Piccola preghiera per Priebke

Signore tu vedi che cosa siamo stati capaci di fare – tutti insieme – in occasione della morte di quest’uomo che visse cent’anni, che molto male fece in vita e che male ha riavuto, in vita e in morte. Noi ti preghiamo di guardare con misericordia a lui, a coloro che egli spinse alla morte, a quanti portò alla disperazione, a quelli che egli intendeva vendicare uccidendo, a quelli che hanno immaginato di vendicare i morti da lui insultandolo morto, a quelli che nel suo nome rivendicano come un valore l’ideologia nazista. Signore ricco di misericordia perdona le tante cecità che si sono accumulate in questa vicenda. Vedi che ancora non siamo usciti dalla guerra che infuriò sette decenni addietro. Forse ci conviene guardare a Priebke come a un ultima vittima della guerra. Aiutaci a uscirne e a tornare a sentimenti umani.

58 Comments

  1. Luigi Accattoli

    E’ la preghiera che abbiamo fatto in casa, a tavola, ieri e oggi. Le nostre esequie in forma privata per Erich Priebke.

    16 Ottobre, 2013 - 22:01
  2. Amen

    16 Ottobre, 2013 - 23:08
  3. Marilisa

    Bellissima preghiera, Luigi.
    Dovremmo farla nostra.
    “Signore ricco di misericordia perdona le tante cecità che si sono accumulate in questa vicenda.”
    Se ne sono accumulate tantissime. Tanti accanimenti, tanta indifferenza, tanta superficialità, tanta prosopopea, che fanno capire che il cristianesimo per molti è una semplice etichetta che nasconde “i sentimenti umani”.
    E questo dovrebbe far riflettere chi ha il compito e il dovere di guidare il popolo dei fedeli nella conoscenza della verità.

    17 Ottobre, 2013 - 1:07
  4. Clodine

    “E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
    sereni, infinito, immortale,
    oh! d’un pianto di stelle lo inondi
    quest’atomo opaco del Male! “

    17 Ottobre, 2013 - 6:37
  5. lycopodium

    Il post precedente ha registrato più di 300 commenti.
    Non unanimi, ma certo ben argomentati (“consapevole, fermo e lucido” è dote di molti e non di uno solo…).
    Leggendoli, mi sono sorpreso a dubitare che il blog rappresenti fedelmente l’extra-blog.
    Noto, al di fuori (e, per quanto posso, dal di fuori), una straordinaria “quasi unanimità” (a parte pochi esistenzialmente periferici), che spontaneamente unifica le due sponde del Tevere e con loro il Giordano, il Reno e il Tamigi, la Senna e il Bronx River…
    Una spontaneità quasi religiosa, pasolinianamente sarebbe la “religione del nostro tempo”.
    Una vera “religione civile”, con la sua “teologia politica”.
    Religione e teologia, dunque, spontaneamente capaci di individuare “amico” e “nemico”, “vero” e “falso”, “bene” e “male”, “essere” e “nulla”, “sacro” ed “esecrabile”, “degno di memoria” o “indegno di memoria”, e via dicendo.
    E non solo di individuarli, ma di “crearli individuandoli”.
    Una “religione civile” e “teologia politica” con cui religioni, teologie e politiche dovranno fare i conti.
    Conti, magari già fatti, ma quasi del tutto persi.
    Per conto mio – dal di fuori di questo tempo – sto “consapevole, fermo e lucido” con la pietas di Accattoli, reliquia (o promessa?) di un tempo altro.

    17 Ottobre, 2013 - 7:11
  6. Clodine

    La cosa sconcertante, lo dico fuor di retorica, è l’incapacità di cogliere nei fatti, nella prassi, l’insegnamento di Nostro Signore, la Parola del Vangelo. Se non vado errata qualcuno ha detto:”Non giudicate, per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati”( Mt, 7, 1-5 ) E’ una pericope fondamentale del Vangelo, uno degli insegnamenti più pregnanti senza il quale, inutile girarci intorno, si fallisce, perché “più si giudica meno si ama”, e senza carità non si va da nessuna parte! Il giudizio di cui parla Cristo non ha nulla a che vedere con i tribunali terreni, e non consente commistioni o sterili cavilli. L’ammonizione è relativa al giudizio morale, che tocca la sfera della coscienza individuale, i moti dell’anima di un uomo, all’interno della quale solo il Cristo ha accesso. Lo stesso Magistero lo insegna, per questo ho trovato pretestuoso il rifiuto di celebrare le esequie supponendo il mancato pentimento. Un “confiteor” pre-morte, silenzioso, un afflato basta già alla salvezza:Cristo salva, nel Suo nome ci si salva. Se un giudice può provare sentimenti di compassione per un criminale senza per questo esimersi da una condanna delle sue azioni, quanto più Cristo, che è Figlio dell’uomo, ha il potere divino di giudicare le opere e le coscienze umane…

