Mese: <span>Febbraio 2013</span>

Sallusti direttore de “Il Giornale” ha scritto l’altro ieri che il voto a Giannino “non sono è inutile ma è anche stupido in quanto autodistruttivo”. E ancora: “Giannino sembra un simpatico istrione fin quando è dentro lo schermo. Fuori, chi lo conosce lo evita. Un motivo ci sarà”. Ieri ai microfoni de “LaZanzara” su Radio24 il direttore de “Il Giornale” ha raccontato il suo di motivo: una baruffa con il gatto di Giannino quand’erano insieme a Libero. “Oscar stava tutto il giorno in redazione con un gatto che sbranava chi entrava nel suo ufficio e diffondeva odori sgradevoli. Tenne il gatto chiuso nella stanza per mesi. Io una volta entrai nell’ufficio e venni aggredito dall’animale. La stanza puzzava e si sentiva l’odore per tutti i corridoi. Quando è andato via abbiamo dovuto bonificare”. Le notizie bestiali di Sallusti mi hanno sempre attirato.

Essendo stato proprietario di una Lancia Lybra, ottima macchina poi venduta a una dei figli, sono capitato nel Viva Lancia Multilingual Forum, sezione Lybra, dove ho trovato una cara persona di nome Luciano Menia che ovviamente è un lancista, ha una Lybra blu di cui va orgoglioso ed è malato di tumore. Ogni giorno gli amici del forum gli fanno compagnia come possono e lui racconta come gli va e sempre conclude così i suoi messaggi: “Buona giornata. Dio vi benedica”. Gli ho scritto anch’io per salutarlo e per chiedergli se potevo riprodurre – per la mia antologia delle benedizioni – uno dei messaggi apparso il 13 gennaio. Mi ha risposto che ne era contento se poteva servire a “far conoscere Dio anche fra i Cristiani, che lo stiamo sostituendo con tutto quello che non serve”. Queste le parole che mi avevano attirato: “Va e non va, un momento calma e poi ritorna a fare danni e farmi tribolare, fisicamente è dura, spiritualmente si sopporta e si offre a Chi sa tirare fuori il buono anche dalla sofferenza. Buona domenica. Do vi benedica. Luciano”. Questo è il pianerottolo di Luciano Menia. Saluto Luciano con un abbraccio a nome dei miei visitatori.

I racconti della creazione nel Libro della Genesi affermano che Dio formò l’uomo con la polvere della terra. Questo significa che non siamo Dio, non ci siamo fatti da soli, siamo terra; ma significa anche che veniamo dalla terra buona, per opera del Creatore buono“: così il papa poco fa all’udienza generale. Mi piace questa immagine della terra buona con cui siamo fatti. Benedetto ne ha tirato delle conseguenze di gran conto che si possono leggere nel primo commento.

Perché ho scelto di battezzarmi? Quello che so per certo è che Dio ha scelto me, che se non lo avessi incontrato non credo mi sarei mai sposata, che se anche lo avessi fatto, sarei sicuramente separata da tanti anni, di certo non avrei cinque figli, molto probabilmente non sarei più viva già da parecchi anni! Gesù Cristo ha salvato e sta salvando la mia vita, il mio matrimonio, la mia maternità, il mio lavoro… colmandoli di senso e di Amore. Mi ha ridato la dignità che non ho mai avuto, ha riempito la mia esistenza di speranza, mi sta insegnando ad amare (cosa che non credevo possibile, prima di conoscerlo), ha posto nel mio cuore il desiderio di ricevere il dono della vita eterna“: è un passo della risposta che Carla Margutti ha dato alla mia richiesta di raccontare vicende di battesimi avuti da adulti: qui puoi leggere per intero il suo racconto. Per l’inchiesta che vado conducendo, leggi qui.

Giornata fredda – a Roma – ma stupenda per una delle letture della messa: Prima lettera di Paolo ai Corinti 13, dove ha casa la carità che “tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta”. Otto parole che, se accolte, potrebbero fare felice una qualsiasi comunità. Persino quella di un blog.

Alla sera, riflettendo su quel ragazzo afghano che mi aveva detto ‘coraggio’, vedevo in quel suo sguardo dagli occhi a mandorla il volto di Cristo che mi richiamava a una realtà nonostante tutto positiva“: parole di Roberto Cresta, imprenditore di Poggio Rusco (Mantova) danneggiato dal terremoto. Siamo abituati a cercare il volto di Cristo nei bisognosi che soccorriamo, raramente ci capita di vederlo in coloro che soccorrono noi. Mando un bacio di gratitudine a Roberto e ad Alì l’afghano e li saluto con un bicchiere di Vino Nuovo.

«Chi sottovaluta Berlusconi commette un errore. Dobbiamo stare attenti a non considerarlo l’uomo del passato ma al tempo stesso non dobbiamo averne paura, perchè può ingaggiare Balotelli ma anche se ingaggia il mago Silvan non servirà a far sparire le cose che ha fatto e quelle che non ha fatto»: così Matteo Renzi nel comizio a Firenze con Bersani. Riporto anche quest’altra battuta: «Balotelli ha dovuto aspettare i 18 anni per avere la cittadinanza italiana». Mi auguro che Renzi resti in campo.