Esaù e la sagra delle lenticchie

Bel guaio nascere gemelli. Sei lì ben piazzato ma Esaù ti batte sulla soglia. E tu, Giacobbe, che gli tenevi il calcagno, passerai la vita a riprenderti la primogenitura. Una sagra delle lenticchie che non finisce più.

12 Comments

  1. Luigi Accattoli

    [Segue dal post] Dedico questo post al Raduno nazionale dei gemelli che si è fatto ieri a Porto Recanati. Io sono di Recanati e mi sento coinvolto. – Il lunedì 12 luglio, trovandomi alla Sapienza per la laurea di una figlia – vedi post alla data – ho visto uscire dalla Cappella universitaria il padre Giancarlo Pani che – mi disse – era diretto a una festa dei gemelli: cioè a una cena di tre coppie di suoi amici che hanno tutte e tre figli gemelli. Immagino la schiuma!

    25 Luglio, 2010 - 14:09
  2. Clodine

    Riflessione:
    mi son sempre domandata circa la faida tra i due gemelli quale cattiveria potesse albergare nel cuore di uno da chiedere all’altro -gemello per giunta- la primogenitura per un boccone di minestra. Tra l’altro il molliccio Giacobbe non faceva un tubo da mane a sera e se Esaù non avesse tirato avanti la baracca sgobbando come un mulo,essendo Isacco decrepito, quelle lenticchie le avrebbe viste col binocolo! Una storiaccia intessuta da una serie di inganni ai danni del povero Isacco il quale fu costretto a sorbirsi quella racchia di Lia -fatta passare per Rachele-per sette lunghi anni. Infine tradito di nuovo dal suo stesso sangue, cioè una sfiga allucinante fin dalla nascita! E che dire di una madre, Rachele, che parteggia per un figlio a discapito di un altro, come se i figli non fossero tutti uguali? Certo che, in quanto a moralità, le storie dell’antico testamento lasciano molto a desiderare diciamocelo. Tracciano il volto di un dio abbastanza demone, assolutamente privo di giustizia si direbbe. E invece no! Dio lo permise perché nella Sua onniscenza aveva predestinato alcuni ad essere giustificati perché sapeva che la discendenza di Giacobbe e non di Esaù si sarebbe ravveduta e avrebbe creduto in Cristo. E’ questo l’aspetto che separa l’ebraismo dal cristianesimo, ed ecco il senso del “predestinare” o ‘stabilire in precedenza’. E’ proprio vero che Dio scrive dritto sulle righe storte degli uomini.

    26 Luglio, 2010 - 4:51
  3. discepolo

    La bibbia, intendo l’antico Testamento, non è un libro per anime tenere. E’ una dei libri in cui la cattiveria , la crudeltà, la lussuria,la bestialità degli uomini rifulgono in tutta la loro poco accattivante verità. E infatti se avete letto S. Agostico sapete che lui, come tanti altri intellettuali dell’epoca, forgiati su Omero e Platone, trovavano il libro sacro dei giudei illeggibile, pienoo di assurdità e di cose poco “belle”. Si costrinse con disgusto aleggerlo e solo a poco a poco con fatica , e solo alla luce del Nuovo testamento ne riconebbe la validità.
    Se uno, alla pari di Luigi, invece che fatti del Vangelo, volesse mettersi a cervare oggi “fatti della Bibbia” ne troverebbe a bizzeffe, e non solo gemelli che si odiano, o fratelli che si uccidono, o padri che ommettono incesto con le figli, o abitanti di Sodoma che si vogliono fare pure gli angeli, o l’unto del signore Davide che manda a morire il marito per farsi la moglie, o gli antichi
    ma non per questo meno attuali “guardoni” che spiavano susanna al bagno..
    La bibbia non è un libro per anime tenere. Non per nulla queuella per “signorire” che quando ero ragazza ci avevano regalato le Suore pr la prima Comunine era pudibondamnte “censurata” di tuti gli episodi più brutali…
    MC

    26 Luglio, 2010 - 7:30
  4. … “discepolo” deve essere fan di Kubrick… intendo il pezzo dell’Arancia Meccanica in cui il protagonista passa per pio e redento perchè in realtà spulcia la Bibbia alla ricerca di tutte le storie di sangue e violenza che contiene…

    Ma la Bibbia è storia di un popolo, oltre che del suo rapporto con Dio. E “fatti della Bibbia” memorabili nella loro crudezza ce ne potrebbero essere anche cristianamente. Non edulcoriamo troppo il Vangelo.

    26 Luglio, 2010 - 10:12
  5. Clodine

    Infatti,la purificazione di cui parla Isaia, quel “cuore nuovo” di “carne” che sostituisce quello di pietra dell’Antico Testamento è un’operazione tutt’altro che facile anzi, direi che è altamente chirurgica, possibile soltanto a Dio: l’unico in grado di trasformare il “cuore di pietra” -con i suoi famigerati prodotti:pensieri cattivi, furti, invidia, maldicenza, orgoglio, stoltezza, omicidio, pederastia e altro ancora- in uno di carne. Tant’è che non sempre riesce a Dio strappare quello di pietra: il dolore è atroce perché ha ramificazioni che si prolungano tenacemente in tutta la persona. Un’intervento così radicale e doloroso che impone finanche di tagliare la mano, il piede, l’occhio se è malevolo e d’impedimento. La peggiore maledizione per un uomo è quella di avere un cuore indurito, incapace di amare e accogliere amore..la peggiore! E tornando alla sorte di Esaù e alla sua discendenza ( gli Edomiti) proprio per questa dura cervice che si andò perpetuando da padre in figlio, alimentata dall’odio inestinguibile per Israele, fu terribilmente tragica. Iddio la estinse totalmente, non restò neppure un superstite della stirpe di Esaù.

