, visto che in data 27 luglio 2011 @ 15:12, ho maltrattato Alexandros, considero ciò un dovuto contrappasso.

    Servitor vostro,
    madonna.

    29 Luglio, 2011 - 8:44
  82. Marco

    La gazzella o la zebra non attaccano la leonessa eppure…

    29 Luglio, 2011 - 8:58
  83. fiorenza

    Scendeva da Gerusalemme a Gerico, vide una persona ferita a morte (intellettualmente e spiritualmente ) dai briganti e, con i rimedi che aveva , si fermò ad aiutarla. La persona, “andando un po’ per la tangente”, rifiutò ogni soccorso. E specialmente, gli disse chiaro chiaro -nella certezza che “è così difficile capirsi”- quello dei “tradizionalisti -cioè, spiegò poi, dei fondamentalisti-come te e come tanti altri”.

    29 Luglio, 2011 - 9:22
  84. fiorenza

    “il coraggio della sequela”: sono le parole che avevo trascritto e su cui volevo riflettere insieme con voi, questa notte. Poi, invece, ci ho meditato un po’ per mio conto.
    Sorprendente che Marilisa non si sia affatto sorpresa leggendo il brano che Lycopodium le ha donato. Che, anzi, abbia detto: “il discorso che mi proponi non mi dice niente di nuovo”. Eppure ogni pagina di Benedetto ha davvero sempre il perturbante fascino del nuovo, il sereno invito a meditare delll’inaudito…

    29 Luglio, 2011 - 9:34
  85. Marilisa

    Sì, è proprio difficile capirsi; forse i limiti sono dovuti al fatto che in un blog non ci si può dilungare più di tanto. Lycopodium afferma che in un post sono andata un po’ per la tangente; non me ne sono accorta neppure a rileggerlo. Ho cercato di parlare il più chiaro possibile, ma non sono stata compresa o forse non c’era sufficiente chiarezza. Ho anche raccomandato di provare a deporre l’ ingombro dei preconcetti, ma ancora niente…
    I pregiudizi sono duri a morire, è risaputo. Quel “servitor vostro, madonna”, caro lycopodium, con tutto il rispetto, risparmiatelo per altre persone e per altre occasioni.
    E comunque sappi che si può leggere anche fra le righe, se si vuole.
    Leggo, poi, fiorenza e mi persuado ancora di più che il paraocchi impedisce la visuale e fa prendere lucciole per lanterne. Me ne dispiaccio, ma tant’è…
    Intanto, partendo dalla paraboletta di nuovo conio, dico che forse le parti dovrebbero essere invertite e “il soccorso” di cui parla la signora, andrebbe dato- e il più presto possibile- a quelli che, non essendo né briganti né fondamentalisti, vedono nella religione cristiana un rifugio sui generis, fatto di formule stantie, di posizioni di genuflessione davanti alle gerarchie, di adesioni a scatola chiusa, senza un proprio ragionamento, a ciò che viene dall’alto, dimenticando che Chiesa siamo tutti noi battezzati e non solo quelli che indossano la tonaca o la papalina( leggere il catechismo, prego!). Io dovrei volere soccorso da questi signori? No, grazie.
    In secondo luogo dico che non mi piace essere travisata con aggiustamenti di comodo di vocaboli usati in contesti diversi. Questo, in casa mia, si chiama falsità e anche disonestà. Io, tanto per capirci, faccio distinzione netta fra “tradizionalisti” e “fondamentalisti”. Se l’esimia fiorenza fa confusione fra i termini, sono affari suoi non miei. Poi mi sorprende che sia sorpresa- scusate il bisticcio di parole- dal fatto che io non abbia trovato niente di nuovo nel discorso trascritto da lycopodium. Faccio notare che quelle parole non sono inedite, sono parole del Vangelo, che oggi vengono spiegate nel modo giusto e che io ho sempre avuto nel mio cuore e nella mia mente, anche perché sono solita leggere in continuazione libri di esegesi. Forse dovreste farlo anche voi per aggiornarvi un po’.
    Chissà come lo intende la signora fiorenza “il coraggio della sequela”.
    Ancora: non ho nulla contro il papa (ho mai detto il contrario, l’ho fatto capire?), molto spesso apprezzo ciò che dice, qualche volta-in passato- l’ho disapprovato, e c’ era il motivo. Ma non ne faccio una bella statuina da mettere sull’altare solo perché è il papa. Anche lui può sbagliare.
    E comunque, infine, mi preme dire che sarebbe opportuno che tutti leggessero con attenzione gli interventi (di tutti) che vengono postati, per cogliervi ciò che può esserci di positivo, non per irridere e per vedere solo ciò che il paraocchi permette di vedere, e per etichettare, anche politicamente (assurdo!), l’autore degli interventi.

