Francesco: la nostra civiltà che non fa figli e non accoglie

“Noi siamo una civiltà che non fa figli ma anche chiudiamo la porta ai migranti: questo si chiama suicidio”: parole dette oggi pomeriggio da Francesco all’Isola Tiberina, in occasione di una “liturgia in memoria dei nuovi martiri del XX e XXI secolo” che si teneva nella Basilica di San Bartolomeo dove la Comunità di Sant’Egidio ha realizzato un Memoriale dei cristiani d’ogni continente uccisi in odio alla fede negli ultimi decenni. Nei commenti due parlate improvvisate del Papa, la prima durante l’omelia, la seconda salutando dalla piazza prima del rientro in Vaticano.

Aggiornamento a domenica 23 aprile: Qui il mio articolo scritto ieri per il Corsera di oggi sul Papa all’Isola Tiberina.

53 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Una martire senza nome. Io vorrei, oggi, aggiungere un’icona di più, in questa chiesa. Una donna. Non so il nome. Ma lei ci guarda dal cielo. Ero a Lesbo, salutavo i rifugiati e ho trovato un uomo trentenne, con tre bambini. Mi ha guardato e mi ha detto: “Padre, io sono musulmano. Mia moglie era cristiana. Nel nostro Paese sono venuti i terroristi, ci hanno guardato e ci hanno chiesto la religione e hanno visto lei con il crocifisso, e le hanno chiesto di buttarlo per terra. Lei non lo ha fatto e l’hanno sgozzata davanti a me. Ci amavamo tanto!”. Questa è l’icona che porto oggi come regalo qui. Non so se quell’uomo è ancora a Lesbo o è riuscito ad andare altrove. Non so se è stato capace di uscire da quel campo di concentramento, perché i campi di rifugiati – tanti – sono di concentramento, per la folla di gente che è lasciata lì. E i popoli generosi che li accolgono devono portare avanti anche questo peso, perché gli accordi internazionali sembra che siano più importanti dei diritti umani. E quest’uomo non aveva rancore: lui, musulmano, aveva questa croce del dolore portata avanti senza rancore. Si rifugiava nell’amore della moglie, graziata dal martirio.

    22 Aprile, 2017 - 23:00
  2. Luigi Accattoli

    Saluto finale davanti alla Basilica: Vi ringrazio per la presenza e per la preghiera in questa chiesa dei martiri. Pensiamo alla crudeltà, la crudeltà che oggi si accanisce sopra tanta gente; lo sfruttamento della gente… La gente che arriva in barconi e poi restano lì, nei Paesi generosi come l’Italia e la Grecia che li accolgono, ma poi i trattati internazionali non lasciano… Se in Italia si accogliessero due, due migranti per municipio [comune], ci sarebbe posto per tutti. E questa generosità del sud, di Lampedusa, della Sicilia, di Lesbo, possa contagiare un po’ il nord. E’ vero: noi siamo una civiltà che non fa figli, ma anche chiudiamo la porta ai migranti. Questo si chiama suicidio. Preghiamo!

    22 Aprile, 2017 - 23:00
  3. Federico Benedetti

    Suicidio è non fare più figli ed educare i giovani ad una cultura della morte. Immaginare di sostituire gli italiani ( o gli europei) con i migranti è assurdo. I migranti vanno aiutati a casa loro in tutti i modi, ma come si può pensare di incoraggiare il traffico di vite umane per risolvere il problema demografico europeo?
    Oltretutto questa non è generosità.

    22 Aprile, 2017 - 23:22
  4. Victoria Boe

    Sì, i migranti vanno aiutati in casa loro ? E come, di grazia?
    Hai qualche idea in proposito?
    Gli slogans abusati lasciali a Salvini, oppure vacci tu ad aiutarli di persona, se sai come risolvere il problema.
    Razzista!

    23 Aprile, 2017 - 3:01
  5. Federico Benedetti

    Mi ripugna rispondere a una persona del genere.
    Faccio solo notare che è l’Unione europea e il Governo attuale (presieduto da Gentiloni, agli interni Minniti, sostenuto dal PD renziano) a sostenere che i flussi migratori vanno bloccati, che bisognca investire nei paesi di partenza (Berlusconi ha parlato di piano Marshall, ma l’idea era già stata espressa in altri termini da Renzi), che bisogna fare accordi con la Libia…

    23 Aprile, 2017 - 9:21
  6. Federico Benedetti

    Tutti razzisti? Al di là del fatto che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, il realismo e il buon senso suggeriscono che l’Italia non può accogliere e integrare milioni di poveri africani.
    Il Papa fa bene ad esortare all’accoglienza, ma bisogna che la politica trovi altre soluzioni. E che finalmente l’immigrazione venga affrontata con realismo.
    Per ora non risponderò a Victoria/marilisa come merita.

    23 Aprile, 2017 - 9:23
  7. Luigi Accattoli

    Come piccolo dono domenicale invito i visitatori a leggere le tre testimonianze, che dicono bene l’influenza che i testimoni della fede possono avere su chi viene a contatto con la loro vicenda: familiari e amici e tutti. Buona domenica. E gareggiate nello stimarvi a vicenda.

    23 Aprile, 2017 - 9:35
  8. Federico Benedetti

    Luigi, penso di aver dimostrato di saper sostenere un confronto educato e rispettoso con con persone che sostengono idee diverse dalle mie. Con alcune di loro, e lo possono testimoniare loro stessi, ho anche avuto uno scambio di mail cordiali e amichevoli al di fuori di questo blog.
    Il ritorno di marilisa riporta un clima di aggressività e insulti ingiustificati. Non vorrei essere trascinato in risse, ma neanche farmi azzittire o incassare insulti senz

    23 Aprile, 2017 - 9:46
  9. Federico Benedetti

    Senza replicare.
    Credo si possa dissentire senza aggredire e offendere.
    Proverò a porgere l’altra guancia, ma non garantisco di riuscirci. Lasciami dire che si stava meglio quando marilisa non c’era.

