Il Papa: “Don Milani testimone di Cristo e del Vangelo”

“Accostiamoci agli scritti di don Lorenzo Milani con l’affetto di chi guarda a lui come a un testimone di Cristo e del Vangelo, che ha sempre cercato, nella consapevolezza del suo essere peccatore perdonato, la luce e la tenerezza, la grazia e la consolazione che solo Cristo ci dona e che possiamo incontrare nella Chiesa nostra Madre”: parole di Francesco nel videomessaggio inviato oggi ai partecipanti alla presentazione dell’opera omnia di don Milani alla fiera milanese dell’editoria italiana. Nel primo commento la mia esultanza.

Aggiornamento a lunedì 24 aprile. Ecco il mio commento alle parole del Papa pubblicato oggi dal Corsera.

22 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Don Milani nei Meridiani. Che tutto don Milani venga pubblicato in due volumi dei Meridiani Mondadori è un buon motivo per saltare di gioia. Che il Papa saluti l’evento riconoscendo nel priore di Barbiana un testimone di Cristo e del Vangelo non può che raddoppiare i salti di un sessantottino in disarmo che comunque talora esulta: exultet, cioè salta. Tra un salto e l’altro ho scritto un commento per il Corsera che linkerò domani.

    23 Aprile, 2017 - 21:57
  2. Victoria Boe

    Don Milani: un altro prete emarginato dalla Chiesa perché di mente aperta e di libero pensiero, e poi riabilitato dopo la morte.
    A chi e a che cosa giovano questi comportamenti di una Chiesa sempre in ritardo rispetto all’opinione della gente semplice?

    24 Aprile, 2017 - 1:40
  3. Clodine-Claudia Leo

    “Per me contano solo i comandamenti e il Vangelo ,tutto il resto son balle !”

    Don Milani

    24 Aprile, 2017 - 10:25
  4. Enrico Usvelli

    ‘«Non mi ribellerò mai alla Chiesa perché ho bisogno più volte alla settimana del perdono dei miei peccati, e non saprei da chi altri andare a cercarlo quando avessi lasciato la Chiesa». Così scrisse don Lorenzo Milani, priore di Barbiana, il 10 ottobre 1958. Vorrei proporre questo atto di abbandono alla Misericordia di Dio e alla maternità della Chiesa come prospettiva da cui guardare la vita, le opere ed il sacerdozio di don Lorenzo Milani.’

    Molto belle queste parole iniziali del Papa e bellissime quelle citate di don Milani.

    ‘ La sua educazione familiare, proveniva da genitori non credenti e anticlericali, lo aveva abituato ad una dialettica intellettuale e ad una schiettezza che talvolta potevano sembrare troppo ruvide, quando non segnate dalla ribellione.’

    Ho letto poco tempo fa su Avvenire che si sta rivalutando la figura paterna, tanto che per certi versi potrebbe aver avuto influenza sulla sua decisione di diventare sacerdote.

    24 Aprile, 2017 - 11:54
  5. Andrea Ventura

    Scusate il link non corretto :

    Martedì 20 giugno 2017, il Santo Padre Francesco si recherà in pellegrinaggio a Bozzolo (provincia di Mantova e diocesi di Cremona) e a Barbiana (provincia e diocesi di Firenze), per pregare sulle tombe di don Primo Mazzolari e di don Lorenzo Milani.

    La visita si svolgerà in forma privata e non ufficiale.

    24 Aprile, 2017 - 12:33
  6. Victoria Boe

    Don Mazzolari: un altro grande prete messo in un angolo dalla Chiesa a causa delle sue critiche aperte e libere in ossequio al Vangelo, ed ora rivalutato.
    Onore a questo Papa che, ugualmente libero e aperto, rende omaggio a due grandi preti, la cui voce ha superato l’oblio di molti anni.

