“Domani sarò al Porto per l’arrivo dei tunisini”

Sono in giro a trottola per l’Italia e mi capita di tutto. Martedì a Livorno ero a cena con il sindaco Alessandro Cosimi e il vescovo Simone Giusti che concertavano su come accogliere gli immigrati di Lampedusa. “Domani mattina alle sette sarò al Porto perchè a quell’ora ne arrivano altri duecento”, diceva Cosimi con il quale il pomeriggio avevo discusso della “morte dei giovani” al Centro culturale Piazza Grande. Ieri sera ascoltavo su La 7 il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che spiegava da Lilli Gruber le modalità di accoglienza in Toscana, con smistamento dei cinquecento arrivi in 22 centri, molti dei quali offerti dalle Caritas e altre strutture della Chiesa. Per la quota livornese avevo avuto un’anteprima dal vivo davanti a un vivissimo cacciucco da Beppino, alla Barcarola.

28 Comments

  1. Luigi Accattoli

    A proposito della trottola di cui al post. Il 1° aprile all’Ateneo della Santa Croce – in Roma – ho partecipato a una sessione accademica sulla beatificazione di Giovanni Paolo. Il 2 alla Domus Mariae – sempre a Roma – ho discusso dei media. Il 5 a Livorno della “morte dei giovani”. Il 6 a Padova di Giovanni Paolo. Stasera a Macerata del libro di Benedetto su Gesù. Domenica a Loreto incontro l’Ordine Francescano Secolare delle Marche.

    8 Aprile, 2011 - 7:04
  2. Luigi Accattoli

    Tra un treno e l’altro mi occupo di questioni più leggere. “Sono partita che erano tutti influenzati e con gli occhi tristi, il marito, il figlio e più di tutti la cagnolina. Povera. Ho telefonato poco fa e mi hanno detto che quando sono uscita è andata alla sua cuccia e non ha mangiato per tutto il giorno”: così la mia vicina di posto ieri mattina sul FRECCIARGENTO che mi portava da Padova a Roma in seconda classe per 54 euro, tariffa mini. Facendo io di sì di sì.

    8 Aprile, 2011 - 7:05
  3. Luigi Accattoli

    Per chi volesse conoscere il sindaco Cosimi che partecipa a un dibattito sul “significato per la città” della morte di persone giovani, ecco l’indirizzo del suo blog, dove anche è possibile leggere un suo discorso in Consiglio comunale sulla questione della costruzione di una Moschea a Livorno: http://blog.comune.livorno.it/

    8 Aprile, 2011 - 7:05
  4. nico

    …e la prossima settimana, tra altri impegni, anche Camposampiero:
    spero proprio di esserci!
    Intanto, ovunque, buon viaggio
    🙂

    8 Aprile, 2011 - 10:10
  5. Gioab

    Caro Luigi, visto che dei Tunisini non gliene frega niente a nessuno, né ai francesi, né ai tedeschi, né tanto meno ai cottolicissimi italiani che non li vogliono sul loro territorio, ma essendo molto ipocriti pretendono che qualcun altro faccia il lavoro sporco per loro.

    Prima era Gheddafi, il feroce cane da guardia, ora vogliono che sia il governo tunisino, a trattenere i pretenziosi impertinenti, che tutto reclamano e nulla donano. Quelli che gli ipocriti cattolicissimi non vogliono vedersi arrivare e che volevano scaricare all’Europa. Ma ti pare ? Ti pare che l’Europa si fa incantare dal canto delle sirene ipocrite ? Se i cattolicissimi fossero così amabili e disponibili non chiederebbero al Governo di Tunisi di chiudere la porta e se fossero meno pusillanimi la chiuderebbero da sé, anzi dovrebbero tenerla aperta lor per dimostrare di quanto amore e accoglienza sono capaci. Non ti pare ?