    23 Aprile, 2017 - 9:52
  10. Victoria Boe

    “Il Papa fa bene ad esortare all’accoglienza, ma bisogna che la politica trovi altre soluzioni. E che finalmente l’immigrazione venga affrontata con realismo.”

    Dopo aver invitato, ancora una volta, il signor Benedetti a chiamare la sottoscritta esclusivamente col nome che compare nei commenti–ed è un fatto di semplice educazione–, gli faccio notare che dovrebbe smettere di recriminare contro la comparsa nel blog della sottoscritta, verso la quale mostra un’avversione della peggior specie, inqualificabile. E già questo sarebbe un valido motivo per una reazione appropriata.
    Sono stanca di queste lagnanze senza succo né sale. Se fossi io il padrone di casa, saprei bene come replicare. Ma sappiamo bene che Luigi non si intromette in questioncelle come queste.
    Premesso questo, dico –ed è la cosa più importante in questo momento–che anche io sono perfettamente a conoscenza del problema immigrazione, che non riguarda solo il nostro Paese ma tutta l’Europa.
    Ho già scritto qualcosa su questo argomento.
    Da sempre questo problema è stato affrontato con realismo qui in Italia, non altrettanto nel resto dell’Europa, che ne sta prendendo coscienza solo da poco (relativamente da poco), dopo averci lasciato colpevolmente a cuocere nel nostro brodo.
    I migranti vengono da noi in prima battuta, ed è naturale, perché il nostro è il Paese più vicino a loro, ma poi la maggior parte di essi intende andare altrove, non restare qui.
    Vorrei che si capisse che se lasciano le loro terre significa che è assolutamente necessario lasciarle, perché là si trovano in mezzo a guerre, fame, persecuzioni da parte di dittatori e via discorrendo.
    Vorrei ricordare che nessuno ha mai lasciato il proprio Paese allegramente, perché lì ci sono le loro radici e i loro affetti.
    Se vengono via da lì anche sapendo che potrebbero trovare la morte in mare, come infatti avviene spesso, significa che sono dei DISPERATI, ma anche se non lo fossero, il nostro dovere è di accoglierli.
    Allora, è del tutto inutile dire: bisogna questo…bisogna quest’altro…bisogna quest’altro ancora…
    La politica, caro signor Benedetti, a me risulta che stia facendo di tutto per trovare soluzioni al problema. Ma non esistono bacchette magiche che lo risolvano in un batter d’occhio. Chi le ha, le bacchette magiche, le metta a disposizione della politica.
    La realtà vera è che tutte queste persone miserande sono malviste per molteplici ragioni che non sto qui ad enumerare.
    Soprattutto dalle sue parti sono malviste, signor Federico. Ed io definisco questa scarsa volontà di accoglienza da parte dei cittadini comuni con una parola che esprime bene il concetto: INTOLLERANZA velata di razzismo vero e proprio. Inutile fare giri di parole.
    Ricordo a lei, Benedetti, nonché ad altri, che Gesù, se non sbaglio, ebbe a dire: “chi accoglie il forestiero( lo straniero), accoglie me”.
    Ipocrita, allora, dirsi cristiani se non si seguono le parole del Cristo.
    In ogni caso, questo esodo–piaccia o non piaccia–durerà a lungo. Quindi, meglio mettersi il cuore in pace fin da subito, senza dire continuamente: bisogna…bisogna…bisogna…
    La nottata sarà assai lunga da passare. Il vero realismo consiste nel prendere atto di una situazione in essere, per risolvere la quale ci vorranno tempo, pazienza e soprattutto BUONA VOLONTÀ.

    23 Aprile, 2017 - 13:07
  11. Victoria Boe

    “Ed eccolo che pronuncia altre parole che saranno usate contro di lui nella polemica che Marine Le Pen in Francia e Matteo Salvini in Italia già hanno avviato chiamandolo in causa come uno che «invita i migranti»

    Proprio così, caro Luigi.
    Qui in Italia molti vanno dietro a Salvini e dicono che il Papa ha torto nell’ “invitare i migranti”.
    Anche nella mia città c’è qualcuno, o forse molti, che criticano il Papa. A cominciare dal vescovo.
    Quando nel quotidiano vengono pubblicate lettere di questo tenore, io e altri interveniamo per respingere queste falsità.
    L’altro giorno ho avuto una discussione “accesa” con una signora che diceva convintamente che questa gente porta malattie nel nostro Paese.
    Ti devono fare indignare asserzioni di questo genere o no? Dovresti lasciar passare queste fandonie come se niente fosse?
    E sono tutte persone “cristianissime” quelle che ragionano a pera.

    23 Aprile, 2017 - 14:36
  12. maria cristina venturi

    Paragonare I campi profughi ai campi di concentramento e’ inaccettabile per chiunque conosca la storia E infatti associazioni ebraiche hanno gia’ ‘protestato per l’assurdo paragone e hanno fatto bene.Chi parla,a livello ufficiale non puo.
    farlo in modo approssimativo ed emotivo .Come Erdogan che ha p a ragonato I tedeschi odierni ai. nazisti, cosi’il papa che chiama campi di concentramento I campi profughi di Lesbo.
    Non esiste solo un populismo di destra esiste anche un populismo di sinistra, altrettanto rozzo e semplicistico

    23 Aprile, 2017 - 19:29
  13. maria cristina venturi

    Il parlare grossolano, impreciso e sciatto coinvolge in questa indeterminatezza anche il pensiero…ma il pensiero e’un dono di Dio ed esige che se ne abbia cura.
    Essere precisi e chiari mei propri pensiero e’pegno della liberta’spirituale.

