Il blog di Luigi Accattoli Posts


Questo è il Castello di Romena (Pratovecchio, Arezzo) e nel primo commento trovate la foto di un capitello della Pieve di Romena. Non sono lì ora: ci sono stato tre settimane addietro e ho preso le due foto che ora metto nel blog dalla calura romana. Fate conto che si tratti di quelle cartoline che compravamo in gita scolastica e che spedivamo poi da casa qualche giorno dopo.

Libero Milone, già Revisore generale dei conti in Vaticano, licenziato con gravi accuse nel giugno dell’anno scorso, torna a parlare a nove mesi dall’autodifesa del settembre 2017, dicendo in sostanza: non sono sotto inchiesta giudiziaria in Vaticano, nè sono stato condannato, chiedo dunque d’essere reintegrato, o comunque riabilitato. Nei commenti il diritto e il rovescio di quest’ultimo atto d’una vicenda oscura. Per quello che vale l’opinione di un vaticanista, io la penso come Milone: urge un chiarimento.

Visitatori belli, chiedo una mano per capire il fenomeno dei minori stranieri non accompagnati, o bambini e ragazzi migranti senza famiglia. Perché ne arrivano così tanti? Sarebbero 17.337 quelli arrivati nella sola Italia nel 2017. Le famiglie li fanno partire per salvare almeno loro dalla fame e dalle guerre, o è un primo passo – che sarebbe comunque da disperati – per stabilire una testa di ponte in vista di futuri ricongiungimenti? O è tratta negriera? Pongo la domanda alla vigilia della giornata contro la “tratta di persone” e al solo scopo di capire. Casserò gli interventi di pura polemica. Nei commenti qualche link, a partire dal richiamo alla giornata fatto da Francesco all’Angelus.

Non condivido il “Vade retro” di “Famiglia Cristiana” al ministro Salvini. Concordo sul richiamo al principio della carità, ma proprio perché quel principio mi sta a cuore dissento sui toni aggressivi che possono solo danneggiarlo. Inoltre sono per il rispetto dei governanti, anche quando non ne condivido le politiche. Nei commenti zappetto ancora questa aiuola.

Muore Luigi Melesi per trent’anni cappellano a San Vittore e il vescovo Erminio De Scalzi ricorda su “Avvenire” del 13 luglio lo scrupolo con cui, celebrando alla Rotonda, andava con il turibolo alle cancellate dei sei raggi a incensare quell’assemblea di tribolati: “Voleva così onorare la dignità dei detenuti, ferita ma non perduta”. Uno ripensa alle lotte secolari di principi e reali per la precedenza nel ricevere l’incenso delle messe e dice “grazie” a don Melesi.


Ho fatto una vacanza nel Casentino, tra Camaldoli e Poppi, ospite di un casale contadino e ho dato una mano alla raccolta del fieno. Nei commenti altri suggerimenti a chi voglia pagarsi le ferie aiutando nei campi.

Forse il pontificato è a metà dell’opera: la prima scossa per quella che Francesco chiama “riforma della Chiesa in uscita missionaria” l’ha data con il proporla in parole e gesti; e ora siamo nel vivo del secondo tempo, che è quello – più lento – dell’avvio della riforma. A dicembre ha compiuto 81 anni e a marzo ha compiuto il quinto anno da papa: se avrà a disposizione altri cinque anni, forse riuscirà a completare quell’avvio che poi altri porteranno a compimento. L’ho sostenuto ieri a un convegno del “Gruppo del Landino” (ex fucini) nella Foresteria del Monastero di Camaldoli. Nei primi due commenti la coda della mia relazione.

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Andrea della Robbia, Natività, 1479, particolare – Sono stato stamane a La Verna, nella Basilica maggiore, e ho fotografato per voi il Bambino di Andrea. Ve lo mando con un bacio.