    Ma dicevo, visto che dei tunisini non gliene frega niente a nessuno, approfitto per andare OT, visto che ti interessi di fatti di vangelo per chiederti come la vedi. Dice Gesù : ” Continuate a pregare che la vostra fuga non avvenga d’inverno, …;” ( Matteo 24.20-21)

    Non ti pare che Gesù si sia contradetto o che ci capisca poco di geografia ? Perchè vedi, quando è inverno nell’emisfero nord, è estate in quello sud e viceversa, quindi c’è sempre qualcuno che si trova nella condizione di essere “in inverno” e la preghiera non può essere soddisfatta se non a discapito di qualcuno; la preghiera di alcuni verrebbe ad essere a sfavore degli altri se ascoltata. Non è altruista ma è solo egoista. Non ti pare ? Tu come la vedi ?
    Se fosse altruismo dovrebbe essere : “pregate affinchè la fuga d’inverno accada a voi in modo che siano beneficiati gli altri ” No ? Davvero non riesco a capire. Tu che farai pregherai per la tua fuga d’inverno o d’estate ? O per quella degli altri ?

    E va beh, che sei una trottola, il che non è serio, ancor di più se vuoi andare in giro e spendere pure poco (io sì io sì) ma qualche colpo potresti anche batterlo visto che sono tuo !

    8 Aprile, 2011 - 17:10
  6. Quanta povertà c’era in quegli anni ’50,
    coppie di sposi che partivano dai paeselli di provincia per andare nelle grandi città,
    Roma è tra le città più grandi dell’Abruzzo !!!

    Chi avrebbe immaginato?

    Oggi noi,
    in crisi,
    morale,
    spirituale,
    con degli strani migranti alle porte d’Italia,
    chi ha accumulato benessere
    si caga addosso dalla paura,
    quelli così e così urlano e strepitano che non vogliono concorrenza…

    Chi avrebbe immaginato in quegli anni lontani, Luigi?

    E’ dura.
    gli odori,
    i colori,
    le puzze,

    ma….
    ricordano tanto quell’Italia,
    gnurante,
    puzzolente,
    che transumava
    dove c’era lavoro,
    e dietro portava anche tanto lercio,
    oltre alle anime candide…..

    Italie provinciali e gnuranti del nord o del sud……

    8 Aprile, 2011 - 17:28
  7. antonella lignani

    Tutto sommato fa onore al nostro paese il fatto che tanti e in tanti luoghi si preoccupino dei migranti.

    9 Aprile, 2011 - 20:43
  8. antonella lignani

    Tutto sommato fa onore al nostro paese il fatto che tanti e in tanti luoghi si preoccupino dei migranti.

    9 Aprile, 2011 - 20:44
  9. antonella lignani

    Tutto sommato fa onore al nostro paese il fatto che tanti e in tanti luoghi si preoccupino dei migranti.

    9 Aprile, 2011 - 20:44
  10. nico

    …ho come l’impressione che ci sia qualche problema sulla rete…

    10 Aprile, 2011 - 12:17
  11. antonella lignani

    Santo cielo! C’è un vero diluvio di una certa Antonella Lignani che dice sciocchezze.

    10 Aprile, 2011 - 12:35
  12. Marilisa

    Antonella Lignani ci ha più volte ricordato che “fa onore al nostro paese il fatto che tanti e in tanti luoghi si preoccupino dei migranti”.Parole sante.
    Saluti.

    10 Aprile, 2011 - 13:38
  13. lycopodium

    @antonella
    Ma no, è il padrone di casa che vuole gonfiare lo score dei commenti…

    10 Aprile, 2011 - 15:20
  14. Luigi Accattoli

    Chiedo scusa ad Antonilla e a tutti i visitatori: un incidente che non so descrivere – provocato e risolto da uno dei figli che mi aiutano nella gestione del blog – ha reso inaccessibile il pianerottolo per una giornata e qualche ora. Chi in una delle fasi della mautenzione ha inserito più volte lo stesso commento, ora se li ritrova pubblicati l’uno dopo l’altro. Io li posso cancellare e ne ho cancellati alcuni, ma ne ho lasciati tre di Antonella Lignani a documento di quanto accaduto e a giustificazione della sua esclamazione contenuta in un successivo commento e della sottile ipotesi di Lycopodium nonchè di questa chiosa.

    10 Aprile, 2011 - 17:25
  15. lycopodium

    Mi sembra ovvio che scherzavo!

