Un bel saluto da Mogliano Veneto

Rientro ora in albergo – Hotel Duca d’Aosta – dopo una bella serata con le parrocchie di Mogliano Veneto, Treviso, sul tema “Il perdono guarisce chi lo dà e può aiutare chi lo riceve. Incontro dopo la proiezione del film Philomena”. Tanta gente, tante domande. Nei primi tre commenti, alcuni passaggi della mia conversazione.

47 Comments

  1. Luigi Accattoli

    La mia relazione sul perdono 1. Indico tre possibili tempi di questa scuola del perdono nel foro interno: individuare le ferite non guarite che si sono accumulate nella nostra vita, curarle con le parole di Gesù, cercare il fratello che ha provocato o ricevuto le ferite. Le ferite non guarite che si sono accumulate nella nostra vita e delle quali dovremmo metterci alla ricerca sono sia quelle che abbiamo ricevuto – e quelle magari le ricordiamo bene – sia quelle che abbiamo inferto, o comunque procurato agli altri, o che non abbiamo saputo risparmiare loro. Magari senza rendercene conto, come può ben essere che chi ci ha ferito non l’abbia percepito. E’ importante l’esercizio di rintracciarle, queste ferite, le une e le altre, per avvertire l’esigenza di medicarle: cioè l’esigenza del perdono. E per renderci conto che il perdono è vocazione universale e riguarda tutti: non solo chi è vittima o protagonista di casi estremi – tipo uccisioni, o tradimenti nel matrimonio – ma ogni vita intrecciata al prossimo.

    27 Marzo, 2014 - 0:17
  2. Luigi Accattoli

    Sul perdono 2. Abbiamo subito frodi, siamo stati scippati o derubati, abbiamo fatto prestiti che non sono stati restituiti, ci hanno svaligiato la casa, sono state spedite lettere anonime contro di noi, siamo stati danneggiati nell’eredità o nella carriera – e specularmente: abbiamo fatto la nostra strada senza guardare in faccia a nessuno, per un piccolo sgarbo abbiamo tolto il saluto a più d’uno, abbiamo approfittato di un errore o di una parola sbagliata di qualcuno per denunciarlo e chiedere risarcimenti in realtà non dovuti. Una volta rintracciati nella memoria coloro a cui dobbiamo una scusa o che – secondo noi – ci dovrebbero delle scuse, ci eserciteremo a guardare a ognuno di loro con i sentimenti di Gesù. Proveremo a pensarli con affetto. Ci chiederemo che cosa potremmo fare per chi ci è stato o ci è avverso.

    27 Marzo, 2014 - 0:19
  3. Luigi Accattoli

    Sul perdono 3. Le parole di Gesù e della Scrittura a cui fare riferimento potrebbero essere queste: “Perdonate e sarete perdonati” (Luca 6, 37); “Perdona a noi i nostri peccati, anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore” (Luca 11,4); “Non ti dico fino a sette volte ma fino a settanta volte sette” (Matteo 18, 22); “Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno” (Luca 23, 34); “La carità non tiene conto del male ricevuto” (1 Corinti 13, 5); “Non tramonti il sole sopra la vostra ira” (Efesini 4, 26). “Va prima a riconciliarti con il tuo fratello” (Matteo 5,24) possiamo applicarlo – oltre che al culto – alla morte: riconciliarci con ogni fratello prima di presentarci al giudizio di Dio. Una volta guarite le ferite in me cercherò il feritore – o colui che ho ferito – per dirglielo. Per comunicargli il balsamo che mi ha sanato. Magari colui non c’è più e andremo alla sua tomba. Ma se c’è, festeggeremo la riconciliazione. Porsi l’obiettivo di riconciliarsi con tutti prima di morire.

    27 Marzo, 2014 - 0:22
  4. Bellissimo1.
    Bellissimo2.
    Bellissimo3.
    Grazie. Grazie. Grazie.
    Ricordavo Magliano veneto soltanto per il lavoro di mia moglie, ma ora anche anche per queste parrocchie. Philomena mi è sconosciuto.

