Non si sapeva che c’era tanta cattiveria nel mondo

Noi qui vivevamo tranquilli e non si sapeva che c’era tanta cattiveria nel mondo, non si sapeva che i tedeschi cercavano gli ebrei e li volevano morti. Erano rifugiati vicino a noi ma che erano ebrei l’abbiamo saputo dopo“: parole di Mary Rovai, 84 anni, che da ragazzina vide – senza capirla – l’ospitalità offerta dai Certosini di Farneta, Lucca, in un loro casale, a una trentina di ebrei. L’ho intervistata mercoledì in vista di un libro sulla strage della Certosa (settembre 1944) nella quale i tedeschi fucilano 12 monaci colpevoli di ospitare ebrei e perseguitati politici. E le ho dedicato un bicchiere di Vino Nuovo.

16 Comments

  1. discepolo

    Beati loro che non sapevano che c’e’ tanta cattiveria nel mondo..Beati quelli che non sanno..beati gli ignoranti e i semplici.. Gia’ Leopardi l’aveva detto il “sapere” non provoca che piu’ angoscia e piu’ dolore.. Gli animali, i bambini, i poveri di spirito e aggiungerei gli idioti sono i piu’ felici quelli che vivono” tranquilli”

    30 Settembre, 2013 - 22:36
  2. Sara1

    Veramente lo diceva già al Bibbia: “Pensavo e dicevo fra me: «Ecco, io ho avuto una sapienza superiore e più vasta di quella che ebbero quanti regnarono prima di me in Gerusalemme. La mia mente ha curato molto la sapienza e la scienza». 17 Ho deciso allora di conoscere la sapienza e la scienza, come anche la stoltezza e la follia, e ho compreso che anche questo è un inseguire il vento, 18 perché
    molta sapienza, molto affanno;
    chi accresce il sapere, aumenta il dolore.)

    30 Settembre, 2013 - 22:39
  3. Sara1

    Inizia presto all’ alba o tardi al pomeriggio,
    ma in questo non c’è alcuna differenza,
    le ore che hai davanti son le stesse, son tante,
    stesso coraggio chiede l’ esistenza..

    La vita quotidiana ti ha visto e già succhiato
    come il caffè che bevi appena alzato
    e l’ acqua fredda in faccia cancella già i tuoi sogni
    e col bisogno annega la speranza
    e mentre la dolcezza del sonno si allontana,
    inizia la tua vita quotidiana…

    E subito ti affanni in cose in cui non credi,
    la testa piena di vacanze ed ozio
    e non sono peggiori i mali dei rimedi,
    la malattia è la noia del lavoro:

    fatiche senza scopo, furiose e vane corse,
    angosce senza un forse, senza un dopo,
    un giorno dopo l’ altro il tuo deserto annuale,
    con le oasi in ferragosto e per Natale,
    ma anno dopo anno, li conti e sono tanti
    quei giorni nella vita che hai davanti..

    Ipocrisie leggere, rabbie da poco prezzo,
    risposte argute date sempre tardi,
    saluti caldi d’ ansia, di noia o di disprezzo
    o senza che s’ incrocino gli sguardi,

    le usate confidenze di malattie o di sesso
    dove ciascuno ascolta sol se stesso:
    finzioni naturali in cui ci adoperiamo
    per non sembrar di esser quel che siamo.
    Consolati pensando che inizia e già è finita
    questa che tutti i giorni è la tua vita…

    Amori disperati, amori fatti in fretta,
    consumati per rabbia o per dovere
    che spengono in stanchezza con una sigaretta
    i desideri nati in tante sere,

    amori fatti in furia, ridicolo contrasto,
    dopo quei film di fasto e di lussuria,
    rivincita notturna dove, per esser vero,
    l’ uno tradisce l’ altro col pensiero:
    son questi che tu vedi, che vivi e che hai d’ attorno
    gli amori della vita d’ ogni giorno…

    Le tue paure assidue, le gioie solitarie,
    i drammi che commuovon te soltanto,
    le soluzioni ambigue, i compromessi vari,
    glorie vantate poi di tanto in tanto,

    i piccoli malanni sempre più numerosi,
    più dolorosi col passar degli anni,
    la lotta vuota e vana, patetico tentare
    di rimandare un poco la vecchiaia…
    E poi ti trovi vecchio e ancor non hai capito
    che la vita quotidiana ti ha tradito…

    http://www.youtube.com/watch?v=e0BQh5hwfOI

    Pessimismo in versione gucciniana….

