Parabola del paralitico che “accetta il suo limite”

Un incidente stradale lo paralizza quando non ha ancora 18 anni e oggi ne ha 41 e afferma: “Non mi sono mai sentito un peso”. Si chiama Giuseppe Pierobon, vive a Cittadella, tiene incontri nelle scuole, lavora al computer azionando la tastiera con una stecca tra i denti. “La mia condizione è la mia croce ma ognuno ha la sua, ciò che conta è trovare la forza per portarla. La conoscenza del proprio limite – la sua accettazione, l’impegno a vedere le cose da una prospettiva diversa – è la prima forma di libertà”. Leggi la sua storia nel capitolo 4 REAZIONE ALL’HANDICAP della pagina CERCO FATTI DI VANGELO elencata sotto la mia foto: L’accettazione del limite è già una libertà.

10 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Ho conosciuto Giuseppe Pierobon su segnalazione di Assunta Steccanella visitatrice del blog che per me lo ha intervistato. Chi conosce storie simili me le segnali e mi aiuti a raccontarle. Questa è la ragione del blog, che è un’inchiesta interattiva e digitale sulle storie di vita. Gli altri temi sono specchietti.

    24 Novembre, 2011 - 8:20
  2. Mabuhay

    Questo Giuseppe non e’ affatto paralitico: ha scelto la realta’ come sua migliore amica. E ne e’ uscito “vincente.
    Siamo molto piu’ paralitici noi, molti di noi.

    24 Novembre, 2011 - 15:16
  3. Gioab

    Poiché l’invito è a ragionare sul “paralitico” Vediamo che ne viene.

    “Comunque, alcuni giorni dopo entrò di nuovo a Capernaum e si seppe che era a casa. Quindi molti si radunarono, tanto che non c’era più posto, nemmeno presso la porta, <b<ed egli dichiarava loro la parola. E vennero degli uomini portandogli un paralitico, trasportato da quattro. Ma non potendolo portare direttamente da [Gesù] a causa della folla, tolsero il tetto al di sopra di dove egli era, e praticata un’apertura calarono la branda sulla quale giaceva il paralitico. E quando Gesù vide la loro fede disse al paralitico: “Figlio, i tuoi peccati ti sono perdonati”. Ora erano là seduti degli scribi, che ragionavano nei loro cuori: “Perché costui parla in questa maniera? Egli bestemmia. Chi può perdonare i peccati se non uno solo, Dio?” Ma Gesù, avendo immediatamente compreso mediante il suo spirito che così ragionavano fra sé, disse loro: “Perché ragionate di queste cose nei vostri cuori? Che cosa è più facile, dire al paralitico: ‘I tuoi peccati ti sono perdonati’, o dire: ‘Alzati e prendi la tua branda e cammina’? Ma affinché sappiate che il Figlio dell’uomo ha autorità di perdonare i peccati sulla terra . . .”, disse al paralitico: “Io ti dico: Alzati, prendi la tua branda e vattene a casa tua”. Allora egli si alzò, e immediatamente prese la sua branda e uscì davanti a tutti, così che tutti erano semplicemente stupefatti, e glorificavano Dio, dicendo: “Non abbiamo mai visto nulla di simile”.” ( Marco 2.1-12)

    Caro Luigi, tu che ne sai più di me, perché non mi spieghi questi aspetti che non sono così chiari ?
    1 – Egli dichiarava loro la parola – Quale parola se la parola è/era lui ? Parlava di sè ?
    2- Perché dice che ragionavano col cuore ? avrebbe dovuto dire con la mente, il cuore non ragiona la mente si!
    3- Se Gesù fa dipendere le malattie dal peccato, il paralitico fu “assolto” ? e tutti gli altri che anche oggi sono in quella condizione perché non vengono perdonati ? Eppure in chiesa ci vanno e si confessano e ottengono l’assoluzione ma mica si alzano e come dici tu devono adattarsi alla loro condizione (croce) e imparano a guardare da una prospettiva diversa. Ma non sarebbero più contenti di andarsene con la branda sotto braccio anche loro ? Se come dica Savigni Gesù ha lasciato i successori e questi sono i preti che come mai non riescono ad assolvere anche i moderni malati e guarirli ?
    4- Essendo Gesù morto per togliere i peccati, come mai ci sono ancora così tanti paralitici in giro che non riescono ad alzarsi ? Avranno bisogno anche loro dei 4 portatori che fanno il buco sul tetto ? Ma secondo te perché la folla non ha fatto largo all’avvicinarsi del paralitico in branda per permettergli di avvicinarsi ? Non credi che sia stata una faticaccia cane per i portatori salire sul tetto con la branda e se ci pensi, poteva scivolare da basso il povero come avranno fatto a portarlo fin lassù senza una gru, e poi fare il buco sul tetto ? Mica dice che il tetto era di paglia, forse si, ma è una supposizione poteva anche essere un tetto di pietra no ? Come avranno fatto a fare il buco e quanto tempo ci avranno messo ? E non credi che da sotto qualcuno avrebbe potuto anche rimproverarli per il danno procurato ? – Vedi quante domande senza risposta ? Forse tu che ne sai di più …. ( che vuole insegnare veramente questa parabola ?)