    10 Aprile, 2011 - 17:36
  16. Luigi Accattoli

    Certo Lycopodium. Anch’io. Nel frattempo ho letto i commenti al post precedente e anche lì ho trovato gran quantità di interventi entrati in frotta al termine della manutenzione perchè “inseriti” ripetutamente in un momento in cui il sistema memorizzava ma non pubblicava. Mi scuso anche con questi visitatori. Ho fatto pulizia ma ho lasciato più di un commento a firma Raffaele Savigni perchè amche in questo caso – come per Antonella Lignani al post seguente – il ripetuto impedimento aveva provocato uno specifico commento. Applico alla gestione del blog la teoria del restauro, dove dice che la pulitura o il reintegro deve sempre lasciare una zona non toccata dall’intervento a documento di come l’opera aveva attraversato i secoli.

    10 Aprile, 2011 - 17:54
  17. antonella lignani

    E’ importante lasciare tracce che diverranno poi documenti. Ne so qualcosa perché di questi tempi ho mangiato un sacco di polvere negli archivi sulle orme dell’unità d’Italia (è commovente comunque che adesso si vedano in giro tanti tricolori; in fondo “basta poco” per entusiasmarsi di qualcosa).

    10 Aprile, 2011 - 17:54
  18. Luigi Accattoli

    Una scusa in più la debbo per il ritardo dell’intervento riparatore e di queste spiegazioni, ma ero in viaggio e non avevo comodità di collegarmi.

    10 Aprile, 2011 - 17:55
  19. giosal

    Luigi e pianerottolisti.
    Per una volta si tralascia il merito e si parla del metodo: una diavoleria della tecnologia moderna.
    Ragion per cui, se ti vien da pagare un tributo sbagliato, vai all’uff. competente e protesti. Quelli, solleciti: “Sì, provvederemo!”. Poi l’anno (o il mese) successivo il tributo torna uguale. Tu rivai, riprotesti, ecc.
    A me una volta avevano sbagliato nome. Andai. Mi dissero che avrebbero corretto. L’anno dopo riandai, loro mi ridissero. Poi vi tornai l’anno successivo. Finché lasciai correre, preso per sfinimento. Per una storia simile sono passato da Telecom a Tiscali. Per un’altra storia analoga ho cambiato assicurazione macchina.
    Un plauso a Luigi che ha risolto sollecitamente.
    Appena laureato, avevo un amico che si trasferì a Stanford, in California. Fanatici degli scacchi, ci mettemmo a giocare da qui a là, comunicando le mosse, una alla volta, tramite le card postali dell’epoca: dopo venti giorni si aveva la risposta alla mossa da noi fatta.
    In genere era impossibile terminare le partite per posta, così si finivano quando il mio amico tornava in Italia per le ferie.
    Mi diverto a immaginare cosa sarebbe successo con i post ripetuti di Savigni, inviati con quel sistema, e ripetuti ogni ventina di giorni, dopo che lui avesse avuto evidenza che non erano stati ricevuti. O, più pesante, di Gioab che, abituato a scrivere dossier più che post, avrebbe continuato a inviare lo stesso plico postale ogni ventina di giorni…

    10 Aprile, 2011 - 18:48
  20. Gioab

    @ giosal

    pensa che malgrado i dossier ci capiscono poco e niente. Se non ci fossero i soddier, dici che capirebbero meglio ?

    10 Aprile, 2011 - 19:50
  21. lycopodium

    “la pulitura o il reintegro deve sempre lasciare una zona non toccata dall’intervento a documento di come l’opera aveva attraversato i secoli.”

    Avessero nominato Accattoli a presiedere agli adeguamenti postconciliari dell’architettura liturgica…!
    (ma forse, in quei giorni, stava anche lui tra gli iconoclasti).

    10 Aprile, 2011 - 20:32
  22. nico

    Mi mette un po’ di tristezza questa cosa.
    Io ricordo benissimo l’introduzione delle novità, tra cui la lingua italiana, nella liturgia, e la ricordo come un dono.
    Ero una bambina, ma mi piaceva capire quello che pregavo, mi piaceva che il prete fosse lì a condividere con me la mensa del pane e della parola.

    Il problema non è stato tanto la riforma, ma il modo in cui è stata applicata e spesso tradita e scavalcata.
    Una celebrazione con la nostra attuale liturgia è bellissima se è stata preparata adeguatamente, è curata, chi vi partecipa lo fa sul serio, a partire da chi la presiede e da chi la anima.

