Fidel e Benedetto nel segno della x

Fidel infine ha incontrato il Papa, l’ultimo giorno della visita di Benedetto XVI a Cuba. Il Lìder Màximo di nuovo a tu per tu con un Pòntifex Màximus. Da antico cronista delle cose papali direi che fosse un appuntamento predestinato: c’erano buone questioni da trattare, c’era il precedente quasi normativo dell’incontro di Fidel con Wojtyla, c’era – imponderabile – l’attrazione di tutte quelle x. – Questo era un mio “spillo” pubblicato domenica da LA LETTURA del Corsera a pagina 18. Per sapere che siano gli “spilli” vai alla voce DUE PAROLE IN CROCE della pagina ARTICOLI DEL CORRIERE DELLA SERA elencata sotto la mia foto. Per la mia lettura della visita del Papa a Cuba vedi due articoli pubblicati dal quotidiano LIBERAL uno il 3 aprile con il titolo Effetto Benedetto sul Venerdì Santo e un altro il 28 marzo con il titolo In missione (a Cuba) per conto di Dio.

19 Comments

  1. discepolo

    prima domanda di Fidel al Papa: ma perchè la Liturgia è cambiata così tanto?
    bella domanda , no?
    Ve la sareste aspettata? il vecchio Fidel non è uno stupido: persino lui, comunista ed ateo lui ha capito quale è il cuore del problema , la domanda fondamentale che tanti preti moderni e laici volonterosi fingono di ignorare
    perchè la Liturgia è cambiata così tanto???

    4 Aprile, 2012 - 16:42
  2. discepolo

    sono sicura che molti commenteranno , malignamente, il solito Discepolo, ma che importanza ha la a liturgia???’ non è molto più importante la libertà di religione? la fine dell’embargo di Cuba?e tanti altri temi assai più importanti: il matrimonio dei preti, il matrimonio degli omosessuali, il matrimonio dei pretri omosessuali, la fine del dogma dell’indissolubilità del matrimonio e quindi la liberalizzazione in campo religioso anche del divorzio, il sacerdozio alle donne, magari per darsi una botta di modernità un Papa donna, divorziata, lesbica.. certo queste questioni sono moooolto importanti e mooolto fondamentali dal punto di vista teologico e filosofico di fronte all’ETERNO.
    ma io sono vecchia e “terra terra” come il vecchio Fidel Castro( che mi sta molto simpatico) e chiedo;
    ma perchè la Liturgia è cosi’ cambiata?????

    4 Aprile, 2012 - 18:04
  3. marta09

    OT
    Il numero dei suicidi continuano ad aumentare.
    Ogni giorno.

    5 Aprile, 2012 - 1:39
  4. Federico B.

    A me Fidel Castro sta molto antipatico, ma per il resto concordo con Discepolo.

    5 Aprile, 2012 - 10:15
  5. Fides et ratio

    @Ubi

    Riprendo dall’omelia.

    Ma non semplifichiamo troppo il problema. Cristo non ha forse corretto le tradizioni umane che minacciavano di soffocare la parola e la volontà di Dio? Sì, lo ha fatto, per risvegliare nuovamente l’obbedienza alla vera volontà di Dio, alla sua parola sempre valida. A Lui stava a cuore proprio la vera obbedienza, contro l’arbitrio dell’uomo.

    per considerare quanto controcorrente siano oggi queste parole per la mentalità dominante.

    E’ proprio vero essere cristiani oggi significa andare completamente controcorrente!!

    5 Aprile, 2012 - 13:42
  6. Prima di immergermi nell’intensità di questi giorni benedetti, chiedo perdono a tutti se con i miei interventi ho involontariamente ferito qualcuno, o mancato di carità.

    Che le celebrazioni del Triduo siano per tutti noi fonte di luce e di speranza.

    5 Aprile, 2012 - 13:56
  7. Federico B.

    Concordo con Ubi e Fides.
    Il Papa riesce sempre a stupire. Oggi ha risposto in maniera ferma e argomentata, senza polemiche e condanne, ai sacerdoti dissenzienti austriaci. Straordinario. Indiscutibilmente il Pastore che questi nostri tempi richiedono.
    Che il Signore lo conservi a lungo a capo della sua Chiesa!

    5 Aprile, 2012 - 14:14
  8. lazzaro

    (Lc 22, 19-20)
    Perché la liturgia è cambiata così tanto?

    5 Aprile, 2012 - 14:25
  9. discepolo

    http://www.korazym.org/index.php/attivita-del-papa/2-il-papa/2365-il-papa-la-disobbedianza-e-una-via-per-rinnovare-la-chiesa-.html