    Secondo me il vero miracolo non lo ha mica fatto al paralitico, secondo me lo hanno fatto a quelli che portavano la branda. Ti pare ? Il racconto parallelo di Matteo 9.2 dice : “ Vedendo la loro fede” – la loro fede è quella dei portantini no ? sono quelli che hanno fatto lo sforzo e hanno mostrato la fede con la loro fatica, non ti pare ? Il povero non poteva che assecondare le intenzioni dei più forti e decisi, anche ad andare sul tetto. Pensa se avessero dovuto riportarselo a casa senza miracolo che fatica avrebbero dovuto rifare dato che la folla era sgarbata e non li avrebbe fatti passare, ritirarselo sul tetto a braccia e poi giù per le scale con il pericolo che quello scivolasse giù….
    Secondo me il paralitico in questa storia c’entra poco, e se proprio vuoi che te la dico tutta, mi pare pure maleducato, non ha nemmeno ringraziato per il miracolo ricevuto. E’ stato perfino ingrato andandosene senza salutare, e ringraziare. Perché la folla lo ha fatto passare solo dopo ? e non prima ?

    Ma a pensarci bene, pensi che 4 bastavano per quello sforzo di trasportare la barella sul tetto forse erano più di 4 ma il racconto non lo dice, Che ne pensi ?
    Se avessero dovuto portare Mabuhay, siccome dice di essere un paralitico pure lui, on credo che avessero accettato… ma poi, lo facevano gratis o venivano pagati i portantini ? Magari solo vitto e alloggio, basta ? Per Mabuhay non pesa troppo !

    24 Novembre, 2011 - 18:51
  4. Gioab

    p.s.
    Caro Luigi pensandoci bene il tetto della casa non poteva essere di paglia, perché i tetti di paglia devono essere spioventi per evitare ‘accumulo ristagnate di acqua che renderebbe meno impermeabili i rami. Hai mai visto i “bungalow” come sono ripidi ? come avrebbero potuto appoggiare il paralitico sul tetto ? sarebbe scivolato giù, mentre per appoggiarlo sul tetto mentre facevano il buco doveva essere piano quindi non poteva essere di paglia. Non credi ? E il buco ? come potevano fare un buco sul tetto di pietra ? Humm…. Qualcosa ancora dev’essere capito del paralitico….. se il tetto fosse stato di paglia non avrebbe retto al peso di almeno 5 persone. No ?

    24 Novembre, 2011 - 18:59
  5. FABRICIANUS

    O.T.

    Chiedo scusa a Luigi e a tutti per questo off-topic, ma oggi ho avuto l’immenso piacere di conoscere dal vivo, l’amico Roberto55.
    E’ stato un bellissimo incontro e un dialogo molto arricchente!!! Roberto55 è una persona perbene e davvero in gamba.

    Volevo condividere ciò.

    Ciao a tutti gli amici e le amiche del blog!!!

    F.

    24 Novembre, 2011 - 23:02
  6. mattlar

    Anch’io voglio conoscere Roberto55 !

    25 Novembre, 2011 - 0:37
  7. Mabuhay

    Eh si’, caro il mio Luigi! C’e’ paralitico e paralitico…! 😉

    25 Novembre, 2011 - 6:53
  8. lycopodium

    Ciao, Mabu!

    25 Novembre, 2011 - 7:06
  9. Luigi Accattoli

    Avendo conosciuto Roberto55 in più incontri confermo l’impressione di Fabricianus.

    25 Novembre, 2011 - 23:34
  10. Mabuhay

    Salve Lycop!
    E…viva Roberto55, segno di un Nord che ha nel cuore e nella pancia una sensibilita’ ben diversa dagli “appartenenti” a quella regione fondata sul grana padano…

    26 Novembre, 2011 - 0:48

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