    26 Luglio, 2010 - 16:58
  6. discepolo

    Ebbene sì, sono un fan di Kubrick e di Arancia meccanica! grande film !
    tuttavia devo a dire che me , l’Antico Testamento non piace per niente
    ( tranne la Genesi e le meravigliose prime parole: Al principio Elohim creò il cielo e la terra, e il libro di Giobbe e i Salmi)
    tutto il resto è lontano dal mio modo di sentite. ma la bibbia è così’, come ha detto Thomas Merton è un libro cher può non piacerci ma ci interroga, ci
    inquieta, ci mette in discussione. certamente la descrizione della natura umana dell’Antico testamento è impagabile. Gli ebrei non vanno giù per il sottile, sono crudi, autentici,intelligenti, violenti e poetici.
    il cristianesimo, come lo viviamo noi, ho sempre pensato che fosse più figlio della cultura classica, greca e latina, della pietas, che del truce retaggio
    ebraico. il Cristo come viene tratteggiato nel II o III secolo dopo Cristo è
    sicuramente più vicino a Platone che agli ebrei contemporanei di Esaù e Giacobbe.

    27 Luglio, 2010 - 20:42
  7. roberto 55

    Ad una fan di Kubrick perdono tutto: anche quando – come nel “post” precedente – se la prende con i cosiddetti “cattolici progressisti”.

    A domani !

    Roberto 55

    27 Luglio, 2010 - 22:03
  8. Clodine

    Una sola cosa è importante: ‘Credi in Dio e osserva i suoi comandamenti’. Dio giudicherà tutto quel che facciamo, anche le azioni fatte in segreto”.
    – Qoèlet (Ecclesiaste) 12:13,14-
    Buona Giornata a tutti

    28 Luglio, 2010 - 5:15
  9. Scartare l’Antico Testamento? Non sai cosa ti perdi…
    Soprattutto la prova di quanto Gesù sia il compimento di quello che viene prima, e non creazioni posteriori come si vuol fare credere talvolta.
    La giustizia sociale, la testimonianza, la fede, il martirio, la speranza, il bene e il male,…
    Poi non so come si possa dire che farisei, prostitute, lapidazioni, simonia, magia, naufragi, sgomberi forzati del tempio, torri che crollano sulla folla, crocifissioni e tradimenti sia roba edulcorata ….

    28 Luglio, 2010 - 20:28
  10. Leonardo

    Sentimentalmente, come spesso, sono vicino a discepolo. Non solo per Kubrick, che non si discute (ma l’ultimo film non ho voluto vederlo, finora, perché temevo che mi facesse del male) ma anche sull’Antico Testamento. Però grazie a Dio non siamo marcioniti: siamo cattolici e quindi non tagliamo mai nessuna radice, (Salutare principio che molti, purtroppo, negli ultimi cinquant’anni hanno rinnegato, con gli effetti che si vedono). Alla larga, comunque, dai troppi cristiani giudaizzanti di oggi, su questo sono d’accordo.

    29 Luglio, 2010 - 8:48
  11. Clodine

    Ci sono racconti dell’Antico testamento davvero struggenti. Vedi la storia di Susanna e i vecchioni, oppure quella bellissima di Ester e Assuero…e che dire di Rut e Noemi, Per non parlare di quel poema dolcissimo e assolutamente erotico, intessuto di parole vellutate e suadenti che è il “cantico dei cantici”. Ma anche le storie di ordinaria guerriglia e lotta per il potere sono motivate da fede attiva per quel Dio vivente che si è manifestato e sul quale si fonda l’elezione del popolo d’Israele [stupefacente la coincidenza dei personaggi narrati a partire da Adamo, tutti uniti da un filo rosso-oro per terminare al Figlio di Dio incarnato) .
    Certo, la via è quella del sangue: una via aperta e sconcertante che rimase tale durante l’avvento di Cristo, dopo Cristo, malgrado Cristo a tutt’oggi spalancata e l’uomo non accenna a convertirne il timone! Gli orrori e le guerre che infiammano gran parte dI questo mondo alla deriva ne sono la prova inconfutabile

    31 Luglio, 2010 - 5:22
  12. Clodine

    E’ la via di Caino: un assassino, un fratricida criminale.
    Però, se Dio non avesse umiliato Caino preferendo sempre e solo Abele, forse, non avrebbe agito in quel modo…
    E’ una riflessione, giusto per tentare di comprendere il lato nascosto delle cose, che vanno comprese. Se non si conosce il lato nascosto delle cose… non si conoscono le cose.

    31 Luglio, 2010 - 7:02

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