    Padre Pavel FLORENSKIJ (martire)

    23 Aprile, 2017 - 19:42
  14. Clodine-Claudia Leo

    Il Papa fa il suo dovere, è suo compito invitare all’accoglienza. Cosa dovrebbe fare un Papa se non piangere sulla tragedia della Siria,dei profughi. Anche noi, noi tutti, piangiamo nel vedere lo strazio . Stiamo vivendo una tragedia senza precedenti. Neppure nell’antica Roma -che pure di profughi entravano a fiumi-si vide una tragedia tanto grande e se poi guardiamo alle invasione barbariche dopo la caduta dell’Impero, c’è una cristianizzazione dei popoli germanici (sassoni, goti, longobardi,normanni, Franchi) veramente straordinaria, molti re barbari divennero addirittura vescovi..per dire

    Ma tutta questa moltitudine che arriva , via mare, sui barconi, tutti fuggono dalla Guerra? Tutti scappano dai bombardamenti e da boko Aram? Dove sono questi siriani che fuggono dalla guerra. Conosco i Siriani,essendo cooperatrice salesiana ne ho visti passare e andare. Di questi (eccetto i poveracci, che come sempre, non hanno money restano a soffrire e a morire sotto le bombe) quelli benestanti da un pezzo hanno varcato il confine, moltissimi sono in Texas, altri hanno varcato hanno il confine. Hanno danaro e agganci. Quelli che scappano non arrivano con i barconi, perché dovrebbero, visto che un volo costa la metà.

    Chi è senza documenti non può fuggire in aereo, è impossibile, le compagnie aeree con lo consentono. Allora, chi sono i rifugiati che arrivano a piedi o a nuoto.
    Dobbiamo dire la verità: realisticamente, qui, ci troviamo di fronte ad un’autentica tratta degli schiavi, in versione più moderna ed al passo coi tempi. Da una quindicina d’anni sono in contatto con una famiglia Nigeriana cristiana -che ora, grazie a Dio, inserita, vive a Pesaro e lei, Liza con il brevetto d’infermiera si è garantita il lavoro-. Mi dicevano che gli Africani,musulmani la maggior parte, son forti: si aggrappano con forza ai gommoni,strattonando, e i bambini e le donne, intanto , affondano. “andrebbero rimpatriati senza se e senza ma “. Parola di nigeriani, non la mia!

    E l’Unione Europea che fa? Chiude le frontiere, si rottama Schengen, Svezia e Danimarca lo stanno facendo e, i paesi dell’Est lo hanno fatto da un pezzo . Che dovremmo fare noi, Italiani, poveri disgraziati,che abitiamouno stivalletto che non arriva al ginocchio con i suoi 1.800 kilometri di lunghezza di cui 7,500 di costa e 10 milioni di vivono con 500 euro al mese.
    Se non ci pensa la politica a fronteggiare questa emrgenza come fanno gli italiani a risolverla?, eppoi, che gioco stanno facendo le organizzazioni non governative che, al limite delle acque territoriali libiche con grossi proiettori segnalano agli scafisti la presenza e questi, mandano il gommone verso questi proiettori e inviano centinaia di migliaia di africani? Domande alle quali, qualcuno presto o tardi dovrà rispondere …credo…

    23 Aprile, 2017 - 20:41
  15. Clodine-Claudia Leo

    Non per niente la maggior parte delle organizzazioni non governative attingono a capitali messi a disposizione dalle fondazioni Rockefeller che ha lo zampino in
    72 paesi con risorse miliardarie, solo quella di Baltimora supera gli 81 milioni di dollari.l’equivalente del prodotto interno lordo del Regno Unito. Insomma, il fatto che, per uno strano paradosso la base stia in Svizzera, che in quanto ad accoglienza è zero, e la cima negli USA, volete dirmi che qui non c’è una strategia precisa!? Ma bisognerebbe avere l’orecchino al naso per credere il contrario…

    23 Aprile, 2017 - 21:01
  16. picchio

    Non mi pronuncio sulle fondazioni, ma i dati del PIl del Regno Unito dati da Clodine sono sbagliati Il PIl del Regno Unito 2016 era di circa 2715 miliardi di dollari, quello italiano 2016 ( dati ISTAT) è stato di 1672,438 miliardi di euro.
    Cristina vicquery

    23 Aprile, 2017 - 22:03
  17. Federico Benedetti

    La solita tecnica che porta a screditare un interlocutore perché non si hanno argomenti.
    L’intervento di Clodine è sensato. Sarebbe ora di affrontare il tema delle migrazioni di massa con un approccio meno sentimentale e più realistico.

    23 Aprile, 2017 - 22:18
  18. Clodine-Claudia Leo

    In realtà intendevo dire che la sola Baltimora supera di 81 milioni di dollarii il pill equivalente al regno unito.
    Come potrebbe il regno unito avere un pil di 81 milioni di dollari sarebbe una cifra pressoché impossibile …….

    23 Aprile, 2017 - 23:18
  19. picchio

    stiamo parlando di cose serie? si? allora parliamone seriamente..sparare dati senza senso non è un buon inizio…
    cristina vicquery

    23 Aprile, 2017 - 23:19
  20. picchio

    ohoh ti eri espressa male. Interessante. MI dai il link con le cifre del bilancio?
    grazie della cortesia
    ristina vicquery

    23 Aprile, 2017 - 23:22
  21. Clodine-Claudia Leo

    È presto fatto, aggiungi 81 milioni di dollari ai 2715 e fai il totale.

    23 Aprile, 2017 - 23:48
  22. Clodine-Claudia Leo

    Sto parlando di Baltimora e del business no profit delle associazioni non governative che hanno sede in quella città e, della ” manina” demoniaca dei guerrafondai miliardi che le muove ..non del PIL di Baltimora , del quale a me francamente non me ne può fregare di meno. Semmai sarà una cifra di rifetimento non credi? Ci vuole tanto a capirlo? Boh , mi sembra di parlare a dei mentecatti che ne so…

    24 Aprile, 2017 - 0:03
  23. Clodine-Claudia Leo

    Sto parlando di risorse miardarie che nella sola Baltea ecc…..ma leggi o cosa!

    24 Aprile, 2017 - 0:09
  24. Clodine-Claudia Leo

    Corrige: Baltimora.

