Fanculo tutti

“Fanculo tutti”: letto a Firenze su un muro a destra della ferrovia per Roma, poco dopo Rovezzano. Il 22 luglio 2007 in un commento a un post intitolato “Tenerezza romanesca” avevo registrato un analogo ottativo deprecativo scritto su un parapetto di Ponte Milvio a Roma: “Andate tutti a cagare”. Lì quel pensiero inclusivo era rivolto agli autori dei graffiti amorosi che coprono le pietre del ponte. Quest’altro messaggio augurale è per chiunque guardi dal treno. Chi ha detto che l’umanità vada smarrendo l’attitudine a pensare in grande?

33 Comments

  1. Ogni tanto però ci vorrebbe un bel vaffa…. poco evangelico, lo riconosco, ma ogni tanto… ogni tantissimo… dal pulpito, bello forte! Lo so, lo so che anche e soprattutto i preti se lo meriterebbero…. però, dal pulpito, una sola volta…

    24 Aprile, 2009 - 9:13
  2. Clara

    E’ consolante don Luca che da questo pulpito virtuale venga stimolato un vaffa, ci vorrebbe, eccome se ci vorrebbe ma……quante guance abbiamo da porgere in sostituzione del vaffa?

    24 Aprile, 2009 - 9:42
  3. Hai ragione Clara, da vendere… ma anche Gesù si è tolto qualche sassolino….. lasciami almeno sognarlo questo vaffa 😉

    24 Aprile, 2009 - 9:52
  4. plpl8

    Don Luca, sei proprio forte… perché non lo metti in atto ?

    Probabilmente avresti ottimi e insperati risultati !!!

    @ Luigi
    Grazie per il tuo “andate a cagare”.. ne ho “bisogno”.

    24 Aprile, 2009 - 10:29
  5. @plpl8

    Perchè alla fine sono un prete…. e poi, già solo ad annunciare il vangelo la gente mi mette in croce!!

    24 Aprile, 2009 - 10:38
  6. tanto libbberatorio! io non non ce la farei mai… per statuto.

    ps. c’è un famoso prete a Roma che in un famoso ciclo di catechesi a un certo punto propone più o meno di dire la stessa frase quando ci avvitiamo pesantemente nelle nostre variegate forme di “onanismo mentale”… la chiama provocatoriamente “santa giaculatoria”… che l’autore lo abbia frequentato?

    24 Aprile, 2009 - 11:33
  7. @ilmoralista
    Le catechesi sui dieci comandamenti?

    24 Aprile, 2009 - 13:45
  8. andreacs

    Non svelate le sorprese delle catechesi 🙂 Grandi comunque. E stanno facendo il giro d’Italia. Vi posso testimoniare che all’Università della Calabria le tengono i padri dehoniani seguendo l’impronta di quel “famoso prete” di Roma e sono seguitissime. Ho perso il conto di quanti cicli abbiano completato e ogni volta ci sono ben più di cento persone, in gran parte giovani. A proposito di fanculi anche l’esordio di quegli incontri non è male (questo si può svelare, tanto lo si scopre subito): il prete chiede “ma che ci siete venuti a fare? andate via tanto la vostra vita va benissimo no?”. Un primo vaffa alle nostre certezze e ai nidi ovattati che ci siamo costruiti.

    24 Aprile, 2009 - 14:46
  9. Francesco73

    Il prete famoso di Roma cui vi riferite ha tenuto ieri sera la catechesi in San Paolo, alla veglia per le vocazioni.
    E’ molto simpatico, e le sue serate domenicali – con la chiesa stracolma di gente che viene anche da Latina, Viterbo, dai Castelli – sono uno spettacolo vero.
    Ad esempio, quando attualizza la dialettica domestica di Marta e Maria la gente ride sino alle lacrime, avendo così poi la possibilità di meditare sulla differenza che c’è tra vita attiva e vita contemplativa.
    Idem quando parla della pesca miracolosa, del “gettare le reti” e di molti altri episodi.
    Poichè è stato a lungo cappellano della RAI, agli inizi strepita sempre contro eventuali giornalisti presenti: benvenuti tra gli altri, sgraditissimi come professionisti. Se esce un solo rigo – ricorda – l’esperienza finisce immediatamente.

