Un saluto con il bimbo addormito

Un bel saluto con questa scultura che è nel Chiostro di Michelangelo, all’interno del Museo delle Terme. Le abbiamo visitate sabato in formato famiglia come annunciato in un post del 17 dicembre e mentre guidavo figli e nipoti mi chiedevo: che porto ai visitatori? Ho scelto lo schiavetto addormentato con la mano sulla lucerna. Il padrone ha fatto tardi. Questo bimbo con il cappuccio – in latino: cucullus – vale una parabola. Ve lo dedico con affetto.

11 Comments

  1. Clodine

    Btutta faccenda quando i servi “s’addormono” , come diciamo noi del popolo dell’Urbe…
    Questo bambino così paffutello, tenero, sorpeso nell’atto di cedere alla stanchezza è talmente bello e vero che vien voglia di scuoterlo per destarlo dal sonno traditore. Un puttino simile veglia da anni sulla tomba del mio fratellino di 6 anni, che se ne sta tutto solo, al cimitero del Verano, deceduto per schok anafilattico nel giro di pochi minuti a seguito di un vaccino alle prime sperimentazioni: martire tra i martiri . “Sstzzz, zitti, che il pupo s’è addormito”, ripeteva mia madre come un mantra…

    E’ bastato un termine banale, se vogliamo, per rivivere un evento lontano eppure attuale, presente come un marchio stampato a fuoco nella carne, nell’anima. Credo la stessa sensazione di eterno l’abbia provata l’Apostolo in quella epistola agli Ebrei che risuona dalla Liturgia di ieri: ” Un corpo – invece- mi hai preparato per fare, o Dio, la Tua volontà”. E’ in quell'”Invece” che s’incunea l’incarnazione, un “Invece” che s’insinua costantemente in ogni scelta, un “invece” che fece la differenza e fa, la differenza.
    “Caro cardo salutis, ma vale anche l’assioma:”Caro salutis est cardo” : in un corpo si è svolto il dramma della nostra salvezza. Riflessione che diventa un pungolo tale che sarebbe impossibile conciliare il sonno essendo i nostri corpi la carne di Cristo. Ma quando il “cucullus” scende sugli occhi, distinguere il giorno dalla notte, il Corpo di Cristo dal nostro che avvertiamo come “anarchico”, scisso, frammentato, ciò che realmente è : cardine e strumento di redenzione.
    “beàti monòculi
    in tèrra cecòrum”

    21 Dicembre, 2015 - 7:08
  2. manuel76

    Auguri in ritardo Luigi!

    21 Dicembre, 2015 - 9:07
  3. Clodine

    Siii…un abbraccio fortissimo a Luigi…Auguri auguri auguri. Auguri…

    21 Dicembre, 2015 - 9:19
  4. Luigi, tardi ma tanti auguri per i tuoi 27 anni! 😀
    E dovute tirate d’orecchie, ovvio

    21 Dicembre, 2015 - 10:17
  5. picchio

    Un abbraccio a te clodine e auguri a luigi

    21 Dicembre, 2015 - 11:05
  6. Auguri in ritardo ma di vero cuore, Luigi!

    21 Dicembre, 2015 - 13:56
  7. Bello il bambino che si addormenta: mi fa pensare a qualche lirica del Pacoli.
    A Maria Cristina – discepolo dico che mi sembra che per i Francescani dell’Immacolata le cose vadano sempre peggio. I frati tra pochi giorni se ne andranno dal Santuario di Canoscio, ed anche le suore forse se ne andranno, e comunque il canaio contro di loro è sempre più forte. La cosa triste è che a prendersela con loro non è solo il Vaticano, cara discepolo, ma proprio la gente, che non li capisce. Eppure anche Luigi Accattoli aveva pubblicato un “fatto di Vengelo” sulle mie suore:
    http://www.luigiaccattoli.it/blog/cerco-fatti-di-vangelo/16-qui-e-perfetta-letizia/antonella-lignani-e-le-monache-che-cantano-con-giubilo/
    Quello che ho scritto allora sono disposta a riperterlo dovunque, sia in una trasmissione televisiva che in un tribunale.

    21 Dicembre, 2015 - 22:59
  8. Naturalmente è Pascoli, in particolare “In Oriente e in Occidente”.

    21 Dicembre, 2015 - 23:00
  9. Luigi Accattoli

    Grazie degli auguri, care e cari.
    I figli conoscendo la mia passione per i libri d’arte e per la figura dello storico Arsenio Frugoni mi hanno regalato un volumone appena pubblicato dalla figlia di Arsenio che ha nome Chiara, Chiara Frugoni, intitolato

    QUALE FRANCESCO?
    Il messaggio nascosto negli affreschi della Basilica superiore ad Assisi

    Einaudi 2015
    pagine 607

    Felicità degli occhi e della mente. L’ho sistemato sul tavolo della sala e ne giro una pagina al giorno. Farò un Natale incantato. Solo per il pranzo del 25 lo toglierò, quando saremo tanti e dovremo allungare e girare il tavolo in modo da sfruttare in lunghezza la capienza della sala. Ma già alla sera del 25 il volume di Chiara tornerà in posizione principe. Baci a tutti.

    22 Dicembre, 2015 - 22:05

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