    24 Aprile, 2017 - 0:10
  25. Clodine-Claudia Leo

    Io sono seria, piuttosto cerca di esserlo tu.

    24 Aprile, 2017 - 0:12
  26. picchio

    Vedo dal commento delle 23.48 E seguenti che non hai idea di cosa stai dicendo. Normale
    La fondazione Rockefeller tra l’altro ha sede a New York , Baltimore cosa c’entra? Nulla …
    Il sito da te postato dovrebbe essere serio ??
    Idiota dillo a tua madre.
    Cristina vicquery

    24 Aprile, 2017 - 9:46
  27. Clodine-Claudia Leo

    Baltimora è un micrococosmo , un centro operativo dove : e la Rockefeller Foundation [primo erogatore finanziario del prestigioso “Johns Hopkins Hospital di Baltimora”, in cui vennero esperimente in modo illegale e inaccettabile i batteri della sifilide, gonorrea, ulcere ecc, su pazienti ignari allo scopo di testarne l’efficacia dei farmaci) come pure tutte le attività delle organizzazioni non governative sovvenzionate dal miliardario americano George Soros rappresentano una miniera di dollari per quella città, per altro centro di scontri razziali …

    Mi premeva solo veicolare il messaggio del gioco sporco di queste “organizzazioni non givernative” alle quali appartiene l’aristocrazia del denaro per la quale, crisi economiche e guerre, sono linfa vitale per il proprio portafoglio (e per il proprio potere). Tutto qui!

    Se proprio ti piace atteggiarti a ministro dell’economia tanto da richiedere tassitivi i Link con le cifre del bilancio. Cara testa di Picchio, non è questa la sede né il contesto. Rivolgiti altrove, testa di Picchio!…

    24 Aprile, 2017 - 13:52
  28. picchio

    cara clodine, per esprimere opinioni legittime hai la spiacevole abitudine di portare a supporto dati falsi, erronei , taroccati, copia incollati non si sa da dove…quello da te scritto ieri è un a cazzata senza nessun senso, come tante altre volte..

    24 Aprile, 2017 - 14:22
  29. picchio

    quante volte luigi ti ha chiesto spiegazioni per cazzate che avevi scritto e abbiamo assistito al tuo arrampicarti sugli specchi cercando di giustificare l’ingiustificabile?? “ce l’avevo scritto su un quadernetto”, “ho assistito ad una conferenza, ma non mi ricordo più dove e quando”, ” scusa ho bisogno di un po’ di tempo per cercare la citazione esatta, caro luigi” e ovviamente la citazione esatta non arriverà mai perchè non esiste te la sei inventata di sana pianta, e ti trasformi in uno zerbino tanto diventi ossequiosa nei confronti di luigi che insiste, mi ricordo quando sulla storia dei primi gesuiti sei riuscita nell’impresa di scrivere dieci boiate in dieci righe, una peggio dell’altra.
    Sei una poveretta che vuole nascondere le sue insicurezze dietro una patina di finta erudizione, che alla fine è solo un copia incolla…l’abbiamo capito tutti ormai.
    cristina vicquery

    24 Aprile, 2017 - 14:34
  30. picchio

    adios clodine
    cristina vicquery

    24 Aprile, 2017 - 14:40
  31. Federico Benedetti

    Quelli che non la pensano come te sono tutti ” poveretti”?

    24 Aprile, 2017 - 15:58
  32. Clodine-Claudia Leo

    Federico, questa non è una poveretta, è qualcosa di peggio …è il peggio del peggio che questo Blog potesse meritare.

    24 Aprile, 2017 - 16:45
  33. Enrico Usvelli

    Clodine,
    questi giorni si sentono continui attacchi alle ‘ong’. Il problema è che di ong ce ne sono tantissime, alcune serie e altre (molto) meno, che si occupano delle cose più svariate e le accuse generiche possono fare danni incalcolabili.
    Ho perciò apprezzato che nell’articolo citato si sia fatto finalmente il nome di alcune ong. Alcune non le conosco e su altre ho seri dubbi che si sia detto il vero. Tuttavia non ho trovato nulla di affidabile né a favore né contro. Ho trovato addirittura un sito secondo il quale i trafficanti avvisano la guardia costiera italiana (!) che avvisa le navi delle ong che vanno a prendere i migranti praticamente sulle coste libiche.
    La fonte, se ho capito bene, è Il Giornale, che sull’argomento non reputo affidabilissimo.
    Alla fine bastabugie (che invece ho beccato a dirne almeno una volta) riporta un altro articolo da cui estraggo un brano:
    ‘A dire il vero, l’attività di queste Ong ricorda molto da vicino un’altra iniziativa: i corridoi umanitari della Sant’Egidio. Proprio lo scorso 12 gennaio, la Sant’Egidio, d’accordo con la Cei e con il governo italiano, ha stabilito l’apertura di un corridoio umanitario con l’Africa orientale, per ospitare rifugiati da Sud Sudan, Eritrea e Somalia. Si tratta del secondo di questi corridoi: il primo, che riguarda la Siria, ha già portato in Italia 700 rifugiati. Il trasferimento viene effettuato con gli aerei invece che con le navi. E, contrariamente alle iniziative delle Ong di cui sopra, la selezione avviene alla partenza, distinguendo i veri rifugiati dagli altri emigranti. Ma il concetto (e dunque anche il messaggio che passa) è analogo: il flusso degli emigranti non deve essere fermato, ma reso più sicuro e legale. E con l’imprimatur del governo italiano.’

    Se lo leggi con attenzione penso che vedrai anche tu che sono sciocchezze.
    Se vengono clandestinamente non va bene perché ci invadono e perché i trafficanti si arricchiscono. Se viene selezionato chi ha veramente diritto ad essere accolto non va bene lo stesso perché passa il messaggio che il flusso non deve essere fermato. Ma scherziamo? Se i rifugiati vengono scelti alla partenza, saranno comunque pochi, ne hanno veramente diritto (conosci sicuramente la situazione di quei Paesi), non va bene lo stesso? Della serie se sono sotto dittature (con cui noi Italiani ed europei facciamo comunque affari senza la minima pressione per renderli più democratici) che li affamano ed uccidono azzi loro?
    Nel medesimo articolo ci sono altre porcherie che non ho tempo di commentare. Leggo infine la fonte: La Nuova Bussola Quotidiana. Che tristezza.