    24 Aprile, 2009 - 15:14
  10. Nino

    In questi casi un Fanc… potrebbe essere preso per gentilezza, una carezza benevola.
    Da: http://www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=3.0.3246219974

    Sacrestano con la svastica, la diocesi di Vigevano prende provvedimenti

    ultimo aggiornamento: 24 aprile, ore 15:18

    Città del Vaticano, 24 apr. (Adnkronos) – La diocesi di Vigevano sta prendendo gli opportuni provvedimenti contro il sacrestano Angelo Idi della parrocchia di San Dionigi in Francesco che martedì scorso aveva accolto i fedeli davanti all’ingresso della Chiesa con una svastica al braccio. Il sacrestano aveva compiuto la sua provocazione nel giorno in cui Israele celebra la giornata della memoria. La diocesi ha inoltre confermato all’Adnkronos che domani il vescovo, mons. Claudio Baggini, celebrerà come da programma la messa per il 25 aprile per riaffermare i valori di pace, libertà e democrazia della Giornata della Liberazione.

    24 Aprile, 2009 - 16:01
  11. marta09

    Dall’alto della mia tontaggine posso chiedere che è il “famoso prete”?
    Scusate, ma non ci arrivo! 🙁

    E se parte un “vaffa” … al mio indirizzo … embé … che devo fare? Lo prendo, lo incarto e me lo metto sotto l’albero a Natale 2009!
    Ma se qualcuno oltre il “vaffa” mi dice anche chi ‘sto “reverendo” fantastico , lo ringrazio di cuore. 😉

    Da quello che ho letto di lui in questi commenti ci andrei d’accordissimo!!! 😀

    24 Aprile, 2009 - 16:02
  12. principessa

    Un grazie sincero a tutti voi per il bentornata e il vostro costante affetto. Ora siamo alla stessa latitudine e con gli stessi orari. Prometto di rimettermi in pari il più presto possibile con la lettura di quanto mi sono persa nel frattempo ( ma siete stati tutti nei miei pensieri e, a coloro che mi hanno scritto in privato, chiedo un attimo di pazienza in più per riuscire a rispondere).
    Fiorenza cara, non ho nulla di lunghissimo da raccontare ( se non un viaggio che definire eroico – con mia madre che non si è resa affatto conto di aver cambiato continente – è un eufemismo!!). Per il resto sono rientrata in un piccolo paese italiano che conoscevo già e nel quale ho reincontrato vecchie conoscenze e grandi amici che mi hanno dato una grande mano nella rilocazione, confermando una volta di più il carattere solidale della nostra gente e la disponibilità tutta italiana che è una delle nostre caratteristiche nel mondo. E’ un posto bellissimo, in riva al mare, lontano dalle folle e dai vacanzieri, e dove ci si conosce tutti. La tranquillità e la solitudine non mancano eppure non sono mai stata così tanto in compagnia (per capirci: la mia moka non smette un attimo di fare caffè per tutti coloro che arrivano per un saluto)…………
    Chissà che un giorno qualcuno del blog non venga a prendere un caffè…non più virtuale!!
    Abbracci speciali a Luigi e a voi tutti

    Manderei volentieri a quel paese un sacco di gente e di vicende, ma poi mi dico che la vita sarebbe piatta senza stimoli, di qualunque genere essi siano.Un bel,sano,rotondo “vaffa”, ogni tanto, aiuta …ma non farlo diventare un’abitudine per non pensare è ciò a cui dovremmo aspirare tutti. Credo…

    24 Aprile, 2009 - 16:18
  13. ormai avete già svelato tutto… e poi dite a me che ho svelato il “quarto mistero di Fatima”: la santa giaculatoria

    sì, parlavo dei 10 comandamenti. “Ideati” da don F.R., e altri. Io e mia moglie abbiamo terminato l’ultimo ritiro nel 2001…. quindi se ho commesso qualche reato è quasi prescrito 🙂 e poi allora non ero ancora giornalista (ero solo un ex marketing man rampante in già digerita crisi esistenziale). E poi con don F. ci siamo incontrati tante altre volte poi… e non siamo neocatecumanali… (lo dico perché è una delle remore intorno a questa esperienza).