    29 Luglio, 2011 - 11:06
  86. fiorenza

    Marilisa scrive il 29 luglio ore 1:45 : “proprio ieri ho scritto che i fondamentalisti, i rigoristi “Sono fossilizzati nel “Dio era”, ” i rituali erano”, ed era meglio così. Non capiscono, nella loro fissità mentale, che è più equilibrata e giusta una malleabilità che va incontro, con naturalezza, ai cambiamenti; e continuano a ritenere validi solo ed esclusivamente i testi antichi, le antiche celebrazioni a cui restare legati a filo doppio. Il nuovo va contestato, va rigettato e basta”. Oggi aggiungo: non capiscono un tubo.Tralasciando il riferimento ai tradizionalisti, quando parlo di “Dio era”, voglio proprio dire che…”

    29 Luglio, 2011 - 11:24
  87. nico

    …allora, un respiro profondo, ossigeniamo bene i polmoni,
    poi via di corsa, verso un’altra avventura!!
    (questa mi pare un po’ insabbiata)

    29 Luglio, 2011 - 11:35
  88. fiorenza

    Sì, cara Nico, hai ragione. Per quanto mi riguarda, ormai, dopo la vignetta su “don Peppino”, sento proprio il bisogno di andare “via, di corsa, verso un’altra avventura”: come Syriacus, come Sumpontcura…
    Buon fine settimana, buone vacanze, buona estate, buona vita, a tutti. Con un grande – e forte, fortissimo- abbraccio a Luigi e a quelli che mi hanno voluto bene.

    29 Luglio, 2011 - 11:57
  89. nico

    Ti prego, Fiorenza, no.
    Ricorda quel che ha scritto Adriano (28 luglio12.20)

    29 Luglio, 2011 - 12:03
  90. nico

    La fede che più amo, dice Dio, è la speranza.
    La fede, no, non mi sorprende.
    La fede non è sorprendente.
    Io risplendo talmente nella mia creazione.
    Nel sole e nella luna e nelle stelle.
    In tutte le mie creature.
    Negli astri del firmamento e nei pesci del mare.
    Nell’universo delle mie creature.
    Sulla faccia della terra e sulla faccia delle acque.
    Nei movimenti degli astri che sono nel cielo.
    Nel vento che soffia sul mare e nel vento che soffia nella valle.
    Nella calma valle.
    Nella quieta valle.
    Nelle piante e nelle bestie e nelle bestie delle foreste.
    E nell’uomo.
    Mia creatura.
    Nei popoli e negli uomini e nei re e nei popoli.
    Nell’uomo e nella donna sua compagna.
    E soprattutto nei bambini.
    Mie creature.
    Nello sguardo e nella voce dei bambini. Perché i bambini sono più creature mie.
    Che gli uomini.
    Non sono ancora stati disfatti dalla vita.
    Della terra.
    E fra tutti sono i miei servitori.
    Prima di tutti.

    In ogni nascita e in ogni vita.
    E in ogni morte.
    E nella vita eterna che non avrà mai fine.
    Che vincerà ogni morte.

    Io risplendo talmente nella mia creazione.

    Che per non vedermi realmente queste povere persone dovrebbero esser cieche.
    ….
    La carità, dice Dio, non mi sorprende.
    La carità, no, non è sorprendente.
    Queste povere creature son così infelici che, a meno di aver un cuore di pietra, come potrebbero non aver carità le une per le altre.
    Come potrebbero non aver carità per i loro fratelli.
    Come potrebbero non togliersi il pane di bocca, il pane di ogni giorno, per darlo a dei bambini infelici che passano.
    E da loro mio figlio ha avuto una tale carità.

    Ma la speranza, dice Dio, la speranza, sì, che mi sorprende.
    Me stesso.
    Questo sì che è sorprendente.

    Che questi poveri figli vedano come vanno le cose e credano che domani andrà meglio.
    Che vedano come vanno le cose oggi e credano che andrà meglio domattina.
    Questo sì che è sorprendente ed è certo la più grande meraviglia della nostra grazia.
    Ed io stesso ne son sorpreso.
    E dev’esser perché la mia grazia possiede davvero una forza incredibile.
    E perché sgorga da una sorgente e come un fiume inesauribile

    Ciò che mi sorprende, dice Dio, è la speranza.
    E non so darmene ragione.
    Questa piccola speranza che sembra una cosina da nulla.
    Questa speranza bambina.
    Immortale.