    24 Aprile, 2017 - 19:15
  34. Enrico Usvelli

    Per chiarezza, Il Giornale è la fonte di Bastabugie non del sito che ho trovato in rete.

    24 Aprile, 2017 - 19:17
  35. Clodine-Claudia Leo

    Certo Enrico, lo so che il dramma dei profughi è serio, e tocca le coscienze. Chi potrebbe restare freddo, o insensibile davanti ad un fenomeno tanto straziante. Certo che è giusto salvare vite umane quante più possibili.Vanno benissimo i corridoi umanitari, i crimini contro l’umanità sono abietti.. Però, sai meglio di me, e la storia lo insegna, che dove si annusa la morte li,si addensano gli squali ed ogni genere di “saprofagi “. Sappiamo, e su questo mi sono documentata, che accanto alle org finanziate dalla farnesina esistono speculatori animati da falsa filantropia, o un’astratta filantropia, entrati pesantemente nelle politiche d’immigrazione su scala globale manipolatori abili, che premeno sui governi occidentali affinché si consideri la “crisi dei rifugiati in Europa come una sorta di nuova normalità” portatrici di “nuove opportunità”. L’’esodo di immigranti , non è forse frutto delle guerre e del caos generato dall’Occidente che sta scardinando il sistema sociale e l’identità dell’Europa? E, questo, Enrico, non è un accidente della storia ma un preciso disegno delle élite mondialiste di costruire un nuovo modello di società funzionale al progetto di dominio economico e finanziario.
    Il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi…non so cosa ci inventeremo, ma certo…la situazione è tragica.

    Ti invio un sito in cui, uno di questi miliardari, esce allo scoperto. Poi, sarà la storia, tra una cinquantina d’anni a raccontare la Verità…

    http://www.controinformazione.info/soros-esce-allo-scoperto-ed-ammette-di-finanziare-londata-migratoria/

    24 Aprile, 2017 - 20:44
  36. Victoria Boe

    Sull’immigrazione, che è un vero e proprio esodo moderno, si possono fare tante discussioni fino allo sfinimento e certo non è proibito fare giochi funambolici per tirare l’acqua al proprio mulino, cercando i vari colpevoli su cui scaricare responsabilità vere e presunte. Ma tutto questo appare futile e pretestuoso di fronte al dramma di migliaia di persone che fuggono dalla propria terra sognando i paradisi inesistenti dell’Occidente, ma che paradisi sono effettivamente per chi vuole vivere in piena libertà e senza le continue minacce di guerre e terrorismi, o senza i morsi della fame o le piaghe della malattia; tutte cose che rendono irrespirabile l’aria e invivibile la terra in cui si è nati. E di fronte ai morti inghiottiti giornalmente dalle acque del Mediterraneo, che senso hanno le vane chiacchiere che non tengono conto della dignità umana di tutti quelli che si sono avventurati nei viaggi della speranza, diventati per molti di loro, fra cui molti bimbi, un viaggio verso la fine prematura dell’esistenza?

    25 Aprile, 2017 - 2:35
  37. Clodine-Claudia Leo

    Gli esodi, piccoli e grandi, per motivi religiosi e climatici,lo spostamento dell’uomo in “branchi” è un fenomeno antropologico che risale alla preistoria, è una costante nella storia dell’umanità. Basterebbe prendere la Bibbia,o appena appena scorrere la storia che dall’Impero Romano, attraversando il medio evo, fino alla scoperta dell’America e le grandi crisi che dall’800 in avanti, sono tutto un affannarsi di popoli da un continente all’altro.

    Ma, una cosa sono le ondate migratorie, altra le colonizzazioni, la differenza tra le due cose è sostanziale. La colonizzazione è ’espansionismo di un popolo,di una cultura sull’altra, e nessuno – se è vero che la storia è maestra- potrebbe negare che questa è un’arte tutta Islamica, come pure negare che loro preda più ambita è sempre stata l’Europa, il mondo cristiano. Dalla morte di Maometto ( 635 d.C) in poco meno di tre anni la Mezzaluna invade la cristiana Siria e la cristiana Palestina passa a ferro e fuoco Gerusalemme e il Santo Sepolcro nel 640 tocca alla Persia e l’Armenia poi l’Iraq l’Egitto Copto la Tunisia l”Algeria e il Marocco.

    Gli ottomani furono gli unici ad abbattere le poderose mura di Costantinopoli assediata per cinque anni. Nel 711 da Gibilterra penetrano nella Spagna impongono l’egida al Portogallo in barba al Cid Campeador e i vari sovrani impegnati e ci restarono per 800 anni.

    Falso dire che ci fu pacifica “convivenza” quando mai. Chi asserisce questo dice il falso e dimentica i conventi e i monasteri bruciati,le Chiese profanate,le monache stuprate, delle donne cristiane o ebree rapite per essere chiuse negli harem. Farebbe bene a riflettere sulle crocifissioni di Cordova, sulle impiccagioni di Granada, sulle decapitazioni di Toledo e di Barcellona, di Siviglia e di Zamora dimentica Mutamid, il re che con le teste mozze adornava i giardini del suo palazzo e chi invocava Cristo, Gesù o la Madonna finiva impalato, crocifisso, decapitato o impiccato. Dalla Spagna nel 721 passarono alla non meno cattolica Francia varcarono i Pirenei, presero Narbonne. Vi massacrarono tutta la popolazione maschile, ridussero in schiavitù tutte le donne e tutti i bambini poi proseguirono per Carcassonne da qui a Nimes dove fecero strage di monache e frati. Da Nimes a Lione e a Digione dove razziarono ogni singola chiesa, e sai quanto durò il loro avanzare in Francia? Undici anni. A ondate. Nel 731 un’ondata di trecentottantamila fanti e sedicimila cavalieri arrivò a Bordeaux. Da Bordeaux si portò a Poitiers poi a Tours, e se nel 732 Carlo Martello non avesse vinto la battaglia di Poitiers oggi anche i francesi indosserebbero burqua e turbante.