    “La disobbedienza è una via per rinnovare la Chiesa? ”
    Titolo giornalistico e molto semplicistico, ma a mio parere intessante
    Suppongo che molti in questo blog risponderebbero entusiasti : SI’ ! Anzi la disobbedienza è l’UNICA VIA per rinnovare la Chiesa!!!!!.
    E’ una posizione del tutto logica, del tutto leggittima , se si parte da certi presupposti logici:
    – se la Chiesa tradizionale , se le regole e norme della Chiesa tradizionale , non hanno nessun valore “eterno ed assoluto ” ma solo storico e contingente, se per esempio i preti sono solo maschi perchè al tempo dell’istituzione del sacerdozio c’era una mentalità patriarcale e maschilista, mentre oggi tale mentalità è cambiata e superata , se cioè si “storicizza” il Magistero della Chiesa , allora i preti austriaci che chiedono che le donne abbiano il sacerdozio hanno (dal loro punto di vista ) perfettamente ragione e sono perfettamente logici!
    Se la religione è un “fenomeno” come tutti gli altri fenomeni della realtà e quindi come tutti i “fenomeni” contingente e storicizzabile, e se non è assoluto ed eterno il Magistero, se le sue regole e convinzioni possono essere cambiate col cambiar della storia , dell’opinione, della società , coll’evoluzione dell’uomo, delle sue conoscenze , della scienza ecc. eccetera, se cioè il “fenomeno religioso “ricade nelle categorie della “storicità” e dunque del contingente, perchè oggi 2012 , non avere preti donna? perchè oggi 2012 , non concedere il matrimonio agli omosessuali? dal tempo dei dettami della Chiesa primitiva la società è cambiata, il modo di pensare della gente è enormemente cambiato, rispetto al tempo quando le regole e le norme della moralità cattolica sono state poste, vedi Concilio di Trento o giù di lì!
    E quindi se tali regole e norme possono benissimo essere cambiate , perchè non sono a-storiche ed assolute, non sono sopra e al di là del tempo, ma immerse nel tempo, dettate dalla mentalità del tempo, storiche e contingenti come qualunque altro fenomeno!
    Per cui qualcuno, un filosofo geniale (CHi?) dovrebbe porsi questi quesiti:
    se noi oggi cambiamo le regole , cioè ammettiamo i preti donna, ammettiamo i coniugi omosessuali, e ammettiamo molte altre cose in sintonia colla nostra epoca, non dimostriamo forse con ciò che le regole non sono assolute , cioè sono contingenti, cioè non sono eterne, cioè non sono in ultima analisi, di provenienza divina?????
    e allora in nome di chi queste regole sono poste , in nome di Dio, o in nome nostro?????

    5 Aprile, 2012 - 14:30
  10. Se posso permettermi, mi trovo d’accordo con quanto dicono Fides e Federico.
    E come faceva osservare Federico è il tono fermo nella Fede quanto paternamente caritatevole -una carità fondata sulla verità- con cui Papa Benedetto risponde a certe istanze.
    Mi permetto di riportare gli stralci che ritengo salienti e che mi hanno portato ad affermare “capolavoro omiletico”…

    “I Santi ci indicano come funziona il rinnovamento e come possiamo metterci al suo servizio. E ci lasciano anche capire che Dio non guarda ai grandi numeri e ai successi esteriori, ma riporta le sue vittorie nell’umile segno del granello di senape”

    “C’è innanzitutto il ricordo del fatto che siamo – come si esprime Paolo – “amministratori dei misteri di Dio” (1Cor 4,1) e che ci spetta il ministero dell’insegnamento, il (munus docendi), che è una parte di tale amministrazione dei misteri di Dio, in cui Egli ci mostra il suo volto e il suo cuore, per donarci se stesso”

    “Ogni nostro annuncio deve misurarsi sulla parola di Gesù Cristo: “La mia dottrina non è mia” (Gv 7,16). Non annunciamo teorie ed opinioni private, ma la fede della Chiesa della quale siamo servitori”

    e dulcis in fundo…

    “Non reclamizzo me stesso, ma dono me stesso. Il Curato d’Ars non era un dotto, un intellettuale, lo sappiamo. Ma con il suo annuncio ha toccato i cuori della gente, perché egli stesso era stato toccato nel cuore”

    “L’ultima parola-chiave a cui vorrei ancora accennare si chiama zelo per le anime (animarum zelus).”

    E ora mi concedo una chiosa tutta mia…
    Si, Papa Benedetto l’ultimo pensiero lo dedica al Santo Curato d’Ars; a quel San Giovanni Maria Vianney, privo d’ogni dottaggine ma ricchissimo di Fede, che non aveva orari affissi all’ingresso della parrocchia e che con certezza non conosceva “piani pastorali” nè “consigli parrocchiali”, ma in virtù di quello “Incontro” conosceva cosa vuol dire “zelo per le anime”, fino a dedicare e a sacrificare tutto se stesso.

    5 Aprile, 2012 - 14:43
  11. Nico scrive:
    “Prima di immergermi nell’intensità di questi giorni benedetti, chiedo perdono a tutti se con i miei interventi ho involontariamente ferito qualcuno, o mancato di carità”

    Ci sto pensando, non so se perdonarti o no…

    Scherzo! Sherzo! Scherzo!

    Mi scuso anch’io se ho offeso qualcuno. Vogliate perdonarmi, l’ho già detto: sono troppo “intransigente, estremamente aspro e troppo rigidamente schematico”, con spinte all’ira incontrollata.

    Auguro a Nico, a Luigi che sapientemente”amministra” il pianerottolo e a tutti, tutti gli amici proficui questi giorni, e una Buona e serena Santa Pasqua.

    5 Aprile, 2012 - 15:19
  12. Mabuhay

    Lazzaro 14:25 … 🙂 🙂 🙂
    Un bel bacio pasquale!

    6 Aprile, 2012 - 12:41

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