Carmelo che ieri era un boss e oggi è un volontario

“Trovando il bene dentro di te lo vedi da tutte le parti”: parole di Carmelo Musumeci, mafioso ed ergastolano, che lunedì 20 novembre ho ascoltato a TV2000 e che offro come un dono incoraggiante ai miei visitatori. Nei commenti il contesto di quelle parole e qualche notizia per intenderle.

13 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Trovando il bene dentro di te lo vedi da tutte le parti. Aiutando un bambino in difficoltà penso a quanto sono fortunato ed ho uno scopo: cercare di rimediare al male che ho fatto sentendo di far parte di nuovo dell’umanità che mi aveva condannato ad essere colpevole e cattivo per sempre. Ero molto più arrabbiato prima, adesso sono sereno, la comunità è diventata la mia seconda famiglia. Vivere insieme a loro mi ha insegnato ad avere dei valori che prima pensavo che non esistessero. Un sorriso di un bambino adesso per me è bellissimo, è uno spettacolo”: così Carmelo Musumeci il 20 novembre a TV2000.

    8 Dicembre, 2017 - 23:35
  2. Luigi Accattoli

    Carmelo Musumeci è condannato negli anni ’90 all’ergastolo in regime di 41bis. Oggi vive in semilibertà: il giorno presta la sua opera di volontario in una struttura della Comunità Papa Giovanni XXIII a Bevagna (Perugia), la sera rientra nel carcere di Perugia. Carmelo nasce in provincia di Catania: infanzia difficile e infine la decisione di “vendicarsi del mondo”. Diventa un boss e negli anni ’80 è protagonista di una guerra tra bande in Versilia. Nell’ottobre del ’91 entra in carcere senza speranza di uscirne. Subisce maltrattamenti, botte, isolamento totale per un anno e mezzo in una cella angusta senza poter parlare con nessuno, trasferimenti da un carcere all’altro. Ma Carmelo e il suo spirito ribelle a tutto non si arrendono: studia, scrive, tiene un blog (http://www.carmelomusumeci.com/), si laurea in Sociologia del Diritto, in Giurisprudenza, in Filosofia. Due follie mi legano a Carmelo, che non ho mai incontrato: anch’io ho un blog e mi occupo di volontariato cercerario.

    8 Dicembre, 2017 - 23:35
  3. Clodine-Claudia Leo

    OP
    “Vassene il tempo, e l’uomo non se n’avvede” ,scrive Dante Alighieri.
    Sei più vecchio di un altro anno… Ce la fai a spegnere tutte le candeline o devo chiamare i pompieri? Scherzo! Tu sei sempre straordinariamente giovane e affascinante…

    Buon Compleanno Luigi!

    Che tu possa avere una splendida giornata con la tua sposa e la tua famiglia.

    Tante, tante bollicine!

    Un forte abbraccio

    Claudia

    9 Dicembre, 2017 - 8:57
  4. Beppe Zezza

    Fare il male fa’ male
    FAre il bene fa’ bene.Questo è vero sempre.
    Per questo è cosi’ importante saper distinguere il bene dal male.
    Alle volte non è così facile e si può essere tratti in inganno.
    La. Chiesa “magistra vitae” ha sempre fornito direttive chiare.
    L’esaltare il ruolo della coscienza individuale, tipico del nostro tempo, ha gravi rischi. PErche’ è possibile non discernere quella che è la voce di Dio da quella che è l’influenza del pensiero dominante.
    Certamente la dura esperienza del 41 bis ha aiutato Musumeci a liberarsi dai condizionamenti esterni e a dare ascolto alla,sua coscienza. Le sofferenze sono potenzialmente salvifiche.

    9 Dicembre, 2017 - 9:50
  5. Fabrizio Scarpino

    Buon Compleanno Luigi!!

    Tanti Auguri!

    9 Dicembre, 2017 - 15:28
  6. Andrea Salvi

    Me ne ero scordato.
    Tanti auguri!
    E una preghiera per il lavoro che fai.

    9 Dicembre, 2017 - 19:38
  7. Vincenzo Salcone

    Auguri in ritardo da Lourdes 🙂

    9 Dicembre, 2017 - 20:14
  8. Clodine-Claudia Leo

    Prega anche per noi Vincenzo, e per il mondo intero.

    Questa di Carmelo Musumeci è la prova vivente dello sconquasso che provoca nella vita la presenza dello Spirito di Dio, del Risorto.
    Cambia la visione del mondo e delle cose, le priorità i parametri: totalmente capovolti. Anche la dimensione del tempo assume contorni inediti, non immanenti, ma aperti all’eternità.