    Poi fu la volta della Sicilia, massacrando e profanando conquistarono Siracusa e Taormina, Messina, Palermo, e nel giro di 150 anni fu titalmente islamizzata. dall’Adriatico si riportarono nel Tirreno. Nell’’846 sbarcarono ad Ostia la saccheggiarono, la incendiarono, e risalendo le foci del Tevere giunsero a Roma, la città santa, la Sede di Pietro. La misero sotto assedio e una notte vi irruppero. Sfregiarono e depredarono le basiliche di San Pietro e di San Paolo, saccheggiarono tutto il saccheggiabile. Per liberarsene, Papa Sergio II dovette impegnarsi a versargli un tributo annuo di 25 mila monete d’argento quindi si piazzarono in Campania vi restarono settant’anni distrussero Montecassino e tormentando Salerno. Poi, attorno 898,fu il tempo di sbarcare in Provenza. Vi si stabilirono, e nel 911 varcarono le Alpi per entrare in Piemonte. Occuparono Torino e Casale, dettero fuoco alle chiese e alle biblioteche, ammazzarono migliaia di cristiani, poi passarono in Svizzera.

    Ahh. Le crociate: che ’ingiustizia commessa ai danni dei poveri mussulmani innocenti.??? le Crociate , di cui tutti ci si strappa le vesti, furono la risposta a quattro secoli di invasioni occupazioni angherie carneficine.

    Poi puntarono a’India, l’Indonesia, la Cina, il continente africano, la Russia e la Siberia dove i Tartari convertiti all’Islam stavano già portando il Corano. e concluse le Crociate, i figli di Allah ripresero a seviziarci come prima e più di prima. Stavolta peer mano dei Turchi che si accingevano a partorire l’Impero Ottomano. Un impero che fino al 1700 in cui condensò sull’Occidente tutta la sua ingordigia, la sua voracità, e trasformato l’Europa nel suo campo di battaglia preferito: i giannizzeri. Le truppe scelte dell’Impero. I super-soldati capaci di immolarsi quanto di combattere, massacrare, saccheggiare reclutati o meglio sequestrati In Grecia, per esempio, o in Bulgaria, in Romania, in Ungheria, in Albania, in Serbia, e a volte anche in Italia. Lungo le coste battute dai pirati. Li sequestravano all’età di dieci o undici o dodici anni, scegliendoli tra i primogeniti più belli e più forti delle buone famiglie i convertivano e li chiudevano nelle loro caserme.

    Anche Hitler tentò di colonizzare l’intera Europa, di germanizzarla con la differenza che per eradicare quel tentativo servirono le forse congiunte dell’intera Europa e di mezzo mondo e terminò con la triste storia che tutti conosciamo-con la differnza che i collaborazionisti venivano bollati come traditori e le donne rapate a zero e messe all’indice. Oggi si assiste ad una osmosi, una omologazione lenta e insorabile : donne che sposando musulmani ne assumono i tratti tipici dell’occhio per occhio equesto trasmettono ai loro figli: mille miglia distanti dall’ insegnamento di Gesù Cristo che neppure difendono anzi, si associano, pronunciano la shahada, la professione di fede che simboleggia la conversione all’Islam e si caldeggia a fare figl perché “la nostra civiltà non ne fa”…siamo veramente fuori dalla Grazia di Dio! veramente fuori… io sono convinta che ci troviamo di fronte ad un piano studiato a tavolino per una nuova islamizzazione dell’Europa…
    Chi vivrà vedrà!

    26 Aprile, 2017 - 8:09
  38. Clodine-Claudia Leo

    “Camminando, tra la folla, alle partite di calcio e in guerra, i profili si fanno vaghi; le cose reali divengono irreali e una nebbia si distende sul cervello. Tensione ed eccitamento, stanchezza, movimento, tutto si perde in un gran sogno grigio, così che, quando è finito, è difficile ricordare come fu quando si sono uccisi degli uomini o si è dato l’ordine di ucciderli. Quindi gli altri che non c’erano vi dicono com’è andata e voi rispondete vagamente:
    «Già, dev’essere proprio stato così.»

    John Steinbec 1902-1968
    scrittore statunitense e premio nobel .

    26 Aprile, 2017 - 8:39
  39. Enrico Usvelli

    Clodine,
    non mi risulta che i musulmani siano entrati in Roma (S. Pietro e S. Paolo erano fuori dalle mura) e nemmeno a Torino. Papa Sergio II credo che non abbia pagato alcun tributo. Vengono completamente ignorati i giochetti di potere per cui piccoli governanti cristiani si alleavano o tolleravano i musulmani per fregare qualche avversario.
    Non prenderei per oro colato la storia scritta dalla Fallaci (per quanto dica alcune cose condivisibili).

    26 Aprile, 2017 - 11:48
  40. Clodine-Claudia Leo

    La storia, è storia…poi che a prenderne atto sia la Fallaci , dalla quale ho estratto molto dell’exursus -assolutamente inerente la realtà nella sua totalità altrimenti non lo avrei postato-non sposta di una virgola il succo.

    Dici che a Roma i turchi non ci sono stati? Invece i turchi a Roma ci sono entrati, eccome se ci sono entrati
    “Già nell’830 pirati saraceni avevano devastato le aree abitate della campagna romana, giungendo fino alle basiliche di San Pietro e San Paolo e penetrando fino a Subiaco dove venne distrutto l’abitato e il Monastero. Sedici anni dopo l’attacco fu ripetuto, con maggiore violenza: nella notte tra il 24 e il 25 agosto dell’846 i pirati saraceni, dopo aver attaccato e saccheggiato Centumcellae, Porto e Ostia, si spinsero fino a Roma.” e questo non lo dice Clodine, ma la storia., basterà digitare “incursionesaracena contro Roma 846 dopo Cristo”…..