    Ciò che fa danno è la sciatteria, che nasce non tanto dalle formule dei riti ma soprattutto dal fatto che oggi in molti (ahinoi anche uomini e donne “di chiesa”) abbiamo dimenticato il senso del celebrare e non comprendiamo più perchè, per chi, con chi stiamo vivendo quei momenti.

    E per rimediare a questo, magari fosse sufficiente cambiare (o ripristinare) la struttura del rito!

    11 Aprile, 2011 - 12:17
  23. Gioab

    Con il permesso di nico, e tanto per interloquire fra me e me, il suo post fa un pò tristezza.

    Mi fa venire in mente la marcia dell’esercito in ritirata, dopo la sconfitta. Con quell’incedere ma lento, strascicato, con i feriti bendati o in barella, ove pochi parlano e il silenzio domina e avvolge lo sconforto dovuto alla tristezza, sapendo che la vittoria non è più a portata di mano. Nessun entusiasmo può più contagiare perchè si è raggiunta la consapevolezza della partita persa e nessuno spera più in un capovolgimento della sorte perchè il re è nudo, non ci sono più rinforzi da far giungere, non ci sono più mezzi da utilizzare.

    L’adempimento e la consapevolezza di ( Daniele 9.14) : -“ E Geova vigilava sulla calamità e infine la fece venire su di noi, poiché Geova nostro Dio è giusto in tutte le sue opere che ha fatto; e noi non abbiamo ubbidito alla sua voce.”</p>

    Ed egli eseguiva le sue parole che aveva pronunciato contro di noi e contro i nostri giudici che ci giudicarono, facendo venire su di noi una grande calamità, tale che non si è fatto sotto tutti i cieli come si è fatto in Gerusalemme. Proprio come è scritto nella legge di Mosè, tutta questa calamità è venuta su di noi, e non abbiamo placato la faccia di Geova nostro Dio volgendoci dal nostro errore e mostrando perspicacia nella tua verità.” ( Daniele 9.12-13)

    11 Aprile, 2011 - 14:55
  24. nico

    …Solo che per grazia di Dio la sciatteria, che pure esiste, non è il tutto della celebrazione liturgica, e si può fare esperienza di bellezza e di intensa fede se solo si apre lo sguardo oltre i nostri orizzonti abitudinari.
    Io trovo nella parrocchia dei “campanari”, come scrissi in un altro post, celebrazioni piene di vita.
    Quindi tutte le sottolineature che io Lycopodium e altri ci permettiamo sul celebrare cristiano nascono dal troppo amore, come succede per una madre che vorrebbe sempre il meglio per i suoi figli così preziosi.
    E che questo amore esista, animi la vita mia e di tanti altri, ci faccia scaldare e discutere della Chiesa di Cristo a cui apparteniamo, è un bellissimo segno dello Spirito di Dio che anima, da sempre e per sempre, la sua Chiesa.

    11 Aprile, 2011 - 15:49
  25. Gioab

    Non per voler contraddire la simpatica nico, ma in tema di “fede” forse bisognerebbe fare quello che Dio richiede all’uomo non quello che l’uomo vuole donare a lui dimentico di ciò che Egli ha chiesto di fare. No ?

    Ecco, ubbidire è meglio del sacrificio e prestare attenzione [è meglio] del grasso dei montoni;.. Dato che tu hai rigettato la parola di Geova, egli rigetta dunque te dall’essere re”.” ( 1Samuele 15.22)

    Guai a voi, scribi e farisei, ipocriti! perché date la decima della menta e dell’aneto e del comino, ma avete trascurato le cose più importanti della Legge, cioè la giustizia e la misericordia e la fedeltà. Queste cose era doveroso fare, senza trascurare le altre. Guide cieche, che scolate il moscerino ma inghiottite il cammello! ( Matteo 23.23-24) LA FEDELTA’ non ciò che è preferito o ci hanno detto che sia. Mai avere fede nella fede di altri !

    p.s. se quello spirito avesse animato, l’esercito non sarebbe in ritirata !

    11 Aprile, 2011 - 16:46

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