Mese: <span>Luglio 2013</span>

Non è immaginabile che si possa resistere alle sentenze con l’ammutinamento politico. Berlusconi cerchi un’altra via, se questa c’è. Altrimenti non gli resta che attendere il terzo grado di giudizio ed eventualmente l’esilio.

In via dei Rutoli, quartiere San Lorenzo, leggo su un muro una scritta rossa che dice “Martina perdonami” e sotto un perentorio “Rispetta la strada!” in vernice nera. Il rosso e il nero. I rossi e i neri.

Il Papa è già a Lampedusa, ha gettato la corona di fiori in acqua, ora saluta a uno a uno un gruppo di rifugiati, per lo più ragazzi mori o neri, teste ricciute. Ringrazia dell’accoglienza, dice che è qui a pregare “anche per quelli che non ci sono più”. Qualcuno traduce le sue parole in arabo e poi traduce dall’arabo le parole di un ragazzo che lo saluta a nome di tutti. Seguo la diretta televisiva e prenderò come posso parole e immagini. Buona giornata a tutti i visitatori.

Aggiornamento al 9 luglio. Un mio colorato articolo sui gesti i segni e le parole di Francesco a Lampedusa pubblicato oggi dal Corriere della Sera può essere letto qui.

Io non vi rimprovero, rimprovero questa cultura del provvisorio, che ci bastona tutti, perché non ci fa bene: perché una scelta definitiva oggi è molto difficile. Ai miei tempi era più facile, perché la cultura favoriva una scelta definitiva sia per la vita matrimoniale, sia per la vita consacrata o la vita sacerdotale. Ma in questa epoca non è facile una scelta definitiva. Noi siamo vittime di questa cultura del provvisorio“: così Francesco ha parlato ieri pomeriggio ai giovani in cammino vocazionale. Nei primi commenti altre parole vive del Papa.

“Non aver paura di lasciar cadere le strutture caduche, che ci imprigionano”: l’ha detto Papa Francesco stamane nell’omelia al Santa Marta, l’ultima prima della pausa estiva. “Nella vita cristiana, anche nella vita della Chiesa, ci sono strutture antiche, strutture caduche: è necessario rinnovarle! E la Chiesa sempre si lascia rinnovare secondo i luoghi, i tempi e le persone. Dal primo momento, ricordiamo la prima lotta teologica: per diventare cristiano è necessario fare tutta la pratica giudaica o no? Hanno detto di no! Un primo rinnovamento della struttura… e così la Chiesa sempre è andata avanti, lasciando allo Spirito Santo che rinnovi queste strutture, Non avere paura della novità del Vangelo, non avere paura della novità che lo Spirito Santo fa in noi! Non avere paura del rinnovamento delle strutture”.

Giornata calda per i vaticanisti, compresi gli emeriti: alla pubblicazione dell’enciclica Lumen Fidei – frutto del lavoro congiunto e successivo dei Papi Benedetto e Francesco – si sono aggiunte: la notizia della canonizzazione dei due Papi già Beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, nonchè quella della compresenza del Papa emerito e del Papa in carica – per la prima volta – a un atto pubblico. Di esso la Sala Stampa ha così dato notizia: “Questa mattina alle ore 8.45, nei Giardini Vaticani, presso il Palazzo del Governatorato, hanno avuto luogo alla presenza del Santo Padre Francesco l’inaugurazione di un nuovo monumento a San Michele Arcangelo e la consacrazione dello Stato della Città del Vaticano a San Giuseppe e a San Michele Arcangelo. Poco prima dell’inizio della cerimonia era giunto sul luogo il Papa emerito, Benedetto XVI, invitato dal Papa Francesco (…). Il Papa Francesco, giunto subito dopo, e il Papa emerito si sono abbracciati con affetto e sono rimasti vicini per tutta la cerimonia, prendendo posto su due poltrone collocate davanti al monumento“. Non ho tempo per commentare le tre notizie, essendo impegnato a scrivere di due di esse per il “Corriere della Sera”. Ma qui non mancheranno commentatori agguerriti e di varia sentenza.

Aggiornamento al 6 luglio. Ecco il mio articolo sui due Papi autori di un’unica enciclica ed ecco l’altro sui Papi “santi”.

Sulla piazza di Spoleto ragazzi con la bici scendono a balzi dai gradini e saltano impennando nell’atrio del Duomo. Spaventano rondoni e turisti. Gridano felici: “hai visto” e “facciamo a chi tocca”.

Visito per la quarta volta l’ottima mostra “Costantino 3013 dopo Cristo”: la prima volta l’avevo vista a Milano a Capodanno, poi a Roma appena era arrivata quaggiù per vederne le novità rispetto a Milano. Una terza volta per prepararmi a guidare la visita di un gruppo della Parrocchia di Sant’Elena al Casilino e infine ieri con questo gruppo. Consiglio ai romani del blog e agli amici che capiteranno a Roma entro il 15 settembre di farci un salto. Suggerisco di fermarsi a decifrare il cippo con la DEDICA A ELENA MADRE DI COSTANTINO DA PARTE DI UN SENATORE (nr.39 del catalogo): la riporto nel primo commento e segnalo la forte impronta che l’epigrafia encomiastica imperiale ha lasciato nella lingua della liturgia romana.

A fine maggio Papa Benedetto ha incontrato un gruppo di “amici” venuti da Frisinga. Trovo ottimo lo sviluppo della convivenza dei due Papi, i richiami del nuovo all’emerito, la figura dell’emerito nascosta agli occhi del mondo ma che fa capolino con una foto o una confidenza dei visitatori. Non ci risulterebbe difficile – io credo – rivederlo occasionalmente, e non solo in immagine, accanto a Francesco. Mando in ritardo un saluto a Benedetto nel 62° anniversario dell’ordinazione a prete, che cadeva il 29 giugno.

Nella mattinata di lunedì 8 luglio il Santo Padre si recherà in visita all’isola di Lampedusa. Papa Francesco, profondamente toccato dal recente naufragio di un’imbarcazione che trasportava migranti provenienti dall’Africa, ultimo di una serie di analoghe tragedie, intende pregare per coloro che hanno perso la vita in mare, visitare i superstiti e i profughi presenti, incoraggiare gli abitanti dell’isola e fare appello alla responsabilità di tutti affinché ci si prenda cura di questi fratelli e sorelle in estremo bisogno. A motivo delle particolari circostanze, la visita si realizzerà nella forma più discreta possibile, anche riguardo alla presenza dei Vescovi della regione e delle autorità civili“: è l’annuncio appena dato dalla Sala Stampa vaticana. Bergoglio figlio di migranti e Papa delle periferie.