Mese: <span>Dicembre 2015</span>

“I terroristi di Boko Haram sono entrati il 27 dicembre in diverse case di Maiduguri uccidendo chiunque, mentre in altre zone hanno inviato donne e bambine a farsi esplodere. E’ stata assaltata anche una moschea e un esponente della comunità islamica è stato ucciso a casa sua. Boko Haram è una setta che non fa una grande distinzione tra musulmani e non musulmani”: parole del vescovo Oliver Dashe Doeme di Maiduguri, Nord Nigeria, che ci ricorda quanto abbiamo da piangere a fine dicembre su quest’anno insanguinato. Secondo le agenzie i morti di Maiduguri sono almeno 80.

Una cattolica, l’altra valdese. La prima, su invito del cardinale Elia Dalla Costa, apre la porta della sua casa fiorentina a una famiglia ebrea minacciata di deportazione. La seconda, partigiana, organizza l’espatrio in Svizzera di quella famiglia. Gina e Livia sono state riconosciute “giuste” delle Nazioni il 17 dicembre nella Sinagoga di Firenze. La loro bella storia può essere letta in “moked il portale dell’ebraismo italiano”.

Parte nel Rione Monti la raccolta differenziata dei rifiuti. Una delle “piazzole” presidiate dagli operatori dell’AMA è sotto la mia casa, all’incrocio di via Urbana con via Panisperna. Uomini e donne gentilissimi mostrano i raccoglitori, spiegano colori e nomi e sacchetti. Tu vai con i sacchetti e ti accolgono quasi festosi: “Che mi porta stasera?” E’ un’esperienza di gentilezza civica rarissima a Roma. Nel primo commento l’altra faccia della luna.

Sono nato povero e ho sempre cercato di vivere con il minimo indispensabile. Non ho nulla di mio e nulla da lasciare. Tu, Signore, conosci i miei limiti, la mia fede troppo superficiale, mi affido alla tua infinita bontà e misericordia. Mi sembra quasi un miracolo dopo 60 anni ci siano ancora persone giovani e non, credenti e non, disposte a partire nello stile e secondo i principi del Cuamm. Vi saluto tutti con un Addio e in Dio vi resterò vicino: è il testamento di don Luigi Mazzuccato, prete di Padova e straordinario santo della missione, direttore per 53 anni di “Medici con l’Africa – Cuamm”, che è morto giusto un mese fa a Padova. Sono felice d’averlo conosciuto. Lo ricordo nel trigesimo non avendo potuto farlo sul momento. Nei commenti un ritratto che ne feci in una mia pubblicazione e altre informazioni.

Giotto ha riempito di sguardi il Natale degli Scrovegni: lo sguardo del bimbo che incontra quello della madre, quelli della levatrice e del bue. Sopra occhieggiano gli angeli e sotto il gregge. Visitatori belli, vi dedico la luce degli occhi di Giotto a partire da quelli del bambino: sia con voi oggi e sempre.

Il vescovo di Bolzano Ivo Muser protesta contro le ordinanze che proibiscono l’accattonaggio affermando che “mendicare è un diritto”: condivido la sua protesta che riporto nel primo commento, mentre nel secondo tiro in ballo don Giussani e nel terzo lancio una mini-inchiesta sul diritto a mendicare.

Gli Shabaab assaltano un pullman nel nord-est del Kenya – al confine somalo – e tentano di separare i cristiani dai musulmani per uccidere gli “infedeli”, ma i musulmani li proteggono. Come quando in Europa i cristiani proteggevano gli ebrei. Nei primi commenti la vicenda narrata da Fides.

Mentre vi ringrazio, voglio anche chiedervi perdono per gli scandali che ci sono stati nel Vaticano. Ma vorrei che il mio e il vostro atteggiamento, specialmente in questi giorni, fosse soprattutto quello di pregare, pregare per le persone coinvolte in questi scandali, perché chi ha sbagliato si ravveda e possa ritrovare la strada giusta. E’ un passo del discorso che stamane il Papa ha rivolto ai “dipendenti della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano” che ha ricevuto per gli auguri di Natale. Come già l’anno scorso – e come è suo costume – era stato severo con “i Cardinali e i Superiori della Curia Romana”, che aveva ricevuto poco prima, mentre ha chiesto perdono agli inferiori. Nel primo commento un’interpretazione della richiesta di perdono e – a seguire – qualche brano del discorso alla Curia.

Un bel saluto con questa scultura che è nel Chiostro di Michelangelo, all’interno del Museo delle Terme. Le abbiamo visitate sabato in formato famiglia come annunciato in un post del 17 dicembre e mentre guidavo figli e nipoti mi chiedevo: che porto ai visitatori? Ho scelto lo schiavetto addormentato con la mano sulla lucerna. Il padrone ha fatto tardi. Questo bimbo con il cappuccio – in latino: cucullus – vale una parabola. Ve lo dedico con affetto.