Samin che sceglie tra ciò che è comodo e ciò che è giusto

Samin Sedghi Zadeh è nato a Torino da genitori iraniani e si è laureato in Medicina a 27 anni: ne compie 29 nel marzo del 2020, una settimana dopo che è entrato da volontario nel reparto Covid dell’ospedale di Cremona, avendo lasciato il suo lavoro di libero professionista a Castel San Giovanni e correndo a dare una mano agli ospedali sovraccarichi, in risposta all’appello della Protezione civile. Nei commenti le parole che ha confidato il 16 marzo alla Provincia di Cremona e il 23 marzo a Radio Capital.

4 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Neppure in guerra. Alla Provincia di Cremona il 16 marzo 2020. Quando è scoppiato il contagio, sono stato assalito dalla paura, proprio come tutti. Però una sera, nel silenzio della mia camera, ho provato a dimenticare i titoli dei giornali e la raffica di post sui social. Ho ripensato alla cerimonia del mio giuramento. La formula, pronunciata ad alta voce di fronte a tutti, spiega che è dovere del medico mettersi a disposizione dell’autorità. Ed è proprio quello che ho fatto. Una scelta difficile? Semplicemente la scelta giusta. Cose scioccanti ne sto vedendo tantissime. Ma quello che mi colpisce di più, ogni giorno, è l’immagine dei miei colleghi, che già da due settimane sono in prima linea. Hanno gli occhi infossati e i corpi sfiniti come non accade neppure negli scenari di guerra. Anche perché qui si lotta per i vicini di casa, per i compagni di banco del liceo, magari persino per i parenti.

    https://www.laprovinciacr.it/news/cremona/243600/coronavirus-samin-tante-cose-scioccanti-e-peggio-di-una-guerra.html

    4 Novembre, 2020 - 22:26
  2. Luigi Accattoli

    Non mi considero un eroe. A Radio Capital il 23 marzo. Non mi considero un eroe. Semplicemente mi sono reso conto che a un certo punto della propria vita bisogna scegliere tra ciò che è comodo e ciò che è giusto. Sono ammirato da colleghi che hanno il doppio dei miei anni e reggono a giornate di 12-13 ore di lavoro che io onestamente trovo pesanti. Io sono nato in Italia da genitori iraniani e l’unico parente stretto che mi rimane ancora in Iran – dove la pandemia sta facendo gli stessi danni che vediamo qui – è mia nonna, che ha 86 anni. Appena si è profilato il pericolo l’ho chiamata e le ho detto: nonna assolutamente non devi uscire da casa. Approfitta degli amici più giovani che ti possono portare la spesa a casa e tu non uscire per nulla.

    https://www.capital.it/programmi/tg-zero/podcast/podcast-del-23-03-2020-6/

    4 Novembre, 2020 - 22:26
  3. Luigi Accattoli

    Cinquantaquattro storie. Questa di Samin Sedghi Zadeh è la cinquantaquattresima vicenda da Covid – 19 che racconto nel blog. Per vedere le altre vai al capitolo 22 “Storie di pandemia” della pagina “Cerco fatti di Vangelo” elencata sotto la mia foto:

    http://www.luigiaccattoli.it/blog/cerco-fatti-di-vangelo/22-storie-di-pandemia/

    Tra le storie già narrate ve ne sono altre tre di giovani medici volontari in zona Covid:

    http://www.luigiaccattoli.it/blog/stefania-neolaureata-ho-voluto-esserci-per-dare-una-mano/

    http://www.luigiaccattoli.it/blog/suor-mariachiara-medico-volontario-nel-reparto-covid/

    http://www.luigiaccattoli.it/blog/la-quaresima-piena-di-paure-del-giovane-medico-elisa/

    4 Novembre, 2020 - 22:31

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