    27 Marzo, 2014 - 0:34
  5. Luigi Accattoli

    Attenzione Mattlar: Mogliano Veneto, non Magliano. Che lavoro faceva tua moglie a Mogliano Veneto?

    27 Marzo, 2014 - 0:55
  6. Francesco73

    Accattoli potrebbe essere benissimo il mio direttore spirituale. Infatti io non sopporto nè le parole cattoliche troppo devozionali e mielose, nè quelle solo funzionali e meccaniche, tutte orientate alla cosiddetta praticità del quotidiano. Aborro l’idea che la religione serva a vivere meglio, con questo uso da cassetta degli attrezzi spesso promosso anche da non pochi pulpiti.
    Luigi mi stupisce sempre per il perfetto equilibrio di tanti toni e contenuti.

    27 Marzo, 2014 - 9:26
  7. Sara1

    Invece io penso sempre al “non sia dato per carità ciò che è dovuto per giustizia”
    Penso che il perdono rientri nella carità e’ bello e importante, però è importante anche la giustizia.
    Penso al caso delle tre figlie uccise dalla madre il padre perdona ok e’ bello però non è lui la vittima la vittima sono le tre ragazze e giustizia avrebbe voluto fossero ancora vive.
    Per cui è vero il perdono sana tante ferite però però..

    27 Marzo, 2014 - 9:34
  8. Mogliano, Mogliano… sarà il correttore automatico dell’ipad.
    Roberta lavora in una società delle assicurazioni Generali… da quanto ho capito una buona percentuale di Mogliano veneto lavora alle Generali. Sapere che ci sono anche chiese e vite parrocchiali è una bella notizia.

    27 Marzo, 2014 - 9:56
  9. Tempo fa mia moglie ed io abbiamo presentato un incontro sul perdono in parrocchia e abbiamo notato (per la prima volta) che quando Pietro chiede a Gesù quante volte deve perdonare, non parla di un peccato generico, ma di un peccato, di una offesa personale: “quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca CONTRO DI ME?”. Mi ha colpito molto.

    27 Marzo, 2014 - 10:01
  10. Sara1

    Il peccato e’ sempre personale anche solo in relazione a Dio.

    27 Marzo, 2014 - 10:16
  11. Luigi Franti

    In quel tempo, quando Luigi ebbe terminato di parlare, un tale gli disse: «Maestro, questa mattina sono andato sul blog “Incompiutezza” del tuo amico Matteo e ho visto, alla data del 23 marzo e sotto il titolo “Ritorno al futuro”, qualcosa che mi ha profondamente ferito perché è una bestemmia contro la Santa Messa. Come faccio a perdonarlo? Non ha mica offeso me, ha bestemmiato il sacrificio di Cristo.»

    27 Marzo, 2014 - 10:51
  12. Federico

    Purtroppo, sempre su quelle pagine, ho visto anche di peggio e non è il caso di fargli questa pubblicità.
    Contro le bestemmie ci sono le preghiere di riparazione.

    E’ mezzogiorno e cogliamo l’opportunità di pregare gli uni per gli altri anche oggi.
    Pater Noster.

    27 Marzo, 2014 - 12:05
  13. Non ho alcun obbligo “in casa mia”, di scrivere le immoralità che scrive lei sul blog di Accattoli.

    Ecco,
    figliolo detto Franti,

    SE LEI NON SI INTERESSA A ME

    MI FAREBBE COSA GRADITA,

    eviti di pubblicizzarmi SUL BLOG DI ACCATTOLI

    visto che nemmeno io ne faccio alcuna pubblicità.

    Ed eviti di linkare sul mio nome,
    non glielo ha ordinato il dottore.

    E io farò finta di non averla vista.