    24 Aprile, 2017 - 12:57
  7. Victoria Boe

    Non per piaggeria ti dico, Luigi, che nel tuo articolo, nella essenzialità che ti è propria, hai detto il giusto. E lo hai detto bene.
    Don Milani non poteva essere che un prete scomodo per la Chiesa di allora, che imponeva il silenzio a chi osava pronunciare parole forti in controcorrente con il linguaggio ovattato di un’Istituzione che leggeva il Vangelo attraverso un velo di ipocrisia. E certamente non aveva un “orientamento riformatore”, tutt’altro. E, nello stesso tempo, voleva essere ossequiata da tutti i cattolici, anteponendo sé stessa al Vangelo.
    Pena una meschina emarginazione ufficiale destinata alla conclusione dopo molti anni, per un sotterraneo consenso pubblico riconoscente e ammirato nei confronti di ecclesiastici fuori dagli schemi consueti nel proclamare, senza timidezza, le esigenze umane di cui il messaggio del Cristo parla universalmente con autorevolezza divina.
    Papa Francesco è uno di questi ecclesiastici e perciò riconosce con formidabile intuito i preti di valore; e di quelli che erano stati messi colpevolmente in disparte, evidenzia, oggi, le alte qualità, anche profetiche.
    Un riconoscimento dovuto.

    24 Aprile, 2017 - 15:48
  8. Federico Benedetti

    Per civetteria

    24 Aprile, 2017 - 15:53
  9. picchio

    il libro che mi è sempre piaciuto di più di don Milani è quello con la raccolta delle sue lettere. Dalla lettura di queste lettere traspare la sua grande fede, il suo amore per la Chiesa e i sacramenti e risulta veramente difficile capire perchè sia stato osteggiato dal suo Vescovo fino ad essere esiliato a Barbiana.
    E’ una bellissima cosa che ora riceva l’omaggio del papa.
    cristina vicquery

    24 Aprile, 2017 - 17:23
  10. picchio

    bello anche il tuo commento , Luigi…è vero che Francesco e don Milani hanno molto in comune.
    Fa riflettere che ” non c’è stato mai nessun decreto di condanna». Bastava poco per finire in disgrazia, bastava un arcivescovo che non era d’accordo con il prete e per il povero prete era finita…che tristezza
    cristina vicquery

    24 Aprile, 2017 - 17:30
  11. Enrico Usvelli

    L’avversione alle vacanze è stata forse la cosa che più ha stupito gli estimatori di don Milani.
    Quanto alle polemiche su don Milani, non sono certo finite. Se la Chiesa lo sta facendo uscire dall’oblio, ci pensano scrittori come Walter Siti a lanciare accuse del tutto gratuite sulle sue tendenze sessuali. ‘Incriminate’ sarebbero alcune sue frasi sul suo amore per i ragazzi, frasi facilmente travisabili da chi l’amore non sa proprio cosa sia.

    24 Aprile, 2017 - 17:44
  12. Federico Benedetti

    Questo anticlericalismo non aiuta a comprendere la figura di don Milani. Non serve a niente.

    24 Aprile, 2017 - 17:45
  13. Enrico Usvelli

    picchio,
    io non le ho lette ma ho letto ‘Esperienze pastorali’ e sono rimasto stupito che quel libro sia stato ritenuto pericoloso. Probabilmente era troppo avanti per i suoi tempi, tempi in cui il timore del comunismo era alto negli ambienti ecclesiastici (e non certo infondato).

    24 Aprile, 2017 - 17:49
  14. Clodine-Claudia Leo

    Di don Milani ho ha cuore la passione per l’insegnamento. Forse perchè ho vissuto la scuola di cui si narra, nel 1965 ero alle elementari e si bocciava a quel tempo; quella dell’obbligo terminava in quinta elementare ed ho ricordi indelebili di come venivamo trattati , noi della scuola primaria, in quel sistema, ancora privo di riforme in cui convivevano rigurgiti e pratiche vecchio stile con retaggi prebellici.