    17 Ottobre, 2013 - 7:31
  7. Clodine

    Terrificante, a ben pensarci, la sorte di chi si arroga la prerogativa divina del giudizio, attenzione, si autocondanna, riflettendo a specchio sul giudicante lo stesso metro di cieca durezza di cuore! Mettendo in luce i numerosi peccati che affliggono la sua stessa anima, pesandoli con la medesima misura.
    E se un cristiano, timorato di Dio, ne deve rifuggire con tutte le sue forze, quanto più la Chiesa ne dovrà valutare le conseguenze.

    17 Ottobre, 2013 - 7:44
  8. Federico B.

    Belle parole di pace e bella preghiera alla quale mi unisco.

    17 Ottobre, 2013 - 10:55
  9. elsa.F

    Gesù mio,
    perdona le nostre colpe;
    preservaci dal fuoco dell’inferno;
    porta in cielo tutte le anime,
    specialmente le più bisognose della tua misericordia.

    Se consideri le colpe, Signore,
    Signore, chi potrà sussistere?
    Ma presso di te è il perdono:
    e avremo il tuo timore.

    Imploriamo la tua clemenza, o Signore,
    per l’anima fedele di Erich;
    nella grandezza della tua misericordia,
    lavalo da ogni colpa contratta nella sua esistenza terrena
    e fa’ che, liberato dai vincoli della morte,
    possa entrare nella vita eterna.
    Per Cristo nostro Signore.

    17 Ottobre, 2013 - 11:46
  10. 86alocin

    La preghiera di Luigi mi piace, anche se l’ho solo letta. Quella di Elsa.F è un delirio. Soprattutto per “anima fedele”. Fedele a che?
    E comunque avrei cambiato l’ultima parte sostituendo vita con “dannazione”.
    Il mio non è un giudizio: è una preghiera.
    Saluti, Alessandro

    17 Ottobre, 2013 - 12:56
  11. Marilisa

    “Per conto mio – dal di fuori di questo tempo – sto “consapevole, fermo e lucido” con la pietas di Accattoli, reliquia (o promessa?) di un tempo altro.” (lycopodium)

    Mi auguro sia una “promessa” che, secondo le indicazioni evangeliche, dovrà avere piena realizzazione. A meno di considerare vuote di significato le parole del Cristo, che rivelano senza equivoci l’Amore di Dio per TUTTI i suoi figli.

    17 Ottobre, 2013 - 13:02
  12. elsa.F

    86alocin scrive 17 ottobre 2013 @ 12:56

    Il mio?
    Il suo, caro bellimbusto, è un delirio: un delirio di onnipotenza!
    Lei si erge a giudice supremo decretando la dannazione.
    Lei è un povero pallone gonfiato!
    Provi col Guttalax… normalmente funziona!

    17 Ottobre, 2013 - 13:21
  13. Pregare per la dannazione di qualcuno è terribile.

    Mi ricorda tanto i salmi di imprecazione, in particolare il salmo 9.

    Voglio leggere questa preghiera di Alocin86 nello spirito che ha animato il salmista: si implora la vendetta ma, anziché agire per realizzarla con la violenza fisica, si lascia tutto nelle mani di Dio, al Suo giudizio.
    Gli si affida anche l’indignazione, la rabbia, il desiderio di rivalsa, si grida a Dio in un atto di fede assoluta.
    —-
    Con tutto questo, mi riesce difficile anche pensare di pregare per la dannazione di qualcuno. Mi pare quasi una bestemmia…

    17 Ottobre, 2013 - 13:29
  14. 86alocin

    Sono semplicemente onesto e sincero: non esprimo un giudizio, esprimo una preghiera, che il Padre non lo salvi. Anche questa è una preghiera.
    Piuttosto mi dica quale fedeltà ha espresso l’anima del sig priebke.
    Saluti, Alessandro

    17 Ottobre, 2013 - 13:31
  15. Marilisa

    Il suo, 86alocin, è “un giudizio”: preciso e delirante.
    Come fa, allora, a dire che la preghiera di Luigi le piace?
    La sua “preghiera” è in netto contrasto con quella che lei dice piacerle.
    Lei è semplicemente un incoerente.
    Taccia, per favore.
    Abbia la bontà di risparmiarci le sue idiozie.

    17 Ottobre, 2013 - 13:36
  16. Marilisa

    Di quale “onestà” parla?
    Vada a controllare su un dizionario il significato del termine.