    Perché le mie tre virtù, dice Dio.
    Le tre virtù mie creature.
    Mie figlie mie fanciulle.
    Sono anche loro come le altre mie creature.
    Della razza degli uomini.
    La Fede è una Sposa fedele.
    La Carità è una Madre.
    Una madre ardente, ricca di cuore.
    O una sorella maggiore che è come una madre.
    La Speranza è una bambina insignificante.
    Che è venuta al mondo il giorno di Natale dell’anno scorso.
    Che gioca ancora con il babbo Gennaio.
    Con i suoi piccoli abeti in legno di Germania coperti di brina dipinta.
    E con il suo bue e il suo asino in legno di Germania. Dipinti.
    E con la sua mangiatoia piena di paglia che le bestie non mangiano.
    Perché sono di legno.
    Ma è proprio questa bambina che attraverserà i mondi.
    Questa bambina insignificante.
    Lei sola, portando gli altri, che attraverserà i mondi passati.

    Come la stella ha guidato i tre re dal più remoto Oriente.
    Verso la culla di mio figlio.
    Così una fiamma tremante.
    Lei sola guiderà le Virtù e i Mondi.

    (C. Peguy – Il portico del mistero della seconda virtù)

    29 Luglio, 2011 - 12:08
  91. Nino

    Ciao Fiorenza.
    Al di la della differenza, delle idee e delle posizioni politico-religiose, mi sei cara per il tuo candore e per la tua innegabile passione per le cose di Dio.

    Parlo cioè di un valore sommamente caro a Gesù che è la Compassione presente in ogni tuo pensiero.

    Poi c’è il fattore “campanile” ovvero la mia seconda città, dopo Roma è Firenze per vari motivi, dall’affettivo all’estetico e al sentimentale.
    Una città che ho pienamente vissuto, senza non poche difficoltà ambientali dovute alla presunzione smodata e spesso fuori luogo di alcuni tuoi concittadini in fatto di cultura.

    Ma alla fine ho vinto con onore e ho avuto porte e cancelli spalancati perfino nella società nobiliare fiorentina.

    Mi spiacerebbe di non leggerti sopratutto mi mancherebbero le tue provocazioni così dolcemente e candidamente poste sempre con rispetto.

    Un abbraccio di cuore.

    29 Luglio, 2011 - 14:52
  92. lycopodium

    W Fiorenza!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!1

    29 Luglio, 2011 - 15:37
  93. Alexandros

    Marco, se avessi un locale notturno ti assumerei come buttafuori.
    Battute a parte, a differenza dei casi precedenti, la reazione di Fiorenza mi sembra davvero sproporzionata.

    29 Luglio, 2011 - 16:02
  94. Leonardo

    A proposito di locali, non c’è dubbio che la clientela di “Chez Luigi” sia molto degradata rispetto ad una volta: avventori come Sumpontcura e Syriacus, già ricordati da Fiorenza, o come Mandis e la signora Luisa oggi ce li sogniamo, e i rincalzi … beh, li vediamo.
    Forse sono i tempi e bisogna rassegnarsi perché questo è ciò che passa il convento; forse è un perverso meccanismo di selezione dei peggiori che agisce nella blogsfera (se è così devo ricordarmi di rimanere in gara);
    forse è una conseguenza dell’eccesso di fiducia del proprietario nell’efficacia del suo “canto di Orfeo” per ammansire certe creature (pensava, con l’arma dell’ironia, di ridimensionare il contagio dell’innominabile, e invece quello imperversa e inquina, anche se nessuno lo legge, inquina … avete notato quanto è peggiorata l’igiene ambientale da quando c’è lui?) … chi lo sa?
    Certo che delle volte sembra di stare allo zoo …

    29 Luglio, 2011 - 16:22
  95. Marilisa

    È proprio vero: come erano belli i tempi andati! Quando il blog era frequentato da Tizio, Caio, Sempronio…gli unici ad avere la verità in tasca perché la pensavano esattamente come noi…Oggi “il convento” passa i peggiori e noi, che siamo sempre stati i migliori e sempre lo saremo, dobbiamo sopportare con tanta pazienza; oppure non ci resta che andarcene da questo “zoo”…
    Capito quali stupidaggini si devono sentire da chi si imbroda credendosi migliore?

