Assisi di Bergoglio a metà tra quelle di Wojtyla e Ratzinger

Per la forma celebrativa la Giornata interreligiosa di ieri è a metà tra quella del 1986 e quella del 2011. Nei commenti la guardo con la lente e concludo – citando “Ultime conversazioni” – che Papa Benedetto pur non condividendola pienamente la potrebbe “accettare”.

10 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Meno del 1986. Rispetto alla Giornata di trent’anni addietro, in quella di ieri non c’è stata la preghiera svolta nello stesso luogo dalle diverse delegazioni, che allora era avvenuta durante l’incontro nella piazza della Basilica Inferiore, dove ieri si sono avuti la lettura di sei messaggi, il discorso del Papa, la lettura e consegna dell’Appello, un momento di silenzio per le vittime delle guerre, la firma dell’Appello e l’accensione di due candelabri, lo scambio della pace. Quella “preghiera nello stesso luogo” era stato l’elemento più criticato della prima Giornata e già non figurava nella Giornata del 2002, presieduta da Giovanni Paolo come già la prima. Nel 2002, come di nuovo ieri, i rappresentanti di ciascuna religione hanno pregato esclusivamente in luoghi separati.

    21 Settembre, 2016 - 16:05
  2. Luigi Accattoli

    Più del 2011. Nella Giornata del 2011, presieduta da Benedetto, non solo non c’era stata la preghiera proclamata dalle delegazioni in unità di luogo ma neanche quella proclamata in luoghi separati. Preghiera vi era stata ma silenziosa, indicata due volte nel programma: “Sarà poi [dopo il pranzo] lasciato un tempo di silenzio, per la riflessione di ciascuno e per la preghiera”; “Con esso [il ‘pellegrinaggio’ di tutti i presenti da Santa Maria degli Angeli verso la Basilica di San Francesco] si intende simboleggiare il cammino di ogni essere umano nella ricerca assidua della verità e nella costruzione fattiva della giustizia e della pace. Si svolgerà in silenzio, lasciando spazio alla preghiera e alla meditazione personale”.

    21 Settembre, 2016 - 16:05
  3. Luigi Accattoli

    Titolo della giornata. Quella di ieri aveva questa intestazione: Giornata mondiale di preghiera per la Pace: “Sete di Pace. Religioni e Culture in dialogo”. Un’intestazione anch’essa debitrice sia rispetto a quella del 1986 sia rispetto a quella del 2011. La prima si era chiamata Giornata mondiale di preghiera per la pace e non aveva un “tema”. Quella del 2011: Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo: “Pellegrini della verità, pellegrini della pace”. L’idea del tema viene dunque dal 2011 nella cui intestazione era chiara l’intenzione che la preghiera costituisse un momento e non il tutto della Giornata. Anche l’estensione dal dialogo religioso a quello culturale è un’eredità della Giornata benedettiana.

    21 Settembre, 2016 - 16:06
  4. Luigi Accattoli

    Che direbbe Papa Benedetto della Giornata di ieri? Immagino che la riterrebbe accettabile, pur non seguendo le orme della sua (2011). Essa infatti è simillima a quella del 2002, alla quale il cardinale Ratzinger aveva ritenuto di poter partecipare mentre era stato assente a quella del 1986. Di quelle due Giornate così ha parlato in “Ultime conversazioni”:

    Tra di voi [Giovanni Paolo e cardinale Ratzinger] ci furono anche dei contrasti. No. Delle differenze almeno. Si dice per esempio che l’incontro di preghiera del papa ad Assisi con i rappresentanti delle religioni mondiali non l’abbia entusiasmata. È vero, ma non abbiamo avuto contrasti perché sapevo che le sue intenzioni erano giuste e, viceversa, lui sapeva che io seguivo un’altra linea. Prima del secondo incontro di Assisi mi disse che avrebbe comunque gradito la mia presenza e io ci andai. Quello fu anche un incontro meglio organizzato. Le obiezioni che avevo sollevato erano state accolte e la forma che la manifestazione aveva assunto mi permetteva di partecipare. [Pagina 162]

    21 Settembre, 2016 - 16:07
  5. Luigi Accattoli

    Sono così pignolo che mi faccio schifo.