    17 Ottobre, 2013 - 13:39
  17. elsa.F

    Pregare per la dannazione di un’anima è la peggiore delle maledizioni.
    Dio la benedica, fratello!

    17 Ottobre, 2013 - 13:53
  18. 86alocin

    Innanzi tutto Marilisa, lei continua ad insultare direttamente una persona che non conosce, come se lei fosse l’unica tenutaria del diritto di postare sul blog. Non fa altro che zittire, a malo modo, coloro che, anche con forza e controversia, cercano di esprimere un modo diverso dal suo, di vedere le cose. Questo è.un suo problema , per il quale l’avevo scherzosamente invitata a consultare uno specialista.
    Visto che secondo lei sono idiota e incoerente, mi dica perché chiedere di salvare un’anima è Pregare, mentre chiederne la sua dannazione é un Giudizio.
    Ha compreso bene Nico il senso del mio scritto. Onesto si! Perché in tutta onestá, ora, in questo momento, non riesco a pregare diversamente per l’anima di priebke. É unio problema che non chiedo a lei di risolvere, e visto che tutti possono scrivere le loro idee e sensazioni, anche aggredendo verbalmente altri, mi sono permesso di riportare.
    La preghiera di Luigi effettivamente mi piace e l’ho letta. Qual è l’incoerenza? Non la recitò come preghiera, non mi faccio il segno di croce prima di leggera, ammirò la bellezza e serenità di colui che l’ha scritta. Questa per lei é incoerenza? Mi dispiace per lei.
    Saluti, Alessandro

    17 Ottobre, 2013 - 13:56
  19. Clodine

    Resterai deluso 86alocin: sul letto di morte la grazia di Dio può essere molto abbon­dante perché ottenuta dalla preghiera e dai sacrifici dei parenti e di altre persone buone che pregano ogni giorno per gli agoniz­zanti…
    Perciò, per molti che s’ incamminano nella via del male, un buon numero ritorna a Dio prima di entrare nell’eternità. Sappilo!
    Che Dio ti perdoni 86alocin perché non sai cosa dici!

    17 Ottobre, 2013 - 14:02
  20. Federico B.

    Condivido le riflessioni di Nico, Clodine ed Elsa.
    Non capisco Alessandro.
    I cattolici non possono essere vendicativi, non possono desiderare la dannazione o il male di qualcuno. Possono e devono solo amare il prossimo (anche se brutto, cattivo e antipatico) e sperare nella conversione dei vivi e nella salvezza di tutti.
    La parole del Padre Nostro “rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori” sono chiare e ci caricano di una responsabilità enorme: quella di preferire la pace, l’amore e la compassione all’odio e alla vendetta.
    Anche questa incomprensione è frutto, temo, del relativismo: ci si aggiusta la fede come ci pare e la si declina secondo gli istinti e le pulsioni “mondane”. Si trova giustificazione per la vendetta e l’odio, quando il Signore ci chiede di amare i nostri nemici e pregare per i nostri persecutori, si scambia la morale cattolica con il codice di Hammurabi (la legge del taglione “occhio per occhio, dente per dente”), si pretende di considerare cristiano un atteggiamento chiaramente blasfemo e ci si scandalizza di fronte alle parole delle preghiere tradizionali della Chiesa (quelle ricordate da Elsa alle 11.46)… Ecco il cattolicesimo su misura, favorevole ai matrimoni omosex e ferocissimo con i centenari ex nazisti e chi più ne ha più ne metta.

    17 Ottobre, 2013 - 14:19
  21. Sara1

    Nico vero pregare per la dannazione è quasi bestemmia, ma anche leggere “anima fedele di Erich” fa parecchio senso sincerante.

    Qualcun altro oltre a me lo vede o mi sono impazzita io?

    17 Ottobre, 2013 - 14:27
  22. Luigi Accattoli

    Da una visitatrice che non ama di essere citata ricevo questa Preghiera di un deportato che mi pare bella e bene rispondente alle preghiere per i tedeschi dei Certosini loro vittime, che avevo riferito a commento di un post precedete [vedile qui e nei due commenti che seguono: http://www.luigiaccattoli.it/blog/?p=12746#comment-113086%5D.

    Signore,
    quando ritornerai
    nella Tua gloria,
    non ricordarti solo
    degli uomini di buona volontà.
    Ricordati anche
    degli uomini
    di cattiva volontà.
    Ma, allora, non ricordarti
    delle loro sevizie e violenze.
    Ricordati piuttosto dei frutti
    che noi abbiamo
    prodotto a causa
    di quello che essi
    ci hanno fatto.
    Ricordati
    della pazienza degli uni,
    del coraggio
    degli altri, dell’umiltà,
    ricordati della grandezza d’animo,
    della fedeltà
    che essi hanno risvegliato in noi.
    E fa’, Signore,
    che questi frutti
    da noi prodotti siano,
    un giorno,
    la loro redenzione.

