Colla Rodano Mazzolari e Barsotti amici miei

19 Comments

  1. Pasquale VILARDI

    Mi stupisco di essere il primo a commentare. Forse ricordare i quattro cristiani profetici è una roba per vecchi? I giovani non sanno più chi sono e cosa hanno rappresentato nella chiesa pre-conciliare?
    Dei quattro conoscevo qualcosa , specie di Mazzolari e Rodano. Di colla ignoravo l’esistenza ma ho letto qualcosa della locusta. Testi brevi e densi.
    Mi colpisce soprattutto l’umiltà e la sostanziale obbedienza nei confronti di una Chiesa ( Ufficiale e gerarchica) che li ha “bastonati” anche se con un randello ricoperto di velluto.
    Il problema è comunque attuale anche se sono cambiate le forme delle reprimende. Pensiamo al conflitto Prodi-Ruini e all’appoggio ( i quanto meno all’avallo) fornito dalla Chiesa ufficiale al Berlusconismo del “grande statista ” e “padre della patria” Silvio!
    Mi lascia sempre perplesso l’uso del termine cattolico ( come fa Tassani riferendosi al Colla). Io penso che sia più pregnante ed appropriato parlare di cristiani e valorizzare il concetto di Chiesa come di “convocati” dalla parola di Dio illustrata con la propria vita da Gesù-

    28 Febbraio, 2015 - 13:22
  2. discepolo

    io invece mi stupisco a leggere il nome di Barsotti su questo blog. Ma si tratta proprio di Don Divo Barsotti che fondò a Settignano la Comunità dei figli di Dio?
    Il mistico, il poeta della centralità del Cristo contro ogni deriva sociologica post-conciliare?
    Ho letto recentemente un suo libro “la Mistica della Riparazione” in cui parla della preghiera di riparazione nell’ambito della devozione al Sacro Cuore di Gesù.
    suppongo che per i cristiani post-moderni e post-conciliari siano cose un po’ d’altri tempi .

    28 Febbraio, 2015 - 13:51
  3. Sara1

    “Forse ricordare i quattro cristiani profetici è una roba per vecchi?”

    E’ la rottamazione bellezza….

    28 Febbraio, 2015 - 14:29
  4. roberto 55

    E’ anche simpatico il tuo provocatorio paradosso, amica Sara, ma, giusto per coglierne l'”assist”, credo che nessuna rottamazione potrà mai mandare in soffitta la potenza profetica, la radicalità, ed anche, per dirla tutta, l’estrema attualità della testimonianza evangelica di Don Primo Mazzolari.
    Rammento, si, quelle parole rese dal grande Paolo VI su Don Primo, e m’ha fatto piacere che Luigi le abbia riportate, così come m’ha fatto piacere il ricordo dedicato da Luigi alla figura di Franco Rodano.

    Buon sabato pomeriggio al “pianerottolo” !

    Roberto 55

    28 Febbraio, 2015 - 15:06
  5. Luigi Accattoli

    Questi sono i titoli di don Divo pubblicati dalla Locusta:

    Pellegrino in Terrasanta, La Locusta, Vicenza 1958, pp. 110
    Itinerario dell’anima a Dio, La Locusta, Vicenza 1963, pp. 96
    Credo nella vita eterna, La Locusta, Vicenza 1978, pp. 136
    Tre mistici e il loro messaggio, La Locusta, Vicenza 1980, pp. 72
    Testimoni di Dio, La Locusta, Vicenza 1981, pp. 248
    Cor ad cor, La Locusta, Vicenza 1982, pp. 62
    Pensieri extra vaganti, La Locusta, Vicenza 1987, pp. 42
    Parole nel silenzio, La Locusta, Vicenza 1995, pp. 24
    Spirito e carne, La Locusta, Vicenza 1998, pp. 32

    28 Febbraio, 2015 - 17:22
  6. Luigi Accattoli

    Questa è la presentazione di don Divo fatta da Rienzo Colla nel risvolto di copertina del primo dei nove volumetti, nel 1958:

    Don Divo Barsotti è nato a Palaia nel 1914, e vive attualmente – nella preghiera, nello studio, nella carità – a Casa san Sergio, sul colle di Settignano, presso Firenze. Scrittore personalissimo (è l’unico italiano tradotto all’estero e particolarmente in Francia nelle più celebri e più vive collezioni di studi teologici), e specialmente sacerdote di viva e profonda fede, ha un largo seguito, tra i giovani soprattutto.
    Noi siamo particolarmente legati alla sua persona, alla sua amicizia, e molto anche ai suoi libri, una decina, nei quali il mistero cristiano è meditato e interpretato nella sua integrità e attualità, e la vita cristiana è presentata nelle sue dimensioni reali, e non mortificata o contratta.
    Pellegrino in Terrasanta raccoglie il diario di don Barsotti in Palestina. Sono pagine semplici e commosse. Ma non sono pagine, neanche queste, di facile e scorrevole lettura. E la difficoltà non è nel modo dell’espressione, che è anzi chiarissimo, scabro, o nella straordinaria preparazione dell’autore, ma nella densità spirituale della pagina, che è veramente inconfondibile.
    Se si vuol leggere don Barsotti bisogna per forza far silenzio dentro di sé, leggere adagio, ascoltare e ripensare.
    Queste pagine non vogliono essere che la traduzione fedele dell’attenzione amorosa di questo singolare pellegrino nel paese di Gesù.

    28 Febbraio, 2015 - 17:28
  7. Sara1

    Sarà che suona da un po’ nel mio lettore vi dedicò questo Zappa d’annata come buona Domenica.

    https://m.youtube.com/watch?v=wMSQ1vCxZJU

    P.s. Proverò a leggere qualche cosa in più di Barsotti grazie a Luigi che ce lo propone.

    🙂

    1 Marzo, 2015 - 10:29
  8. Luigi Accattoli

    Sara per un primo approccio a Barsotti suggerisco l’antologia curata dall’ottimo Andrea Fagioli, direttore di “Toscana Oggi”, intitolata “Don Divo Barsotti, il cercatore di Dio”, pubblicata da SEF – Società Editrice Fiorentina – nel 2008. Sono le interviste di Fagioli a don Divo, fatte per “Avvenire” e per “Toscana Oggi” dal 1994 al 2004, divise in una ventina di temi (dal male all’amore, dal digiuno al terrorismo, dalla preghiera alla giustizia, dal Giubileo del 2000 alla pace), integrate con brani delle tante pubblicazioni e con una guida – per temi – alla loro lettura.

    1 Marzo, 2015 - 11:17

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