    21 Settembre, 2016 - 16:19
  6. Lorenzo Cuffini

    Non male, Luigi.
    Guardando con la lente le pignolerie, finiscono col risaltare come condomini di nove piani le bubbole di chi , al solito, strattona Benedetto per la veste cacciandogli addosso un elmo , un’armatura e un vessillo crociato al vento e mandandolo in inesistente guerra contro inesistenti nemici….
    🙂 🙂 🙂

    21 Settembre, 2016 - 18:37
  7. maria cristina venturi

    E chi sarebbe Lorenzo “chi al solito strattona Benedetto” ????
    Di solito Benedetto viene lodato dai vari Melloni, Bianchi, Faggioli, Tornielli, Andrea grillo, Hans Kung, Vito Mancuso, solo “perchè ha dato le dimisssioni ” e attualmente “serve” solo per dir bene del successore.. viene arruolato d’impegno nelle file dei bergogliani… altrimenti meglio stia zitto secondo molti…o loda Bergoglio o zitto!
    mi sembra che a fare dell’emerito una indegna strumentalizzazione e a tirarlo fuori dalla naftalina solo quando serve siano proprio i turiferari dell’attuale. !!!!!
    non tutti però, ai gesuiti tedesshi comunque non piace….se dovrebbe stare solo zitto..
    http://formiche.net/2016/09/21/chi-da-fastidio-papa-ratzinger/

    21 Settembre, 2016 - 19:15
  8. maria cristina venturi

    quanto agli “inesistenti nemici “, credo che sia ovvio che per te al mondo d’oggi, va tutto nel migliore dei modi, nel migliore dei mondi possibili. Che i cristiani siano praticamente sterminati in zone quali l’Iraq e il medio oriente per Lorenzo evidentemente non ha alcuna importanza che l’Europa sia scristianizzata , che ci sia il crollo delle vocazioni religiose , il crollo della natalità, il crollo dei matrimoni in chiesa, che la cultura di morte, aborto eutanasa faccia ogni giorno progressi, non importa a chi è convito di vivere in un mondo senza nemici dove tutti sono” buoni ” le religioni sono tutte portatrici di pace e di amore e basta il “dialogo” .
    si è visto a cosa è servito il “dialogo” agli sventurati cristiani e yazidi ammazzati dall’Isis, vero Lorenzo? Magari se tu vivessi in quei luoghi la penseresti diversamente dall’irenismo idiota sugli “inesistenti nemici”

    21 Settembre, 2016 - 19:22
  9. Lorenzo Cuffini

    Dai pure una frenata, Maria Cristina, sei fuori strada come una diligenza trainata da un branco di bufali.
    “L’irenismo idiota sugli inesistenti nemici” sarà anche idiota come espressione, ma c’entra una fava con Isis e compagnia a briscola.
    Tu ti affanni , con zero risultati peraltro, a mostrare Benedetto come ” nemico”, contraltare, oppositore di Bergoglio. E’ Bergoglio ” l’inesistente nemico” contro il quale tiri per la veste Benedetto. Che ha tuttissime, altrissime intenzioni.
    Le pignolerie di Luigi padron di casa fanno risaltare la panzanaggine di questa impostazione, contro la quale a nulla valgono nemmeno le parole dei protagonisti stessi….
    Quanto a “Melloni, Bianchi, Faggioli, Tornielli, Andrea grillo, Hans Kung, Vito Mancuso,” , se permetti,non mi fanno un baffo , esattamente come non me ne fanno i tuoi venerati Magister, Cascioli, Socci e vattelapesca chi.
    Permettimi di dire che sei ossessionata da questo che dice questo e quello e quell’altro…..
    MA che dicano quel che cappero vogliono.
    Io rispondo per Lrenzo Cuffini a te chiedo conto di quello che dice Maria Cristina Venturi.
    STOP.

    21 Settembre, 2016 - 22:30
  10. picchio

    la Chiesa tedesca era ricca anche sotto Benedetto, come sotto Giovanni Paolo secondo.I quei tempi però i vari Matzuzzi e sodali non ce ne parlavano un giorno si e l’altro pure. Che noia…
    Come che noia il lessico: ” i turiferari di Bergolio ” è terminologia ormai inflazionata su tutti i siti antibergoglio. Ormai compare più sovente di modernisti, il che è tutto dire…
    cristina vicquery

    21 Settembre, 2016 - 23:01

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