    A proposito del “successo” di don F. (che lui non ama proprio), non credo che… no… mi taccio.

    ps. WELCOME BACK, PRINCIPESSA… !

    24 Aprile, 2009 - 21:48
  14. Una domandina al termine di questa bella disquisizione: ma a forza di mandare gente affa, a forza di farcisi mandare, ma voi dite che posti ce ne sono ancora liberi?

    Ok, facezia demente… ma dopo 4 ore di incontri vari…

    24 Aprile, 2009 - 22:00
  15. fiorenza

    E da che Salmo verranno questi due esempi di “messaggio augurale” pensati così “in grande”?
    Da 9,18 (“Convertantur peccatores in infernum”) il primo?
    Da 82(83),10-11( “Fac illis sicut Madian et Sisarae…facti sunt stercus terrae”) il secondo?
    “Dal pulpito, bello forte”, don Luca, avrebbe molti precedenti: un è San Bernardino, che minacciava spesso i Senesi che sarebbero andati tutti “a casa calda” (non so se ci son più posti liberi): “E che vi manca, o cittadini miei, che vi manca? Non vi manca se non l’ira di Dio”.

    24 Aprile, 2009 - 23:36
  16. fiorenza

    Che meraviglia, Principessa:”in riva al mare, lontano dalle folle e dai vacanzieri”!

    24 Aprile, 2009 - 23:38
  17. marta09

    Posso chiedere gentilmente di tradurre le citazione in latino o altre lingue per favore?
    Non tutti hanno studiato latino e greco … io, ad esempio e per quanto riguarda il greco … proprio per niente e per il latino … giusto una spolveratina … ovviamente sotterrata da altri studi.
    Viene difficile dialogare con chi usa citazioni in lingua.

    Io sono solo una traduttrice interprete simultanea di inglese e francese (il mio 2° diploma perso completamente dato il lavoro che faccio), non sono laureata e quindi per carità, chiedo gentilmente di farmi capire e di consentirmi di poter dialogare e/o ribattere.

    E … non è un “vaffa” (non lo farei mai), ma è semplicemente un gentilezza che chiedo prima che a qualcuno gli “scappi”. 😀

    25 Aprile, 2009 - 0:39
  18. fiorenza

    Per Marta09, le traduzioni che chiede:
    “Tornino gli empi negli inferi” (Salmi, 9,18)
    E:
    “Trattali come Madian e Sisara

    diventarono concime per la terra” (Salmi, 82(83),10-11)

    25 Aprile, 2009 - 8:47
  19. fiorenza

    Buon 25 aprile e buona domenica a tutti.
    Buon onomastico, “Marco don”!

    25 Aprile, 2009 - 8:50
  20. marta09

    Grazie Fiorenza!!!!
    Però, dai, è bello lo stesso!
    Pensa un po’, anche il male può diventare, concime per la terra. Incredibile no?
    Coloro che seguono il cuore ed il pensiero di Dio accogliendolo e custdendolo possono essere sale … o il “pane” di domani, quelli invece che vanno contro Dio vengono riutilizzati per essere concime.
    Grazie di cuore Fiorenza, ma fallo sempre quello di tradurre … altrimenti mi perdo di quelle meraviglie incredibili. 🙂

    25 Aprile, 2009 - 8:53
  21. marta09

    Anch’ioooooo
    Buon 25 aprile … per la domenica aspettate ancora un po’ e …..
    AUGURIIIIII maioba/don Marco!!!
    E a tutti gli altri Marco nascosti dietro a nickname 😀

    25 Aprile, 2009 - 8:55
  22. grazie a tutti per il ricordo!
    nel pomeriggio parto a Roma: lunedì mi attende una bella “prova”!
    Buona festa della Liberazione a tutti voi,
    dall’Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno…

    25 Aprile, 2009 - 9:47
  23. mattlar

    Per Marta09 e chi altro lo desiderasse, on line in podcast si trovano le catechesi di d.F.R.

    http://media01.vatiradio.va/podcast/00136242.MP3
    vi mando il link alla prima, le altre si trovano di conseguenza.
    tanti cari saluti a tutti

    25 Aprile, 2009 - 10:17
  24. marta09

    Grazie … le ho trovate ieri sera e … saltavo come un grillo allegro!!!

