Marco e i due Matteo di Emergency sono liberi

La voce della liberazione di Marco e dei due Matteo di Emergency è stata confermata dal ministro degli Esteri Franco Frattini: “Abbiamo ottenuto quello che era il nostro obiettivo prioritario, e cioè la libertà per i nostri connazionali senza mettere in discussione la nostra posizione di ferma solidarietà con le istituzioni afgane e la coalizione internazionale nella lotta contro il terrorismo in Afghanistan“. Bravo Frattini, brava Emergency.

7 Comments

  1. roberto 55

    Bellissima notizia.
    Laudetur Jesus Christus.

    Buona domenica sera a tutti !

    Roberto 55

    18 Aprile, 2010 - 19:06
  2. E con questo,
    purtroppo non finiranno i dietrologismi.

    Rimane la domanda principe,

    chi nelle zone più difficili del mondo,
    nelle zone della grande geopolitica,
    chi in queste zone di estrema povertà e miseria,
    opera per assistere e operare i poveri, i corpi falcidiati da una continua guerra, voluta sin dall’origine dalle nazioni occidentali,

    potrà continuare a dire la sua riflessione su quello che vede?

    o DEVE restare in silenzio
    per non passare per TERRORISTA
    persino davanti ai suoi connazionali,
    persino davanti a certi cristiani…. ???????

    Quello che fa Gino strada,
    lo fanno anche tantissimi missionari,
    ed anche tanti di loro vengono uccisi,

    e non se ne tiene nemmeno il conto,
    e
    siamo così bravi,
    che tali notizie,
    sui mass-media
    durano lo spazio infinitesimale……

    Anche molti nostri missionari gridano,
    la loro voce viene silenziata…….
    e
    non venitemi a raccontare che la colpa è di Gino Strada….

    Nonostante ogni giorno
    cristiani o cattolici
    vengano uccisi, torturati o perseguitati,
    Media e Gerarchia ecclesiastica,
    stanno solo a mantenere posizioni di potere,
    di opinioni, economiche, politiche….
    la Gerarchia soprattutto si fa dettare l’agenda dai massmedia,

    cattolici preti o laici vengono uccisi,

    e tutti a balbettare sulla pedofilia,

    la stampa per vendere,
    la Gerarchia per minimizzare, senza cercare le vere assolute cause,
    anzi aggiungendo ulteriori danni alla Chiesa,
    con affermazioni da “potere politico”.

    Al buon Debenedetti,
    io non volevo assolutamente controbattere nell’altro post,
    facevo una considerazione personale,
    su quanto non si abbia bisogno di essere convinti……
    null’altro,
    le risposte c’è già chi le ha,
    e lui è stato bravissimo a dimostrarlo.

    18 Aprile, 2010 - 19:43
  3. @Matteo: mi creda ho solo stima per chi frequenta il blog a partire dal suo autore ovviamente; controbatta a più non posso si arricchiranno in tanti. Ma non sono assolutamente d’accordo con lei quando dice al buon de debenedetti… non sono per nulla buono. Salutoni e… meglio che la cosa sia finita come doveva finire, vale a dire con la liberazione dei ragazzi. Per il resto c’è tempo.

    18 Aprile, 2010 - 21:03
  4. raffaele.savigni

    Gioisco anch’io per la liberazione dei prigionieri e credo che non si debba criminalizzare nessuno. Ma non diciamo, secondo i soliti slogans di parte, che la guerra in Afghhanistan “è stata voluta sin dall’inizio dalle nazioni occidentali”. Se proviamo a ricostruire la storia dell’Afghanistan degli ultimi trent’anni scopriamo: 1) che tutto è cominciato con l’invasione sovietica del 1979 (prima c’era un monarca saggio ed equilibrato), ed i sovietici non erano “occidentali”; 2) che i talebani hanno preso il potere con la forza, oppresso donne ed esponenti di altre religioni, fatto opera di intimidazione per impedire alla popolazione di esercitare il diritto di voto.L’errore degli USA è stato quello di appoggiare a suo tempo senza il dovuto discernimento gruppi islamici contro il governo filosovietico, ed il governo afghano ora al potere non va certo santificato. Ma è giusto dare a ciascuno il suo.
    Ed anche emergency, che fa bene il lavoro negli ospedali, farebbe meglio ad evitare giudizi politici a senso unico.
    La solita triritera contro la gerarchia poi non mi interessa: oltretutto c’entra come i cavoli a merenda.

    18 Aprile, 2010 - 22:35
  5. fiorenza

    Bella notizia. E, sì, “bravo Frattini, brava Emergency”. Che cupo e tetro deserto diventa il mondo quando, invece, viene interpretato secondo i residui non bene integrati della “scuola del sospetto”! Fortunatamente, la mappa non è il territorio.

    19 Aprile, 2010 - 0:03
  6. discepolo

    bravo Frattini, brava Emergency …e bravi anche gli afgani.. che si sono portati a casa due piccioni con una fava .. hanno fatto chiudere l’odiato Ospedale di Langkoth ( odiato soprattutto dagli inglesi) e .. chissà quanti soldi hanno ricevuto dall’Italia in cambio del rilascio! la cosa evidentemente era stata studiata pazientemente e con astuzia dagli servizi segreti afgani.
    Sono contenta per i tre italiani evidentemente del tutto innocenti e incastrati in un “gioco sporco” come l’ha definito lo stesso gino Strada più grande di loro, non sono per nulla contenta del gioco sporco in se’ cioè di tutta la faccenda, e soprattutto di come si svolgono queste cose .
    Il mondo non sarà un cupo e tetro deserto, cara Fiorenza, ma certo non è neppure un prato fiorito e olezzante di gigli !, direi che la migliore definizione l’ha data Dante
    “l’aiuola che ci fa tanto feroci”
    MC

    19 Aprile, 2010 - 8:52
  7. Nino

    Il fatto è cara Cristina, che mentre tu ed altri eravate presi ad arricchire pregiudizi, Gino Strada dal primo giorno avvertiva dell’incastro.

    E nelle prime dichiarazioni il fantastico ministro degli esteri “infrattini” disse:
    Non essendo Emergency una organizzazione governativa, possiamo fare poco.
    Oggi si è accertato che, le cose stanno così:
    -Allarme bomba procurato da uno dei 6 afghani (colluso con i servizi segreti del suo paese/inglesi)
    -Evacuazione dell’ospelale lasciato isolato per un’ora
    -L’afghano introduce una scatola di petardi, così la definirei dopo averla vista in TV.
    Il seguito è noto. L’obiettivo era di chiudere definitivamente l’ospedale come dici tu, ma dimentichi di dire la motivazione che aggiungo io.

    Per non avere testimoni di stragi degli innocenti per una cosa che ha niente a che fare con azioni di peacekeeping e che costa ad esempio ai cittadini Italiani 1,4 miliardi di euro.

    Questo è il motivo per cui il nostro governo non invia la croce rossa, che è militarizzata e ultragovernativa, per evitare di farsi un autogol, ammettendo di fatto che li c’è una guerra.

    Infatti la croce rossa si invia in zone di guerra o per soccorrere popolazioni disastrate da eventi naturali, come è ad Haiti dove li è oggi.

    Strada non è un mostro di simpatia, ma occorre discernimento e capire che un’antipatia può creare terroristi virtuali , mentre quelli veri che invece appaiono simpatici, compiono delitti.

    19 Aprile, 2010 - 9:53

Lascia un commento