    Enrico, sono io che dico a te, di non fidarti della storia filtrata e falsata da narrazioni il più delle volte didattite che non corrispondo alla realtà dei fatti storici. Non confondere il “nozionismo” alla rischiatutto per intenderci con la storia..le due cose il più delle volte corrispondo in parte…per questo esistono gli “Archivi” storici”in cui gli eventi vengono sviscerati e portati alla luce con risvolti e corollari inediti il più delle volte specie quando la grande storia s’incontra con la piccola storia. Molte persone leggono nella storia e scrivono sulla storia; troppo poche leggono e scrivono la storia.

    26 Aprile, 2017 - 14:23
  41. Lorenzo Cuffini

    Non si capisce per quale motivo si debba infliggere un lunghissimo copia incolla cHe si può agevolmente riassumere in un Daje Ar Musulmano.
    Interventi come questi sono estranei allo spirito e alla sostanza del Magistero della Chiesa Cattolica. E non parlo del non accettato (somari cattolica mente parlando!!!) BERGOGLIO ma anche di Gpii e Ratzinger e di tutti dal Concilio in giù.
    Poi se uno rinnega il suo essere cattolico x essere Fallaciano o cade nel penoso equivoco di Magdi ex Cristiano Allam sono esclusivi e risibili cavolacci suoi.Basta che sia chiaro a tutti.

    26 Aprile, 2017 - 16:44
  42. Clodine-Claudia Leo

    Io penso con la mia testa Lorenzo, né con quella della Fallaci, dalla quale ho volutamente tratto parte della narrazione storica perché ho ritenuto esatta e fedele nella cronologia degli eventi; né con Magdi; né mi ha sfiorato lontanamente l’idea di pormi fuori Magistero. La storia è una concatenazione di eventi nei quali è racchiuso il flusso, il vissuto, la memoria storica dell’Europa. Un flusso che non avviene mai nel vuoto, ma trova una sua precisa collocazione geografica. Sia il teatro degli eventi che gli stessi eventi sono tutt’uno con la nostra memoria collettiva e parte inscindibile della nostra identità culturale.

    A me consta, ma Luigi può correggermi se sbaglio, che Giovanni Paolo II non condannò le crociate, non chiese scusa per esse (né avrebbe potuto) -il solito luogo comune,frutto di strumentalizzazioni, che andrebbe sfatato- egli, semmai,chiese scusa al Patriarca di Costantinopoli per l’assedio e la conquista di quella città avvenuta nel 1204. In quel caso specifico si trattò di uno scontro fratricida tra i due imperi (quello Latino e quello dell’oriente ortodosso il quale rifiutava di riconoscere il primato di Pietro e l’infallibilità del papa. .Del resto anche Innocenzo II a suo tempo ebbe ad esprimere lo stesso rammarico, ma anche Paolo VI, prima e Bendetto XVI poi. Per il resto: la Chiesa ha sempre riconosciuto l’Ordine Cristiano che sempre ha garantito le autonomie e le libertà dei popoli, questo è un dato di fatto che andrebbe rammentato più spesso…a scanso dei tanti falsi storici sbandierati come verità al solo scopo di screditare la Chiesa Cattolica, piuttosto!

    26 Aprile, 2017 - 19:56
  43. Lorenzo Cuffini

    Certo , Giovanni Paolo II non ha mai pronunciato le parole ” Io condanno le Crociate”.
    Tuttavia nelle grande richieste giubilari di Perdono _ provvidenzialissime al punto da dare ancora parecchia orticaria a parecchi collitorti – volle chiedere nel modo più solenne perdono per quanti «cristiani hanno talvolta accondisceso a metodi di intolleranza» nonché, «cedendo alla logica della forza, hanno violato i diritti di etnie e di popoli».
    Che mi pare abbracciare abbondantemnente le crociate stesse.

    SIgnificativo che, in perfetta continuità con lui, e in progresso di chiarezza, sia stato Benedetto ad andare oltre, nel discorso di Colonia in occasione della GMG, dove disse esplicitamente questa volta rivolgendosi ai musulmani :”L’esperienza del passato ci insegna che il rispetto mutuo e la comprensione non hanno sempre contraddistinto i rapporti tra cristiani e musulmani.Quante pagine di storia registrano le battaglie e le guerre affrontate invocando, da una parte e dall’altra, il nome di Dio, quasi che combattere il nemico e uccidere l’avversario potesse essere cosa a lui gradita! Il ricordo di questi tristi eventi dovrebbe riempirci di vergogna, ben sapendo quali atrocità siano state commesse nel nome della religione. Le lezioni del passato devono servirci a evitare di ripetere gli stessi errori».

    Tanto per essere definitivamente chiaro, aggiunse poi :

    “A questo proposito, è SEMPRE OPPORTUNO richiamare quanto i Padri del Concilio Vaticano II hanno detto circa i rapporti con i musulmani. “La Chiesa guarda con stima anche i musulmani che adorano l’unico Dio, vivente e sussistente, misericordioso e onnipotente, creatore del cielo e della terra, che ha parlato agli uomini. Essi cercano di sottomettersi con tutto il cuore ai decreti di Dio anche nascosti, come si è sottomesso Abramo, al quale la fede islamica volentieri si riferisce… Se nel corso dei secoli non pochi dissensi e inimicizie sono sorti tra cristiani e musulmani, IL SACROSANTO CONCILIO ESORTA TUTTI A DIMENTICARE IL PASSATO E AD ESERCITARE SINCERAMENTE LA MUTUA COMPRENSIONE nonché a difendere e promuovere insieme, per tutti gli uomini, la giustizia sociale, i valori morali, la pace e la libertà” (Dichiarazione Nostra Aetate, n. 3).”