    29 Luglio, 2011 - 16:47
  96. Gioab

    Marilisa continua a stupire; piacevolmente.

    29 Luglio, 2011 - 17:09
  97. Gioab

    @ Marta09

    Dovremmo capire i motivi per cui – spesso – la religiosità divide in sè stessi al punto tale che l’omicidio diventa un bene e non una male come anche la legge naturale afferma.

    “viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà immaginerà di avere reso sacro servizio a Dio. 3 Ma faranno queste cose perché non hanno conosciuto né il Padre né me. ( Giovanni 16.2-3)

    Spero che riesca a trovare la risposta alla sua domanda !

    29 Luglio, 2011 - 17:14
  98. nico

    Mah, Marilisa, non la metterei così drastica…

    A me piace frequentare il pianerottolo perchè incontro persone stimolanti.
    A volte sono d’accordo con loro, a volte prenderei qualcuno a “ceffoni informatici” (e non sempre riesco a trattenermi), sono però sempre costretta a pensare.

    E a farmi infettare dal virus del dubbio, che è benedetto…

    29 Luglio, 2011 - 18:12
  99. Leonardo

    Marilyn e quell’altro (vabbé, chiamiamolo Arthur Miller per l’occasione): la pupa e l’intellettuale. Bellezza e intelligenza al più alto livello. “Mitico!”, squittirebbe Fabio Fazio (se perdonate la trivialità della citazione). Comunque, una coppia meravigliosa.
    Sono incondizionatamente un vostro fan.

    29 Luglio, 2011 - 18:15
  100. Marilisa

    Infatti, Nico, il blog (qualsiasi blog) è un sito dove potersi scambiare le proprie opinioni civilmente, accettando anche quelle discordanti dalle nostre, senza ritenersi migliori degli altri, senza supponenze, senza offese di nessun tipo. Ma, invece, c’è chi guarda dall’alto in basso quelli che non la pensano allo stesso modo, e spesso, apertamente o ricorrendo all’arma dell’ironia becera o per vie tortuose, pretenderebbero di far cambiare idea all’altro, di prenderlo in giro o quanto meno di “pizzicarlo”.
    Niente di più sbagliato. Le reazioni dello stesso tenore sono inevitabili, e il dialogo ne è compromesso.
    Rivendico il diritto di dire ciò che penso sulla base delle mie esperienze dirette o indirette, e seguendo i miei ragionamenti senza condizionamenti di alcun genere. Se altri la pensano come me, ne sono contenta, altrimenti non ne faccio un dramma. Liberi tutti di pensarla come vogliono. Ma le offese no, non le ammetto;
    non offro l’altra guancia, anche se sono cristiana. Sarà un mio limite, ma sono fatta così.
    Questo signore che ritiene di essere intelligente, stranamente non ha capito ancora che le sue allusioni, le sue battute senza sale, lungi dall’offendermi, mi fanno solo il solletico. Più di una volta ha manifestato nostalgia per i tempi in cui il blog era frequentato da altre persone “eccelse”, mentre oggi sarebbe una sorta di letamaio. Questa è un’offesa per tutti coloro ( ad esclusione di qualcuno) che partecipano alle discussioni sui temi proposti da Luigi, e in un certo senso ha offeso lo stesso Luigi. Chi crede di essere lui? Per me è un signor nessuno. Ma gli consiglierei di stare più attento a come parla.

    29 Luglio, 2011 - 19:20
  101. nico

    Io credo che dallo scontro si esca tutti perdenti.

    Nessuna parola detta o scritta all’interno di una polemica riuscirà mai a far cambiare idea all’altro, che sarà istintivamente portato a difendere le sue posizioni.

    Credo che prima di tutto dovremmo chiederci che cosa vogliamo ottenere:
    di aver ragione? battaglia persa.
    di continuare il botta e risposta? pericoloso e inutile.

    Forse il classico “mettiamoci una pietra sopra” è la soluzione migliore per continuare a godere di ciò che di bello abbiamo qui.
    Poi, in fondo a me lo zoo piace tanto… chissà come mi classificherei? scimmia, pappagallo, ippopotamo… magari pantera sinuosa come ebbe a definirmi moooolti anni fa mio marito?
    🙂

    29 Luglio, 2011 - 19:30
  102. Leonardo

    Accidenti, pantera sinuosa è entusiasmante. Dovrò stare attento a non immaginarti troppo (quei “moooolti anni” che hai ironicamente frapposto ad ogni tentazione non valgono per me, che adoro il vintage, come mia moglie spesso nota con sollievo).

