Il bene e il male sono restati immutati da sempre – 10

Come può un uomo in tempi come questi decidere quel che deve fare?” chiede Eomer, cavaliere di Rohan, nel secondo capitolo de LE DUE TORRI, come è intitolato il secondo volume del SIGNORE DEGLI ANELLI. Questa è la risposta di Aragorn: “Come ha sempre fatto. Il bene e il male sono restati immutati da sempre, e il loro significato è il medesimo per gli Elfi, per i Nani e per gli Uomini. Tocca a ognuno di noi discernerli, tanto nel Bosco d’Oro quanto nella propria dimora”. Leggendo Tolkien io leggo sempre di me: Eomer potrebbe essere il mio figlio più grande e Aragorn – in mancanza di qualcuno più adatto – potrei interpretarlo io.

13 Comments

  1. fiorenza

    “Come può un uomo in tempi come questi decidere quel che deve fare?”
    E come può, una donna?
    Mi chiedo come fu possibile a Chiara decidere quel che doveva fare senza consultarsi con nessuno.
    Oggi è Santa Chiara. Auguri a tutte le Chiare da me oscurissima.

    11 Agosto, 2009 - 13:42
  2. Vero, Fiorenza – come fu possibile a Chiara decidere quel che doveva fare … e in quei tempi! molto diversi da questi …! 🙂
    Che grande donna … offuscata dal suo Francesco e da molti dimenticata.
    Eppure Lei era la luna nel buio degli anni in cui Francesco veniva messo in un canto dai suoi, come sarebbe finita male la sua vita se non avesse potuto contare su quella roccia fedele!
    Eppure è stato attorno a Lei e a S. Damiano che si sono raggruppati i Suoi fratelli più fedeli e che si è mantenuta, così, accesa la fiamma di Francesco quando i suoi si scannavano a suon di dottrine e anche fisicamente.
    Scusate l’OT ma … W Santa Chiara!!!

    11 Agosto, 2009 - 14:52
  3. Può, perchè “deve”. Deve esser “Segno”, comunque sia”.
    Auguri a tutte le Chiara. Auguro altrettanto a tutte le donne di essere “chiara luce che illumina il mondo”.

    11 Agosto, 2009 - 17:36
  4. Buongiorno a tutti.
    Il “bosco d’oro quanto la propria dimora”, dovrebbero essere il “cuore” dell’uomo. La “sede” dei propri sentimenti, è li che dobbiamo discernere.
    La decisione è se tirarne fuori il bene o il male.
    Saluti a tutti.

    12 Agosto, 2009 - 10:26
  5. Leopoldo

    Il bene e il male sono restati immutati da sempre? Con tutto il rispetto, non è vero.

    12 Agosto, 2009 - 10:31
  6. fiorenza

    Ah no? Ma che dici, Leoopoldo? O: che intendevi dire?

    12 Agosto, 2009 - 11:30
  7. fiorenza

    A Ubihumilitas:
    se proprio fosse nella “sede dei propri sentimenti” (ma non basterebbe) che dobbiamo discernere, direi che lì apparirebbe chiara la natura luciferina di quel voler (e dover) essere “segno” che tu auguri e indichi com un ideale di vita. Proprio il contrario della “humilitas” – e della beata piccolezza da Hobbitt- , non ti pare?

    12 Agosto, 2009 - 11:41
  8. Buongiorno Fiorenza.
    Chiarisco il mio pensiero. Non ho usato il verbo volere ma dovere.
    Dobbiamo, e discernendo nel nostro cuore, verrà fuori il nostro “segno” (senza che debba chiarire cosa intendo per segno, ho già rimandato in altri post all’argomento). Oltretutto anche se più che altro alcuni (e tra questi non lei necessariamente) si illudono che tale “segno” non sia manifesto ed evidente, scegliendo in ogni momento ed occasione quale “maschera” indossare, questo è ben evidente a chi ha il “dono” del discernimento e sopra tutto a Colui che vaglia e giudica i cuori. Le lampade ardono, ma possono essere alimentate in vario modo (l’ottimo olio e lo scadente petrolio), oltre tutto ci sono lampade luminose ma nascoste che non fanno luce alla tenebra e che consumano invano il loro “carburante” e lampade flebilissime che però messe “sopra” illuminano pur se un pochissimo la tenebra e il loro “carburante” non è sprecato.
    Quanto alla natura luciferina, meglio che io non commenti.
    In ultimo, ma non per importanza sembra che Gesù abbia detto: “Il regno di Dio è dentro di voi”, e S. Agostino abbia detto “Nell’uomo interiore abita la verità”.
    Ora se discerneremo il bene e la verità saremo bene e verità, e se il male e la menzogna, saremo altrettanto.
    Quanto alla piccolezza dell’Hobbit (o di una persona), non è la statura a fare la grandezza o la piccolezza, ma ben altro.
    Un saluto, nella speranza di aver chiarito ciò che penso, e col consiglio di non nominarlo manco quello li…, la sua ora è vicina…

    12 Agosto, 2009 - 12:34
  9. fiorenza

    Contraccambio il saluto. Anche se si parla tra sordi, Ubihumilitas.

    12 Agosto, 2009 - 12:56
  10. Magari sarebbe problema di sordità, magari.
    Credo sia invece problema di “attitudini” e “schieramenti”.
    E’ ovvio che un blog serva a scambiarsi opinioni. E che queste si contestino anche è ovvio.
    Lo è MOLTO meno, dare alle opinioni degli altri del “luciferino”, così come del “sordo” (che lo si da alla persona, non all’opinione).
    Tali atteggiamenti e confidenze mi danno fastidio. Sarò caustico e duro su questo, ma mi piace esser franco.
    P.S. Il maiuscolo del “molto” lo intenda come sottolineatura.
    Rinnovo i saluti.

    12 Agosto, 2009 - 13:18
  11. fiorenza

    Magari fosse problema di sordità, magari: il fatto è, evidentemente, che non parliamo la stessa Lingua.
    In ogni modo, visto che Ubihumilitas, fraintendendomi, si è offeso, mi scuso.
    E, soprattutto, mi scuso con te, Luigi, per aver provocato questo spiacevole intermezzo (e pensare che oggi ero anche in vena di scherzare un po’!) . Non lo farò più.

    12 Agosto, 2009 - 16:27
  12. fiorenza

    Sto leggendo (gran cosa, le ferie!) varie cose di Paolo Gulisano su Tolkien, sul cristianesimo di Tolkien. Molto interessanti.

    12 Agosto, 2009 - 18:03

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