    25 Aprile, 2009 - 11:35
  25. marta09

    don maioba … ti siamo tutti vicini!!! (meno male che non tutti possiamo essere a Roma altrimenti …)
    (e mi permetto di parlare anche per gli altri)

    25 Aprile, 2009 - 12:55
  26. plpl8

    OT PER LUIGI
    che ormai mi ha appiccicato questa bella graffitomania
    “Ho chiesto ad un angelo di proteggerti. Mi ha risposto di no.
    Poi mi ha spiegato ke un angelo non protegge un altro angelo”

    25 Aprile, 2009 - 13:26
  27. Luigi Accattoli

    plpl8. Dove hai trovato questa scritta? Non è graffitomania se non c’è didascalia.

    25 Aprile, 2009 - 14:55
  28. plpl8

    per Luigi :
    Ponte pedonale su fiume Agno di Chiampo ad Arzignano Vi 😉

    25 Aprile, 2009 - 18:30
  29. Luigi Accattoli

    Ora sì che ci siamo!

    25 Aprile, 2009 - 20:04
  30. roberto 55

    Una domanda per Plpl8: per caso, sei mio corregionale (Io abito in provincia di Venezia) ?
    Un “in bocca al lupo” (e che crepi !), con tutto il cuore, a Maioba, per lunedì (non temere: “comunque vada, sarà un successo” !).
    Un augurio di buon onomastico allo stesso Maioba ed a tutti gli altri Marco del “pianerottolo” !
    Il “premio speciale della critica” a Nino, per la magnifica citazione di Alberto Sordi (“Te c’hanno mai mannato / a quer paese ? / …….. / er primo cittadino è amico mio / tu digli che te c’ho mannato io”) !
    “Last but not least”, un pensiero sincero a Principessa, in riva al mare, ed in quei luoghi splendidi.

    Buon (quel che resta del) 25 aprile a tutti !

    Roberto 55

    25 Aprile, 2009 - 23:34
  31. plpl8

    per roberto55 : sì, sono di Vicenza.

