Arrivano altri due martiri del nostro tempo: Girotti e Rivi

Sono pieno di riconoscenza ai Papi Giovanni Paolo, Benedetto e Francesco per il generoso riconoscimento del martirio contemporaneo grazie al quale noi italiani abbiamo ora altri due martiri dei nostri anni, dopo Puglisi e Focherini che ci furono donati l’anno scorso da Papa Ratzinger: Papa Bergoglio il 28 marzo ha autorizzato la pubblicazione dei decreti che riconoscono il martirio di Giuseppe Girotti e di Rolando Rivi, l’uno vittima dei nazisti, l’altro dei partigiani comunisti emiliani. Del seminarista Rivi (aveva 14 anni) dirò alla vigilia della ricorrenza del martirio (13 aprile), di Girotti, salvatore di ebrei e precursore dell’ecumenico, tratto ora rimandando al profilo che è nel capitolo Giusti delle Nazioni della pagina CERCO FATTI DI VANGELO elencata sotto la mia foto: Giuseppe Girotti: “L’unione delle Chiese è massimamente necessaria ai nostri giorni”.

13 Comments

  1. lorenzo

    Tre banalissime considerazioni.
    La prima. Considerare quei tempi, e l’infinito orrore in cui erano immersi, e tutti gli innumerevoli altri che gli amici di Cristo hanno vissuto sulla loro pelle- lasciandocela- in 2000 anni, prima di definire i nostri anni come un periodo tremendo e di crisi devastante. Piangere sventure ingigantite al posto di fronteggiare problemi anche seri, è ridicolo.
    La seconda. Considerare la lettera e lo spirito delle parole di Girotti, e il contesto in cui sono state pronunciate, e il periodo in cui sono state pensate, e paragonarle al modo miope, piccino, bottegaro, con cui noi, comodi, bolsi e imborghesiti cristiani del 2013 stiamo qui a cavillare e a fare i gambetti alle ciliege non solo alle varie chiese separate e ai nostri imprescindibili ed essenziali fratelli maggiori ebrei, senza dei quali nulla sarebbe successo… ma pure tra noi stessi, nella giostra continua del dividi, litiga e randella che anima le nostre discussioni quotidiane tra cattolici su qualunque tema.
    La terza. Quando viene la tentazione di sentirsi colpiti(!), incompresi(!), derisi(!), perseguitati(!) per le nostre convinzioni religiose- e grottescamente questa convinzione traspare e salta fuori anche da molti nostri interventi qui in questo blog- contare fino a un miliardo e mezzo prima di dire una simile sciocchezza. Girotti e tutte le altre quantità di martiri di ogni epoca pretendono almeno questa nostra discrezione nell’uso dei termini.

    8 Aprile, 2013 - 18:38
  2. Clodine

    “La Chiesa fu, è e sempre sarà l’unico rifugio del senso di umanità, di amore e di misericordia (…) ” . Parole straordinarie di una verità incomparabile!
    La Chiesa, solo La Chiesa , fondata sugli apostoli e perpetuata nei secoli dai loro successori: i vescovi e prebiteri. La Chiesa è il cuore della vera misericordia, il cuore pulsante di Cristo: l’unico luogo dove anima, spirito, e anche il corpo, si rigenera…

    8 Aprile, 2013 - 20:19
  3. Clodine

    “La Chiesa infatti è intimamente indebolita per quel deplorevole scisma degli Orientali e per quella più deplorevole Riforma fuori dalla Chiesa Romana, compiuta nel secolo XVI. Per queste due gravissime ferite la chiesa di Cristo perdette e ancora oggi perde tanto sangue che né la Chiesa Cattolica né quei nostri fratelli orientali e riformati hanno la benché minima forza di ristabilire l’ordine pubblico, ma necessariamente lasciano il campo a quei deisti e atei che per essere nemici più acerrimi del nome cristiano, hanno sconvolto, comportandosi paganamente, tutta la vita pubblica”.

    Grande, straordinaria sintesi.

    8 Aprile, 2013 - 20:21
  4. luca73

    Straordinario esempio di una persona che ha vissuto fino alla fine il Vangelo.
    Grazie Luigi per avermelo fatto conoscere!
    Che Dio possa concedermi anche solo un millesimo della Fede di quest’uomo.

    9 Aprile, 2013 - 7:59
  5. Federico B.

    Mi unisco al ringraziamento di Luca a Luigi per averci aiutato a conoscere la luminosissima figura di Giuseppe Girotti.
    Conoscevo già, invece, la storia del martirio del giovane Rolando Rivi.

