Anno: <span>2018</span>

Colpo di teatro in Vaticano: si dimettono il portavoce Greg Burke e la sua vice Paloma Garcia Ovejero. Mossa imprevista, di sicuro a matrice conflittuale, anche se al momento è difficile dirne la causa. Ci provo nei primi commenti con passaggi di un testo che ho scritto quasi senza riflettere – tanto mi facevano fretta – per il Corriere online.

A Miano, in terra di camorra, trovano in un marsupio una pistola con due santini, la Madonna di Pompei e San Gaetano da Thiene compatrono di Napoli. Santi “nostri”. C’è chi ricorda la Bibbia di Provenzano e il santino di Riina. Ma altri chiedono come sia ancora possibile quell’ibrido di religione e camorra dopo che i Papi hanno scomunicato i mafiosi. La risposta è in due versi a fulmine di Clemente Rebora: “Se Dio cresce / il diavolo aumenta” (1920).


Ho visto il “Presepe di sabbia” che gli artisti di Jesolo hanno scolpito in piazza San Pietro e ho apprezzato il richiamo alla parabola apocrifa della pietra e della sabbia proposta dal poeta argentino Jorge Luis Borges. Per questo richiamo e la sua interpretazione vai al primo commento.

Bergoglio alza la voce sui barconi come già un altro Papa l’alzava sui piroscafi 130 anni fa: “La stessa traversata dei migranti è piena di sofferenze; molti infatti s’imbattono in uomini avidi, di cui diventano quasi schiavi, stivati come mandrie nelle navi, trattati in modo disumano”. E’ Leone XIII nell’enciclica “Quam aerumnosa” [Quanto drammatica] del 10 dicembre 1888. Unica differenza: quelli erano migranti europei, questi sono del Sud del mondo.

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Amici belli e bellissimi, vi dico il buon Natale con un’immagine del mio presepe che ha ancora – com’è giusto – la mangiatoia vuota. Ogni anno, proprio come insegnava Eduardo De Filippo, introduco nella mia Betlemme una novità: quest’anno Maria e Giuseppe stanno ambedue da una parte. Nei presepi che vengo facendo da 45 anni – questa è l’età delle statuine – una tale disposizione della Famiglia di Gesù non s’era mai vista. Baci.

Oggi alle 17.30 sono a TV 2000 per commentare gli incontri del Papa con la Curia e i dipendenti che saranno avvenuti in mattinata. Francesco ha appena compiuto 82 anni e a marzo saranno sei anni che è Papa, siamo prossimi al varo della riforma della Curia, il 2019 si presenta carico di impegni e di viaggi. Motivi di attesa per l’appuntamento di oggi ce ne sono. A presto.

Il Papa ha nominato Andrea Tornielli direttore editoriale del Dicastero per la Comunicazione e Andrea Monda direttore responsabile dell’Osservatore Romano: li conosco e trovo buono che vengano chiamati in un dicastero già affidato a un laico altre due figure laicali con professionalità maturate extra moenia. Nei commenti, dichiarazioni dei nominati e di colui che li ha chiamati, il capodicastero Paolo Ruffini. In coda un mio spunto o spuntino: questi tre sanno fare, voi curiali lasciateli fare.

Ieri a Kiev un “Concilio di unificazione” ha eletto Primate della nuova Chiesa ucraina autocefala il metropolita Epiphany Dumenko, appartenente al sedicente “Patriarcato di Kiev”: è chiaramente un’operazione a dominante politica, benedetta dal Patriarca di Costantinopoli, maledetta dal Patriarca di Mosca. Un evento medievale ad avvio del terzo millennio della storia cristiana. Nei commenti il rinvio alle informazioni essenziali e una mia noticina.

Amici belli, il gruppo di lettori della Bibbia che si riunisce a casa mia con il nome di “Pizza e Vangelo” affronta lunedì 17 il brano degli “Atti degli apostoli” nel quale Paolo a Cesarea, davanti al governatore Festo, si appella a Cesare: Atti 24, 23-25, 12. Da questa pagina possiamo cavare informazioni che aiutano a intendere la situazione giuridica e politica della prima generazione cristiana. Nei commenti la scheda inviata ai partecipanti, il testo che leggeremo, l’invito di chi passa a bussare: la porta è aperta.

Entro l’anno un Santo Sinodo eleggerà un Primate per la nuova Chiesa autocefala ucraina benedetta da Costantinopoli e scomunicata da Mosca. Un rilancio della rissa cristiana di cui non s’avvertiva il bisogno ma che è secondo tradizione: «Tre Chiese sono troppe per Kiev: la Vecchia, la Vivente e l’Autocefala. La Vecchia odia la Vivente e l’Autocefala, la Vivente odia la Vecchia e l’Autocefala, l’Autocefala odia la Vecchia e la Vivente» (Michajl Bulgakov 1923).