    17 Ottobre, 2013 - 14:30
  23. Clodine

    Amen!

    17 Ottobre, 2013 - 14:43
  24. elsa.F

    E fa’, Signore,
    che questi frutti
    da noi prodotti siano,
    un giorno,
    la loro redenzione.

    Altissime e quasi inaccessibili vette di fede, speranza e carità!
    Da brividi!

    17 Ottobre, 2013 - 14:54
  25. discepolo

    Direi anche di pregare per la Chiesa di Cristo,
    per la Sposa di Cristo,
    per il papa i Vescovi e i sacerdoti,per il Vicariato di Roma ,
    perchè abbiano il coraggio di fare sempre non quello che la loro mediocrità e prudenza umana gli suggerisce di fare , ma l’eroico dovere che Colui che servono, cioè Dio, gli suggerisce di fare: follia per il mondo.
    Prego perchè la Chiesa di Dio sia sempre meno una chiesa dei preti
    e sempre più una vera Chiesa di Dio.
    sempre meno una Chiesa dove si ricorre a codicilli del Diritto Canonico e ad insulsi distinguo per negare a un uomo, chiunque sia stato, un funerale cristiano.
    preghiamo per la Chiesa di Dio, per la Santa Sposa di Cristo, perchè
    non si riduca a diventare un piatta e servile concubina della mentalità moderna o ancor peggio .. un nebbioso paesaggio dove regna il fumo di
    satana..

    17 Ottobre, 2013 - 14:59
  26. 86alocin

    Sara1, la maggioranza silenziosa
    Ales

    17 Ottobre, 2013 - 15:38
  27. nicoletta z.

    Sara: no, non sei impazzita. Oppure siamo impazziti in parecchi.

    17 Ottobre, 2013 - 15:59
  28. Luigi Accattoli

    Da Paola Gottardi ricevo questo messaggio:

    Gentile dottor Accattoli, volevo ringraziarLa per le sua preghiera per E. Priebke. E per noi. Forse, soprattutto per noi. Leggo frequentemente il suo interessantissimo blog, forse un giorno mi iscriverò e parteciperò. Ora, però, i miei impegni di lavoro e studio me lo impediscono. Ciò non toglie che sovente io trovi nelle sue parole e anche in qualche intervento dei partecipanti spunti di riflessione oppure, come nel caso di Priebke, assonanze piene con il mio pensiero. Cercavo il modo di esprimere la mia opinione su quanto sta tristemente accadendo riguardo all’ultimo viaggio di Erich Priebke. L’ho trovato nelle sue parole, dottor Accattoli. Grazie di nuovo e continui a fornire al “pianerottolo” (e a qualche curioso affannato come me) momenti per fermarci e cercare di capire cosa gira intorno a noi… Buon lavoro, Paola Gottardi

    17 Ottobre, 2013 - 16:11
  29. Io vorrei che non facessimo confusione.
    Io non amo Priebke.
    So a malapena immaginare l’orrore che ha provocato e se mi soffermo a riflettervi la mia mente si ribella e mi spinge a pensare ad altro, tanto è il dolore che si affaccia.

    Non so se la sua anima era in qualche modo fedele, ma non posso neppure – non ce la faccio proprio – immaginare in lui la cattiveria assoluta.
    Solo il Male personificato è cattivo in modo assoluto.
    Priebke era un uomo.
    Avrà amato qualcuno in vita sua? ci sarà stato in lui un momento di tenerezza per un figlio, una moglie, una madre?
    Solo questo mi impedisce di decretare una condanna che d’altra parte, per Grazia di Dio, non spetta a me pronunciare.

    17 Ottobre, 2013 - 16:13
  30. Pur continuando il mio autoimposto silenzio, devo – e mai mi sarei sognata di farlo! visti i “nostri” precedenti – fare i miei complimenti a discepolo per quanto ha scritto, sempre con grande coerenza, nelle scorse giornate e fino ad oggi su questa delicatissima vicenda.Mi sono sempre trovata in grande sintonia con le sue parole…
    Confesso che sono rimasta sorpresa di alcuni “vecchi” frequentatori del pianerottolo ma che rispetto la loro idea e il loro sentire.
    Per quanto riguarda Alessandro, il nuovo arrivato, il mio nonno antifascista che si è fatto incarcerare e mandare al campo invece di “pensare alla famiglia” è la sola risposta che andava data all’aggettivo che costui mi aveva affibbiato. Si risente, il signore, quando qualcuno gli dice qualcosa non conoscendolo, ma ciò che lui ha profferito sugli altri non conoscendoli, invece, va benissimo… che fare? c’è gente che si dice cristiana, opera con i giovani, e poi agisce così!…
    ma va bene così, rispetto e preghiere anche per lui e per chi, come lui, ancora non riesce a “vedere” l’idea di chi la pensa diversamente e cerca di spiegarne le ragioni , come fa Luigi o l’anonima lettrice che ha inviato una preghiera altrettanto bella, da brividi – come dice elsa.