    Diversamente….
    mi trova comunque preparato.

    Vale anche per te Federico.
    Se instilli curiosità,
    poi altre persone andranno a curiosare,

    e potrebbero accorgersi delle cazzate che dite.

    Continuate a farvi le vostre brave preghierine…

    Mi spiace per l’uso distorto che si fa della preghiera in contesti pretestuosi,

    non è giusto per le persone che soffrono.

    27 Marzo, 2014 - 12:45
  14. Ecco, Luigi,

    stanotte avevo letto questo tuo post con le tue nei primi commenti.

    Mi hai provocato sul dato più duro di questi miei ultimi tempi.

    Ho cominciato a parlare con il “monitor”
    come se stessi parlando con te.

    Poi
    nel rientrare qui….mi trovo
    i soliti figuri……
    che cercano di tirare fuori da me rabbia e ira,
    gongolandosi…

    27 Marzo, 2014 - 12:53
  15. Alexandros

    Bentornato a Luigi in terra veneta. Mi spiace ma stavolta non ho potuto esser presente all’incontro. Tema tra i più difficili, dove è davvero dura essere cristiani. Ho visto al cinema il film Philomena: intenso ed educativo. Non l’ho trovato affatto, come taluni hanno detto, un film anticattolico, anzi. Direi piuttosto che è una particolare forma storica assunta dal cattolicesimo ad uscirne malconcia: in questo aiuta ad emendarsi, e quindi fa bene ai cattolici. Ne emerge la grandezza della protagonista, che pur avendo vissuto una storia che facilmente avrebbe indotto chiunque ad abbandonare la fede, a causa dei comportamenti di uomini e donne appartenenti alla Chiesa, non solo la conserva ma è capace di viverla coerentemente e testimoniarla agli altri, arrivando a perdonare chi le aveva causato tante sofferenze. E’ il ritratto di una donna umile, semplice, ma dal cuore grande.
    A glossa del commento di Francesco, dico che per me uno come Luigi avrebbe le caratteristiche per essere un buon diacono o presbitero. D’altronde presbitero non significa anziano? Possibile che il sacerdozio sia stato chiuso in un percorso simile a una carriera lavorativa, alla quale si può accedere solo in giovinezza e attraverso un lungo percorso di reclusione in un seminario, lontano dalla vita della gente?

    27 Marzo, 2014 - 13:10
  16. elsa.F

    Poi nel rientrare qui….mi trovo i soliti figuri…… che cercano di tirare fuori da me rabbia e ira, gongolandosi…

    Non vedo modo, né motivo di impedirlo. Chi scrive, si assuma le responsabilità di quanto afferma e accetti l’idea che qualcuno può approvare, qualcuno può criticare, qualcun altro può gongolare, altri invece sghignazzare e ridere a crepapelle, o infine, in altri, di cui faccio parte, possono generare un impellente bisogno di evacuazione.

    27 Marzo, 2014 - 13:29
  17. discepolo

    Anche io come Luigi Franti ho un quesito per il padre spirituale :
    http://www.lastampa.it/2014/03/27/blogs/san-pietro-e-dintorni/odio-benedetto-xvi-s3TpLwUIjCzHmEnUpMmLpN/pagina.html

    Posso benissimo perdonare ( e lo faccio istantaneamente e facilmente) chi odia me e riesco persino a perdonare (con molto sforzo) i miei vicini di casa ricchissimi e nullafacenti ed evasori fiscali che non pagano nulla di tasse mentre io lavoro come uno schiavo e sono dissanguata..
    si può perdonare l’ingiustizia, i soprusi, ma non la stupidità…
    Io non riesco a perdonare l’odio per Benedetto .

    27 Marzo, 2014 - 14:31
  18. Una volta c’erano le missioni e i predicatori che giravano per parrocchie, oggi ci sono i conferenzieri. E’ lo specchio dei tempi e della chiesa che muta (muta in ogni senso della parola).

