Risvegliare la memoria di Dio nel cuore degli altri

16 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Senza tagliare né aggiungere. “La fede contiene la memoria della storia di Dio con noi, la memoria dell’incontro con Dio che si muove per primo, che crea e salva, che ci trasforma; la fede è memoria della sua Parola che scalda il cuore, delle sue azioni di salvezza con cui ci dona vita, ci purifica, ci cura, ci nutre. Il catechista è un cristiano che mette questa memoria al servizio dell’annuncio; non per farsi vedere, non per parlare di sé, ma per parlare di Dio, del suo amore, della sua fedeltà. Parlare e trasmettere tutto quello che Dio ha rivelato, cioè la dottrina nella sua totalità, senza tagliare né aggiungere“.

    29 Settembre, 2013 - 13:25
  2. Grazie della tua catechesi, Lugi. Questa parola significa infatti “ciò che risuona dall’alto (scendendo verso il basso)”. E questo è appunto ciò che tu fai risuonare.

    29 Settembre, 2013 - 14:30
  3. Marilisa

    “Allora, guardandovi, mi chiedo: chi è il catechista? E’ colui che custodisce e alimenta la memoria di Dio; la custodisce in se stesso e la sa risvegliare negli altri.”

    Ecco, deve “saperla risvegliare” negli altri. Questo è il punto cruciale.
    Parecchi non la risvegliano affatto.

    29 Settembre, 2013 - 14:43
  4. Clodine

    Il catechista è una persona “chiamata” ,al servizio, dalla Chiesa che le assegna uno speciale mandato. Su di essa vengono imposte le mani ed effuso lo Spirito Santo. Da quel momento – malgrado e nonostante i limiti e le difficoltà- non è più lei che parla, ma il Signore.
    Il catechista non fa che gettare un seme. Non importa se la mano che lo getta è priva di un dito, di unghie, deforme o malata, né può sapere se il terreno nel quale il seme cade è fertile. Questo compito appartiene a Dio soltanto, è Lui che fa nascere fiori nel deserto e tra le pietre…”DA MIHI ANIMAS COETERA TOLLE”, questo chiede il Signore al catechista: le anime!

    29 Settembre, 2013 - 16:18
  5. Luigi Accattoli

    “Risvegliare la memoria di Dio nel cuore degli altri“: da quando ho ascoltato Francesco pronunciare queste parole una quieta agitazione mi è entrata dentro alla ricerca di una rispondenza. Sapevo che c’era ma non sapevo dove. Ora, dopo la mezzanotte, ho trovato: si tratta di un paio di pagine del Diario di Etty Hillesum.

    30 Settembre, 2013 - 0:28
  6. Luigi Accattoli

    “Ti cerco in tutti gli uomini e spesso trovo in loro qualcosa di te. E cerco di disseppellirti dal loro cuore, mio Dio”: Etty Hillesun, Diario 1941-1943, Adelphi 1985, p. 194.

    30 Settembre, 2013 - 0:31
  7. Luigi Accattoli

    “La parte migliore e più nobile del mio amico, dell’uomo che ti ha risvegliato in me, è già presso di te”: ivi.

    30 Settembre, 2013 - 0:33
  8. Luigi Accattoli

    “Non basta predicarti, mio Dio, Non basta disseppellirti dai cuori altrui. Bisogna aprire la via, mio Dio, e per fare questo bisogna essere un gran conoscitore dell’animo umano”: ivi, p. 202.

    30 Settembre, 2013 - 0:36
  9. Nessuno che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: Il vecchio è buono!
    (84)

    30 Settembre, 2013 - 13:02
  10. FABRICIANUS

    Giustissimo Luigi.

    Mi permetto di aggiungere che forse potrebbe esserci qualche richiamo anche in Teresina di Lisieux che, festeggiamo in questi giorni.

    Ciao a tutti!

    30 Settembre, 2013 - 13:07
  11. elsa.F

    Nei soli topic in prima pagina del blog Marilisa ha scritto la bellezza di 45.106 caratteri. Il corrispondente di 322 tweet. Che generosità!

    (140)

    30 Settembre, 2013 - 14:44
  12. mattlar

    Marilisa, nessuno mi ha mai dedicato tanto tempo, con così tanta generosità, come Elsa.f ha fatto con te!!! Lo voglio anche per me il calcolo, Elsa.f !!!!

    30 Settembre, 2013 - 16:41
  13. elsa.F

    Per te, Mattlar (solo) 21.086 caratteri, 151 tweets,
    Ma leggerti è sempre un vero piacere!

    30 Settembre, 2013 - 17:47
  14. Marilisa

    Mattlar, hai fatto bene a mettere in rilievo l’attenzione pignola della signora nei miei confronti. Pensa che io non ci avevo fatto caso.
    Sarà perché a me non interessano i tweet e non mi piace adeguarmi.
    Ma non ho scusanti. So di essere una mosca bianca e mi piace esserlo.
    No, non ho scusanti. Forse farò penitenza, o forse no.
    Il problema è: i ceci su cui inginocchiarsi per almeno un’ oretta o le fustigazioni corporali? E dopo, riuscirei ad adeguarmi ?
    Non augurarti , Mattlar, di avere l’attenzione della signora.
    Ci vuole uno stomaco di ferro a sopportarla. Tu sei proprio sicuro di avere uno stomaco di acciaio? Potresti stramazzare al suolo, ti avverto.
    Io spero che se non un posticino in Paradiso, almeno da parte di Luigi mi venga data una miserrima palma di riconoscimento per la sopportazione dimostrata. Credo di essermela meritata.
    Altrimenti mi metterò da me un’ aureola sulla testa. E ne andrò fiera.
    Stammi bene, Mattlar.

    30 Settembre, 2013 - 18:01
  15. Marilisa

    “La parte migliore e più nobile del mio amico, dell’uomo che ti ha risvegliato in me, è già presso di te”

    Luigi, queste parole di Etty Hillesum hanno uno splendore tale che è del tutto inutile ogni commento.
    Davanti all’Intuizione del Divino non si può che restare in silenzio, ammirando e contemplando.
    Grazie, grazie !!!

    30 Settembre, 2013 - 18:18

Lascia un commento