    30 Settembre, 2013 - 22:46
  4. Sara1

    In ogni caso non sono solo gli idioti a non sapere.
    ricordo un’intervista di Hannah Arendt in cui raccontava del suo sconcerto di fronte alle prove della soluzione finale:

    <>

    30 Settembre, 2013 - 22:57
  5. Sara1

    <>

    30 Settembre, 2013 - 22:57
  6. Sara1

    “Da principio non ci credevamo. Anche se mio marito, e anch’io, avevamo sempre detto che da quella banda potevamo aspettarci di tutto. Ma questo non potevamo crederlo, perché era assolutamente contrario a ogni bisogno o necessità militare […] Ma un mezzo anno più tardi, quando ci furono le prove, dovemmo crederci. E fu davvero un brutto colpo. Prima si diceva: ma sì, tutti hanno dei nemici, è una cosa del tutto naturale. Perché un popolo non dovrebbe avere dei nemici? Ma questo era qualcos’altro. Era davvero come se si fosse spalancato un abisso. […]”

    30 Settembre, 2013 - 23:00
  7. Sara1

    Scusate non incollava il testo.

    🙂

    30 Settembre, 2013 - 23:01
  8. @stefano

    “…e non si sapeva che c’era tanta cattiveria nel mondo”

    Ecco, io a volte ho proprio bisogno di non sapere quanta cattiveria c’è nel mondo.

    Ho bisogno di chiudere gli occhi e le orecchie. Chiudo una porta interiore, spesso spingendo a forza e con fatica il mondo fuori. Ma chiuso dentro, sento ancora il clamore, le urla, il frastuono.

    Che mistero questo dolore. Questo Dio che è andato incontro al nostro dolore, invece di eliminarlo.
    Perché non l’hai eliminato? Perché non lo fai ora? Perché ti sei unito alla nostra carne per soffrire anche tu?

    Signore tu perdoni per i nostri gesti d’amore. Io ti chiedo, perdona anche per il tanto dolore provato.

    30 Settembre, 2013 - 23:42
  9. Sara1

    In questa incredulità di fronte alla cattiveria di Mary o della Arendt ci vedo anche la voglia di non volersi arrendere alla cattiveria, il desiderio di mantenere uno sguardo non cinico, non disincantato, la voglia di scandalizzarsi di fronte alla cattiveria.

    1 Ottobre, 2013 - 0:19
  10. Marilisa

    ” Noi qui vivevamo tranquilli e non si sapeva che c’era tanta cattiveria nel mondo…”

    Sono convinta che fosse così.
    La cattiveria quando ne senti parlare resta lontana, non la si conosce.
    Quando la vedi con i tuoi occhi davanti a te, quando la vivi nella tua esperienza diretta, solo allora sai cos’ è davvero.
    Ma è così per tutte le cose della vita.
    La vita è la vera maestra che fa conoscere, che fa imparare.

    1 Ottobre, 2013 - 13:09
  11. FABRICIANUS

    O.T.

    Ciao Luigi, scusami, ma poi non mi hai più risposto, non è grave ma riposto la domanda: 😉

    Ciao Luigi, puoi per favore spiegarmi (è una mia curiosità) come mai ti hanno colpito di più gli ambienti agricoli e di allevamento rispetto a biblioteca e archivio?

    1 Ottobre, 2013 - 13:20
  12. Clodine

    ” È la vita. A volte credi che due occhi ti guardino e invece non ti vedono neanche. A volte credi d’aver trovato qualcuno che cercavi e invece non hai trovato nessuno. Succede. E se non succede, è un miracolo. Ma i miracoli non durano mai.”
    Oriana Fallaci

    1 Ottobre, 2013 - 15:30
  13. FABRICIANUS

    Bentornata Clodine. Un forte abbraccio.

    1 Ottobre, 2013 - 15:35
  14. Clodine

    Un bacio, caro Fabricianus…

    1 Ottobre, 2013 - 16:48
  15. Uè, ma come?
    Papa Francesco rilascia un intervistone e qui si tace?
    Un magnifico 10 con lode.

    1 Ottobre, 2013 - 18:59
  16. @stefano

    10 con lode all’intervista o al fatto che se non se ne parli?

    1 Ottobre, 2013 - 19:22

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