    27 Marzo, 2014 - 14:31
  19. Federico

    Obama ci fa sapere che è meraviglioso incontrare il Papa e che addirittura è un suo ammiratore.
    Bene, ne siamo lieti.
    Speriamo solo che tutto questo porti ad una riflessione e ad un ascolto delle istanze del mondo cattolico, a cominciare dalle critiche alla riforma sanitaria e al finanziamento della contaccezione.

    @Matteo,
    hai evidentemente frainteso il mio intervento.

    27 Marzo, 2014 - 14:39
  20. elsa.F 27 marzo 2014 @ 13:29

    cara Elsa,

    e chi dice che io voglio impedirlo.

    E chi dice che io me ne lamento ?

    Posso affermare che ci sono figuri che hanno il solo interesse
    di istigare a rabbia ed ira,

    con la scusa della “loro religiosità”

    con la scusa della “preghiera”,

    con la scusa del “loro perdono”.

    Ti dà fastidio se mi prendo la libertà di affermarlo ?

    27 Marzo, 2014 - 14:44
  21. Federico,
    se l’ho frainteso mi spiace.

    Ma nessuno è obbligato a linkare sul nominativo di un commentatore.

    27 Marzo, 2014 - 14:46
  22. Se la ginestra è una ragazza di 25 anni,

    fatico a capire da quale pianeta viene.

    Non è una critica.

    27 Marzo, 2014 - 14:47
  23. picchio

    le critiche al finanziamento della contraccezione da parte dei vescovi cattolici sono assurde: secondo loro il datore di lavoro se cattolico non deve fornire nell’assicurazione i contraccettivi al dipendente.
    benissimo…. ma allora se il mio datore di lavoro è testimone di geova può rifiutarsi di fornirmi la copertura per le trasfusioni di sangue? e che dire del fatto che TUTTE le maggiori e migliori assicurazioni private in USA coprono anche l’aborto? perchè in questo caso i vescovi non protestano e i bravi cattolici non rifiutano di assicurare se stessi e le loro famiglie visto che con i loro premi pagano gli aborti degli altri ? ( o i loro visto che le donne cattoliche USA sono il gruppo di donne – se si tiene conto della religione- che abortiscono di più?

    27 Marzo, 2014 - 18:02
  24. Sara1

    emi dell’orto della Casa Bianca, il dono di Obama a Papa Francesco
    Il marito ha infatti donato a papa Francesco una scatola di cuoio contenente dei semi
    (frutta e verdura) provenienti dall’orto della Casa Bianca cui Michelle dedica parte del suo tempo libero per promuovere un’alimentazione sana.

    “Vi invito a visitare il giardino”
    Una parte dei semi – ha detto Obama a Francesco – sono per voi. Un’altra sarà donata come opera di carità in onore di sua Santità. “Se avete l’opportunità di venire alla Casa Bianca, potete visitare il giardino”, ha detto Obama e il papa ha risposto in spagnolo: ‘Come no?’. – See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/In-Vaticano-un-po-di-Michelle-Obama-dona-al-Papa-i-semi-orto-della-Casa-Bianca-189e2572-197f-43b4-9624-ef35c2cf0841.html#sthash.C4IWzbSF.dpuf

    Carina questa.

    🙂 🙂

    27 Marzo, 2014 - 18:27
  25. Luigi Franti

    Latte alle ginocchia.

    27 Marzo, 2014 - 18:38
  26. Signor Matteo non vengo da altri pianeti sono nata e vivo su questa terra, sono in questo mondo cercando di essere non del mondo per quanto mi è possibile.
    Mi auguro che non le dispiaccia e non le rechi alcun danno altrimenti se fermano un attimo il mondo posso anche scendere per accontentarla.

    27 Marzo, 2014 - 19:34
  27. Cara signorina La ginestra, non mi arreca nessun danno il suo stato.

    Nel leggerla
    mi ricorda l’epoca in cui leggevo il libro Cuore,
    il primo e unico libro che mi regalo’ il mio babbo,
    ma all’epoca erano gli anni ’60.