    26 Aprile, 2009 - 11:42
  32. In morte del partigiano Silvio Ortona

    Ortona
    “E’ morto Silvio Ortona, il partigiano Lungo, che amava dire, lui così
    schivo e serio e giusto, di aver contribuito alla liberazione di Vercelli.
    Di lui, morto a Torino, a 88 anni, in modo silenzioso e in punta di piedi,
    così com’era vissuto, si ricordano i “vecchi” politici della sinistra
    storica”. Con queste parole La Stampa commenta agiograficamente la morte del
    “partigiano-ebreo che amava Cogne”, minimizzando però sull’episodio che più
    di tutti caratterizzò la vita del “Lungo”, ovvero quello dell’eccidio
    dell’ex-Ospedale psichiatrico di Vercelli avvenuto il 12 maggio del 1945.
    Eppure “Silvio Ortona, ebreo scampato ai lager, cugino di Primo Levi, era un
    uomo buono, leale, giusto”, scrive ancora Donata Belossi su La Stampa l’11
    marzo 2005, cosa su cui ci permettiamo di dissentire assolutamente. E ciò
    sia detto senza offesa alcuna alla memoria ed al rispetto che si deve ad
    ogni persona, ma Silvio Ortona fu anzitutto colui il quale si assunse la
    responsabilità di aver dato l’ordine di uccidere tutti quei prigionieri
    repubblicani, molti dei quali sedicenni e diciannovenni, che vennero
    barbaramente trucidati dai suoi partigiani comunisti. Erano militi della R.S
    I. senza colpe particolari e men che meno senza processo alcuno, che furono
    barbaramente pestati a sangue dopodiché ancora vivi fatti stendere a decine
    sul piazzale antistante all’ex-Ospedale (laddove vi era un comando
    partigiano), per essere poi maciullati vivi dalle ruote dei camion che
    andarono avanti e indietro fino a ridurre tutto ad informe poltiglia. Ancora
    oggi i famigliari di quelle vittime, dopo avere tentato per decenni tramite
    ogni canale possibile, non sanno dove i loro congiunti siano finiti. E il
    “buono, leale e giusto” Silvio Ortona comandò tale eccidio, anche se
    giustificati dubbi farebbero invece ritenere che lui, grazie all’immunità
    parlamentare essendo in seguito stato eletto deputato del P.C.I., se ne sia
    assunta la responsabilità per coprire altri: ma di ciò non v’è prova alcuna.
    Alcuni prigionieri furono fucilati invece a Larizzate, ed altri ancora
    barbaramente trucidati sul ponte del canale Cavour a Greggio nel vercellese,
    dove ancora al presente nel sabato più vicino al 12 Maggio ogni anno avviene
    una toccante commemorazione di queste vittime della guerra civile. Su questo
    episodio contribuimmo grazie soprattutto alle ricerche storiche
    dell’antifascista ed archivista statale Giuseppe Crosio, alla realizzazione
    di un servizio televisivo ad opera del giornalista Paolo Pisanò fratello del
    più noto storico e senatore Giorgio (1) che andò in onda su di una emittente
    privata milanese. Tempo dopo realizzammo anche vari articoli giornalistici
    ed alcune interviste in merito, fino a quando decidemmo nel corso della
    stesura del libro Storie comuniste in bianco e nero (ed. Menhir, Vercelli,
    2001), di intervistare proprio Silvio Ortona per avere da lui la sua
    versione dei fatti, anche e soprattutto per confrontarla con le molte dei
    parenti delle vittime. Era il 28 giugno 2001 ma Ortona, superato un lungo
    momento di imbarazzato silenzio, declinò energicamente dicendo che lui “non
    partecipava a nessuna ricostruzione” dell’eccidio. Queste stesse parole
    furono riportate sul nostro libro con tanto di virgolette e ad esse non
    seguì mai nessuna smentita; non solo, ma nel 2004 l’episodio fu riportato
    anche su un volume storico di altissima tiratura citando la fonte e i fatti
    (2) che nel frattempo si erano ulteriormente allargati. Nel corso del 2002
    infatti, durante un ulteriore approfondimento sullo studio dell’eccidio,
    emerse che Ortona collaborava invece ancora a riviste legate ai vari
    Istituti storici per la Resistenza, contraddicendo così di fatto quel che a
    noi disse in quell’occasione, e cioè che lui non si occupava più da tempo di
    cose legate a quegli anni di guerra. Seguì quindi a distanza di un anno
    esatto una nostra seconda telefonata, questa volta più decisi ad andare in
    fondo soprattutto perché sembrava legittimo e più storico un confronto tra
    le due parti. Ma Ortona questa volta, realizzato subito chi fossimo e cosa
    volessimo, rispose istericamente di “non voler fare nessuna ricostruzione,
    che la cosa non lo interessava minimamente buongiorno e grazie, buongiorno e
    grazie, buongiorno e grazie!”. Curioso comportamento per un uomo “serio,
    giusto, buono e leale […] una delle persone rare capaci di assumersi la
    responsabilità politica di un fatto, l’eccidio dell’Opn (3), di cui, in
    verità, non fu testimone né diretto né indiretto. Né avrebbe potuto essere
    altrimenti”, come invece scrive il noto quotidiano. Curioso davvero, anzi
    sconcertante, anzi stridente. Nel frattempo, da ormai sessant’anni, le
    famiglie non possono nemmeno portare un fiore sulla tomba dei loro congiunti
    per questo recentemente è stato posto un cippo commemorativo di fronte
    all’ex-comando partigiano di Via Trino a Vercelli (4). In conclusione una
    vicenda piuttosto brutta, soprattutto se si pensa al tempo trascorso da quei
    tragici giorni; non si venga poi però a raccontare che il cosiddetto
    “revisionismo” si nutrirebbe di antisemitismo, idee ambigue e fasulle o di
    grossolane falsificazioni storiche. Sarebbe invece auspicabile che a
    qualcuno dei portatori insani di queste teorie venisse invece per una volta
    nella vita intenzione di manifestare onestà intellettuale, laddove il caso
    di Ortona potrebbe proprio contribuire ad accendere un sereno dibattito
    peraltro mai iniziato sulle tante questioni (5) mai affrontate prima: quella
    degli scheletri occultati negli armadi della nostrana Resistenza.

    Lodovico Ellena

    27 Aprile, 2009 - 8:05

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