    Un saluto per tutti, seguendovi sempre

    17 Ottobre, 2013 - 16:38
  31. @ nico

    non credo si possa fare confusione su quanto dici e scrivi sempre. E neppure la si può fare con le parole di preghiera che hai scritto oggi, a meno che non si voglia per forza creare una polemica senza fine che deriva da un odio che non dovrebbe appartenere a nessun sedicente cristiano.

    Non avevo mai compreso fino in fondo il gesto della Casa Bianca della sepoltura in acque internazionali della salma di Bin Laden. Alla luce di quanto è accaduto in questi giorni, devo convenire sulla saggezza della decisione.

    17 Ottobre, 2013 - 16:56
  32. 86alocin

    Prego perché il Signore mi faccia comprendere dove sta l’atto di conversione, il cambiare rotta e l’impossibilità che priebke ha avuto nel mostrarla al mondo.
    Prego perché il Signore mi dia la forza di accettare coloro che ancora credono che priebke sia stato costretto a fare quello che ha fatto, senza avere possibilità di scelta, di alzarsi e tornare indietro, di pensare di essere l’ultimo dei servi nella casa del Padre.
    Prego perché mi dia la speranza che ogni persona possa un giorno vedere e comprendere quello che è accaduto per quello che è stato, senza giustificare ne giustiziare.
    Ales

    17 Ottobre, 2013 - 17:07
  33. Marilisa

    Intanto provo a ricordarle, 86alocin, che lo specialista-psichiatra non lo aveva proposto a me. Sta facendo una confusione incredibile, per cui forse sarebbe bene che lo consultasse lei, lo psichiatra.
    O magari potrebbe riordinarsi le idee.
    Lei dice: ” Non fa altro che zittire, a malo modo, coloro che, anche con forza e controversia, cercano di esprimere un modo diverso dal suo, di vedere le cose.” FALSO!! Forse mi confonde con altri.
    Le consiglio di rileggere con attenzione tutti gli interventi su questo argomento. E comunque, se permette, la medesima sua “forza”, la metto io nell’esprimere i miei convincimenti. Per cui direi che almeno su questo potremmo essere pari.
    Chiedere di dannare un’ anima non è “preghiera”, è “imprecazione” ovvero un’ impostura di preghiera.
    Inutile che lei strumentalizzi l’ intervento di Nico per tirare l’acqua melmosa e putrida al suo mulino. È un gioco “disonesto” da due soldi, che può convincere solo i babbioni.
    Sinceramente la sua preghiera-problema a me non interessa. Affari suoi.
    Potrebbe però risparmiarla a noi e tenersela per sé, dato che finora è un unicum qui nel blog.
    Neanche quei pochi che si sono detti contrari, da subito, alle esequie di Priebke, hanno parlato di dannazione.
    L’incoerenza o contraddizione fra la preghiera di Luigi ( della quale ha detto “mi piace”) e la sua preghiera-imprecazione, la vedono anche i sassi. La sua è un’invocazione al diavolo, non al Dio dell’Amore.
    Che lei ammiri “la bellezza e serenità” di Luigi è ben altra cosa che la bellezza della preghiera in sé. Vera preghiera quella di Luigi, non bestemmia come la sua.
    Perché Luigi si guarda bene dall’ invocare la dannazione eterna per un’ anima.
    Io, tanto per chiarire meglio, non direi mai “mi piace” dei suoi interventi che trovo deliranti. Oppure spiegherei meglio.
    Infine: non si dispiaccia per me. Si dispiaccia per se stesso.
    E, la prego, faccia a meno di salutarmi, dato che i suoi “saluti” finali mi suonano falsi e ridicoli.

    17 Ottobre, 2013 - 17:13
  34. Alessandro, se mi posso permettere, tu continui a focalizzarti sulla vita che questo criminale ha condotto ( anche un testamento è parte della vita). Credo che la condanna su quello che ha fatto, su quello che ha pensato, sulle parole e i pensieri deliranti, sia stata sempre quasi unanime – tranne che per i vecchi aficionados più cretini di lui. E se fosse ancora vivo gli toccherebbe anche un’altra condanna per negazionismo!

