Re e Governatore ascoltano e deridono Paolo

Amici belli, il gruppo di lettori della Bibbia che si riunisce a casa mia con il nome di “Pizza e Vangelo” legge lunedì 11 il brano degli “Atti degli apostoli” nel quale Paolo a Cesarea, avendo appassionatamente narrato la sua conversione e la sua fede in Cristo risorto, viene deriso dal governatore Festo e dal re Agrippa: lo leggeremo a specchio della derisione a cui va incontro oggi ogni cristiano che voglia attestare la sua fede – la sostanza della sua fede, non la questione dei migranti o quella dell’eutanasia – al mondo secolarizzato di oggi. Atti 26, 24-32: pochi versetti, appena nove, ma che ci coinvolgono straordinariamente. Nei commenti la scheda inviata ai partecipanti, il testo che leggeremo, l’invito di chi passa a venire a leggere con noi la Scrittura.

7 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Cesarea è oggi dappertutto. Lettura breve, stavolta, ma coinvolgente: ascoltata l’apologia di Paolo, incentrata sulla fede nella risurrezione di Gesù, il re Agrippa e il governatore romano Festo ironizzano e deridono l’apostolo, la sua fede ingenua e la sua inverosimile pretesa di attrarre ad essa gli uditori. E’ un’esperienza conosciuta oggi da ogni cristiano che osi affermare quella fede in un contesto mondano e secolare come il nostro, simile – per il rapporto al mistero – a quello della Cesarea romana del primo secolo e della corte del re Agrippa, che era un ebreo secolarizzato.
    La situazione è simile a quella vissuta da Paolo ad Atene, nel capitolo 17 degli Atti, quando parlò della risurrezione ai filosofi dell’areopago, e non fu preso sul serio: “Alcuni lo deridevano, altri dissero: ti sentiremo su questo un’altra volta”. Dunque sia gli intellettuali della capitale dell’ellenismo, sia i governanti della provincia romana di Giudea, ridono di Paolo.

    8 Febbraio, 2019 - 23:17
  2. Luigi Accattoli

    Sei pazzo Paolo. Festo se ne esce con una battuta con cui prende le distanze da un agitatore religioso che vorrebbe trascinarlo in questioni che nulla gli possono interessare: Sei pazzo, Paolo; la troppa scienza ti ha dato al cervello! Parrebbe una battuta con cui il governatore indirettamente si scusa con il re Agrippa per averlo indotto ad ascoltare quel predicatore di cose occulte.
    Il re Agrippa deride in maniera più diretta la pretesa di convincimento con cui l’apostolo ha narrato la propria conversione e la propria fede: Ancora un poco e mi convinci a farmi cristiano!

    8 Febbraio, 2019 - 23:18
  3. Luigi Accattoli

    Chiediamo aiuto a von Balthasar. Ognuno che abbia pratica di proporre oggi la fede cristiana nel suo nucleo – che è sempre quello della risurrezione: incarnazione, morte, risurrezione – conosce le reazioni incredule e facilmente irridenti dei nostri contemporanei secolarizzati: ma tu ci credi davvero? ma tutto questo lo sapreste solo voi? se questo evento della risurrezione è così decisivo come mai resta sconosciuto alla comune umanità?
    Per chi volesse approfondire suggerisco la lettura di un testo chiave del teologo Hans Urs von Balthasar, “Gesù illumina il cuore?”, che è nel volume “Nuovi punti fermi” (Jaca Book 1991, pp. 9-14), dove argomenta sul fatto che “la maggior parte” dell’umanità di oggi sentendosi presentare il cristianesimo non presta una vera attenzione: “Hanno pronto il loro giudizio prima ancora di essersi confrontati”. E aggiunge che “questo vale anche per grandi uomini come Goethe e Nietzsche”, che magari “per una volta vedono giusto ma poi guardano via appassionatamente”. E “di scuse ce ne sono tante” per fare questo: “basta solo guardare alla Chiesa invece che a Gesù”. La conclusione che trae il teologo è molto simile all’ordinaria predicazione di Papa Francesco: “Gesù non ha bisogno di alcuna apologetica: egli risplende dentro. Egli illumina ogni uomo che viene nel mondo e non guarda via intenzionalmente. La Chiesa non deve fare alcuna apologetica per se stessa ma tentare di essere tale da risplendere nei cuori: questo è più difficile”.

    8 Febbraio, 2019 - 23:18
  4. Luigi Accattoli

    Atti 26, 24-32 Mentre egli parlava così in sua difesa, Festo a gran voce disse: “Sei pazzo, Paolo; la troppa scienza ti ha dato al cervello!”. 25E Paolo: “Non sono pazzo – disse – eccellentissimo Festo, ma sto dicendo parole vere e sagge. 26Il re è al corrente di queste cose e davanti a lui parlo con franchezza. Penso infatti che niente di questo gli sia sconosciuto, perché non sono fatti accaduti in segreto. 27Credi, o re Agrippa, ai profeti? Io so che tu credi”. 28E Agrippa rispose a Paolo: “Ancora un poco e mi convinci a farmi cristiano!”. 29E Paolo replicò: “Per poco o per molto, io vorrei supplicare Dio che, non soltanto tu, ma tutti quelli che oggi mi ascoltano, diventino come sono anche io, eccetto queste catene!”.
    30Allora il re si alzò e con lui il governatore, Berenice e quelli che avevano preso parte alla seduta. 31Andandosene, conversavano tra loro e dicevano: “Quest’uomo non ha fatto nulla che meriti la morte o le catene”. 32E Agrippa disse a Festo: “Quest’uomo poteva essere rimesso in libertà, se non si fosse appellato a Cesare”.

    8 Febbraio, 2019 - 23:19
  5. Luigi Accattoli

    Venite da noi. Chi voglia sapere che sia “Pizza e Vangelo” vada nella pagina che ha questo nome ed è elencata per quarta sotto la mia foto, ad apertura del blog. Propongo ai visitatori i testi che affrontiamo nel gruppo biblico [c’è da 18 anni] perché chi può tra i visitatori mi dia una mano nella preparazione della lectio. Ma faccio questa segnalazione anche perché chi è a Roma, o capita a Roma nei nostri lunedì, venga alle serate. Chi volesse esserci mi mandi un’e-mail e io gli dirò il dove e il come. Saremo felici di avere nuovi ospiti e non abbiate paura di non sfamarvi: la pizza ci avanza sempre.

    8 Febbraio, 2019 - 23:19
  6. Andrea Salvi

    Anche la 2a lettura di oggi conferma quale è il nucleo dell’annuncio cristiano. 1Cor 15,1-11
    Ma oggi i cristiani a destra a sinistra e in centro non ne parlano poco? Presi da tante altre secondarie questioni rischiano di dimenticare l’essenziale.
    Considerazione banale?

    10 Febbraio, 2019 - 16:02

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