    9 Aprile, 2013 - 10:19
  6. Francesco73

    Girotti non lo conoscevo, grazie quindi a Gigi per la sua bella presentazione.

    Rolando Rivi invece sì, di lui ho sempre desiderato essere amico.

    9 Aprile, 2013 - 11:13
  7. discepolo

    Rolando Rivi : ucciso perché portava la veste talare.
    sarebbe oggi definito da Roberto 55 “Imbarazzante”

    9 Aprile, 2013 - 12:49
  8. Credo che Rolando Rivi sia imbarazzante solo per i suoi assassini.

    9 Aprile, 2013 - 13:08
  9. Clodine

    Cara discepolo, siamo sulla stessa lunghezza d’onde circa la sacralità che deve -imperativo- essere riservata al culto e dovrebbe costringere i “dispensatori “del culto ad una presa di coscienza! Sembra provino vergogna a mettere la talare. Mi domando perché (?). Leggo con orrore con quanta leggerezza si approccia l’Eucaristia, si prende la particola con le mani, si ridicolizza il piattino che protegge da accidentali cadute il corpo, sangue e divinità di Nostro Signore Gesù Cristo. Visto l’andazzo non mi stupirei se ci si disponesse a ricevere Cristo con la leggerezza con la quale si mette l’immondizia nella pattumiera. Ma con quale coraggio, noi cattolici, osiamo criticare la decadenza della Chiesa il cui ventre molle è proprio da rintracciare in quel processo di estraneazione e di scollamento che si è creato nel suo interno -Tra vescovo e vescovo, uomo e uomo, uomo e Dio, Tradizione e Scrittura- la si è resa come un albero al quale tagliate le radici lo si condanna all’aridità. “Tradidi quod et accepi”,recita la I ai Corinzi. Hai voglia a cambiare papi e pelle, come i serpenti , se il cuore resta lo stesso. Cara discepolo, non si può dare null’altro se non ciò che si è ricevuto, singolare constatare come viene bollato di “bizantinismo” il tentativo di esercitare , custodire e trasmettere inviolato il ‘Deposito della Rivelazione”, la fonte cui attingere Grazia su Grazia! Ovunuqe si riscontra contrarietà e novità oggettiva, intrinseca ed eterogenea: l’interruzione di tutto il passato per cui, quanto arrivato a noi dagli Apostoli si va via via frantumando ed ecco l’emergere di nuove dottrine anzi, una “contro-tradizione”. Non si può sostituire la verità di ieri con quella di oggi a lei contraria o difforme perché la Verità nella Chiesa è una ed immutabile, ed oggettiva “heri, hodie et in saecula”.

    9 Aprile, 2013 - 14:31
  10. Clodine

    Questi uomini straordinari- il giovane Rivi, Girotti, e la moltitudine di persone semplici che hanno raggiunnto la santità, avevano ben capito a qual pozzo attingere per trovare l’acqua sorgiva, la fonte zampillante che toglie l’arsura in eterno!

    9 Aprile, 2013 - 14:39
  11. Luigi Franti

    Prendo seriamente le tre considerazioni (o piuttosto istruzioni) non banali del signor Lorenzo:
    – del tutto d’accordo sulla prima;
    – non vedo molto la pertinenza della seconda: trovo che sia molto bello randellarsi per questioni religiose (comunque molto meglio che randellarsi per i soldi o per altre cose del genere), però in caso di persecuzione difendere e proteggere il perseguitato (con cui ci si era presi a randellate);
    – solo parzialmente d’accordo sulla terza. È vero che una tonnellata è un milione di volte più di un grammo, però anche un grammo è un grammo. Da noi, attualmente (il domani non lo conosce nessuno) i cristiani non sono certo perseguitati, però “colpiti”, “incompresi” e “derisi” potrebbero essere verbi non sproporzionati per descrivere situazioni possibili. Sarebbe oltranzismo ideologico (perciò non serio) negarlo a priori solo perché non hanno ancora mandato nessuno “ad bestias”.

    9 Aprile, 2013 - 16:09
  12. FABRICIANUS

    Di fronte ai Santi Martiri, mi inginocchio.

    9 Aprile, 2013 - 17:11
  13. FABRICIANUS

    @discepolo delle 12.49

    Fermo restando che Roberto55 non ha certo bisogno della mia difesa, ma non penso proprio si esprimerebbe in quei termini, anzi sono sicuro non lo farebbe.

    9 Aprile, 2013 - 17:22

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