    Quello che io e altri abbiamo cercato di spiegare è come IO,TU, Luigi e altri che si sentono cristiani sarebbe stato giusto si ponessero davanti alla morte, in virtù di quegli insegnamenti che il Cristo ci ha impartito.
    Tutto qui.
    Pensaci.

    17 Ottobre, 2013 - 17:19
  35. 86alocin

    Marilisa, se si è sentita offesa le chiedo scusa.
    Le chiedo, comunque umilmente, di rileggersi in tutti i suoi interventi.
    Per il resto, lei è libera, ci mancherebbe, di pensarla come vuole. Comprendo che, probabilmente, mi sono fatto comprendere male, e forse ho sopravalutato qualcosa e/o qualcuno.
    Sinceramente.
    Ales

    17 Ottobre, 2013 - 17:20
  36. elsa.F

    Non si fa mai abbastanza per ricordare gli orrori che la storia del secolo passato ci ha lasciato in eredità.

    E fra questi non si può negare, anche perché ci ha toccato da vicino, l’orrore del nazifascismo e dell’olocausto.

    Mai abbastanza!

    Ma non si fa mai abbastanza per ricordare che nessun cristiano si può ritenere giusto di fronte a Dio e per ricordare che un cristiano, pur combattendo duramente il peccato, perdona il peccatore che l’ha offeso, che l’ha umiliato, che l’ha ingannato, che l’ha ferito. E lo affida alla misericordia di Dio, unico giudice infallibile il quale darà ad ognuno secondo i propri meriti e le proprie colpe e secondo la propria infinita misericordia per mezzo del suo figlio Gesù Cristo che si è fatto egli stesso peccato e malfattore.

    Mai abbastanza!
    Mai abbastanza!

    Che ci piaccia o no, che lo accettiamo o no, a essere preso a calci, a sputi, insulti e maledizioni, dentro quella bara c’era Cristo stesso.

    17 Ottobre, 2013 - 17:24
  37. 86alocin

    Principessa, ci penso e ci ho pensato. Come detto, ho probabilmente mal espresso una mia difficoltà nel riuscire a pregare per la salvezza di priebke. E lo faccio da battezzato, cioè come persona che è in ricerca di una spiegazione, sia umana che religiosa, di quanto affermato da qualcuno.
    Spero di riuscire a far comprendere il tormento che risiede nell’anima dell’innamorato della vita, dono di Dio, quando qualcuno decide senza motivo, di annullarla.
    Poi, sicuramente, sono più indietro nel cammino di altri che postano qui.
    Ales

    17 Ottobre, 2013 - 17:26
  38. Marilisa

    “Prego perché il Signore mi dia la forza di accettare coloro che ancora credono che priebke sia stato costretto a fare quello che ha fatto, senza avere possibilità di scelta, di alzarsi e tornare indietro, di pensare di essere l’ultimo dei servi nella casa del Padre.”

    Io invece prego perché il Signore faccia comprendere a chi invoca con tutte le sue forze la dannazione per l’ anima dell’odioso criminale nazista, che quelli che volgono in altro modo le loro preghiere, pur riconoscendo la colpevolezza e l’ estrema cattiveria di quell’uomo, chiedono umilmente al Signore pietà cristiana secondo la sua volontà.
    FIAT VOLUNTAS TUA.

    17 Ottobre, 2013 - 17:28
  39. Signore, preghiamo.

    Preghiamo prima di tutto per quei poveri morti innocenti arrimazzàti come i cani nelle Fosse Ardeatine, di cui in tutto questo tempo a nessuno è fregato niente.

    Preghiamo per i morti di Lampedusa, sui quali – come è stato acutamente osservato – non c’è stato lo stesso scannascanna a base di oltre 300 messaggi come nei confronti del boia Priebke.

    Preghiamo per quei Cristi che sono stati torturati da Priebke, ai quali è stato dato lo stesso destino dei morti di cui sopra.

    Preghiamo per gli Ebrei deportati da Roma il 16 ottobre del 1943, dei quali poco o niente si è detto in questi giorni perché la bomba mediatica era un’altra. E preghiamo per quelli che sono tornati vivi dai lager, perché non si smette mai di essere vittime.

    Preghiamo perché la memoria di questa vergogna e infamia, insieme ai morti delle camere a gas che qualcuno vigliaccamente nega, anche da parte di gente che dice di essere Tuo sacerdote e altri che si dicono Tuoi figli, non cessi mai. E che i nostri figli volgano il loro viso lontano dal nostro come nostro fratello maggior Primo Levi, morto suicida dopo tutto l’orrore visto ad Auschwitz, aveva sperato per chiunque se ne dimenticherà.