    27 Marzo, 2014 - 20:44
  28. Sara1

    Scusate ho riletto meglio la lettera del padre cui ho fatto riferimento questa mattina : chiede perdono, non perdona.
    Il fatto che perdonasse in effetti mi sembrava senza senso.
    Errore mio chiedo scusa.

    27 Marzo, 2014 - 23:39
  29. Luigi Accattoli

    Grazie Sara, quella lettera meritava una rilettura. Tu sei onesta.

    28 Marzo, 2014 - 0:51
  30. Clodine

    Diceva Einstein , cara discepolo, che solo due cose sono infinite, l’universo e la stupidità umana, e non era tanto sicuro della prima, quanto della seconda. La stupidità: una roba per cui non se ne deve mai sottovalutare il potere. Non credo sia un peccato, quanto una condizione ineludibile per cui la vittima non può fare a meno di essere stupida. E’ preferibile il male alla stupidità, al male puoi opporre una difesa, ma dinnanzi alla persona maligna, invidiosa, cavillosa -per cui stupida- puoi agire con intelligenza e alla fine di un percorso arrivare perfino a comprendere certe dinamiche e del perché quella persona si rapporta con il prossimo in quel modo avverso che lascia sempre un senso di vuoto e di sconfitta. Ovvio che, dinnanzi all’esplicita malvagità ci si deve arrendere sapendo che ogni male porta sempre con sé il germe dell’autodissoluzione. Ma contro la stupidità non abbiamo difese , cnhe gli dèi sono impotenti. Ci vorrebbe il Signore. Ma dovrebbe scendere lui di persona, .

    28 Marzo, 2014 - 9:04
  31. Federico

    Sono assurde le critiche di Picchio ai Vescovi americani.
    Ma rispecchiano quella visione laicista e radicale che abbiamo già riconosciuto in altre occasioni.
    I Vescovi richiamano l’importanza del diritto alla vita e propongono di utilizzare le stesse risorse in modo diverso, più utile e più costruttivo per tutti. L’Amministrazione Americana ha sempre tirato dritto seguendo altri principi e altre visioni, piuttosto discutibili, cercando unicamente il consenso e non il bene di un popolo.
    Quanto alle donne cattoliche che abortiscono, si tratta del solito argomento capzioso: è evidente che ad abortire siano in prevalenza le donne più povere e il fatto che siano di religione cattolica dipende solo dalla loro provenienza dai Paesi dell’America Latina. Proprio per queste donne e per le loro famiglie andrebbero spese meglio le risorse destinate alla contraccezione e agli aborti. Le proposte dei Vescovi americani sono molto sensate, ma purtroppo ho l’impressione che Obama, al di là degli entusiasmi di ieri, dimenticherà presto le loro istanze e le parole del Papa.
    Forse un altro presidente avrebbe fatto meglio…

    28 Marzo, 2014 - 9:30
  32. Sara1

    Obama non è affatto un laicista, la visita fu molto serena anche con Benedetto XVI, ha cultura religiosa non è una sinistra alla Hollande, Sinistra liberista tra parentesi, aborto eutanasia e diritti individuali, zero visione sociale.
    Obama in questo schifo di crisi in cui siamo finiti è uno dei pochi che ha preso a brutto muro il capitalismo senza controllo, le diseguaglianze sociali, la finanza creativa.
    Basterebbe la riforma sanitaria che anche la Chiesa tra parentesi chiede in America da anni lo ricordava ieri il capo della conferenza episcopale.

    Detto ciò l’aborto fa parte della cultura democratica e lui ammette apertamente di non poter fare più di quello che fa senza tradire le sue origini politiche.
    Però non è un turboindividualista alla sinistra europea ha una visione più sociale per questo credo si aspettasse aiuto da Francesco.