    Ricordo perfettamente il terrore che avevamo degli insegnanti, gli insulti sui ragazzini definiti “difficili”. Se, dal punto di vista didattico il lavoro svolto poteva avere un suo peso, umanamente ( parlo per la mia esperienza) il totale distacco da qualsiasi afflato, il desiderio di comunicare passione per la cultura era del tutto assente e creava un’atmosfera fredda, di aridità…io piangevo tutte le mattine..tutte le sante mattine…
    Forse è questo il motivo per il quale, ancora oggi,il mio apostolato verte soprattutto sui corsi di recupero -coordinati dai salesiani- per ragazzi difficili, ma anche per tutti quelli che, privi di mezzi, trovano difficoltà. Lo faccio con amore e passione. Mia figlia dice che sono una cogliona, perché non prendo soldi…ma il discreto successo riportato da questi ragazzi, che, veramente, ce la mettono tutta, ragazzi con situazioni fallimentari alle spalle, con famiglie allo sbando, mi ripaga abbondantemente del sacrificio. Ecco, io penso che don Milani avesse il sacro fuoco, un fuoco divorante… Poi, i suoi rapporti con la Chiesa furono di obbedienza come lo furono quelli di Padre Pio ed altre figure che hanno lasciato il segno nonostante lo scontro con la gerarchia. Respingo, anche in questo caso, ogni tentativo di strumentalizzazione…

    24 Aprile, 2017 - 17:53
  15. Clodine-Claudia Leo

    @ volevo dire “ho a cuore”…

    24 Aprile, 2017 - 17:54
  16. Enrico Usvelli

    Clodine,
    dei ragazzi di don Milani, Michele Gesualdi è stato Presidente della Provincia di Firenze e suo fratello Francuccio è tuttora figura di riferimento per tante associazioni e tante persone. Chissà che qualcuno dei tuoi alunni non faccia ancora più strada nello spendersi per il bene comune. 🙂
    Io sono andato alle elementari più o meno negli stessi anni (forse qualcuno dopo) e per fortuna non ho vissuto quel che hai vissuto tu. Però ricordo che bocciavano, eccome se bocciavano. Un bambino ripetè 3 volte la prima elementare.

    24 Aprile, 2017 - 19:34
  17. Amigoni p. Luigi

    Gran bel commento quello di Accattoli al discorso-video del Papa di presentazione della opera omnia di don Milani. Ma questo non è una sorpresa.
    Imprevisto è che il Papa vada il 20 giugno alle tombe di Mazzolari e Milani.
    Siamo impreparati a tutti gli imprevisti del Papa, del quale anche gli affezionati rischiano di sentirsi indegni di essere ammiratori (salvo sempre l’obbligo di seguire il Signore, anzitutto).
    Se poi si aggiunge anche il fatto che va in Egitto senza auto blindata…
    Sempre a proposito di Barbiana: bravo il cardinale di Firenze che – sepolto il ruinismo – si rinnova con il rilancio completo di don Milani, facendoci scoprire anche che il famoso niet del Santufficio contro le Esperienze pastorali di don Milani era solo un biglietto privato tra Ottaviani e il vescovo di Firenze.

    24 Aprile, 2017 - 19:40
  18. picchio

    Enrico
    Esperienze pastorali non me lo ricordo più, ti consiglio vivamente le lettere. Come ho già scritto unprete con un grande amore per la Chiesa, che viveva particolarmente la confessione con grande fede, e un grandissimo amore per i suoi ragazzi, per cui era un vero padre.
    Cristina vicquery

    24 Aprile, 2017 - 19:50
  19. Clodine-Claudia Leo

    La più grande soddisfazione,la prima della mia lunga esperienza Enrico,cui ne seguirono molte altre, la ebbi nel 1988 con un gruppo di grandi, e per grandi intendo padri e madri di famiglia privi di licenza media -il minimo richiesto per presentare la domanda di ammissione al concorso indetto dal Comune di Roma (nettezza urbana)- Fu un’impresa indimenticabile, appassionante e anche difficile per certi aspetti. Ma loro non mancarono ad un solo appuntamento: aoh, tutte le sere ,per un anno intero, stanchi, occhi arrossati , mani gonfie eppure, animati da un entusiasmo incredibile assimilavano con voracità. Naturalmente conseguirono la licenza, ebbero il posto fisso. Tre di loro si appassionarono e presero anche il diploma da geometra e una discreta carriera in comune….Ancora oggi, quando l’incontro, ricordiamo quel periodo…
    Quando si dice che c’è più gioia nel donare che nel ricevere.

    24 Aprile, 2017 - 21:25

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