    Signore, Tu conosci il cuore dell’uomo, e quindi Tu sai che cosa ha fatto Priebke. Sai anche che sedicenti Tuoi “sacerdoti” non in comunione con la Tua Santa Chiesa lo hanno anche definito un eroe. Aiutali a comprendere che cosa ha commesso il loro “eroe”. E magari a tornare in comunione con la Tua Chiesa.

    Signore, già che ci siamo: aiutaci a passare oltre quel “nostro fratello Erich” e soprattutto oltre “la fedeltà” a Te che alcuni nostri fratelli gli attribuiscono, perché noialtri – e siamo tanti anche noi – non abbiamo il coraggio di unirci a questa preghiera: troppo orrore ce lo impedisce e loro non sono certo migliori di noi. Beati loro che ci riescono a dire ‘ste preghiere: noi questo coraggio non l’abbiamo e ci sembra di bestemmiare il Tuo Santo Nome. Aiuta loro a farglielo capire, come noi cerchiamo di capire le loro posizioni.

    Signore, sempre se mi posso permettere: perdona chi dice che i Tuoi sacerdoti, quelli della Santa Chiesa, sono stati vigliacchi. A volte si può esagerare.

    Signore, soprattutto preghiamo non tanto per quelli che qua se le sono date di santa ragione su Priebke: preghiamo semmai per quelli là fuori a cui – e sono troppi – di questa storia non interessa assolutamente niente, oppure si scandalizzano perché in questo Paese negare l’Olocausto sarà reato. A questo si arriva, e Tu
    Signore lo sai meglio di noi, quando la memoria si perde.

    Signore, perdona per cortesia tutti i nostri momenti di orgoglio o superbia, così come noi ci perdoniamo vicendevolmente e perdoniamo a chi sale sul palco e insegna al Papa come deve fare il suo mestiere.

    Preghiamo per la Terra Santa, perché come diceva il Cardinale Carlo Maria Martini, la pace in quella terra sarà pace per il mondo intero.

    E preghiamo perché questa incredibile vicenda finisca al più presto.
    Amen.

    17 Ottobre, 2013 - 17:31
  40. Marilisa

    Alessandro, accetto volentieri le sue scuse. Un abbraccio.

    17 Ottobre, 2013 - 17:31
  41. Marilisa

    Tonizzo, ci siamo incontrati nuovamente, attraverso sentieri tortuosi, nella Via del Signore.
    Questo è molto bello e dobbiamo ringraziare Dio.

    17 Ottobre, 2013 - 17:42
  42. La Grazia agisce per vie misteriose, ci ha insegnato il Concilio… 🙂

    17 Ottobre, 2013 - 17:46
  43. Federico B.

    @Alessandro,
    ti invito a pregare insieme a me perchè il Signore ci aiuti a vincere la tentazione di giudicare e disprezzare, perchè ci insegni ad amare (o perlomeno compatire, rispettare, comprendere) il nostro prossimo, quello che meno ci piace e che comunque il Signore ci fa incontrare e mette al nostro fianco.

    Mi viene in mente l’esempio di Santa Teresa di Lisieux che, avendo sentito parlare di un efferatissimo criminale, appena condannato a morte, vuole ad ogni costo impedirgli di ricevere il castigo eterno e pone questa intenzione in tutte le sue preghiere. La sua fiducia nella misericordia divina è appagata e il criminale sale al patibolo baciando quel Crocifisso che in precedenza aveva sempre rifiutato e disprezzato.

    «Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l’altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due. Da’ a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle.
    Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».
    Mt 5, 38-48

    17 Ottobre, 2013 - 18:06
  44. Sara1

    “Preghiamo per i morti di Lampedusa” bravo Tonizzo, prima preghiamo per quelli che siam certi essere morti innocenti, dopo come ciliegina sulla torta della nostra bontà ci mettiamo anche la preghiera per i grandi peccatori.

    17 Ottobre, 2013 - 18:40
  45. Molto bella questa preghiera, Luigi. Si può essere vittime della guerra in tanti modi.

    17 Ottobre, 2013 - 22:30
  46. discepolo

    Cara PrincipessA come parente e amica di ebrei sono stata molto toccata da questa vicenda. Mi hanno colpito le parole semplici di una mia amica ebrea:Noi non abbiamo bisogno di questo e non vogliamo questo. Non vogliamo vendetta ma giustizia Fra vendetta e giustizia c’e’ un abisso. La giustizia,quella divina,non e’mai vendetta. E l’ odio e’ il contrario della vita che nasce dall’amore. Odiare un morto e’poi il massimo della assurdita’.