    La linea della Chiesa è inalterata e chiarissima da tempo, su questo punto.
    Uno è sempre libero di porsi al di fuori di essa: ripeto, basta che sia ben chiaro a tutti quello che sta facendo.

    27 Aprile, 2017 - 0:57
  44. Luigi Accattoli

    A Claudia Leo e a Lorenzo Cuffini sui Papi e le crociate. Una sola volta Giovanni Paolo II nominò le crociate ricordando la necessaria revisione di giudizio storico su di esse e indicando come meno «consono al Vangelo» il ricorso a esse per la difesa della fede, e fu ricordando la figura di Caterina da Siena, che delle crociate fu sostenitrice:

    Ben noto è il grido con cui Caterina si rivolge al Papa Gregorio XI per incoraggiarlo a farsi promotore di pace tra i cristiani: ‘Pace, pace, pace, babbo mio dolce, e non più guerra!’ (Lettera 218) […] Certo, bisogna riconoscere che anch’essa era figlia del suo tempo allorché, nel pur giusto zelo per la difesa dei luoghi santi, faceva sua la mentalità allora dominante, secondo cui tale compito poteva esigere persino il ricorso alle armi. Oggi dobbiamo essere grati allo spirito di Dio, che ci ha portati a capire sempre più chiaramente che il modo appropriato, e insieme più consono al Vangelo, per affrontare i problemi che possono nascere nei rapporti tra popoli, religioni e culture, è quello di un paziente, fermo quanto rispettoso dialogo. Lo zelo di Caterina resta, tuttavia, un esempio d’amore coraggioso e forte, uno stimolo ad investire il proprio impegno in tutte le possibili strategie di costruttivo dialogo per edificare una pace sempre più stabile e vasta. Angelus del 12 febbraio 1995.

    27 Aprile, 2017 - 8:03
  45. Luigi Accattoli

    Ancora sulle crociate. In altra occasione – e allo stesso fine – alluse alle crociate senza nominarle:

    Anche quando le circostanze storiche turbarono il carattere essenzialmente pacifico del pellgrinaggio in Terra Santa, dandogli un volto che, al di là delle intenzioni, mal si conciliava con l’immagine del Crocifisso, gli animi dei cristiani più consapevoli miravano solo a incontrare su quella terra la memoria viva di Cristo. E la Providenza volle che, accanto ai fratelli delle Chiese orientali, per la cristianità di Occidente fossero soprattutto i figli di Francesco d’Assisi, santo della povertà, della mitezza e della pace, a interpretare in modo genuinamente evangelico il legittimo desiderio cristiano di custodire i luoghi in cui affondano le nostre radici spirituali. “Lettera sul pellegrinaggio ai luoghi legati alla Storia della salvezza”, 30 giugno 1999, paragrafo 4.

    27 Aprile, 2017 - 8:05
  46. Victoria Boe

    “Oggi dobbiamo essere grati allo spirito di Dio, che ci ha portati a capire sempre più chiaramente che il modo appropriato, e insieme più consono al Vangelo, per affrontare i problemi che possono nascere nei rapporti tra popoli, religioni e culture, è quello di un paziente, fermo quanto rispettoso dialogo. ”

    Questo passaggio è importante per due motivi: perché ci dice che con l’ andar del tempo lo Spirito aiuta a capire meglio le cose, tutte le cose, e quindi a procedere verso la Verità; e , in secondo luogo, che la Pace, che è un aspetto dell’ Amore, esclude il linguaggio delle armi e della violenza in generale.

    27 Aprile, 2017 - 11:15
  47. Enrico Usvelli

    Samir Khalil Samir, gesuita egiziano e grande esperto di islam, ultimamente è stato parecchio intervistato a proposito del viaggio del Papa in Egitto.
    Riprendo una parte di quanto riportato da Quotidiano.net.

    ‘«Sicuramente in molti musulmani c’è la volontà di pace – premette -, ma non posso leggere il Corano e pretendere che sia un libro il cui orientamento è la pace. E neppure la Sunna, il libro dei detti e delle gesta di Maometto». Con Francesco padre Samir si è incontrato privatamente nel giugno scorso. «Mi ha spiegato che lo scopo dell’incontro con il rettore di al-Azhar, l’imam Al Tayyeb è dovuto alla riconciliazione con lui dopo la rottura dei rapporti innescata dal discorso sull’Islam a Ratisbona di Joseph Ratzinger. Questo è necessario, è vero ma penso anche che lui non sa molto dell’Islam né di al-Azhar e proietta su di loro dei buoni intenti». Samir racconta di tante lettere ricevute in questi mesi da cristiani che non vogliono credere che Francesco rifiuti di associare Islam e terrorismo. «Ovviamente io cerco di frenarli, che Francesco cerchi la via del dialogo con i musulmani è assolutamente necessario. Resta il problema però che se i musulmani in gran parte disapprovano chi uccide, non sanno come controllarli».’

    Tutte le interviste (compresa l’ultima a Rusconi) a questo gesuita riportano le sue parole sugli errori di Francesco riguardo all’Islam. L’Islam infatti, a detta di chi conosce il Corano, non è religione di pace perché pretende di ripetere nei secoli alla lettera quanto scritto da Maometto, compresi gli atti di violenza contro chi non crede.
    Questa intervista è differente perché Samir qua dice che il dialogo coi musulmani ‘è assolutamente necessario’. Ora, se si vuole dialogare e l’altro approfitta di ogni minima scusa per non farlo (discorso di Benedetto a Ratisbona ad esempio), l’unica possibilità è mostrare grande fiducia nell’altro ed evitare parole imprudenti. Francesco ha mostrato di conoscere bene l’uomo, non viene da Marte, per cui io penso che dell’Islam conosca anche i lati negativi e non solo quello che gli ha presentato l’imam di Buenos Aires.
    Ma non lo può confidare a nessuno ovviamente, perché se saltasse fuori si dovrebbe aspettare il prossimo Papa per riprendere il dialogo.

    27 Aprile, 2017 - 18:08

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