    29 Luglio, 2011 - 19:45
  103. Marco

    Ohé Alexà…
    u pagliacciu pozzu fa… non u buttafuori… so piccolo e mingherlino, m’accidono sti papisti…

    Eh dai fioré… ci stava u ventu, u Papa si è tutto spettinato, maronna mia…
    Sient’ a me, fioré.
    Stringiamo nu pattu di non belligeranza.
    Io mi astengo da battute e links satirici, tu ti astieni d’andartene via.
    Va buo?
    Eh, dai. Nun fa cuzi, fioré… I miss you.

    29 Luglio, 2011 - 20:13
  104. Luigi Accattoli

    Fiorenza leggo solo ora. Ieri ero in viaggio. Mi dispiace. Ricambio il fortissimo abbraccio.

    30 Luglio, 2011 - 11:09
  105. Clodine

    Ciò che si “tace saggiamente” è più artistico di ciò che si “esprime loquacemente”? Io non lo credo. Questo spazio dove ci si confronta – e dove anch’io ho avuto le mie belle soddisfazioni- seppur virtuale non è meno coinvolgente e feribile di uno scontro fisico.Ciascuno, poi, nell’esprimersi, porta agli altri una parte del proprio vissuto, dei propri convincimenti e conoscenze, e ciascuno comunica con metodo e tempi ad essi congeniali per cui alcuni useranno quello abbreviato “stile telegrafico dell’anima”, come fiorenza, altri si esprimeranno con un colore diverso ma non meno interessante.L’ideale sarebbe scrivere breve, per concludere prima di annoiare…ma non sempre ci si riesce. Talvolta gli argomenti sono tali per cui l’approccio richiede prudenza,spesso si è fraintesi, in tal frangente una buona dose di ironia e il non prendersi troppo sul serio sarebbe duopo. Non solo perchè salutare e saggio ma perché un siffatto atteggiamento denota maturità e una buona dose di spessore interiore…del resto, chi è esente totalmente da gaffe e simili? “Palmam qui meruit ferat”!
    Vorrei chiosare e quindi chiudere con una mia personale riflessione -non me ne vogliano fiorenza e Leonardo – non mi piace, e credo sia di cattivo gusto, nominare ad ogni piè sospinto amici che han deciso di interrompere i contatti col blog di Luigi Accattoli, il quale [eccetto l’innominato] nella sua eterogenea fioritura è sempre di ottimo livello. Si può discutere sul piano delle idee, non sulla qualità degli interventi. Rimpiangere continuamente gli ex ” eclissati” alcuni dei quali postano in altri siti con altro nickname, e porli in continuo perenne confronto con bloghisti di approdo recente nel tentativo di affossare e umiliare, ecco, è un aspetto questo che disapprovo totalmente. Che Syr ed altri siano usciti è loro facoltà del resto “mutato nomine de te fabula narratur”, direbbe il buon Orazio!

    30 Luglio, 2011 - 16:28
  106. Marilisa

    Ben detto, Clodine.
    Del resto, quelli che non sopportano chi ha idee diverse, sono appunto degli “intolleranti” (e il termine parla da sé), che peraltro avrebbero molto da imparare se non indossassero la corazza inqualificabile dei pregiudizi.
    Vadano con Dio.

    30 Luglio, 2011 - 19:39
  107. lycopodium

    Ah Clo, che notizie mi hai dato!
    E dove li posso recuperare gli “eclissati”, almeno per una chiacchierata ogni tanto?

    30 Luglio, 2011 - 21:23
  108. Clodine

    ..ah…caro lyco, in questo non ti posso aiutare ma so per certo che vanno a far danno in altri siti….alvolta, di alcuni ne intuii l’identità sul blog di Raffaella o su Messainlatino, non è difficile riconoscerli, lo stile è sempre lo stesso. Ti consiglio una sapiente ricerca se proprio i presenti, sottoscritta compresa, proprio non ti soddisfano!

    Un caro saluto.

    30 Luglio, 2011 - 21:48
  109. lycopodium

    Clo, ma che che dici? Tu sei imprescindibile!
    Ti dirò che da tempo cerco ritrovare nel web vecchi amici del pianerottolo (collimanti non necessariamente di idee, ma certo di stile).
    Ti dirò anche che, san FB intercedente, ne h ritrovati diversi.
    E, poi, lo sai, alla fine io tendo a voler bene a tutti, anche a chi non se lo merita proprio.