    Il quale in ogni caso non si è allontanato dalla linea dei vescovi è chiaro.

    28 Marzo, 2014 - 9:55
  33. Sara1

    Che poi l’America è sempre un mondo a parte, da un lato si può abortire quasi fino alla fine (ho letto di pratiche terribili) dall’altra ci sono i gruppi antiabortisti (soprattutto tra i protestanti) più accesi del mondo. (oddio forse è proprio per questo).

    28 Marzo, 2014 - 9:56
  34. Concordo Sara,

    avrei completato:

    da un lato si può abortire quasi fino alla fine (ho letto di pratiche terribili) dall’altra ci sono i gruppi antiabortisti (soprattutto tra i protestanti) più accesi del mondo come sono i più accesi del mondo contro ogni legge che limiti il libero acquisto delle armi senza alcun controllo.

    🙂

    28 Marzo, 2014 - 14:28
  35. picchio

    Federico
    Gli USA hanno dati sanitari pessimi, nonostante strutture sanitarie all’avanguardia: per esempio la mortalità infantile è la peggiore tra tutti gli Stati europei, Australia e Canada. Il sistema ora esistente è quello delle assicurazioni private ( funziona per esemplificare come l’assicurazione rca auto, ma le polizze sono pagate in parte o totalmente dai datori di lavoro) un presidente vuole introdurre una limitatissima sanità pubblica e i Vescovi si oppongono per una questione legata alla contraccezione.Le assicurazioni private che si possono comprare attualmente negli USA, le migliori, TUTTE coprono l’aborto.
    Si sa che inoltre le assicurazioni private non assicurano nessuno in caso di malattia preesistente. Cioè se hai pressione alta, colesterolo alto, rischi di non avere l’assicurazione o averla a un costo altissimo, perchè per la società privata sei troppo a rischio infarto e saresti per loro una perdita.
    Spiegami tu Federico perchè va bene se io imprenditore al mio dipendente pago un’assicurazione medica privata che rimborserà, usando anche i soldi da me versati ,le spese dell’aborto di pincopallina, ma non dovrei pagare la polizza di un’assicurazione pubblica che copre le spese della contraccezione al mio dipendente.

    28 Marzo, 2014 - 14:47
  36. Sara1

    Bene si dovrebbe anche riflettere sul perché le assicurazioni ti pagano l’aborto ma se ne fregano se sei diabetico e infartuato no?

    28 Marzo, 2014 - 14:57
  37. picchio

    certo Sara,
    sono private e hanno scopo di lucro. Ti rimborsano l’aborto se lo includi nella polizza pagando un po’ di più ( aggiugi i cristalli per restare nell’esempio rca ) l’aborto non è un’operazione costosa, l’infarto può comportare giorni in ospedale e magari portare pure ad avere un by pass….

    28 Marzo, 2014 - 15:06
  38. Sara1

    È il capitalismo bellezza…

    28 Marzo, 2014 - 15:07
  39. picchio

    e’ il capitalsmo, ma vedere dei vescovi che si oppongono in questa situazione alla sanità pubblica è una cosa per noi europei incredibile.

    28 Marzo, 2014 - 15:15
  40. Sara1

    I vescovi hanno criticato anche la posizione dei repubblicani in materia accusandoli di dimenticarsi dei poveri e degli emarginati ad essere onesti.
    Diciamo che aveva ragione Giovanni Paolo II quando accusava di ipocrisia la formula salute riproduttiva: che salute c’è nel far morire una creatura?
    Vedi assicurazioni che si preoccupano di non far nascere vite e lasciano senza cure un malato, le ipocrisie sono ben spalmate.
    Però Obama non è laicista, e gli americani non sono laicisti, anzi si sentono fin troppo in missione per conto di Dio! ( i presidenti giurano ancora sulla Bibbia)

    🙂

    28 Marzo, 2014 - 15:34

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