    Tutte le storie di conversione hanno lo stesso comune denominatore:un passaggio dall’uomo vecchio al nuovo graduale e inesorabile.Questo vuol dire che non è vero il vecchio adagio secondo cui lo spirito è forte , ma la carne è debole e perciò, che ci possiamo fare, tanto, cadremo sempre negli stessi errori e siccome siamo fatti così, il Signore avrà misericordia della nostra umana fragilità: sul ponte sventola bandiera bianca: resa incondizionata al peccato, al vizio

    Pochi giorni al Natale e come sempre, ormai da decenni, il grande mistero dell’Incarnazione è totalmente soppiantato dal totem del businnes. Una doppia barriera ci separa da Nostro Signore: una esterna, quella del mondo che va dove va la pubblicità, all’insegna dello shopping, la corsa al regalo, immersi nel ciarpame del tutto refrattari al sacro. Ed una interna, più pericolosa e subdola anche, perché cedevole nel ripetere e convincersi, giustificandosi, sull’onda del: “siamo fatti così : peccatori , fragili, destinati a ripetere i peccati, che possiamo fare noialtri, non c’è speranza, il Signore ci deve accettare come siamo. Non è così! Questo è un affronto e un’offesa a Dio e alla stessa incarnazione…

    10 Dicembre, 2017 - 13:48
  9. Clodine-Claudia Leo

    Il Signore non ci vuole così come siamo, ma ci sprona alla conversione, sempre,incessantemente perché siamo con un piede nel presente ed uno nell’eternità. Un attimo siamo di qui, e l’attimo dopo potremmo essere di la, e al di la’; ci avvisa che il tempo non ci appartiene, e c’invita a farne tesoro del tempo che abbiamo..”Una cosa non dovete perdere di vista, carissimi: davanti al Signore un solo giorno è come mille anni e mille anni come un solo giorno. Il Signore non ritarda nel compiere la sua promessa, anche se alcuni parlano di lentezza. Egli invece è magnanimo con voi, perché non vuole che alcuno si perda, ma che tutti abbiano modo di pentirsi. Il giorno del Signore verrà come un ladro; allora i cieli spariranno in un grande boato, gli elementi, consumati dal calore, si dissolveranno e la terra, con tutte le sue opere, sarà distrutta. Dato che tutte queste cose dovranno finire in questo modo, quale deve essere la vostra vita nella santità della condotta e nelle preghiere, mentre aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli in fiamme si dissolveranno e gli elementi incendiati fonderanno! Noi infatti, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia. Perciò, carissimi, nell’attesa di questi eventi, fate di tutto perché Dio vi trovi in pace, senza colpa e senza macchia”.

    Parola Dio

    10 Dicembre, 2017 - 14:03
  10. maria cristina venturi

    Cara Clodine , e proprio vero del gran Mistero dell’Incarnazione non si parla piu’ magari per non suonare troppo “identitari”.
    Ma la nostra responsabilita’storica di cristiani oggi in questi tempi e ‘testimoniare la verita’del Natale, cioe l’Incarnazione e la Nascita di Gesu” in un mondo che ha fatto del Natale la piu’oscena festa commerciale e.pagana
    .Pur con tutto.il rispetto per chi non ci crede, per I credenti in altre religioni,per gli atei o gli agnostici, noi cristiani abbiamo.il dovere di ricordare rispettosamente al mondo cosa e’il Natale.
    Noi abbiamo il dovere storico di farlo, se l asciamo che il Natale diventi la festa del consumismo, del sentimentalismo,della pubblicita’, di Babbo Natale e degli alberi di Natale, noi cristiani non testimoniamo la nostra fede. Abbiamo mancato al nostro ruolo storico di testimoni della verita’in un mondo assoggettato al potere del denaro e dell’apparente
    Parlare del significato cristiano del Natale non dovrebbe essere relegato solo.alle prediche domenicali, dovrebbe essere proclamato al mondo intero, si dovrebbe daparte dei vertici ecclesiastici di nuovo gridare al mondo che sta per nascere Gesu’. E’una storia vecchia, si sa, non ha quill’alone rivoluzionario che oggi va di moda, e che fa guadagmsrelnare opolarita’, agari non ci credono.piu’veramente neppure tanti preti o vescovi.
    Si ripiega sulla “festa delle luci”sulla fratellanza universale, sui buoni sentimenti , sul vol emose tutti bene, su tante belle e retoriche. parole buone per tutti e per nessuno, che per la loro ovvieta’e vaghezza continuano a far rimanere nella loro tranquilla ebetudine le masse anestetizzate e guidate dai.padroni del discorso.
    Ma mai come in questo momento storico ci vorrebbe il.coraggio della testimonianza cristiana precisa , coraggiosa, controcorrente, sul Natale come evento non sentimentale ma spirituale, inizio della storia della salvezza, cioe’ lncarnazione e la nascita di Gesu’Cristo.
    Et Incarnatus est de Spirito Santo
    Ex Maria Virgine
    Et homo factus est

    10 Dicembre, 2017 - 16:25
  11. Carmelo come Salvatore. Come mai queste conversioni di carcerati avvengono dalle parti di Perugia?

    11 Dicembre, 2017 - 13:24

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