    30 Luglio, 2011 - 22:14
  110. nico

    Ubi!!!
    Ciao
    🙂

    31 Luglio, 2011 - 9:58
  111. nico

    …è successo come quando ci si ritrova tra amici e, dopo lunghe disquisizioni (in cui qualcuno ha anche alzato la voce), ci si chiede:
    “Ma come siamo finiti a parlare di questo?”

    Di solito a quel punto scatta una risata rasserenante.

    31 Luglio, 2011 - 10:02
  112. Ricambio di cuore l’accogliente sorriso di Nico.
    Condivido il pieno la sua osservazione.
    Un saluto per tutti e buone vacanze.

    31 Luglio, 2011 - 13:06
  113. Clodine

    Caro Lyco, amico d’ avventura di questo blog che ne ha viste in passato di scaramucce!!… Che belli però i tempi in cui Leonardo, impeccabile, ironico, maldestro rompipalle con quella sua aplomb ferina mandava in tilt le sinapsi di Matteo e questi, di rimando, rispondeva con un romantico quanto discreto “vaffanculo”…E che dire tra me e Ignigo? Fu un’antipatia folgorante,e assolutamente unilaterale nel senso che io ne ero esente anzi: mi facevano ridere di cuore le sue impennate e sfuriate che alla fine si risolvevano in un nulla di fatto.Mi piaceva pensare che quel modo così rude e poco ortodosso di confrontarsi con me nascondeva invero un eccesso di simpatia incoffessabile! Ricordo la prima volta che venni contagiata dal morbo della “parolaccia”e mi usci un deflagrante:” c…o!” che destò stupore e scandalo. Ma cos’è una parolaccia, mi dissi, suvvìa, ormai è un’interiezione, una parte del periodare, più importante certo di un punto e virgola. È una parola quasi magica che contiene infiniti significati e nessuno. È un suono rotondo oppure appuntito, secondo i casi e permette un’infinità di modulazini. Una parola magica, con poteri al di là della ragione: liberatori, ma anche scaramantici.Ti confesso caro Lyco che anch’io un paio di volte ho fatto le corna a Luigi andando a far danno su altri blog, ma poi …son tornata..sigh…
    http://youtu.be/FL2Zb54K2tI

    31 Luglio, 2011 - 14:52
  114. Clodine

    ..Ignigo 74, torna!

    31 Luglio, 2011 - 14:55
  115. Gerry

    Io non ho trovato – ma neppure cercato – altri spazi, se non episodicamente: ogni tanto torno a leggervi (un vizio assurdo, direbbe Pavese) e in genere ne traggo la conclusione che ho fatto bene a pormi in disparte. Per carità, si ha sempre l’impressione di essere stati vili, ma insomma la vita è un’altra cosa e poi io non mi ritengo un “migliore”, ma semplicemente uno inadatto a parlare urlando o facendo finta di non aver sentito. Forse un nostalgico di un tempo che non c’è mai stato.
    Lo dico in una discussione ormai chiusa, così con questo messaggio in bottiglia non infastidisco nessuno. Un saluto.

    2 Agosto, 2011 - 17:06
  116. lycopodium

    Gerry!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Ti stavo proprio pensando.
    Grazie.

    2 Agosto, 2011 - 17:25
  117. nico

    Bene, non sono la sola a salutarti con un sorriso!

    2 Agosto, 2011 - 17:39
  118. Luigi Accattoli

    Gerry grazie del saluto… io sono grato a chiunque sia passato di qui e lo sono due volte a chi vi ritorni anche solo per una stretta di mano.
    Quanto al rebus dei blog, mi sono fatto l’idea che si tratti di un falso problema: essi sono un casino proprio come la vita.

    2 Agosto, 2011 - 19:08
  119. Mabuhay

    Un bentrovato a Gerry! I miss you! 🙂

    “Quanto al rebus dei blog, mi sono fatto l’idea che si tratti di un falso problema: essi sono un casino proprio come la vita.”: ecco qui la più bella sintesi mai letta su alcun manuale di antropologia filosofica! I miei entusiasti complimenti.

    3 Agosto, 2011 - 16:28
  120. lycopodium

    Una vita un po’ troppo in standby, visti i minimi commenti agli altri post…

    3 Agosto, 2011 - 21:36
  121. Marco

    👿

    10 Agosto, 2011 - 22:06

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