    17 Ottobre, 2013 - 23:11
  47. Concordo, discepolo…

    17 Ottobre, 2013 - 23:22
  48. Emanuele

    Bella preghiera in un momento in cui la Chiesa romana invece di pregare pareva accompagnarsi alle turbe furiose che sputavano sui morti. Bella preghiera cattolica. Grazie. Ancor più bello se il papa tanto amato dai media e dalle folle mediatiche si fosse affacciato dalla sua finestra a pronunciarla. Avrebbe perso in audience ma guadagnato nella pastorale.

    18 Ottobre, 2013 - 0:10
  49. elsa.F

    Poi, ovviamente Giorgio Amendola, che ideò l’attentato di Via Rasella dove persero la vita 42 soldati tedeschi, non è un mostro ma un eroe.

    La storia è fatta così: ci sono attentati giusti e rappresaglie ingiuste. Ci sono uomini e ci sono soldati…

    18 Ottobre, 2013 - 7:09
  50. Federico B.

    @Tonizzo,
    si discute di più sugli argomenti che dividono, mentre è chiaro che sugli immigrati di Lampedusa eravamo tutti d’accordo. Chi dice che quei poveretti sono stati dimenticati o che per loro non ha pregato nessuno?

    @Elsa,
    concordo con la tua riflessione, ma questo non è il momento ne’ il luogo (perchè il tema proposto è una preghiera) per discutere di quella complessa vicenda storica che parte da Via Rasella e finisce alle Fosse Ardeatine.

    18 Ottobre, 2013 - 9:38
  51. elsa.F

    La mia, Federico è una preghiera!

    Una preghiera che parte dal convincimento che anche i militari, ufficiali e semplici soldati sono delle vittime di quell’orrore che si chiama guerra.

    Considerati spesso meno che uomini, carne da macello.
    Strappati alle loro terre, ai loro affetti, per ideali che non sono i loro.

    Costretti a bombardare o a trucidare i loro fratelli,
    con angosce ed incubi che peseranno come piombo per il resto dei loro giorni.

    O peggio a lasciare lì la loro vita, con il corpo squartato e il sangue che si mescola al fango e i loro occhi immobili nel loro ultimo “perché”.

    E il loro nome che viene stampato su monumenti di marmo incensati, sotto la scritta “Eroi, che hanno dato la vita per la patria e la libertà”.

    Quali eroi? I militari sono anche loro vittime dell’unico vero mostro che si chiama guerra.

    E non riesco a vedere perché il soldato altoatesino caduto in via Rasella debba essere meno vittima e meno martire dei caduti delle Ardeatine. Perché?

    Guerra giusta e guerra ingiusta.
    Guerra di occupazione e di liberazione.
    Sempre guerra! Sempre mostro!

    Questa è la mia preghiera

    18 Ottobre, 2013 - 10:22
  52. Federico, penso ti abbia risposto adeguatamente Sara, per cui non mi ripeto. Dico solo che : bene Jesurum oggi sul Corriere, e per quello che mi riguarda (e l’ho scritto oggi su Affari) il round mediatico è andato ai lefebvriani. Va detto.

    18 Ottobre, 2013 - 11:46
  53. elsa.F

    Su Lampedusa, certo.

    Ma alle parole di sgomento e dolore,
    alle generiche invocazioni all’accoglienza e alla carità,
    non ho lette niente, ripeto niente
    di nessuno che abbia proposto qualcosa di serio e strutturale,

    Un progetto serio, sostenibile e fattibile di accoglienza
    che si adegui alla nostra fragilissima economia
    in cui troppe famiglie non arrivano a fine mese,
    in cui la disoccupazione giovanile è a livelli spaventosi,
    in cui non ci sono soldi per gli esodati,
    in cui le nostre industrie è alla canna del gas,
    in cui un giovane per lavorare deve accettare condizioni disumane.

    Nessuno scrive niente,
    perché in realtà nessuno ha niente da dire
    nessuno ha un progetto serio e credibile.
    E allora, si evitano di fare dei bei discorsi,
    di dire delle belle ma vuote parole.

    Sbaglio?

    18 Ottobre, 2013 - 12:21
  54. Sara1

    No, non sbaglia intanto però quelli affogano…

    Magari cominciare a pensare a corridoi umanitari per quelli che scappano dalla morte certa.

    Sulla guerra oggi fortunatamente c’è l’obiezione di coscienza, inoltre abbiamo avuto ben due papi che sono vissuti all’ombra dei totalitarismi riuscendo a non lasciarsene macchiare.
    Segno che forse l’uomo quando vuole può opporsi al male.

    18 Ottobre, 2013 - 12:36

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