La mosca dell’ulivo e la pioggia

Sono a Trevi dell’Umbria, mangio un’ottima bruschetta all’olio e ascolto il racconto della pessima annata: “La mosca dell’ulivo e la pioggia ci hanno rovinati, qui tutti ulivi abbiamo e tanti neanche sono andati al frantoio”.

7 Comments

  1. roberto 55

    Confesso pubblicamente – una volta di più – la mia sovrana ignoranza e chiedo a Luigi: ma cos’è la “mosca dell’Ulivo” ?

    Buona domenica !

    Roberto 55

    7 Dicembre, 2014 - 12:30
  2. Luigi Accattoli

    La mosca dell’olivo, detta anche mosca delle olive o mosca olearia

    Sta facendo piangere i coltivatori di ulivi di tutta Italia. “Quella bianca era meno toccata ma quella nera neanche l’abbiamo raccolta” mi hanno detto i parenti di Recanati. Il prezzo dell’olio è raddoppiato o quasi e si prevede che cresca ancora: “Se non ci saranno forti gelate nell’inverno, andrà male anche il prossimo anno”. La temperatura sotto lo zero è nemica di questo parassita.

    7 Dicembre, 2014 - 13:05
  3. roberto 55

    Grazie, Luigi ! Diversi miei parenti sono agricoltori, ma qui nel Veneto non ci si intende di alberi d’ulivo ………………. -)))))))))

    Ciao !

    Roberto 55

    7 Dicembre, 2014 - 14:05
  4. L’ulivo, pianta mediterranea per eccellenza, è molto delicato, ed ha bisogno di una cura costante. Mi sorprende che a Trevi sperino nelle gelate; più volte gli ulivi della mia famiglia furono in passato distrutti dalle gelate. Ed ora praticamente non esistono più, perché non c’è più chi li cura. Da piccola amavo molto arrampicarmi sugli ulivi, sventrati e dipinti di nero nelle varie parti in cui gli agricoltori avevano diviso il loro tronco rugoso. Meno male che da qualche parte ancora resistono …

    7 Dicembre, 2014 - 19:28
  5. Luigi Franti

    Sull’argomento, un pensierino di Langone (che, tra l’altro ha fatto l’agraria e non il classico e quindi un po’ ne capisce):
    “Avrai oliveti in tutto il tuo territorio, ma non ti ungerai di olio, perché le tue olive cadranno immature”. Dio nel Deuteronomio rovina il raccolto agli uomini che non gli ubbidiscono, quest’anno ha rovinato il raccolto agli agricoltori che disubbidiscono alla realtà. Innanzitutto ai sempre più numerosi olivicoltori biologici che hanno preferito inchinarsi all’ideologia ambientalista, moderna gnosi, ripudiando gli unici trattamenti davvero efficaci contro la piaga biblica della mosca olearia: i trattamenti chimici. Loro ne ricaveranno un anno di miseria e i consumatori che in passato hanno preteso il marchietto bio, con prezzi più alti e qualità più bassa ora ne pagheranno il fio. Com’è giusto e istruttivo.

    8 Dicembre, 2014 - 17:07
  6. Sara1

    Con tutti il rispetto: e’ vero che ho fatto il classico ma sono figlia di contadini e mio fratello ha studiato agraria quest’articolo e’ una grandissim cavolata.

    8 Dicembre, 2014 - 17:52
  7. Sara1

    Tra parentesi nelle Marche una perfida larva il punteruolo rosso sta uccidendo tutte le palme.
    L’anno scorso sul lungomare una strage in primavera hanno dovuto abbattere decine di palme

    8 Dicembre, 2014 - 18:08

Lascia un commento